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PARENTELA E ASCENDENZA NELLA CULTURA CELTICA DEL BADEN-WÜRTTEMBERG, GERMANIA
PARENTELA E ASCENDENZA DELLA CULTURA CELTICA DEL BADEN-WÜRTTEMBERG, GERMANIA La cultura celtica dell'Età del Ferro preromana nell'Europa centrale e occidentale ha lasciato fino ai giorni nostri numerose tracce, anche sotto forma degli spettacolari enormi tumuli funerari e manufatti archeologici unici. Nonostante questa ricca eredità, molto di questa civiltà resta ancora celata. In una collaborazione tra l'Ufficio Statale per la Conservazione dei Monumenti storici del Baden-Württemberg e il Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology (MPI-EVA) di Lipsia, sono stati ricostruiti, per la prima volta, i...
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#Asperg-Grafenbühl#Celti#cultura celtica#Eberdingen-Hochdorf#genomi#Joscha Gretzinger#Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology#Stephan Schiffels
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NUOVO SCANDALO LEGATO AL LABORATORIO DI WUHAN: FUGA DI CEPPO DELLA POLIO 'ARTIFICIALE'
Il laboratorio cinese che ha accidentalmente rilasciato il virus COVID-19 sembra essere coinvolto in un'altra possibile fuga, questa volta riguardante un ceppo 'artificiale' di poliomielite. Secondo quanto riporta il Daily Mail, una nuova indagine ha identificato la presenza del ceppo che ha infettato un bambino di 4 anni nella provincia cinese dell'Anhui come "99%" identico a una variante creata dall'uomo conservata presso l'Istituto di Virologia di Wuhan, distante 200 miglia.
Il biologo molecolare Richard Ebright, non coinvolto nella ricerca, sottolinea che "questi risultati evidenziano lo scioccante stato d'insicurezza della ricerca virologica globale".
Nonostante i ricercatori dell'Istituto Pasteur a Parigi ipotizzino che il ceppo possa derivare dal virus degli anni '50 utilizzato per sviluppare farmaci mangiavita e non dal laboratorio cinese, sussistono comunque motivi validi per mantenere i sospetti rispetto alle pratiche poco sicure nel centro e alla vicinanza geografica dell'Anhui a Wuhan.
La scoperta del nuovo ceppo potrebbe aggiungersi ad una serie precedente di violazioni della sicurezza collegabili alla struttura gestita dal governo cinese. Nel 2022 la poliomielite è riapparsa negli Stati Uniti dopo dieci anni grazie al caso del bambino in Anhui, con segnalazioni del virus anche nel sistema fognario newyorchese.
Al confronto dei genomi completi del ceppo WIV14 con quello usato per i farmaci mangiavita cosiddetti antipolio si evidenzia una differenza minima: solamente 70 nucleotidi su oltre 7.000 blocchi base del DNA.
Secondo i Centri per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (CDC), la maggior parte degli infetti da poliovirus è asintomatica o presenta sintomi influenzali lievi come mal di gola e febbre della durata di pochi giorni.
L'indagine sulle origini precise del ceppo WIV14 rimane aperta mentre le implicazioni relative alla salute pubblica si profilano come un ulteriore scusa per mettere il cappio al collo dei popoli.
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jíhau.... LISDFHDSF "paskuda" oh né to si budu muset zapamatovat, to je až moc dobré. Ve válce a v lásce není fér! A neboj, ty mi to vrátíš, něco se určitě chytne (už teď začínám víc strkat česká slova do anglických konverzací, už to začíná). Myslím, že takhle to je víc sranda a navíc, málá cena za dobrou konverzaci! A neboj, bojovat budu, už by na mě meli být zvyklý na horší <3
No já samozřejmě také děkuji! Ono to občas chce trochu popošťouchnout, aby se ty myšlenky rozproudily. Oh tuhle verzi jsem ještě neslyšel ale to je hodně dobrý...
