#accoglienza e integrazione
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Marenostrum di Betania: Un Progetto di Inclusione Sociale al Museo Gambarina di AlessandriaIl 17 ottobre 2024, conferenza stampa per presentare l'iniziativa che unisce accoglienza, formazione e arte
Giovedì 17 ottobre 2024 alle ore 11:00, presso il Museo Etnografico "C'era una volta" di Alessandria, si terrà una conferenza stampa per presentare il progetto sociale "Marenostrum di Betania". L'iniziativa, promossa dalla Cooperativa Marenostrum, ha tras
Alessandria. Giovedì 17 ottobre 2024 alle ore 11:00, presso il Museo Etnografico “C’era una volta” di Alessandria, si terrà una conferenza stampa per presentare il progetto sociale “Marenostrum di Betania”. L’iniziativa, promossa dalla Cooperativa Marenostrum, ha trasformato Casa Betania in un centro di accoglienza per giovani provenienti da diversi Paesi del Mediterraneo. Il progetto mira a…
#Accoglienza#accoglienza e integrazione#Alessandria#Alessandria 2024#arte e inclusione#artigianato#Casa Betania#collane di filatura#Conferenza stampa#conferenza stampa 17 ottobre#Cooperativa Marenostrum#cultura e società#educazione professionale#Eventi culturali#Fabrizio Cantamessa#Formazione Giovani#Formazione professionale#gioielli artigianali#giovani del Mediterraneo#giovani migranti#Inclusione sociale#iniziative sociali#Integrazione#laboratorio orafo#Luciano Panelli#Marenostrum di Betania#Mediterraneo#Michele Piccioni#Mostra d&039;Arte#mostra di gioielli
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"Per estirpare le gang dal paese ci vorranno 10 anni, la Svezia ha trascurato il crimine e i problemi di integrazione per troppo tempo".
L'intervista al Financial Times di Dunnar Strömmer, ministro della giustizia svedese, è la pietra tombale sul modello di accoglienza portato avanti da un paese che ora si ritrova la guerriglia in casa e prova, tardivamente, a prendere contromisure.
via https://x.com/LeonardoPanetta/status/1836345885900325347
Modelli nordici da pedinare più che da seguire.
Notare Stormer Uk che non dice certo queste cose in casa sua, non potrebbe, ma viene a Roma e loda apertamente la Meloni, portandosi dietro il suo ministro dell'interno (in una visita estera!): come a dirgli, fatti spiegare, impara qualcosa.
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Il Governo italiano è impegnato con notevoli risorse in progetti di sviluppo ed integrazione in Africa grazie anche al piano Mattei e alle iniziative del processo di Roma, considerati autentici modelli di cooperazione internazionale.
L’Italia destina circa 2 miliardi di euro all’anno per soluzioni e progetti di accoglienza e integrazione sul proprio territorio, rivolti stabilmente a circa 140 mila persone; con 8 milioni di euro ha contribuito, in sinergia con l’Unione europea, a sviluppare progetti di rimpatrio volontario assistito, direttamente da Paesi come Tunisia e Libia ed in collaborazione con l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, in favore di progetti di reinsediamento di migliaia di persone nei propri paesi di origine, offrendo loro una concreta alternativa ad illusori e talvolta pericolosi progetti migratori.
È singolare quindi che a rivolgere critiche al Governo italiano siano soggetti che preferiscono ignorare questi versanti di impegno, preferendo dedicare la gran parte delle risorse, che ricevono da importanti finanziamenti anche pubblici, esclusivamente ad attività in mare che, malgrado ogni buona intenzione, potrebbero essere sfruttate opportunisticamente dai trafficanti di esseri umani senza scrupoli che, oltre a commettere una azione criminale, mettono quotidianamente a repentaglio la vita delle persone.
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Aggiungi un posto a tavola...oppure no?
