#Pasta con Polpo
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Pasta con Polpo
This hearty dish of Pasta con Polpo is beautifully fragrant and spicy, and makes a delicious and generous lunch. Happy Friday!
Ingredients (serves 3):
2 1/2 cups short pasta (such as penne or rotini)
3 tablespoons olive oil
1 lemon
1 1/2 tablespoon capers
1 large Green Onion
2 large garlic cloves, minced
1/2 teaspoon Red Chili Flakes
340 grams/12 ounces Cooked Octopus Tentacles
1/2 teaspoon fleur de sel
1/4 teaspoon freshly cracked black pepper
1 cup dry white wine (like Pinot Grigio)
a small bunch Garden Parsley
In a pot of salted boiling water, cook penne according to package’s directions, about 9 minutes until al dente.
In a large, deep skillet, heat olive oil over medium-high heat.
Grate in the zest of half the lemon; fry, 1 minute.
Drain capers and finely chop them. Add to the skillet. Fry, 1 minute more.
Thinly slice Green Onion, saving a bit of its green part, and stir into the skillet. Cook, a couple of minutes until softened.
Add Red Chili Flakes, and cook, another minute.
Cut Octopus into small bits, and stir into the skillet, coating well in herbs, spices and oil. Cook, 5 minutes, stirring often until just browning. Season with fleur de sel and black pepper.
Deglaze with Pinot Grigio, and bring to a slow boil. Reduce heat to medium, and simmer, 5 minutes, until reduced a bit.
Finely chop Garden Parsley.
Once the penne are cooked, drain quickly, saving about 1/3 cup of the cooking water, and stir both into the octopus sauce, until the pasta is beautifully coated.
Thoroughly squeeze in the juice of the whole lemon. Give a good stir. Stir in chopped Parsley.
Serve Pasta con Polpo hot, sprinkled with reserved chopped green part of the Green Onion, and a glass of chilled dry white wine, like Pinot Grigio.
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¡Celebremos juntos el Día Mundial de la Pasta!
El 25 de octubre celebramos el Día Mundial de la Pasta, y queremos invitarte a celebrar en Colectivo Sartoria. – Sartoria, Pizzería della Madonna, Bottega, y Polpo. Con pastas hechas a mano, ingredientes frescos y recetas inspiradas en la temporada, te esperamos para rendir homenaje a este platillo clásico y tradicional. 🍝 Sartoria En Sartoria, la pasta es el corazón de nuestra propuesta…
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Lo famo Croccante? Daje! #chefmaxmariola
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Sant’Andrea, protettore del pesce
Festeggiato il 30 novembre, sant’Andrea era uno degli apostoli, che lavorava come pescatore e, in seguito al suo martirio, avvenuto nel 60 d.C. presso la città greca di Patrasso, divenne il protettore di tutti i pescatori e marinai del mondo che, dalla Grecia alla Spagna, passando per l’Italia, lo ricordano con sagre e feste. Nella città dove fu vescovo, Patrasso, Andrea viene festeggiato con cerimonie religiose molto sentite che culminano con agapi gastronomiche a base di polpo al sugo e ad Amalfi, dove, nel XIII secolo, furono traslate le reliquie del santo da Costantinopoli, è ricordato con cerimonie religiose e banchetti a base di pesce. Nel viterbese, il 30 novembre era tradizione confezionare pesci di cioccolato o di pasta di mandorle da regalare soprattutto ai bambini. In provincia di Lecce si festeggia il santo con l’accensione di falò, sulla cui fiamma sono arrostite le cosiddette triglie di Sant’Andrea e nel nord della Spagna, nei Paesi Baschi, regione di grandi tradizioni marinare, il martire è stato scelto come santo patrono ed è ricordato con sagre che vedono come protagonista il re della cucina basca, il baccalà, dal marmitako alla ‘sopa de bacalao’, dalla tortilla di baccalà alle gustose crocchette, ogni provincia basca ha la sua ricetta marinara. Secondo un’antichissima tradizione, nel giorno di sant’Andrea le donne austriache si radunavano attorno a un albero di albicocche, tagliandone qualche rametto spoglio, lo portavano a casa e lo incidevano diagonalmente alla base, per favorire l’assorbimento dell’acqua; e infatti, lo deponevano in un vaso, senza dimenticare di cambiare l’acqua una o due volte a settimana e, se tutto andava bene, nell’arco di qualche settimana i piccoli ramoscelli avrebbero cominciato a germogliare, in una miracolosa fioritura fuori stagione. Anche in Romania veniva portata avanti la stessa tradizione, ma lì le massaie raccoglievano un ramoscello per ognuno dei membri della famiglia, e avevano cura di abbinarlo a ognuno dei loro parenti legandoci un cartellino dove stato scritto il loro nome. A quel punto il ramoscello che fosse fiorito per primo avrebbe indicato senza possibilità di errore il nome del più fortunato. In molti villaggi della Boemia, quella di sant’Andrea era una festa molto sentita, durante la quale veniva concesso un giorno di riposo ai lavoratori. Dello stesso privilegio avrebbero potuto godere dunque anche le ragazze che erano impiegate nelle filande, particolarmente numerose in quella zona della Germania, ma molte di loro si erano trasferite in Boemia appositamente allo scopo di lavorare, così avevano spesso poco interesse nel prendersi un singolo giorno di riposo che non gli avrebbe permesso di tornare a casa. Anticamente veniva indicata come la novena di sant’Andrea quel ciclo di preghiere che accompagna il fedele fino al Natale, in una preparazione quotidiana che comincia il 30 novembre per concludersi al 24 del mese successivo, infatti molti amano chiamarla la preghiera natalizia di sant’Andrea o la preghiera di anticipazione del Natale. Read the full article
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Capitolo 7
Al terzo piano del centro commerciale si potevano trovare gli articoli per le feste di compleanno, per la casa e il giardino. Il giovane infermiere aveva poco tempo a disposizione per fare gli acquisti necessari ad allestire il castello e, non meno importante, trovare il suo regalo per il compleanno di Hanna. Prese quindi l'ascensore, e arrivato al reparto con gli articoli per le feste iniziò rapidamente a scegliere cosa prendere. Mentre correva tra uno scaffale e l'altro sentiva aumentare il peso delle responsabilità, se avesse sbagliato i suoi acquisti chi la sentiva poi Edith. Indubbiamente, mandare l'infermiera a fare gli acquisti sarebbe stato più sicuro, ma Hanna sarebbe potuta diventare sospettosa. Al contrario, nessuno avrebbe sospettato nulla se a cercare di punto in bianco il bagno fosse stato Klaus. L'infermiere raggiunse la cassa, e mostrando l'enorme carico nel suo carrello, spiegò che era di vitale importanza che quelle cose venissero consegnate sabato pomeriggio alle ore 15:30. Il cassiere annuì e strisciò sul pos la carta che il giovane aveva fornito, adesso non restava che trovare un regalo in tempi record. Corse quindi al reparto articoli per la casa e acquistò la piastra per fare i Takoyaki, le famose polpette giapponesi a base di polpo. Era diverso tempo che Hanna voleva quella piastra, suo padre moriva per quelle polpette, ma la maggior parte delle volte nei ristoranti giapponesi dove si recavano non c'erano mai. Con quella piastra, Hanna avrebbe potuto Takoyaki per tutta la famiglia. Nascose il regalo sotto ai suoi videogiochi e fece ritorno dalle due ragazze, erano passati quindici minuti dalla sua scomparsa.
