#Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia
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storiearcheostorie · 19 days ago
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Pompei, il Dna estratto dai calchi in gesso racconta chi erano (davvero) le vittime dell’eruzione del 79 d.C.
Pompei, il Dna estratto dai calchi in gesso racconta chi erano (davvero) le vittime dell’eruzione del 79 d.C.
Redazione Nel 79 d.C., il Vesuvio produsse una delle maggiori eruzioni della sua storia seppellendo la città romana di Pompei e i suoi abitanti sotto uno spesso deposito formato da lapilli e ceneri. Molti pompeiani furono uccisi dal crollo dei tetti dovuto al carico dei lapilli che cadevano da decine di chilometri d’altezza mentre altri, sopravvissuti a questa prima fase, trovarono la morte a…
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danieleneandermancini · 6 months ago
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PARENTELA E ASCENDENZA NELLA CULTURA CELTICA DEL BADEN-WÜRTTEMBERG, GERMANIA
PARENTELA E ASCENDENZA DELLA CULTURA CELTICA DEL BADEN-WÜRTTEMBERG, GERMANIA La cultura celtica dell'Età del Ferro preromana nell'Europa centrale e occidentale ha lasciato fino ai giorni nostri numerose tracce, anche sotto forma degli spettacolari enormi tumuli funerari e manufatti archeologici unici. Nonostante questa ricca eredità, molto di questa civiltà resta ancora celata. In una collaborazione tra l'Ufficio Statale per la Conservazione dei Monumenti storici del Baden-Württemberg e il Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology (MPI-EVA) di Lipsia, sono stati ricostruiti, per la prima volta, i...
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Svante Paabo, il neanderthal genome ed il Premio Nobel per la medicina
È tempo delle assegnazioni dei premi Nobel 2022. Il Premio Nobel per la Medicina è stato assegnato a Svante Paabo, il pioniere della paleogenetica e del "neanderthal genome". Svante Paabo ed il neanderthal genome Scendendo nel dettaglio, l’Assemblea del Nobel al Karolinska Institutet di Stoccolma ha assegnato il prestigioso riconoscimento al lavoro di Pääbo sull’analisi del genoma dei Neanderthal, che negli anni ha permesso di studiare l’evoluzione umana, la relazione dell’Homo Sapiens con i propri antenati e soprattutto il modo in cui il trasferimento genetico influenzi il sistema immunitario odierno. https://www.youtube.com/watch?v=6oPR9xWymnY Chi è Svante Paabo? Svante Pääbo, nato a Stoccolma nel 1955, ha studiato presso l'Università di Uppsala, prima nella Faculty of Humanities, poi nella School of Medicine, conseguendo il dottorato di ricerca nel 1986. È stato postdoc alle università di Zurigo e Berkeley, quindi professore all’Università di Monaco. Dal 1997 co-dirige il Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia, nella cui Università è Professore di Genetica e Biologia Evoluzionistica. È membro dell’Embo e dell’editorial board di numerose riviste internazionali ricordano l’Accademia dei Lincei. Paleogenetica e neanderthal genome Al biologo svedese si deve anche l'origine della paleogenomica, una disciplina scientifica completamente nuova che ha permesso di raccontare da dove veniamo, analizzando il genoma dei nostri antenati più remoti. È l'Accademia dei Lincei (una delle istituzioni scientifiche più antiche d'Europa e di cui lo stesso neo Premio Nobel fa parte) a sottolineare e ricordare l'importanza di questa disciplina: “L’origine dell’uomo e l’evoluzione umana è una delle grandi sfide della scienza, fino a tempi recenti affrontata analizzando ossa e denti fossili o i manufatti del Paleolitico. Svante Pääbo ha inaugurato un approccio genetico alla paleoantropologia, estraendo e analizzando il Dna dai resti fossili, estendendone il campo disciplinare alla paleogenetica. Superando incredibili difficoltà tecniche, Pääbo ha coordinato una serie di studi che consentono di comprendere oggi l’evoluzione umana in modo molto più completo, producendo una vera e propria rivoluzione in questo campo”. Read the full article
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netmassimo · 4 years ago
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Un articolo pubblicato sulla rivista "Science" riporta l'estrazione di DNA del nucleo appartenente a Neanderthal da sedimenti scavati in depositi nella Spagna settentrionale e in Siberia. Un team di ricercatori guidato da Benjamin Vernot del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia, in Germania, ha usato tecniche sviluppate appositamente per estrarre DNA dai sedimenti nel corso degli ultimi anni. Nel sito spagnolo, ciò ha permesso di scoprire DNA collegato a diverse popolazioni di Neanderthal con la sostituzione di una popolazione da parte di un'altra circa 100.000 anni fa.