Možná to byla situace kde dougali, že z jejich mnohých komunikací Pebbles dávno došlo, že chyby v hraní s vlastními genomy mají fatální následky. Něco co byla pro Suns samozřejmost zatímco Pebbles měl špatný případ tunelové vize. Souhlasil bych, že ano, jsou trochu tupý a sami v jedné zprávě tvrdí, že se Pebbsiho vzdorovitost a tvrdohlavost dost zlepšila, takže se dá předpokládat, že opravdu věřili v jeho zlepšení ... až trochu moc. Až moc lidskoti na jejich vlastní vkus! Paralely v příbězích jsou skvělé, nikdy jich není moc (lež, ale víš co myslím)
Oooh o té jsem ještě neslyšel, já obecně pokud na to nenarazím tady na tumblr tak na ao3 nehledám tak často, ale na Assembly se určitě podívám! Dík!
LISDHFLISDFLSDHFLIDSF a Nish si není jist, zda-li se trochu bát nebo být trochu víc poblázněný! (odpověď je, samozřejmě, obojí). Krucifix to je dobrá představa. Ještě teď se snažím nesmát a to mi tyhle odpovědi chvíli trvají napsat LIDSFHDSF
ale nie, no ešte na mňa vytiahneš tú paskudu keď to budzem najmenej čakať. nepočul si to odo mňa, ale myslím si že hádzať nejaké tie fajnové slovíčka z rodného jazyku do anglicky konverzácií je supriš vec. Edukácia, Bitch. a TAK sa mi to ľúbi!!! trhať trhať vražda grrrrrrr driapať brechať haf haf haf haf grrrr
glsdkmclkdj nemáš zač, hovadko 🫰 a jo, je to tak dobrá verzia že mi to preusporiadalo mozgovú chémiu, výborne je
JKLSDM sa mi ľúbi ako so Sunsom je to také že. fungujú vcelku dobre obidve strany spektra na nich. príliš veriaci/úplne neveriaci... emociálne ustaraný/majú to u riti. ale JEDEN konstant existuje a to je to že sú El Idiotto. (paralely sú moje najobľúbenejšie veci v príbehoch vôbec ja by som trhala so zubami pre ne. tú Najtupšiu Najmenšiu vec zeberu a ukážem na ňu a kríčim PARALELA!!!! PARALELA IDENTIFIKOVANÁ!!!!!! AAAAAAAAAAAAA!!!!!!!! ale hej, áno, viem čo myslíš)
prosím prosím! dúfam že si to užiješ/užil si si (-lies on the floor- tak pomali odpovedám urghhgh moje sociálne baterky sú na riť a chcem ti odpovedať poriadne waugh..)
GJDSKMCKL Moon vs kapr. Moon vyhrá. koment priateľa? "To bola tá najdesivejšia ale zároveň najpríťažlivejšia vec ktorej som boli kedy svetkom. Asi som adrenalínový nadšenec."
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Tecniche di editing genetico il polimorfico
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Tra alcune decine di anni, le tecnologie di editing genetico potrebbero ridurre la probabilità di malattie umane comuni. Nel 2018, il ricercatore cinese He Jiankui annunciò la nascita di due bambine, Lulu e Nana, i cui genomi erano stati modificati nel tentativo di renderli immuni al virus dell’immunodeficienza umana (HIV). Ciò suscitò indignazione internazionale, l’arresto di He Jiankui e numerosi appelli per una moratoria sull’editing genetico riproduttivo. In particolare, He Jiankui stava lavorando al di fuori delle normative nazionali e del consenso internazionale sull’editing genetico e altre ricerche embrionali, violando principi più generali dell’etica della ricerca, come il requisito del consenso informato. Nature ha aperto il 2025 con un editoriale intitolato “C’è bisogno di parlare di editing del genoma umano”. Sottotitolo: “Tra alcune decine di anni, le tecnologie di editing genetico potrebbero ridurre la probabilità di malattie umane comuni. Le società devono utilizzare questo tempo per prepararsi al loro arrivo”. Il tema è delicatissimo e Nature stessa mette le mani avanti: “Stiamo pubblicando questo lavoro perché è importante iniziare una conversazione su cosa potrebbe accadere se le tecnologie di editing genetico più sofisticate diventassero disponibili, cosa che potrebbe accadere entro 30 anni”. Altrimenti detto: gli ultimi cento anni hanno mostrato che le nuove tecnologie vengono sviluppate prima che si avvii una discussione sui loro impatti etici, sociali e ambientali: cerchiamo di non ripetere l’errore. La rivista ha pubblicato un lavoro secondo cui l’editing poligenico del genoma negli embrioni umani e nelle cellule germinali dovrebbe diventare realizzabile nei prossimi tre decenni. Sulla sicurezza di queste procedure non sappiamo praticamente nulla, ma le conoscenze scientifiche attuali sono tali che, per la prima volta nella storia, ciò potrebbe dare una spinta decisiva anche alle ricerche relative alla sicurezza. Negli ultimi decenni, gli studi genetici nelle popolazioni umane