#PASTICCERIA PONTI
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CANZO: "VIVIAMO CANZO" LISTA PROGRAMMATICA GUIDATA DA PAOLO CERUTI ANNUNCIA IL PROGRAMMA E LA CANDIDATURA A SINDACO
Venerdì 8 Marzo presso la Pasticceria Ponti è stata presentata la lista programmatica “Viviamo Canzo” guidata da Paolo Ceruti, ex Presidente della Comunità Montana del Triangolo lariano, ex Sindaco di Magreglio e oggi consigliere di minoranza sempre a Magreglio. Nella presentazione Ceruti ha tenuto a spiegare della sua discesa in campo a Canzo, visto che oggi vivo in questo paese che è la città…
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insalata di mare, linguine con le vongole, linguine con i ricci di mare, cous cous con cozze e gamberi, spaghetti con le cicale di mare, zuppa di pesce, sarde impanate e calamaretti ripieni, frittura di mare, zuppa di vongole e calamari, polpo in salsa con prezzemolo e peperoncino.
N - Prontu o prontu P - Pronto nonna, ciao sono Pietru N - Cori mei ciau, ma chi hai? sentu chi si mosciu mosciu! Chi ti succidiu coccacosa? Ti senti bonu? Manciasti? P - No nonna è che ho litigato con Samantha. N - Ancora scutava, pinsava chi era na cosa seria. Ma chidda lassala stari: è strana, si ta pigghi pi idda…. nun ni vali a pena. Veni ca unni to nonna e ti fazzu du fili i spaghetti chi vonguli, oppuru chi cicali i mari e a pumadoru frisca, o voi na frittura i mari, o du bavetti chi ricci di mari frischi frischi o na fritturedda o na zuppa di mari? P - No nonna questa volta l’ho fatta grossa…. N - Samanta cu l’ acca Ti visti assemi a chidda da palestra (quella della palestra)? P - No nonna, no N - Visti i to fotografii supra facibuk cu chidda i Milano? P - No nonna peggiu N - Oh cori i so nonna chi ti succidiu chi ti fci s’ebbivula cumannera e prisintuusa (vegetariana che vuol comandare ed è presuntuosa). P - E’ che oggi era il suo compleanno e me lo sono dimenticato. N - Comu tu scuddasti? P - Si nonna, c’era la partita con Ughetto e gli altri e mi sono dimenticato del suo compleanno. Me l’ha ricordato Ughetto negli spogliatoi perché mi ha chiesto che cosa le volevo regalare. N - Ma comi, idda ti voli beni, è sempri attaccata cu tia, è sempre “Pietro … Pietro” e tu ti scuddasti u so compleannu? P - Nonna c’era la partita, poi però sono uscito e le ho comprato una bella maglietta e gliel’ho portata. N - Na maglietta? ma era di Valentinu i Gucci o i Duci e Gabbatu? P - No nonna l’ho comprata al mercato N - Oh miccatu vicinu o ponti miricanu? P - Si nonna N - Ma chiddu è u miccatu di puvirazzi P - Ma lei non se l’è presa per questo, e che sulla maglietta c’era scritto “NON TENERTI TUTTO DENTRO: VAI A CAGARE” N - Accussi c’era scrittu? o veru ? P - Si nonna, non è divertente? ma lei non l’ha capito , quando l’ha vista si è messa a piangere e se ne è andata e ora non mi risponde neanche al telefono. Pensavo fosse più di spirito, mi ha deluso! N - Picchì ti voli beni si misi a cianciri, s’era jo u sai unni ta ‘nziccava da maglietta? (lo sai dove te la mettevo quella maglietta). Ma di unni ti vinni regalare da maglietta a da carusa chi pinia jonnu e notti pi tia (a quella ragazza che soffre notte e giorno per te)? P - Ma nonna… N - Ma chi nonna e nonna!! Oh povira me figghia come si riduciu con un marito che ha un solo neurone e suo figlio che ne ha mezzo!! Ma si regala na strunzata i chiddi a cu ti voli beni? Tuo nonno per il mio compleanno mi portava sempre qualcosa d’oro, due fiori, du cannoli e na guantera i pasti (un vassoio di paste) ! A fimminna chi ti voli beni tu l’ha rispettari! Chi minchia ci regali da maglietta a minchia a da povira carusa? Ma d’unni ti venunu s’idee? cusapi chi ti fumasti dopu a pattita, a tia tutti si troghi ti brucianu du picca i ciriveddu chi teni. P - Ma nonna non ho fumatu N - Eh jo ci cridu picchi si già abbastanza critinu senza fumari! Scutami! Ora tu vai unni Gullu, a gioielleria vicinu o Viali e ci catti a da povira figghia chi avi la sventura chi ti voli beni n’aneddu d’oru, poi vai unni a pasticceria Terranova e ci catti nu vassoio i pasti e vai unn’idda e ci chiedi scusa. P - Ma nonna e i soldi N - E soddi pensi, e soddi! si propriu u stampu i du bestia i to patri, supra a strada pi divintari comi a Procopiu. Vai! moviti!!! Non pinsari e soddi, pensa chi senza idda tu si n’aceddu nta l’aria (sei un uccello nell’aria, una persona senza nulla). P - Ma nonna e le linguine chi rizzi di mari (linguine con i ricci di mare)? N – Oh Signuruzzu beddu, chi mali fici me figghia p’aviri stu castigu i nu figghiu scemu? Si nun ti movi ti fazzu manciari pu restu da to vita sulu a pastina stellina cu fummagginu comi quannu eri carusu!! Movitiiii!! P - Vado nonna, sto andando…..
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In giro con la bici del nonno
Sempre percorso Milano-Abbiategrasso, ma questa volta con detour in Abbiategrasso.
Qui vediamo Bacco e Arianna, un ristorante un po’ fighetto e anche un po’ caro che però merita di essere provato, anche se secondo me si mangiava meglio qualche anno fa. La cucina è decisamente curata, gente che sa fare il suo mestiere e materia prima ben scelta e abbastanza creativa. Buona la cantina anche se approfittiamo raramente salvo non si sia in gruppi abbastanza numerosi.
Ci andiamo tutte le volte che abbiamo ospiti dall’estero perchè è abbastanza comodo, vicino alla tangenziale se dobbiamo recuperare gente in albergo e comunque abbastanza sicuro...
Ah... a Trezzano sul Naviglio.
Nel caso ne sentiste l’urgenza, nella vostra scampagnata c’è il SEXY MEGA SHOP con attiguo motel o se volete una cosa autarchica la fabbrica materassi. Purtroppo è dall’altra parte del Naviglio, su una strada spesso teatro di incidenti e i ponti per attraversare non sono prossimi.
Ad ogni modo non so se inquietarmi di più per la strada o quel MEGA.
Dal lato opposto il mais. ^^ @pgfone
Vi lascio cerare sull’internetta “Country Girls Make Do” con l’avvertenza che è slightly NSFW e questo è un blog per famiglie. Ma la cuoltura prima di tutto.
Se volete andare ad Abbiategrasso centro, all’insegna della Mivar salite su questo ponte e percorrete la strada a DX passando il tunnel.
Poi percorrete questa strada... (voi arriverete da dove sta arrivando il ciclista)
fino in fondo. Girate alla vostra DX, percorrete nuovamente questa strada fino in fondo e poi girate a SX.
Attraversate il passaggio a livello e vi troverete di fronte il castello di Abbiategrasso.
Qua invece è la piazza centrale.
dove c’è una pasticceria storica, anche questa un po’ cara e un po’ fighetta ma che vale la pena provare... ma che era chiusa :’(
Qua invece vi proponiamo un gatto nero, abbastanza socievole, ma troppo impegnato a drogarsi.
Qua una chiusa dove spesso la gente pesca o fa il bagno.
e qua il cielo del ritorno
A ricompensa di aver aiutato delle sbarbe a rimettere la catena a una bici e usato del tempo per spiegare a un girovago con il carrello dietro alla bici dove trovare un Decathlon per comperare una camera d’aria senza svenarsi da un ciclista ho fatto gli ultimi 5Km sotto un acquazone cercando di lasciarmi alle spalle almeno lampi e grandine (che per fortuna non c’è stata).
Poco è servito per riguadagnare un po’ di fiato per la volata mettersi in scia ad altri 3 ciclisti molto cortesi (a differenza di quelle teste di ravanello che con le cuffie e senza mani occupano tutta la ciclabile e quando cerchi di avvertirli prendono pure a male parole la ragazza del gruppo... perchè non hanno ancora visto il resto della scia).
Grazie a Cthulhu anche sotto l’acqua faceva abbastanza caldo e adesso so come ci si sente nel completino da ciclista da 30 euro da radical-chic sotto le ultime piogge estive.
E comunque meglio bagnato che stronzo.
Questa settimana ho già fatto 1 prelavaggio delicati e 1 doccia e quindi da zecca buonista adesso posso risparmiare acqua per il resto dell’anno.
^^ @masuoka in tempi migliori ti regalerò una maglia con su scritto “That’s not an opinion that’s cycling” per l’incoraggiamento. Cinese che ho il braccino corto.
#abbiategrass#castello#sexy shop#mega#pasticceria#ristorante#trezzano sul Naviglio#abbiategrasso#bici#bicicletta#ciclismo
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Le carte geografiche
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Ricordava perfettamente una gita a cui aveva partecipato undicenne. Era in vacanza sulle Dolomiti in occasione di un campo-scuola parrocchiale, assieme ad un gruppo di coetanei in Val di Fassa.
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In pullman, percorrendo la Val Pusteria, il gruppo di ragazzi era stato condotto alla frontiera con l’Austria. Ricordava ancora, perfino visivamente, le indicazioni "San Candido" e "Prato alla Drava" sui cartelli a sfondo blu, che contrastavano col verde intenso della vallata. . Era luglio e il bambino che era allora, non si capacitava di quella stranezza. In Romagna - la terra da cui proveniva - inizio luglio era il momento in cui l’erba abbandonava il verde, per assumere tonalità ambrate, bionde, opache, l'erba scoloriva in un giallo spento, mentre in questa nuova terra - le Dolomiti – i prati si accendevano e brillavano del trionfo impetuoso del verde. D’ogni tipo di verde.
Gli era poi, rimasto impresso dentro, quel momento in cui, per la prima volta, assieme al resto del gruppo, s’era spinto oltre la frontiera.
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A piedi avevano percorso diverse centinaia di metri fino alle prime case austriache. Vi era un bar, una pasticceria, una rivendita di giornali e cartoline. Dopo che avevano attraversato la Dogana, ognuno s’era trovato fra le dita, grazie al Capogruppo, qualche spicciolo. Al negozio, egli trascorse tutto il tempo concesso, a scrutare con puntiglio ogni oggetto e ogni scritta di quella lingua tanto ostica, quanto imprevedibile. Comprò delle cartoline.
E camminando sul bordo della strada principale, al ritorno, ricordava bene di aver fissato quel paesaggio quasi per imprimerselo addosso in modo definitivo : il severo profilo delle montagne con le rocce grigie a confondersi con le nubi, i boschi di abeti sui costoni, i prati piu’ chiari che illuminavano il fondovalle.
Tornando verso l’Italia s’era trovato a raccogliere, più e più volte, strani sassi grigio-argentati che brillavano in mezzo all’erba, lungo il ciglio della strada.
Raffiorò nitido poi quel suo gesto di allora...
Appena superata la Dogana, s'era fermato qualche minuto e dall’argine a fianco della strada principale aveva gettato un pezzetto di legno, nell’acqua della Drava, il fiume che si dirigeva verso Sillian.
Si rivide nel gesto definitivo di lanciare in acqua quel legno ricavato da un ramo d’abete. Quella "nave immaginaria", su cui aveva inciso con il coltellino, il suo breve nome.
Dai ricordi riemergevano anche lo stato d’animo, i pensieri, la trepidazione, di quel lancio. In quegli istanti fu improvvisamente consapevole di essere come ad un primo limite, della propria vita.
Quel legno appuntito gettato nell’acqua cos’era se non un volersi proiettare nel futuro e nell’altrove?
Lo comprendeva ora. Come una fulminea certezza che arriva a stringerti in un nodo, la gola.
