#Morti 13 marzo
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13 marzo … ricordiamo …
13 marzo … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2022: William Hurt, attore statunitense. Sposò l’attrice Mary Beth Hurt divorziando l’anno successivo. Ebbe una relazione con Sandra Jennings, con la quale ebbe un figlio e con l’attrice Marlee Matlin. Si risposò con Heidi Henderson che gli diede due figli. Ebbe un’altra figlia dall’attrice Sandrine Bonnaire. (n. 1950) 2021: Giovanni Gastel, è stato un fotografo italiano. Lavora per numerose…
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A CHE SERVE L’UNIFIL?
La storia è nota. Migliaia di profughi della Guerra dei 6 Giorni vengono accolti dalla Giordania. Ma presto si dimenticano di essere ospiti di uno Stato. Girano per le strade armati e senza documenti, organizzano posti di blocco per raccogliere non meglio specificate tasse per la causa palestinese, perquisiscono i civili giordani, cercano di convincerli ad entrare nell’OLP nonostante siano soggetti alla leva militare giordana, rivendicano la competenza dell’OLP per i reati commessi in territorio giordano. Insomma, vogliono uno Stato nello Stato.
Quando nel 1970 questi profughi armati cercano addirittura di rovesciare re Husayn, la Giordania reagisce pesantemente. È il «Settembre Nero». Scoppia una guerra civile che durerà un anno. L’OLP sdogana la pratica degli scudi umani, che causano decine di migliaia di morti tra i civili, che per i miliziani islamici sono martiri. Rimarranno uccisi circa 6 mila guerriglieri. Gli altri si rifugeranno in Libano, dove li aspettano 100 mila profughi della Nakba, che non vedono l’ora di regolare i conti con Israele.
Le fazioni palestinesi si stanziano nel sud del Libano. E incominciano a fare il tiro a segno sulle città della Galilea. Di tanto in tanto sconfinano in Israele per compiere mattanze, come quella dell’11 marzo 1978, in cui muoiono 37 cittadini israeliani, tra cui 13 bambini.
Israele non resta a guardare. Il 14 marzo 30 mila soldati dell’IDF invadono il Libano ricacciando in una settimana l’OLP al di là del fiume Leonte, perdendo soltanto 20 uomini contro i 1000 dell’OLP, oltre a 3000 civili. In pochi giorni si riunisce il Consiglio di Sicurezza ONU, che emana la Risoluzione n. 425, con cui viene intimato ad Israele di ritirarsi, perché a calmare le acque ci penserà appunto l’UNIFIL, la Forza Multinazionale.
Questo UNIFIL, oltre ad assistere la popolazione civile, ha il compito di aiutare il Libano a ristabilire la propria sovranità, calpestata dai gruppi palestinesi che utilizzano il sud per lanciare attacchi a Israele. E dovrà coadiuvarlo nel disarmo delle milizie palestinesi. Il Consiglio di Sicurezza vuole che Israele se ne torni a casa, ma tra la linea blu e il fiume Leonte non dovrà rimanere neppure un Fedayyn con una scacciacani.
Israele si ritira. Ma sia l’esercito del Libano che l’UNIFIL non combinano nulla, a parte fare la guardia ai cedri millenari. Cacciate dall’IDF, nel giro di un anno le milizie palestinesi si ripresentano nel sud più agguerrite che mai. Nel frattempo Komeini è salito al potere ed è nata la sanguinosa Hezbollah, che riprende lo sport preferito dei guerriglieri islamici: i razzi verso la Galilea. Tanto che Israele è costretto nel 1982 a invadere ancora.
Sarà sempre la stessa storia, con ulteriore replica nel 2006. Da quasi mezzo secolo, nel rispetto delle decisioni del Consiglio di Sicurezza, ogni volta Israele lascia il Libano attendendo invano la bonifica proclamata dall’ONU, ossia il disarmo completo di ogni gruppo armato nel sud. Le successive quattro risoluzioni del Consiglio di Sicurezza continuano a rimanere lettera morta.
Israele ha appena invaso per la quarta volta il Libano nel tentativo di sbaragliare Hezbollah, foraggiato dall’Iran che gli manda armi attraverso la Siria, sotto lo sguardo non troppo severo proprio di quelli dell’UNIFIL, che in tutti questi anni hanno visto sotto il naso spuntare come funghi kilometri di tunnel come quelli di Gaza. Ora Hezbollah, secondo una tecnica ormai collaudata, si è ritirata a ridosso della forza multinazionale, sulla quale Israele, visti i precedenti, ripone ben poca fiducia. Ma volendo chiudere i conti con il Partito di Dio una volta per tutte, Israele sta entrando in un pesante conflitto con la forza multinazionale, che non vuole saperne di andarsene, almeno per ora.
Ma se l’UNIFIL è stato inviato nel sud del Libano dal Consiglio di Sicurezza ONU per disarmare qualsiasi milizia ostile a Israele, visti i fallimenti dell’ultimo mezzo secolo, per quale motivo Israele non dovrebbe esigere che l’UNIFIL svolga il compito per cui è stato creato? «Se non ci pensate voi, ci pensiamo noi» avrebbe detto Herzl Halevi, capo di stato maggiore dell’esercito israeliano.
Antonello Tomanelli.
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Il 20 Marzo del 1994 vengono uccisi in un agguato a Mogadiscio Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
Questa foto è stata scattata pochi giorni prima dell’agguato dal fotografo inviato del Corriere della Sera Raffaele Ciriello ucciso il 13 marzo del 2002 in Cisgiordania da un tank israeliano.
A queste persone a questi tre reporter lo stato italiano non hanno mai voluto dare giustizia ai familiari per le loro morti.
Noi non dimentichiamo Ilaria, Miran e Raffaele.
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ANSA, 02 marzo 2024, 13:17
Il direttore ad interim dell'ospedale al-Awda di Jabalia, Mohammed Salha, afferma che circa l'80% dei feriti nella strage durante la fila per gli aiuti umanitari a Gaza portati nella sua struttura sanitaria presentavano lesioni d'arma da fuoco.
[...] Dei 176 feriti portati all'ospedale al-Awda 142 avevano lesioni d'arma da fuoco [...].
Precedentemente anche il portavoce del segretario generale delle Nazioni unite Stephane Dujarric aveva detto che durante una visita all'ospedale al-Shifa un team dell'Onu "ha potuto confermare che molte delle persone in cura lì", vittime dell'attacco di giovedì vicino Gaza, "avevano ferite da arma da fuoco".
Hamas afferma che almeno 112 palestinesi sono morti e altri 760 rimasti feriti quando l'esercito israeliano ha aperto il fuoco contro una folla di persone accalcata intorno a un convoglio di aiuti umanitari.
