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Alexandria International School: Nuova Direttrice e Open Day il 19 ottobreEmanuela Abbate è la nuova Head of School, portando innovazione e leadership all'istituto alessandrino
Con l'inizio dell'anno scolastico, Alexandria International School annuncia importanti novità: la dottoressa Emanuela Abbate è stata nominata nuova Head of School.
Con l’inizio dell’anno scolastico, Alexandria International School annuncia importanti novità: la dottoressa Emanuela Abbate è stata nominata nuova Head of School. La dottoressa Abbate vanta un’impressionante esperienza nel campo dell’educazione, avendo ricoperto incarichi di rilievo come Preside della Scuola Internazionale Sacro Cuore e Direttore degli studi presso diversi British Institutes. Il…
#19 ottobre 2024#Alessandria#Alessandria International School Open Day#Alexandria International School#British Institutes#certificazioni Cambridge#certificazioni internazionali#educazione internazionale#educazione internazionale ad Alessandria.#Emanuela Abbate#eventi scolastici#Formazione#gruppo ISP#incontri scuola-famiglia#Innovazione Didattica#ISP#istruzione bilingue#istruzione di eccellenza#istruzione premium#leadership educativa#Master in Letteratura#metodologia didattica#Nido#nuova Head of School#Open day#percorsi educativi#Preside#Programmi scolastici#rete globale di scuole#scuola bilingue
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"I 100 e più epigrammi" di Gaetano Ricco, per il 150° anniversario della morte di Alessandro Manzoni
versione pdf: “I 100 e più epigrammi” di Gaetano Ricco, per il 150° anniversario della morte di Alessandro Manzoni L’epigramma, per la sua vocazione alla brevità (non per la metrica), ricorda una sorta di haiku occidentale; per il resto non è certamente caratterizzato dall’impersonalità di quella particolare forma poetica orientale, anzi la sua sintetica efficacia tende a fissare i fatti…
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Hanno voluto ed imposto a tutti il Green New Deal, adesso iniziano a pagare pesantemente le conseguenze delle loro politiche falsamente ambientali.
"La situazione economica della Germania si è deteriorata drasticamente quest'anno. Invece della crescita prevista, il ministro dell'Economia Robert Habeck prevede ora un calo della produzione economica. Inizialmente era previsto un più dello 0,3 per cento, ora si calcola un meno dello 0,2 per cento. Queste nuove cifre riflettono la grave situazione dell'economia tedesca".
E' bene ricordare che, nonostante gli alti e bassi dell'economia tedesca recente, nel 2021 l'economia ha registrato una forte ripresa, con una crescita del PIL che ha raggiunto il 2,7%.
Dopo le imposizioni verdi del ministro dell'economia, e non solo lui, la situazione è drammaticamente cambiata. Il costo dell'energia progressivamente è incrementato fino a raggiungere livelli pari a 3 volte il costo dell'energia degli Stati Uniti e almeno il doppio di quella della Francia.
Le industrie pesanti, quindi tutto il settore siderurgico/metallurgico, quindi acciaio ed alluminio, la filiera chimica con la BASF su tutte, il mondo dell'automobile con Gruppo Volkswagen, BMW e Mercedes, hanno risentito del costo record dell'elettricità e dei continui black-out che stanno interessando il Paese.
La rivoluzione verde ha, quasi immediatamente, colpito l'economia con una crescita dell'1,9% nel 2022 e a un anemico 0,1% nel 2023.
Ma non c'è nulla di cui preoccuparsi, almeno così afferma il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck (Verdi). Il malessere economico è solo colpa della Russia, e la Germania deve solo mantenere la sua "rotta verde".
Per comprendere come mai un ministro si dice certo di un ritorno della Germania ai fasti del passato, si deve comprendere l'estrazione socio-educativa della persona.
Robert Habeck ha studiato lingua e filosofia tedesca e ha conseguito un master in letteratura e filosofia nel 1996. Ha conseguito il dottorato nel 2000 ed è entrato a far parte dell'ALLEANZA 90/I VERDI nel 2002.
Oggi è ministro federale dell'Economia tedesco; se vogliamo parlare di competenze in materie economiche ed energetiche, non si sa bene come e dove possa averle acquisite, ma il mondo teutonico, a volte, assomiglia tanto a quello italico-grillino...
Fernando Arnò.
Vorrei ricordare che la Merkel, in qualità di Fisico, ha responsabilità circa l'attuale condizione della Germania che pochi vogliono riconoscere. Lei ha deciso la Phase-out dal nucleare, citando Fukushima come causa principale, ma come Fisico non poteva non sapere che a Fukushima non è accaduto un emerito azzo. E' stata lei a sostenere la speculazione delle rinnovabili e la menzogna circa i pericoli del nucleare da abbandonare ad ogni costo, e come Fisico doveva sapere, non poteva non sapere, che il cambiamento climatico è una menzogna. Non rimpiangono nessuno, lei ha gettato le basi di questa disfatta, è lei una delle vendute ed artefici.
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Toni Cade Bambara
Toni Cade Bambara, scrittrice, accademica, documentarista e attivista, importante protagonista del Black Arts Movement degli anni Sessanta, ha apportato un enorme contribuito al femminismo nero.
La sua scrittura si muove attraverso la cultura afroamericana, incorporando il dialetto di strada, le tradizioni orali e tecniche riconducibili al jazz come modello strutturale ed estetico per le forme scritte. I suoi personaggi, luoghi e atmosfere sviluppano situazioni non lineari costruite come improvvisazioni su una melodia.
Nata Miltona Mirkin Cade a New York, il 25 marzo 1939, è cresciuta con suo fratello e sua madre Helen Henderson che, influenzata dal Black Harlem Renaissance, la incoraggiava a studiare, scrivere e approfondire la storia afroamericana.
Aveva sei anni quando ha cambiato il suo nome in Toni a cui, nel 1970, ha aggiunto l’appellativo Bambara, relativo al gruppo etnico dell’Africa Occidentale di cui la sua bisnonna faceva parte.
Frequentando il Queens College, dove era una delle pochissime studenti nere, ha iniziato a utilizzare la scrittura come strumento per entrare in contatto con sé stessa e la propria identità.
A spingerla a scrivere era stato il desiderio di dare spazio a quelle idee che non trovavano posto nello schema fisso del componimento inglese, cercando di rendere giustizia a un altro punto di vista.
All’università si è interessata di danza, lavorato a teatro e partecipato alla rivalutazione del canto popolare e del suo messaggio politico.
Si è laureata in arti teatrali e letteratura inglese nel 1959. Successivamente, è andata a studiare mimo a Parigi.
Ha conseguito un master in narrativa africana al City College nel 1964 dove ha iniziato a insegnare, l’anno successivo, al Theater of the Black Experience. Si era impegnata a rendere più inclusiva l’istituzione con l’aggiunta di un corso di nutrizione e cultura africana. Auspicava la creazione di un’accademia in cui si dedicasse maggior attenzione all’apprendimento di temi politici e sociali.
Ha fatto parte del programma SEEK – Search for Education, Elevation, Knowledge e contribuito enormemente al suo sviluppo.
È stata professoressa associata alla Rutgers University nel 1969.
La sua antologia The Black Woman del 1970, è stata la prima raccolta femminista di autrici nere.