Ricordava di aver seguito quel legno con lo sguardo, fin quando aveva potuto... e poi seduto sul pullman, ancora, di averlo inseguito con il pensiero, lungo le vallate austriache, nel suo tuffarsi nelle acque torbide del Danubio, in quello scorrere sotto le arcate dei ponti di Belgrado e poi giù giù fino al Mar Nero. Appassionato di geografia com’era, si compiaceva nel figurarsi i mille momenti di quel percorso infinito. Perfino i canneti del delta rumeno provò ad immaginare, immerso nella sonnolenza del viaggio di ritorno.
Abbandonato, con la testa contro la tenda del finestrino del pullman, il pensiero di quel legno, l’accompagnò per molto tempo alternandosi al sonno, fin quando a tarda sera, non erano infine giunti all’albergo in Val di Fassa.
In quei momenti, a gita appena terminata, fu preso da un pungente stupore, pensando a come il paesaggio oltre il confine somigliasse in tutto e per tutto, a quello della sua patria: l’Italia. Non s’era manifestato alcun cambiamento al di là del confine. Proprio quel confine che sulle cartine, aveva sempre immaginato come una delimitazione di un mondo e l’inizio di un mondo del tutto diverso.
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Allora per la prima volta cominciò a incrinarsi la sua fiducia nella capacità dell’uomo di definire e interpretare il mondo. Tutta l’opera umana di classificazione della realtà circostante, gli parve come una superstizione, qualcosa più vicino alla credenza in Babbo Natale e nei doni della Befana che all’inesorabilità dei fatti percepiti coi sensi.
Si trovò improvvisamente tradito da quella conoscenza presa a prestito negli anni appena trascorsi della scuola elementare.
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Perché mai quel sapere si mostrava così lontano dalla concretezza delle montagne e dei luoghi ? .
Ripensava a tutte le cartine che comparivano nel suo sussidiario. Quei colori così diversi: il giallo chiaro con cui veniva riempita l’esile e schiacciata figura dell’Austria e il verde sfumato che evidenziava la slanciata silhouette dello stivale italiano.
Perché mai ora invece, quella netta separazione, stentava a incidersi nel mondo reale?
In quei giorni di vacanza, vacillava per la prima volta, il fiducioso abbandono alla certezza di tutto ciò che gli veniva insegnato.
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Un seme di dubbio, un germe delle sue future riserve sul mondo, si trovò a germogliare fra i pensieri di quel bambino che da allora, iniziò a farsi sospettoso d’ogni sapere.
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[Fiume Drava nei pressi del confine austriaco]
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Non tutti sono amanti delle crociere. Ma, se vi è mai capitato di farne almeno una nella vita, concorderete sul fatto che, se c’è un posto dove chi ha problemi fisici o i portatori di handicap o le persone con diversi gradi di abilità motoria possono trascorrere una vacanza perfettamente adatta a loro è proprio a bordo di una nave da crociera. Passerelle, corridoi, ascensori, ponti, piscine, spa, ampi spazi: ogni cosa è a loro portata. A bordo delle navi da crociera ci sono naturalmente anche le cabine apposta per i disabili. Davvero, in crociera, queste persone non trascorrono affatto una vacanza diversa da qualunque altro passeggero. Ecco perché è un tipo di viaggio assolutamente consigliato. L’unico problema potrebbe presentarsi una volta arrivati al porto e nel caso si volesse prendere parte a uno dei tanti tour organizzati. MSC ha quindi studiato alcune escursioni a terra tenendo conto anche dei passeggeri con diversi gradi di abilità motoria. Queste escursioni sono già fruibili in 11 porti dei Caraibi e saranno introdotte in altri nove porti del Mediterraneo tra la stagione invernale 2019/2020 e quella estiva 2020. Con un totale di 20 escursioni davvero c’è abbastanza da vedere durante una crociera. L’obiettivo della compagnia crocieristica, infatti, è quello di permettere a tutti gli ospiti che viaggiano a bordo delle loro splendide navi di accedere a diversi tipi di escursioni a terra, con un ampio catalogo di tour che rispondeano alle esigenze personali di ciascun passeggero, in base alle proprie capacità motorie. Si tratta del “Programma Escursioni Accessibili”, che va ad aggiungersi ai già numerosi tour offerti a terra anche alle persone con disabilità. In questo modo si possono esplorare alcune delle più belle destinazioni raggiunte durante la crociera senza preoccuparsi delle barriere architettoniche. Gli itinerari e le escursioni sono stati pianificati tenendo conto dei parametri di sicurezza e di accessibilità, permettendo così agli ospiti di visitare ogni destinazione in modo agevole e garantendo itinerari non troppo lontani e che non durino troppe ore, con percorsi accessibili con la carrozzina ma senza gradini. E soprattutto, in luoghi dove sia garantita la presenza di servizi sanitari accessibili alle persone con mobilità ridotta lungo tutto il percorso. Anche gli amici e i parenti possono prendere parte all’escursione, che sarà strutturata in piccoli gruppi e guidata da personale esperto e specializzato. Per fare qualche esempio, nel caso di crociere che fanno tappa a Marsiglia, dopo la vista panoramica dalle colline, gli ospiti vengono accompagnati sui siti storici come il Vecchio Porto e il Forte di Saint-Jean. Per chi fa tappa a Malta, gli ospiti vengono accompagnati in un tour panoramico dell’antica città di Valletta, per poi esplorare Mdina, la ex Capitale dell’isola, racchiusa tra le antiche mura. Per chi arriva al porto di Napoli, si andrà in gita a Pompei e, a seguire, si visiteranno i luoghi principali di Napoli come piazza Plebiscito e Palazzo Reale. Per chi sceglie una crociera esotica navigando nel Mar dei Caraibi, a chi fa tappa a St. Maarten viene riservato un tour alla scoperta delle due anime dell’isola, quella tedesca e quella francese. Dopo aver degustato i formaggi si passerà alla pasticceria francese e poi si visitano le migliori distillerie di rum locali. In Giamaica l’escursione prevede la visita del museo all’aperto Columbus Park, del famoso Kokono Falls Park con le sue spendide cascate, le piante tropicali e altri manufatti dell’isola. Insomma, nulla di molto diverso rispetto a un’escursione aperta a tutti. Queste escursioni speciali non sono disponibili su tutte le navi. Ecco allora quale scegliere. Per chi preferisce una breve crociera nel Mediterraneo, le navi da prenotare sono la MSC Grandiosa e la MSC Opera, che fanno scalo a Genova, Civitavecchia, La Valetta, Barcellona, Marsiglia e Messina. Dall’estate 2020 si aggiungeranno anche le navi MSC Divina, MSC Fantasia, MSC Lirica, MSC Seaview e la nuovissima MSC Grandiosa con altre tre destinazioni, Napoli, Palma di Maiorca e Valencia. Per chi, invece, ha la fortuna di poter fare una crociera ai Caraibi, le navi su cui sono dispinibili i tour ristretti sono le MSC Seaside, MSC Armonia, MSC Meraviglia, MSC Divina ed MSC Preziosa che fanno scalo a Cozumel (Messico), George Town (Grand Cayman), Montego Bay (Giamaica), Nassau (Bahamas), Ocho Rios (Giamaica), San Juan (Porto Rico), Philipsburg (Sint Maarten), Charlotte Amalie (St. Thomas), King’s Wharf (Bermuda), Roseau (Dominica) e Basseterre (Saint Kitts e Nevis). La MSC Grandiosa @Ufficio stampa https://ift.tt/33WAy3r Le crociere di MSC diventano ancora più accessibili Non tutti sono amanti delle crociere. Ma, se vi è mai capitato di farne almeno una nella vita, concorderete sul fatto che, se c’è un posto dove chi ha problemi fisici o i portatori di handicap o le persone con diversi gradi di abilità motoria possono trascorrere una vacanza perfettamente adatta a loro è proprio a bordo di una nave da crociera. Passerelle, corridoi, ascensori, ponti, piscine, spa, ampi spazi: ogni cosa è a loro portata. A bordo delle navi da crociera ci sono naturalmente anche le cabine apposta per i disabili. Davvero, in crociera, queste persone non trascorrono affatto una vacanza diversa da qualunque altro passeggero. Ecco perché è un tipo di viaggio assolutamente consigliato. L’unico problema potrebbe presentarsi una volta arrivati al porto e nel caso si volesse prendere parte a uno dei tanti tour organizzati. MSC ha quindi studiato alcune escursioni a terra tenendo conto anche dei passeggeri con diversi gradi di abilità motoria. Queste escursioni sono già fruibili in 11 porti dei Caraibi e saranno introdotte in altri nove porti del Mediterraneo tra la stagione invernale 2019/2020 e quella estiva 2020. Con un totale di 20 escursioni davvero c’è abbastanza da vedere durante una crociera. L’obiettivo della compagnia crocieristica, infatti, è quello di permettere a tutti gli ospiti che viaggiano a bordo delle loro splendide navi di accedere a diversi tipi di escursioni a terra, con un ampio catalogo di tour che rispondeano alle esigenze personali di ciascun passeggero, in base alle proprie capacità motorie. Si tratta del “Programma Escursioni Accessibili”, che va ad aggiungersi ai già numerosi tour offerti a terra anche alle persone con disabilità. In questo modo si possono esplorare alcune delle più belle destinazioni raggiunte durante la crociera senza preoccuparsi delle barriere architettoniche. Gli itinerari e le escursioni sono stati pianificati tenendo conto dei parametri di sicurezza e di accessibilità, permettendo così agli ospiti di visitare ogni destinazione in modo agevole e garantendo itinerari non troppo lontani e che non durino troppe ore, con percorsi accessibili con la carrozzina ma senza gradini. E soprattutto, in luoghi dove sia garantita la presenza di servizi sanitari accessibili alle persone con mobilità ridotta lungo tutto il percorso. Anche gli amici e i parenti possono prendere parte all’escursione, che sarà strutturata in piccoli gruppi e guidata da personale esperto e specializzato. Per fare qualche esempio, nel caso di crociere che fanno tappa a Marsiglia, dopo la vista panoramica dalle colline, gli ospiti vengono accompagnati sui siti storici come il Vecchio Porto e il Forte di Saint-Jean. Per chi fa tappa a Malta, gli ospiti vengono accompagnati in un tour panoramico dell’antica città di Valletta, per poi esplorare Mdina, la ex Capitale dell’isola, racchiusa tra le antiche mura. Per chi arriva al porto di Napoli, si andrà in gita a Pompei e, a seguire, si visiteranno i luoghi principali di Napoli come piazza Plebiscito e Palazzo Reale. Per chi sceglie una crociera esotica navigando nel Mar dei Caraibi, a chi fa tappa a St. Maarten viene riservato un tour alla scoperta delle due anime dell’isola, quella tedesca e quella francese. Dopo aver degustato i formaggi si passerà alla pasticceria francese e poi si visitano le migliori distillerie di rum locali. In Giamaica l’escursione prevede la visita del museo all’aperto Columbus Park, del famoso Kokono Falls Park con le sue spendide cascate, le piante tropicali e altri manufatti dell’isola. Insomma, nulla di molto diverso rispetto a un’escursione aperta a tutti. Queste escursioni speciali non sono disponibili su tutte le navi. Ecco allora quale scegliere. Per chi preferisce una breve crociera nel Mediterraneo, le navi da prenotare sono la MSC Grandiosa e la MSC Opera, che fanno scalo a Genova, Civitavecchia, La Valetta, Barcellona, Marsiglia e Messina. Dall’estate 2020 si aggiungeranno anche le navi MSC Divina, MSC Fantasia, MSC Lirica, MSC Seaview e la nuovissima MSC Grandiosa con altre tre destinazioni, Napoli, Palma di Maiorca e Valencia. Per chi, invece, ha la fortuna di poter fare una crociera ai Caraibi, le navi su cui sono dispinibili i tour ristretti sono le MSC Seaside, MSC Armonia, MSC Meraviglia, MSC Divina ed MSC Preziosa che fanno scalo a Cozumel (Messico), George Town (Grand Cayman), Montego Bay (Giamaica), Nassau (Bahamas), Ocho Rios (Giamaica), San Juan (Porto Rico), Philipsburg (Sint Maarten), Charlotte Amalie (St. Thomas), King’s Wharf (Bermuda), Roseau (Dominica) e Basseterre (Saint Kitts e Nevis). La MSC Grandiosa @Ufficio stampa MSC ha studiato escursioni a terra tenendo conto anche dei passeggeri con diversi gradi di abilità motoria.