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Eppure Israele continua a sostenere che decine di persone "sono state uccise e ferite" nella calca o "travolte dai camion".
Gente che aveva fame perché era stata affamata dall'esercito israeliano, in ogni caso.
Esseri umani che cercavano cibo per sé o per i propri figli.
Ma di cosa vogliamo parlare?
112 persone sono già più degli ostaggi attualmente in mano ad Hamas.
Ma di cosa vogliamo parlare?
Ormai si contano già 30mila morti. 30mila famiglie che piangono i loro morti e cercano vendetta.
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Gaza, media: "Almeno 17 morti in raid su persone in attesa di aiuti" | Israele, accoltellamento alla fermata del bus: ucciso attentatore
31 marzo 2024 00:11 TEMPO REALE I negoziati tra Tel Aviv e Hamas riprendono oggi a Il Cairo 31 mar 15:19 Raid israeliano contro la tendopoli all’ospedale Deir Al-Balah, due morti 31 mar 14:13 Medioriente, Hamas: 32.782 morti a Gaza da inizio guerra 31 mar 13:07 Israele, Pasqua di guerra 31 mar 12:10 Papa Francesco: scambio prigionieri Mosca-Kiev, rilascio ostaggi Gaza 31…
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Modena: il ricordo delle vittime di mafia, in aula nomi e storie dei minori uccisi
Modena: il ricordo delle vittime di mafia, in aula nomi e storie dei minori uccisi C'è anche la storia di Domenico Gabriele, detto Dodò, ucciso "per sbaglio" a 11 anni, nel 2009, durante una partita di calcetto, tra quelle ricordate in Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 21 marzo, dedicata alla Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. A leggerla il presidente Fabio Poggi che ha sottolineato come le mafie non abbiano mai fermato la propria prepotenza e ferocia nemmeno davanti ai bambini. Ciro, Antonio, Fabio, Vittorio, Carmela, Domenico, Gioacchino, Gaetano, Giuseppe, Michele, Caterina e Giuseppe, sono gli altri minori commemorati in Aula, morti per vendetta, scambio di identità ma anche per volontà, come nel caso del piccolo Giuseppe Di Matteo (ucciso a 15 anni per ritorsione al padre collaboratore di giustizia) o pure per suicidio, come Vittorio Maglione, toltosi la vita a 13 anni, nel 2009, per non diventare camorrista come il padre. A ogni lettura, da parte del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, del presidente del Consiglio Fabio Poggi e dei capigruppo, ha fatto seguito la deposizione di un fiore bianco in un vaso. La lettura delle storie è stata preceduta dalla proiezione di un breve video, sintesi delle testimonianze rese al mattino da alcune classi delle scuole medie Carducci e Mattarella, in un momento commemorativo tenutosi di fronte alla stele nell'area verde di via Carlo Alberto Dalla Chiesa che omaggia donne e uomini uccisi dalla criminalità organizzata. Nel suo intervento il presidente Poggi ha precisato che sono oltre 120 i minori vittime di mafia, "vite innocenti spezzate con infamia. Senza dimenticare quei giovanissimi che si sono tolti la vita per non essere parte di un contesto familiare e sociale di mafia e di violenza". Il presidente ha dunque ricordato gli oltre centomila bambini e adolescenti che vivono nei Comuni sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata, "in contesti dove le mafie sono radicate e condizionano la crescita delle piccole e nuove generazioni". Poggi, però, infine, ha voluto anche evidenziare come gli ultimi decenni siano stati caratterizzati da un "risveglio" di tante coscienze e dall'impegno per la promozione della cultura della legalità e della lotta alla criminalità: "La mafia si combatte e le sue vittime si onorano con la memoria e con l'impegno: la nostra voce, quindi, si trasformi in gesti a sostegno di chi non si vuole rassegnare a vivere in un contesto pervaso dalla criminalità organizzata". Al termine della cerimonia l'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio per tutte le vittime delle mafie.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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➡️🌼🙏Mercoledì 13 Marzo 2024
S. Sabino; S. Cristina; S. Ansovino
4.a di Quaresima
Is 49,8-15; Sal 144; Gv 5,17-30
Misericordioso e pietoso è il Signore
👉🕍📖❤️VANGELO
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni 5,17-30
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio. Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati. Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno. Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
Parola del Signore.❤️🙏
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Video
youtube
Il 3 marzo del 1991 il tassista afroamericano Rodney King, assieme a due passeggeri, era alla guida della sua auto lungo la Foothill Freeway, nell’area della San Fernando Valley di Los Angeles, quando una pattuglia in moto della polizia stradale rilevò un eccesso di velocità. I due agenti gli intimarono di fermarsi, ma King proseguì perché temeva per la sua licenza da tassista.
L’inseguimento proseguì per 13 kilometri, fino ai quartieri residenziali di Los Angeles, intervennero diverse pattuglie e un elicottero. Poi i due agenti in moto, Tim e Melanie Singer, bloccano Rodney e a breve si aggiunsero il sergente Koon e gli agenti Powell, Wind, Briseno e Solano. Nessuno a bordo dell’auto fermata era armato e il tassista si consegnò agli agenti ridendo e salutando ironicamente l’elicottero che stazionava sopra di loro. La reazione dei poliziotti fu durissima, si accanirono contro Rodney King con un violento pestaggio a colpi di manganello. Un testimone casuale da un balcone riprese la scena.
Il video fece il giro delle televisioni e contribuì a portare a processo il sergente Koon e gli agenti Wind, Powell e Briseno. Incredibilmente, nel 1992, furono assolti. Nella giuria, che nei processi americani viene scelta con molte trattative e compromessi, non c’erano neri: nove giurati erano bianchi, uno era ispanico, uno asiatico e soltanto uno aveva il padre afroamericano. Il 29 aprile 1992, dopo sette giorni di discussioni, la giuria, dopo aver esaminato il video, prosciolse tutti e quattro dall’accusa di aggressione, e tre su quattro anche dall’accusa di uso eccessivo della forza.
La sentenza scatenò immediatamente la rivolta degli afroamericani a Los Angeles, con scontri, auto in fiamme, barricate, saccheggi, oltre duemila feriti e 63 morti, un miliardo di dollari i danni, in un clima in cui le molestie e la violenza da parte degli ufficiali della polizia nei confronti dei membri della comunità afroamericana era pratica quotidiana. Al terzo giorno di sommosse qualsiasi evento a Los Angeles, o in altre città in cui ci furono disordini, fu sospeso. Il servizio di trasporto pubblico metropolitano si fermò. Diverse superstrade furono chiuse. L’aeroporto internazionale subì forti disagi a causa delle colonne di fumo. La polizia dovette arretrare di fronte alla rivolta. Dovettero intervenire l’esercito, i marines e persino la guardia nazionale.
