#specchia
Explore tagged Tumblr posts
Photo

(via Echi di guerra di Luigi De Giovanni)
Echi di guerre
Ancora pochi giorni per poter visitare la mostra e l’installazione “Echi di Guerra” di Luigi De Giovanni, inaugurata per la Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI il 12 - 2024 ottobre, nello Studio Sutta Le Capanne du Ripa e Studio 22 a Specchia in Piazza Del Popolo, che chiuderà il 20 ottobre alle ore 20:00. Una mostra che racconta il nostro tempo, le nostre paure, le angosce quotidiane che pare vogliano togliere ogni sogno anche ai giovani sperduti nell’web e abbandonati a loro stessi. A rendere ancora più interessante l’evento ha provveduto l’architetta Stefania Branca che ha saputo far emergere il discorso dell’artista anche nella cascata di carta: carta segnata da parole incomprensibili che l’artista ha voluto significare come i discorsi, troppo spesso inutili e faziosi, che non possono certamente portare alla pace. In questo pare abbia voluto ricordare una precedente performance sulla “Carta dei diritti dell’uomo”, dove i diritti erano scritti con un continuo bla, bla, bla…: scritti sulla carta igienica che fuoriusciva da un bidone senza fondo. I segni incisivi, i colori aggressivi, i grovigli, i buchi che inghiottono le tutte le speranze, esternano il sentire dell’artista che ode e fa udire solo l’orrore della morte e dei disastri. “Nella presentazione di Federica Murgia gli Echi di guerra si fanno cupi ed assordanti e, nella disperazione, elevando le braccia al cielo, ognuno avverte un senso di orrore e di sbandamento. Sembra che tutto crolli, che tutto diventi marea informe di calcinacci, di corpi smembrati e di morti che vengono avvolti in teli macchiati di sangue: è la guerra. Queste sensazioni d’orrore turbano Luigi De Giovanni che viene travolto dall’urgenza di fissare tutto per dare sfogo al suo dolore. Ecco allora riemergere i jeans delle contestazioni sessantottine, delle rivoluzioni giovanili contro guerra e prepotenze mosse solo dal desiderio di potere, di mostrare i muscoli travolgendo popolazioni che non vorrebbero questo. I colori vengono lanciati con rabbia e sono misti a scampoli di sofferenza che non lascia speranza. L’artista, per La Giornata Del Contemporaneo 2024, installa vecchie e nuove opere su tela e su jeans e in una performance catartica, che lo porta a strappare fogli macchiati di dolore, sogna un mondo migliore: un mondo, dimentico di utilitarismi e tristezza, dove regni la pace.”
0 notes
Text

Dimmi come diventi un inetto di Spirito senza dire come diventi un inetto di Spirito.
Eccoli qui gli "insegnamenti" spiritualoidi del "tutto è un riflesso interiore", ecco cosa producono.
Gente che se ne fotte di tutto perché l'interno è l'esterno, quindi è sempre lo stato energetico della persona che causa la propria realtà, dunque non è affare mio.
Weppa!
Attenzione, sono gli stessi che dicono che siamo tutti connessi.
La risonanza energetica che specchia il tuo livello di coscienza e plasma il tuo strato di mondo comporterebbe quel tipo di realtà se il mondo fosse totalmente a un livello di coscienza elevato. Ma non è il caso dei terrestri. Come più volte ho detto in questo Sistema non si incarnano gli stinchi di santo. Per cui la risonanza è all'interno di un circuito malato, e ai malati le fonti di energia pulite danno molto molto fastidio. Non si girano dall'altra parte e dicono pazienza, anzi cercano prima di imitarti, di manipolarti e se non ci riescono di distruggerti.
Secondo il ragionamento dei distorti poi Cristo sarebbe stato una pattumiera ambulante...visto cosa si "attirava".
Questo va al di là del commento riportato, perché l'auto analisi serve proprio a capire se è roba tua o se hai a che fare con teste di cazzo.
Il concetto di specchio riflesso serve solo a non evolvere e a continuare che questo Sistema sia un immondizzaio.
#zombie#società#società malata#svegliatevi#aprite gli occhi#manipolazioni#sistema#verità#schiavi#controllo#matrix#specchio#risonanza#discernimento#consapevolezza#rincoglioniti#attrazione#crescita personale#responsabilità#crescita spirituale#paraguri#inetti#spirito#scuse#catene#illusioni
26 notes
·
View notes
Text