<< Klaus eccoti, stavo iniziando a pensare che eri caduto dentro al water! >> disse Edith reggendo il gioco all'infermiere.
<< Scusate ma c'era una tale fila, poi si era pure otturato il bagno, insomma un gran caos! Comunque, ordino qualcosa e mi siedo anche io. >> ribatté il biondo esausto. Hanna sorrise, per fortuna dei due colleghi non sospettava nulla riguardo alla festa a sorpresa. L'infermiere prese un frappè al cioccolato fondente e pistacchio, per poi sedersi nuovamente al tavolo con le due amiche. Edith e Klaus si fecero l'occhiolino, dopo tanto trambusto potevano finalmente godersi un attimo di relax, prima di fare ritorno al castello.
Al castello, nel frattempo, Heinreich era seduto a tavolino nel salone dell'ingresso. Lui ed Olga erano presi da una discussione sull'ipotetico menù per il party di compleanno. Il barone aveva sempre ambito alla cucina e anche se ogni tanto combinava qualche disastro, cucinare in fondo lo rilassava. La signorina Keller invece era una cuoca provetta, avendo imparato numerose ricette dalla madre. Nonostante fosse presente uno staff pagato appositamente per cucinare, quando il barone organizzava eventi per la famiglia preferiva occuparsene personalmente. Questo perché non voleva dare un ulteriore carico di lavoro allo staff della cucina.
<< Io direi di cominciare con un aperitivo, prima di servire l'antipasto. >> disse la bionda sedendosi di fronte al titolare.
<< Mi sembra una splendida idea, potremmo servire delle tartine e vari stuzzichini insieme a un buon prosecco ghiacciato. >> rispose il medico.
<< Direi una sezione classica e una vegetariana, così accontentiamo tutti. >> replica Olga.
Il barone prese un taccuino e cominciò a segnarsi varie ricette da preparare per l'aperitivo.
<< A questo punto bisogna decidere se fare un menù di carne oppure di pesce. >> domanda il medico guardando in faccia la donna.
<< Per variare un po' direi un menù di pesce, tanto alla fine piace a tutti! >> replicò Olga.
<< Perfetto, allora io partirei con un'insalata di pesce, poi gamberetti con pasta sfoglia, rotolini di salmone norvegese affumicato e qualche crostino con salsa di tonno. >> disse il dottore continuando a scrivere.
<< Non dimenticare i crostini con le uova di pesce, sennò chi lo sente Hans! >> ribatté la caposala.
<< Giusto, per la gioia di tutti io farei anche qualche uramaki, che dici? >> domandò Heinreich sorridendole.
<< Assolutamente, come non mettere gli uramaki! >> rispose la donna. A quel punto potevano iniziare a buttare giù idee per i primi, ovviamente aveva già segnato l'immancabile risotto allo scoglio. Il risotto allo scoglio era uno dei suoi primi piatti preferiti, anche se il medico amava mangiare il riso in quasi tutti i modi.
<< Per la vostra gioia segno anche una carbonara di pesce, io già provo repulsione solo a scriverlo! >> dichiarò il medico.
<< Esagerato! Segna anche paccheri con pomodorini e calamari >> suggerì la caposala.
<< Perché una bella spaghettata di vongole non la vuoi fare? >> replicò il medico continuando a prendere appunti.
Gli spaghetti con le vongole erano un altro piatto per il quale Heinreich poteva uccidere. Ora dovevano pensare a cosa proporre per il secondo, il barone segnò subito i suoi spiedini di gamberi e l'inevitabile salmone gratinato di Olga, nessuno sapeva fare il salmone gratinato come la signorina Keller.
<< Direi anche un bel vassoio di tranci di merluzzo in forno con pomodori. >> suggerisce Olga.
<< Di contorno segno una bella insalata mista e ovviamente le patatine, perchè io voglio le fottute patatine fritte! >> replicò il medico proseguendo con le sue annotazioni. Rimaneva soltanto il dessert, e naturalmente la signorina Keller avrebbe preparato la sua fenomenale cheesecake cocco e nutella, per la gioia del suo titolare.
<< Facciamo anche un bel tiramisù, così sono tutti contenti. Poi c'è la torta di compleanno, per quella dopo telefono al mio pasticciere di fiducia. >> disse Heinreich alzando lo sguardo da sopra il taccuino. Sia Olga che il dottore erano d'accordo che il menù fosse impeccabile, ora dovevano solo dividersi i compiti in vista di sabato.
<< L'aperitivo e gli antipasti li prepariamo insieme al mattino presto, poi mettiamo tutto in frigo. >> disse Heinreich.
<< Nel primo pomeriggio mentre noi due e Tunja ci occupiamo di cucinare, Hans si occupa di allestire per la festa. >> replicò la bionda. Il barone era agitato, doveva essere tutto assolutamente perfetto, sapeva però che aveva un ottimo team ad aiutarlo in quest’impresa.
All'arrivo di Edith, Klaus ed Hanna, il medico prese in disparte il suo giovane infermiere.
<< Siete riusciti a fare tutto? >> domandò il dottore.
<< Signor sì signore! Gli articoli per le decorazioni vengono consegnati sabato pomeriggio alle 15:30 come richiesto. >> rispose Klaus.
<< Perfetto! Io tra poco ordino la spesa su Glovo, così la facciamo consegnare domani pomeriggio qui al castello. >> aggiunse il medico.
<< La torta è già stata ordinata? >> chiese l'infermiere.
<< Con il pasticciere siamo rimasti d'accordo che lo richiamo io alle 18:00, così discutiamo per bene della torta di compleanno. >> spiegò Heinreich.
<< Io e Edith siamo riusciti a prendere i regali, non sai che parto per non farsi vedere! >> replica Klaus.
<< Oh lo credo bene, ma siete stati bravissimi. >> ribatté il medico facendo un sorriso amichevole. Mentre il barone era impegnato a conversare con il giovane Klaus, vennero interrotti dall'arrivo di Olga. La caposala aveva in mano il telefono Cordless.
<< Sì? Dimmi Olga, che succede? >> domandò il medico osservando il telefono in mano alla donna.
<< Heinreich, c'è una chiamata per te, dagli Stati Uniti. >> rispose Olga.
<< Come mai quella faccia, Olga? È forse il presidente Biden? >> ribatté Klaus ridacchiando.
<< Klaus ha ragione, come mai tanto ansiosa? >> chiese il dottore visibilmente preoccupato per la signorina Keller.
<< No, non si tratta del presidente Biden ma di tuo fratello, Frederick. >>
Di colpo lo sguardo del dottor Volmer cambiò, i suoi occhi ora sgranati. La sua mente iniziò a porsi numerose domande sul motivo di quella telefonata improvvisa. Heinreich e suo fratello maggiore non avevano avuto alcun contatto dal funerale della sorella; quindi per quale motivo adesso lo stava cercando? Il barone prese il cordless e lo portò verso la sua guancia destra, da lì a poco sentì la voce di suo fratello dall'altra parte.