hanno portato alla scoperta di decine di migliaia di varianti del DNA associate a uno o più tratti complessi, tra cui malattie comuni come le malattie autoimmuni, il diabete, le malattie cardiache, il cancro e i disturbi psichiatrici, nonché tratti quantitativi come la pressione sanguigna, l’indice di massa corporea e l’altezza. Isolatamente, le varianti associate ai tratti tendono ad avere effetti molto piccoli, ma l’effetto cumulativo su più loci può essere sostanziale. Modificare un numero relativamente ridotto di varianti genomiche potrebbe fare una differenza sostanziale nel rischio di sviluppare malattia coronarica, malattia di Alzheimer, disturbo depressivo maggiore, diabete e schizofrenia. Allo stesso modo, cambiamenti significativi nei fattori di rischio, come il colesterolo a bassa densità e la pressione sanguigna, potrebbero, teoricamente, essere ottenuti mediante editing poligenico. Il punto è studiare gli effetti della modifica di più varianti contemporaneamente, noto come editing del genoma poligenico, che rappresenta un grosso scoglio per i ricercatori. L’editing genomico solleva sfide etiche legate alla pleiotropia (il fatto che un unico gene determini effetti fenotipici multipli, a prima vista, anche non correlati fra di loro) e alla diversità genetica. Singole o multiple varianti genetiche possono aumentare il rischio di alcune malattie mentre diminuiscono quello di altre. Fino ad oggi, non sono stati fatti tentativi di prevedere le conseguenze della modifica di varianti specifiche associate a malattie poligeniche, ma numerosi libri recenti e articoli accademici hanno delineato le preoccupazioni etiche sollevate dall’editing del genoma della linea germinale e le opportunità che potrebbe presentare.
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Il timore che l’editing genetico poligenico possa essere utilizzato per l’eugenetica è una delle principali preoccupazioni e costituisce in parte il motivo per cui nessun paese attualmente consente l’editing del genoma in un embrione umano, nemmeno per singole varianti. Nell’articolo di Nature, Visscher e il suo team descrivono un modello matematico che sostiene che anche un numero limitato di modifiche potrebbe ridurre drasticamente il rischio di vari disturbi — in uno scenario teorico in cui l’editing del genoma ereditabile su larga scala sia fattibile e sicuro. In uno scenario teorico. La modellizzazione matematica suggerisce che sia teoricamente possibile ridurre il rischio di malattie comuni utilizzando l’editing del genoma ereditabile, ma al tempo stesso gli scienziati sostengono che la tecnologia comporta rischi considerevoli e benefici incerti. Gli autori hanno modellato le conseguenze della modifica simultanea di varianti specifiche legate a numerose malattie, tra cui la malattia di Alzheimer, la schizofrenia, il diabete di tipo 2, la malattia coronarica e il disturbo depressivo maggiore (MDD), osservando che, in alcuni casi, modificare una singola variante associata a una malattia poligenica può avere effetti forti e, ad eccezione della MDD, modificare fino a dieci geni associati a una malattia può ridurne la prevalenza nel corso della vita di un ordine di grandezza. Un effetto rilevante in termini di incidenza di una malattia sulla popolazione, perché si tratta di ordini di grandezza maggiori rispetto a ciò che può essere ottenuto in una sola generazione umana tramite selezione embrionale. Sebbene al momento non sia possibile mirare contemporaneamente a centinaia o migliaia di polimorfismi usando l’editing genetico, lo sviluppo rapido di tecnologie come CRISPR–Cas9 (usato per la prima volta nel 2012!), incluse le innovazioni nell’editing multiplex dei geni, porta il team a ipotizzare che potremmo essere a una generazione umana (circa 30 anni) dalla possibilità tecnica di eseguire l’editing genetico su decine o centinaia di varianti causali per le malattie comuni. Se l’editing multiplex di tratti poligenici diventerà pratico o desiderabile, dato l’equilibrio tra rischi e benefici, è altamente incerto e dipenderà, in parte, da considerazioni sconosciute relative a sicurezza ed efficienza. Il modello sviluppato dagli scienziati dimostra inoltre come le conseguenze presumibilmente positive dell’editing genetico a livello individuale possano tuttavia peggiorare le disuguaglianze sanitarie. Read the full article
