#Roberto Murolo
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recliningbacchante · 2 years ago
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gennarocapodanno · 22 days ago
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Napoli, dopo le scale a Taranto quelle al Vomero in via Cimarosa vanno intitolate a Roberto Murolo. Inoltre bisogna aprire al pubblico, in tempi rapidi, la casa-museo dell'artista
Un nuovo appello per il grande cantore della canzone napoletana, conosciuto in tutto il mondo Via Cimarosa: le scale da intitolare a Roberto Murolo con la sua casa sullo sfondo             Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero che, in diverse occasioni, per ultimo nel ventennale della morte, avvenuta il 13 marzo 2003, ha…
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perfettamentechic · 10 months ago
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13 marzo … ricordiamo …
13 marzo … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2022: William Hurt, attore statunitense. Sposò l’attrice Mary Beth Hurt divorziando l’anno successivo. Ebbe una relazione con Sandra Jennings, con la quale ebbe un figlio e con l’attrice Marlee Matlin.  Si risposò con Heidi Henderson che gli diede due figli. Ebbe un’altra figlia dall’attrice Sandrine Bonnaire. (n. 1950) 2021: Giovanni Gastel, è stato un fotografo italiano. Lavora per numerose…
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static1997 · 1 year ago
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https://www.napoligrafia.it/musica/testi/marechiaroMarechiaro.htm
MARECHIARO MARECHIARO
Renato Forlani Maria Murolo, Roberto Murolo 1962
Che so’ ‘e rricchezze, che songo ‘e denare? Niente pe mme. I’ so’ padrone ‘e ‘nu grande tesoro tutto pe mme.
Marechiaro, Marechiaro. Tu, sulo tu, puó fá dicere a ‘stu core: "Ma che vuó cchiù?" E’ ‘na musica ‘stu mare ca nisciunu prufessore ‘ncopp’â carta po’ stampá. ‘Nu cuncierto senza fine ca si dduje se vònno bene, nun se pònno cchiù scurdá. Quanno ‘ncielo sponta ‘a luna, chi è meglio ‘e me? Tengo ‘ammore ‘int’a ‘sti bbraccia, dint’ô core ‘na canzone. Tengo ‘a luna e tengo a te.
Dint’ô silenzio ‘st’ammore è ‘nu suonno bello a sunná. Mentre suspirano e parlano ll’onne d’eternitá.
Marechiaro, Marechiaro.
Cosa sono le ricchezze, cosa sono i soldi? Niente per me. Io sono padrone di un grande tesoro tutto per me.
Marechiaro, Marechiaro. Tu, solo tu, puoi far dire a questo cuore: "Ma cosa vuoi di più?" E’ una musica questo mare che nessun professore sulla carta può stampare. Un concerto senza fine che se due si vogliono bene, non possono più dimenticare. Quando in cielo spunta la luna, chi è meglio di me? Ho l’amore tra queste braccia, nel cuore una canzone. Ho la luna e ho te.
Nel silenzio questo amore è un sogno bello da sognare Mentre sospirano e parlano le onde di eternità.
Marechiaro, Marechiaro.