La bolla di sapone - Gabriele D’Annunzio
La bolla
spunta a poco a poco dalla cannuccia,
si arrotonda, cresce, si colora.
Poi riflette la finestra,
i vasi di fiori in cielo.
E il bimbo,
prima di lanciarla al vento,
ci si specchia dentro.
La fa dondolare lievemente,
poi la stacca.
La bolla s’innalza,
brilla un istante al sole e sparisce.
15 notes
·
View notes
Text
vocina
oggi pensavo al colore del cielo, si specchia nei nostri occhi. fissiamo la strada: raramente alziamo lo sguardo verso l’alto.
dimentico i disegni che compongono le nuvole, così silenziose sopra di noi.
arriva l’autunno, e il cielo comincia a ricordarci che “è reale”, che può piovere su di noi a lungo. così, come aspettiamo intensamente un cielo limpido, allo stesso modo desideriamo una vita giusta e serena.
più tardi, per via del nostro egoismo, dimentichiamo il temporale e ci immergiamo nel lusso della comodità.
non ricordiamo più ciò che è sopra di noi.
-hsox
#citazioni mie#amore mio#amore tossico#amore finito#chat notturne#mi manchi#citazioni#my crush#lifequotetoday#quotes
23 notes
·
View notes
Text

La basilica del Santo si specchia e incanta: con la pioggia diventa magica tra le pietre bagnate. Bellezza che raddoppia, emozione che resta.
Foto di Francesca Baratta
9 notes
·
View notes
Text

Mentre la luna si specchia sul mare,
i pensieri fanno a pugni,
e i nostri sogni danzano tra le stelle.
- Michael Floris
Buonanotte...🌙
28 notes
·
View notes
Text
Marta che questi vecchi muri non possono far propria, fonte dove si specchia la mia monarchia solitaria, come potrei dimenticarti dal momento che non ho da ricordarmi di te: tu sei il presente che s'accumula, ci uniremo senza dover accostarci, prevederci, come due papaveri fanno in amore un anemone gigante.
Non t'entrerò nel cuore per limitarne la memoria.
Non tratterrò la tua bocca per impedirle di schiudersi sull'azzurro dell'aria e sulla sete di partire. Voglio esser per te la libertà e il vento della vita che varca la soglia di sempre prima che la notte divenga introvabile.
- René Char, traduzione di Giorgio Caproni
14 notes
·
View notes
Text
"Averte mai sentito l’espressione «la bellezza salverà il mondo?» Vi siete mai chiesti cosa significa?
Questa è una delle più celebri frasi di Dostoevskij. La potete leggere ne L’Idiota, ma pochissimi ne hanno compreso il vero significato. In tanti credono che queste parole siano un semplice omaggio alla bellezza. Ma non è così. Che cosa vi sta dicendo in realtà Dostoevskij?
Ecco, pensate a cosa provate quando guardate un dipinto di Caravaggio o di Michelangelo. Quando osservate un tramonto. O un paesaggio talmente bello che vi toglie fiato. Sentite una sensazione di benessere, di piacere, ma anche qualcos’altro. Un sentimento più profondo ma anche più sottile. Guardate questa Venere di Botticelli: guardate i suoi occhi, i suoi capelli, il suo volto. Che emozioni vi trasmette? Una soave, irresistibile dolcezza che vi spezza il cuore. Vi sentite incantati, stupiti, commossi.
La grande bellezza ha sempre il potere di commuovere. «Dove c’è bellezza, c’è anche compassione, per la semplice ragione che la bellezza deve morire». Ogni momento può essere l'ultimo per noi, perché siamo mortali. Quando guardiamo un’alba che si specchia nelle acque del mare, quando vediamo nel viso di un uomo o di una donna una bellezza irresistibile, dentro di noi sappiamo che quel momento non tornerà. È questo che vi sta dicendo Dostoevskij. È la compassione che nasce in noi grazie alla contemplazione della bellezza che salverà il mondo. O meglio salverà l’uomo.
La bellezza che i media ci vendono invece è una bellezza plastificata, prodotta in serie, perché l’uomo per essere un buon consumatore deve innanzitutto credere di essere immortale. In una società che ha fatto dell’egoismo una moda e del consumismo un’arte, non c’è più spazio per la poesia, per pensare all’altro, per sentire. Non c’è più il tempo per vivere. Ma se voi invece di lasciarvi vivere, come fanno tanti, vi fate inebriare dalla bellezza della natura, dell’arte, della poesia, non troverete in queste cose soltanto una mera bellezza estetica ma la radice più profonda della vita stessa."
G. Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X (Cari amici, con un senso di commozione vi comunico che il mio romanzo Clodio è alla sua ultima ristampa. Se vi piacciono la storia e la filosofia, vi lascio il link per leggerne un estratto gratuito: https://www.amazon.it/Clodio-G-Middei/dp/8832055848
#letteratura #cultura #istruzione #dostoevskij
134 notes
·
View notes
Text
Echi di guerra di Luigi De Giovanni
1 note
·
View note
Text
Il gatto non chiede il permesso di essere un gatto, non osserva se stesso attraverso le lenti del mondo che lo circonda, ma si specchia nella propria luce (Ulrica Norberg e Carina Nunstedt, Cat power).
73 notes
·
View notes
Text
Tu, vento di marzo
( Cesare Pavese)
Sei la vita e la morte.
Sei venuta di marzo
sulla terra nuda -
il tuo brivido dura.
Sangue di primavera
- anemone o nube -
il tuo passo leggero
ha violato la terra.
Ricomincia il dolore.
Il tuo passo leggero
ha riaperto il dolore.
Era fredda la terra
sotto povero cielo,
era immobile e chiusa
in un torpido sogno,
come chi più non soffre.
Anche il gelo era dolce
dentro il cuore profondo.
Tra la vita e la morte
la speranza taceva.
Ora ha una voce e un sangue
ogni cosa che vive.
Ora la terra e il cielo
sono un brivido forte,
la speranza li torce,
li sconvolge il mattino,
li sommerge il tuo passo,
il tuo fiato d' aurora
Sangue di primavera,
tutta la terra trema
di un antico tremore.
Hai riaperto il dolore.
Sei la vita e la morte.
Sopra la terra nuda
sei passata leggera
come rondine o nube,
e il torrente del cuore
si è ridestato e irrompe
e si specchia nel cielo
e rispecchia le cose -
e le cose, nel cielo e nel cuore
soffrono e si contorcono
nell' attesa di te.
È il mattino, è l'aurora,
sangue di primavera,
tu hai violato la terra.
La speranza si torce,
e ti attende ti chiama.
Sei la vita e la morte.
Il tuo passo è leggero.
23 notes
·
View notes
Text
Ma se il mio uomo sorride
io torno a fiorire e divento una bianca luna
che si specchia nel mare.
Alda Merini

