#Particelle
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Fotografata l'onda quantistica di fotoni intrappolati
Questa foto mostra gli atomi che si trasformano in onde quantistiche, come previsto da Schrödinger. Grazie a una nuova tecnica, gli scienziati sono riusciti a catturare gli atomi di litio mentre si trasformano in onde quantistiche. Per la prima volta in assoluto, i fisici hanno catturato un’immagine chiara dei singoli atomi che si comportano come un’onda.
L’immagine mostra atomi fluorescenti che si trasformano in piccole “macchie” confuse di pacchetti d’onda ed “: è la dimostrazione del fatto che gli atomi esistono sia come particelle che come onde, uno dei capisaldi della meccanica quantistica. La natura ondulatoria della materia “La natura ondulatoria della materia rimane uno degli aspetti più affascinanti della meccanica quantistica”, spiegano gli autori dell’articolo. Aggiungono che la loro nuova tecnica potrebbe essere utilizzata per immaginare sistemi più complessi, fornendo spunti su alcune questioni fondamentali della fisica.
Credit: Verstraten et al. Proposta per la prima volta dal fisico francese Louis de Broglie nel 1924 e ampliata da Erwin Schrödinger due anni dopo, la dualità onda-particella afferma che tutti gli oggetti di dimensioni quantistiche, e quindi tutta la materia, esistono sia come particelle che come onde allo stesso tempo. L’equazione di Schrödinger L’equazione di Schrödinger afferma che gli atomi esistono come pacchetti di probabilità simili a onde nello spazio, che collassano poi in particelle discrete dopo l’osservazione. Sebbene sembri controintuitiva, questa bizzarra proprietà del mondo quantistico è stata dimostrata in numerosi esperimenti. Per immaginare questa dualità, i fisici hanno prima raffreddato gli atomi di litio a temperature prossime allo zero assoluto bombardandoli con fotoni provenienti da un laser. Una volta che si sono raffreddati, altri laser li hanno intrappolati all’interno di un reticolo ottico. L’esperimento degli scienziati Con gli atomi raffreddati e confinati, i ricercatori hanno acceso e spento il reticolo ottico, espandendo gli atomi da uno stato confinato di quasi particella a uno simile a un’onda, e viceversa. Una telecamera al microscopio ha registrato la luce emessa dagli atomi nello stato di particella in due momenti diversi. Mettendo insieme le immagini, gli autori hanno ricostruito la forma di quest’onda e osservato come si espande nel tempo, in perfetto accordo con l’equazione di Schrödinger. Fonte Read the full article
#EquazionediSchrödinger#ErwinSchrödinger#meccanicaquantistica#ondaquantistica#particelle#zeroassoluto
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Selflore/Brina - Particelle/Valanga
Particelle // Valanga, sommersi da un freddo pulviscoloLe band selflore e Brina suggellano un’amicizia con uno splitA celebrazione di un legame viscerale, oltre che di palco, selflore e Brina escono con un inusuale singolo split: Particelle e Valanga sono facce della stessa medaglia, grida su chitarre emo-punk dimenticate sul fondo dell’indifferenza.Due band fresche dalla pubblicazione dei loro…
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Statua di Shiva danzante nel cortile del CERN di Ginevra.
#shiva#cern#particelle subatomiche#divenire#distruzione e rinnovamento#mantenimento della vita#la natura fa e disfa le sue opere come un fanciullo che gioca con i ramoscelli#complottismo#arte#scienza#religione#poesia
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Copiai tutti i passaggi sui fantasmi che riuscii a trovare e li sparsi sul tavolino, li misi in ordine e lessi ciascuno decine di volte. Stavo cominciando a convincermi che non erano i fantasmi a essere importanti. Come aveva detto Mabel, se ne stavano lì impalati e basta. Non erano i fantasmi, il problema. Erano le infestazioni. I fantasmi avevano detto alla governante che non avrebbe mai conosciuto l'amore. Il fantasma aveva detto a Jane Eyre che era sola. Il fantasma aveva detto alla famiglia Buendìa che le loro peggiori paure erano giustificate: erano destinate a ripetere gli stessi errori.
Stiamo bene così, Nina LaCour
#frasi#citazione#citazioni libri#libro#citazioni#nina lacour#Stiamo bene così#il castoro editore#frasi libri#fantasmi#ghost#book#book phrases#bookblogger#milioni di particelle#recensione#novità
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Il Paradosso del Gatto di Schrödinger: Tra Vita e Morte nella Fisica Quantistica. A cura di Alessandria today
Una riflessione sulla natura della realtà e della misurazione in fisica, il Gatto di Schrödinger continua a stimolare il dibattito tra scienza e filosofia.
