#Marketing enologico
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campadailyblog · 4 months ago
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Negozio di Vini: Passi essenziali per avviare il tuo
Aprire un negozio di vini è un’opportunità affascinante per chi ama il vino. Però, per avere successo, serve una buona pianificazione e conoscere i passi chiave. Ti mostreremo come avviare il tuo negozio, dalla selezione dell’inventario alla gestione del personale. Scoprirai come fare un’attività di successo nel mondo del vino. Da come scegliere il posto giusto al modo di ottenere le licenze,…
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scogito · 1 year ago
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Un vino da due euro viene travasato in un'altra bottiglia e vince la medaglia d'oro al concorso Gilbert & Gaillard
La dimostrazione di quanto sia inesistente il discernimento. Di quanto l'etichetta venga prima del valore autentico, e di come la massa si lasci guidare da trucchetti, da marketing, da ruoli, da influencer e da tutto ciò che é famoso.
Questi casi eclatanti smascherano la prassi del quotidiano. Chi oggi sa andare al di là della superficie e scegliere con la propria coscienza è merce rara.
Stesso discorso accaduto col violinista Joshua Bell (ne ho scritto qui).
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lamilanomagazine · 7 months ago
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Verona. Vinitaly 2024, il premio viticoltore etico a terre bianche di Dolceacqua
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Verona. Vinitaly 2024, il premio viticoltore etico a terre bianche di Dolceacqua. Il Premio Viticoltore Etico a Vinitaly, dopo aver toccato La Spezia e Savona, torna nel Ponente ligure con l'incoronazione dell'azienda Terre Bianche di Dolceacqua di Filippo Rondelli. "Il premio – dice il vice presidente della Regione Liguria con delega all'Agricoltura e al Marketing territoriale – è dedicato ai grandi interpreti del mondo enologico italiano che si distinguono per la cura territorio e la ricerca della qualità. Si tratta di un riconoscimento di particolare valore ad una azienda secolare quale Terre Bianche, tramandata di generazione in generazione, dedita anche all'agriturismo. Il suo nome è ricordato anche, insieme ad altri, per il lavoro svolto e l'attività di promozione ai fini dell'inserimento delle minoranze nel disciplinare del Rossese di Dolceacqua". La produzione di Dolceacqua vede una media annuale di circa 250.000 bottiglie, sempre con un'altissima qualità e un crescente apprezzamento a livello internazionale. "Abbiamo dato l'ok della Regione nel 2023, che ha inviato al Ministero il parere positivo sulla modifica del disciplinare di produzione dei vini a DOP Rossese di Dolceacqua o Dolceacqua. Un traguardo importante e atteso di valorizzazione del prodotto e di tutela del consumatore per la completa tracciabilità, frutto di un lungo lavoro con l'Associazione di promozione del Rossese di Dolceacqua, dei Comuni, le Associazioni di categoria, i produttori, il Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola (CeRSAA), dell'Enoteca Regionale della Liguria, dei nostri Uffici. Ci attendiamo quindi un ulteriore impulso sul Rossese di Dolceacqua a livello globale, rendendo giustizia al grande lavoro scientifico e culturale su questa denominazione e agli sforzi del produttori in quest'area caratterizzata da eroicità e grande diversità pedoclimatica". "Un'azienda nata tanto tempo fa - commenta Filippo Rondelli di Terre Bianche - quando il mio trisavolo decise di piantare i primi vigneti di Rossese di Dolceacqua su questa terra molto particolare. Il premio è un orgoglio per noi ma anche per Dolceacqua, che è un posto stupendo compreso tra il mare e le montagne, una vera perla distintiva della Liguria".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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personal-reporter · 1 year ago
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A Bruxelles e Roma l'Alto Piemonte fa il pieno di attestati d'eccellenza
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La Rete Europea delle Città del Vino (RECEVIN) ha conferito il titolo di Città Europea del Vino 2024 all'Alto Piemonte e al Gran Monferrato, in una cerimonia a Bruxelles. Pochi giorni dopo, una delegazione di produttori novaresi si è riunita al Senato della Repubblica per la presentazione, tramite una cena al ristorante del Senato, di alcune eccellenze novaresi. Il titolo di Città Europea del Vino viene assegnato a rotazione alle migliori aziende produttrici di un determinato territorio italiano, in alternanza con città vinicole di Portogallo e Spagna. Venti città piemontesi, unite sotto un'unica sigla e un programma condiviso di eventi, meeting, convegni e degustazioni distribuiti sulle provincie di Alessandria, Biella, Novara, VCO e Vercelli nei comuni di Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Grignasco, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco riceveranno la corona di alloro per tutto il prossimo anno. La regione vinicola del Douro in Portogallo ha consegnato il testimone all'Alto Piemonte e al Gran Monferrato in seguito all'esame di tre candidature presentate all'Associazione Nazionale Città del Vino: Montepulciano (Siena), San Clemente (Rimini) e la cordata delle città piemontesi. Il dossier dell'Alto Piemonte e del Gran Monferrato si è affermato sulla concorrenza per il coinvolgimento di ampi territori e di molti comuni Città del Vino, dove alla programmazione ordinaria già pianificata durante l'anno si aggiungerà quella straordinaria legata all'evento. Il programma includerà tavole rotonde, degustazioni, convegni e tematiche di carattere generale riguardanti le politiche comunitarie sulla vitivinicoltura, il mercato, il rapporto tra vino e salute, l'educazione al consumo consapevole e l'identità dei territori. Questi appuntamenti saranno collegati con un continuo passaggio di testimone da una città all'altra durante un anno intero e promettono di attrarre turisti, curiosi e addetti ai lavori. Nel 2023, sulla scena internazionale ci sarà ancora la regione vinicola portoghese del Douro, vincitrice dell'anno scorso del titolo. Dal 2024 toccherà ai Piemontesi. Matteo Marnati, Assessore regionale del Piemonte all'ambiente, energia, innovazione, ricerca, dichiara: Questo riconoscimento permetterà a 20 comuni - Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Grignasco, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco - di salire, con merito, su uno straordinario palcoscenico europeo di promozione dei due territori. É la dimostrazione che il buon lavoro di squadra paga e si possono raggiungere obiettivi molto prestigiosi. Sarà una storica occasione per far conoscere vini, produttori, paesaggi, ambientazioni con il fine di affermarsi definitivamente sul panorama enologico europeo, puntando sullo sviluppo del marketing territoriale, sull'attenzione alla sostenibilità e soprattutto