13 notes
·
View notes
Text

Kikuo Takano
Chiunque si specchia
Che oggetto triste
hanno inventato gli uomini.
Chiunque si specchia
sta di fronte a se stesso
e chi pone la domanda
è, al tempo stesso, l’interrogato.
Per entrare più a fondo
l’uomo deve fare il contrario,
allontanarsi.
15 notes
·
View notes
Text
È raro
trovare chi si specchia con i tuoi sguardi,
incontrare chi voglia incontrarti veramente,
chi voglia dividere con te un pezzo di cuore,
un tramonto, un dolore.
È raro
trovare chi si schiera
dalla parte delle tue ingiustizie subite,
delle tue solitudini, delle tue paure,
dalla parte dei tuoi dubbi irrisolti.
È raro
trovare chi voglia ascoltare i tuoi sogni,
i tuoi sottofondi preferiti, le tue storie inventate,
le tue primavere, i tuoi risvegli.
È raro
trovare chi danzi con te al tuo stesso passo,
chi voglia entrare nelle tue meraviglie,
nei tuoi parchi incantati, nei tuoi vicoli stretti,
nei tuoi giardini nascosti, in quelle gallerie
che collegano la tua vita ad un sentimento.
È raro
trovare chi si siede accanto alla tua vita
per godere delle piccole cose,
chi voglia intrecciare
i suoi silenzi con i tuoi,
le sue mani con le tue
e magari sporcarsi di fango,
di miele, di lacrime.
È raro
trovare chi sente la vita come la senti tu,
ma quando lo trovi
sappi che si chiama amicizia,
hai trovato lo specchio buono dove puoi rifletterti,
senza vertigini.

Fra Filippo Rubini
14 notes
·
View notes
Text

Piove
il madido asfalto
rispecchia i pallidi visi dei lampioni.
Tutto è grigio impuro pesante
non c'è coperta
che ripari dall'umido che penetra
nei capelli nelle spalle nelle ossa.
Stanco
di uno strano riposo che è stanchezza
svogliato vago ed agisco
di un andare che non ha scopo
di un agire che non ha risultato.
E penso senza aver pensieri.
I capelli
scuriti ed appesantiti
come piccolissime ragnatele di stagno
mi cadono sul volto e sulle orecchie
e la gola, solo la gola
è asciutta, come in un'immensa palude
avvolta di nebbia
un grano di rovente sabbia del deserto.
Piove
qualche ombrello lucido come l'asfalto
passando specchia un pallido lampione
non altra musica
che la monotona lacrima d'una grondaia
non altro odore di stoffa bagnata.
Piove ... Piove
sotto sotto terra
o sopra le nubi
il mio corpo ed ancora di più la mia anima
troverebbero riparo alla pioggia?
Cesare Pavese
11 notes
·
View notes