<< Ciao Heinreich, come stai? >> domandò la voce al telefono, con un leggero timore percepibile.
<< Prima di sentire te bene, che cosa vuoi? È una delle tue solite prediche non richieste? >> rispose il medico iniziando subito ad irritarsi. Il dottore non aveva ancora perdonato il fratello per non essersi presentato al funerale di Emma.
<< Non riguarda te o me, riguarda nostro padre.. >> disse Frederick.
<< Tuo padre, semmai! Io non ho mai avuto un padre. Certo che hai una bella faccia tosta a nominarlo proprio a me! >> ribatté il medico alzando la voce.
<< Heinreich, lo so che sei ancora arrabbiato con lui, ma se almeno mi lasciassi spiegare! >> incalzò il fratello maggiore.
<< Non mi interessa, qualunque cosa riguarda quell'essere non mi riguarda! >> replicò il barone chiudendo la chiamata subito dopo.
Olga e Klaus si guardarono in faccia, poi osservarono il medico confusi.
<< Heinreich che succede? Cosa voleva tuo fratello? >> chiese la bionda avvicinandosi preoccupata.
<< Niente di importante, mi chiama per parlare di nostro padre.. a me chiama! Dopo tutto quello che quel bastardo mi ha fatto passare! >> gridò il medico.
<< Heinreich calmati, va tutto bene ok? Forse dovresti ascoltare ciò che deve dirti, insomma per chiamare dopo più di venti anni.. >> ribatté la caposala cercando di calmare la furia del suo titolare.
<< Dovrei ascoltarlo?! Sai bene cosa mi ha fatto trascorrere quel miserabile. Guarda cambiamo discorso, sei l'ultima persona con cui voglio litigare. >> replicò il barone cercando di placarsi.
<< D'accordo, torniamo a pensare al party allora. >> disse Olga.
Il dottor Volmer annuì, poi si recò nel suo studio, mentre la bionda fissava con preoccupazione Klaus.
<< Tutto questo astio solo perchè il vecchio non ha approvato le nozze? >> chiese pavidamente Klaus.
<< No, non è solo per quello.. vedi, sono stati anni molto oscuri per lui. >> rispose sospirando Olga.
<< Forse non dovremmo parlare di certe cose. >> replicò Hans entrando nella stanza.
<< Beh, visto che Klaus lavora qui, dovrebbe saperlo. >> ribatté Olga.
<< Non sono stati semplicemente oscuri.. >> dichiarò Hans, per poi sedersi sulla poltrona. Si tolse gli occhiali, e, lucidandone le lenti, cominciò il suo racconto.
Heinreich e Frederick erano molto uniti durante la loro infanzia, passavano il tempo giocando tra loro e con la sorella minore. Loro padre era quasi sempre assente e, a dirla tutta, la vita dei tre figli era migliore quando non era in circolazione. Era assiduamente duro nei confronti dei suoi figli, soprattutto verso i due maschi, dai quali si aspettava grandi cose. Heinreich e suo fratello non avevano il permesso di giocare, dovevano pensare a studiare e a lavorare su sé stessi, al fine di diventare due uomini di spicco nella società. Motivo per cui, una volta diventati maggiorenni, vennero mandati a studiare all'estero. Per Frederick venne scelta un’importante scuola in Inghilterra, nella quale avrebbe formato le sue basi per diventare un facoltoso banchiere, e magari essere messo a capo di qualche istituto di credito di grande spessore. Heinreich invece era stato inviato negli Stati Uniti, all’accademia della marina militare americana. Al ritorno a casa di Frederick, tuttavia, le cose non erano andate come il padre sperava, il figlio aveva trovato impiego come contabile. Nonostante l'impiego venisse svolto per conto di un’importante azienda, il genitore lo apostrofò comunque come un fallito. Quando poi Heinreich terminò gli anni accademici, fece ritorno in Svizzera e continuò i suoi studi. Il padre voleva per lui una brillante carriera da avvocato, e in principio le aspettative del genitore vennero ripagate da una laurea in legge da parte del figlio. Heinreich però si rese conto ben presto che quella non era la sua strada, la sua vera vocazione era un'altra. Da lì a poco cominciò a studiare psicologia, fino ad ottenere un importante titolo di studio e un posto di lavoro nel principale ospedale di Zurigo. Nessuno dei due figli era stato capace di accontentarlo. Per Emma le cose erano state anche peggiori, da bambina le era stata diagnosticata una forma di autismo, e quella sindrome la rendeva iperattiva, a volte intrattabile e le creava difficoltà a socializzare con persone al di fuori della sua famiglia. Suo padre non aveva mai accettato quella diagnosi, riteneva anzi che non volesse impegnare a diventare una vera donna. Per questo motivo, cercava di tenerla isolata in modo che iniziasse a prendere seriamente il suo futuro. I suoi fratelli non avevano mai prestato ascolto ai divieti e le erano sempre stati accanto, infatti molto spesso prendevano anche le cinghiate destinate alla giovane sorella. Agli occhi di Heinreich, suo padre era solo feccia, non era degno di essere considerato nemmeno un essere vivente. Le cose peggiorarono drasticamente quando Heinreich ricevette la sua diagnosi di schizofrenia. Da quel momento in poi, l’astio del padre superò il limite, non poteva accettare che ben due figli su tre fossero “difettosi”.
<< Ma è terribile.. e la madre in tutto questo non diceva niente? >> domandò Klaus sconvolto.
<< La ex baronessa non si esprimeva, che sia stato per timore o menefreghismo questo nessuno lo sa con certezza. Sta di fatto che poco dopo aver scoperto la relazione tra Heinreich ed Emma, Frederick abbandonò il castello e non fece più ritorno in Svizzera – nemmeno dopo aver saputo che alla madre era stata diagnosticata una forma di Alzheimer. >> rispose sospirando Hans. La donna, infatti, aveva iniziato a dimostrare i primi sintomi dopo che Heinreich aveva cacciato lei e il marito dal castello. Il coniuge non si curava minimamente di lei, preferiva piuttosto trascorrere le sue giornate in compagnia di giovani donne.
<< Heinreich decise quindi di riprendere in casa la madre e accudirla assieme ad Emma fino alla sua morte. >> aggiunge Olga.
<< Io avevo da poco iniziato a lavorare qui, li aiutavo anche io. >> disse Hans rimettendosi i suoi occhiali.
<< Perché accudirla dopo tutto quello che era successo? >> chiese confuso Klaus.
<< Heinreich voleva dormire con la coscienza pulita, sapendo di essere stato un uomo migliore dei suoi stessi genitori. >> rispose Hans.
<< Poi c'è stata la tragedia.. e suo padre non si presentò nemmeno al funerale della sua stessa figlia. >> replicò la caposala.
<< Frederick lo stesso, mandò un mazzo di fiori e un telegramma di condoglianze. Questo portò alla definitiva rottura del rapporto tra il barone e suo fratello. >> ribatté Hans.