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chouncazzodicasino · 3 months ago
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Per me, in macchina, è impossibile sentire la musica senza "riproduzione casuale". Come anche su youtube o spotify. Detesto sapere meccanicamente cosa viene dopo, voglio l'effetto sorpresa in macchina. Nella mia poi ho la mia pennetta con tante canzoni, tanti generi, tanti stati di umore e mi piace vedere cosa sceglie lei per me. A volte mi incazzo pure perché capisco chiaramente che non siamo sulla stessa lunghezza d'onda, magari lei è triste e io sono pimpante o il contrario, quindi cambio rapidamente canzone esprimendo disappunto. A volte mi stupisce con canzoni che non ricordavo di aver messo e mi ritrovo a dire "aaaa mo' sì, come ci sta bene". Per me è fondamentale questa in macchina, ogni stato d'animo, ogni paesaggio, ha una sua musica diversa e non voglio saperla da prima, mi deve capitare e stupire piacevolmente. Certo poi quando voglio cercare una canzone precisa sono cazzi, ma questo è un altro caso. In questi giorni non sto usando la mia macchina perché ce l'ha Barba, sto usando quella di mia madre che ha la sua pennetta. E fino a qua non c'è problema, ascolta grande musica anche la mia mamma, solo che la sua macchina divide le canzoni per autore e ti fa sentire tutto quell'autore, tutto, di seguito. Di sicuro ci sarà una modalità riproduzione ad cazzum anche lì ma comunque erano le 7 di mattina e stavo andando a lavoro, non si può pretendere troppo dalla mia testa. Ieri la cartella aperta che mi sono sentita andata e ritorno era: Roberto Murolo. Carino, sì. Ma due giorni di seguito no. Quindi ho cercato, perché se devo soffrire con un solo autore allora me lo cerco io. Finalmente ecco la cartella giusta: Wolfgang Amadeus Mozart. E ci siamo subito trovate. All'andata (otto di mattina di sabato, sottolineo, per andare dal fornitore a caricare 35 litri di pittura), tra due o tre archetti piacevoli, mi ha messo il Dies Irae, al ritorno un bel Figaro, subito cambio di umore, vedi? Non più andrrrrai farfallooooooneeammmmorooooosooooo. E' un attimo, alchimia donna-macchina raggiunta.
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haveyouheardthisband · 6 months ago
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bluehome91 · 9 days ago
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1967, il cantante napoletano Peppino Gagliardi incide "Che vuole questa musica stasera", scritta da Roberto Murolo e Gaetano Amendola. Diviene uno dei maggiori successi italiani degli anni '60 ottenendo un'estrema popolarità, nazionale ed internazionale. "Che vuole questa musica stasera" detiene anche il primato di brano italiano più utilizzato nelle pellicole cinematografiche.
#peppinogagliardi #naples #60s #italianmusic #robertomurolo #italiansinger #musicaitaliana #profumodidonna #themanfromuncle #dinorisi #guyritchie #italiancinema #italianstyle #beitalian #italians
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caffebruciato · 5 months ago
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likeneo · 2 years ago
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bu parça büyülü olabilir
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multiverseofseries · 1 month ago
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L'amica geniale 4, episodi 5 e 6: il terremoto interiore di Lenù e le crepe da riparare
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A metà dell'ultima stagione, la serie ci regala due episodi speculari in cui la vita e la morte sono gli aghi della bilancia che definiscono le esistenze dei personaggi. Mentre l’amicizia tra le protagoniste si rafforza e una nuova, dolorosa, consapevolezza si fa strada in Elena.
È sempre il rione a fare da sfondo alla quarta stagione de L'amica geniale. Lo abbiamo visto cambiare nel corso dei precedenti capitoli e lo ritroviamo transennato dopo il terremoto violentissimo mostrato nel quarto episodio. Una memoria che rimane in Lenù così come le macerie sedimentate dentro di lei che le impediscono di scrivere e hanno creato una frizione nel rapporto con Nino, fuggito con la famiglia "ufficiale" fuori Napoli, in cerca di riparo dopo il sisma.
Di crepe, vita e gelosia
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Fabrizio Gifuni e Alba Rohrwacher
Il terremoto è una metafora che racchiude lo stato d'animo del personaggio di Alba Rohrwacher. Una donna che ha perso la sua stabilità emotiva e sociale. Un debutto da scrittrice promettente e un presente nelle sabbie mobili. Una famiglia rispettabile a Firenze e, ora, una relazione extraconiugale con tanto di figlio in arrivo con un uomo inaccessibile, bugiardo, egoriferito. Lenù ne è consapevole e la sua crepa interiore, come quella che ha squarciato il soffitto dell'appartamento di via Petrarca, è ormai troppo profonda per essere ignorata. Come se non bastasse la salute di sua madre Immacolata continua a peggiorare e l'unico desiderio che la donna ha, oltre che Lenù ritrovi il suo posto nel mondo, è che i figli Peppe e Gianni smettano di vendere droga nel rione per i Solara. Una responsabilità di cui deve farsi carico la sorella maggiore.