alla qualità dei prodotti. Presso il ristorante del Senato della Repubblica invece, l'attenzione era incentrata sui salumi novaresi e gorgonzola dolce al cucchiaio accompagnati da spumante, l’immancabile paniscia novarese da gustare sorseggiando un Nebbiolo, “tapulone”  brasato con il Ghemme, tiramisù a base di biscotti di Novara e crema al mascarpone e, per chiudere, un assaggio di gorgonzola piccante Cento Cavalli in abbianamento con il “Mufii” (vino Muffato): questo il menù predisposto e cucinato dallo Chef Giampiero Cravero. L’iniziativa, coordinata dal consigliere delegato al Turismo e Marketing territoriale della Provincia di Novara Luigi Laterza e sostenuta dall’Agenzia di accoglienza e promozione turistica Terre dell’Alto Piemonte, dalla Camera di Commercio Monterosa Laghi Alto Piemonte e dal Comune di Novara insieme con alcuni produttori del Novarese, ha visto la partecipazione di una delegazione formata dai rappresentanti delle Istituzioni, degli Enti e delle aziende locali coinvolti, . In questo caso le Aziende d'ecellenza coinvole sono state: Eredi Baruffaldi Salumificio Dessilani Rovellotti Viticoltori in Ghemme Azienda La Passitaia (Mufii) Camporelli 1852 Riso Buono Nel caso dell'evento al Senato della Repubblica, il gruppo era seguito da una Troupe televisiva (casa di produzione VIBRA) che nei prossimi giorni pubblicherà e distribuirà il Video Reportage completo.   Read the full article
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carol-agostini · 3 years ago
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17° Concorso Internazionale Enologico "Emozioni dal mondo: Merlot e Cabernet insieme" di Carol Agostini L’evento bergamasco ha coinvolto 56 giudici provenienti da 22 paesi e divisi in sei commissioni. Sono stati degustati 220 campioni in concorso arrivati Castello degli Angeli di Carobbio degli Angeli (Bergamo) da 18 paesi, una splendida cornice che ha anche ospitato la cena di gala di venerdì 15 ottobre 2021. Quest'anno il 17° Concorso Internazionale Enologico "Emozioni dal mondo: Merlot e Cabernet insieme" ha assegnato 66 medaglie d'oro e 15 Premi Stampa “Roberto Vitali” (personalità che manca a tutti coloro con cui ha collaborato prima della sua scomparsa, grande uomo e grande giornalista), con grande soddisfazione per i giudici, per i produttori e per l'organizzazione stessa. . . #carolagostini #foodandwineangels #wines #social #likeforlikes #like4follow #follow #winelovers #lover #usa #japan #wine #france #italy #brand #marketing #smile #kiss #job #feelings #likes (presso Italy) https://www.instagram.com/p/CY8SfvINlZ-/?utm_medium=tumblr
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italian-wine-lover · 6 years ago
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Dal Tempranillo "toscano" al Chianti della tradizione - Agricola Pietro Beconcini ➡️ @pietrobeconciniwines ⬅️🇮🇹🍷🍇 Siamo in Toscana, più precisamente a San Miniato (PI), dove Leonardo Beconcini ed Eva Bellagamba gestiscono dal 1990 l’azienda che è di proprietà della famiglia Beconcini da quattro generazioni. Lui vignaiolo, lei marketing director, insieme condividono la stessa passione per la terra e per il Vino di qualità. La storia dell’azienda si intreccia da sempre con quella della famiglia. I Beconcini lavoravano in queste terre già prima della seconda guerra Mondiale come mezzadri, alle dipendenze dei marchesi Ridolfi, proprietari di tutta l’area est di San Miniato. Nel 1954, Giuseppe Beconcini, nonno di Leonardo, con sacrificio, riesce ad acquistare il podere in cui lavorava da sempre. Successivamente Pietro Beconcini dà una svolta all’azienda incentrando la sua attività sulla viticoltura, in una terra sicuramente vocata, seppur non tra le più "blasonate" enoicamente parlando. E' da 25 anni, però, che le redini dell'azienda sono nella mani di Leonardo, che continua il lavoro del padre nel rispetto dei suoi insegnamenti, mettendoci anche del suo a partire dai nuovi vigneti e dagli ampliamenti dell’azienda che da 3 ettari passa a 12 ettari vitati. Leonardo con grande entusiasmo intraprende un’accurata selezione nei suoi vigneti, al fine di produrre vini d'eccellenza capaci di esprimere il suo unico terroir e la propria storia familiare di cui è intrisa la terra nella quale affondano le radici le sue preziose viti. Comincia a fare studi agronomici sui cloni di sangiovese per la produzione del “Reciso”, il vino più rappresentativo dell’azienda, quando si imbatte in una scoperta molto interessante, che cambierà non solo la produzione della sua azienda, ma anche il panorama enologico italiano. Durante le sue ricerche, tra le varie piante di sangiovese, canaiolo ed altre tipiche della zona, risultano 213... Continua a leggere su www.wineblogroll.com ➡️link in bio ⬆️⬆️⬆️ #wein #vin #vinho (presso Pietro Beconcini Agricola)
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burde · 4 years ago
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La mia idea di marketing del vino post Covid 🧑‍💻🍷📲 • • • • • • Non c'è estate più particolare di quella che stiamo vivendo per il vino italiano e le aziende cercano soluzioni e idee adatte al momento. Ho accettato molto volentieri l'invito del MIT di Trieste per allestire insieme a validissimi colleghi questa Summer School per il vino del Nord Est. Si parte a Trieste ma si prosegue in parte online per 6 incontri densi e ricchi di spunti e soluzioni. image.gif Ma a cosa serva esattamente una Summer School per il settore enologico? Per sviluppare in 25 ore di formazione le competenze degli operatori, dai grandi brand ai piccoli produttori artigianali fino ai Consorzi, nell'ottica dell'innovazione e dello sviluppo commerciale delle aziende. Il corso prevede 6 sessioni, dedicate al management delle imprese dei vini del Nord-Est italiano, con focus su marketing e gestione. La Summer School prevede 2 giornate in aula full-time il 16-17 luglio alla Fondazione Portogruaro Campus (VE), seguiti da 4 webinar online. Ti aspettiamo! #MIB #Trieste #SchoolofManagement #management #winemarketing #andreagori #wine #summerschool #lesson #online #master (presso MIB Trieste School of Management) https://www.instagram.com/p/CCLVSmjqRz3/?igshid=8l17nxo61iz6
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cento40battute · 5 years ago
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Brindiamo all’Italia con Tenute La Montina
Tenute La Montina, nonostante il difficile periodo di quarantena, non si ferma. Il servizio di consegna a domicilio e chat diretta con il personale aiuta i clienti a vivere con gusto anche a casa
Costretti in casa Tenute La Montina ha pensato a noi anche in questo periodo di emergenza, consegnando i Franciacorta preferiti direttamente a domicilio
Un piccolo gesto per brindare alla grande forza degli italiani
Foto Studio fotografico Buzzi
E-commerce per wine lovers
In attesa della fine di questo triste periodo, che permetterà a Tenute La Montina di riaprire la cantina a visite e degustazioni, il sapore non va certo in quarantena.