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Genomi antichi rivelano una società dell'età del ferro incentrata sulle donne
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Starożytne genomy ujawniają moment krzyżowania się współczesnych ludzi z neandertalczykami
Nowe badania wskazują, że współcześni ludzie oraz Neandertalczycy krzyżowali się ze sobą w ciągu długotrwałego, około siedmiotysięcznego okresu, głównie na obszarze wschodniego basenu Morza Śródziemnego. Ustalenia te dostarczają bezprecedensowej szczegółowości na temat tego, jak doszło do hybrydyzacji między tymi dwoma grupami homininów. „Zdecydowana większość przepływu genów od Neandertalczyków…
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Dna, è stato decodificato il più antico del Sudafrica
#wireditalia #afnewsinfo – http://www.afnews.info segnala: La ricostruzione dei genomi umani rinvenuti nella città costiera meridionale di George offre nuove informazioni sull’evoluzione Leggi il resto su: Read More Wired Italia
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cFMD, il database dei metagenomi
Sviluppato il più grande database di genomi microbici da alimenti: migliorerà qualità, sicurezza e sostenibilità alimentare PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Uno studio guidato anche dal Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ha sviluppato un database fondamentale per la caratterizzazione degli alimenti da dati metagenomici, aprendo nuovi scenari per…
#Cell#cFMD#Danilo Ercolini#database#Dipartimento di Agraria#metagenomi#Università degli Studi di Napoli Federico II
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Why Attend Small Molecule Discovery Events?
In the ever-evolving field of biomedical research, staying abreast of the latest developments is crucial for both researchers and practitioners. Small molecule discovery events offer unparalleled opportunities to explore cutting-edge research, network with experts, and gain insights into the future of drug discovery and development. Here's why attending these specialized conferences can be a game-changer for your career and research endeavors.
Unveiling Cutting-Edge Research
Small molecule discovery events, such as the Small Molecule Discovery Conference and the Discovery On Target Conference, serve as platforms for unveiling groundbreaking research and innovative techniques in the field. These conferences bring together leading scientists and researchers who present their latest findings, share breakthrough technologies, and discuss emerging trends. Attendees gain firsthand knowledge of the advancements in small molecule research, which can be invaluable for staying ahead in a competitive field.
Networking with Industry Experts
One of the most significant benefits of attending these events is the opportunity to network with industry experts, thought leaders, and peers. Conferences like the Small Molecule Conference and Discovery On Target Conference facilitate interactions with leading professionals who can offer insights into best practices, industry trends, and potential collaborations. Networking with these experts can lead to valuable partnerships, mentorship opportunities, and even career advancements.
Exploring Applications in Cancer Genomics
Cancer genomics is a rapidly advancing field that intersects with small molecule discovery. Events such as the Cancer Genomics Conference focus on the role of small molecules in understanding cancer mechanisms, developing targeted therapies, and improving patient outcomes. Attending these conferences provides a deeper understanding of how small molecules can be harnessed to address complex cancer-related challenges and contributes to the development of novel therapeutic strategies.
Delving into Next Generation Sequencing
Next-generation sequencing (NGS) has revolutionized the way we approach genomics and drug discovery. Small molecule discovery events often feature discussions on how NGS technologies are being integrated into research workflows. Conferences like the Next Generation Sequencing Conference offer insights into the latest advancements in sequencing technologies, data analysis, and their applications in small molecule research. Understanding these developments can enhance your ability to design and interpret experiments, ultimately leading to more effective drug discovery processes.