È stata direttrice del programma della Colony Settlement House a Brooklyn, lavorato per i servizi sociali di New York e come direttrice ricreativa nel reparto psichiatrico del Metropolitan Hospital.
Negli anni Settanta è stata a Cuba per studiarne le organizzazioni politiche femminili. Ha messo in pratica queste esperienze quando si è trasferita con la figlia Karma Bene ad Atlanta, dove ha co-fondato il Southern Collective of African American Writers.
Ha insegnato in diverse università, è stata professoressa ospite di studi afroamericani alla Emory University e all’Università di Atlanta, dove ha anche insegnato alla School of Social Work.
È stata artista residente al Neighborhood Arts Center, allo Stephens College della Columbia e allo Spelman College di Atlanta.
Nel 1981, ha scritto l’introduzione di un’altra innovativa antologia femminista nera, This Bridge Called My Back.
Dal 1986, ha insegnato sceneggiatura cinematografica allo Scribe Video Center di Philadelphia e tenuto lezioni alla Biblioteca del Congresso e allo Smithsonian Institution.
La sua prima raccolta di racconti è stata Gorilla, My Love, del 1972. Tra le storie incluse ci sono Blues Ain’t No Mockin Bird, Raymond’s Run e The Lesson, che compaiono in tutte le antologie di letteratura afroamericana e in alcuni testi scolastici.
Nel 1980 il suo romanzo The Salt Eaters ha vinto l’American Book Awards.
Per tutti gli anni Ottanta si è dedicata alla produzione cinematografica e televisiva. Ha scritto la sceneggiatura per The Bombing of Osage Avenue, film incentrato sull’assalto della polizia al quartier generale di Philadelphia del gruppo di liberazione nera MOVE il 13 maggio 1985. Ha contribuito anche alla serie di documentari American Experience con l’episodio “Midnight Ramble”: Oscar Micheauz and the Story of Race Movies e al documentario W.E.B. Du Bois: A Biography in Four Voices.
Si è spenta il 9 dicembre 1995 a Philadelphia a causa di un cancro al colon.
Il romanzo sulla scomparsa e l’omicidio di quaranta bambini neri ad Atlanta tra il 1979 e il 1981, Those bones Are Not My Child (originariamente intitolato If Blessing Come), è stato pubblicato postumo nel 1999 a cura di Toni Morrison, che lo considerava il suo capolavoro e che aveva già raccolto i suoi scritti in un volume dal titolo Deep Sightings & Rescue Missions: Ficrion: Essays & Conservations, pubblicato nel 1996.
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L’eredità di un genio: riflessioni, idee e intuizioni senza tempo The Legacy of a Genius: Timeless Reflections, Ideas, and Insights Leonardo da Vinci era un uomo eccezionale. L'epitome dell'uomo iconico del Rinascimento, era un maestro in vari campi, tra cui pittura, scultura, architettura, ingegneria, matematica, musica e letteratura. Leonardo da Vinci was an exceptional human. The epitome of the iconic Renaissance man, he was a master in various fields, including painting, sculpture, architecture, engineering, mathematics, music, and literature. Aveva una capacità straordinaria di combinare conoscenze artistiche e scientifiche per creare opere d'arte belle e proporzionalmente accurate. Ciò che distingue Leonardo dagli altri uomini, allora e ora, sono la sua insaziabile curiosità e la sua attenta osservazione. Desiderava profondamente apprendere e comprendere quanto più possibile del mondo fisico. Si impegnava costantemente per esplorare nuove idee e migliorare le sue abilità in vari campi. A tal fine, Leonardo registrò meticolosamente le sue osservazioni nei quaderni, noti anche come codici usando disegni, note scritte ed equazioni matematiche.He had an extraordinary ability to combine artistic and scientific knowledge to create beautiful and proportionally accurate works of art. What sets Leonardo apart from other men, then and now, is his insatiable curiosity and his keen observational skills. He deeply desired to learn and understand as much as possible about the physical world. He constantly pushed himself to explore new ideas and improve his skills in various fields. To this end, Leonardo meticulously recorded his observations in notebooks, also known as codexes using drawings, written notes, and mathematical equations.Dovremmo essere tutti curiosi come Leonardo. Potremmo prendere tutti una pagina dai taccuini di Leo e seguire il suo consiglio! Ecco una breve storia di Leonardo da Vinci e un po' della sua saggezza.We should all be as curious as Leonardo. We could all take a page from one of Leo’s notebooks and follow his advice! Here is a brief history of Leonardo da Vinci and some of his wisdom. Leonardo Da Vinci nacque il 15 aprile 1452, nel piccolo borgo di Vinci, lontano dalle grandi città. Il posto in cui è nato non era più grande di un pollaio. Da bambino inizia la sua passione per le macchine e i gadget perché era affascinato dal mulino del paese. Una piccola casa è stata costruita su un flusso veloce che contiene una macchina meravigliosa. Mentre l'acqua scorreva, causava la rotazione delle pale di legno di una turbina, incanalando energia cinetica per macinare il grano in farina. E proprio come un mulino ad acqua continuamente girato dal flusso costante di acqua, la mente fluida di Leonardo è stato messo in moto, e ha iniziato costantemente alla ricerca di nuove conoscenze ed esperienze.Leonardo Da Vinci was born on April 15, 1452, in the small village of Vinci, far from the big cities. The place he was born in was no bigger than a chicken coop. As a child, his passion for machines and gadgets began because he was fascinated by the village mill. A small house was constructed over a fast-moving stream containing a marvelous machine. As the water flowed by, it caused the wooden paddles of a turbine to turn, channeling kinetic energy to grind grain into flour. And just as a watermill continuously turned by the constant flow of water, Leonardo’s fluid mind was set in motion, and he began constantly seeking out new knowledge and experiences. Era lo zio di Leonardo, si chiamava Francesco, che gli diede una penna e gli disse di disegnare. E così via! Leonardo cominciò a disegnare tutto ciò che vedeva, dal paesaggio dalla valle dell'Arno ai volti della gente — i brutti e i belli. Leonardo’s uncle, Francesco, gave him a pen and told him to draw. And away he went! Leonardo began to draw everything he saw, from the Arno valley's landscape to people's faces — the ugly and the beautiful. Leonardo da Vinci credeva che la bellezza fosse essenziale per l'arte, la natura e l'esperienza umana. Vedeva la bellezza come un riflesso dell'ordine naturale e dell'armonia dell'universo. Credeva che potesse elevare lo spirito umano e ispirare gioia e meraviglia. Allo stesso tempo, Leonardo riconobbe anche un lato oscuro della vita. Quella bruttezza, decadenza e imperfezione erano aspetti inevitabili del mondo naturale. La bellezza era più bella quando contrastava con il brutto, e le malformazioni erano più orribili rispetto a qualcosa di divinamente proporzionale. Credeva che fosse compito dell'artista catturare e rappresentare questi aspetti della realtà e usarli per creare un senso di equilibrio e contrasto nelle loro opere d'arte.Leonardo da Vinci believed beauty was essential to art, nature, and the human experience. He saw beauty as a reflection of the natural order and harmony of the universe. He believed it could elevate the human spirit and inspire joy and wonder. At the same time, Leonardo also recognized a dark side to life. That ugliness, decay, and imperfection were inevitable aspects of the natural world. Beauty was more beautiful when contrasted with the ugly, and malformations were more horrific when compared to something divinely