Una riflessione sulla natura della realtà e della misurazione in fisica, il Gatto di Schrödinger continua a stimolare il dibattito tra scienza e filosofia. Uno dei paradossi più affascinanti e discussi della fisica è quello del Gatto di Schrödinger. Formulato nel 1935 dal fisico austriaco Erwin Schrödinger, questo paradosso esplora le bizzarre implicazioni della meccanica quantistica e la natura…
#Alessandria today#collasso della funzione d&039;onda#computazione quantistica#concetti di realtà#concetti di sovrapposizione#dualità onde-particelle#enigmi della fisica#Erwin Schrödinger#esperimenti mentali#Esperimento#esperimento mentale#filosofia della scienza#fisica moderna#fisica quantistica#fisica teorica#funzione d’onda#gatto di Schrödinger#gatto vivo e morto#Google News#Hugh Everett#interpretazione dei molti mondi#italianewsmedia.com#meccanica quantistica#molteplici stati#paradosso del gatto#paradosso fisico#particelle subatomiche#Pier Carlo Lava#principio di indeterminazione#problemi della misurazione
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SHiP, alla ricerca delle particelle nascoste
Al CERN parte un nuovo esperimento che cercherà particelle dell’atomo ancora non studiate. 15 I Paesi coinvolti in SHiP. L’Università Federico II è tra i fondatori Il federiciano Giovanni De Lellis cercherà insieme ad altri scienziati le particelle dell’atomo nascoste e studierà le proprietà dei neutrini per spiegare fenomeni del mondo sub-nucleare ancora sconosciuti. Lo farà attraverso una nuova…
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una formazione sociale qualsiasi... / gilles deleuze. 1974
Una formazione sociale qualsiasi ha sempre l’aria di funzionare bene. Non c’è motivo perché non funzioni. E tuttavia c’è sempre un lato attraverso cui avvengono delle fughe e per cui si disfa. Non si sa mai se il messaggero arriverà a destinazione. E più ci si avvicina alla periferia del sistema, più i soggetti si trovano presi in una specie di tentazione: o sottomettersi ai significanti,…
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#Deleuze#deterritorializzazione#disobbedire#Due regimi di folli#formazione sociale#Gilles Deleuze#Guattari#linee di fuga#nomadismo#particelle asignificanti
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Nell’abbandono
L’intensificazione;
Rilascio, presa.
HaikyouBao, 8 maggio 2023 - 19.04, Lido di Venezia, Palazzo del Cinema e Casino - Centro Congressuale IPAC23.
NotaDiBao : C’è una corrente sotterranea, o sospesa - comunque celeste - che scorre, o vola sopra, o attraverso l’universo. Le sono stati dati molti nomi, forse nessuno è esatto - o lo sono tutti. Tao, Abbandono, Rti… e chissà quali quanti altri - non sono un sapiente, ma un curioso. A queste ‘strane cose’ sto pensando in questo momento, sotto l’influenza di un bel giro fra i box di Ipac2023, il Congresso Internazionale che la Signora in Viola ha organizzato qui al Lido di Venezia, e al quale devo il piacere di questa vacanza da PC. ( ipac23.org – 14th International Particle Accelerator Conference www.ipac23.org )
Click sul link via Google IPAC23 per chi ne vuol sapere qualcosa, ma, insomma, di Accelleratori di Particelle ( al primo commento, la voce wikipedia ) si tratta; di scienze, di ricerca, di matematica e di fisica - ai massimi livelli sul pianeta terra.
Ho parlato con alcuni giovani e meno giovani scienziati ( italiani, cinesi, coreani, tedeschi, israeliani… ) e … Non ci ho capito molto, forse solo la questione dello spazio tempo ( mentre me ne parlavano, eh ! - non saprei ripetervela… ).
‘Ndiferente ( viva Bortolo che mi cava dagli impicci ).
La Cosa che mi è restata appiccicata ha a che fare con le parole che uno di loro mi ha detto, cercando di spiegarmi come funziona un Accelleratore: presa, intensificazione.
Così, con la complicità di una associazione inaspettata con il tao, mi è venuto l’haikyou che avete letto, lassù.