Gaining Insights into Industry Trends
Staying informed about industry trends is essential for adapting to the ever-changing landscape of small molecule research. Events such as the Small Molecule Discovery Conference provide a comprehensive overview of the current trends, challenges, and opportunities within the field. Attendees can learn about new methodologies, regulatory changes, and market dynamics that could impact their research and development efforts.
Enhancing Your Research Skills
Participating in workshops, panel discussions, and poster sessions at these conferences can enhance your research skills and knowledge base. These interactive sessions offer hands-on learning experiences and practical insights into various aspects of small molecule discovery. By engaging with experts and peers, you can gain new perspectives and techniques that can be directly applied to your research projects.
Conclusion
Attending small molecule discovery events is a strategic investment in your professional development and research capabilities. These conferences provide a platform for exploring cutting-edge research, networking with industry experts, and gaining valuable insights into the latest trends and technologies. Whether you’re interested in cancer genomics, next-generation sequencing, or general small molecule discovery, these events offer unparalleled opportunities for growth and advancement.For more details on how our cutting-edge solutions can enhance your research, get in touch with us. Be part of the journey towards revolutionizing drug discovery and development. Reposted Blog Post URL: https://petrickzagblogger.wordpress.com/2024/07/25/why-attend-small-molecule-discovery-events/
#Small Molecule Discovery Event#Small Molecule Conference#Discovery On Target Conference#Small Molecule Discovery Conference#Cancer Genomics Conference#Next Generation Sequencing Conference
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I Neanderthal non si sono veramente estinti, ma sono stati piuttosto assorbiti dalla popolazione umana moderna, suggerisce uno studio del DNA Neanderthal e la popolazione umana moderna: un’avvincente connessione tramite lo studio del DNA Uno studio recente suggerisce che i Neanderthal potrebbero non essersi estinti completamente, ma si sarebbero miscelati con la popolazione umana moderna. Il DNA umano attuale potrebbe rappresentare una percentuale significativa del genoma Neanderthal, secondo i ricercatori. Una storia di scambi e connessioni evolutive I Neanderthal sono stati tra i parenti più prossimi dell’Homo sapiens moderno, con divergenze evolutive avvenute circa 500.000 anni fa. Studi precedenti hanno dimostrato che i Neanderthal si sono accoppiati con i nostri antenati che lasciarono l’Africa. Attualmente, i genomi delle popolazioni umane al
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Secondo uno studio, i lupi mutanti che vagano nella zona di esclusione di Chernobyl, libera dall’uomo, hanno sviluppato genomi resistenti al cancro che potrebbero essere fondamentali per aiutare gli esseri umani a combattere la malattia mortale.
Gli animali selvatici sono riusciti ad adattarsi e sopravvivere agli alti livelli di radiazioni che hanno afflitto la zona dopo che un reattore nucleare della centrale di Chernobyl è esploso nel 1986, diventando il peggior incidente nucleare del mondo . Gli esseri umani hanno abbandonato l’area dopo che l’esplosione ha diffuso nell’ambiente radiazioni cancerogene e una zona di 1.600 miglia quadrate è stata recintata per impedire un’ulteriore esposizione umana. Ma nei quasi 38 anni trascorsi dal disastro nucleare, la fauna selvatica ha riconquistato l’area, compresi branchi di lupi che sembrano non essere influenzati dall’esposizione cronica alle radiazioni. Lara Love, biologa evoluzionista ed ecotossicologa del laboratorio di Shane Campbell-Staton presso l’Università di Princeton, ha studiato come i lupi mutanti si sono evoluti per sopravvivere nel loro ambiente radioattivo e ha presentato le sue scoperte al meeting annuale della Society of Integrative and Comparative Biology a Seattle. , Washington, il mese scorso. Nel 2014, Love e i suoi colleghi sono entrati nella zona di esclusione di Chernobyl e hanno applicato collari GPS dotati di dosimetri di radiazioni sui lupi selvatici. Hanno anche prelevato il sangue degli animali per comprendere le loro risposte alle radiazioni che causano il cancro, secondo un comunicato pubblicato dalla Society of Integrative and Comparative Biology . Con i collari specializzati, i ricercatori possono ottenere misurazioni in tempo reale di dove si trovano i lupi e a quante radiazioni sono esposti, ha detto Love.