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Presentata in un gremito Teatro del Maggio Musicale Fiorentino la 41° edizione della guida dei Ristoranti e Vini d’Italia de L’Espresso. Quest’anno unico volume con l’inserto della selezione dei migliori vini d’Italia, oltre a quello delle migliori pizzerie e la nuova versione digitale.
Al vertice ci sono due nuovi 5 cappelli:
Lido 84 di Gardone Riviera BS St. Hubertus di San Cassiano BZ
che si uniscono ai cinque precedenti:
Casadonna Reale di Castel di Sangro AQ Le Calandre di Rubano PD Osteria Francescana di Modena Piazza Duomo di Alba CN Uliassi di Senigallia AN
Salgono da 3 a 4 cappelli:
Antica Corona Reale di Cervere CN Berton di Milano Contraste di Milano Lume di Milano D’O di Cornaredo MI Madonnina del Pescatore di Senigallia AN Meo Modo di Chiusdino SI
Nuovo cappello d’oro Romano di Viareggio LU
La galleria con tutti i premiati
Enzo Vizzari e Dario Nardella
Enzo Vizzari e Marco De Benedetti
Enzo Vizzari e Marco Damilano
Andrea Grignaffini
Massimo Bottura, Osteria Francescana – Premio Bertani per il pranzo dell’anno
Massimo Bottura, Osteria Francescana – Premio Bertani per il pranzo dell’anno
Massimo Bottura, Osteria Francescana – Premio Bertani per il pranzo dell’anno
Ciccio Sultano
Al Carroponte – Premio Kettmeir per la cantina dell’anno
Valentina Bertini, Terrazza Gallia – Premio Ferrari per la sommelier dell’anno
Chiara Pavan, Venissa – Premio Veuve Cliquot per la cuoca dell’anno
Il Palagio – Premio Famiglia Cecchi per il servizio di sala dell’anno
Fabrizio Mellino, Quattro passi- Premio Goeldlin Collection per il giovane dell’anno
DaGorini e Dina – Premio Ferrarelle per la novità dell’anno
Andrea Berton – Premio Pommery per il piatto dell’anno
Osteria della Villetta, Futura Osteria, Osteria Ophis – Premio Pievalta per le trattorie dell’anno
Condividere – Premio Officine Gullo per l’innovazione in cucina
Barolofriends, Pitti Gola e Cantina, La Mescita – Premio Vite Colte per le enotavole dell’anno
La Pergola – Premio De Cecco per la pasta dell’anno
Antonio Guida, Seta – Premio Riso Scotti per il risotto dell’anno
Moreno Cedroni, Il Clandestino Susci Bar – Premio Olitalia per la cucna di pesce dell’anno
Permio Terra Moretti per il Fattore Donna
Andrea Tortora, St. Hubertus – Premio Domori per la pasticceria dell’anno
Matteo Baronetto, Del Cambio – Premio Lavazza per il caffè dell’anno
Davide Oldani, D’O – Premio Aceto Ponti per la valorizzazione del made in Italy in cucina
Alberto Morella, Gigi Pipa – Premio Petra-Molino Quaglia per il giovane pizzaiolo dell’anno
Miramonti l’Altro – Premio Genagricola alla carriera
Franco e Silvana Barbarossa – Premio Alessi per il cliente dell’anno
Riccardo e Giancarlo Camanini, Lido 84 – Premio Mychef per la performance dell’anno
Massimo Raugi, Villa Crespi – Premio Intrecci per il maitre dell’anno
Tutti i premiati, i 4 e i 5 cappelli
Ciccio Sultano e Andrea Berton
Enzo Vizzari, Ciccio Sultano, Mauro Uliassi
Andrea Tortora
Guida L’Espresso 2019, la galleria di tutti i premiati
Presentata in un gremito Teatro del Maggio Musicale Fiorentino la 41° edizione della guida dei Ristoranti e Vini d’Italia de L’Espresso.
Guida L’Espresso 2019, la galleria di tutti i premiati Presentata in un gremito Teatro del Maggio Musicale Fiorentino la 41° edizione della guida dei Ristoranti e Vini d’Italia de L’Espresso.
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Presentata in un gremito Teatro del Maggio Musicale Fiorentino la 41° edizione della guida dei Ristoranti e Vini d’Italia de L’Espresso. Quest’anno unico volume con l’inserto della selezione dei migliori vini d’Italia, oltre a quello delle migliori pizzerie e la nuova versione digitale.
Al vertice ci sono due nuovi 5 cappelli:
Lido 84 di Gardone Riviera BS St. Hubertus di San Cassiano BZ
che si uniscono ai cinque precedenti:
Casadonna Reale di Castel di Sangro AQ Le Calandre di Rubano PD Osteria Francescana di Modena Piazza Duomo di Alba CN Uliassi di Senigallia AN
Salgono da 3 a 4 cappelli:
Antica Corona Reale di Cervere CN Berton di Milano Contraste di Milano Lume di Milano D’O di Cornaredo MI Madonnina del Pescatore di Senigallia AN Meo Modo di Chiusdino SI
Nuovo cappello d’oro Romano di Viareggio LU
La galleria con tutti i premiati
Enzo Vizzari e Dario Nardella
Enzo Vizzari e Marco De Benedetti
Enzo Vizzari e Marco Damilano
Andrea Grignaffini
Massimo Bottura, Osteria Francescana – Premio Bertani per il pranzo dell’anno
Massimo Bottura, Osteria Francescana – Premio Bertani per il pranzo dell’anno
Massimo Bottura, Osteria Francescana – Premio Bertani per il pranzo dell’anno
Ciccio Sultano
Al Carroponte – Premio Kettmeir per la cantina dell’anno
Valentina Bertini, Terrazza Gallia – Premio Ferrari per la sommelier dell’anno
Chiara Pavan, Venissa – Premio Veuve Cliquot per la cuoca dell’anno
Il Palagio – Premio Famiglia Cecchi per il servizio di sala dell’anno
Fabrizio Mellino, Quattro passi- Premio Goeldlin Collection per il giovane dell’anno
DaGorini e Dina – Premio Ferrarelle per la novità dell’anno
Andrea Berton – Premio Pommery per il piatto dell’anno
Osteria della Villetta, Futura Osteria, Osteria Ophis – Premio Pievalta per le trattorie dell’anno
Condividere – Premio Officine Gullo per l’innovazione in cucina
Barolofriends, Pitti Gola e Cantina, La Mescita – Premio Vite Colte per le enotavole dell’anno
La Pergola – Premio De Cecco per la pasta dell’anno
Antonio Guida, Seta – Premio Riso Scotti per il risotto dell’anno
Moreno Cedroni, Il Clandestino Susci Bar – Premio Olitalia per la cucna di pesce dell’anno
Permio Terra Moretti per il Fattore Donna
Andrea Tortora, St. Hubertus – Premio Domori per la pasticceria dell’anno
Matteo Baronetto, Del Cambio – Premio Lavazza per il caffè dell’anno
Davide Oldani, D’O – Premio Aceto Ponti per la valorizzazione del made in Italy in cucina
Alberto Morella, Gigi Pipa – Premio Petra-Molino Quaglia per il giovane pizzaiolo dell’anno
Miramonti l’Altro – Premio Genagricola alla carriera
Franco e Silvana Barbarossa – Premio Alessi per il cliente dell’anno
Riccardo e Giancarlo Camanini, Lido 84 – Premio Mychef per la performance dell’anno
Massimo Raugi, Villa Crespi – Premio Intrecci per il maitre dell’anno
Tutti i premiati, i 4 e i 5 cappelli
Ciccio Sultano e Andrea Berton
Enzo Vizzari, Ciccio Sultano, Mauro Uliassi
Andrea Tortora
Guida L’Espresso 2019, la galleria di tutti i premiati Presentata in un gremito Teatro del Maggio Musicale Fiorentino la 41° edizione della guida dei Ristoranti e Vini d’Italia de L’Espresso.
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Cari lettori, recentemente sono tornata in una città molto particolare che mi ha affascinato molto. Sto parlando di Marrakech e oggi vorrei proporvi una guida per la visita della città, così che, nel caso dovesse mai decidere di farvi un giro, sapete dove andare!
WANDERING
Nella Medina troviamo MELLAH, un posto speciale e tradizionale dove vengono venduti ogni tipo di ingredienti, erbe, spezie ecc
MUSEE DES BOUCHAROUTIES, un museo di tappeti all’intero di un tipico Riad.
RIAD DENISE MASSON è la casa di Denise Masson, diventata famosa perchè tradusse per prima il Corano in francese e visse a Marrakech per molti anni. All’interno della sua casa vengono esposte esibizioni temporanee.
CAFE’ CLOCK, è un cafè che propone ogni giovedì degli “story telling” sulla cultura marocchina
LA MAISON DE LA PHOTOGRAPHIE è una mostra di fotografie risalenti al 19 e 20 secolo della città e delle persone di Marrakech esposta dentro un antico Riad, particolare perchè ogni stanza ha un pavimento diverso ed in cima c’è una terrazza panoramica e un bar che serve thé tradizionale marocchino.
JAMAA EL FNA, la piazza più grande della città dove al calare del sole prende vita un nuovo mondo, fatto di giochi, musicisti, scrittori, racconta storie, dentisti…. La piazza si riempie anche di bancarelle di cibo, che sconsiglio per un fattore pulizia (peccano un bel po’)
LE JARDIN SECRET è letteralmente un giardino segreto nella Medina. E’ diviso in due giardini, quello esotico e quello islamico tradizionale.
JARDIN MAJORELLE & BERBER MUSEUM. Il giardino fu creato da Luis Saint Laurent ed è un piccolo paradiso caratterizzato da poiante particolari, fontanelle, ponti e locali interni che mostrano altri aspetti del bellisismo edificio.
LE SOUK è il cuore della città, un intersecamento di strade caratterizzate da venditori in ogni angolo, colori e oggetti tipici della tradizione marocchini
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FOOD
LE JARDIN è un riad tradizionale vicino a Medersa Ben Youssef che viene considerato come una oasi nel cuore della Medina
LE FOUNDOUK è un ristorante dove la cena viene servita sulla terrazza sul tetto e dove i prezzi del cibo sono proporzionali alla sua qualità
LA SALAMA è a pochi passi da JAMAA EL FNA ed è un ristorante immerso nelle piante e nei colori, diviso su tre piani dove l’ultimo è una terrazza chiusa che affacciasulla città. E’ un ristorante allegro, colorato e particolare che serve piatti tipici marocchini
LE FAMILIE è un posto vegetariano che cambia il menù giornalmente. All’interno del ristorante si possono comprare anche le creazioni di gioielleria della proprietaria.
CAFE’ DE LA POSTE è un posto per tutti coloro che sono stufi del cibo marocchino e vogliono solo mettere i denti in un hamburger
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SHOPPING
RIAD YIMA è il negozio del “Moroccan pop” designer e fotografo, Hassan Hajjaj, nel cuore della medina
CHEZ SOUFIANE è il luogo perfetto per trovare tappeti e coperte vintage fatti a mano
THE OLIVE MARKET, il mercato delle olive fresche coltivate a pochi passi dalla città
ART DU BAIN è dove andare se siete alla ricerca di saponi e fragranze fatte con le erbe locali, fiori e spezie.
OMAR, il negozio dell’usato per eccellenza per trovare piatti, bicchieri, teiere, lanterne, vassoi, specchi…
CHEZ MIME ALAMI è una pasticceria tipica che fa dolci marocchini, gli stessi che vedrete in giro per le strade ma che non comprerete perche esposti su bancarelle mezze rotte, tra mosche e gatti e persone di tutti i tipi.