proportional. He believed that it was the artist's role to capture and represent these aspects of reality and to use them to create a sense of balance and contrast in their works of art. Il padre fu colpito dalle capacità artistiche del figlio e decise che Leonardo avrebbe dovuto studiare a Firenze sotto la guida dell'artista Andrea del Verrocchio. Il Maestro fiorentino, ha avuto un ruolo significativo nella prima evoluzione artistica di Leonardo. Permise anche a Leonardo di dipingere una coppia di angeli in una delle sue opere più celebri, "Battesimo di Cristo." Si racconta che quando Verrocchio vide l'angelo di Leonardo, l'artista maestro fu talmente colpito dalla bravura e dalla creatività del suo apprendista che decise di rinunciare del tutto alla pittura. His father was impressed by his son’s artistic abilities and decided Leonardo should study in Florence under the artist Andrea del Verrocchio. The Florentine Master played a significant role in shaping Leonardo’s early artistic development. He even allowed Leonardo to paint a pair of angels in one of his most famous works, “Baptism of Christ.” It is said when Verrocchio saw Leonardo’s angel, the master artist was so impressed by his apprentice’s skill and creativity he decided to give up painting altogether. Fu umiliato e, credendo di non poter mai eguagliare il talento del suo studente, dichiarò di non avere più nulla da insegnargli. Questo può essere apocrifo, ma i due artisti avevano una stretta relazione influente.He was humbled and, believing he could never match his student’s talent, declared he had nothing more to teach him. This may be apocryphal, but the two artists had a close influential relationship. Il talento di Leonardo si fa presto conoscere a Firenze e Milano, attirando l'attenzione di mecenati facoltosi e colleghi artisti. Con l'aumentare della sua reputazione, fu incaricato di dipingere molti ritratti, tra cui quello di Cecilia Gallerani, una nobildonna milanese e amante di Ludovico Sforza. L'ermellino che tiene in grembo è direttamente correlato al cognome della signora, che in greco è "galê." Un ermellino era spesso usato come emblema di Ludovico. Nei bestiari medievali, un ermellino rappresentava le virtù dell'equilibrio e della moderazione. Leonardo combinò abilmente questi elementi e catturò l'inclinazione della testa e l'inclinazione degli occhi dell'animale e della donna allo stesso modo. Come dimostra questo dipinto, la mente fertile di Leonardo costantemente cercato connessioni intelligenti… e puoi scommettere che ha passato il tempo a studiare il cranio dell'animale e la sua morbida pelliccia di seta prima di dipingere questo ritratto.Leonardo's talents quickly became known in Florence and Milan, attracting the attention of wealthy patrons and fellow artists. As his reputation grew, he was contracted to paint numerous portraits, including the one above of Cecilia Gallerani, a Milanese noblewoman and mistress of Ludovico Sforza. The ermine she holds in her lap is directly related to the lady’s surname, which in greek is “galê.” An ermine was also frequently used as Ludovico’s emblem. In medieval bestiaries, an ermine represented the virtues of balance and restraint. Leonardo cleverly combined these elements and captured the tilt of the head and the slant of the eyes of the animal and the woman similarly. As demonstrated by this painting, Leonardo’s fertile mind constantly sought out clever connections… and you can most certainly bet he spent time studying the skull of the animal and its soft silky fur before painting this portrait. Image Credit: Adobe Photo, Portrait of Cecilia Gallerani Non si può eseguire un dipinto magistrale del corpo umano senza averlo studiato. Così Leonardo studiò l'anatomia dei corpi morti di animali, giovani, vecchi e donne. Ha anche disegnato gli organi interni finché non è stato proibito continuare. Sebbene possano aver contribuito al progresso della medicina, i disegni di Leonardo sono stati dimenticati per circa 400 anni. You can’t execute a masterful painting of the human body without having studied it. Thus Leonardo studied the anatomy of dead bodies of animals, young, old, and women. He also drew the internal organs until it was forbidden to continue. Although they may have contributed to medical progress, Leonardo’s drawings were forgotten for nearly 400 years. Leonardo ha sempre avuto idee sorprendenti. Usava il suo ingegno per creare immagini fantastiche come unicorni, o creature misteriose come elefanti che suonava istrumenti musicale, mostri marini, Nettuno il re del mare, draghi e teste mostruose. Ha disegnato grandi e imponenti cavalli da guerra, ma anche i piccoli felini che ha fatto non erano per lo sconto e hanno avuto il potere di essere un capolavoro. Leonardo always had surprising ideas. He used his wits to create fantastic images like unicorns or mysterious creatures like elephants that played musical instruments, sea monsters, Neptune the sea king, dragons, and monstrous heads. He drew large and impressive war horses, but even the little felines he made were not for the discount and had the power to be a masterpiece. Leonardo sognava di volare, e forse l'idea di avere la libertà totale lo colpì e alimentò la sua voglia di inventare gadget volanti in modo che potesse visitare terre lontane e vedere creature e persone misteriose. La leggenda narra che vagasse per le strade di Firenze con una lucertola sulle spalle. Una volta al mercato, quando Leonardo vide gli uccelli in gabbia, li comprò tutti e li liberò immediatamente e li guardò con soddisfazione mentre volavano via. Disse: "Se solo fossi uno di loro."Leonardo dreamed of flying, and maybe the idea of having total freedom struck him and fueled his desire to invent flying gadgets so that he could visit far-off lands and see mysterious creatures and people. Legend has it that he wandered the streets of Florence with a lizard on his shoulders. Once at the market, when Leonardo saw birds in cages, he bought all of them and immediately set them free and watched in satisfaction as they flew away. He said, "If only I were one of them." L'artista rivoluzionario sperimentò nuovi metodi di pittura ad olio chiamati "Sfumato." È una tecnica in cui l'artista fonde strati di pittura ad olio per creare un effetto nebbioso, onirico. Leonardo ha creato un senso realistico di profondità e volume combinando morbide pennellate "fumose" con colori chiari e scuri (chiaroscuro). Guardate da vicino lo sfondo della Gioconda, e vedrai questa tecnica. Leonardo usava anche questo modo di dipingere morbido e fumoso per sfumare leggermente gli angoli della bocca di La Giocanda in modo che il sorriso sembrasse contemporaneamente presente e assente. Questo crea un senso di mistero e intrigo ed è diventato uno degli aspetti più iconici della pittura di Leonardo.The revolutionary artist experimented with new oil painting methods called “Sfumato.” It is a technique in which the artist blends layers of oil paint to create a foggy, dreamlike effect. Leonardo created a realistic sense of depth and volume by combining soft "smoky" brush strokes with light and dark colors (chiaroscuro). Look closely at the background of the Mona Lisa, and you will see this technique. Leonardo also used this soft smokey way of painting to slightly blur the corners of La Giocanda's mouth so that the smile simultaneously seems present and absent. This creates a sense of mystery and intrigue and has become one of the most iconic aspects of Leonardo's painting. L'artista vedeva l'arte come un processo continuo di esplorazione e scoperta. Una volta disse: "L'arte non è mai finita, solo abbandonata." Poiché