Con lo schieramento dei militari, l’ordine fu ristabilito in tutta la città, ma durante i disordini furono uccise 63 persone, vi furono 2.383 feriti e più di 12.000 arresti.
Una volta calmate le acque vennero riaperte le indagini. Il sergente Koon e l’agente Powell furono condannati per violazione dei diritti civili, a 32 mesi di carcere, mentre Wind e Briseno furono ancora una volta prosciolti.
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Aforismi e citazioni sul Carnevale
Carnevale di Viareggio Aforismi e citazioni sul carnevale. Il termine deriverebbe dal latino carnem levare ("eliminare la carne"), poiché indicava il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di Carnevale (Martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima. I festeggiamenti maggiori avvengono il Giovedì grasso e il Martedì grasso, ossia l'ultimo giovedì e l'ultimo martedì prima dell'inizio della Quaresima. In particolare il Martedì grasso è il giorno di chiusura dei festeggiamenti carnevaleschi, dato che la Quaresima nel rito romano inizia con il Mercoledì delle ceneri e si festeggia da Venezia a Rio De Janeiro, tra maschere, travestimenti, dolci e scherzi, ricordando il saggio proverbio che recita "Carnevale guarisce ogni male". Quando inizia e quando termina in Italia il Carnevale 2022 Nella Chiesa cattolica la Domenica di Settuagesima è celebrata circa settanta giorni prima della Domenica di Pasqua e segna l'inizio del cosidetto Tempo di Settuagesima (o Tempo di Carnevale), un periodo di preparazione alla Quaresima, in cui si inizia l'astinenza dalle carni nei giorni feriali. Per il 2022 pertanto l'inizio del Carnevale sarà il 13/02/2022. La prima domenica di Quaresima per il 2022 è il 06/03/2022; l'ultimo giorno di carnevale è pertanto sabato 05/03/2022, 4 giorni dopo rispetto al martedì in cui termina per chi osserva il rito romano. La data della Domenica di Pasqua è diversa ogni anno perchè viene calcolata per mezzo di un calcolo basato sul giorno del primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera (21 Marzo). La Pasqua può quindi cadere tra il 21 Marzo e il 25 Aprile, pertanto la data di inizio del Carnevale può essere compresa tra il 10 gennaio e il 14 febbraio. Il Carnevale termina quaranta giorni prima della Domenica di Pasqua con il Martedì Grasso. Il giorno successivo, conosciuto come il Mercoledì delle Ceneri segna l'inizio della Quaresima, un periodo in cui i fedeli si astengono dal mangiare carne nei giorni feriali. Per il 2022 pertanto il Carnevale finisce il 01/03/2022. Le feste non sono necessariamente trasgressive ... né ricreano necessariamente uno stato di indifferenziazione sociale ... possono avere una funzione distributiva piuttosto che essere motivate da una tendenza allo spreco e alla distruzione ... Lungi dall’essere il caos supposto da alcuni teorici, le feste sono più spesso il culmine dell’attività organizzata in molte società. V. Valeri Oggi più che mai le subdole intenzioni si travestono con atteggiamenti di grande umanitarismo e sincera filantropia e sempre più spesso le atroci intenzioni si nascondono dietro un volto sorridente e dietro una maschera di gentilezza, beh, un momento, aspettate un po', ma Berlusconi, non sorride sempre! Carl William Brown Ma la causa vera di tutti i nostri mali, di questa tristezza nostra, sai qual è? La democrazia, mio caro, cioè il governo della maggioranza. Perchè, quando il potere è in mano d'uno solo, quest'uno sa d'essere uno e di dover contentare molti; ma quando i molti governano, pensano soltanto a contentar sé stessi, e si ha allora la tirannia più balorda e più odiosa: la tirannia mascherata da libertà! Ma sicuramente! Oh perchè credi che soffra io? Io soffro appunto per questa tirannia mascherata da libertà... torniamo a casa! Luigi Pirandello Sul palcoscenico del mondo non siamo altro che miseri attori, e talvolta è utile riuscire a mascherare i nostri tristi ruoli. Carl William Brown Mi sono vergognato di me stesso quando ho capito che la vita è una festa in maschera, ed io ho partecipato con la mia vera faccia. Franz Kafka Chi non ride mai non è una persona seria. Charlie Chaplin Durante il carnevale, gli uomini indossano una maschera in più. Xavier Forneret La maschera, che è il mezzo essenziale attraverso il quale ci si fa diversi, indica, nella sua origine etimologica longobarda, i fantasmi notturni dei morti e le larve persecutrici dei viventi. A.M. Di Nola La moderna solidarietà non è che il tentativo di mascherare la propria stupidità facendo esercizi di falsa umanità. Carl William Brown Durante il prossimo carnevale di Rio, Battisti si esibirà con LULA HOP. Renato Reggiani Se il dio della gioia porta sul volto una maschera tragica, forse allora anche il dio della sfiga si copre il viso con l'allegria. Carl William Brown
Aforismi, citazioni, massime e frasi sulle maschere e il Carnevale La miglior dote dei peggior politici è l'ipocrisia; quella dei peggior giornalisti è di mascherarla. Carl William Brown La vita è come il carnevale... non puoi sapere che scherzo ti farà! Aida Nasic Ogni persona non è che una "maschera teatrale"; un attore che recita il proprio ruolo e che assumendo così la propria personalità contribuisce ad arricchire la comica teatralità dell'umana stupidità. Carl William Brown Il volto è servile e servizievole, la maschera è dispotica e intransigente. Il volto ti viene dato, e si esprime su un unico piano orizzontale; la maschera si impone, ed è verticistica anche quando sempre piana. Aldo Busi Esistono spiriti liberi, audaci, che vorrebbero nascondere e negare di essere cuori infranti, superbi, immedicabili; e talvolta la follia stessa è la maschera per un sapere infelice troppo certo. Friedrich Nietzsche La maschera è antica quanto la stessa umanità ed è il simbolo della trasformazione dell'uomo in un altro Io. O. Eberle A Carnevale va a ruba il costume da Schettino; il coniglio di mare. Anonimo Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti. Luigi Pirandello La quaresima viene dopo il carnevale per ricordarci che siamo polvere e non coriandoli. Franco Lissandrin Il bene e il male sono questioni di abitudine, il temporaneo si prolunga e la maschera, a lungo andare, diventa il volto. Marguerite Yourcenar Devo fabbricarmi un sorriso, munirmene, mettermi sotto la sua protezione, frapporre qualcosa tra il mondo e me, camuffare le mie ferite, imparare, insomma, a usare la maschera. Emil Cioran Un bambino con una gamba sola va dalla