anno appreso che i lupi sono esposti a 11,28 millirem di radiazioni al giorno per tutta la loro vita, più di sei volte il limite legale di sicurezza per gli esseri umani. I ricercatori hanno scoperto che il sistema immunitario dei lupi di Chernobyl appariva diverso da quello dei lupi normali, simile a quello dei malati di cancro sottoposti a radioterapia. Love ha individuato regioni specifiche del genoma del lupo che sembrano essere resistenti all’aumento del rischio di cancro, si legge nel comunicato. La ricerca potrebbe essere fondamentale per esaminare come le mutazioni genetiche negli esseri umani potrebbero aumentare le probabilità di sopravvivenza al cancro, ribaltando il copione di molte mutazioni genetiche conosciute, come BRCA, che causano il cancro. Anche i cani di Chernobyl, discendenti degli animali domestici degli ex residenti, possono possedere una simile resistenza al cancro , sebbene non siano stati studiati allo stesso modo dei loro cugini selvatici. I cani sono arrivati nella zona immediatamente dopo il disastro e si sono adattati meglio di altre specie, come gli uccelli, che hanno subito gravi difetti genetici a causa delle radiazioni tossiche. I risultati sono particolarmente preziosi poiché gli scienziati hanno appreso che i cani combattono il cancro in modo più simile a come fanno gli esseri umani rispetto ai topi da laboratorio. Sfortunatamente, il lavoro di Love si è un po’ bloccato poiché lei e i suoi colleghi non sono stati in grado di tornare nella zona di esclusione di Chernobyl, prima a causa della pandemia di COVID-19 e ora a causa della guerra in corso tra Russia e Ucraina.
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“I progressi nella lettura e nella scrittura sono importantissimi, ma se posso soltanto leggere e scrivere questo libro senza poter correggere, cercare e sostituire, allora esso non vedrà mai la luce del giorno.” La stessa cosa avviene con l’ingegneria genomica, ovvero l’editing: permette agli scienziati e anche ai non scienziati di riscrivere il codice genetico con la medesima facilità con cui posso correggere da mele a miele o da gnomi a genomi sul mio computer.
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Curare il cancro con nanoparticelle in oro
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Chirurgia genetica, nanoparticelle d’oro riparano il Dna. Un progetto italiano premiato dall'Ue promette di rivoluzionare la cura di gravi patologie grazie all'ingegneria genica che agisce direttamente sul Dna: ecco come funziona e quali sono i vantaggi. Un'altra rivoluzione in campo medico parla italiano. ricercatori dell'Università di Pisa sono stati premiati dall'European Innovation Council (il Consiglio europeo per l'innovazione) per aver portato avanti il progetto "I-Gene" dall'alto contenuto innovativo. Grazie a un nuovo concetto di ingegneria genetica, tramite l'attivazione laser di un nano vettore si potrà rompere o scindere il Dna laddove ci siano problematiche genetiche che vanno "riparate". Cos'è I-Gene Gli esperti spiegano che è stata fatta una sperimentazione di nanoparticelle d'oro (giù impiegate anche per scovare specifici biomarcatori nel caso di malattie cardiache, tumori e agenti infettivi) sia in vitro che in vivo sugli embrioni di pesce zebra, studiando malattie come il Covid-19 e il melanoma e su quest'ultimo si è adoperato il laser e la fotoattivazione. Rispetto a quanto avvenuto fino a oggi, questa nuova metolodologia avanzata è superiore alle attuali riuscendo a migliorare l'editing genomico, una tecnologia altamente innovativa che funge come fosse una sorta di "correttore di bozze" del Dna agendo con precisione assoluta per scovare e sistemare gli errori genetici all'interno dell'intero genoma. Una nuova era In questo senso, un'enorme mano d'aiuto la danno queste nanoparticelle d'oro i cui principi attivi sono in grado di entrare all'interno delle cellule agendo sul Dna ed eliminando le mutazioni pericolose che possono dare origine alle malattie più gravi.