#baotzebao#valerio fiandra#haikyou#ilrestomanca#IPAC23#lido di venezia#Accelleratore di Particelle#Tao#rti#abbandono
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65. Enrico Borghi - Particelle indistinguibili
Particelle indistinguibili.
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Thinking on the choice of name given to Odysseus's son, Telemachus I am actually intrigued that Odysseus named the boy himself or perhaps Penelope.
Telemachus comes from Greek particel "tele" (τηλε) which means "far away" or "from afar" (see also words like "telephone" aka "voice from afar) and "machi" (μάχη) which means "battle" coming from the verb "machomai" (μάχομαι) which means "to fight" or "to battle"
So basically Telemachus =
Distant Battle
Someone fights from a distance
A fight from a distance
Or more loosely
Distant Warrior
Which probably begs the question that Telemachus was either named by Odysseus before he left for Troy to signify his battle from another place and recognize that Telemachus would give his own battle at home or perhaps for the same reasons Penelope gave that name to the child before or after Odysseus left for Troy because let's face it she knows there is a long battle for both men for different reasons.
#greek mythology#odysseus#the odyssey#the iliad#odysseus and penelope#odyssey#iliad#penelope#telemachus#homer#homeric poems#homeric epics#troy#trojan war#heroes of trojan war#katerinaaqu analyzes
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L'aspetto contraddittorio dell'ateismo: considerare assurdo che un Dio possa creare Tutto dal nulla, mentre sarebbe invece perfettamente logico affermare che Tutto si generi dal nulla da solo.
Gli Hawkings (gli Atei di categoria medio-alta) affermano che il nulla possa fluttuare quantisticamente, generando particelle quindi "realtà": credibile ma non definitivo, peccato infatti che il loro "nulla" non sia "vuoto", dato che contiene Leggi fisiche che (e)segue.
Senza saperlo, stanno percorrendo una delle cinque vie di San Tommaso d'Aquino per provare razionalmente l'esistenza di Dio: la causalità universale [Ogni cosa è causata da altro (se fosse causata da se stessa, esisterebbe prima di esistere e questa è una contraddizione), ma non può essere una catena infinita, ci deve essere una prima causa non causata da nient'altro. E' questo ciò che chiamiamo Dio].
L'altro aspetto patetico degli Atei è contrapporre Scienza e Fede. Come se fossero squadre dello stesso sport. Ma questo lo fanno solo gli atei più ignoranti, con la coda di paglia.
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Un articolo dal blog di Giuseppe Merlino per ricordare cosa sono la realtà e la materia.
La stragrande maggioranza dell’umanità è convinta che il mondo “esterno”, così come ce lo rappresenta il nostro cervello, corrisponda alla realtà. In effetti non è assolutamente così ed è molto semplice da comprendere per qualsiasi nostro lettore. Prima di indagare su che cosa sia la “Realtà”, riassumiamo brevemente come si forma la sua rappresentazione mentale nel nostro cervello.
Dobbiamo partire dalla materia, cioè dalla sostanza di cui è costituito tutto l’Universo e quindi anche il nostro corpo, cervello compreso. Più avanti vedremo che anche la materia non è la realtà ultima, ma per ora sarà il nostro punto di partenza. La materia è fatta da atomi, cioè da particelle infinitesime, invisibili anche al microscopio elettronico, a loro volta costituiti da particelle più piccole ancora.
Un atomo è formato da un nucleo centrale costituito da protoni (di carica elettrica positiva) e da neutroni (privi di carica elettrica) attorno al quale ruotano velocissime e disordinatamente delle particelle ancora più piccole di carica elettrica negativa, chiamate elettroni. Per un meccanismo, inutile a descriversi ai fini dell’argomento di questa nota, gli elettroni emanano radiazione elettromagnetica. Questa radiazione elettromagnetica si propaga nel vuoto alla velocità della luce (300.000 km/s) ed ha una natura ondulatoria: è una perturbazione dello Spazio-Tempo costituita dalla propagazione di un campo magnetico e di un campo elettrico perpendicolari fra loro. Il fenomeno è identico a quello che si genera quando si getta un sasso nell’acqua e le onde si propagano in cerchi concentrici: l’acqua, perturbata, oscilla in senso verticale senza che la sua massa venga spostata orizzontalmente. I fenomeni ondulatori sono dunque propagazione di perturbazione e non propagazione di materia. I fenomeni ondulatori dell’esperienza ordinaria (onde del mare, onde sonore etc …) hanno bisogno di un “mezzo” (acqua, aria etc ….) per propagarsi. La radiazione elettromagnetica no ! Si propaga nel vuoto e qui ci sarebbe molto da aggiungere, ma ciò non rientra nell’argomento di questo articolo. La caratteristica principale di un fenomeno ondulatorio è la sua lunghezza d’onda, cioè la distanza tra due creste o due valli adiacenti della sua forma d’onda.