mamma, e piagnucolando dice: "Mamma, a Carnevale posso avere il costume di Spider-Man?". E la mamma: "Ma come, quello da ghiacciolo non ti piace più?". Funcool88 Guardiamo i lati positivi della cosa: chi l'anno scorso si era vestito da barbone per carnevale, con lo stesso vestito quest'anno può vestirsi da ceto medio. Marco Vicari Tra un pò sarà carnevale, ma certa gente la maschera ce l'ha tutto l'anno! Carl William Brown Carnevale, va a ruba il costume da comandante Schettino. Non era più adatto a Halloween? Lia Celi Ogni spirito profondo ha bisogno di una maschera: e più ancora, intorno a ogni spirito profondo cresce continuamente una maschera, grazie alla costantemente falsa, cioè superficiale interpretazione di ogni parola, di ogni passo, di ogni segno di vita che egli dà. Friedrich Nietzsche Il Carnevale è una festa di contestazione, di rottura, di rigenerazione sociale vissuta in un tempo ciclico di morte e di resurrezione, d’annientamento e di rinascita, il Carnevale esprime anche la voce dei gruppi sociali inferiori e l’opposizione della cultura popolare alle forme e alle immagini della cultura ufficiale. P. Camporesi In questo mondo la grande categoria dei saggi è composta da saggi folli, tra i saggi che rimangono dobbiamo ulteriormente distinguere tra i veri saggi ed i folli mascherati, quest'ultima piccola categoria dei veri saggi è poi inficiata dai saggi che si vendono e che quindi lavorano in realtà per la più grande e potente categoria dei folli. Carl William Brown E' meglio essere odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo. Jim Morrison Ma è vero che Lapo a carnevale si traveste da Biancaneve....e i sette Nasi. Simone
Maschere Bergamasche Per Shakespeare l'uomo non è che un semplice attore, che si agita freneticamente sul palcoscenico di una vita senza senso interpretando il più delle volte un ruolo triste. Se dunque trovate di una certa verità l'analisi del grande drammaturgo consolatevi almeno con il motto di Giordano Bruno che soleva appunto dire "In tristitia hilaris, in hilaritate tristis." E si, è proprio vero, il dio della gioia porta sul volto una maschera tragica." Carl William Brown Per Carnevale pensavo di vestirmi da Giovanardi, ma il marrone non mi dona. M. Cristina Di Canio Ogni falsità è una maschera, e per quanto la maschera sia ben fatta, si arriva sempre, con un po' di attenzione, a distinguerla dal volto. Alexandre Dumas La stupidità è il rovescio e il ‘basso’ della verità ufficiale dominante; essa si manifesta soprattutto con una assoluta incomprensione delle leggi e delle convenzioni del mondo ufficiale e con l’evasione da esso. M. Bachtin L'intelligenza e la bontà preferiscono entrare in scena senza maschera. A. Schnitzler Ogni persona non è che una "maschera teatrale"; un attore che recita il proprio ruolo e che assumendo così la propria personalità contribuisce ad arricchire la comica teatralità dell'umana stupidità. Carl William Brown Avete fatto caso che l’ultima domenica di carnevale i cimiteri sono un mortorio? Toto' Se è vero che il Dio della gioia ha sul volto una maschera tragica è pur vero anche il contrario. Carl William Brown Oggi sono triste, ma è solo perché ho riso troppo ieri, e poi quando sono felice faccio sempre il serio. Si sa infatti che il Dio della gioia porta sul volto una maschera tragica. Carl William Brown Nessuno può portare a lungo la maschera. Seneca Ricordo quella volta che mio padre mi comprò i coriandoli. Fu un carnevale bellissimo, mi divertii un casino. Fu l'unica volta, perché l'anno dopo mio padre non mi volle più comprare i coriandoli. Mi rimproverò che l'anno prima li avevo buttati tutti. Mauroemme Il carnevale infrange le leggi del quotidiano, rese coattive dalla grammatica e dalla sintassi del pensiero comune e conformista, pertanto si configura come contestazione sociale e politica. Carl William Brown Carnevale mio, vi’ che mbruoglie / stasera maccaruni e craie fuoglie. / Carnevale mio, che combini / ogge cavatieddi e craie cipuddini. Canto irpino, XVIII sec Sul palcoscenico del mondo non siamo altro che miseri attori, e talvolta è utile riuscire a mascherare i nostri tristi ruoli. Carl William Brown Il fine di uno scherzo non è quello di degradare l'essere umano ma di ricordargli che è già degradato. George Orwell Verso la fine della vita avviene come verso la fine di un ballo mascherato, quando tutti si tolgono la maschera. Allora si vede chi erano veramente coloro coi quali si è venuti in contatto durante la vita. Arthur Schopenhauer E dopo tutto cos'è una bugia? Solo la verità in maschera. George Byron Siamo tanto abituati a mascherarci di fronte agli altri, che finiamo per mascherarci anche di fronte a noi stessi... Francois De Larochefoucauld Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero. Oscar Wilde Nascondi chi sono, e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni. William Shakespeare
Maschere italiane e carnevale La maschera incarna il principio della vita stessa. Michail Bachtin Una maschera ci dice di più di una faccia. Oscar Wilde Il mio amico Agapito Malteni ci provava costantemente con la sua collega Liuzza, ma lei non ci voleva assolutamente stare. Un giorno ha comprato un cappello carnevalesco a forma di membro maschile, lo ha indossato, e quando ha visto la collega entrare in bagno l'ha seguita e si è chiuso dentro con lei. Lei lo ha guardato ed ha esclamato: "Che cazzo ti sei messo in testa?!?". Friss Il carnevale scorso ero a casa di una coppia di amici quando si è presentato il loro bambino di dieci anni vestito da cow boy. Era tutto eccitato perché aspettava gli amici per andare a giocare. Ad un certo punto, è suonato il campanello. Fuori dalla porta c'era una marea di ragazzini e hanno chiesto se il loro figliolo poteva uscire a giocare con loro a indiani e cow boy. Erano tutti vestiti da indiani. Mauroemme Tutto ciò che è profondo ama mascherarsi; le cose più profonde odiano l'immagine e la similitudine. Friedrich Nietzsche Chi guadagna bene sappia che ciò è reso possibile dal fatto che gli altri guadagnano male, o non guadagnano affatto. Chi guadagna troppo a spese degli altri non può essere un filantropo, in verità è solo un ipocrita misantropo mascherato. Carl William Brown Carnevale 2012: va a ruba il costume da Schettino. E' quello da scoglione. Micro Satira Ci sono donne che a carnevale si vestono da San Francesco per parlare agli uccelli. Roba Da Maschi Odio il Carnevale. Ci provi con una principessa Disney e ti