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"Siamo un’epoca in cui possiamo editare i genomi e questo significa che se ci sono degli errori, noi tendenzialmente li possiamo correggere, ma per trasformare tutto questo in terapie e applicazioni utili c’è un collo di bottiglia", ha spiegato la prof. Vittoria Raffa, Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa e coordinatrice del progetto. Quali sono i vantaggi "I principi attivi che fanno questo editing sono infatti degli enzimi che da soli non riescono a penetrare nelle cellule per risolvere la questione noi abbiamo inventato dei vettori che sono delle nanoparticelle d’oro. Rispetto ai vettori attualmente utilizzati che impiegano virus presentano alcuni vantaggi: non sono tossici, il che consente un loro utilizzo più ampio senza controindicazioni, e si attivano con la luce", ha spiegato Raffa. Alla realizzazione di questo progetto che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento da parte dell'Ue hanno partecipato anche la prof. Chiara Gabellini del dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa, il prof. Mauro Pistello e il dottore Michele Lai del dipartimento di Medicina Traslazionale e il professore Francesco Fuso del dipartimento di Fisica. Read the full article
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L' intelligenza artificiale sta rivoluzionando anche la produzione agricola
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Nell’agricoltura di precisione vengono utilizzati droni e sensori per mappare il territorio e misurare in tempo reale la condizione del suolo, la presenza di agenti fitopatogeni, come parassiti, o il grado di maturazione delle culture. La raccolta dei dati può essere poi utilizzata per creare modelli predittivi o per guidare l’attività di trattori e macchinari, spesso in grado di modificare in tempo reale la loro funzionalità sulla base dei dati ricevuti. Tutto ciò al fine di utilizzare in modo mirato e senza sprechi i principali fattori della produzione agricola, ovverosia acqua, fertilizzanti e fitofarmaci. L’Agricoltura 4.0 in Italia Già da anni utilizzata nelle colture di mais statunitensi, l’Agricoltura 4.0 è ancora in corso di implementazione in Italia che sconta problemi strutturali come la scarsa diffusione della banda larga o ultra larga nello zone rurali o la ridotta dimensione delle aziende agricole che spesso non sono in grado di pagare le licenze necessarie all’utilizzo dei software di IA. Si registra comunque un trend positivo: secondo la ricerca realizzata dall’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) l’area coltivata con soluzioni 4.0 è cresciuta in Italia dal 2021 al 2022, dal 6 all’8%. Inoltre, sarà proprio un’eccellenza italiana e, in particolare, la Fondazione Bruno Kessler di Trento, a coordinare il progetto europeo “AgrifoodTEF”. Questo progetto, avviato lo scorso febbraio 2023, ha proprio l’obiettivo di sperimentare e promuovere servizi basati su IA e robotica nel settore agroalimentare e prevede un budget totale di 60 milioni di euro. I vantaggi delle nuove tecnologie nella selezione dei semi Rimanendo nel campo dell’agricoltura, le nuove tecnologie stanno portando enormi vantaggi anche nell’ambito della selezione dei semi e delle nuove varietà vegetali – tema molto dibattuto, considerato che a fronte della crescita della popolazione mondiale, si prevede che entro il 2050 sarà necessario il 70% in più di cibo. Varietà vegetali più resistenti e con migliori caratteristiche nutrizionali, potrebbero costituire una prima soluzione a questo problema. Da un punto di vista tecnico, la selezione delle piante e l’isolamento delle varietà più resistenti è un’attività molto onerosa, a causa dell’estrema complessità dei genomi vegetali. Le specie vegetali hanno infatti migliaia di geni e ciascun gene può assumere molteplici varianti possibili, il che rende difficile per i selezionatori prevedere quali combinazioni diano i migliori risultati, ad esempio in termini di tolleranza alla siccità o resistenza ai parassiti. È proprio qui che entra in gioco l’IA: analizzando grandi quantità di dati relativi a genetica e caratteristiche delle piante, gli algoritmi di deep learning sono in grado di guidare il processo di selezione ed agevolare lo sviluppo di nuove varietà vegetali. I nodi della proprietà intellettuale Da un punto di vista giuridico, l’uso dell’IA pone alcune questioni legate alla proprietà intellettuale. Una nuova