Ascoltato ogni dettaglio della vicenda, Klaus rimase sconvolto dal racconto. Hans e Olga si raccomandarono di non far scoprire al dottore che avevano avuto tale conversazione, il barone non voleva che si nominassero i suoi parenti. Una volta che il ragazzo fece ritorno al lavoro, i due colleghi si scambiarono uno sguardo, consapevoli dei vari tristi episodi non citati.
Il dottor Volmer alle 18:00 in punto, chiamò The Art of Cake, la sua pasticcieria fidata di Zurigo, per spiegare come doveva essere fatta la torta per il compleanno di Hanna. Doveva essere una foresta bianca a tre piani, con pistacchio e granella di nocciole. Ormai mancava sempre meno alla festa e il barone era sempre più in agitazione. Edith stava pulendo la lettiera di Nuvolino, quando vide arrivare Klaus, la cui faccia sbiancata poteva far pensare avesse appena visto un fantasma.
<< Klaus, tutto ok? Hai una faccia.. >> domandò Edith con inquietudine.
<< Eh? Oh sì tutto apposto, ero solo pensieroso. >> rispose lui cercando di tranquillizzarla. Edith non era lo stesso convinta, lo conosceva fin troppo bene e quella non era la faccia di un Klaus a cui non era successo niente.
<< Klaus non mentirmi, lo vedo che c'è qualcosa. >> ribatté Edith con insistenza. L'infermiere sospirò, era consapevole che alla collega non si poteva nascondere nulla. Edith ti leggeva dentro, quindi l'unica cosa da fare era esporre il problema.
<< Stavo parlando con lo zio, poi ad un tratto è arrivata Olga con il telefono in mano e ha detto che c'era una chiamata dagli Stati Uniti per lo zio. >> disse Klaus sospirando.
<< Una chiamata dagli Stati Uniti per lo zio? Non dirmi che.. >> replicò Edith.
<< Esatto, era proprio suo fratello. >> aggiunse il giovane infermiere.
<< Cosa voleva dallo zio? Dopo tutto questo tempo?! >> incalzò la ragazza un po' stizzita.
<< Non lo so, ha fatto riferimento a loro padre.. ma ovviamente lo zio ha troncato la chiamata immediatamente. >> spiegò Klaus incrociando le braccia.
<< Ha fatto bene! Certo che ne ha di coraggio a chiamare proprio lo zio Heinz per certe cose. >> ribatté Edith sbuffando.
<< Poi lo zio Hans si è messo a raccontarmi quasi tutta la storia, dico quasi perché immagino che c'era ancora tanto altro da dire. >> disse Klaus.
<< Ti capisco, è stata dura anche per me quando l'ho saputo da Olga.. lo zio non vuole che si dicano certe cose. >> compatì l'infermiera.
<< Sapevo che c'erano state delle grosse divergenze, ma non così grosse. >> replicò Klaus visibilmente intristito. Edith si avvicinò al giovane e lo abbracciò, accarezzandogli la schiena.
<< Dai su, ora basta pensare a cose malinconiche, pensiamo invece ad organizzare la festa del secolo! >> disse la ragazza confortandolo. Klaus, in quel momento, pensò che Edith avesse davvero la straordinaria capacità di infondere pace e serenità alle persone come dicevano tutti, le voci su di lei al castello erano fondate. Ormai distratto da quei brutti pensieri, si mise ad aiutarla a sistemare la stanza di Nuvolino, per poi medicare la sua ferita alla zampa. Finito il lavoro erano entrambi soddisfatti, pensando quanto il barone sarebbe stato fiero del loro operato.
Nel frattempo, Hanna era andata in camera sua. Non sapeva assolutamente nulla del caos appena avvenuto, lei non aveva mai conosciuto suo zio e non sapeva nemmeno di averne uno. Al contrario, da sempre era certa che suo padre fosse figlio unico. Appena rincasata, la ragazza si era rifugiata nella sua stanza e stava guardando un video di danze irlandesi che le aveva inviato Edith. Alla giovane affascinava molto l'Irlanda e prima o poi le sarebbe piaciuto poterci andare. La ragazza trascorreva discreto tempo della sua giornata a guardare video e ascoltare musica, come tutti i suoi coetanei. Quello che però ignorava, era che in realtà non avesse pieno accesso alla rete. Il barone infatti aveva fatto programmare per lei una rete personalizzata, che limitava i suoi contenuti, mostrandole soltanto ciò che le fosse permesso di vedere o sapere. Molte notizie sul web erano censurate, e poteva comunicare sui social media solo con la sua ristretta cerchia di conoscenze. Per rendere ciò possibile, il barone si era affidato ad un abile programmatore. Non poteva correre il rischio che la figlia vagasse da sola nella rete, né negarle del tutto l’accesso al web.Tuttavia, nonostante gli innumerevoli divieti e le infinite limitazioni, la ragazza non aveva mai cercato di evadere da quella gabbia. Questo nasceva in parte dalla sua preoccupazione del non riuscire a sapersela cavare da sola, come spesso diceva Hans. Ma soprattutto, il barone si era assicurato un attaccamento totale da parte di Hanna. In che modo? Era semplice: le somministrava regolarmente delle gocce. La giovane si portava sempre una boccetta dietro, dato che ne faceva utilizzo più volte al giorno. Quelle che per Hanna erano innocue vitamine, erano in verità tranquillanti che avrebbero reso docile chiunque. Quel potente ansiolitico era stato ideato dallo stesso medico. Si fidava dei sentimenti di sua figlia, ma era sempre meglio non lasciare nulla al caso. Hanna era ormai una donna adulta, e più gli anni sarebbero passati e più sicuramente sarebbe diventato difficile tenerla sotto la sua ala. Proprio per questo il barone voleva sbrigarsi a convolare a nozze con la ragazza.
Heinreich era nel suo studio, intento a preparare l'ordine su Glovo per la festa di sabato. Dopo aver ricontrollato diverse volte che non mancasse nulla, eseguì il pagamento, per poi riporre il cellulare nella tasca destra del proprio camice. Osservò il sole che stava ormai iniziando a tramontare, era l'ora del crepuscolo, e il cielo sopra Hartmann stava lentamente diventando un rosso sfumato. Heinreich amava i magnifici colori del tramonto, trasportavano la sua mente a ricordi della sorella, rammentando quanto adorasse dipingerli. Ma in quel momento, non riusciva a non pensare alla chiamata di suo fratello. Ne era ancora turbato, e intento a rimuginare, ricordò improvvisamente un momento della sua infanzia, risalente a quando il medico aveva circa dieci anni. Rievocava perfettamente quella giornata di settembre, probabilmente era il 15 di quel mese, e la stagione di caccia era da poco cominciata. Suo padre riteneva fosse importante che i figli imparassero a coltivare la sua stessa passione, secondo lui li avrebbe resi più uomini. Avvenne così che quel mattino di settembre, Heinreich e suo fratello maggiore Frederick accompagnarono il padre in una delle sue battute di caccia al cervo. Nessuno dei due bambini aveva alcun interesse ad essere lì, ma l'uomo ripeteva ai due che un giorno lo avrebbero ringraziato per quell'esperienza. I tre erano nascosti nel fitto della vegetazione, in attesa che la preda si palesasse. Il bosco era colmo di foglie autunnali, i due ragazzi si sarebbero certamente divertiti molto di più a rotolarsi in mezzo ad esse. Poco dopo, a pochi metri di distanza comparve un maestoso cervo. Heinreich rimase ammaliato alla vista di quel magnifico esemplare, o almeno fin quando suo padre non gli diede tra le mani il proprio fucile. Il bambino osservò l’uomo, la sua faccia esprimeva una totale confusione.