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storiearcheostorie · 7 months ago
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Arabia Saudita, dalla "grande grotta" di Umm Jirsan riemergono le tracce della vita dei pastori di 8mila anni fa
Studi / Arabia Saudita, dalla "grande grotta" di Umm Jirsan riemergono le tracce della vita dei pastori di 8mila anni fa
Redazione Tracce di insediamenti di pastori risalente al periodo neolitico, e frequentato per migliaia di anni fino all’età del Rame e del Bronzo, riemergono dalla grotta di Umm Jirsan, nell’Arabia Saudita nord-occidentale. Ad annunciarlo è la Commissione per il Patrimonio Saudita, responsabile della documentazione e della conservazione del patrimonio materiale e immateriale dell’Arabia Saudita…
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storiearcheostorie · 1 year ago
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ARCHEOSTUDI / Pelle scura, calvizie, antenati anatolici: le ultime scoperte sul genoma di Ötzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio
ARCHEOSTUDI / Pelle scura, calvizie, antenati anatolici: le ultime scoperte sul genoma di #Ötzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio Articolo completo su Storie & Archeostorie: #archeologia #EuracResearch
Eurac Research/Ivo Corrà Un team di ricerca, utilizzando una tecnologia di sequenziamento avanzata, ha tracciato un quadro più preciso dell’aspetto e delle origini genetiche dell’Uomo venuto dal ghiaccio. Il genoma di Ötzi era già stato decodificato più di dieci anni fa: era la prima volta per una mummia e aveva permesso di capire aspetti importanti del patrimonio genetico della popolazione…
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storiearcheostorie · 2 years ago
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ARCHEOSCOPERTE / Un ciondolo in osso di cervo restituisce il Dna di una donna vissuta nel Paleolitico
#ARCHEOLOGIA #SCOPERTE / Un ciondolo in osso di cervo restituisce il #Dna di una donna vissuta nel #Paleolitico La straordinaria scoperta è stata effettuata da un team di ricerca guidato dal Max Planck Institute. ARTICOLO COMPLETO su @StorieArcheo
Il dente di cervo scoperto nella grotta di Denisova nella Siberia meridionale che ha restituito l’antico DNA umano.© MPI for Evolutionary Anthropology Un team di ricerca internazionale guidato dal Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia, in Germania, ha per la prima volta isolato con successo un antico DNA umano da un manufatto del Paleolitico: nella fattispecie, un dente di…
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storiearcheostorie · 2 years ago
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ARCHAEONEWS / Scientists recover an ancient woman’s DNA from a 20,000-year-old pendant
#ARCHAEONEWS / Scientists recover an ancient woman’s #DNA from a 20,000-year-old pendant @maxplanckpress
An international research team led by the Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology in Leipzig, Germany, has for the first time successfully isolated ancient human DNA from a Paleolithic artefact: a pierced deer tooth discovered in Denisova Cave in southern Siberia. To preserve the integrity of the artefact, they developed a new, nondestructive method for isolating DNA from ancient bones…
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storiearcheostorie · 2 years ago
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ARCHEOSTUDI / I popoli preistorici sopravvissuti all'ultima Era Glaciale? Si estinsero in Italia
#ARCHEOLOGIA #STUDI / I popoli preistorici sopravvissuti all'ultima Era Glaciale? Si estinsero in Italia: lo rivela uno studio internazionale pubblicato su #Nature @Nature | @UNI_FIRENZE | @UniPadova | @Unibo | @unipisa | @unisiena | @unipa_it | @univca
Ricostruzione di un cacciatore-raccoglitore associato alla cultura gravettiana (32.000-24.000 anni fa), ispirata ai reperti archeologici del sito di Arene Candide (Italia) (foto: Tom Bjoerklund) Con il più grande set di genomi di cacciatori-raccoglitori europei preistorici mai realizzato, un gruppo di ricerca internazionale, a cui ha partecipato l’Università di Firenze, ha riscritto la storia…
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netmassimo · 4 years ago
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Un articolo sulla rivista "Nature" riporta uno studio genetico su alcuni esseri umani che vissero nella grotta di Bacho Kiro, nell'odierna Bulgaria, i più antichi umani moderni finora datati con ragionevole certezza. Un team di ricercatori è riuscito a ottenere DNA dalle ossa disponibili, analizzato al Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia, in Germania. Il confronto con le caratteristiche genetiche delle odierne popolazioni europee e asiatiche mostra come quegli antichi umani si diffusero e che essi avevano alcuni antenati Neanderthal.