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La guida perfetta per visitare Marrakech Cari lettori, recentemente sono tornata in una città molto particolare che mi ha affascinato molto. Sto parlando di Marrakech e oggi vorrei proporvi una guida per la visita della città, così che, nel caso dovesse mai decidere di farvi un giro, sapete dove andare!
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Govone è il luogo in cui oltre dieci anni fa è nato il Magico Paese di Natale.
Accoglierà il tradizionale Mercatino natalizio con oltre 90 espositori tra il piazzale e il parco del Castello, due grandi spettacoli dedicati alle famiglie e tanti altri eventi per vivere e condividere tutta la magia del Natale.
Un’atmosfera calda e luminosa caratterizza ogni evento: dal tradizionale Mercatino con le casette di legno ai tanti spettacoli e momenti di animazione, fino agli spazi e alle iniziative dedicate ai sapori e alle eccellenze gastronomiche del territorio.
La Casa di Babbo Natale
Spettacolo coinvolgente ed itinerante che si snoda negli ambienti della casa di Babbo Natale non ancora esplorati…
L’ Officina Reale dei giocattoli di Natale, la Stanza dei Lunghi Viaggi di Babbo Natale e la Corte della Casa da dove partono da sempre la slitta e le renne per la consegna dei regali e luogo di grande festa annuale per gli elfi.
Il tema è la riscoperta dei giocattoli storici e la narrazione del sentimento che ci lega tutti a riscoprire gli antichi balocchi ed i gusti della memoria.
Una piacevole passeggiata nelle aree della dimora del più amato rappresentate delle Feste… una Casa di babbo Natale tutta da scoprire!
La Cucina di Mamma Natale
In questa nuova area della Casa di Babbo Natale, che trova la sua dimora nella Serra del Castello, incontriamo alcuni personaggi già noti al nostro pubblico, la paziente e amorevole Mamma Natale, il cuoco della corte elfica, Saucisson e i suoi aiutanti.
Uno spettacolo nuovo, coinvolgente e interattivo, ma nello stesso tempo educativo, che conduce i piccoli spettatori nel racconto delle varie tipologie di pane, dei suoi sapori e profumi… Un’occasione per imparare e stupirsi delle semplici cose…
Il Mercatino di Natale
Il mercatino del Magico Paese di Natale si colloca in una posizione di tutto rispetto tra quelli proposti durante le festività natalizie italiane.
Oltre 80 espositori provenienti da varie regioni, prevalentemente artigiani e produttori, che propongono un’ampia gamma di prodotti curati e realizzati con passione.
Ampiamente rinnovato in questa edizione sceglie la via dell’artigianato 100%.
Maggiore attenzione alla cura, alla produzione dei prodotti, alla passione dell’artigiano che si trasmette in ciò che realizza…
Visita al Castello
Il castello di Govone è Patrimonio dell’umanità dell’Unesco, è famoso per i suoi ambienti interni ed il giardino settecentesco.
Il castello era fortezza in epoca medievale, fu ricostruito nelle attuali forme barocche dai conti Solaro.
Acquistato dai Savoia verso la fine del ‘700, fu scelta da Carlo Felice come villeggiatura estiva.
Pranzo alla Locanda
La Locanda del Magico Paese di Natale offre piatti della tradizione, preparati con gli ingredienti più genuini: una soluzione ideale per trasformare il pranzo in un’esperienza speciale da condividere con gli amici e con tutta la famiglia!
Vasta è la possibilità di scelta tra i piatti presenti in menù, con pietanze della tradizione e la possibilità di prenotazione dei tavoli in anticipo.
Saranno presenti in lista anche menù per bimbi, menù per celiaci e menù vegetariani.
Il Laboratorio del Legno
Da quest’anno esisterà un luogo che chiameremo La Bottega dei Balocchi.
Un percorso didattico con giochi in legno nato dal progetto Laboratorio Quota Verde di Renato Priolo, inventore e gestore dei parchi tematici con giochi in legno che hanno al centro della loro ambizione l’ educazione al Territorio, attraverso la formazione dei bimbi che sono i nuovi abitanti dei nostri territori che daranno ancora più valore alla loro terra.
Mini Parco Avventura
L’antico gioco all’aria aperta
Nel parco del Castello verranno installati alcuni ponti sospesi in corda, ancorati alle piante per il cosiddetto tarzaning, un’ attività ludico-sportiva di grande attrazione sia per i bambini che per gli adulti.
Nella stessa area si effettueranno inoltre prove di tiro con l’arco ed altri giochi di equilibrio (slackline, trampoli ecc.).
Tutte le attività saranno assistite dagli istruttori dell’associazione Exploravita.
Enoteca
Non può mancare l’Enoteca di Natale uno spazio tutto dedicato al vino e a prodotti speciali non venduti nelle casette di legno, qui si trovano centinaia di vini selezionati con sommelier e produttori che fanno piccole degustazioni gratuite.
L’Enoteca è posizionata a fianco dell’entrata del Castello di Govone in un grande chalet tipico in legno dove poter anche sostare per apprezzare meglio un ottimo bicchiere di vino.
Uno dei grandi protagonisti del territorio, il vino, viene ospitato comodamente nella corte del Castello affinché tutti possano gustarsi un racconto o una degustazione durante la manifestazione.
Street Food
Tra il Viale ed il Castello si potranno trovare Chalet di Street Food selezionati che utilizzano ingredienti locali e materie prime premiate.
Troveremo cibi di strada che raccontano la storia di questo territorio, come la farina di ceci per la farinata Tantì, gli hamburger di allevatori di razza Piemontese, i plin e i tajarin di Cucina delle Langhe con sughi fatti al momento tipici e profumatissimi, offerte vegetariane e tantissimi i dolci tipici che si potranno trovare nelle Casette.
Inoltre potremo gustare la ricetta tradizionale storica della cioccolata calda di Baratti&Milano, la piccola pasticceria sabauda e molto altro ancora.
Mostra Dipinti e Ricordi
Pastelli, chine, acrilici e vecchi oggetti
Un percorso fra la pittura naturalistica e la pittura country.
Parte della mostra presenterà opere naturalistiche, arte che negli ultimi anni l’artista Gioia Ferri ha approfondito e studiato fino ad ottenere riconoscimenti in concorsi di livello nazionale, fra questi ultimi Illustrare la natura al museo di paleontologia di Napoli, e al premio nazionale di disegno naturalistico Disegna la natura, organizzato dalla rivista OASIS, come opera premiata e pubblicata su catalogo.
Si affiancano a queste opere dipinti in stile country, tecnica conosciuta e raffinata seguendo corsi e seminari tenuti da artiste americane e canadesi e trasportando questi dipinti oltre che su tavole di legno inserite in vecchie cornici, anche su oggetti e mobili trovati nei mercatini d’antiquariato che ben si adattano ai soggetti dipinti.
Un pop-up di Natale nel Mondo
Lungo il Viale e per il Paese di Govone potrete scoprire 4 spettacoli di Teatro Pop Up rappresentati dal Collettivo Scirò.
Sono spettacoli di durata di pochi minuti, che vi racconteranno le favole tratte dalle tradizioni orali e vi narreranno le storie come viene visto e vissuto il Natale nel Mondo, musica e teatro saranno presenti tra le vie di Govone con attori e musicisti live che trasmetteranno, come veri cantastorie, le tradizioni orali delle favole di Natale.
Avremo 4 piccole scenografie firmate da un conosciutissimo artista, Beppe Pepe, che stanno posizionate in paese con orari e dettagli degli spettacoli, nei punti prescelti che saranno indicati sulla mappa dell’evento.
Gli spettacoli sono a cura di Daniela Febino, cantastorie e sapiente conoscitrice di storie della tradizione popolare locale, nazionale ed europea.
Il Carosello
Anche quest’anno verrà allestita la Piazza Baratti&Milano (Piazza Vittorio Emanuele II), un modo per poter ricordare lo storico riconoscimento di Vittorio Emanuele II alla Baratti&Milano concedendole l’utilizzo dei due stemmi: Principi e casa Savoia.
Una piazza che prenderà vita grazie alla giostra a carosello, una giostra dal sapore d’altri tempi, il tutto decorato dagli addobbi, i colori e le luci del Magico Paese di Natale.
Presepe Meccanico
La magia del presepe prende vita!
Artigiani, pastori, pescatori, animali e contadini, animati da un complesso sistema meccanico rappresentano scene di vita comune e antichi mestieri.
La realizzazione è a cura dell’associazione la Collina degli Elfi.
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In Val d’Ossola con l’inizio dell’autunno torna il Treno del foliage, un viaggio circondati dalle montagne colorate d’autunno tra Italia e Svizzera, con omaggi e degustazioni di prodotti tipici.
La Ferrovia Vigezzina-Centovalli, linea internazionale tra Domodossola a Locarno, Italia a Svizzera, attraverso la Valle Vigezzo e le Centovalli, dopo il grande successo dell’edizione 2016, ripropone questa proposta unica a bordo dei caratteristici trenini bianchi e blu.
I nuovi biglietti, acquistabili online sul sito www.vigezzinacentovalli.com, hanno validità dal 16 ottobre al 19 novembre 2017.
Il tutto in un tragitto di 52 km in poco meno di due ore, per vedere paesi e paesaggi vestiti dell’inconfondibile manto del foliage, la trasformazione della natura, tanto bella nei mesi estivi, quanto multicolore e poetica in autunno, per un quadro di pennellate calde e dorate e scorci davvero mozzafiato.
La proposta del Treno del foliage quest’anno si snoderà lungo l’intero percorso e comprenderà una sosta per ogni tratta, inoltre presentando il biglietto presso gli operatori convenzionati, si potranno ottenere in omaggio alcuni prodotti tipici di quest’area tra laghi e monti, come cioccolato, salumi e tomini artigianali, birre e vini locali, prodotti di pasticceria a km 0, mieli, confetture, senza dimenticare le proposte speciali di hotel, B&B e ristoranti con vari omaggi e sconti a Domodossola, Santa Maria Maggiore e Locarno.
Lungo il tragitto ci sarà una fermata a Santa Maria Maggiore, per un viaggio alla scoperta di un borgo su cui sventola la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano: da visitare il Museo dello Spazzacamino, che sarà aperto tutti i weekend in occasione del Treno del foliage, oltre all’evento Fuori di Zucca, previsto per il 21 e 22 ottobre, occasione ghiotta e divertente per scoprire questo borgo vestito dell’arancio delle zucche.
Da vedere sono anche i borghi vigezzini di Malesco, Bandiera Arancione Touring Club che ospita il Museo della Pietra Ollare e degli Scalpellini, il paese delle meridiane Villette e Re, noto per il maestoso Santuario della Madonna del Sangue.
Nelle Centovalli c’è anche Intragna, con il suo Museo etnografico delle Centovalli, e Pedemonte che propone l’entrata gratuita per il 29 ottobre dalle 14 alle 18.
Il viaggio potrà iniziare da uno dei due capolinea, Domodossola e Locarno, per poi snodarsi tra filari ambrati, cime imbiancate dalla prima neve, profonde gole da ammirare da uno degli 83 ponti dell’intero percorso.
Domodossola, il capolinea italiano, ha nel centro storico un tesoro architettonico quale Piazza Mercato, senza dimenticare una sosta culturale nei musei o nei ristoranti tipici del centro cittadino.
Locarno, capolinea svizzero, è un’elegante cittadina collocata sulla sponda ticinese del Lago Maggiore, ma il suo cuore è nascosto tra viuzze e piazze nella parte vecchia della città.
Tra gli eventi in programma a Locarno, il 4 novembre si terrà il Mercato dell’artigianato e dell’usato sul lungolago e l’11 novembre, all’interno dei Giardini Pioda, è previsto l’evento Creativa Swissmade & Vintage.
