#Marco Minniti
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Migrants, NGO denounces Salvini, Minniti and Mogherini: "Crimes against humanity"
Migrants, NGO denounces Salvini, Minniti and Mogherini: “Crimes against humanity”
The European Center for Constitutional and Human Rights (Ecchr), an NGO of jurists, denounced Matteo Salvini, Federica Mogherini and Marco Minniti to the International Criminal Court (ICC). The NGO calls for the investigation of “crimes against humanity against migrants and refugees, intercepted at sea and systematically brought back and detained in Libya”, where they are subjected to “systematic…
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Treviso: successo dell'approccio multidisciplinare contro i tumori dei tessuti molli
Treviso: successo dell'approccio multidisciplinare contro i tumori dei tessuti molli. "In oncologia ogni paziente è un caso unico, soprattutto se si parla di neoplasie rare. Per questo è fondamentale che abbia la risposta adeguata all'insegna della più alta specializzazione, quella che una sinergia di molteplici professionalità ad alto livello può dare. Per questo mi congratulo con la Direzione dell'Ulss 2 Marca trevigiana e con i team specialistici che, all'Ospedale di Treviso, assicurano un percorso appropriato alle persone colpite da tumori maligni dei tessuti molli. L'equipe, infatti, uniscono le forze collegialmente nell'affrontare ogni caso e l'intervento chirurgico viene pianificato in ogni sua fase, anche nella previsione di possibili varianti e di eventuali necessità che si possano dover affrontare nelle condizioni più delicate". Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, si congratula con l'Azienda Ulss 2 di Treviso, diretta da Francecso Benazzi, ed in particolare con le Unità Operative di Chirurgia Generale 1, diretta dal dr. Marco Massani, Urologia, diretta dal dr. Mario Salvatore Mangano, Cardiochirurgia, diretta dal dr. Giuseppe Minniti, e Anestesia e Rianimazione, diretta dal dr. Paolo Zanatta, per l'efficacia del modello multidisciplinare di cui sono parte nella risposta ai pazienti affetti da tumori rari dei tessuti molli. "Le professionalità presenti nella nostra sanità sono uno dei più grandi capitali del modello veneto, dove il paziente è al centro di ogni attività clinica – conclude il Presidente -. Lo conferma quanto avviene nella cura di queste patologie oncologiche rare a Treviso dove la fattiva collaborazione delle varie unità specialistiche consente ai cittadini di avere un'assistenza qualificata senza doversi spostare in altri centri. Un vero modello virtuoso per il quale rinnovo il mio apprezzamento".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Piano Mattei: protocollo ministero Università-Fondazione Med-Or
Agricoltura, utilizzo sostenibile delle risorse naturali, energia prodotta da fonti rinnovabili. E più in generale ricerca, innovazione, alta formazione. Sono questi i settori d’intervento al centro delle azioni previste dal protocollo d’intesa firmato dal ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e dal presidente della Fondazione Med-Or, Marco Minniti, per sostenere il…
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Non solo Atreju, dai fischi di Craxi al Gabibbo di D'Alema: i leader a casa dell'avversario
(Adnkronos) - "Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?". La domanda di Nanni Moretti in Ecce Bombo, i leader politici italiani se la sono posta eccome. Tutte quelle volte che hanno ricevuto un invito da un avversario. Come il caso di Elly Schlein che ha detto 'no, grazie' ad Atreju, la festa di FdI. O quando hanno avuto l'opportunità di ritrovarsi in un contesto particolare, non 'confortevole' politicamente. Berlinguer al Congresso Psi Nella primavera del 1984, per la politica un altro mondo, Enrico Berlinguer fa il suo ingresso al congresso del Psi di Verona. Lo accoglie una bordata di fischi. Impassibile, il segretario del Pci siede al suo posto. Poco dopo, dal podio, tra le lunghe pause che sempre riempivamo i suoi discorsi, Bettino Craxi spiega: "So bene che non ci si indirizzava a una persona ma ad una politica che noi giudichiamo