era ossessionato dalla perfezione, Leonardo spesso lasciava i suoi dipinti incompiuti. Il Cenacolo, infatti, è una delle sue opere incompiute più famose; Mentre lavorava a questo affresco, Leonardo era così assorto nel suo lavoro che a volte si dimentica di mangiare o dormire. Trascorre ore studiando i volti dei suoi soggetti, cercando di catturare nel dettaglio le loro emozioni ed espressioni.The artist saw art as an ongoing process of exploration and discovery. He once said, "Art is never finished, just abandoned." Because he was obsessed with perfection, Leonardo often left his paintings unfinished. Il Cenacolo, or “The Last Super” is one of his most famous unfinished works; while working on this fresco, Leonardo became so absorbed in the painting that he sometimes forgot to eat or sleep. He spent hours studying the faces of his subjects, trying to capture their emotions and expressions in detail. Ecco di più della saggezza di Leonardo Here is more of Leonardo’s wisdom Cerca le divine proporzioni che sono in tutte le naturali cose. Seek the divine proportions that are in all natural things. Un pittore è padrone di tutte le cose che poteva immaginare. A painter is the master of all things he can imagine. Non chi comincia, ma quel che persevera. Solo chi persevera ottiene risultati, nell'istruzione e nell’arte. Anche se Leonardo non ha terminato molte delle sue opere, l’essere di Leo non ha mai smesso di persevera. It is not who begins but who perseveres. Only those who strive will obtain results in education and art. And although Leonardo did not finish many of his works, the true essence of Leonardo was to continue experimenting and evolving. La solitudine non manca vantaggi. Chi è solo, è tutto suo. Keeping your own company does not lack advantages. He who is alone has everything to himself. Non nascondere i tuoi lavori. Metti in mostra per condividere le tue idee. Don’t hide your work. Showcase what you have created and share your ideas with others. Sii innovativo e vai controcorrente. Invece di seguire gli altri, vai nella direzione opposta. Anche un pesce morto segue la corrente. Ci vuole un pesce vivo e attivo per nuotare controcorrente. Be innovative. Instead of following others, go in the opposite direction. Even a dead fish follows the current. It takes a live and active fish to swim against the tide. Ascolta pazientemente le critiche. Considera sempre se coloro che ti criticano hanno ragione o meno. In tal caso, correggi questi errori. In caso contrario, comportati come se non capissi cosa hanno detto. Listen to criticism patiently. Always consider whether or not those who find fault with you are right. If so, correct these faults. If not, act as if you did not understand what they said. Sii originale. Non imitare gli altri; ma solo la natura. Don’t hide your work. Showcase what you have created and share your ideas with others. Domanda sempre. Le domande sono più importanti delle risposte. Question always. Questions are more important than answers. Imparare non è un obblio. È una necessità. Si impara facendo cose, si impara risolvendo problemi. Learning is not an obligation. It is a necessity. You learn by doing things; you learn by solving problems. Tieni il cervello attivo. Come il ferro arrugginisce dalla mancanza di uso, come l'acqua va male se stagnante o con il freddo diventa ghiaccio, così l’ingegno senza esercizio si guasta. Keep your brain active. As iron rusts from lack of use, as water goes bad if stagnant or with the cold becomes ice, ingenuity stalls out and becomes stale without exercise. Cerca la semplicità. La semplicità è il massimo della sofisticazione. Keep things simple. Simplicity is the ultimate in sophistication. Correggi l’amico in segreto e lodalo davanti agli altri. Cerca gioia e amore nella vita. L'amore è il rifiuto dell'odio e ci dà la giovinezza eterna. Cerca gioia e amore nella vita. L'amore è il rifiuto dell'odio e ci dà la giovinezza eterna. Seek joy and love in life. Love is the rejection of hatred and gives us eternal youth. Ogni domani è importante per incontrare nuova gente e vivere nuove e importante storie. Every tomorrow is an important opportunity to meet new people and live new and important stories. E alla fine non dire mai che non hai abbastanza tempo. In una giornata hai esattamente lo stesso numero di ore che Leonardo ha avuto… e guarda tutte le cose che lui ha fatto!And finally, never say you don’t have enough time. In a day, you have exactly the same number of hours that Leonardo had… and look at all the things he accomplished! Parliamo della saggezza di imparare l'italiano con Melissa! Let's talk about the wisdom of learning italian with Melissa! Take a look at the Studentessa Language Immersion Programs and the Italian Homestay Language Immersion Vacations offered through the site. Read the full article
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A seconda dell'umore di Véronique Pittolo
Véronique Pittolo è nata nel 1960 a Douai. Titolare di un Master e di un DEA in storia dell’arte (Parigi 1), scrittrice, critica d’arte, ha partecipato alle riviste Photographies e Beaux-Arts Magazine. Vincitrice del premio di poesia SGDL nel 2004, ha pubblicato numerose opere, che tra poesia, letteratura e performance, gettano uno sguardo singolare e volutamente irriverente sul mondo dell’arte.…
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Angelo Iannelli: “DAG”
Il 20 settembre arriva in radio il nuovo singolo del cantautore romano, secondo estratto dall’ album “Vicini margini”
“DAG” è il secondo singolo estratto da “Vicini margini”, il nuovo album del cantautore romano Angelo Iannelli. Questo brano, ricco di suggestioni e dall’andamento nostalgico, racconta emozioni di vita vissuta.
La canzone narra la ricerca di se stesso da parte dell’Io narrante, raffigurando la solitudine in cui la mancanza di calore è rappresentata da una sigaretta che brucia, l’unica “cosa accesa” che ha accanto.
“DAG” è un viaggio emotivo che invita l’ascoltatore a riflettere sulle proprie esperienze e a trovare un senso di connessione in un mondo spesso desolato.
Il testo del brano è dello stesso Iannelli, mentre la musica è stata scritta a quattro mani con Riccardo Corso.
Il singolo è stato arrangiato, suonato e mixato da Alessandro e Francesco Cosentino (Fratelli Cosentino), poi masterizzato in analogico da Riccardo Parenti presso l’Elephant Mastering. Il video che accompagna la canzone, diretto e montato da Iannelli, è stato girato in una desolata Roma notturna.
youtube
DICONO DEL SUO DISCO
«Morbido, malinconico anche dentro dinamiche più presenti, antico ma non vecchio.» RaroPiù
«Un disco da leggere, un disco che cerca di condurmi in quei “margini” che sono i limiti che definiscono lo spazio tra la nostra zona di comfort e il resto del mondo. E la voce di Iannelli ci tiene spesso ad emancipare questo stato di quiete e cerca non solo la pacata ragione ma anche l’irruente tempismo di un istinto.» Bravo On Line
«Si percepisce la dimestichezza di un cantautore che sa cogliere i segni dietro ai quali si celano emozioni e sentimenti, del resto non a caso è anche uno scrittore che ha affinato la sensibilità di chi coglie e trasmette a chi ascolta o legge il suo “sentire”.» Musica Mag
«Angelo Iannelli è sempre a due passi dal confine, come una sfida ma anche come un bisogno per guardare tutto. “Vicini margini” sembra potente nella sua semplicità. Di sicuro non è un disco per far scivolare il tempo» Mondo Spettacol
Angelo Iannelli vive a Roma da quando è piccolo. Cantautore, scrittore, attore, nonché autore teatrale e cinematografico è una figura poliedrica nel mondo artistico contemporaneo.