<< Adesso, voglio che tu abbatta quel grosso cervo laggiù. Con una carabina come quella ci può riuscire pure un bambino come te. >> dichiarò il padre.
<< Perchè devo farlo? Non mi va.. >> rispose il piccolo.
<< Quest'esperienza ti farà crescere meglio, mi ringrazierai dopo la tua prima notte di nozze >> spiegò l'uomo. Heinreich non aveva alcuna intenzione di eseguire quel comando, ma allo stesso tempo non voleva farlo arrabbiare; così puntò il fucile nella direzione di quel cervo. I suoi grandi occhi azzurri scrutarono quel grande animale, mentre il suo cuore cominciò a battere fortissimo. Il suo indice sfiorò leggermente il grilletto della carabina, sotto gli occhi impazienti del padre che attendeva.
<< No, non posso! >> replicò il giovane Heinreich mentre faceva partire un colpo in aria, facendo fuggire il grosso cervo. Alla vista dell'animale in fuga, Heinreich sospirò di sollievo e suo fratello fece lo stesso. Il padre era furioso, strappò la carabina dalle mani del figlio minore e ordinò ai due ragazzi di fare ritorno alla baita usata dall'uomo durante la stagione di caccia. Una volta arrivati, Frederick si mise ad attendere fuori dalla porta, amareggiato dalla situazione; mentre Heinreich veniva trascinato dentro, per poi essere colpito ripetutamente dalla cintura di loro padre. Frederick intanto si tappava le orecchie, cercando di non udire le grida di dolore del fratello e pregando che quella tortura finisse in fretta. L'uomo continuò a colpirlo fino a quando la sua schiena non iniziò a sanguinare. A quel punto, intimorì i due bambini di tornare al castello a piedi, così da riflettere sulla loro negligenza.
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Milano, 79esima tappa dell'International Street Food dal 1 settembre al 3 settembre 2023
Milano, 79esima tappa dell'International Street Food dal 1 settembre al 3 settembre 2023. Dopo il grande successo di pubblico delle prime 78 tappe, svoltesi dall’inizio di marzo con oltre 6 milioni e 800mila visitatori, la VII Edizione dell’International Street Food, la più importante manifestazione di Street Food esistente in Italia, organizzata da Alfredo Orofino, arriva a Milano. La 79esima tappa di questo importante evento itinerante si svolgerà da venerdì 1 settembre a domenica 3 settembre all’Idroscalo di Milano - Ingresso Porta Maggiore (il venerdì dalle 18 alle 24,00, il sabato e la domenica dalle 12.00 alle 24.00). Tanti truck con dell’eccellente cibo di strada accoglieranno i visitatori. Un appuntamento di grande originalità per le cucine internazionali presenti, che non dimentica le realtà gastronomiche regionali provenienti da tutta Italia. In questa 79esima tappa dell'International Street Food saranno presenti 40 truck. Sarà possibile gustare: la pizza fritta, le frittatine di pasta napoletane, i kurtos ungheresi, i panini con il polpo gourmet, la frittura di pesce, i supplì, la cucina romana, la pasta cacio e pepe, gli hamburger di Angus, gli hamburger di Fassona, gli hamburger di Chianina, la cucina brasiliana, la puccia pontina, le polpette di Porka Polpetta, il pullet pork, Donuts americano, la paella, le bombette pugliesi, la cucina messicana, le coppiette di Ariccia, la cucina siciliana, il lampredotto, o pere e ‘o muss, la cucina argentina, la carne di canguro, di coccodrillo e di serpente: saranno anche presenti birrifici artigianali di eccellenza italiani, europei, internazionali, vari cocktail e gli spritz. Nello stesso posto si potranno gustare prodotti di paesi diversi e posti lontani ed essere avvolti da tanti profumi e sapori. La manifestazione proseguirà poi nei prossimi mesi con un fitto calendario di tappe. L’iniziativa dedicata al cibo di strada di qualità ha ormai conquistato il grande pubblico e conterà ben 100 tappe, distribuite lungo tutto lo stivale da marzo a novembre 2023. Un calendario intenso di eventi, che toccherà tutti gli angoli del Paese e permetterà di assaporare le migliori specialità italiane e straniere. Sempre all’insegna della qualità, della passione per il cibo fatto a mano e della convivialità. La nuova edizione è ripartita in grande stile, forte del successo riscosso lo scorso anno: nel 2022 sono stati oltre quattro milioni i visitatori. Il pubblico è accorso numeroso e con molto entusiasmo in ogni tappa per gustare le prelibatezze cucinate dai protagonisti di questo festival, gli chef su strada, che hanno difeso con caparbietà e orgoglio i loro Street Food. «Siamo giunti al settimo anno di una manifestazione che anima il cuore di paesi e città di tutta Italia e conta ormai su un pubblico affezionato. Anche in questa edizione ci rimettiamo in gioco con nuove proposte per i visitatori. L’International Street Food è tutto questo e altro ancora: con i nostri eventi intendiamo infatti valorizzare tipicità e tradizioni che sono la grande ricchezza dei nostri territori. L'entusiasmo con cui siamo stati sempre accolti ci spinge a continuare con rinnovata energia. Siamo per questo sicuri che la nuova edizione 2023 sarà un nuovo successo», afferma Alfredo Orofino, organizzatore dell’International Street Food, soprannominato il “Re dello Street Food. Ancora una volta, saranno tanti i ristoranti itineranti e gli chef qualificati pronti a stupire con le particolarità e la qualità della loro cucina. Eccellenza, originalità, tradizione e pulizia sono le parole d’ordine per ogni tappa di questo festival. Contemporaneamente a Milano l'International Street Food, sarà nello stesso week end, a Sapri e a Roma. La tappa di Jesi partirà invece il 31 agosto per concludersi anche essa il 3 settembre.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Posted @withrepost • @tagfooditalia ✅RICETTA GUSTOSA✅🎅🎄 -SPAGHETTI ALLA LUCIANA 500 gr. di spaghetti, 3 o 4 polipetti da 300 gr. ciascuno; (preferibilmente il tipo verace), 400 gr. di pomodorini piccadilly, olio evo, 1 bicchiere di vino bianco, abbondante prezzemolo tritato, 2 spicchi d’aglio, alcune olive nere, capperi; pepe; poco sale. Pulite accuratamente i polipetti privandoli della bocca, delle interiora e degli occhi, poi mettete all'interno della loro testa l'aglio intero con il prezzemolo, le olive e i capperi. Lavate i pomodorini e divideteli a metà. Mettete i polipetti in un tegame preferibilmente di terracotta e lasciateli cuocere per circa 10 minuti senza aggiungere acqua ne sale. Trascorso questo tempo, togliete l’aglio,scolateli, aggiungete il pomodoro e le olive e cuocete per qualche minuto. Aggiungete il polpo e dopo 10 minuti versate un bicchiere di vino bianco, fate evaporare, quindi lasciate andare per 40 minuti fa a fuoco medio. Quando il sugo si sarà rappreso e sarà di un colore scuro e lucido, spegnete. Aggiustate di sale, aggiungete pepe a piacere e spolverate di prezzemolo tritato. Lessate la pasta a mezza cottura, versatela nel sugo dei polipetti, dove farete completare la cottura. Prima di mettere la pasta nel sugo, togliete i polipetti ma manteneteli al caldo. Quando la pasta avrà raggiunto la cottura, rimettete i polipetti e servite. #ciboitaliano #food #cibo #foodporn #italianfood #cucinaitaliana #foodblogger #instafood #foodphotography #foodlover #cucina #cibobuono #cibosano #italia #foodstagram #foodie #italy #pasta #cucinare #spaghetti #pranzo #mangiaresano #instagood #mangiarebene #ricette #ristorante #cena #yummy #piattiitaliani #chef https://www.instagram.com/p/CmpGxXqtKJP/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Vuoi passare la Vigilia di Natale o il Natale pranzando da noi? Ti aspettano i menù speciali per le festività, con 5 portate di piatti Napoletani:
Per la Vigilia piatti a base di pesce:
Polpo alla Brace con Salsa al Caprettone (coda di volpe del Vesuvio) e Spinacino Croccante.