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netmassimo · 4 years ago
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Un articolo pubblicato sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences" riporta un sequenziamento di elevata qualità del DNA di una donna Neanderthal. Un team di ricercatori guidato da Svante Pääbo del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia, Germania, ha compiuto il terzo sequenziamento di quel livello di un Neanderthal. I resti di questa donna sono stati scoperti nella grotta di Chagyrskaya, dove visse tra 60.000 e 80.000 anni fa, e di conseguenza classificata come Chagyrskaya 8. Le sue caratteristiche genetiche indicano che era imparentata più strettamente con la popolazione che visse nell'odierna Croazia che con quella che visse in Siberia 40.000 anni prima.
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netmassimo · 5 years ago
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Un articolo pubblicato sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences" riporta un'analisi genetica dei resti di due Neanderthal scoperti a Gibilterra nel 1848 e nel 1926. Un team di ricercatori coordinato dal Museo Nazionale di Storia di Londra e dal Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology (MPI-EVA) di Lipsia ha compiuto l'estrazione di DNA dai resti di quei due individui riuscendo a stabilire che il cranio scoperto nel 1848 nel sito di Forbes' Quarry apparteneva a una femmina mentre quello scoperto nel 1926 e soprannominato Bambino della Torre del Diavolo era un maschio. La femmina era imparentata più strettamente con i Neanderthal che abitarono in Europa tra 60.000 e 120.000 anni fa che con quelli che abitarono in Spagna 49.000 anni fa.
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netmassimo · 5 years ago
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Un articolo pubblicato sulla rivista "Science Advances" riporta uno studio compiuto sul DNA di due Neanderthal che vissero negli attuali Germania e Belgio circa 120.000 anni fa. Un team guidato dal dottor Stéphane Peyrégne del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia, in Germania, ha usato i dati genetici ottenuti da ossa ancora in buono stato dei due individui concludendo che si trattava di membri di una popolazione da cui discendono almeno in parte tutti i successivi Neanderthal identificati eccetto quelli che vissero sui Monti Altaj in Siberia.
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netmassimo · 7 years ago
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Un articolo pubblicato sulla rivista "Nature" descrive una ricerca che aiuta la ricostruzione della fase finale della storia dei Neanderthal. Un team di ricercatori del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia, in Germania, ha sequenziato il genoma di 5 individui di quella specie vissuti tra 39.000 e 47.000 anni fa. Questi individui sono imparentati in modo più stretto con quelli che si incrociarono con gli umani moderni che a un individuo più antico dei monti Altaj di cui è stato sequenziato il DNA tempo fa.
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netmassimo · 7 years ago
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Un articolo pubblicato sulla rivista "Nature Communications" descrive una ricerca genetica su un ominino europeo le cui ossa sono state trovate in Germania, nella grotta di Hohlenstein-Stadel. Quest'individuo ha circa 124.000 anni ed è un Neanderthal ma il suo DNA mitocondriale è diverso da quello degli altri della sua specie. Secondo i ricercatori del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia, in Germania, ciò indica un incrocio con ominini africani imparentati strettamente con l'homo sapiens.
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netmassimo · 7 years ago
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Un articolo pubblicato sulla rivista "eLife" descrive una ricerca sugli elefanti basata su analisi genetiche delle tre specie esistenti e dell'elefante dalle zanne dritte (Palaeoloxodon antiquus), estinto ma di cui è riuscito il prelievo di campioni di DNA da ossa. Un team di ricercatori guidato da Matthias Meyer del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia, in Germania, propone un nuovo albero genealogico degli elefanti diverso da quello usato oggi.
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