Autore del testo dello spettacolo teatrale “Dalla notte del mito all’Eneide, nei luoghi e nei tempi di Virgilio”, interpretato insieme a Michele Placido e Alessandro Haber, ha recitato in numerose serie tv, tra cui “Squadra antimafia”, “R.I.S.”, “L’onore e il rispetto”, “Che Dio ci aiuti” e “Il clandestino” (2024).
Ha pubblicato il romanzo “Bar Binario” (Aracne editrice, 2016), il saggio scientifico “L’Io diviso. Dai medici-filosofi alla letteratura, al teatro e al cinema del Novecento” (Aracne, 2013) – presente nel catalogo di alcune tra le più prestigiose Università e biblioteche internazionali (Sorbonne Université, Harvard, Princeton, Library of Congress, New York University) – e il saggio “Il Metodo V.D.A.M. Una pedagogia attorica” (2023).
È autore del documentario “Intervista a Carlo Merlo, il maestro delle Star” – in cui sono approfonditi i più importanti metodi contemporanei di recitazione – e di diversi cortometraggi indipendenti di cui ha curato la sceneggiatura e la regia.
Nel 2016 è uscito il suo primo album musicale, “Il cannocchiale”, seguito da numerosi singoli tra i quali “Il bambino di Aleppo”, “Comico dell’arte”, “GPB”, “Poema vocale”, “Malbene”, “Così scappi da te” e “Come a Hollywood” (2023).
Ha collaborato, tra gli altri, con l’illustratore, animatore e regista Michele Bernardi (Colapesce, Vasco Brondi/Le luci della centrale elettrica, Tre allegri ragazzi morti), che ha realizzato il videoclip de “Il bambino di Aleppo”, con Alessandro Canini (Venditti, De Gregori), con Riccardo Corso (Cristicchi) e con i Fratelli Cosentino (Ariete, Franco 126).
Dei brani di Iannelli hanno parlato, mediante recensioni, interviste, live in diretta e brani in rotazione: RAI Isoradio, RAI Sport radio, Tgcom24, Mediaset Infinity, Radio Lattemiele, Il giornale, La Repubblica, Il messaggero, Leggo, TGR Lazio e diverse altre testate.
Attualmente insegna Lettere in una scuola superiore di Roma ed è Docente di discipline cinematografiche nell’ambito del “Piano Nazionale Cinema”.
Il 10 maggio 2024 esce in radio “Elettronica”, singolo estratto dal suo nuovo album “Vicini Margini”, pubblicato il 24 maggio dello stesso anno per Matilde Dischi / Artist First. Il 20 settembre 2024 esce in radio “DAG”, secondo singolo estratto dal disco.
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La poetessa iraniana Faleeha Hassan residente negli Stati Uniti, condivide la biografia e due poesie, pubblicazione di Elisa Mascia da San Giuliano di Puglia -Campobasso
Foto cortesia di Faleeha Hassan Faleeha Hassan. È una poetessa, insegnante, editrice, scrittrice e drammaturga nata a Najaf, in Iraq, nel 1967, che ora vive negli Stati Uniti. Faleeha è stata la prima donna a scrivere poesie per bambini in Iraq. Ha conseguito un master in letteratura araba e ad oggi ha pubblicato 26 libri, le sue poesie sono state tradotte in inglese, turkmeno, bosniaco,…
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Milano: Mahmood e Omar Pedrini e il Premio Rosa Camuna per la musica
Milano: Mahmood e Omar Pedrini e il Premio Rosa Camuna per la musica. Anche la musica è protagonista del 'Premio Rosa Camuna', la più alta onorificenza istituita dalla Regione Lombardia. Tra i premiati dell'edizione 2024, il bresciano Omar Pedrini, già storico leader dei Timoria (su iniziativa del Consiglio regionale) e il milanese Alessandro Mahmood, uno dei nomi più importanti della scena musicale contemporanea e già vincitore del Festival di Sanremo (su indicazione del presidente della Regione Lombardia). I prestigiosi riconoscimenti vengono assegnati a persone fisiche, imprese, enti, associazioni, fondazioni e realtà residenti, con sede o operanti in Lombardia, che grazie al loro impegno, operosità, creatività ed ingegno hanno contribuito allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo della Lombardia. Nelle motivazioni del conferimento del premio 'Rosa Camuna', per Omar Pedrini si legge: "Le sue produzioni artistiche e musicali lo hanno reso un protagonista indiscusso della scena rock italiana dagli anni '90 ad oggi. La Lombardia, la terra a cui sente profondamente di appartenere, è un punto di forza e di riferimento in tutta la sua produzione artistica". In quelle per Mahmood si spiega che "i suoi album hanno registrato milioni di copie vendute e innumerevoli riconoscimenti artistici. Non fa mancare il suo sostegno a progetti a favore di chi è difficoltà". OMAR PEDRINI, DA BRESCIA 35 ANNI DI CARRIERA PIENA DI SUCCESSI - Bresciano classe '67 Omar, mastica pane e musica fin da piccolo. La musica è di casa a casa sua: il bisnonno materno era un liutaio, la nonna materna suonava la chitarra e la madre, vicina al movimento hippy, si portava dietro i figli quando andava ai concerti di artisti come Guccini, Vecchioni e De Gregori. Durante gli anni del Liceo Classico Pedrini conosce Carlo Alberto Pellegrini, Diego Galeri ed Enrico Ghedi, con cui nel 1985 fonda la band rock alternative dei Timoria. Dopo il diploma, Omar si iscrive all'Università di Milano alla facoltà di Scienze Politiche, che abbandona qualche anno dopo per dedicarsi alla musica a tempo pieno. Con i Timoria, a cui nel frattempo si aggiunge anche Francesco Renga, raggiunge il successo e pubblica 13 album. Nel 2003 prende una pausa a tempo indeterminato dalla band e si dedica unicamente alla carriera solista, intrapresa già a partire dal 1996. L'amore per le arti figurative, la letteratura e le contaminazioni, lo porta a esplorare molte altre strade, a partire dalla direzione artistica dal 1997 del 'Brescia Music Art', festival della contaminazione tra le arti, alla direzione del festival 'Valtrompia MUSIC Art', all'esperienza di autore televisivo e di docente al Master in Comunicazione Musicale dell'Università Cattolica. Nel 2009 firma la colonna sonora del film di Pupi Avati 'Il figlio più piccolo' in cui interpreta anche un cameo. Nel 2016 vince il Premio Lunezia per il valore letterario dei testi delle canzoni con l'album 'Che ci vado a fare a Londra?'