profondamente sbagliata. E se i fischi erano un segnale politico che si manifestava contro quella politica, io non mi posso unire a questi fischi solo perché non so fischiare". Berlinguer, suo malgrado, è protagonista di un altro episodio rimasto nella storia. Alle esequie del leader comunista, nel giugno dell'84, si presenta Giorgio Almirante. "Sono venuto per salutare un uomo onesto", dice il leader Msi varcando la soglia di Botteghe oscure. Massimo Magliaro, ex braccio destro di Almirante, ha ricordato più volte: "All’uscita mi disse, telefona a donna Assunta. Dille che è andato tutto bene". Non molti anni dopo, nell'88, furono Giancarlo Pajetta e Nilde Iotti a rendere omaggio alla salma di Almirante ai suoi funerali. Fini alla Festa dell'Unità Altri tempi, altri scenari. Ma la sostanza del leader che decide di varcare la soglia della 'tana' dell'avversario non cambia. Nel '95 Walter Veltroni invita Gianfranco Fini (che accetta) ad un faccia a faccia alla festa dell'Unità: "Il valore della festa è questo, confrontarsi tra schieramenti avversari con rispetto e nel comune obiettivo di lavorare per il bene del Paese", dice Veltroni. L'album dell'94 è invece pieno di foto di Indro Montanelli sotto il simbolo della Quercia: il giornalista è ospite d'onore alla festa dell'Unità di Modena, accolto con una standing ovation (Montanelli ha appena litigato con Berlusconi e lasciato il 'Giornale'): "Vi prego, basta applausi, ve lo chiedo per legittima difesa", implora il giornalista. Foto per foto, resta negli annali quella del '96 del Gabibbo con Massimo D'Alema, in visita agli studi Mediaset: "Un’azienda che è un patrimonio per l’Italia", dice il segretario del Pds. I faccia a faccia ad Atreju Poi, con il passare degli anni, la politica cambia. Aumenta la quota spettacolo. E i faccia a faccia insoliti tra i leader si moltiplicano. Atreju ne ha fatto un marchio di fabbrica. Alla festa di FdI si sono visti, negli anni, Silvio Berlusconi, Fausto Bertinotti, Rosy Bindi, Walter Veltroni, Luciano Violante, Nicola Zingaretti, Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Matteo Renzi, per citarne alcuni. Tutti, spesso, vittime di scherzi e spietate goliardate dei giovani 'fratelli'. Memorabile l'ospitata dell'allora ministro dell'Interno Marco Minniti, nel 2017, accolto da qualche fischio ma uscito tra applausi scroscianti dopo aver deliziato la platea con un paio di aneddoti. Il primo, quando si ritrova nella storica stanza di Italo Balbo: "Era enorme!". Il secondo, particolarmente entusiasmante per la platea, quando da neo sottosegretario alla presidenza del Consiglio finisce alla scrivania che era stata di Benito Mussolini. "Giuliano Ferrara scrisse, quella scrivania era in buone mani!". Giorgia Meloni al Congresso Cgil Non solo Atreju, però. Giorgia Meloni, nel marzo scorso, è intervenuta al Congresso della Cgil, invitata e poi accolta da Maurizio Landini con una storica stretta di mano. E sempre la premier, ai tempi 'solo' leader di Fdi, ha regalato una fulminante battuta al termine di uno degli innumerevoli faccia a faccia (tra convegni e presentazioni di libri) con l'allora segretario del Pd Enrico Letta: "Siamo i Sandra e Raimondo della politica italiana". [email protected] (Web Info) Read the full article
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19 set 2023 18:32
COSA C’E’ DIETRO LA SCELTA DI GRATTERI COME NUOVO CAPO DELLA PROCURA DI NAPOLI? LA NOMINA BEN ACCOLTA DAL CENTRODESTRA, È STATA FAVORITA DAL SOTTOSEGRETARIO MANTOVANO. L’EX MAGISTRATO HA UN RAPPORTO PERSONALE MOLTO STRETTO CON LUCIANO VIOLANTE E, SOPRATTUTTO, CON MARCO MINNITI, AMICO DI GRATTERI E CALABRESE CON LUI. L’EX MINISTRO E MANTOVANO SI SAREBBERO INCONTRATI A PALAZZO CHIGI. L’AMORALE DELLA FAVA È CHE IL PD NON ESISTE PIÙ PERCHÉ… - LA RISPOSTA DI GRATTERI A CHI LO ACCUSA DI "OPERAZIONI SHOW" O DI ESSERE "UNO SCERIFFO" -
Dagonews
La nomina di Gratteri a capo della Procura di Napoli, ben accolta dal centrodestra, è stata favorita dal sottosegretario Mantovano. L’ex magistrato ha un rapporto personale molto stretto con Luciano Violante e, soprattutto, con Marco Minniti, amico di Gratteri e calabrese con lui.