Spaghetti allo Scoglio.
Calamaro ripieno alla brace su letto di scarola alla Monachina.
La nostra Delizia al Limone.
La Mini Pasticceria dello Chef.
50€ a persona, bevande non incluse.
Per Natale:
Pizza di scarola,
Provola Affumicata e Frittatina di Pasta con Genovese.
Timballo del Borbone.
Braciola di vitello con ripieno Napoli su salsa al Lacryma Christi del Vesuvio e patate fumè.
L'unica e sola pastiera Napoletana.
La Mini Pasticceria dello Chef.
40€ a persona, bevande non incluse.
Per queste 2 giornate non sarà possibile ordinare i piatti alla carta.
Per prenotare un tavolo potete inviarci un SMS o scriverci un messaggio WhatsApp al numero: 3406257741.
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Comfort Pasta
The rain did not wait for the official beginning of Autumn to start falling daily, but it certainly has been raining more heavily this past couple of days. Thus, the need for warming dishes, like the proverbial hug in a plate! Very few dishes are as comforting as pasta, and that's because they often are easy dishes, that require very little effort on your part, but are nonetheless delicious and hearty. And when one's tire, cold and wet; there's nonthing better than Comfort Pasta! Help yourselves, friends!
Hollandaise Salmon Pasta
Pasta con Polpo
Crab Pasta
Creamy Smoked Haddock Pasta
Creamed Spinach Conchiglie (Vegetarian)
Mafaldine alle Piè d'Asino
Prawn Pasta à la Marseillaise
Hot Pasta alla Vodka (Vegetarian)
Garden Herb Butter Pasta (Vegetarian)
Creamy Beef and Courgette Pasta
Creamy Lemon and Kale Pasta (Vegetarian)
Conchiglie all Carbonara Ricca
Spaghetti alla Puttanesca
Creamy Chestnut Spaghetti (Vegetarian)
Spaghetti Cacio e Pepe (Vegetarian)
Chicken and Mushroom Pasta
Hot Sausage and Kale Pasta
Basil Spaghetti (Vegetarian)
Spicy Barbecue Sausage Pasta
Creamy Shrimp Fettuccine
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PRANZO - Ristorante Manaki Ragusa (antipasto pancetta, capocollo, salame e prosciutto dei Nebrodi), Ristorante Risiu Ragusa (antipasto Misto e Scomposto di cannolo); Ristorante La Pergola a Sinagra (Pasta casareccia con finocchietto e salsiccia; Ristorante il Corsaro a Messina (tagliatelle funghi e prosciutto); Ristorante la Tastiera a Messina (gamberi rossi crudi su burrata e pesto di pistacchi); Ristorante Ma che bontà Capo d’Orlando ( Pesce spada e Tonno affumicati, cozze e ostriche e polpo); Ristorante Principi di Messina (Calamari ripieni in glassa di aceto balsamico, fritto misto con polpo bollito);
ESERCIZI DI MEMORIA – Il ricordo dei salami preparati dal nonno appesi nel magazzino con il loro odore intenso che cambiava di settimana in settimana. Il profumo del formaggio pecorino dopo tre mesi di invecchiamento e il loro gusto intenso; l'odore di sedano ed olio quando si apriva il vaso con le olive sott’olio e la nonna tagliava una fetta di pane appena sfornato caldo e dal profumo di lievito. L’odore umido delle tagliatelle fatte in case e sparpagliate per farle asciugare sul grande letto di mamma. Il gusto del gambero fresco che si scioglie in bocca lasciando l'aroma acido e aromatico di limone, Il gusto dolce dell’uvetta nel ripieno dei calamari, unito al gusto resinoso dei pinoli. L’odore intenso del limone spremuto sulla frittura di pesce, lo scrocchiare della mollica che lo ricopre, la dolcezza degli anelli di totano e la sua unione con il gusto del vino bianco freddo che scende a pulire la bocca da quell’intenso sapore. Infine la durezza croccante delle bucce di cannolo che si rompevano rivelando il velluto dolcissimo della ricotta con i suoi pezzettini di frutta candita e di gocce di cioccolato La memoria è la tua vita passata, la cassaforte del piacere passato e il seme di quello futuro.