ritrovi a letto con un camionista di Brembate. Anonimo Se è giovedì grasso, nessuno problema. Se è martedì grasso, va benissimo, figurati. Se sono grasso io, tutti a rompere i coglioni. Periferia galattica Perché a carnevale i computer non funzionano piu' bene? Perché gli interrupt sono tutti mascherati! Anonimo "Pronto, mi scusi maestro. Ebrei, musulmani, cristiani, indù, buddisti, scintoisti: quando potremo riunirci tutti insiemi in unica grande chiesa?". Quelo: "A carnevale?". Corrado Guzzanti Una volta, per un veglione di carnevale, mia madre ebbe la bella idea di mascherarmi da pagliaccio. Mi riconobbero subito tutti. Mauroemme A carnevale tutto il mondo è giovane, anche i vecchi. A carnevale tutto il mondo è bello, anche i brutti. Nicolaï Evreïnov Tutta la vita umana non è se non una commedia, in cui ognuno recita con una maschera diversa, e continua nella parte, finché il gran direttore di scena gli fa lasciare il palcoscenico. Erasmo da Rotterdam Per tutta la vita avrei voluto piangere ed invece ho dovuto ridere o al limite rimanere serio; per tutta la vita ho dovuto portare una maschera come il Dio della gioia che ne aveva sul volto una tragica. Carl William Brown Il mio scopo è quello di insegnarvi a passare da un'assurdità mascherata a quella che è palesemente tale. Ludwig Joseph Wittgenstein Non mascherare i tuoi difetti con le virtù acquisite. Preferisco i difetti: sono simili ai miei. Kahlil Gibran Il volto è una vera maschera che ci è concessa per celare i nostri pensieri. Oscar Wilde L'anno scorso ho partecipato al concorso per il miglior costume, ma non ho vinto. E dire che il mio era perfetto: ero travestito da Uomo Invisibile! Marco Bernardini
Citazioni, aforismi e frasi sul Carnevale e le Maschere Per quanto riguarda invece il discorso dei proverbi di Carnevale, dobbiamo sottolineare che se da un lato evidenziano il lato festaiolo, irriverente e mangereccio della festa, dall’altro lo mettono in relazione ad altri appuntamenti nel corso dell’anno (soprattutto Pasqua e Natale) per “predire” il futuro o per capire chi si ha di fronte. Naturale è il paragone tra il Carnevale e la Quaresima che inizia il giorno dopo il martedì grasso: da un clima di festa all’ennesima potenza si passa a una dimensione più mesta, sottolineata anche dal rito delle ceneri. A Carnevale ogni scherzo vale. Non c’è Carnevale senza la luna di febbraio. A Carnevale tutto è lecito. Natale stizzone, Carnevale solleone. Quando il padre fa Carnevale, ai figlioli tocca far Quaresima. Tutti i cibi in Quaresima fan male, a chi abusò di tutti in Carnevale. Amore nato a Carnevale, muore a Quaresima. A Carnevale ogni scherzo vale, ma che sia uno scherzo che sa di sale. Chi è nato di Carnevale, non ha paura di brutti musi. A Carnevale si conosce chi ha la gallina grassa. Chi non gioca a Natale, chi non balla a Carnevale, chi non beve a san Martino , è un amico malandrino. Da san Luca (18 ottobre) a Natale, tutti studiano uguale; da Carnevale a Pasqua, chi studia e chi studiacchia. A Carnevale, il povero va a zappare. Carnevale a casa d’altri, Pasqua a casa tua, Natale in corte. Carnevale al sole, Pasqua al fuoco, Carnevale al fuoco, Pasqua al sole. Fa’ carnevale in maniera di poter fare pure una buona Pasqua. Carnevale col sole, Pasqua molle. Il carnevale al sole, la Pasqua al fuoco. Carnevale e Quaresima, per me è sempre la medesima. L’amore di Carnevale muore in Quaresima. Carnevale in casa d’altri e Natale in casa tua. La Quaresima è dopo il Carnevale. Natale senza denari, Carnevale senza appetito, Pasqua senza devozione si fanno male. Per approfondire l'argomento potete anche leggere: Storia e interpretazioni del Carnevale Citazioni spiritose sul carnevale https://www.youtube.com/watch?v=6NSDVz4lvI4 https://www.youtube.com/watch?v=M1Oc_resvL4 Aforismi per argomento Aforismi per autore Pensieri e riflessioni Read the full article
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Bollettino Covid oggi, i dati di contagi e morti in Italia di mercoledì 29 marzo regione per regione
DIRETTA TV 29 Marzo 2023 I dati dei bollettini Covid di oggi, mercoledì 29 marzo 2023, sul numero aggiornato di contagi, morti e ricoveri nelle regioni italiane che ancora rendono disponibile il bollettino quotidiano. 13 CONDIVISIONI Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su ATTIVA GLI AGGIORNAMENTI Il bollettino Covid con i dati di oggi, mercoledì 29 marzo 2023, con i numeri in…
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13 marzo … ricordiamo …
13 marzo … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2021: Giovanni Gastel, è stato un fotografo italiano. Lavora per numerose riviste di moda, tra cui: Vogue, Elle e Vanity Fair, collaborando anche con marchi di fama mondiale come Dior, Trussardi, Krizia, Tod’s e Versace, e non solo. (n. 1955) 2021: Raoul Casadei, è stato un musicista e compositore italiano, famoso per il contributo alla diffusione del ballo liscio. (n. 1937) 2021: Marvin Hagler,…
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"La Setta degli Elementi"
La scrittura ogamica
Secondo i celti, ciascuna cosa aveva il suo corrispettivo negli alberi, utilizzavano infatti l’Ogham, un tipo di alfabeto che racchiudeva significati mistici e dove ogni lettera simboleggiava un tipo diverso di albero.
La scrittura ogamica ha un aspetto particolare, in quanto è formata da una lunga linea, ai cui lati, o attraverso la quale, si dispongono delle tacche che vanno da una a cinque.
Tale sistema formato da tacche poteva essere utile anche per comunicare in modo cifrato, infatti alcuni ricercatori hanno individuato una corrispondenza tra le quattro serie di cinque caratteri dell’alfabeto ogamico e le dita della mano, che sono cinque, dotate di tre falangi, quindi di quattro spazi (includendo la punta del dito) che era possibile indicare, per trasmettere un messaggio in codice.
Ogham craobh significa Scrittura arborea.
Le consonanti:
- Beith: associato alla betulla, l’albero degli inizi, il primo a mettere le foglie e perciò il primo a comparire in questo alfabeto.
Per propiziare l’anno nuovo si usava scacciare lo spirito dell’Anno Vecchio proprio con verghe di betulla.
Il suo mese lunare va dal 24 dicembre al 20 gennaio, proprio il periodo appena successivo al solstizio invernale.
- Luis: il sorbo selvatico, famoso per le sue bacche di un rosso acceso.
Per i greci questo colore era associato ai morti, e infatti il sorbo è l’albero del risveglio e del ritorno alla vita.