Il Capitolo 29, La frattura è un grande esempio di scrittura e regia. Un episodio densissimo, ricco di avvenimenti. La vita e la morte che coesistono e cambiano le esistenze dei personaggi. La gravidanza che unisce Lila e Lunù e rende ancor più palese tutta l'inadeguatezza di Nino. "Sei una donna intelligente, ma certe volte non sembri tu. Dai troppa retta a Lila e diventi stupida", le dice l'uomo, assente nel momento della rottura delle acque e del parto della compagna senza la quale dice di non poter vivere.
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Una scena dell'ultima stagione
Una sequenza che esemplifica alla perfezione la vita di Lenù con una relazione con un uomo che non può essere davvero al suo fianco come dovrebbe. Sulle note di Dicitencello vuje di Roberto Murolo, Lenù mette al mondo una figlia che chiamerà Immacolata. Quel momento di gioia è interrotto quasi subito da un malore che colpisce sua madre e la costringe a una corsa disperata in ospedale. Ma Nino convince Lenù a restare a casa con le neonata e si fa accompagnare al pronto soccorso da Lila. Da quel momento per la donna inizia un calvario interiore, tra la paura per sua madre e la gelosia che l'attanaglia. La macchina da presa di Laura Bispuri indugia su primi piani e dettagli e mostra le fantasie funeste che si accavallano nella mente di Lenù. Ma l'episodio si chiude con una nota di profonda tenerezza. Lila si intrufola nel reparto in cui è ricoverata Immacolata per farle compagnia, addormentandosi al suo fianco.
La cattiveria della superficialità
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Irene Maiorino in scena
Il Capitolo 30, Il tradimento, sembra un racconto speculare al precedente grazie ad un altro parto, quello di Lila. Un copione che sembra ripetersi. La donna, da sola in casa dell'amica con la piccola Immacolata per permettere ad Elena di andare in ospedale dalla madre, si ritrova in travaglio. Pronta a salire in macchina di sconosciuti per farsi accompagnare al pronto soccorso, viene raggiunta da Enzo. Ma se il preambolo è simile, l'esperienza del parto è molto diversa da quella di Lenù. Lila trattiene invece di spingere e la ginecologa definisce il parto "una lotta contro natura". Fin dalla scoperta delle rispettive gravidanze, le due amiche hanno avuto un approccio diverso alla gestazione.
Lila ha lottato contro se stessa e i pensieri nella sua testa per nove mesi e si ripromette che non resterà mai più incinta. La bambina, Tina, ha il nome della bambola d'infanzia di Lenù. La stessa che l'amica, tantissimi anni prima, gettò per gioco in uno scantinato del rione. La nascita delle rispettive figlie unisce ancora di più le donne e diventa l'occasione per passare più tempo insieme regalando "una nuova ricchezza e profondità al rapporto". Ma alla nuova vita si contrappone anche la morte di Immacolata che fa conoscere a Lenù l'urto del tempo.
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Edoardo Pesce è Michele Solara
Un'assenza che, un anno dopo, continua a farsi sentire anche nel corpo della donna. Lei e Nino sono ancora una coppia, ma mentre l'uomo è in giro per congressi, scrive e vive due vite parallele, Lenù è sopraffatta dagli eventi e dalla quotidianità. "Elena Greco è una meteora", scrivono della sua carriera letteraria. "Vuoi dimostrare a tutti che si sbagliano?", le chiede il suo editore. E così Lenù accetta di consegnare un nuovo libro in pochi mesi. Ma come si può scrivere in mezzo alle tensioni? È così che la donna sceglie di ricominciare a occuparsi di se stessa. Il suo futuro è la scrittura.
Ma nel farlo non ha idea di cosa l'espetti sul piano privato. Nino Sarratore, il ragazzino di cui si era innamorata, per il quale ha messo tutto in discussione, spezzato legami e messo da parte la sua carriera, riconferma tutta la sua bassezza umana. Una scoperta sconvolgente ma, al tempo stesso, niente affatto sorprendente. Lenù lascia l'appartamento di via Petrarca con le sue figlie e si rifugia dall'amica di sempre. Lila con fermezza le dice di essersi sbagliata su quell'uomo e di lasciarlo perché ha "un altro destino". Un destino per il quale ha "buttato il sangue". "E se adesso continui così ti perderai sempre di più". Parole dure ma che Lila contrappone al gesto ben più doloroso di Nino. Perché "la cattiveria peggiore è quella della superficialità".