Una società aperta, quanto aperta può diventare? Fino a quanto possiamo accogliere estranei che rifiutano la Nostra società? I migranti non sono tutti uguali fatevene una ragion, i migranti Teocratici ad esempio sono pericolosi per la nostra società poiché non Accettano la separazione tra politica e religione ( la loro!)
A chi si sente "invaso" non importano le statistiche dei giornali di partito che gli danno torto, assicurandoci che per integrare un immigrato basti "nazionalizzarlo" cioè regalando cittadinanza a "cani e porci".
Una società giusta deve essere aperta, vero, ma fondata sul Pluralismo, ovvero sulla tolleranza ma solo se c'è Reciprocità. Vuoi una Moschea ai Parioli - Roma? Ok, costruisci una Chiesa a Teheran. Entrare in una comunità pluralistica, arrivare in una Nazione da ospite è, congiuntamente, un acquisire e un concedere, poiché ospite è sia chi accoglienza che chi riceve!
Laddove il Pluralismo si trasforma in Multiculturalità invece arriva il caos e prima o poi la ribellione di una delle due parti: Ospite o Ospitante esplode.
Ricordate che il Pluralismo non ha nulla a che vedere con il Multiculturalismo, il quale non persegue «una integrazione differenziata" ma una disintegrazione multietnica....per aspera ad astra
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“Ecco a chi dà le case di lusso”. #Gualtieri nella #bufera: l’ultima #follia del giunta #piddina a #Roma
Mentre in Italia, la povertà e l'indigenza si stanno diffondendo a macchia d’olio. Pare incredibile, ma oggi milioni di persone chiedono un pacco alimentare o un pasto gratuito.
Case in centro per gli omosessuali #migranti: il bando del #Comune di #Roma
21 Gennaio 2023 - Il provvedimento della la Giunta #PD del sindaco piddino di Roma #Gualtieri: "Il sospetto è che dietro ci sia un interesse lobbistico" di Ignazio Riccio de " Il Giornale.it "
Le coppie migranti gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e transgender che chiedono asilo a Roma potranno usufruire di residenze in zone centrali della città dotate di wi-fi gratis e ascensore. Il bando di gara presentato dal Comune scade il prossimo 20 gennaio, ma le polemiche già imperversano da giorni. Ad essere presa di mira è Barbara Funari, assessore alle Politiche sociali della giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Roberto Gualtieri. Nel bando si legge che le abitazioni dovranno essere individuate in “quartieri che favoriscano l'inserimento delle persone accolte nel contesto locale, facilitando la costruzione di rapporti relazionali necessari per il raggiungimento di un'adeguata integrazione sociale”.
Molte coppie di migranti si dichiarano gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e transgender per rientrare nei requisiti richiesti dal bando per ottenere le suddette case di lusso.
VEDI IL SERVIZIO QUI SOTTO di #QUARTAREPUBBLICA⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️
I privilegi
La casa, inoltre, dovrà garantire una serie di comfort per le coppie migranti. Dall’ascensore, se l’abitazione non è al piano terra, al servizio wi-fi gratuito “per permettere alle persone accolte la possibilità di poter accedere gratuitamente ai collegamenti online, in modo da consentire la fruizione di servizi educativo-formativi e lavorativi previsti dal progetto”. L’iniziativa, come riporta il quotidiano Libero, fa parte del progetto Sistema accoglienza e integrazione (Sai) voluto dall’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, ed è finanziato con fondi nazionali. L’obiettivo è evitare che le coppie Lgbt possano essere ospitate nei centri di accoglienza dove, secondo un rapporto dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, c’è il rischio che venga “ostacolata l'emersione o l'espressione di un'identità di genere o di un orientamento sessuale dissimile dal resto dei conviventi”. In questo modo si paragonano le persone Lgbt ad altri soggetti fragili come disabili e donne vittime di violenza sessuale.