La radiazione elettromagnetica è in realtà un insieme di radiazioni di diversa lunghezza d’onda e viene di solito suddivisa in otto parti che, dalla lunghezza d’onda più piccola alla più grande, sono: raggi gamma, raggi x, raggi ultravioletti, luce visibile, raggi infrarossi, onde corte, onde medie ed onde lunghe. Di tutta questa radiazione, l’occhio umano riesce a percepirne solo una minima parte che viene definita appunto “luce visibile”. Riusciamo a percepire solo le radiazioni con una lunghezza d’onda compresa tra 380 e 760 nanometri (un nanometro = un milionesimo di millimetro). Quasi niente ! Dunque, riassumendo, la materia è fatta di atomi, oggetti per i nostri sensi inconoscibili. Questi atomi emanano radiazione elettromagnetica, ma di questa, noi ne percepiamo solo una parte infinitesima che i fisici chiamano “finestra del visibile”. Ma qui inizia il bello... Questa minima parte della radiazione elettromagnetica che noi riusciamo a percepire, raggiunge la retina in fondo all’occhio dove delle cellule specializzate, i coni ed i bastoncelli, la trasformano in una debole corrente elettrica. Questa debole corrente percorre un sottile filo (il nervo ottico) e giunge in una certa zona del cervello. In questa zona il nostro cervello genera quelle immagini fantasiose che noi chiamiamo realtà. I dati che riceviamo li ordiniamo poi secondo due “Categorie”, lo Spazio ed il Tempo, che non esistono nella realtà, ma che servono solo a creare il nostro mondo illusorio. Dunque la nostra esperienza mentale, non ha nulla a che vedere con la realtà.
In più, nell’esperienza ordinaria siamo abituati a distinguere tra un Soggetto ed un Oggetto: io guardo un albero e “stabilisco” che io sono il Soggetto e l’albero è l’Oggetto. Ad un attento esame è però facile notare che entrambi siamo parte di una rappresentazione mentale, al di fuori della quale è impossibile uscire. Sia io che l’albero siamo all’interno di un’unica mente. Siamo due “poli” di una stessa rappresentazione mentale. All’interno di questa Rappresentazione, ci sono io e tutto ciò che io reputo essere “fuori” di me. L’Errore consiste nel mio identificarmi solo con un lato della Rappresentazione, quello che definisco col nome di “io”. In pratica siamo prigionieri della nostra mente dalla quale è impossibile uscire. Anche se mi metto a camminare e penso “vado là”, in realtà, se riflettete e vi concentrate un attimo, vi renderete conto che anche “là” è all’interno della mia mente.
Ma torniamo alla materia che abbiamo preso come causa della nostra rappresentazione illusoria della realtà. La materia è fatta di centinaia di tipi diversi di particelle elementari. Per esempio gli stessi protoni e neutroni all’interno del nucleo atomico, sono formati da quark. Anche qui noi umani abbiamo un problema: la nostra rappresentazione della Realtà è basata sui cinque sensi e, soprattutto, sulla vista ed il tatto: quando ci riferiamo a protoni, neutroni, elettroni, fotoni, neutrini, gluoni, mesoni, bosoni, quark, etc… e li chiamiamo “particelle”, non possiamo fare a meno di immaginarli come “palline microscopiche materiali” e non vi è niente di più falso. La prima convinzione radicata che dobbiamo subito abbandonare è dunque la definizione di Materia che ci dà la Fisica Classica: “Materia è tutto ciò che ha una massa ed occupa uno spazio”. Questa definizione va bene nel nostro piano dell’esistenza, ma è bene cominciare a capire che si tratta di una realtà creata da un punto di vista molto limitato: dobbiamo renderci conto che il mondo “macroscopico” in cui viviamo non è il mondo reale, ma quello rappresentato da un “osservatore” altrettanto macroscopico. Cosa sono dunque queste particelle elementari che costituiscono la materia, causa della nostra rappresentazione illusoria della realtà ? Tutte le osservazioni a livello subatomico hanno confermato che le particelle materiali hanno tutte le caratteristiche delle onde, ma, all’atto dell’osservazione, presentano un comportamento corpuscolare. Dunque la “materialità” è una caratteristica del mondo illusorio creato dall’osservatore, non del mondo reale. Queste onde quantistiche sono funzioni oscillanti nello Spazio-Tempo e sono descritte dalla famosa equazione di Schrodinger. Questa equazione, la funzione d’onda, ha una natura probabilistica. Essa rappresenta l’insieme delle possibilità che una grandezza fisica legata alla particella (per esempio la sua posizione) può assumere. Il suo quadrato è la probabilità concreta di dove potrebbe trovarsi la particella. Solo l’atto di “osservare”, compiuto da un essere cosciente, è in grado di trasformare una “probabilità di esistenza” in una esistenza vera e propria, una delle tante esistenze possibili. Non esiste dunque una realtà oggettiva, ma solo una realtà creata di volta in volta dalle osservazioni dell’uomo. In un oceano di probabilità, l’osservatore crea la sua realtà. Dobbiamo dunque cominciare ad abituarci al fatto che la mente e la realtà fenomenica interagiscono: l’Universo è un tutto unico, non più con un osservatore da una parte e ciò che è osservato dall’altra. Dunque le particelle elementari emergono da una Sostanza sottostante universale e rappresentano una delle infinite possibilità di esistenza che possono provenire da questo substrato, unico reale esistente.