La Montina di Monticelli Brusati, una delle aziende storiche e più conosciute della Franciacorta, non si dimentica di clienti e wine lovers.
On line c’è un nuovo sito di e-commerce, una grande enoteca dove i clienti possono scegliere i loro prodotti preferiti, comporre confezioni, acquistare accessori per la degustazione e tanto altro ancora.
Una chat diretta che aiuta a comunicare istantaneamente con la cantina.
Inoltre, vista l’emergenza nazionale, le spese di spedizione per tutti gli ordini effettuati online sono azzerate
È attivo anche un servizio di supporto ai clienti, che possono chiedere consigli o risolvere dubbi rivolgendosi direttamente al personale.
Così Michele Bozza, Export & Marketing Manager La Montina, racconta l’iniziativa
“È molto importante far percepire al cliente che dietro lo schermo c’è qualcuno di fidato a cui poter far riferimento in caso di bisogno. Il rapporto umano non va dimenticato quando si vende online, anzi.
Se le persone, giustamente, non possono andare al bar e al ristorante, è giusto facilitare loro la via per potersi gustare un buon calice restando a casa, senza costi aggiuntivi”
Il negozio online de La Montina risponde anche a chi vuole fare un regalo alle persone amate, restando a casa.
Basta indicare nell’ordine l’indirizzo del destinatario e aggiungere la dedica che si vuole scrivere sul bigliettino che poi sarà consegnato in allegato al pacco.
Glamour, Giovane, Green
Glamour, Giovane, Green. Questi sono i punti cardine che oggi caratterizzano l’azienda vinicola La Montina.
Madre Natura diventa musa ispiratrice per creare la nuova immagine aziendale.
Le bottiglie si riempiono di colori per uno stile più contemporaneo e giovane mentre, invariata, rimane la forma, per sottolineare l’importanza di storia e tradizione. Valori chiave che hanno permesso il successo inarrestabile di Tenute La Montina.
Sette colori per sette Franciacorta
Marrone: Riserva Baiana Pas Dosè. Un omaggio alla terra da cui tutto nasce e al territorio.
Verde: Extra Brut. La freschezza, il paesaggio, l’erba in tutte le sue sfumature.
Lilla: tendente al rosa: Rosé Demi Sec. La seduzione delle rose e l’amore per la bellezza e il sapore.
Turchese: delicato: Satèn. Per rievocare le emozioni di un magico chiaro di luna.
Oro: Millesimato Brut. Un omaggio alla storia millenaria e al fascino del legno, in particolare quello dei tronchi della vite.
Arancione: Brut. Un colore caldo, come un abbraccio, come il sole.
Infine, il Millesimato Extra Brut. Un vetro trasparente che richiama la purezza dell’acqua.
Scelte colorate che riflettono l’impegno enologico delle Tenute La Montina, impegno che aiuta ad affrontare al meglio il futuro e le sfide che verranno.
Alessandra Borgonovo
[email protected] lamontina.com
Il gusto non va in quarantena Brindiamo all’Italia con Tenute La Montina Tenute La Montina, nonostante il difficile periodo di quarantena, non si ferma.
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italianaradio · 5 years ago
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Vino. Montreal, i produttori calabresi conquistano il Canada
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/vino-montreal-i-produttori-calabresi-conquistano-il-canada/
Vino. Montreal, i produttori calabresi conquistano il Canada
Vino. Montreal, i produttori calabresi conquistano il Canada
Il vino calabrese ha conquistato il Canada. Dieci produttori si sono dati appuntamento a Montreal per stabilire un filo diretto con i consumatori nordamericani e cogliere le opportunità del mercato in costante crescita (+3% degli ultimi tre anni). A metterli insieme e a organizzare la missione la Camera di Commercio Italiana in Canada attraverso il progetto “Wine&Travel Italy presents Calabria”, co-finanziato dalla Regione Calabria. Un progetto, concepito su misura per il mercato nordamericano, che offre ai produttori e alle loro aziende la possibilità di presentare e comunicare ad un pubblico estremamente targettizzato le produzioni, gli elementi di attrazione turistica, gli eventi enogastronomici e le “storie” del territorio e dei suoi protagonisti, anche attraverso un portale web e campagne di marketing digitale. La Calabria è stata protagonista nel corso della settimana di una vetrina internazionale fatta di incontri con i buyer e con la stampa, degustazioni e sessioni di education con sommelier e appassionati. Sono state coinvolte le Cantine Benvenuto, l’azienda agricola Maria Baccellieri, l’azienda agricola Serracavallo, l’azienda vinicola Tramontana, le Cantine Giraldi & Giraldi, le Cantine Vincenzo Ippolito, la Pizzuta del Principe, Librandi Antonio e Nicodemo, Podere Marini e Statti. Non solo, nel corso delle giornate di missione, sono stati lanciati sul mercato i nuovi pacchetti turistici a destinazione Calabria preparati dai Tour Operator canadesi che hanno partecipato ad una missione in Calabria lo scorso maggio. Una campagna di marketing digitale ha integrato la missione e rafforzerà obiettivi di comunicazione e commerciali anche nei prossimi mesi. Per il settore enologico, il Canada è il quinto mercato di destinazione delle produzioni italiane e il posizionamento dei vini calabresi ha ampi margini di miglioramento, sia per i rossi, sia per i vini bianchi. Sono gli stessi Monopoli del Québec, la provincia canadese che da sola assorbe quasi il 50% dell’export italiano – a considerare la Calabria un territorio da valorizzare e da far crescere commercialmente. Per il settore turistico, l’interesse a scoprire la Calabria è evidente soprattutto per il turismo enogastronomico associato a piccoli borghi, turismo attivo, cultura.