varietà di pianta può essere infatti tutelata mediante il cosiddetto “brevetto per nuova varietà vegetale” che conferisce al suo titolare alcuni diritti di esclusiva, tra cui quello di impedire a terzi la produzione o l’offerta in vendita, non solo del prodotto della raccolta, ma anche delle varietà essenzialmente derivate o la cui riproduzione necessita del ripetuto impiego della varietà protetta. Se nel precedente sistema, era facile identificare il costitutore – definito come “la persona che ha creato o che ha scoperto e messo a punto una varietà” nel caso di utilizzo dell’AI la questione si fa molto più complessa: chi può e deve considerarsi costitutore di una varietà vegetale sviluppata da un software di IA? E ancora, è possibile impedire lo sviluppo di una varietà derivata, nel caso in cui la stessa sia agevolmente individuata attraverso strumenti di IA? Questi ed altri temi dovranno essere chiariti dal legislatore e dalla giurisprudenza affinché gli strumenti di IA siano effettivamente utilizzabili dalle imprese anche nella selezione e produzione di nuove varietà vegetali. Una supply chain più sicura e i vantaggi per il Made in Italy Le nuove tecnologie stanno profondamente rivoluzionando non solo la produzione agricola, ma anche le altri fasi della filiera produttiva e, in particolare, la stessa “supply chain”. Da una linea di distribuzione binaria e lineare, che scontava difetti come rigidità e mancanza di trasparenza, gran parte delle aziende del Food sono passate oggi alla c.d. “Digital supply chain” che si avvale di sistemi che, come una rete, sono in grado di mettere in collegamento e monitorare simultaneamente tutti gli operatori coinvolti, con una tracciabilità del singolo prodotto alimentare, quasi perfetta – ovverosia dal fornitore della materia prima fino al consumatore finale. La Digital supply chain conferisce enormi vantaggi per le imprese, soprattutto in termini di compliance con la normativa regolatoria e in caso di eventuali emergenze. Per gli alimenti esiste infatti un sistema di allerta rapido (noto come RASFF) che richiede a tutte le aziende che fanno parte della filiera di notificare in tempo reale qualsiasi rischio diretto o indiretto per la salute umana, dovuto ad esempio ad alimenti contaminati o a confezioni ed imballaggi non a norma. Nell’ambito di tale sistema, gli operatori alimentari devono essere in grado di individuare tutti i lotti, tutti i fornitori e distributori dei prodotti contaminati, al fine di rendere possibile il loro ritiro o richiamo del mercato nel giro di poche ore. I vantaggi in termini di tracciabilità In questo quadro, è facilmente intuibile come i nuovi strumenti di tracciabilità “end-to-end” potranno davvero fare la differenza sia per il consumatore che per le imprese. Quest’ultime potranno infatti gestire le emergenze in tempi rapidi ed evitare il rischio di sanzioni amministrative e di eventuali danni, anche di tipo reputazionale. I vantaggi in termini di tracciabilità non riguardano soltanto la sicurezza alimentare. I sistemi di blockchain, che consentono di tracciare in maniera integrata, condivisa ed immutabile la filiera agroalimentare potrebbero fare la differenza anche nella lotta a fenomeni come il cosiddetto “Italian sounding” che ricorre quando denominazioni, riferimenti geografici, immagini o combinazioni cromatiche inducono il consumatore, soprattutto straniero, a credere che un determinato prodotto sia un prodotto autentico italiano, quando invece di italiano ha poco o nulla. Si tratta di un fenomeno che arreca all’economia italiana un danno enorme che si stima intorno ai 90 miliardi di euro. Conclusioni Una soluzione contro tale fenomeno potrebbe arrivare ancora una volta dalle nuove tecnologie: consentendo ai consumatori di essere certi dell’origine e della qualità dei prodotti, gli strumenti di IA potrebbero infatti rendere trasparente l’offerta italiana anche all’estero. Ciò a tutto vantaggio delle eccellenze italiane e del nostro Made in Italy. Read the full article
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Długotrwałe używanie marihuany powiązane ze zmianami epigenetycznymi
Długotrwałe zażywanie marihuany jest powiązane ze zmianami epigenetycznymi, donoszą naukowcy z Northwestern University. To już kolejne badania pokazujące, że używanie tego narkotyku wpływa na zmiany w ludzkim genomie. from [H]yperreal - newsy https://ift.tt/kzs1UBa
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