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Reposted from @ninoilpastaro E se la sera prima ti prepari per cena una bella insalata di mare, l'indomani a pranzo puoi non farti uno Spaghetto veloce veloce!? . Cari amici, il mio pranzo light di oggi prevedeva: "Spaghetti quadrati integrali con polpo, calamari e gamberetti". . Base aglio, olio, peperoncino e le bontà del mare! . 👨🍳 Ingredienti: - 70g di spaghetti integrali @pastalamolisana - 1 🥄 di olio evo - 1 spicchio d'aglio 🧄 - Prezzemolo tritato 🌿 - Sedano - Polpo 🐙 - Calamari 🦑 - Gamberetti 🦐 - sale q.b. 🧂 - Peperoncino q.b. 🌶️ . Cosa ve ne pare? Lasciate un commento qui sotto. ⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️ Io ci provo, giudicate voi... 🤗 #piattitipiciregionali #piattitipici #piattiitaliani #primipiatti #primipiattiitaliani #pranzoitaliano #foodporn #food #italianfood #sicilianfood #italyfoodporn #italianfoodbloggers #foodbloggeritaliani #foodblogger #ricetteitaliane #ricette #italianpasta #pasta #pastalover #pastaporn #pastaitaliana #cucinaitaliana #siciliamondocibo #cucinarechepassione #altacucina #fit #spaghetti #mangiarebene #mangiaresano #homemade https://www.instagram.com/p/CU5g4mgg3iB/?utm_medium=tumblr
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Ponte di Ognissanti: un'occasione perfetta per scoprire nuovi sapori e itinerari gastronomici
Il ponte di Ognissanti è un'occasione perfetta per scoprire nuovi sapori e itinerari gastronomici. In questo articolo, esploreremo cinque itinerari gastronomici per il ponte di Ognissanti, che vi porteranno alla scoperta di alcune delle migliori specialità culinarie italiane. Itinerario gastronomico in Toscana: La Toscana è famosa per la sua cucina rustica e saporita, che utilizza ingredienti freschi e di alta qualità. Un itinerario gastronomico in Toscana potrebbe includere la visita a una fattoria dove si producono formaggi, come il pecorino toscano, e la degustazione di vini pregiati come il Chianti. Inoltre, si potrebbe visitare una cantina di olio d'oliva e assaggiare l'olio extravergine di oliva toscano, uno dei migliori al mondo. Itinerario gastronomico in Emilia-Romagna: L'Emilia-Romagna è la patria di alcune delle specialità culinarie più famose d'Italia, come il prosciutto di Parma, il parmigiano reggiano e la pasta fresca. Un itinerario gastronomico in Emilia-Romagna potrebbe includere la visita a una fabbrica di prosciutto di Parma, dove si potrebbe assistere alla lavorazione del prosciutto e alla sua stagionatura. Inoltre, si potrebbe visitare una fattoria dove si produce il parmigiano reggiano e assaggiare il formaggio fresco appena fatto. Infine, si potrebbe partecipare a una lezione di cucina per imparare a preparare la pasta fresca. Itinerario gastronomico in Sicilia: La Sicilia è famosa per la sua cucina mediterranea, che utilizza ingredienti freschi e aromatici come il pesce, le olive, i pomodori e le erbe aromatiche. Un itinerario gastronomico in Sicilia potrebbe includere la visita a un mercato locale, dove si potrebbe acquistare pesce fresco e verdure di stagione. Si potrebbe partecipare a una lezione di cucina per imparare a preparare alcuni piatti tipici siciliani, come la pasta alla norma o la caponata. Itinerario gastronomico in Puglia: La Puglia è famosa per la sua cucina semplice e genuina, che utilizza ingredienti locali come il pane di Altamura, le olive di Cerignola e il vino primitivo. Un itinerario gastronomico in Puglia potrebbe includere la visita a una panetteria dove si produce il pane di Altamura, uno dei migliori pani d'Italia. Inoltre, si potrebbe visitare una cantina di vino primitivo e assaggiare il vino locale. Infine, si potrebbe partecipare a una lezione di cucina per imparare a preparare alcuni piatti tipici pugliesi, come le orecchiette con le cime di rapa o il polpo alla pignata. Itinerario gastronomico in Lombardia: La Lombardia è famosa per la sua cucina ricca e sostanziosa, che utilizza ingredienti come il burro, la carne e i formaggi. Un itinerario gastronomico in Lombardia potrebbe includere la visita a una latteria dove si produce il gorgonzola, uno dei formaggi più famosi d'Italia. Si potrebbe visitare una macelleria dove si prepara la cotoletta alla milanese, uno dei piatti più famosi della cucina lombarda. Infine, si potrebbe partecipare a una lezione di cucina per imparare a preparare alcuni piatti tipici lombardi, come il risotto alla milanese o la polenta taragna. Itinerario gastronomico in Piemonte: Il Piemonte è una regione italiana famosa per la sua cucina e i suoi vini pregiati. Un itinerario gastronomico in Piemonte potrebbe includere la visita a una fattoria dove si producono formaggi, come il Castelmagno o il Bra, e la degustazione di vini pregiati come il Barolo o il Barbaresco. Inoltre, si potrebbe visitare una cantina di olio d'oliva e assaggiare l'olio extravergine di oliva piemontese, uno dei migliori al mondo. Read the full article
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Locale, a Palermo: cocktail & piattini siciliani d'eccellenza per ritrovare la convivialità
Cocktail bar ed osteria moderna, Locale, a Palermo è prima di tutto un luogo di ritrovo. "Locale nasce prima di tutto per condividere momenti di convivialità con le persone più care", racconta Daniel Bellavista che gestisce questo spazio nato nel 2017 con la sua famiglia e uno staff ormai collaudato. Da spazio soprattutto serale che era, ha cambiato pelle e nei giorni in cui è possibile farlo, Locale apre con orario continuato dalle 12 alle 18. Ci si può rilassare con amici o familiari, in sicurezza, tra l'altro a prezzi contenuti. La formula aperitivo parte da 12 euro.
I cocktail di Locale sono da sempre particolari e preparati quasi esclusivamente con materie prime siciliane. Acque toniche, super alcolici e birre provengono soprattutto dall'isola, da produttori selezionati, anche se ovviamente marchi nazionale e internazionali non mancano. Ad esempio, l'alloro per il liquore fatto in casa a Locale e la spuma agli agrumi vengono dal vicino Mercato del Capo, uno dei più storici della città, situato a due passi dal locale. Azzusa è invece la gazzosa siciliana, siciliana come il Chinotto.
Il Sex on the Beach qui diventa "Sex Unn'Egghiè!!! Why only on the beach?" e viene preparato con Havana 3, frutto della passione, succo d'ananas, succo di lime, succo di mirtilli e "Azzusa"… mentre il Bloody Mary diventa Sangu Mio e viene preparato con succo di pomodoro bio dell'isola. Infine il "Tiramu a Campari", un classico di Locale, non c'entra niente con lo spritz veneto, ma è un cocktail - slogan che è diventato anche una t -shirt…
Qui sotto le ricette di alcuni dei cocktail simbolo di Locale
BOTTA RI SALE (nella foto) Gin Mare, fior di sale, acqua di mare, succo di limone, tonica e mediterranea e spuma di mare.
SEX UNN'EGGHIE'!!! Why only on the beach? Havana 3, frutto della passione, succo d'ananas, succo di lime, succo di mirtilli e "Azzusa".
SICILIAN IN MANHATTAN Bourbon W., Vermut, Marsala Secco, Sangue Morlacco e bitters agrumati.
FIRRI'ALLORO London Dry Gin, succo di limone, Bianco Sarti, liquore di alloro fatto in casa, "Azzusa".
MANGO PI FALLO Rum mix Locale, mango, peperoncino e Spuma.
AMERICANOTTO Marsala Superiore, Bitter Campari, Vermut, soda agli oli essenziali di Sicilia e Chinotto.
ANNAKA"THE" Havana 3 aromatizzato, succo di lime, Spuma, zucchero al the "i segreti della Palazzina Cinese"
AH SSI TI PISCO Pisco, liquore alla Zagara di Sicilia, succo di lime, zucchero, Amargo bitter e spuma floreale.
Ad accompagnare i cocktail e le birre artigianali, ecco i Piattini di Locale, da sempre uno dei punti di forza di questo spazio.
Sono una reinterpretazione tutta siciliana delle tapas andaluse. "Le tapas nascono appunto come 'piattini' di assaggi che venivano messi sopra i bicchieri nelle osterie per impedire che qualche insetto finisse nel vino o nella sangria", spiega Daniel Bellavista, che ha lavorato a lungo in Spagna anche come direttore del prestigioso Blue Marlin di Ibiza. "I Piattini di Locale nascono dalla tradizione culinaria della nostra isola, ma l'idea resta quella andalusa di gustare con gli amici qualcosa di buono, in libertà".