Il vino calabrese ha conquistato il Canada. Dieci produttori si sono dati appuntamento a Montreal per stabilire un filo diretto con i consumatori nordamericani e cogliere le opportunità del mercato in costante crescita (+3% degli ultimi tre anni). A metterli insieme e a organizzare la missione la Camera di Commercio Italiana in Canada attraverso il progetto “Wine&Travel Italy presents Calabria”, co-finanziato dalla Regione Calabria. Un progetto, concepito su misura per il mercato nordamericano, che offre ai produttori e alle loro aziende la possibilità di presentare e comunicare ad un pubblico estremamente targettizzato le produzioni, gli elementi di attrazione turistica, gli eventi enogastronomici e le “storie” del territorio e dei suoi protagonisti, anche attraverso un portale web e campagne di marketing digitale. La Calabria è stata protagonista nel corso della settimana di una vetrina internazionale fatta di incontri con i buyer e con la stampa, degustazioni e sessioni di education con sommelier e appassionati. Sono state coinvolte le Cantine Benvenuto, l’azienda agricola Maria Baccellieri, l’azienda agricola Serracavallo, l’azienda vinicola Tramontana, le Cantine Giraldi & Giraldi, le Cantine Vincenzo Ippolito, la Pizzuta del Principe, Librandi Antonio e Nicodemo, Podere Marini e Statti. Non solo, nel corso delle giornate di missione, sono stati lanciati sul mercato i nuovi pacchetti turistici a destinazione Calabria preparati dai Tour Operator canadesi che hanno partecipato ad una missione in Calabria lo scorso maggio. Una campagna di marketing digitale ha integrato la missione e rafforzerà obiettivi di comunicazione e commerciali anche nei prossimi mesi. Per il settore enologico, il Canada è il quinto mercato di destinazione delle produzioni italiane e il posizionamento dei vini calabresi ha ampi margini di miglioramento, sia per i rossi, sia per i vini bianchi. Sono gli stessi Monopoli del Québec, la provincia canadese che da sola assorbe quasi il 50% dell’export italiano – a considerare la Calabria un territorio da valorizzare e da far crescere commercialmente. Per il settore turistico, l’interesse a scoprire la Calabria è evidente soprattutto per il turismo enogastronomico associato a piccoli borghi, turismo attivo, cultura.
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tmnotizie · 6 years ago
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SAN BENEDETTO – “Ogni milione di euro investito dalle Marche in promozione ha generato un ritorno nell’export di vino verso i Paesi terzi per 7,5 milioni di euro”. È la sintesi del responsabile di Nomisma Wine Monitor, Denis Pantini, oggi a Vinitaly al convegno della Regione Marche Mercato e promozione a confronto.
L’analisi, realizzata dall’istituto di ricerca bolognese per i due consorzi marchigiani (Istituto marchigiano di tutela vini e Consorzio vini piceni), fa il punto sul trend export del prodotto enologico regionale a fronte degli investimenti realizzati negli ultimi anni. E la verifica dei risultati dà ragione alla gestione virtuosa dei fondi comunitari Ocm Promozione (Organizzazione comune di mercato) e Psr (Programma di sviluppo rurale).
L’export del vigneto Marche è infatti cresciuto del 56% nell’ultimo decennio, in particolare nell’extraUe, che vola a +75%, con la Cina che segna un incremento di quasi il 450% e con Norvegia, Svizzera e Russia anch’esse in tripla cifra. L’indagine, svolta direttamente sulle principali aziende della regione, evidenzia nel complesso un settore che negli anni è riuscito a diversificare sempre più il proprio mercato della domanda.
I dati espressi dalle interviste ai produttori confermano in larga parte quelli di Istat (che evidenziano una crescita del 9,5% nell’ultimo anno, il triplo rispetto alla media nazionale) che annoverano tra i top buyer in testa gli Usa (16,2% di market share), seguiti da Svezia (11,3%), Benelux (9,8%), Germania (8,8%), Giappone (7,1%), Regno Unito (6,5%) e Cina (5,7%).
A farla da padroni, i 2 prodotti di punta, il Verdicchio (dei Castelli di Jesi e di Matelica), che a valore rappresenta la fetta maggiore dell’export regionale, e il Rosso Piceno, che mette a segno un’importante progressione nelle vendite estere. Complessivamente, nel triennio 2015 2018, l’indagine fissa la crescita dell’imbottigliato regionale a +39%, con un export a +31% per un campione di aziende che rappresentano 1/3 della produzione totale marchigiana.
Per il direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini, Alberto Mazzoni: “I fondi europei per la promozione sono un privilegio indispensabile per il settore del vino, un unicum, rispetto ad altri comparti, che dobbiamo essere in grado di sfruttare al meglio. Le Marche grazie anche alla collaborazione con la Regione si sono dimostrate una best practice, riuscendo negli anni a incrementare il coinvolgimento delle aziende del 115%. Rispetto a 3 anni fa, registriamo finalmente un aumento del 6% del prezzo medio del Verdicchio, sia in Italia che all’estero, ma non è ancora abbastanza rispetto alla qualità espressa”.
Per il direttore del Consorzio vini piceni, Armando Falcioni: “Per tipologia e caratteristiche il nostro rosso si presta anche a mercati più esotici: è il caso di Cina e Giappone, che secondo il campione rappresentano quote sempre più decisive per il nostro export, con il Paese del Dragone che nell’ultimo anno è cresciuto in maniera vertiginosa. Si tratta di mercati emergenti da sviluppare anche con azioni promozionali dedicate, che devono necessariamente essere diverse rispetto ad altri Paesi culturalmente più vicini a noi. Possiamo lavorare sul posizionamento dei vini marchigiani attraverso un’azione strutturata e sinergica di tutta la filiera, ma non solo: attraverso i fondi e il lavoro delle nostre istituzioni, a partire dalla Regione, anche le aziende più piccole possono pianificare e razionalizzare le risorse per la promozione”.
Secondo i produttori, infine, sono di gran lunga gli Stati Uniti il Paese da presidiare con maggior attenzione nel futuro; a seguire, Canada, Cina, Germania, Giappone e Regno Unito. Ma non basta: sul fronte delle strategie da implementare la risposta quasi unanime è individuare nuovi mercati di sbocco. Tra i valori da comunicare, prevalgono l’abbinata vino e turismo, la zona di produzione e le produzioni biologiche/sostenibili.