A me piace chiamare questa Sostanza col nome “Materia” con la emme maiuscola, dal vero significato di questo sostantivo, che proviene dal latino Mater, madre di tutte le cose, la Grande Madre. Questa Materia non ha niente di “materiale” ed è quel Principio Unico, unica Realtà esistente, già intuita dai più grandi filosofi nella storia dell’umanità e dalle grandi filosofie orientali quali il Buddhismo, il Taoismo, lo Yogacara e l’Advaita Vedanta induista, ma anche dall’Ermetismo occidentale e dai sufi islamici, dai mistici cristiani e dagli asceti induisti.
Giuseppe Merlino
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Si chiamano sistemi microelettromeccanici (MEMS), sfruttano l'infrastruttura tecnologica Smart Dust, la polvere intelligente disseminata nell'aria, particelle molecolari capaci di misurare, raccogliere e inviare informazioni da remoto per CONNETTERE L'ARIA. Il progetto è finanziato dalla DARPA (agenzia militare USA) e sostenuto dalle università come la Berkley in California. Nel 2020 la DARPA lancia il programma Atmosphere as Global Sensor (AtmoSense ) per utilizzare l'atmosfera come maxi-sensore, cioé un sistema di sorveglianza globale continuo. "I sensori sono solitamente concepiti in termini di dispositivi fisici che ricevono e rispondono a segnali elettromagnetici, dai sensori di uso quotidiano nei nostri smartphone (...) Ma l'atmosfera fisica stessa può offrire una tale capacità di rilevamento.
Maurizio Martucci giornalista libero https://t.me/MaurizioMartucci
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Let me see your face
Michael Myers x f!reader
Warnings:Kissing, making out, descriptions of breasts, stalking done by youself, suggestive, fluff(if you squint), Michael Myers,no real smut, mentionings of killing
The holes in his mask revealed nothing to you. You were never sure how he was doing. Not a single emotion displayed. At he same time it made you wonder, how he looked like behind the mask. In an attempt to see his face, you started to stalk him. It was the best idea you had without making it too obvious. So you started to mimic him. Whenever he was in a trial with you, you would abandon anykind of generator you started to repair. Following him, sharing his walking speed, being just as quiet as him. You were his perfect double, but without the killing.
Ironically this is how you found yourself in this situation. Pinned at the wall, a leg between your thighs. Michael stared at you behind his mask. And as always you weren not able to sense any kind of emotion behind his white mask. Your arms above your hand, enclosed by one of his hands. The other hand holding the knife to your neck. They were much bigger than yours, caloused and rough. He had spotted you, when you were following him into the Myers house. Your steps loud enough to alarm him.
Michael let you go as soon as he realised it was you. The knife now back at his side and his back turned towards you. He made his way away from you, but you followed him. His steps, much bigger than yours, led you two outside. All of a sudden he stopped, you crashing into his back. While turning around, his eyes stared at you, silently asking whats wrong. To afraid to answer, you just looked down. Eventhough you wanted to ask him if you were able to see his face, the moment he asked what was wrong you chickened out. Your gaze staring at the dark green gras of Haddonfield.