Maggiori info sono su www.vigezzinacentovalli.com e sulla pagina Facebook www.facebook.com/FerroviaVigezzinaCentovalli
Val d’Ossola Treno del foliage 2017 In Val d’Ossola con l’inizio dell’autunno torna il Treno del foliage, un viaggio circondati dalle montagne colorate d'autunno tra…
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Saluzzo, Bergolo e molti altri borghi storici del Piemonte
sono stati segnalati come
i Borghi Autentici d’Italia
Il lago d’Orta con l’isolotto Orta san Giulio di fronte al borgo omonimo insieme a Saluzzo e ad altri borghi sono segnalati come i Borghi Autentici d’Italia
Sono stati “Luoghi di Strada”, legati ai commerci, centri abitati lungo percorsi importanti, per lo sviluppo delle aree limitrofe, vengono oggi segnalati dalle associazioni come “Borghi Autentici d’Italia” e “Borghi più belli d’Italia”, per la loro bellezza, la produzione importante di prodotti locali che favoriscono lo sviluppo commerciale, per la loro posizione strategica di importanza storica.
Saluzzo, per esempio piccola e incantevole cittadina in provincia di Cuneo, capitale del Marchesato di Saluzzo, che ha visto, con i marchesi Ludovico I e Ludovico II, lo sviluppo economico-commerciale mediante l’apertura del primo traforo di collegamento con la Francia, allora alleata del marchesato, il “Buco di Viso” una galleria lunga 75 metri, oggi finalmente riaperta e percorribile come percorso CAI, permetteva un passaggio più agevole alle carovane mercantili che necessitavano di attraversare la barriera imposta dalle Alpi.
Il piccolo borgo medievale a pianta triangolare, Bergolo, la sua amministrazione fu una delle prime a intuire la possibilità enorme del richiamo turistico, con una ristrutturazione totale del borgo, modificando la pavimentazione stradale da asfalto a selciato in pietra e le costruzioni in pietra arenaria, dotandosi di tutte le strutture ricettive e ricreative, con posizione panoramica, a dominare i ripidi versanti tra la Valle Bormida e la Valle Uzzone.
Ma visitiamo i vari borghi piemontesi uno per uno.
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Saluzzo
Saluzzo, come detto fu la capitale per oltre 400 anni del Marchesato di Saluzzo, comprendeva un vasto territorio occupando parti, delle attuali province di Cuneo e di Torino, arrivando a possedere, anche zone oggi sotto controllo francese, i suoi centri erano Saluzzo, la capitale, Carmagnola, sede della zecca, Manta, Castellar e Racconigi.
Retta dalla famiglia Del Vasto, vide con Ludovico I e Ludovico II, espandersi economicamente ma non territorialmente, viste le mire dei Savoia di assoggettare il Marchesato al Ducato di Savoia, quindi la propensione dei Del Vasto a divenire un protettorato della Francia.
Vista sul centro storico di Saluzzo con l’imponente Castiglia sulla sinistra
Saluzzo il suo centro storico, che si apre a ventaglio sulla collina e in origine racchiuso da una duplice cerchia di mura è dominato dall’imponente Castiglia, residenza fortificata dei Marchesi di Saluzzo, oggi sede di due musei, il Museo della Civiltà Cavalleresca e il Museo della memoria carceraria, primo museo italiano interamente dedicato alla storia del carcere, nell’età moderna.
Ripide scalinate e il susseguirsi di viuzze acciottolate fanno da cornice a chiese e palazzi eleganti, nobiliari, con logge e altane che racchiudono giardini nascosti.
Saluzzo uno dei più esclusivi centri italiani dell’antiquariato, del mobile d’arte e del restauro, importante per l’artigianato del legno e del ferro, con una tradizione plurisecolare.
Di notevole interesse, sono il Duomo, la Castiglia, Casa Cavassa e la chiesa di San Giovanni, poco lontano dal centro abitato l’Abbazia di Staffarda e il Castello di Manta, sono meta di grande coinvolgimento turistico.
Da non perdere, anche, la visita della casa natale di Silvio Pellico che ha ottenuto il titolo di Museo.
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Bergolo
In questi borghi si concentra la massima coltivazione di “Nocciole del Piemonte”, uno degli ingredienti più importanti della pasticceria piemontese e forte traino dell’economia locale.
Chiamata la “tonda gentile” delle Langhe, ha ottenuto il marchio di Indicazione Geografica Tipica.
Bergolo piccolo borgo medievale, che sorge nella zona montuosa delle Langhe Orientali, oggi dopo aver passato una condizione di degrado causato dall’emigrazione verso le città, grazie all’amministrazione partita negli anno ‘70, è andata via via migliorando e nonostante sia considerato, il più piccolo borgo piemontese e abitato da una settantina di residenti, è il borgo con la più alta concentrazione turistica durante l’estate.
Bergolo borgo ad alta concentrazione di turisti per il suo borgo totalmente ristrutturato
Le case del paese, sono veri e propri quadri all’aperto, ospitando decine di opere d’arte, come murales, dipinti e sculture, create dagli artisti che hanno partecipato al concorso “Bergolo: paese di pietra”.
Il “Villaggio Erica”, sorto nel 1989, un centro turistico attrezzato con bungalows, piscina e bar, ristorante, pizzeria.
Il “Memorial Ezra Pound”, uno spazio panoramico di grande suggestione, dotato di un piccolo anfiteatro destinato a spettacoli teatrali, concerti, happenings e manifestazioni folkloristiche e da nove grandi pietre dipinte dall’artista Beppe Schiavetta.
Borgo conosciuto tra i Geocachers, una sorta di caccia al tesoro, dove le persone usando il GPS devono trovare diversi contenitori, rendono Bergolo il comune con più tesori che abitanti.
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Cortemilia
Già dall’antichità venne considerata uno dei centri, mantenendo la sua autonomia, più importanti dell’ampio territorio compreso tra il mare e i fiumi Tanaro e Bormida, la sua posizione strategica, di collegamento con i porti liguri, ha contribuito allo sviluppo economico legato al terziario e all’agricoltura, con la disposizione alla coltivazione e lavorazione della nocciola.
Il fiume Bormida, divide in due l’abitato, i due quartieri prendono il nome dalle due chiese parrocchiali, di San Michele e San Pantaleo, la prima di fine cinquecento nel sito di un monastero benedettino, la seconda del 1587 accanto alla cerchia muraria, sono parte dei beni architettonici del borgo, insieme al castello, senza dubbio, uno degli esempi più integri e notevoli di struttura fortificata ancora legato al modello originario torre-recinto, oggi i ruderi sono costituiti da una torre cilindrica del XIII secolo che vigila sopra l’abitato.
La pieve di Santa Maria, datata tra il XII e il XIII secolo, in seguito, alla fine del 1600 inizi 1700, subì alcune ristrutturazioni, come l’eliminazione di una navata laterale e la sopraelevazione dell’abside, dove è posto l’altare.
Presenta tratti romanici di un alto livello di interesse, particolarmente la torre campanaria e l’abside.
Nell’abside, di forma semicircolare, è evidente il rialzamento di epoca più tarda, sul lato d’ingresso, è presente una lunetta posta al di sopra del portale, che riporta un altorilievo marmoreo raffigurante la Madonna Incoronata.
La facciata del Ricetto di Candelo con le torri e mura perimetrali
Candelo
Candelo in provincia di Biella, molto conosciuto per la presenza nel centro storico del Ricetto, un nucleo fortificato costituito da edifici utilizzati in tempo di pace, come depositi e magazzini comuni per i prodotti dell’agricoltura e che in caso di pericolo diventava rifugio per l’intera comunità, che vi si rinchiudeva con il bestiame.
Grazie alla sua posizione, si gode una vista panoramica sull’intero comprensorio delle Prealpi biellesi, a nord, e verso il Baraggione, la riserva naturale della Baragge, a sud.
Composto da circa duecento edifici, chiamati cellule, modesti fabbricati a due piani, edificati con ciottoli di fiume e tetti a doppio spiovente, sono distribuiti su un’area di circa 13.000 m2, attraversato da strade, “rue”.
La case all’interno del Ricetto
La struttura è quasi interamente cinta da mura, con torri cilindriche agli angoli, a esclusione del lato meridionale, dove è stato costruito il palazzo comunale, l’unica possibilità di accesso era data da una massiccia torre di forma parallelepipeda in massi squadrati nella parte inferiore e in mattoni nella parte superiore, con due aperture verso l’esterno, una più grande per i carri e una più piccola per i pedoni, chiuse da altrettanti ponti levatoi.
Il feudatario del luogo intorno al 1500, fece costruire, all’interno del Ricetto, la propria abitazione, una torre fortificata, che costituisce l’edificio più elevato, nota come Casa del Principe.
E per chiudere in bellezza, visitiamo uno dei più belli e suggestivi luoghi del Piemonte, Orta San Giulio
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Orta San Giulio
Con poco più di mille abitanti, è uno degli undici borghi piemontesi che fanno parte del circuito Borghi più belli d’Italia.
La sua storia è molto antica, nel Medioevo faceva parte delle Comunità della Riviera, munita delle mura di cinta, oggi non ne rimane nulla, furono distrutte agli inizi del ‘300 e mai ricostruite, perché gli abitanti ritenevano che la posizione, fosse già naturalmente al riparo da possibili scorrerie.
Cara a scrittori e poeti, è una piccola località caratterizzata da viuzze strette molto pittoresche, la principale conduce dove partono le imbarcazioni dirette all’Isola di San Giulio, con l’omonima Basilica e l’edificio del Seminario, costruito sulle rovine del castello, ospita il grandioso e antichissimo monastero delle monache benedettine.
Orta San Giulio con l’isolotto omonimo
Piazza Motta, affacciata sul lago, si trova al termine della via principale ed è circondata da splendidi edifici storici con portico, tra cui il Palazzo della Comunità della Riviera di San Giulio.
Uno dei palazzi storici da vedere ad Orta, è Palazzo Gemelli e Palazzo De Fortis Penotti in stile neoclassico, oggi Dimora delle Arti.
Al suo interno si può ammirare “La Sala Rosa”, il salone delle feste, con lo splendido pavimento veneziano e un grandissimo camino in marmo, sopra al quale domina il ritratto di Vittorio Amedeo II di Savoia, “La Sala San Marco”, famosa per il bellissimo camino del ‘500 realizzato in pietra serena, con al centro lo stemma dei Visconti.
Lo scrittore Piero Chiara afferma: “Orta, acquarello di Dio, sembra dipinta sopra un fondale di seta, col suo Sacro Monte alle spalle, la sua nobile rambla fiancheggiata da chiusi palazzi, la piazza silenziosa con le facciate compunte dietro le chiome degli ippocastani, e davanti l´isola di San Giulio, simile all´aero purgatorio dantesco, esitante fra acqua e cielo“.
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Dipinti sulle case di Legro
Dipinti sulle case di Legro
Dipinti sulle case di Legro Una spina nel cuore
La frazione Legro, del comune di Orta San Giulio, è stata recentemente ribattezzata “paese dipinto“, il centro storico nella suggestiva passeggiata, attraverso le vie riviviamo, tramite splendidi fotogrammi dipinti, scene di famosi film che videro il Lago d’Orta come cornice, “Il balordo“, “L’amante segreta“, “Una spina nel cuore“, “La voglia di vincere“, “Il piatto piange” e “La stanza del Vescovo“.
Gli autori delle opere sono artisti provenienti da tutta Italia e dall’Europa, l’insieme costituisce oggi il “Museo del Cinema all’Aria Aperta”
Saluzzo, Bergolo e altri segnalati come i Borghi Autentici d’Italia Saluzzo, Bergolo e molti altri borghi storici del Piemonte sono stati segnalati come i Borghi Autentici d’Italia…
#Bergolo#borghi italiani#borghi medievali#Borghi più belli d&039;Italia#Cortemilia#lago d&039;Orta#Orta#Ricetto di Candelo#Saluzzo
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Le cartine geografiche
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Ricordava perfettamente una gita a cui aveva partecipato undicenne.
Era in vacanza in Trentino Alto Adige per un campo-scuola parrocchiale assieme ad un gruppo di coetanei in Val di Fassa.
In pullman, percorrendo la Val Pusteria, il gruppo di ragazzi era stato condotto alla frontiera con l’Austria. Ricordava ancora, perfino visivamente, le indicazioni "San Candido" e "Prato alla Drava" sui cartelli a sfondo blu, che contrastavano col verde intenso della vallata.
Era luglio e il bambino che era allora, non si capacitava di quella stranezza.