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friz · 6 years ago
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Stamattina l’apertura del corso biennale della Fondazione Edmund Mach con 25 giovani partecipanti
Mercoledì, 16 Gennaio 2019
Nei due anni di alta formazione professionale gli studenti si occuperanno di distillazione, birrificazione, succhi di frutta ma anche prodotti “innovativi” come infusi, caffè, cioccolate e bevande a base di aloe e zenzero, sviluppando competenze operative e di controllo negli ambiti della sicurezza alimentare all’interno delle filiere. Questa mattina al Palazzo della Ricerca e Conoscenza della Fondazione Edmund Mach l’apertura della seconda edizione del corso post-diploma per tecnico superiore della produzione, trasformazione e valorizzazione dei prodotti agri-food-comparto bevande con 25 iscritti che frequenteranno 3000 ore tra lezioni frontali, laboratori e praticantato in azienda.
“Questa iniziativa è un tassello che arricchisce l’offerta formativa FEM in ambito alimentazione, andando ad integrare tutte le nostre proposte dedicate al comparto viti-enologico. Confermando questa seconda edizione rispondiamo ad una forte richiesta di competenze e conoscenze in questo comparto che ci arriva direttamente dal territorio”, ha detto il presidente della Fondazione Edmund Mach Andrea Segrè nel suo saluto di apertura. “L’aumento delle adesioni dimostra come questo sia un settore attrattivo, soprattutto quello dei distillati. Questo è l’unico corso a livello nazionale che forma gli studenti a 360° sul settore bevande: ancora una volta la Fondazione Mach lavora come apripista”, ha sottolineato il dirigente scolastico del Centro Istruzione e Formazione Marco Dal Rì.
“Il sistema dell’alta formazione si sta affermando. Stiamo cercando raccordi con il sistema nazionale e una più mirata promozione dei percorsi; l’orientamento è svolto in collaborazione con l’università di Trento in tutti gli istituti di secondo grado che ne fanno richiesta”, ha evidenziato Daniela Carlini del Dipartimento Istruzione e Cultura della Provincia autonoma di Trento. A seguire è intervenuto il presidente dell’Associazione albergatori ed imprese turistiche (ASAT), Giovanni Battaiola. “Da decenni investiamo nel rapporto strategico tra turismo, agricoltura e produzioni alimentari per trasferire agli ospiti le eccellenze enogastronomiche presenti sul territorio. Questo corso contribuisce ad innalzare costantemente la qualità erogata dal settore turismo”. La responsabile marketing e ricerche di ASAT, Monica Basile, nella sua relazione si è soffermata sui progetti di marketing territoriale realizzati dall’associazione in Italia e all’estero. “Abbiamo introdotto innovazione di prodotto negli hotel del Trentino, come la valorizzazione delle produzioni tipiche, lo sviluppo di sinergie, anche comunicative, tra produttori e albergatori e la promozione di uno storytelling che trasmetta l’unicità enogastronomica”.
Alla prima edizione del Corso post-diploma “comparto bevande”, avviato come novità assoluta nazionale nel 2018, hanno partecipato 18 studenti che attualmente frequentano il secondo anno di lezioni. Al test di ingresso dello scorso autunno la richiesta è stata superiore ai posti a disposizione: i nuovi iscritti sono quindi 25, due terzi dei quali residenti in Trentino Alto Adige (i rimanenti provengono da Marche, Sicilia, Liguria, Lombardia e Veneto), principalmente giovani tra i 19 e i 22 anni, dei quali 8 ragazze.
Il corso dell’alta formazione professionale è unico nel panorama formativo italiano per la sua capacità di coprire il comparto bevande nella sua interezza: al termine dei due anni i tecnici, infatti, saranno in grado di gestire l’intera filiera, dalla scelta delle materie prime, alla trasformazione, fino alla promozione dei prodotti. Nell’edizione 2019 si punterà ancora di più su quelle bevande – come tisane a base di erbe officinali, ma anche caffè, cioccolata e infusi a base di aloe e zenzero – che si stanno ritagliando spazi sempre più importanti sul mercato. Il piano di studi, tra le altre materie, prevede unità formative di chimica e microbiologia degli alimenti, tecniche di degustazione, qualità delle materie prime e marketing. Delle 3000 ore di formazione complessiva, 1200 sono dedicate al praticantato anche all’estero – nel 2018 gli studenti hanno svolto un’esperienza in birrificio in Scozia -, mentre in classe intervengono come docenti, oltre agli esperti FEM, anche decine di produttori. Oltre alle lezioni frontali, sono previsti laboratori di analisi microbiologiche e chimiche e visite guidate sia a grandi industrie del settore sia a piccole realtà locali.
Al termine dell’evento il brindisi con i prodotti degli studenti della formazione professionale FEM.