Due episodi che si parlano
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Lino Musella nella quinta puntata
Gli episodi centrali della quarta e ultima stagione de L'amica geniale continuano a mantenere altissima la qualità narrativa e registica. La macchina da presa indugia sempre sui primi piani di Lenù in una prossimità fisica che rende ancor più palpabili i suoi stati d'animo. La frattura e Il tradimento si parlano grazie alle gravidanze delle due protagoniste e alla contrapposizione tra vita e morte. Due episodi ricchi di punti, di svolte narrative e riflessioni intime. Lenù, dolorosamente, è sempre più consapevole di ciò che ha messo da parte e degli errori commessi come se si stesse risvegliando da un grande sonno che l'ha lasciata immobile. Il tentativo di ricomporre una crepa rimasta aperta troppo a lungo.
E continua a stupire la capacità della scrittura di concentrarsi su dettagli che amplificano la forza delle immagini. Elena Ferrante nei suoi romanzi e gli sceneggiatori della serie sanno raccontare l'animo umano, le sue cadute e bassezze, ma anche regalarci momenti di profonda commozione. Momenti non necessariamente collettivi. Perché la forza de L'amica geniale è che tutti possono trovare un briciolo della propria esperienza, che sia la morte di un genitore, un tradimento e il tentativo di rialzare la testa.
Conclusioni
Gli episodi centrali dell'ultima stagione de L'amica geniale sono un dittico speculare in cui la vita che nasce e la morte hanno il potere di cambiare le esistenze dei personaggi. Lila e Lenù entrano in una nuova fase della loro amicizia e le crepe interiori sedimentate a lungo iniziano un timido processo di ricomposizione. Sono episodi ricchissimi dal punto di vista narrativo che la regia di Laura Bispuri enfatizza nella prossimità della macchina da presa e il corpo di Elena.
👍🏻
Le prove attoriali del cast.
La contrapposizione vita e morte.
La metafora del terremoto per raccontare lo stato d'animo di Lenù.
La capacità di parlare al singolo spettatore.
👎🏻
Edoardo Pesce, nella sua breve apparizione, non permette di mostrare al meglio il suo Michele Solara.
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bishopesblog · 2 months ago
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ROBERTO MUROLO & MIA MARTINI - CU'MME (remastering)
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recliningbacchante · 1 year ago
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gennarocapodanno · 3 months ago
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Vomero: no all'intitolazione di Vicoletto Cimarosa al magistrato Guido Capozzi
Mentre due grandi artisti vomeresi Murolo e Noschese attendono ancora Vicoletto Cimarosa             ” Ribadisco ancora una volta la mia contrarietà alla decisione d’intitolare vicoletto Cimarosa, la strada che partendo dall’incrocio con via Cimarosa, costeggia la facciata laterale della stazione superiore della funicolare di Chiaia per arrivare all’ingresso di villa Lucia, al magistrato e…
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edo1948 · 3 months ago
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Adoro ❤️
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genericrecordreviews · 3 months ago
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New mix w/ Gino Paoli and more.
TRACKLIST:
Gustaf Dicksson, "Skönhetens Förfall"
Alastair Galbraith, "I'm Brave I'm Scared"
Faust, "It's A Bit Of Pain"
Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza, "Light Music"
Sandalwood, "Laird O Macgregor's Lament"
Silver Jews, "How To Rent A Room"
Māpura Music, "We Eye A Weh"
Cindy Lee, "Don't Tell Me I'm Wrong"
John Fahey, "When The Springtime Comes Again"
Kath Bloom, "Long Way To Go Home"
Roberto Murolo, "Era De Maggio"
Alvin Curran, "Gli Scariolanti"
{scope}, "Verbena Santa"
Gino Paoli, "Io Vivo Nella Luna"
Nova Scotia, "Threading"
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1sileno · 7 months ago
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