Il suo mese lunare va dal 21 gennaio al 17 febbraio, e circa a metà di questo lasso di tempo si trova Imbolc, la celebrazione del ritorno della luce.
- Nion: il frassino
Le verghe (bastone) dei druidi erano fatte di questo materiale, inoltre Yggdrasil, l’albero del mondo nell’immaginario norreno, era proprio un enorme frassino.
Per i greci era una pianta sacra a Poseidone, il dio dei mari, e infatti nel Galles si usa costruire i remi a partire da questo legname.
Il suo mese lunare va dal 18 febbraio al 17 marzo, periodo delle piene, in cui l’elemento acquatico raggiunge la sua massima potenza.
- Fearn: l’ontano, albero oracolare che cresce sulle rive delle isole fluviali un tempo sede di santuari dove risiedeva un oracolo.
Quando viene tagliato, il suo tronco si tinge di rosso, quasi stillasse sangue, inoltre le sue foglie sono ricoperte da una patina viscosa che le rende impermeabili, pure il suo legname resiste bene all’acqua e per questo era utilizzato per i pilastri delle palafitte.
Il suo mese lunare va dal 18 marzo, quando inizia a fiorire, al 14 aprile. In questo periodo avviene l’equinozio primaverile.
- Saille: il salice, albero sacro a Ecate, dea greca connessa all’aspetto magico della Luna.
Il suo è il quinto mese dell’anno, così come si tratta della quinta lettera che stiamo analizzando, ed il V, a Roma, era il numero sacro alla dea lunare Minerva.
Precisamente il suo mese lunare va dal 15 aprile al 12 maggio, momento molto particolare, in quanto si celebrava Beltane, la rinascita della natura, accendendo grandi fuochi e venendo trascinati in festività al termine delle quali si usava cospargersi di cenere e rugiada per propiziare il benessere e la fertilità delle donne e della terra.
- Huath: il biancospino, dai fiori candidi e dalle bacche sanguigne, al quale sono legati i concetti di purificazione e castità.
Il suo mese lunare va dal 13 maggio al 9 giugno.
- Duir: la quercia, uno degli alberi dalla simbologia più forte in assoluto.
Duir è la radice da cui molte lingue anglosassoni hanno fatto derivare la parola porta, ma anche la parola druido trova qui le proprie origini.
Essa, come dice la tradizione, chiama il fulmine, ed infatti è associata a divinità tonanti come Zeus, Giove o Thor.
Il suo mese lunare va dal 10 giugno al 7 luglio, a metà del quale avviene il solstizio d’estate e il re sacro riceve la sua investitura.
- Tinne: l’agrifoglio
Nella mitologia gallese, Sir Gawain, il Cavaliere Verde, era armato di una mazza fatta con questo legname, proprio come il celtico Cu Chulainn.
Talvolta è assimilato ai significati legati al re sacro tipici della quercia, in fondo il dio del tuono presso i Galli si chiamava Tannus, e Tinna quello etrusco.
Il suo mese lunare va dall’8 luglio al 4 agosto.
- Coll: il nocciolo, l’albero dei sapienti e dei poeti. Quest'albero dà frutti dopo nove anni, e il nove è il numero sacro alle Muse ispiratrici.
Fionn, l’eroe celtico, aveva lo scudo fatto di questo materiale.
Il suo mese lunare va dal 5 agosto al 1 settembre.
- Muin: la vite (o, nei luoghi dove questa non cresceva, il rovo)
Pianta legata al vino e alla frenesia, è appannaggio di Dioniso.
La vendemmia avviene nella stagione autunnale, infatti nel suo periodo si celebra l‘equinozio d’autunno.
Il suo mese lunare va dal 2 al 29 settembre.
-Gort: l’edera. Simbolo di rinascita e rinnovamento, forse per il fatto che cresce a spirale e sale verso l’alto.
Il suo mese lunare va dal 30 settembre al 27 ottobre, ultimi momenti buoni per il raccolto, prima del sopraggiungere dell’inverno.
-Ngetal: il giunco
Rappresentava la sovranità del faraone, visto che il suo scettro era fatto di questo materiale.
Era utilizzato per coprire le capanne e fabbricare solidi tetti ed era perciò simbolo di un lavoro concluso secondo la corretta usanza.
Il suo mese lunare va dal 28 ottobre al 24 novembre.
-Ruis: il sambuco, albero connesso alle streghe.
Il suo mese lunare va dal 25 novembre al 23 dicembre, comprendendo il solstizio d’inverno, e da qui si può comprendere la sua associazione con l’oscurità e la magia.
Le vocali:
Esse rappresentano i giorni dei solstizi e degli equinozi.
-Ailm: l’abete, albero della nascita in molte culture e legato alla figura della divinità femminile e lunare.
Indica il primo giorno dell’anno.
-Onn: il ginestrone, dotato di fiori giallo dorati, come il sole delle prime giornate calde, rappresenta infatti il momento tanto atteso dell’equinozio di primavera.
-Ura: l’erica, dal colore rosso e rosato, che cresce in montagna è collegata al potente sole di mezza estate.
-Eadha: il pioppo bianco, canuto come la vecchiaia e come i giorni sempre più freddi dell’equinozio d’autunno.
-Idho: il tasso, albero della morte.
Con il legno di tasso si costruivano ottimi archi, che avevano lo scopo di uccidere i nemici, e con le sue bacche si ricavava una poltiglia utile per avvelenare le frecce. Alla luce di ciò, non ci stupisce il suo legame con il solstizio d’inverno, il giorno più buio e freddo dell’anno.
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+++Breaking Just For Information News+++
Ecco come siamo messi.
In Italia abbiamo almeno quattro morti sospette legate alla somministrazione del vaccino Astrazeneca: un bidello, due agenti e un militare. L'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) si è fiondata a bloccare il lotto Abv2856.
Negli ultimi giorni, altri Paesi europei hanno bloccato lotti di Astrazeneca a seguito di decessi e complicazioni dovute a trombosi. Parliamo di Danimarca, Lettonia, Estonia, Lussemburgo, Norvegia, Austria e Islanda.
Astrazeneca è la stessa casa farmaceutica con cui l'Unione Europea, fottendosene della trasparenza, ha sottoscritto un contratto che poi è stato in gran parte segretato. Nel frattempo, l'azienda biofarmaceutica anglosvedese non sta rispettando le consegne e nei mesi scorsi ha preferito fare affari con la Gran Bretagna. Al curriculum non proprio esaltante di Astrazeneca vanno aggiunte le reazioni avverse al vaccino registrate a Settembre negli USA (che hanno causato la temporanea sospensione della sperimentazione del farmaco) e gli errori di somministrazione a 2.700 volontari.