In Romagna – la terra da cui proveniva – inizio luglio era il momento in cui l’erba abbandonava il verde, per assumere tonalità ambrate, bionde, opache, mentre in questa nuova terra – le Dolomiti – i prati si accendevano e brillavano nel trionfo impetuoso del verde. D’ogni tipo di verde.
Gli era rimasto impresso dentro, quel momento in cui, per la prima volta, assieme al resto del gruppo, s’era spinto oltre la frontiera.
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A piedi avevano percorso diverse centinaia di metri fino alle prime case austriache. Vi era un bar, una pasticceria, una rivendita di giornali e cartoline. Dopo che avevano attraversato la Dogana, si fermarono
Al negozio, egli trascorse tutto il tempo concesso, a scrutare con puntiglio ogni oggetto e ogni scritta di quella lingua tanto ostica, quanto imprevedibile.
Comprò delle cartoline.
E camminando sul bordo della strada principale, al ritorno, ricordava bene di aver fissato quel paesaggio quasi per imprimerselo addosso in modo definitivo … il severo profilo delle montagne con le rocce grigie a confondersi con le nubi, i boschi di abeti sui costoni, i prati piu’ chiari che illuminavano il fondovalle.
Tornando verso l’Italia s’era trovato a raccogliere, più e più volte, strani sassi grigio-argentati che brillavano in mezzo all’erba, lungo il ciglio della strada.
Raffiorò nitido poi quel suo gesto di allora.
Appena superata la Dogana, s’era fermato qualche minuto e dall’argine a fianco della strada principale aveva gettato un pezzetto di legno, nell’acqua della Drava, il fiume che si dirigeva verso Sillian.
Si rivide nel gesto definitivo di lanciare in acqua quel legno ricavato da un ramo d’abete. Quella nave immaginaria, su cui aveva inciso con il coltellino, il suo breve nome.
Dai ricordi riemergevano anche lo stato d’animo, i pensieri, la trepidazione, di quel lancio.
In quegli istanti, fu improvvisamente consapevole di essere come ad un primo limite, della propria vita.
Quel legno appuntito gettato nell’acqua cos’era se non un volersi proiettare nel futuro e nell’altrove?
Lo comprendeva ora. Come una fulminea certezza che arriva a stringerti in un nodo, la gola.
Ricordava di aver seguito quel legno con lo sguardo, fin quando aveva potuto... e poi più tardi seduto nel pullman, ancora...e ancora,ma di averlo inseguito con il pensiero, lungo le vallate austriache, nel suo tuffarsi nelle acque torbide del Danubio, in quello scorrere sotto le arcate dei ponti di Belgrado e poi giù giù fino al Mar Nero. Appassionato di geografia com’era, gli piaceva figurarsi i mille momenti di quel viaggio, di percorso infinito.
Perfino i canneti del delta rumeno provò ad immaginare, immerso nella sonnolenza del viaggio di ritorno.
Abbandonato, con la testa contro la tenda del finestrino del pullman, il pensiero di quel legno, l’accompagnò per molto tempo alternandosi al sonno, fin quando a tarda sera, non erano infine giunti all’albergo in Val di Fassa.
In quei momenti, a gita appena terminata, fu preso da un pungente stupore, pensando a come il paesaggio oltre il confine somigliasse in tutto e per tutto, a quello della sua patria: l’Italia.
Non s’era manifestato alcun cambiamento al di là del confine. Proprio quel confine che sulle cartine, aveva sempre immaginato come una delimitazione di un mondo e l’inizio di un mondo del tutto diverso.
Allora per la prima volta cominciò a incrinarsi la sua fiducia nella capacità dell’uomo di definire e interpretare il mondo. Tutta l’opera umana di classificazione della realtà circostante, gli parve come una superstizione, qualcosa più vicino alla credenza in Babbo Natale e nei doni della Befana che all’inesorabilità dei fatti percepiti coi sensi.
Si trovò improvvisamente tradito da quella conoscenza presa a prestito negli anni appena trascorsi della scuola elementare.
Perché mai quel sapere si mostrava così lontano dalla concretezza delle montagne e dei luoghi ?
Ripensava a tutte le cartine che comparivano nei suoi libri.
Quei colori così diversi: il giallo chiaro con cui veniva riempita l’esile e schiacciata figura dell’Austria e il verde sfumato che evidenziava la slanciata silhouette dello stivale italiano.
Perché mai ora invece quella netta separazione, stentava a incidersi nel mondo reale?
In quei giorni di vacanza, vacillava per la prima volta, il fiducioso abbandono alla certezza di tutto ciò che gli veniva insegnato.
Un seme di dubbio, un germe delle sue future riserve sul mondo, si trovò a germogliare fra i pensieri di quel bambino che da allora, iniziò a farsi sospettoso d’ogni sapere.
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Govone è il luogo in cui oltre dieci anni fa è nato il Magico Paese di Natale.
Accoglierà il tradizionale Mercatino natalizio con oltre 90 espositori tra il piazzale e il parco del Castello, due grandi spettacoli dedicati alle famiglie e tanti altri eventi per vivere e condividere tutta la magia del Natale.
Un’atmosfera calda e luminosa caratterizza ogni evento: dal tradizionale Mercatino con le casette di legno ai tanti spettacoli e momenti di animazione, fino agli spazi e alle iniziative dedicate ai sapori e alle eccellenze gastronomiche del territorio.
La Casa di Babbo Natale
Spettacolo coinvolgente ed itinerante che si snoda negli ambienti della casa di Babbo Natale non ancora esplorati…
L’ Officina Reale dei giocattoli di Natale, la Stanza dei Lunghi Viaggi di Babbo Natale e la Corte della Casa da dove partono da sempre la slitta e le renne per la consegna dei regali e luogo di grande festa annuale per gli elfi.
Il tema è la riscoperta dei giocattoli storici e la narrazione del sentimento che ci lega tutti a riscoprire gli antichi balocchi ed i gusti della memoria.
Una piacevole passeggiata nelle aree della dimora del più amato rappresentate delle Feste… una Casa di babbo Natale tutta da scoprire!
La Cucina di Mamma Natale
In questa nuova area della Casa di Babbo Natale, che trova la sua dimora nella Serra del Castello, incontriamo alcuni personaggi già noti al nostro pubblico, la paziente e amorevole Mamma Natale, il cuoco della corte elfica, Saucisson e i suoi aiutanti.
Uno spettacolo nuovo, coinvolgente e interattivo, ma nello stesso tempo educativo, che conduce i piccoli spettatori nel racconto delle varie tipologie di pane, dei suoi sapori e profumi… Un’occasione per imparare e stupirsi delle semplici cose…
Il Mercatino di Natale
Il mercatino del Magico Paese di Natale si colloca in una posizione di tutto rispetto tra quelli proposti durante le festività natalizie italiane.
Oltre 80 espositori provenienti da varie regioni, prevalentemente artigiani e produttori, che propongono un’ampia gamma di prodotti curati e realizzati con passione.
Ampiamente rinnovato in questa edizione sceglie la via dell’artigianato 100%.
Maggiore attenzione alla cura, alla produzione dei prodotti, alla passione dell’artigiano che si trasmette in ciò che realizza…
Visita al Castello
Il castello di Govone è Patrimonio dell’umanità dell’Unesco, è famoso per i suoi ambienti interni ed il giardino settecentesco.
Il castello era fortezza in epoca medievale, fu ricostruito nelle attuali forme barocche dai conti Solaro.
Acquistato dai Savoia verso la fine del ‘700, fu scelta da Carlo Felice come villeggiatura estiva.
Pranzo alla Locanda
La Locanda del Magico Paese di Natale offre piatti della tradizione, preparati con gli ingredienti più genuini: una soluzione ideale per trasformare il pranzo in un’esperienza speciale da condividere con gli amici e con tutta la famiglia!
Vasta è la possibilità di scelta tra i piatti presenti in menù, con pietanze della tradizione e la possibilità di prenotazione dei tavoli in anticipo.
Saranno presenti in lista anche menù per bimbi, menù per celiaci e menù vegetariani.
Il Laboratorio del Legno
Da quest’anno esisterà un luogo che chiameremo La Bottega dei Balocchi.
Un percorso didattico con giochi in legno nato dal progetto Laboratorio Quota Verde di Renato Priolo, inventore e gestore dei parchi tematici con giochi in legno che hanno al centro della loro ambizione l’ educazione al Territorio, attraverso la formazione dei bimbi che sono i nuovi abitanti dei nostri territori che daranno ancora più valore alla loro terra.
Mini Parco Avventura
L’antico gioco all’aria aperta
Nel parco del Castello verranno installati alcuni ponti sospesi in corda, ancorati alle piante per il cosiddetto tarzaning, un’ attività ludico-sportiva di grande attrazione sia per i bambini che per gli adulti.
Nella stessa area si effettueranno inoltre prove di tiro con l’arco ed altri giochi di equilibrio (slackline, trampoli ecc.).
Tutte le attività saranno assistite dagli istruttori dell’associazione Exploravita.
Enoteca
Non può mancare l’Enoteca di Natale uno spazio tutto dedicato al vino e a prodotti speciali non venduti nelle casette di legno, qui si trovano centinaia di vini selezionati con sommelier e produttori che fanno piccole degustazioni gratuite.
L’Enoteca è posizionata a fianco dell’entrata del Castello di Govone in un grande chalet tipico in legno dove poter anche sostare per apprezzare meglio un ottimo bicchiere di vino.
Uno dei grandi protagonisti del territorio, il vino, viene ospitato comodamente nella corte del Castello affinché tutti possano gustarsi un racconto o una degustazione durante la manifestazione.
Street Food
Tra il Viale ed il Castello si potranno trovare Chalet di Street Food selezionati che utilizzano ingredienti locali e materie prime premiate.
Troveremo cibi di strada che raccontano la storia di questo territorio, come la farina di ceci per la farinata Tantì, gli hamburger di allevatori di razza Piemontese, i plin e i tajarin di Cucina delle Langhe con sughi fatti al momento tipici e profumatissimi, offerte vegetariane e tantissimi i dolci tipici che si potranno trovare nelle Casette.
Inoltre potremo gustare la ricetta tradizionale storica della cioccolata calda di Baratti&Milano, la piccola pasticceria sabauda e molto altro ancora.
Mostra Dipinti e Ricordi
Pastelli, chine, acrilici e vecchi oggetti
Un percorso fra la pittura naturalistica e la pittura country.
Parte della mostra presenterà opere naturalistiche, arte che negli ultimi anni l’artista Gioia Ferri ha approfondito e studiato fino ad ottenere riconoscimenti in concorsi di livello nazionale, fra questi ultimi Illustrare la natura al museo di paleontologia di Napoli, e al premio nazionale di disegno naturalistico Disegna la natura, organizzato dalla rivista OASIS, come opera premiata e pubblicata su catalogo.
Si affiancano a queste opere dipinti in stile country, tecnica conosciuta e raffinata seguendo corsi e seminari tenuti da artiste americane e canadesi e trasportando questi dipinti oltre che su tavole di legno inserite in vecchie cornici, anche su oggetti e mobili trovati nei mercatini d’antiquariato che ben si adattano ai soggetti dipinti.
Un pop-up di Natale nel Mondo
Lungo il Viale e per il Paese di Govone potrete scoprire 4 spettacoli di Teatro Pop Up rappresentati dal Collettivo Scirò.
Sono spettacoli di durata di pochi minuti, che vi racconteranno le favole tratte dalle tradizioni orali e vi narreranno le storie come viene visto e vissuto il Natale nel Mondo, musica e teatro saranno presenti tra le vie di Govone con attori e musicisti live che trasmetteranno, come veri cantastorie, le tradizioni orali delle favole di Natale.
Avremo 4 piccole scenografie firmate da un conosciutissimo artista, Beppe Pepe, che stanno posizionate in paese con orari e dettagli degli spettacoli, nei punti prescelti che saranno indicati sulla mappa dell’evento.
Gli spettacoli sono a cura di Daniela Febino, cantastorie e sapiente conoscitrice di storie della tradizione popolare locale, nazionale ed europea.