L’ex ministro dem, da sempre attento alle questioni legate all’intelligence e ai migranti, avrebbe incontrato lo stesso Mantovano a Palazzo Chigi per discutere di flussi migratori e strategie politiche nel Nord Africa.
L’amorale della fava è che il Pd non esiste più perché se fosse stato ancora rilevante il potere di influenza dei democratici, Gratteri non ce l’avrebbe fatta. Fu proprio Napolitano a stoppare la nomina dell’ex procuratore di Catanzaro a ministro della Giustizia del governo Renzi…
“MA QUALE SCERIFFO! PER ME PARLANO LE SENTENZE E BASTA”
Gianni Barbacetto per il "Fatto quotidiano" - Estratti
Nicola Gratteri è appena stato nominato procuratore della Repubblica a Napoli: “Sono onorato. Si tratta di una realtà complessa. Il mio impegno è quello di dare il massimo per proseguire il percorso fatto dai miei predecessori e di valorizzare al meglio tutte le professionalità e le risorse presenti”.
Il Csm si è diviso sulla sua nomina. Come lo spiega?
Non mi aspettavo certo l’unanimità, non sono stupito. Ho ascoltato il dibattito del plenum del Csm e ho apprezzato molto quegli interventi che hanno valorizzato dati oggettivi, senza farsi condizionare da ricostruzioni parziali dell’istruttoria.
Alcuni suoi colleghi, dopo la diffusione di stralci della sua audizione, hanno fortemente criticato alcune sue affermazioni.
È vero, ho detto quanto c’era scritto, ma erano dichiarazioni che facevano parte di un discorso molto più ampio. Non era un giudizio sui sostituti della Procura di Napoli, che non conosco e quindi mai avrei potuto giudicare.
(...)
Le hanno già fatto una critica preventiva: ha esperienza soltanto nel contrasto alle mafie e poca visione d’insieme.
Chi mi critica non sa che la Procura di Catanzaro ha condotto inchieste su vari fronti: l’abusivismo edilizio, anche attraverso lo strumento delle demolizioni, i delitti contro la pubblica amministrazione con significativi risultati, le violenze di genere e i reati finanziari. Anzi, proprio così si è potuto constatare come la ’ndrangheta si stia dedicando alla finanza e meno al traffico di droga, un reato che fa correre maggiori rischi.
L’hanno accusata di essere un magistrato-sceriffo.
Non ho mai capito cosa vuol dire. Ho sempre lavorato con il codice in mano, se non ci sono le condizioni per arrestare o processare, sono il primo a fermarmi. Ciò che non tollero è non indagare o fare distinguo, per ragioni metagiuridiche. Tutti sono uguali di fronte alla legge. Se ci sono le prove si procede, altrimenti no.
(...)
L’hanno anche accusata di aver fatto indagini-show per attirare visibilità.
Rispondo con le sentenze. Le cosiddette operazioni show, approdate a giudizio, stanno ottenendo conferme in primo grado, appello e Cassazione. Chi mi accusa di fare indagini che finiscono nel nulla, cita sempre le stesse due o tre. Come se avessi fatto solo queste.