(lg)
Fotoservizio e Filmato FEM
INTERVISTE VIDEO
Andrea Segrè, Presidente Fondazione Edmund Mach
Andrea Panichi, Coordinatore corso Corso post-diploma FEM “comparto bevande”
Giovanni Battaiola, Presidente ASAT
INTERVISTE AUDIO
INT AUDIO Andrea Panichi coordinatore corso bevande INT AUDIO Giovanni Battaiola presidente ASAT INT AUDIO Andrea Segrè presidente FEM
Milena Gabanelli da http://www.lanostratv.it
Serata Tesero 6
Serata Tesero 5
serata Tesero
Serata Tesero 1
I giovani e il lavoro – Cles
Augsburg
L’aula del Consiglio provinciale di Trento, foto http://www.walterviola.it
http://www.salto.bz
Enrico Letta, http://www.oggi.it
en.wikipedia.org
L’incrocio di Dermulo da http://maps.google.it
foto David Fontanari
http://www.sassuolo2000.it
http://www.ilmattino.it
Paolo Panebianco, presidente Associazione Comunità e coordinatore regionale Nursing Up, sindacato professioni sanitarie infermieristiche
Margherita Hack, foto http://www.tumblr.com
Carmen Noldin, assessore al volontariato Comunità Valle di Non
da sinistra Giuseppe Vergara, Mario Magnani, Paolo Panebianco
L’Ospedale Santa Chiara di Trento, http://www.wikipedia.org
I giovani e il lavoro – Cles
http://www.nocensura.com
La presentazione de “L’Italia dei democratici” alla http://www.festademocratica.it
http://www.formiche.net
I partecipanti al Festival della gioventù dell’Euregio il 20 marzo 2013 a Villa Bortolazzi. Foto su http://www.europaregion.info
Tutta la “squadra” del Partito democratico del Trentino
In Regione
Versione 3D di un tabellone elettorale
en.wikipedia.org
wikiprestiti.org
http://www.areeprotette.provincia.tn.it
italyinfo.it La Regione, senza confine a Salorno
Alla festa Anffas
Serata Tesero 2
Trentino TV – Mario Magnani
Serata Tesero 4
Serata Tesero 3
http://www.investintrentino.it
Serata a Baselga
I giovani e il lavoro – Cles
Serata a Baselga
I giovani e il lavoro – Cles
http://www.agenziefiscali.usb.it
I giovani e il lavoro – Cles
Con i candidati del Partito Democratico del Trentino in Alta Valsugana
http://www.cooperazionetrentina.it
foto di Alberto Gianera
I candidati alle primarie del 13 luglio 2013. Da sinistra Alexander Schuster, Ugo Rossi, Mauro Gilmozzi, Alessandro Olivi, Lucia Coppola
http://www.controlacrisi.org
maps.google.it
http://www.anvolt.org
http://www.trentotoday.it
da http://www.lettera43.it, foto dell’Ansa
I giovani e il lavoro – Cles
La sede dell’Ufficio Euregio di Trentino-Alto Adige-Tirolo a Bruxelles. http://www.alpeuregio.org
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Distillati, birra, caffè, infusi e succhi: al via il corso per Tecnico superiore delle bevande a San Michele Stamattina l’apertura del corso biennale della Fondazione Edmund Mach con 25 giovani partecipanti Mercoledì, 16 Gennaio 2019…
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jucks72 · 7 years ago
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La strada dei vigneti alpini Francia e Italia firmano l’accordo Alcotra
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La strada dei vigneti alpini Francia e Italia firmano l’accordo Alcotra
Nell’ambito di Alcotra, Programma europeo di cooperazione tra Francia e Italia, nasce la Strada dei vigneti alpini, progetto frutto della collaborazione tra Valle d’Aosta, Torino e il territorio della Savoia.
L’obiettivo è valorizzare la vitivinicoltura di montagna e per definire nuovi itinerari di scoperta enoturistica sui due versanti delle Alpi Occidentali. La Strada dei vigneti alpini intende proporre un itinerario turistico tematico transfrontaliero, che valorizza le peculiarità dei tre territori coinvolti dal punto di vista enologico, gastronomico, geografico, storico e culturale.
In provincia di Torino, nel Canavese, a Carema tornerà a nuova vita la “Gran Masun”, una cassaforte tardo-medievale risalente al 1404, che diventerà una tappa fondamentale per gli amanti della viticoltura e del territorio. I tre piani sottoposti ai vincoli della Soprintendenza sono stati acquisiti dal Comune, che ha intenzione di realizzare al piano terra una cantina da dedicare alle degustazioni. Negli altri piani si svilupperanno spazi che “racconteranno” in un museo multimediale interattivo la storia della vitivinicoltura eroica del Canavese.
A Pomaretto all’imbocco della Val Germanasca sarà possibile recuperare alcuni “ciabòt” presenti in un vigneto dimostrativo da cui proviene il “Ramìe” Doc, una delle perle enologiche del Pinerolese. Le vigne da cui proviene l’uva vinificata nel Ramìe sono state impiantate con grande fatica nei secoli scorsi a una quota tra i 600 e i 900 metri, lungo pendii estremamente ripidi, contraddistinti da terrazzamenti a secco.
La tradizione vinicola locale risale all’epoca medievale e, anche se con grande fatica, ha resistito alla diffusione della filossera alla fine del XIX secolo, per poi rinascere nel secondo dopoguerra raggiungendo discreti livelli qualitativi. Il recupero dei terrazzamenti abbandonati e il superamento della produzione per il semplice autoconsumo sono però recenti, anche se la denominazione Doc nell’ambito della famiglia “Pinerolese” risale al 1996. Nel 2003 l’Assessorato all’agricoltura e montagna della Provincia di Torino finanziò la costruzione di una monorotaia per facilitare il lavoro e la vendemmia.
Il piano di attività è molto intenso e prevede uno studio di marketing integrato, l’identificazione e la diffusione dei valori comuni e condivisi da abitanti e operatori economici dei territori viticoli. Si guarderà poi al paesaggio e alle eccellenze del patrimonio esistente, attraverso lo studio, la conservazione e il recupero del territorio vitato per valorizzarne i panorami e a seguire lo sviluppo di nuovi itinerari di scoperta enoturistica e alla valorizzazione dei luoghi emblematici e del patrimonio storico. Lo strumento principale per la fruizione dei territori sarà una App che offrirà informazioni sull’offerta turistica dei tre territori. Non mancheranno azioni di sensibilizzazione, promozione e formazione degli operatori, e la sperimentazione di nuovi prodotti turistici passerà anche attraverso l’ideazione e l’organizzazione di nuove iniziative e manifestazioni, da coordinare tra loro grazie a una effettiva programmazione transfrontaliera.