. Nel 2014 collabora con Regione Lombardia e con il presidente Roberto Maroni al 'Lombardia Unesco Tour' per promuovere l'area archeologica del Capitolium, in vista di Expo. Pedrini è ambasciatore Expo del Patrimonio dell'umanità bresciano. Il progetto istituzionale organizzato da Regione Lombardia, nato con l'obiettivo di valorizzare i nove siti Unesco presenti nella regione e il 'Saper fare liutario' di Cremona. Dal 2003 al 2021 subisce tre interventi cardiaci, per un aneurisma all'aorta. Nonostante l'annuncio del ritiro dalle scene per i ricorrenti problemi di salute, prosegue con le sue attività e nel 2023 si esibisce come ospite alla finale della diciassettesima edizione di X Factor, con il brano 'Sole spento', pubblicato dai Timoria nel 2001. ALESSANDRO MAHMOOD - Alessandro Mahmoud, in arte Mahmood, nasce Milano nel 1992, da madre sarda e padre egiziano. Dopo l'abbandono del padre, cresce a Milano nel quartiere periferico di Gratosoglio con la madre e inizia a studiare canto e chitarra a 12 anni. Muove i primi passi sotto i riflettori a X Factor 6, nel 2012, dove entra nel gruppo Under Uomini. La passione per la musica lo porta a iscriversi a una scuola dove studia pianoforte, teoria e solfeggio. Si mantiene agli studi lavorando in un bar, rimanendo molto legato alla sua Sardegna e alle sue origini. Tre anni dopo X-Factor, vince nel 2015 'Area Sanremo' con il brano 'Dimentica', che gli varrà anche un quarto posto nella categoria 'Nuove proposte' del Festival nel 2016. Da quel momento pubblica i singoli 'Pesos' e 'Uramaki', presentato al 'Wind Summer Festival', e inizia a collaborare con grandi artisti della scena italiana. Scrive tre pezzi per Marco Mengoni, tra cui il brano 'Hola (I say)' in duetto con Tom Walker, canta con Fabri Fibra nel 2017 il brano 'Luna', pubblicato in 'Fenomeno'. Scrive per Elodie e Michele Bravi, a fianco di Dario Faini, il pezzo 'Nero Bali' diventato Disco di Platino. La sua carriera decolla, fino alla vittoria della 69ª edizione del Festival di Sanremo nel 2019 con il brano 'Soldi', Disco di Platino a meno di un mese dalla sua uscita. Nel febbraio del 2022 partecipa per la seconda volta al Festival di Sanremo, in duetto con Blanco, con il brano 'Brividi' e vince nuovamente, rappresentando di diritto l'Italia insieme a Blanco all' 'Eurovision Song Contest' 2022. Il 2024 è un grande anno per l'artista: torna a suonare sul palco dell'Ariston per la 74ª edizione del Festival di Sanremo con il brano 'Tuta gold', e tra aprile e maggio è impegnato per il terzo European Tour:16 date in 10 paesi europei, tra cui Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, e Italia.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Turner, Paesaggi della Mitologia a Venaria Reale
Fino al 28 gennaio 2024 la Reggia di Venaria propone la mostra Turner. Paesaggi della Mitologia, a cura della storica dell’arte inglese Anne Lyles, continuando così la prestigiosa collaborazione con la Tate UK dopo la mostra che si è tenuta nel 2022 dedicata a John Constable. L’esposizione si trova al primo piano delle Sale delle Arti e presenta una selezione di una quarantina di opere provenienti dalla prestigiosa istituzione britannica, nelle quali Turner esprime non solo la sua passione per la pittura di paesaggio, ma anche quella per temi legati alla mitologia classica greca e romana. Nelle dieci sale della mostra i visitatori trovano sia i grandi dipinti a olio su tela, realizzati da Turner per essere esposti alla Royal Academy di Londra, sia gli acquerelli e gli schizzi in cui l’artista manifestò con libertà e spontaneità la sua visione romantica della Natura e del Mito. Tra gli artisti britannici più noti e amati, William Turner fu celebre per i suoi paesaggi, dove la Natura è concepita nell’ambito di una estetica del Sublime, con fitte nebbie, tempeste di mare e fenomeni naturali che incutono timore all’uomo e al contempo attraggono. Ma Turner si affermò a livello internazionale all’inizio dell’Ottocento dipingendo grandi quadri per le grandi rassegne ufficiali, con scene tratte dalla Bibbia, dalla letteratura classica e dalla mitologia ancora influenzati dallo stile dei suoi predecessori francesi, come Nicolas Poussin e Claude Lorrain, oltre ai personaggi che popolano il mondo della mitologia, dopo che ebbe studiato da vicino alla National Gallery di Londra i dipinti degli Old Masters. Inoltre, durante i primi anni da studente della Royal Academy, l’artista imparò a riprodurre fedelmente, a matita o a gessetto, i calchi delle più celebri statue del mondo classico, come l’Apollo del Belvedere. A influenzare ulteriormente i quadri di mitologia classica di Turner contribuì Richard Wilson, che nella seconda metà del Settecento visse per un lungo periodo nel sud Italia, tra Roma e Napoli, dove le sue tele erano popolate da figure della classicità o mitologiche, in paesaggi idealizzati, ma influenzati da luoghi reali che aveva visitato. Il desiderio di Turner di conoscere i paesaggi italiani di Wilson si realizzò nel 1819, per le difficoltà che comportava un viaggio in Europa durante le guerre napoleoniche. In Italia Turner tornò poi nel 1828 per un soggiorno più lungo e da allora usò proprio i paesaggi italiani come sfondo per i soggetti mitologici. Alcune opere della mostra, come The Bay of Baiae with Apollo and the Sibyl (1823), documentano come il soggetto mitologico fosse trattato da Turner con sempre più dettaglio e consapevolezza storica. Lo sfondo di rovine romane e la figura della Sibilla Cumana simboleggiano i temi che l’artista aveva più a cuore tra bellezza e decadenza, gloria e declino, fragilità della vita e caduta degli imperi. Read the full article
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Into the meanders of GOAD
Passo dopo passo ci avviciniamo alla presentazione degli aspetti peculiari di "Titania" il nuovo album dei Progsters toscani GOAD che si preannuncia essere senza ombra di dubbio uno dei lavori più rappresentativi, coinvolgenti e più affascinanti della band. Con Maurilio Rossi, da sempre testa e cuore della band ci addentriamo nei meandri di "Titania" e dei GOAD.
1. Sono passati due anni appena dall'uscita di "La Belle Dame" ed i Goad sono pronti a ritornare sul mercato con un nuovo album "Titania" che dai primi sentori sembra essere una delle vostre opere più intense, emotivamente coinvolgenti e soprattutto impegnative dal punto di vista compositivo e non solo. Ce ne vuoi parlare soprattutto dal punto di vista emozionale e cosa hai avvertito nella stesura della nuova creatura?
"Titania" è la logica prosecuzione del cammino intrapreso nel mondo di John Keats, un mondo fatto di passione, della magia del retaggio classico dei grandi lirici di ogni tempo a cui, il per sempre giovane poeta, morto a Roma a 25 anni, fa riferimento in tante composizioni. Shakespeare vi entra sotto voce, nel riferimento alla figura della regina delle fate e del capolavoro "Sogno di una notte di mezza estate". In un primo momento avrei voluto musicare una bella parte dell'opera ma sarebbe rimasto incompiuto il cammino nella poetica di Keats, in buona misura oggetto dell’album "La Belle Dame" per cui mi sono volutamente fermato. Dal punto di vista emozionale, come dice lo stesso Keats, Shakespeare mette le passioni in primo piano, "una banda spaventosa che fa vibrare, ognuna, la sua corda". Sogno senza sonno è la poesia per Keats e mi ci riconosco appieno per la musica che componiamo in "goad” e, come Oberon che "selvagge canzoni traeva dal liuto piangente", troviamo emozioni sempre nuove nell’affrontare la grande poesia.
2. "Titania" ancora una volta si immerge in un mondo magico e fatato, così come hai fatto per il passato e per gran parte dei tuoi album. Oggi la tua fonte principale è sempre John Keats anche se il titolo è fortemente legato a William Shakespeare. Cosa ti affascina tanto della letteratura inglese costante tua fonte d'ispirazione?