Finito qui? No.
Uno studio dell'Università di Stanford ha dimostrato, dati alla mano, che il lockdown è praticamente inutile. Confrontando i numeri dei contagi nelle nazioni in cui il lockdown è stato applicato (tra cui l'Italia) con quelli nelle nazioni in cui non sono state imposte chiusure o limitazioni, sono state rivelate variazioni insignificanti. E questo riguarda anche la crescita o la decrescita della curva del contagio lungo tutto l'anno scorso. In pratica, come viene specificato, "il rallentamento della crescita epidemica è legato più alle dinamiche naturali che alla conseguenza delle decisioni politiche". Qualcuno lo spieghi al signor Draghi che si appresta a mettere in zona rossa mezza Italia. Lo studio, pubblicato dall'"European journal of clinical investigation", conclude dimostrando che chiudere le persone in casa peggiora la situazione e che la gente va semplicemente informata.
A proposito di informazione, mettetevi comodi.
Tre accademici, Philipp Bagus, José Antonio Peña-Ramos e Antonio Sanchez-Bayon, hanno firmato sulla rivista "International journal of environmental research and public health" un appello molto chiaro: BASTA TERRORISMO MEDIATICO. A differenza di quello che fanno i nostri vomitevoli media ogni giorno, si dovrebbe cessare di dipingere il Covid come una nuova Peste Nera. Questo accanimento sull'argomento, alla continua ricerca del sensazionalismo, causa psicosi e paure che hanno effetti gravissimi sulla popolazione. Tv e Giornali dovrebbero soffermarsi sulle numerose testimonianze di guarigione, piuttosto che sui casi gravissimi (di gran lunga la minoranza). E indovinate un po', anche questi studiosi concordano che il lockdown non serve a nulla.
E ora arriva il meglio.
A marzo dell'anno scorso, una coppia emiliana è stata processata e multata per essere stata beccata fuori casa con una falsa autocertificazione, violando dunque i DPCM di contiana memoria. Ma un giudice di Reggio Emilia ha appena annullato la sanzione alla coppia, poiché il DPCM è "costituzionalmente illegittimo". Solo in alcuni casi e per specifici reati, come previsto dall'articolo 13 della Costituzione, si possono applicare determinate restrizioni alle libertà personali. Un precedente che darà vita a migliaia di giusti ricorsi.
Insomma, ecco il quadro.
Ora fatevi qualche domanda. C'era bisogno della figuraccia con le case farmaceutiche per prendere atto dell'inutilità e della nocività dell'Unione Europea? C'era bisogno di due studi scientifici per accorgersi dell'idiozia cosmica del lockdown e della dannosità del continuo terrorismo attorno al Covid? C'era bisogno della sentenza di un giudice per prendere coscienza dell'assurdità della guerra alle nostre libertà personali?
No, bastava continuare a pensare con la propria testa. Era chiedere troppo?
Matteo Brandi
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“Arresti, violenze, acqua avvelenata: io, birmana in Italia, vi racconto cosa sta succedendo in Myanmar” Di Tin Ni Ni Htet Mi chiamo Tin Ni Ni Htet, vivo a Genova da 13 anni. Sono laureata alla facoltà di lingue di Genova, organizzo viaggi e lavoro come accompagnatore turistico ufficiale sia per i turisti birmani nei paesi europei che per gli italiani che visitano il mio paese, il Myanmar. Sono cresciuta sotto la giunta militare fino a 24 anni, sono cosciente di quanto sono disumani ed egoisti e vorrei tanto che la nuova generazione potesse vivere con dignità godendo dei diritti umani e dell’istruzione che ognuno di noi merita. Per queste ragioni ho deciso di descrivere quello che sta succedendo in Myanmar. Il 1 febbraio 2021, in concomitanza con l’insediamento del nuovo governo eletto dal popolo, la giunta militare guidata dal generale Min Aung Hlaing ha arrestato il presidente Win Myint, il consigliere di Stato Aung San Suu Kyi e molti membri del governo, con il pretesto di supposte frodi nelle elezioni democratiche di novembre 2020. (...) A partire dalla prima settimana di febbraio, sono iniziate grandi proteste da parte di tutte le classi sociali della popolazione, guidate soprattutto dai giovani della cosiddetta Generazione Zeta, contro la dittatura militare. Le manifestazioni sono pacifiche, senza violenza da parte dei cittadini, e sono sempre proseguite fino ad oggi nonostante gli arresti, le continue e crescenti violenze e soprusi di ogni genere da parte dei militari. (...) Già in questa prima fase, i militari andavano nei quartieri ad arrestare attivisti, politici e giornalisti. Nonostante queste notizie volte a intimorire le persone e scoraggiare le azioni di protesta, ogni giorno sempre più manifestanti in tutte le città del Myanmar si riuniscono e scendono in strada. Per questo dall’8 di febbraio, il governo golpista ha proibito di uscire e radunarsi in più di 5 persone, vietando qualsiasi assembramento tra le 20 e le 4 di mattina. Ogni sera e durante gli orari del coprifuoco i militari entrano nelle case, rompendo anche le serrature con la forza ed eseguono arresti senza motivo. La violenza verso il popolo si è intensificata a partire dal 12 febbraio, quando sono stati liberati dalle carceri del Myanmar 23mila criminali. A partire dal pomeriggio di quel giorno si registrano violenze, rapine, incendi e disordini ogni giorno e notte. La popolazione non dorme per paura di subire soprusi. Ogni quartiere ha istituito una squadra di vigilanza per difendersi dalla polizia o dai delinquenti portati dalla polizia o dall’esercito tramite ambulanze o mezzi di Ong. Ogni giorno sono stati fermati bambini e ragazzini pagati dall’esercito con taniche di benzina per incendiare case ed avvelenare i contenitori d’acqua nei quartieri. Nonostante controlli ed allerta da parte della popolazione, purtroppo alcune fabbriche ed alcune case sono state bruciate e ci sono molti incendi dolosi. La polizia locale ha sostituito i capi di quartiere con altri assunti dai militari golpisti, per tenere ogni singola zona sotto il comando diretto dell’esercito, soprattutto per il controllo e l’arresto dei manifestanti. Quasi tutti i quartieri non accettano questa imposizione e protestano durante il giorno, alle 20 tutti battono le pentole facendo rumore. Dappertutto ci sono tensioni e violenze da parte del governo golpista che manda persone in divisa o senza a colpire persone e famiglie che protestano suonando le pentole: secondo la tradizione birmana, ogni fine anno del calendario buddhista, in ogni famiglia si suonano i coperchi delle pentole per scacciare i demoni nascosti nelle