Il Carosello
Anche quest’anno verrà allestita la Piazza Baratti&Milano (Piazza Vittorio Emanuele II), un modo per poter ricordare lo storico riconoscimento di Vittorio Emanuele II alla Baratti&Milano concedendole l’utilizzo dei due stemmi: Principi e casa Savoia.
Una piazza che prenderà vita grazie alla giostra a carosello, una giostra dal sapore d’altri tempi, il tutto decorato dagli addobbi, i colori e le luci del Magico Paese di Natale.
Presepe Meccanico
La magia del presepe prende vita!
Artigiani, pastori, pescatori, animali e contadini, animati da un complesso sistema meccanico rappresentano scene di vita comune e antichi mestieri.
La realizzazione è a cura dell’associazione la Collina degli Elfi.
http://ift.tt/eA8V8J
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Govone è il luogo in cui oltre dieci anni fa è nato il Magico Paese di Natale.
Accoglierà il tradizionale Mercatino natalizio con oltre 90 espositori tra il piazzale e il parco del Castello, due grandi spettacoli dedicati alle famiglie e tanti altri eventi per vivere e condividere tutta la magia del Natale.
Un’atmosfera calda e luminosa caratterizza ogni evento: dal tradizionale Mercatino con le casette di legno ai tanti spettacoli e momenti di animazione, fino agli spazi e alle iniziative dedicate ai sapori e alle eccellenze gastronomiche del territorio.
La Casa di Babbo Natale
Spettacolo coinvolgente ed itinerante che si snoda negli ambienti della casa di Babbo Natale non ancora esplorati…
L’ Officina Reale dei giocattoli di Natale, la Stanza dei Lunghi Viaggi di Babbo Natale e la Corte della Casa da dove partono da sempre la slitta e le renne per la consegna dei regali e luogo di grande festa annuale per gli elfi.
Il tema è la riscoperta dei giocattoli storici e la narrazione del sentimento che ci lega tutti a riscoprire gli antichi balocchi ed i gusti della memoria.
Una piacevole passeggiata nelle aree della dimora del più amato rappresentate delle Feste… una Casa di babbo Natale tutta da scoprire!
La Cucina di Mamma Natale
In questa nuova area della Casa di Babbo Natale, che trova la sua dimora nella Serra del Castello, incontriamo alcuni personaggi già noti al nostro pubblico, la paziente e amorevole Mamma Natale, il cuoco della corte elfica, Saucisson e i suoi aiutanti.
Uno spettacolo nuovo, coinvolgente e interattivo, ma nello stesso tempo educativo, che conduce i piccoli spettatori nel racconto delle varie tipologie di pane, dei suoi sapori e profumi… Un’occasione per imparare e stupirsi delle semplici cose…
Il Mercatino di Natale
Il mercatino del Magico Paese di Natale si colloca in una posizione di tutto rispetto tra quelli proposti durante le festività natalizie italiane.
Oltre 80 espositori provenienti da varie regioni, prevalentemente artigiani e produttori, che propongono un’ampia gamma di prodotti curati e realizzati con passione.
Ampiamente rinnovato in questa edizione sceglie la via dell’artigianato 100%.
Maggiore attenzione alla cura, alla produzione dei prodotti, alla passione dell’artigiano che si trasmette in ciò che realizza…
Visita al Castello
Il castello di Govone è Patrimonio dell’umanità dell’Unesco, è famoso per i suoi ambienti interni ed il giardino settecentesco.
Il castello era fortezza in epoca medievale, fu ricostruito nelle attuali forme barocche dai conti Solaro.
Acquistato dai Savoia verso la fine del ‘700, fu scelta da Carlo Felice come villeggiatura estiva.
Pranzo alla Locanda
La Locanda del Magico Paese di Natale offre piatti della tradizione, preparati con gli ingredienti più genuini: una soluzione ideale per trasformare il pranzo in un’esperienza speciale da condividere con gli amici e con tutta la famiglia!
Vasta è la possibilità di scelta tra i piatti presenti in menù, con pietanze della tradizione e la possibilità di prenotazione dei tavoli in anticipo.
Saranno presenti in lista anche menù per bimbi, menù per celiaci e menù vegetariani.
Il Laboratorio del Legno
Da quest’anno esisterà un luogo che chiameremo La Bottega dei Balocchi.
Un percorso didattico con giochi in legno nato dal progetto Laboratorio Quota Verde di Renato Priolo, inventore e gestore dei parchi tematici con giochi in legno che hanno al centro della loro ambizione l’ educazione al Territorio, attraverso la formazione dei bimbi che sono i nuovi abitanti dei nostri territori che daranno ancora più valore alla loro terra.
Mini Parco Avventura
L’antico gioco all’aria aperta
Nel parco del Castello verranno installati alcuni ponti sospesi in corda, ancorati alle piante per il cosiddetto tarzaning, un’ attività ludico-sportiva di grande attrazione sia per i bambini che per gli adulti.
Nella stessa area si effettueranno inoltre prove di tiro con l’arco ed altri giochi di equilibrio (slackline, trampoli ecc.).
Tutte le attività saranno assistite dagli istruttori dell’associazione Exploravita.
Enoteca
Non può mancare l’Enoteca di Natale uno spazio tutto dedicato al vino e a prodotti speciali non venduti nelle casette di legno, qui si trovano centinaia di vini selezionati con sommelier e produttori che fanno piccole degustazioni gratuite.
L’Enoteca è posizionata a fianco dell’entrata del Castello di Govone in un grande chalet tipico in legno dove poter anche sostare per apprezzare meglio un ottimo bicchiere di vino.
Uno dei grandi protagonisti del territorio, il vino, viene ospitato comodamente nella corte del Castello affinché tutti possano gustarsi un racconto o una degustazione durante la manifestazione.
Street Food
Tra il Viale ed il Castello si potranno trovare Chalet di Street Food selezionati che utilizzano ingredienti locali e materie prime premiate.
Troveremo cibi di strada che raccontano la storia di questo territorio, come la farina di ceci per la farinata Tantì, gli hamburger di allevatori di razza Piemontese, i plin e i tajarin di Cucina delle Langhe con sughi fatti al momento tipici e profumatissimi, offerte vegetariane e tantissimi i dolci tipici che si potranno trovare nelle Casette.
Inoltre potremo gustare la ricetta tradizionale storica della cioccolata calda di Baratti&Milano, la piccola pasticceria sabauda e molto altro ancora.
Mostra Dipinti e Ricordi
Pastelli, chine, acrilici e vecchi oggetti
Un percorso fra la pittura naturalistica e la pittura country.
Parte della mostra presenterà opere naturalistiche, arte che negli ultimi anni l’artista Gioia Ferri ha approfondito e studiato fino ad ottenere riconoscimenti in concorsi di livello nazionale, fra questi ultimi Illustrare la natura al museo di paleontologia di Napoli, e al premio nazionale di disegno naturalistico Disegna la natura, organizzato dalla rivista OASIS, come opera premiata e pubblicata su catalogo.
Si affiancano a queste opere dipinti in stile country, tecnica conosciuta e raffinata seguendo corsi e seminari tenuti da artiste americane e canadesi e trasportando questi dipinti oltre che su tavole di legno inserite in vecchie cornici, anche su oggetti e mobili trovati nei mercatini d’antiquariato che ben si adattano ai soggetti dipinti.
Un pop-up di Natale nel Mondo
Lungo il Viale e per il Paese di Govone potrete scoprire 4 spettacoli di Teatro Pop Up rappresentati dal Collettivo Scirò.
Sono spettacoli di durata di pochi minuti, che vi racconteranno le favole tratte dalle tradizioni orali e vi narreranno le storie come viene visto e vissuto il Natale nel Mondo, musica e teatro saranno presenti tra le vie di Govone con attori e musicisti live che trasmetteranno, come veri cantastorie, le tradizioni orali delle favole di Natale.
Avremo 4 piccole scenografie firmate da un conosciutissimo artista, Beppe Pepe, che stanno posizionate in paese con orari e dettagli degli spettacoli, nei punti prescelti che saranno indicati sulla mappa dell’evento.
Gli spettacoli sono a cura di Daniela Febino, cantastorie e sapiente conoscitrice di storie della tradizione popolare locale, nazionale ed europea.
Il Carosello
Anche quest’anno verrà allestita la Piazza Baratti&Milano (Piazza Vittorio Emanuele II), un modo per poter ricordare lo storico riconoscimento di Vittorio Emanuele II alla Baratti&Milano concedendole l’utilizzo dei due stemmi: Principi e casa Savoia.
Una piazza che prenderà vita grazie alla giostra a carosello, una giostra dal sapore d’altri tempi, il tutto decorato dagli addobbi, i colori e le luci del Magico Paese di Natale.
Presepe Meccanico
La magia del presepe prende vita!
Artigiani, pastori, pescatori, animali e contadini, animati da un complesso sistema meccanico rappresentano scene di vita comune e antichi mestieri.
La realizzazione è a cura dell’associazione la Collina degli Elfi.
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Govone è il luogo in cui oltre dieci anni fa è nato il Magico Paese di Natale.
Accoglierà il tradizionale Mercatino natalizio con oltre 90 espositori tra il piazzale e il parco del Castello, due grandi spettacoli dedicati alle famiglie e tanti altri eventi per vivere e condividere tutta la magia del Natale.
Un’atmosfera calda e luminosa caratterizza ogni evento: dal tradizionale Mercatino con le casette di legno ai tanti spettacoli e momenti di animazione, fino agli spazi e alle iniziative dedicate ai sapori e alle eccellenze gastronomiche del territorio.
La Casa di Babbo Natale
Spettacolo coinvolgente ed itinerante che si snoda negli ambienti della casa di Babbo Natale non ancora esplorati…
L’ Officina Reale dei giocattoli di Natale, la Stanza dei Lunghi Viaggi di Babbo Natale e la Corte della Casa da dove partono da sempre la slitta e le renne per la consegna dei regali e luogo di grande festa annuale per gli elfi.
Il tema è la riscoperta dei giocattoli storici e la narrazione del sentimento che ci lega tutti a riscoprire gli antichi balocchi ed i gusti della memoria.
Una piacevole passeggiata nelle aree della dimora del più amato rappresentate delle Feste… una Casa di babbo Natale tutta da scoprire!
La Cucina di Mamma Natale
In questa nuova area della Casa di Babbo Natale, che trova la sua dimora nella Serra del Castello, incontriamo alcuni personaggi già noti al nostro pubblico, la paziente e amorevole Mamma Natale, il cuoco della corte elfica, Saucisson e i suoi aiutanti.
Uno spettacolo nuovo, coinvolgente e interattivo, ma nello stesso tempo educativo, che conduce i piccoli spettatori nel racconto delle varie tipologie di pane, dei suoi sapori e profumi… Un’occasione per imparare e stupirsi delle semplici cose…
Il Mercatino di Natale
Il mercatino del Magico Paese di Natale si colloca in una posizione di tutto rispetto tra quelli proposti durante le festività natalizie italiane.
Oltre 80 espositori provenienti da varie regioni, prevalentemente artigiani e produttori, che propongono un’ampia gamma di prodotti curati e realizzati con passione.
Ampiamente rinnovato in questa edizione sceglie la via dell’artigianato 100%.
Maggiore attenzione alla cura, alla produzione dei prodotti, alla passione dell’artigiano che si trasmette in ciò che realizza…
Visita al Castello
Il castello di Govone è Patrimonio dell’umanità dell’Unesco, è famoso per i suoi ambienti interni ed il giardino settecentesco.
Il castello era fortezza in epoca medievale, fu ricostruito nelle attuali forme barocche dai conti Solaro.
Acquistato dai Savoia verso la fine del ‘700, fu scelta da Carlo Felice come villeggiatura estiva.
Pranzo alla Locanda
La Locanda del Magico Paese di Natale offre piatti della tradizione, preparati con gli ingredienti più genuini: una soluzione ideale per trasformare il pranzo in un’esperienza speciale da condividere con gli amici e con tutta la famiglia!
Vasta è la possibilità di scelta tra i piatti presenti in menù, con pietanze della tradizione e la possibilità di prenotazione dei tavoli in anticipo.