His hand came into view, placing it under your chin. Michael lifted your head up to look at him. This action made you stutter. He had never before done that. When you acted weird, he would just brush it off. This time though he was interested, about what was going on with you. While trying to escape his grasp, he instead grapped your shoulder. Confusion settled on your face. Never had he ever wanted to know whats going on with you. The only things he cared about; Killing and being intimiate with you without strings attached.
"Whats up with you?" His change of demenour now more interesting, than whats hidden behind the mask. A gruff left his silicone lips. Foolishly you awaited an answer, that was never going to come. You shrugged his big hands of your shoulders, taking your leave. You would not be able to see his face, atleast not today. But before you were able to get far away, Michael grabbed you once more. This time he easily slung you over his shoulder. Your weight nothing compared to his strength.
Michael stepped back into the house and moved into the living room. He threw you onto the dusty couch. Upon impact many little particels flew around. He sat next to you, staring at the broken TV. You copied his action and then started to ask again.
"So, what are we doing now?" You slowly came closer to his face, raising your hand and pinching his mask. His only reply a grumble, he had now understood what you wanted. Defeated you fell back down onto the couch, laying your feet onto his lap. His hand wrapped around your ankle and yanked you onto his lap. Embarrassed by this, you covered your face with your hands.
Michael took your hands, removing them from your face and placing them onto the edge of his mask. He left them there.
"Am I supposed to take your mask of?" You asked with confusion. He nodded.
"Are you sure?" Another nod. Carefully you started to lift his mask. His lips chapped and dry. A tint of red. Cheeks completly fair, never being revealed to sunlight. One of his eyes scarred and the other a beautiful nut brown color. Curly hair locks disheveled from constantly wearing his mask. The same color as his eyes. He was gorgeous.
You placed the mask onto the couch, taking his face into your hands. His skin had little scars all over. No expression on his face. Your hands moved up into his hair, tugging at it lightly. He let out a sigh. It was brief, almost not noticeable. It caught you off guard. His eyes now stern, staring into your eyes. Your face filled with embarrassment once more. He started to move you closer towards him on his lap. Your eyes caught his and he slowly came closer towards your lips. And all of a sudden you were kissing him. The chapped feeling was not bad and your lips started to move against his. Hands landing on your hips, grounding you. Your hands snaking up behind his neck.
The kiss quickening. Kissing turning into making out. This was the first time you exchanged an intimate act with him, other than sex. This felt so much better than the times you were fucked by him. And this also meant that he wanted there to be something other than just the sex.
His lips left yours, you both catching your breath, more so you. As soon as your heartbeat stabilized, you once again were on his lips. This time your tongue entered his mouth. He sucked on it, but quickly let go, moving towards your neck. Attacking it roughly, leaving marks. His hands started to wander, stopping at the bottom of your shirt. Silently asking if he could take it off.
"Take it off but only if you take of your top aswell." You stared at him with lust. He unexpectantly oblidged. His hand traveled towards his zipper, leading it down. It revealed a white t-shirt, motor oil stains covering it. He swiftly took it off, revealing his chest and abs. His body well trained from the trials. Murdering survivors, knocking down doors and pallets, regressing gens and sometimes even defying the entity. Many scars running along, some bigger than the others.
Your hands started to touch his hot skin, feeling him up and down. He did not interrupt, only gripping the hem of your shirt and lifting it. You were gifted a red lingerie set by the entity and now wore it. It suprised him, caught him of guard. It made him stare.
"What? Like what you see?" You asked smugly.
His eyebrows lowering, revealing an angry stare. But you were unsure if it was just for show or if thats how he felt. Nonetheless you were happy that he finally showed an emotion, even if it was anger. Your hands were on his chest once more, gliding along the many scars that decorate his rough skin. His hand moved towards one of your breasts, your lips smashing onto his. Some moans escaping your occupied lips, upon your breasts being squeezed. He enjoyed gripping at them, relishing in the sounds of your pleasure. Suddenly you were lifted up and thrown onto the other couch pillows. You laid there, his body on top of yours. His hands on either side of your face, his eyes filled with lust. And with that you knew he wanted more.. You would not be able to walk when he was finished with you, that was something you knew for sure.
#Dbd#x reader#Michael Myers x reader#dbd x reader#Fluff#Kissing#michael myers#slasher#oneshot#romance
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non siamo altro che piccole particelle in un vasto universo, immersi in innumerevoli altri mondi. In fondo, non siamo nulla e nessuno.
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