case. Oltre agli spari con proiettili veri, con proiettili di gomma, alle violenze verso il popolo picchiato con spranghe di ferro, i manifestanti hanno anche scoperto che migliaia di bottigliette d’acqua donate durante le manifestazioni da alcuni donatori sono state manipolate (presentano un forellino sul fondo poi richiuso) ed alcune persone sono state ricoverate per avvelenamento. Alle manifestazioni sono presenti anche piccoli gruppi di persone schierate a favore del governo militare, siamo certi che siano detenuti liberati dai militari per il loro atteggiamento violento. Al loro passaggio vengono protetti e accompagnati da polizia e militari. Dal momento in cui arrivano al centro delle manifestazioni popolari di protesta iniziano a creare il caos sparando con le fionde, rompendo le macchine dei passanti, picchiando i giornalisti. (...) Nel quartiere delle ferrovie a Mandalay vivono operai e impiegati della ferrovia che partecipano al movimento di disobbedienza civile e hanno manifestato disarmati bloccando il transito dei treni: la sera stessa sono arrivati i militari a sparare sulla folla lanciando anche bombe lacrimogene nelle case. Durante la notte i militari girano nei quartieri distruggendo macchine e moto parcheggiate. Il livello di violenza è aumentato dopo l’annuncio dell’ambasciatore birmano all’Onu Kyaw Moe Tun, che di fronte all’assemblea internazionale negli Usa il 26 febbraio, si è ufficialmente dichiarato a favore del popolo birmano invitando le Nazioni Unite ad agire per porre fine al colpo di stato. Dal giorno successivo le violenze si sono intensificate, la polizia ha iniziato a sparare ad altezza uomo e la prima vittima è stata una ragazza di 19 anni, colpita mortalmente alla testa da un proiettile il 29 febbraio a Nay Pyi Daw. In questi ultimi giorni i cittadini hanno iniziato a usare caschi e scudi fatti a mano, e maschere per proteggersi dalle bombe lacrimogene. Il 28 febbraio in un’unica giornata sono morte oltre 20 persone che manifestavano in pace, tanti di loro colpiti da proiettili alla testa. La seconda giornata più tragica è stata quella del 3 marzo dove nel quartiere di North Okkalapa a Yangon sono rimaste uccise dai militari più di venti persone attraverso uso di armi da guerra, lancio di bombe lacrimogene dal cielo con aerei, mentre la polizia ha aggredito anche i volontari impegnati nell’assistenza sanitaria e rotto i vetri dell’ambulanza. In un solo giorno, secondo le fonti dei media interni, in tutto il Myanmar le città hanno registrato quasi 60 morti uccisi dalla polizia. (...) Il popolo birmano è molto pacifico, non ama la violenza e anche per questo da più di un mese ogni giorno continua a fare manifestazioni per avere giustizia, senza reagire con la violenza e chiedendo aiuto attraverso i social media per avere un efficace aiuto diplomatico internazionale. Viviamo giorno e notte con la paura e siamo trattati in modo disumano: non sappiamo quando finiranno sia la forza di non reagire con la violenza sia l’energia per resistere in questa situazione, che si somma a tutte le altre difficoltà della popolazione per procurarsi il cibo e avere una esistenza dignitosa.
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Hamas smentisce ok alla proposta modificata di tregua: "Notizie false" | Netanyahu: "Avanti con l'operazione, vinceremo"
13 marzo 2024 00:15 TEMPO REALE Nessun accordo per il rilascio dei detenuti, inclusi bambini, donne e anziani. “Hydra” ha aperto il fuoco nel golfo di Aden 13 mar 11:17 Tajani: “Israele è andato oltre quella che poteva essere una reazione proporzionata” 13 mar 10:24 Missione Aspides, fregata greca apre il fuoco contro due droni 13 mar 10:19 Raid israeliano nel sud del Libano: due morti…
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Milano è memoria. Domani la posa di tredici pietre di inciampo per ricordare anche gli operai e le operaie morti nei lager per essersi ribellati al fascismo e ai tedeschi nel 1944
Milano è memoria. Domani la posa di tredici pietre di inciampo per ricordare anche gli operai e le operaie morti nei lager per essersi ribellati al fascismo e ai tedeschi nel 1944. Milano, domani, giovedì 7 marzo, in occasione del 70esimo anniversario degli scioperi che nel 1944 a Torino e Milano costarono la vita ad operai ed operaie, il Comune di Milano, nell'ambito del progetto Milano è Memoria, e il Comitato Pietre di Inciampo poseranno tredici nuove pietre. Insieme ai nomi di donne e uomini ebrei sarà ricordato anche chi manifestò contro il regime nazifascista che aveva convertito le fabbriche alla produzione di armi necessarie alla guerra impoverendo e affamando la popolazione già stremata da anni di conflitto. La cerimonia avrà inizio alle ore 8.30 in via in via Renato Fucini 5, con la posa della pietra in memoria di Margarethe Weissenstein De Francesco e proseguirà per tutta la mattinata. Vi parteciperanno i membri del Comitato, i familiari e la Presidente del Consiglio Comunale, Elena Buscemi. L'evento di domani rientra e chiude il palinsesto di iniziative dedicate al Giorno della Memoria iniziato lo scorso 25 gennaio con la posa delle prime dodici pietre del 2024. Con quelle di domani si arriverà a 26 in 23 luoghi della città. Dalla prima pietra di inciampo, posta nel 2017 in memoria di Alberto Segre, padre della senatrice a vita, in corso Magenta 55, sono 197 le persone ricordate in città, in 158 vie diverse (23 nuove quest'anno). Un mosaico della memoria che ogni anno aggiunge nuove presenze dove queste persone vissero fino al momento dell'arresto, della deportazione e della morte. Ecco chi sarà ricordato, dove e a che ora: 1. Weissenstein De Francesco Margarethe - via Renato Fucini, 5 alle ore 8.30; 2. Morandi Anacleto - via Eugenio Carpi, 3 alle ore 8.55; 3. Foà Bianca - via Pompeo Cambiasi, 3 alle ore 9.15; 4. Cajelli Giuseppe - via Bernardino de' Conti, 6 alle ore 9.50; 5. Giuliani Mario - via Giovanni Terruggia, 6 alle ore 10.15; 6. Valagussa Angelo - viale Affori, 20 alle ore 10.40; 7. Bosè Egidio - via Cesare Brivio, 7 alle ore 11.05; 8. Agresti Elio - via Amilcare Bonomi (angolo Davanzati), 2 alle ore 11.25; 9. Arabo Eugenio - via privata Leonardo Bruni, 13 alle ore 11.45; 10. Merlini Giuseppe - via Don Giovanni Verità, 7 alle ore 12.05; 11-12. Dana Sara e Behar Lea - via Giovanni Battista Casella, 41 alle ore 12.30; 13. Thomas Carlotta - via Emanuele Odazio, 6 alle ore 13.20.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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