Saranno presenti in lista anche menù per bimbi, menù per celiaci e menù vegetariani.
Mini Parco Avventura
L’antico gioco all’aria aperta
Nel parco del Castello verranno installati alcuni ponti sospesi in corda, ancorati alle piante per il cosiddetto tarzaning, un’ attività ludico-sportiva di grande attrazione sia per i bambini che per gli adulti.
Nella stessa area si effettueranno inoltre prove di tiro con l’arco ed altri giochi di equilibrio (slackline, trampoli ecc.).
Tutte le attività saranno assistite dagli istruttori dell’associazione Exploravita.
Enoteca
Non può mancare l’Enoteca di Natale uno spazio tutto dedicato al vino e a prodotti speciali non venduti nelle casette di legno, qui si trovano centinaia di vini selezionati con sommelier e produttori che fanno piccole degustazioni gratuite.
L’Enoteca è posizionata a fianco dell’entrata del Castello di Govone in un grande chalet tipico in legno dove poter anche sostare per apprezzare meglio un ottimo bicchiere di vino.
Uno dei grandi protagonisti del territorio, il vino, viene ospitato comodamente nella corte del Castello affinché tutti possano gustarsi un racconto o una degustazione durante la manifestazione.
Street Food
Tra il Viale ed il Castello si potranno trovare Chalet di Street Food selezionati che utilizzano ingredienti locali e materie prime premiate.
Troveremo cibi di strada che raccontano la storia di questo territorio, come la farina di ceci per la farinata Tantì, gli hamburger di allevatori di razza Piemontese, i plin e i tajarin di Cucina delle Langhe con sughi fatti al momento tipici e profumatissimi, offerte vegetariane e tantissimi i dolci tipici che si potranno trovare nelle Casette.
Inoltre potremo gustare la ricetta tradizionale storica della cioccolata calda di Baratti&Milano, la piccola pasticceria sabauda e molto altro ancora.
Mostra Dipinti e Ricordi
Pastelli, chine, acrilici e vecchi oggetti
Un percorso fra la pittura naturalistica e la pittura country.
Parte della mostra presenterà opere naturalistiche, arte che negli ultimi anni l’artista Gioia Ferri ha approfondito e studiato fino ad ottenere riconoscimenti in concorsi di livello nazionale, fra questi ultimi Illustrare la natura al museo di paleontologia di Napoli, e al premio nazionale di disegno naturalistico Disegna la natura, organizzato dalla rivista OASIS, come opera premiata e pubblicata su catalogo.
Si affiancano a queste opere dipinti in stile country, tecnica conosciuta e raffinata seguendo corsi e seminari tenuti da artiste americane e canadesi e trasportando questi dipinti oltre che su tavole di legno inserite in vecchie cornici, anche su oggetti e mobili trovati nei mercatini d’antiquariato che ben si adattano ai soggetti dipinti.
Un pop-up di Natale nel Mondo
Lungo il Viale e per il Paese di Govone potrete scoprire 4 spettacoli di Teatro Pop Up rappresentati dal Collettivo Scirò.
Sono spettacoli di durata di pochi minuti, che vi racconteranno le favole tratte dalle tradizioni orali e vi narreranno le storie come viene visto e vissuto il Natale nel Mondo, musica e teatro saranno presenti tra le vie di Govone con attori e musicisti live che trasmetteranno, come veri cantastorie, le tradizioni orali delle favole di Natale.
Avremo 4 piccole scenografie firmate da un conosciutissimo artista, Beppe Pepe, che stanno posizionate in paese con orari e dettagli degli spettacoli, nei punti prescelti che saranno indicati sulla mappa dell’evento.
Gli spettacoli sono a cura di Daniela Febino, cantastorie e sapiente conoscitrice di storie della tradizione popolare locale, nazionale ed europea.
Il Carosello
Anche quest’anno verrà allestita la Piazza Baratti&Milano (Piazza Vittorio Emanuele II), un modo per poter ricordare lo storico riconoscimento di Vittorio Emanuele II alla Baratti&Milano concedendole l’utilizzo dei due stemmi: Principi e casa Savoia.
Una piazza che prenderà vita grazie alla giostra a carosello, una giostra dal sapore d’altri tempi, il tutto decorato dagli addobbi, i colori e le luci del Magico Paese di Natale.
Presepe Meccanico
La magia del presepe prende vita!
Artigiani, pastori, pescatori, animali e contadini, animati da un complesso sistema meccanico rappresentano scene di vita comune e antichi mestieri.
La realizzazione è a cura dell’associazione la Collina degli Elfi.
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Govone è il luogo in cui oltre dieci anni fa è nato il Magico Paese di Natale.
Accoglierà il tradizionale Mercatino natalizio con oltre 90 espositori tra il piazzale e il parco del Castello, due grandi spettacoli dedicati alle famiglie e tanti altri eventi per vivere e condividere tutta la magia del Natale.
Un’atmosfera calda e luminosa caratterizza ogni evento: dal tradizionale Mercatino con le casette di legno ai tanti spettacoli e momenti di animazione, fino agli spazi e alle iniziative dedicate ai sapori e alle eccellenze gastronomiche del territorio.
La Casa di Babbo Natale
Spettacolo coinvolgente ed itinerante che si snoda negli ambienti della casa di Babbo Natale non ancora esplorati…
L’ Officina Reale dei giocattoli di Natale, la Stanza dei Lunghi Viaggi di Babbo Natale e la Corte della Casa da dove partono da sempre la slitta e le renne per la consegna dei regali e luogo di grande festa annuale per gli elfi.
Il tema è la riscoperta dei giocattoli storici e la narrazione del sentimento che ci lega tutti a riscoprire gli antichi balocchi ed i gusti della memoria.
Una piacevole passeggiata nelle aree della dimora del più amato rappresentate delle Feste… una Casa di babbo Natale tutta da scoprire!
La Cucina di Mamma Natale
In questa nuova area della Casa di Babbo Natale, che trova la sua dimora nella Serra del Castello, incontriamo alcuni personaggi già noti al nostro pubblico, la paziente e amorevole Mamma Natale, il cuoco della corte elfica, Saucisson e i suoi aiutanti.
Uno spettacolo nuovo, coinvolgente e interattivo, ma nello stesso tempo educativo, che conduce i piccoli spettatori nel racconto delle varie tipologie di pane, dei suoi sapori e profumi… Un’occasione per imparare e stupirsi delle semplici cose…
Il Mercatino di Natale
Il mercatino del Magico Paese di Natale si colloca in una posizione di tutto rispetto tra quelli proposti durante le festività natalizie italiane.
Oltre 80 espositori provenienti da varie regioni, prevalentemente artigiani e produttori, che propongono un’ampia gamma di prodotti curati e realizzati con passione.
Ampiamente rinnovato in questa edizione sceglie la via dell’artigianato 100%.
Maggiore attenzione alla cura, alla produzione dei prodotti, alla passione dell’artigiano che si trasmette in ciò che realizza…
Visita al Castello
Il castello di Govone è Patrimonio dell’umanità dell’Unesco, è famoso per i suoi ambienti interni ed il giardino settecentesco.
Il castello era fortezza in epoca medievale, fu ricostruito nelle attuali forme barocche dai conti Solaro.
Acquistato dai Savoia verso la fine del ‘700, fu scelta da Carlo Felice come villeggiatura estiva.
Pranzo alla Locanda
La Locanda del Magico Paese di Natale offre piatti della tradizione, preparati con gli ingredienti più genuini: una soluzione ideale per trasformare il pranzo in un’esperienza speciale da condividere con gli amici e con tutta la famiglia!
Vasta è la possibilità di scelta tra i piatti presenti in menù, con pietanze della tradizione e la possibilità di prenotazione dei tavoli in anticipo.
Saranno presenti in lista anche menù per bimbi, menù per celiaci e menù vegetariani.
Mini Parco Avventura
L’antico gioco all’aria aperta
Nel parco del Castello verranno installati alcuni ponti sospesi in corda, ancorati alle piante per il cosiddetto tarzaning, un’ attività ludico-sportiva di grande attrazione sia per i bambini che per gli adulti.
Nella stessa area si effettueranno inoltre prove di tiro con l’arco ed altri giochi di equilibrio (slackline, trampoli ecc.).
Tutte le attività saranno assistite dagli istruttori dell’associazione Exploravita.
Enoteca
Non può mancare l’Enoteca di Natale uno spazio tutto dedicato al vino e a prodotti speciali non venduti nelle casette di legno, qui si trovano centinaia di vini selezionati con sommelier e produttori che fanno piccole degustazioni gratuite.
L’Enoteca è posizionata a fianco dell’entrata del Castello di Govone in un grande chalet tipico in legno dove poter anche sostare per apprezzare meglio un ottimo bicchiere di vino.
Uno dei grandi protagonisti del territorio, il vino, viene ospitato comodamente nella corte del Castello affinché tutti possano gustarsi un racconto o una degustazione durante la manifestazione.
Street Food
Tra il Viale ed il Castello si potranno trovare Chalet di Street Food selezionati che utilizzano ingredienti locali e materie prime premiate.
Troveremo cibi di strada che raccontano la storia di questo territorio, come la farina di ceci per la farinata Tantì, gli hamburger di allevatori di razza Piemontese, i plin e i tajarin di Cucina delle Langhe con sughi fatti al momento tipici e profumatissimi, offerte vegetariane e tantissimi i dolci tipici che si potranno trovare nelle Casette.
Inoltre potremo gustare la ricetta tradizionale storica della cioccolata calda di Baratti&Milano, la piccola pasticceria sabauda e molto altro ancora.
Mostra Dipinti e Ricordi
Pastelli, chine, acrilici e vecchi oggetti
Un percorso fra la pittura naturalistica e la pittura country.
Parte della mostra presenterà opere naturalistiche, arte che negli ultimi anni l’artista Gioia Ferri ha approfondito e studiato fino ad ottenere riconoscimenti in concorsi di livello nazionale, fra questi ultimi Illustrare la natura al museo di paleontologia di Napoli, e al premio nazionale di disegno naturalistico Disegna la natura, organizzato dalla rivista OASIS, come opera premiata e pubblicata su catalogo.
Si affiancano a queste opere dipinti in stile country, tecnica conosciuta e raffinata seguendo corsi e seminari tenuti da artiste americane e canadesi e trasportando questi dipinti oltre che su tavole di legno inserite in vecchie cornici, anche su oggetti e mobili trovati nei mercatini d’antiquariato che ben si adattano ai soggetti dipinti.
Un pop-up di Natale nel Mondo
Lungo il Viale e per il Paese di Govone potrete scoprire 4 spettacoli di Teatro Pop Up rappresentati dal Collettivo Scirò.
Sono spettacoli di durata di pochi minuti, che vi racconteranno le favole tratte dalle tradizioni orali e vi narreranno le storie come viene visto e vissuto il Natale nel Mondo, musica e teatro saranno presenti tra le vie di Govone con attori e musicisti live che trasmetteranno, come veri cantastorie, le tradizioni orali delle favole di Natale.
Avremo 4 piccole scenografie firmate da un conosciutissimo artista, Beppe Pepe, che stanno posizionate in paese con orari e dettagli degli spettacoli, nei punti prescelti che saranno indicati sulla mappa dell’evento.
Gli spettacoli sono a cura di Daniela Febino, cantastorie e sapiente conoscitrice di storie della tradizione popolare locale, nazionale ed europea.
Il Carosello
Anche quest’anno verrà allestita la Piazza Baratti&Milano (Piazza Vittorio Emanuele II), un modo per poter ricordare lo storico riconoscimento di Vittorio Emanuele II alla Baratti&Milano concedendole l’utilizzo dei due stemmi: Principi e casa Savoia.
Una piazza che prenderà vita grazie alla giostra a carosello, una giostra dal sapore d’altri tempi, il tutto decorato dagli addobbi, i colori e le luci del Magico Paese di Natale.
Presepe Meccanico
La magia del presepe prende vita!
Artigiani, pastori, pescatori, animali e contadini, animati da un complesso sistema meccanico rappresentano scene di vita comune e antichi mestieri.
La realizzazione è a cura dell’associazione la Collina degli Elfi.
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