Hai ragione, il riferimento a Shakespeare, come ho detto sopra, è soltanto per il personaggio di Titania, regina delle fate e protagonista del "Sogno di una notte di mezza estate", citata più volte da Keats le cui muse sono i grandi poeti del passato. Il fascino della grande letteratura inglese nasce da lontano, dagli studi classici e dalla grande musica anglosassone che ha scritto la cultura moderna di questa arte. Le sonorità della lingua e il grande valore dei tanti lirici già affrontati negli album dei GOAD, da E.A. Poe a Lee Masters, da H.P. Lovecraft a W. Savage fino a John Keats dà sempre nuovi stimoli nel comporre (goad alla fine significa proprio stimolo…). Come dice in un suo componimento lo stesso Keats : giovinezza eterna avrà la musica... (riferito al personaggio di Shakespeare "Oberon").
3. Il nuovo album uscirà il prossimo ottobre in due edizioni speciali: un doppio vinile con due fantastiche bonus tracks ed un doppio CD con un bonus live album registrato a Genova nel 2007 se non erro con in più delle canzoni registrate in studio in presa diretta, come se fosse un live, recentemente durante la pandemia. Ce ne vuoi parlare soprattutto del perché ritieni necessario far conoscere queste registrazioni?
GOAD nasce come gruppo di musica dal vivo e per decenni quella è stata la sua dimensione. Per un lunghissimo periodo ogni sera davanti a un pubblico eterogeneo e per la maggior parte straniero, in primis anglosassone ed americano, per cui anche la scelta della lingua era quasi obbligata, pur con nostro grande piacere! La possibilità di pubblicare un live mediamente recente mi pareva una degna consacrazione di tanto sudore e fatica on stage, ma anche un meritato riconoscimento ai musicisti fantastici che hanno accompagnato lungamente il cammino della band. Essendo attivi dal 1974 ovviamente tanti compagni di strada si sono persi ma il fulcro ha tenuto duro, in primis Paolo Carniani alla batteria, con noi da sempre, e mio fratello cofondatore Gianni Rossi. Eccezionali compagni successivi sono stati assiduamente con GOAD : Francesco Diddi e Alessandro Bruno, polistrumentisti incredibili (chitarre, sax, flauto, violino, oboe etc. entrambi!) che pur svolgendo attività impegnative nella musica sono sempre presenti in caso di dischi o live. Poi Martino Rossi figlio d'arte (creativo polistrumentista anche lui...) e il violinista chitarrista Roby Masini che ha lasciato la musica moderna da poco tempo, dedicandosi alla classica di cui è un maestro conclamato.
4. Non è un segreto il fatto che tu non sia più un giovincello, almeno non sulla carta d'identità. Cosa ti spinge dopo tanti anni a continuare a dare vita a nuovi album così ricchi di fascino e sonorità sempre ammantate da una velo di magia?
È senz'altro vero che l’età anagrafica non corrisponde quasi mai all’età biologica e, nel caso di qualsiasi artista, vi è un vantaggio evidente nel cercare sempre vie nuove di espressione... Nel mio modesto caso trovo enorme forza dall'avere interessi infiniti in campo genericamente culturale e specificatamente letterario ma non spiegherebbe il tutto. In realtà ho continuamente idee compositive che mi frullano in testa e sto davvero male se non le esprimo concretamente. Finché avrò questa spinta interiore proseguirò a scrivere musica. Il punto topico è il non avere nessun genere prestabilito in testa, solo modi diversi di espressione musicale e strumentistica anche nell'ambito dello stesso brano od opera. Amo scrivere canzoni semplici come complesse partiture estese nelle quali non cerco di far emergere virtuosismi tecnici ma di evocare e suscitare emozioni, brividi, anche interrogativi sul perché di queste musiche da parte del fruitore-ascoltatore. Se lascio qualcuno o tanti perplessi ne sono già contento perché significa che ho smosso qualcosa.
5. A differenza di gran parte delle bands Progressive la tecnica nelle tue composizioni non è mai la protagonista principale, ma sempre una componente al servizio del pathos che dalla canzone emerge forte. È corretta la mia impressione?
Hai visto giusto e questo già lo sapevo! Al servizio del brano che affronto ogni partitura è scritta e sviluppata, che sia io o che siano i grandi musicisti che suonano con Goad. Nessuna nota è eseguita senza una profonda consapevolezza di ciò che deve suscitare dal vivo. Vi è certo più libertà e pochi freni se non quelli che sono stabiliti dal proseguire della partitura, ma in studio si segue il pathos del brano, evocato dal testo affrontato in primo luogo, mai si è scritta una nota seguendo stilemi di genere, Prog o Rock o altro. Io stesso non mi riconosco nella categoria "Prog", nata in anni relativamente recenti. Io cerco di far emergere la passione, i sentimenti, dai cambiamenti di umore, tempi, atmosfere dei vari componimenti. La lezione della musica classica è basilare e fondante. Senza il retaggio e lo studio del passato non si raggiunge nulla in nessun campo. Per lo meno risulta difficile trovare un senso in quel che si fa.
6. La storia dei Goad affonta le proprie radici nel più classico Progressive italiano degli anni 70 ma sempre con un occhio di riguardo verso tematiche per così dire goticheggianti e soprattutto riferimenti musicali inglesi come Van Der Graaf Generator, King Crimson, Genesis, Procol Harum. Come avete unito questi due mondi e soprattutto credi ci sia nei Goad un tocco particolare che gli permette di essere così attivi ed amati anche dopo decenni dalla vostra nascita?
L'amore per la grande musica prodotta negli anni '60 e '70 , al di là dei generi, ha influenzato di sicuro il sound dei GOAD, nella misura in cui ogni proposta di valore, di cui hai elencato qualcosa, ha avuto incidenza psicologica e pratica, ha insegnato come scrivere o eseguire etc. Potrei elencare decine e decine di meravigliosi artisti , dai Beatles ai Talk Talk, Keith Emerson, Genesis di Peter Gabriel, da Jimi Hendrix ai Cream di Clapton e Bruce, il mio maestro della chitarra, basso e anche del canto. Credo che se GOAD ha degli affezionati estimatori sia merito del nostro avere una fisionomia personale, un marchio particolare (riferimenti tanti ma con un proprio percorso). Credo che la maggior soddisfazione per un artista qualsiasi sia questo, una identità che ti fa riconoscere fra mille proposte differenti. Niente avviene per caso e credo che chi ci segue ancora sappia riconoscere quanto lavoro durissimo ci sia dietro i nostri dischi e anche quanto coraggio nel resistere a sirene di altro tipo. E fammi aggiungere anche parlando del coraggio di chi ci produce! Senza produttori "artisti" avremmo soltanto musica perennemente uguale nel cliché e nelle forme.
7. Nell'attesa dell'uscita dell'album ci vuoi lasciare un messaggio?
Voglio dire che, per chi già ci ama, in "Titania" e nel live accluso, troverà molto che riconoscerà con piacere ma anche molto altro di nuovo e forse sorprendente. Se farà confronti con gli altri album ne scoprirà l’unicità. Con Keats voglio dire che "beauty is truth and truth is beauty"!
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Petina Gappah
Ci sono fatti storici ancora avvolti dal silenzio, in qualche modo anche dalla vergogna. La letteratura serve anche a questo, a interrompere il silenzio.