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purpleavenuecupcake · 7 years ago
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Vino: la “Francia del vino” brinda allo storico sorpasso sull’Italia negli USA
L'Osservatorio Paesi terzi di Business Strategies, che assieme a Nomisma-Wine Monitor ha elaborato gli ultimi dati sulle importazioni di vino statunitensi (fonte Dogane), aggiornate al terzo trimestre di quest'anno, ha evidenziato che la “Francia del vino” brinda allo storico sorpasso sull'Italia negli USA, primo mercato importatore al mondo e da 15 anni 'feudo' enologico del Belpaese. Il sorpasso in valore (1,220 contro 1,210 miliardi di euro) è l'effetto della clamorosa rimonta del vino transalpino su quello italiano, recuperando in soli 9 mesi, circa 160 milioni di euro. Silvana Ballotta, CEO di Business Strategies, ha detto che "l'Italia perde il primato più ambito e lo perde male se pensiamo che oggi la Francia è market leader nei primi tre mercati di importazione al mondo, Usa, Gran Bretagna e Cina. Ma fa ancora più male - ha proseguito l'esperta di Made in Italy - registrare come, in un anno di grande crescita della domanda di vino nel mondo, gli Stati Uniti siano diventati la cartina tornasole della nostra ridotta competitività sui mercati globali, frutto di azioni di marketing e promozione deboli e mai sinergiche". Nel dettaglio, Parigi negli Usa fissa la performance in valore nei primi nove mesi di quest'anno a +18,8% (a/a): sei volte di più dell'incremento italiano (3%), che perde nettamente anche il confronto con la crescita complessiva delle importazioni statunitensi di vino (+8%). L’Italia vede così diminuire le proprie quote di mercato rispetto al pari periodo del 2016 (da 32,7% al 31,1%) soprattutto per effetto della stagnazione delle vendite di vini fermi imbottigliati, dove rimane market leader (962 milioni di euro) ma guadagna in valore solo l'1,6%, contro il +21,4% francese e una media import generale sul segmento del 5,9%. Sotto la media media anche gli sparkling italici, che pur incrementando dell'8,7% fanno peggio del mercato (+11,5%) e, ancora una volta, dei francesi (+14%), assoluto leader in valore della tipologia con 432 milioni di euro.Diverso il discorso sui volumi importati, con l'Italia che doppia la Francia. In lieve calo il prezzo medio generale del prodotto importato, con l'Italia in ribasso specie sulle bollicine. Read the full article
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lamilanomagazine · 7 months ago
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Vinitaly, premiati i vini concorrenti all'8° Concorso Enologico Istituti Agrari
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Vinitaly, premiati i vini concorrenti all'8° Concorso Enologico Istituti Agrari "Oggi è la giornata di chi è consapevole e orgoglioso di quel che rende grande il nome dell'Italia nel mondo: il nostro saper fare, il nostro produrre eccellenza, le nostre tradizioni, i nostri prodotti di inarrivabile qualità, la nostra identità e, soprattutto, il nostro futuro, rappresentato dai ragazzi degli Istituti Agrari presenti. Per questo la prima giornata del Made in Italy la festeggiamo così, insieme al Presidente Giorgia Meloni e al Ministro Giuseppe Valditara, tra gli studenti dei nostri straordinari istituti agrari. Il più alto simbolo della nostra Nazione che crede nelle proprie infinite potenzialità". Così il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, durante la cerimonia di premiazione dell'VIII Concorso Enologico per Istituti Agrari d'Italia, organizzato dal MASAF/CREA/MiM, in collaborazione con RENISA, che si è svolta al Vinitaly il15 aprile, in occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy, alla presenza del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha premiato le scuole vincitrici. Giunto alla sua ottava edizione, il concorso ha visto la partecipazione di 24 scuole, provenienti da 14 diverse Regioni, per un totale di 68 vini in gara, di cui 31 bianchi, 28 rossi e 9 rosati, suddivisi in tranquilli (58), spumanti (7), passiti (2), frizzanti (1), a denominazione IGP (37), DOC (21), DOCG (6), VSQ (Vini Spumanti di Qualità 4). I Vini sono stati valutati in base a 5 categorie: vini tranquilli DOC e DOCG, vini tranquilli IGT, vini spumanti DOC, vini spumanti VSQ (vini spumanti di qualità), vini passiti. La giuria, composta da due diverse commissioni esaminatrici, ciascuna formata da 5 enologi (3 interni CREA e 2 esterni, in possesso del titolo di studio e requisiti previsti dal D.M. 9 novembre 2017 che disciplina i concorsi enologici ), ha utilizzato la scheda per l'analisi sensoriale "Union Internationale des Oenologues", che prevede la valutazione di 14 parametri relativi a vista, olfatto e gusto per vini tranquilli e per vini frizzanti/spumanti. Il punteggio finale, fino ad un massimo di 100 punti, è il risultato della media aritmetica ottenuta dalle 10 valutazioni (10 schede) raccolte per ciascun vino in competizione, escludendo il punteggio più alto e quello più basso. Hanno raggiunto il punteggio minimo (80 punti) per essere premiati ben 66, a testimonianza non solo del crescente interesse e della maggiore partecipazione delle scuole, ma anche dell'aumento degli standard qualitativi dei vini. Si segnala anche una maggiore attenzione alla tutela dell'ambiente con 11 vini biologici presentati. Il CREA Viticoltura ed Enologia quest'anno, novità assoluta, ha deciso di conferire un ulteriore premio, un "Attestato di merito": al miglior vino classificato per ciascuna delle 5 categorie del concorso (vini bianchi tranquilli, vini rosati tranquilli, vini rossi tranquilli, vini spumanti, vini passiti), e al vino che ha ricevuto in assoluto il punteggio più alto, la "menzione speciale" per la migliore innovazione (spumante 2016 Vivarelli fuori concorso per l'annata, presentato con un metodo di spumantizzazione proprio, a marchio depositato, metodo Scacchi), alla spunto di comunicazione più efficace in relazione al proprio vino, presentato nella Sezione Idea Marketing (alla sua quarta edizione), a latere del concorso enologico, lanciata da CREA e Renisa.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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La Camera di Commercio e i vini della Provincia di Alessandria al Vinitaly