È stato dipinto come un magistrato vicino al centrodestra di Giorgia Meloni e, contemporaneamente, come troppo critico nei confronti del governo Meloni.
Non sono legato ad alcuno schieramento politico. Come tutti ho le mie idee ma le tengo per me, è importante anche apparire indipendente, oltre che esserlo. Non faccio il tifo per questo o quel governo. Se vengono proposte buone riforme, il governo ha il mio plauso, altrimenti, le mie critiche.
(...)
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Minniti docet “Giorgià può essere come la Merkel”
C’è stata una breve stagione nella quale Marco Minniti – all’epoca ministro dell’Interno del governo Gentiloni – veniva acclamato dalla grande stampa “di sinistra” e osannato nei parterre delle feste dell’Unità. Erano […] C’è stata una breve stagione nella quale Marco Minniti – all’epoca ministro dell’Interno del governo Gentiloni – veniva acclamato dalla grande stampa “di sinistra” e osannato…
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Ong denuncia Salvini, Minniti e Mogherini alla Corte Penale Internazionale
Ong denuncia Salvini, Minniti e Mogherini alla Corte Penale Internazionale
AGI – Matteo Salvini, Marco Minniti, Federica Mogherini: sono i tre esponenti politici e “alti funzionari” italiani denunciati alla Corte penale internazionale (Cpi) dall’European Center for Constitutional and Human Rights (Ecchr) affinchè questa indaghi su “crimini contro l’umanità nei confronti di migranti e rifugiati, intercettati in mare e sistematicamente riportati in Libia”, dove sono…
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«… È sbagliata l’equazione immigrazione / terrorismo, tuttavia se qualcuno mi dicesse, da ministro dell’interno: “Minniti, c’è un rapporto tra integrazione e terrorismo, tra mancata integrazione e terrorismo?” Io devo dirgli di sì.
La storia degl attentati in Europa è lì icasticamente data, da Charlie Hebdo in poi sono storie di integrazione che non hanno funzionato»
(Dichiarazione dell’8 febbraio 2017 di Marco Minniti, allora Ministro degli Interni)
Interessante ma opinabile dichiarazione, comunque espressa con garbo e pacatezza.
Una sola domanda: come mai, se esiste un rapporto tra terrorismo e mancata integrazione, non si sente mai parlare di terrorismi cinesi, indiani, asiatici in genere, caraibici e sudamericani, tutti più o meno presenti come immigrati regolari, qui in Europa? Forse l’ex ministro intendeva che noi Europei escludiamo a priori solo i fedeli della religione islamica?
#italia#terrorismo#terrorismo islamico#islam e terrorismo#terrorismo musulmano#islam#islam e violenza#islam e attentati#attentati islamici#attentati musulmani#integrazione#accoglienza e integrazione#marco minniti#ministro dell'interno
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La storia che Minniti cita continuamente e non conosce
La storia che Minniti cita continuamente e non conosce
Com’era prevedibile, la discussione sull’inganno ucraino, dopo il caso del missile caduto in Polonia, è diventata subito spinosa. I piccoli dittatori mentecatti che contiamo tra i nostri alleati – quelli che alzano muri e sparano ai migranti – hanno subito gridato al caso di guerra (guerra mondiale). Polonia e Ungheria, guidate dal tragicomico Capitan Fracassa ucraino volevano la Nato subito e…
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#Alessandro Ursini#Bianca berlinguer#Calenda#Cartabianca#EIAR#Interlandi#Letta#Marco Minniti#Nato#ONU#Vauro
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👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮Siamo quasi arrivati a 10.000 firme per dire #NOGlobalCompactforMigration che sarà firmato a Marrakesh durante il summit delle Nazioni Unite del 10/11 dicembre.
Facciamo sentire forte a @giuseppeconte_ufficiale la nostra voce. Firmate e condividete:
https://t.co/UZ4QKAAI4j @luigi.di.maio @matteosalviniofficial !!!👍👍👍👍👏👏👏🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇹firma anche tu e diffondi!!! Firmate assolutamente e diffondete tutti ok??????!!!!!!