Ecco allora "Polpo Macco": su una densa zuppa di fave della tradizione palermitana vengono appoggiati anelli di polpo croccante.
La "Lorenzo's Caponata" si rifa direttamente alla tradizione è a base di melanzane e mele. Vengono aggiungere scorzette di agrumi e, come si faceva un tempo, anche polvere di cacao.
I "Bon Bon di tonno e cacio" sono invece degli spiedoni con tonno e cacio cavallo impanati con pane panko, che è molto croccante. Vengono serviti su una crema di piselli.
MEDIA INFO, PHOTO HI RES LOCALE http://lorenzotiezzi.it/locale/
Locale
Via Francesco Guardione 88, 90139 Palermo 0917932430 (anche Whatsapp) https://www.socialfood.it/palermo/locale
instagram.com/localepalermo/ https://www.facebook.com/localepalermo/ https://localepalermo.it/ (in manutenzione)
A Locale il cocktail bar occupa il pianterreno, al primo piano c'è la zona ristorante, in cui spicca una saletta logicamente chiamata salotto. Perché a Locale si sta come a casa. Gestito dalla famiglia Bellavista, racconta le passioni e le esperienze di chi l'ha creato. Maurizio, il papà, gestisce locali da sempre. A lungo si è occupato di quello del Circolo Ufficiali, a Palermo. Daniel, il figlio più grande, arriva da esperienze in ristoranti in giro per il mondo (Blue Marlin Ibiza, Londra, Milano), mentre Greta, laureata in disegno industriale, si occupa soprattutto del design e della comunicazione. Ma non solo, perché come sempre in famiglia si fa un po' di tutto, anche solo per il piacere di dare una mano e stare insieme.
Locale è un'osteria moderna, perfetta per una cena easy con gli amici e pure per un pranzo in famiglia; è un cocktail bar in cui rilassarsi dopo una giornata di lavoro bevendo qualcosa di buono e gustandosi, perché no, anche un Piattino, una sorta di tapa che mette insieme tradizione siciliana e fantasia... Tra i tanti piattini, ecco Ammare (insalatina di pesce con crema di basilico e spuma di bufala), le Polpettine di Nonna Pina, di carne, con sugo e crostini di pane... Non mancherà mai neanche Caciocavallo Morbido, in tempura con miele siciliano. Quando era stato tolto dal menu, i gestori hanno dovuto sentire troppe lamentele.
Anche oggi, in periodo di restrizioni, è impossibile raccontare tutto ciò che si può bere e mangiare grazie a Locale. Il menu dei piatti take away & delivery, disponibile su Instagram o su Social Food, sta in una sola pagina, ma mette insieme decine di Piattini, pizze, piatti di pasta, di carne o pesce, burger e ovviamente dolci, "Che Duci!" in siciliano. Non mancano l'invitante box Aperitvhome e SundayBox, una proposta disponibile ogni giorno che ripropone un pranzo palermitano... in stile Locale.
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Resoconto Giorno 35
L’inizio che pensavo avrei scritto molto prima: non ho dormito bene, ho fatto un brutto sogno e mi sono svegliata in continuazione. Ma non lo farò di certo incidere sulla giornata.
Come sempre ho sistemato casa e ho preparato per la prima volta in vita mia la pasta e patate. Era molto buona, che soddisfazione immensa!
Ora riposino e poi dopo lavoro. Sono molto emozionata e agitata al riguardo, sarebbe il primo giorno.
Primo giorno andato! Che emozioneeee, é andato tutto okay. All’inizio ero impacciata, non sapevo cosa dire però poi mi sono sciolta e ho saputo gestire il tutto. Il tempo è volato.
Dopo lavoro sono stata in farmacia con mamma per prendere delle compresse, poi passeggiata con Lola e una volta sopra ho continuato la lettura de Mio fratello rincorre i dinosauri.
Per cena ho preparato il petto di pollo arrostito con il mix di verdure per me, mentre per le altre il polpo alla Luciana.
Dopo cena ho continuato e concluso la lettura de Mio fratello rincorre i dinosauri, solo una parola: puro. Leggetelo. E guardate il film. Guardate The Simple Interview su YouTube. E amatelo. Fatene cultura. Fatelo e basta.
Finale diverso, questa volta non una parola chiave, ma una citazione tratta dal libro.
“Con quella mano sulla spalla, giuro, sarei stato capace di andare ovunque nel mondo, affrontare qualunque cosa.” Giacomo Mazzariol - Mio fratello rincorre i dinosauri.
30 Settembre
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On air: "Se Cucini Tu" Gnut
Per cucinare ci vuole sentimento e anche un po' di coraggio. Spesso in cucina si ha paura di sbagliare, di fare errori che rovinino completamente i nostri piatti ma ogni tanto bisogna osare. Per fare grandi cose bisogna però provare ad andare oltre e a sfidare se stessi.
Io questa volta l'ho fatto con il polpo. Un ingrediente con cui non mi ero mai confrontato e di cui avevo avuto sempre un certo timore.
Poi però circa tre settimane fa sono andato al mercato e l'ho visto lì sul banco del pescivendolo adagiato sul ghiaccio con i suoi tentacoli sinuosi e non ho resistito.
Il polpo però si sa: è meglio congelarlo prima di cuocerlo. Così, una volta arrivato a casa, l'ho messo in freezer e lì l'ho dimenticato fino a domenica scorsa quando ho deciso che era arrivato il suo momento.
Ma come farlo? Lesso e poi con le patate in insalata oppure in umido e poi magari condirci la pasta? L'umido è stata la mia scelta, anche perché avevo appena comprato una nuova pentola in ghisa e volevo testarla per una bella cottura a fiamma lenta.
Ingredienti per 4 persone:
1 kg di polpo decongelato
300 g di pomodori pelati
1/2 bicchiere di vino rosso
1 cipolla
1 carota piccola
1 costa di sedano
2 spicchi d'aglio
rosmarino, salvia e una foglia di alloro
olio e.v.o.
sale e pepe
Lavate il polpo e toglietegli il becco e gli occhi se già non lo ha fatto il vostro pescivendolo e poi tagliatelo a pezzi. Tritate finemente cipolla, carota, sedano e aglio. In una pentola versate un fondo d'olio e fatelo riscaldare, quando sarà ben caldo unite i pezzi di polpo e fateli rosolare. Il polpo tirerà sicuramente fuori la sua acqua. Quando sarà quest'acqua sarà ritirata sfumate con il vino rosso. Evaporato l'alcool unite le verdure tritate e le erbe aromatiche. Lasciate insaporire a fiamma viva.
Unite dunque il pomodoro schiacciato a mano e non frullato, mezzo bicchiere d'acqua. Coprite, portate a bollore e abbassate la fiamma al minimo.
Fate cuocere per almeno un'ora. Quando il polpo sarà cotto, assaggiate e regolate di sale e pepe (io non ho aggiunto sale perché era saporito di suo).
Servite con qualche crostone di pane tostato e agliato.
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