“Siamo ben consapevoli che l’economia del vino è una delle voci più importanti e significativi del prodotto interno lordo della provincia di Alessandria”. Così il presidente della Camera di Commercio, Gian Paolo Coscia, commenta la presenza di un foltissimo gruppo di produttori alessandrini all’edizione del cinquantenario di Vinitaly (Verona, dal 9 al 12 aprile 2017). “Qualcuno ha osservato giustamente che quest’anno non ci saranno stand organizzati da enti pubblici del territorio, ma bisogna precisare che le 72 aziende espositrici, provenienti dalle cinque aree che possono vantare produzioni di altissima qualità (Acquese, Ovadese, Tortonese, Casalese e Gaviese- Novese) rappresentano autonomamente e in modo completo il nostro patrimonio enologico”. E aggiunge: “Il comparto vitivinicolo rappresenta una parte molto importante dell’agricoltura alessandrina, una realtà solida e dinamica: un settore caratterizzato da fenomeni di rinnovamento, innovazione e di ricambio generazionale, soprattutto con l’inserimento di giovani agricoltori e con la presenza sempre maggiore di imprese a prevalente partecipazione femminile o che si sono convertite alle produzioni biologiche”. “Il mondo del vino provinciale – aggiunge il Segretario generale della Camera, Roberto Livraghi – oltre a confermare i buoni risultati economici e il peso raggiunto all’interno del contesto regionale e italiano, recentemente ha mandato anche importanti segnali di volersi muovere come un sistema unico e la nostra Camera sarebbe ben lieta di proporsi come partner in questo itinerario di crescita. Aggiungiamo che proprio in queste settimane la Regione Piemonte ha dimostrato un particolare interesse per l’azione che la Camera svolge da oltre quarant’anni attraverso lo strumento dei concorsi enologici ed è su questo terreno che vogliamo aprire nuovi ambiti di collaborazione tra le istituzioni”. Un gruppo numeroso di aziende alessandrine sarà presente, insieme ai Consorzi di Tutela della nostra provincia, nel padiglione 10, dove, come di consueto, è rappresentato tutto il territorio piemontese, in un’area collettiva coordinata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con Regione Piemonte e il consorzio Piemonte Land of Perfection. In particolare, la Camera di Commercio di Alessandria sostiene la partecipazione delle aziende alessandrine in tale area. Ma Vinitaly 2017 registra anche un appuntamento di grande importanza sul fronte del turismo del vino, quella particolare forma di flusso turistico che caratterizza le aree vitivinicole del Sud Piemonte e che di anno in anno presenta numeri in crescita anche nel nostro Monferrato. La Camera di Commercio di Alessandria ha organizzato, nell’ambito dei propri compiti di coordinamento del Tavolo del Monferrato, e in collaborazione con Confagricoltura Piemonte e Veneto, un Forum intitolato: “Comunicare le Colline del Vino attraverso lo sport” che si terrà mercoledì 12 aprile 2017 alle ore 11:30 nello spazio istituzionale di Confagricoltura. La promozione del territorio attraverso lo sport e più in generale mediante la cultura del benessere saranno oggetto di una riflessione che ha come sottotitolo “Dal riconoscimento Unesco – World Heritage Site – a quello di Aces Europe – European Community of sport”, e che riunirà due casi studio, quello del Monferrato e quello delle Terre del Prosecco tra il Piave e l’Alto Livenza. Oltre al Presidente Coscia e al Segretario Generale Livraghi, parteciperanno il Vice Presidente Nazionale dell’ANCI, Roberto Pella, il Presidente Nazionale Città del Bio Antonio Ferrentino, il Presidente dell’Associazione Città del Vino, Floriano Zambon, Maria Elena Rossi, Direttore di DMO – Piemonte Marketing, e gli assessori Cerrato e Basso di Asti, Carmi di Casale Monferrato. In primo piano, le opportunità di promozione del territorio vitivinicolo del Monferrato riconosciuto patrimonio dell’Umanità dall’Unesco attraverso lo sport, il turismo enogastronomico e più in generale la “cultura del benessere”. http://dlvr.it/Nq6Gm1
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Vicenza: Enoforum 2023, l'innovazione del mondo vitivinicolo dal 16 al 18 maggio
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Vicenza: Enoforum 2023, l'innovazione del mondo vitivinicolo dal 16 al 18 maggio. Organizzato da Vinidea, in collaborazione con SIVE (Società Italiana di Viticoltura ed Enologia), Assoenologi e Unione Italiana Vini, Enoforum negli anni è diventato il maggior congresso tecnico-scientifico a livello europeo dedicato all’innovazione in campo viticolo ed enologico, nel cui ambito vengono presentate tutte le novità provenienti dalla ricerca pubblica e privata a livello mondiale. Peculiarità della manifestazione è riunire in un unico contesto i tre pilastri della filiera vitivinicola: i produttori di vino, il mondo della ricerca e le aziende fornitrici. L’evento è rivolto ai professionisti del settore (enologi, agronomi, produttori di vino, fornitori, ricercatori, studenti, stampa specializzata). Nel corso dei tre giorni del convegno opereranno contemporaneamente due sale convegni (una dedicata alla ricerca internazionale, con traduzione simultanea, l’altra a quella italiana), una sala degustazioni, una sala “demo”, uno spazio poster e uno spazio espositivo dove incontrare le principali aziende del settore. Enoforum 2023 è stato presentato in sala Stucchi a Palazzo Trissino dall'amministrazione comunale, da Giuliano Boni per Vinidea, società organizzatrice dell’evento e da Federica Lucini Event & Conference Marketing Manager di Italian Exhibition Group. Sarà una edizione senza precedenti in termini di quantità e qualità delle informazioni presentate. 110 relazioni sulle più recenti innovazioni per il vigneto e per la cantina saranno presentate da 60 relatori indipendenti, da Università o Centri di Ricerca pubblici; 30 relatori stranieri, da 10 paesi vitivinicoli del mondo, grazie alla modalità videoconferenza; 40 relatori dal Premio Enoforum (i ricercatori che hanno concorso al Premio Enoforum sono stati selezionati da un Comitato Scientifico Internazionale tra oltre 100 candidati; i lavori giudicati di maggiore impatto pratico potenziale, secondo i partecipanti a Enoforum Web 2023, sono oggetto di presentazione orale). Saranno presentati, inoltre, 7 progetti di ricerca regionali, nazionali ed europei; 40 poster su nuove tecnologie e conoscenze, in aggiunta a quelli esposti oralmente. 70 aziende che proporranno le innovazioni risultanti dalla loro attività di Ricerca & Sviluppo. Verranno organizzate 10 sessioni di degustazione, per comprendere gli effetti sensoriali delle innovazioni con 10 demo per sapere come si usano in pratica le innovazioni. Saranno presenti 25 stand dove approfondire le informazioni con gli esperti delle aziende. Inoltre saranno innumerevoli le occasioni di networking per confrontarsi con centinaia di colleghi da tutta Italia. Nato nel 2000 a Montesilvano (PE) su iniziativa di Vinidea e SIVE, Enoforum negli anni è cresciuto di importanza e si è arricchito di edizioni internazionali in Portogallo (Infowine Forum), Spagna, Stati Uniti e prossimamente in Cile e Francia (Sparkling Wine Forum). È stato anche il primo congresso interamente on line a causa del Covid-19 nella primavera 2020, sostituendo l’edizione spagnola prevista a Saragozza. L’ultima edizione italiana in presenza, tenutasi sempre a Vicenza nel maggio 2019, ha visto la partecipazione di circa 1.200 congressisti. Enoforum è il primo evento interessato dall’iniziativa prevista all’interno del Protocollo d’intesa tra il Comune di Vicenza e Italian Exhibition Group per lo sviluppo del congressuale sul territorio. I partecipanti a Enoforum – semplicemente esibendo il loro badge alle biglietterie – potranno beneficiare della tariffa agevolata riservata ai residenti di Vicenza e provincia per l'accesso nei Musei civici di Vicenza. Il biglietto unico consente l’accesso a: Teatro Olimpico, Basilica Palladiana, Museo civico di Palazzo Chiericati, Gallerie di Palazzo Thiene, Chiesa di Santa Corona, Museo Naturalistico Archeologico, Museo del Risorgimento e della Resistenza.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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