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#minniti gentiloni pdnetwork#stop invasione#noiussoli#pd#primagliitaliani noiussoli stopinvasione#matteo renzi#marco minniti#alfano#immigrati#prima gli italiani#primagliitaliani noiussoli stopinvasione#gentiloni#stopinvasione#immigrazione#invasione#islamico#laura boldrini#maria elena boschi#movimento 5 stelle#no clandestini#ong#no immigrazione#noglobalcompatimmigration stopinvasione
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Quarta Repubblica, in arrivo la nuova puntata del talk show condotto da Nicola Porro
Quarta Repubblica, in arrivo la nuova puntata del talk show condotto da Nicola Porro. Un’inchiesta sulle Ong, a partire dalle novità sul processo a Matteo Salvini per il caso Open Arms e lo scontro nell'aula di tribunale con l’ex premier Giuseppe Conte, sarà uno dei temi al centro di "Quarta Repubblica" – il talk show dedicato all'attualità politica ed economica condotto da Nicola Porro, in onda oggi, lunedì 16 gennaio, in prima serata su Retequattro – con il commento dell’ex ministro dell’Interno e presidente della fondazione Med-Or Marco Minniti, di Toni Capuozzo e di Flavio Tosi. Nel corso della serata, non mancherà un approfondimento sulle polemiche relative alle accise sulla benzina che hanno investito il governo Meloni negli ultimi giorni e il rischio stangata per gli italiani in vista della direttiva europea sulle “case green”: se ne parlerà con Elisabetta Gardini, Brando Benifei, Daniele Capezzone. E ancora, focus sul rincaro dei prezzi con il punto di vista dell’imprenditore Francesco Mutti, presidente Centromarca. Con reportage, cifre e un’inchiesta sul Marocco, ci si occuperà anche degli sviluppi da Bruxelles sullo scandalo ormai noto come Qatargate e del futuro del Partito Democratico in vista del Congresso con la presenza del candidato alla segreteria Stefano Bonaccini. Parteciperanno al dibattito anche: Piero Sansonetti, il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, Emiliana Alessandrucci, il presidente Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali Alberto Brambilla, Andrea Ruggieri, Hoara Borselli e Valentina Furlanetto. Non mancheranno poi le incursioni di Gene Gnocchi e l’intervista finale con l’imprenditrice Domitilla Benigni, direttore generale di Elettronica, azienda leader mondiale nei sistemi di difesa elettronica. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Sto pezzimerd nemmeno un anno fa era preoccupato per la "tenuta democratica" del paese legandola all immigrazione e producendo il famigerato Codice Minniti, criminalizzazione ONG, accordi libici, richiesta chiusura porti (bloccata da Delrio). mica ci siamo scordati, capoccione
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Lega e Cinque Stelle a marzo avevano il cinquanta per cento e adesso sono al sessanta, e hai voglia: prima che arrivino al settanta c'è tempo anche per un grappino.
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Due cose veloci sul post elezioni
Due cose veloci sul post elezioni
Non è per fare quelli che “è tutta di colpa di Renzi”, ma a distanza di tempo continua a sembrarmi una cosa del tutto folle il veto posto da Renzi anche solo sull’ipotesi di aprire un confronto con il Movimento 5 Stelle per verificare se c’erano le possibilità di formare un governo. Lo dico da non tifoso di nessuna delle due parti in causa (anche se l’eventualità remotissima di un governo M5S/PD…
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Sono in centro, alla presentazione del nuovo libro sull'ISIS del prof alla Feltrinelli di Galleria Alberto Sordi, ed è tutto super interessante e bello e avvincente. L'ho appena comprato, scoprendo che sono presente nei ringraziamenti, e mi sono un attimo sciolta. Come ospite d'onore e secondo oratore all'evento c'è Minniti, che parla in un modo super coinvolgente e adamantino del terrorismo e del fenomeno migratorio, e io mi sono cerebralmente innamorata. Poi però ha detto FORÀIN FIGHTERS. :-(
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