Petina Gappah, pluripremiata avvocata e scrittrice, definita la voce dello Zimbabwe, scrive in inglese libri ambientati nel suo paese d’origine mentre esercita brillantemente la sua professione di avvocata internazionalista. È la figura legale di riferimento per l’area araba allargata di libero scambio (GAFTA) ad Accra.
La passione per il suo lavoro rimane forte mentre narra dei fallimenti e delle ingiustizie dello Zimbabwe nella speranza che, nonostante l’oscurità, si possa ottenere un cambiamento.
Ha anche scritto per diverse testate internazionali come The Financial Times, The New York Times, The Guardian e Süddeutsche Zeitung, ed è stata editorialista per OmVärlden, la rivista svedese sullo sviluppo e gli affari globali.
È nata in Zambia il 16 giugno 1971, da genitori emigrati dallo Zimbabwe, dove è ritornata quando aveva nove mesi. Dopo l’indipendenza del paese, la sua famiglia si era trasferita a Harare, in una zona prevalentemente abitata da persone bianche bianca, tanto che è stata una delle prime alunne nere della sua scuola elementare. Ha iniziato a scrivere quando aveva dieci anni, il suo primo racconto è stato pubblicato sulla rivista della scuola che frequentava.
Dopo la laurea in giurisprudenza in Zimbabwe, ha conseguito un dottorato in diritto internazionale all’Università di Graz e un master a Cambridge. Successivamente si è trasferita a Ginevra, dove ha iniziato a lavorare come avvocata specializzata in diritto internazionale.
Nel 2009 ha pubblicato il suo primo libro, la raccolta di racconti An Elegy for Easterly, tradotto in diverse lingue, che le è valso diverse prestigiose candidature come opera prima e ha vinto il Guardian First Book Award.
Nel 2010 è tornata ad Harare per tre anni per lavorare al suo primo romanzo, Il libro della memoria che, pubblicato nel 2015, è il testamento immaginario di una donna albina imprigionata nel braccio della morte, che spera in una tregua presidenziale. Il libro ha vinto il Premio McKitterick dalla Society of Authors.
La seconda raccolta di racconti Rotten Row, pubblicata nel 2016, è stata scelta come “Libro del giorno” da The Guardian.
Dal 2017 è stata DAAD Fellow e Writer-in-Residence a Berlino.
Nel giugno dello stesso anno ha tenuto la conferenza annuale del Journal of Southern African Studies, intitolata Looking for Dr Livingstone’s African Companions, presso la School of Advanced Study dell’Università di Londra.
Out of Darkness, Shining Light, del 2019, che in italiano è stato tradotto con il titolo Oltre le tenebre, ha vinto i National Arts Merit Awards 2020 per Outstanding fiction book.
Il libro si apre a Chitambo, nell’attuale Zambia, dove David Livingstone è morto nel 1873 e si chiude in riva al mare, a Bagamoyo, di fronte all’isola di Zanzibar. In mezzo ci sono i sessanta giorni di un Cuore di tenebra a rovescio, il racconto di come i suoi attendenti e la cuoca Halima, sfidando la fame e i pericoli, gli sono rimasti fedeli fino all’ultimo, cercando pace per quello strano uomo bianco e una vita migliore per se stessi.
“La storia di David Livingstone, il grande esploratore dell’Africa, ossessionato dalla ricerca delle sorgenti del Nilo, è cosa nota. Ciò che pochi sanno è che il viaggio più incredibile lo ha fatto da morto, quando il suo corpo imbalsamato è stato trasportato per oltre duemila chilometri dall’interno del continente africano fino alla costa, per poter essere sepolto in Inghilterra. Chi erano gli uomini e le donne che lo accompagnarono? Perché lo fecero? Il mio romanzo è nato per restituire un volto e un destino a queste figure dimenticate”.
Petina Gappah ha lavorato con il David Livingstone Birthplace Museum per reinterpretare i Tableaux Pilkington Jackson di Charles d’Orville.
Con la sua scrittura riesce nel difficile compito di rendere luoghi per lo più sconosciuti, con tale intimità e vitalità da farli sentire subito familiari. E dotata di una speciale sensibilità verso la tragedia umana e anche verso la commedia, insita nell’esistenza. Spalanca le porte di un milione di case illuminate e ci permette di guardarci dentro. In ognuna troviamo qualcosa di meraviglioso e strano, compreso un riflesso di ciò che siamo.
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Molte volte ho studiato
La lapide che mi hanno scolpito –
Una barca con vele ammainate, in un porto.
In realtà non è questa la mia destinazione
Ma la mia vita.
Perché l’amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;
Il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura;
L’ambizione mi chiamò, ma io temetti gli imprevisti.
Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.
E adesso so che bisogna alzare le vele
E prendere i venti del destino
Dovunque spingano la barca.
Dare un senso alla vita può condurre a follia
Ma una vita senza senso è la tortura
Dell’inquietudine e del vano desiderio –
È una barca che anela al mare eppure lo teme.
Edgar Lee Masters, George Gray.
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Dare un senso alla vita può condurre a follia, / ma una vita senza senso è la tortura / dell’inquietudine e del vano desiderio. / È una barca che anela al mare eppure lo teme.
Edgar Lee Masters, George Gray, ultimi versi, da “Antologia di Spoon River”
#edgar lee masters#antologia di spoon river#vita#senso della vita#poesia#letteratura#inquietudine#desiderio#tortura
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Alessandro Quadri di Cardano – Il nuovo romanzo “La mela marcia”
Un giallo ambientato a New York
Lo scrittore Alessandro Quadri di Cardano pubblica il suo nuovo romanzo “La mela marcia” con l’editore Bertoni, disponibile dall’11 luglio 2024. Si tratta di un libro giallo in cui New York funge da sfondo alle vicende narrate: la comunità arcobaleno della città è sconvolta da una serie di efferate esecuzioni da parte di un killer che uccide le sue vittime con un solo colpo, sparato alle spalle. Il caso è affidato al tenente Frank Bongiovanni che, assieme alla sua squadra di investigatori, cerca di mettere luce su questi omicidi. Una volta individuato un facile colpevole per quietare la stampa e i cittadini, il tenente non si arrende, scardina la gerarchia del NYPD e inizia a condurre singolarmente le indagini, scavando in sé stesso e nel cuore della città. New York è una mela marcia, un labirinto che lascia smarrire i suoi abitanti e li fagocita.
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Storia dello scrittore
Alessandro Quadri di Cardano è nato nel 1980 a Bologna, da padre italiano e madre belga. Stimolato dall’ambiente multiculturale, si laurea in “Scienze internazionali e diplomatiche” presso l’Università di Bologna, nel 2005. Ottiene una borsa di studio da parte del Ministero degli Affari Esteri italiano e frequenta il Collegio d’Europa di Bruges (Belgio), dove ottiene il Master in “Studi Politici e Amministrativi Europei”, nel 2007. Da quello stesso anno, lavora presso le Istituzioni Europee e, attualmente, vive a Bruxelles, con la moglie e i figli. Sin da ragazzo, coltiva l’amore e la passione per le opere di letteratura italiana e straniera, che legge spesso in versione originale, parlando quattro lingue. Nel 2022, pubblica il suo romanzo d’esordio, intitolato “La verità non conta” (NeP Edizioni). “La Mela Marcia” è il primo romanzo pubblicato con Bertoni.
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