Le polemiche
Ad essere contraria al bando è la Lega che lancia una serie di accuse alla giunta Gualtieri. “Il provvedimento – ha dichiarato Fabrizio Santori, capogruppo del partito di Matteo Salvini – mette sullo stesso piano i problemi che potrebbero incontrare queste persone con quelli sicuramente già sperimentati, subiti e sofferti per anni dalle donne vittime di violenza con i loro bambini e per le quali è assurdamente previsto lo stesso numero di sistemazioni”. Il leghista, poi, ha aggiunto: “Perché dedicare alle persone Lgbt oltre 600mila euro, richiedendo oltretutto sistemazioni che non è esagerato definire da hotel di lusso? Il sospetto è che dietro ci sia un interesse lobbistico”.
Pro Vita Famiglia: migranti Lgbt equiparati a donne vittime di violenza
Sulla vicenda interviene anche Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus: "Il bando choc di Roma Capitale mette in campo una palese e vergognosa discriminazione tra migranti di serie A e migranti di serie B. Come farà ora il Comune a distinguere tra persone Lgbt e non per dare seguito al bando? Cosa dovrà fare un migrante per accertare di essere Lgbt e giovare dell’accoglienza? Questo progetto 'esclusivo' - prosegue Coghe - lede i diritti delle persone e gioca ideologicamente sulla pelle di tutti i migranti pur di portare avanti l’agenda arcobaleno promossa dall’amministrazione Gualtieri e iniziata con la creazione, appena eletto, dell’Ufficio Lgbt+ con a capo Marilena Grassadonia, ex presidente di Famiglie Arcobaleno. La solidarietà non dovrebbe aver nessun colore politico, figuriamoci quello arcobaleno che vuole aiutare i migranti solo in base al loro orientamento sessuale".
Roma. Da Comune 500mila euro per migranti Lgbt equiparati a donne vittime di violenza
«Accoglienza dei migranti Lgbt, finanziata con 500mila euro dei contribuenti, con appartamenti in centro, preferibilmente con ascensore e tutti i comfort come la rete Wi-Fi e soprattutto equiparando le difficoltà di questi ultimi a quelle delle donne vittime di violenze e con minori al seguito che scappano da discriminazioni, povertà e conflitti. E’ il bando choc di Roma Capitale che mette in campo una palese e vergognosa discriminazione tra migranti di serie A e migranti di serie B. Come farà ora il Comune a distinguere tra persone Lgbt e non per dare seguito al bando? Cosa dovrà fare un migrante per accertare di essere Lgbt e giovare dell’accoglienza? Questo progetto “esclusivo” lede i diritti delle persone e gioca ideologicamente sulla pelle di tutti i migranti pur di portare avanti l’agenda arcobaleno promossa dall’amministrazione Gualtieri e iniziata con la creazione, appena eletto, dell’Ufficio Lgbt+ con a capo Marilena Grassadonia, ex presidente di Famiglie Arcobaleno. La solidarietà non dovrebbe aver nessun colore politico, figuriamoci quello arcobaleno che vuole aiutare i migranti solo in base al loro orientamento sessuale», così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.
Nazionale #Gualtieri regala #case ai #migranti #Lgbt. E "scorda" i #minori nei #commissariati
17 Gennaio 2023 - 21:34
I sindacati di #polizia di Roma sul piede di guerra: #agenti costretti a sfamare i migranti minori. "Ma non siamo baby sitter" di Bianca Leonardi
Gualtieri regala case ai migranti Lgbt. E "scorda" i minori nei commissariati
"Non siamo babysitter". Così i poliziotti rispondono al sindaco di Roma, riguardo alla situazione insostenibile all’interno dei commissariati della capitale dove ogni giorno sono accampati decine di minori migranti non accompagnati, mentre Roberto Gualtieri indice bandi per le case dedicati a migranti Lgbt+.
La prima #denuncia è arrivata dal Mosap, il #sindacato autonomo di #polizia: "I ragazzini sono accampati in condizioni disumane, costretti a dormire sulle panche perché non ci sono alloggi”, raccontava il Segretario Generale Fabio Conestà, “Il comune non è ancora riuscito a collocarli e di conseguenza alcuni agenti vengono distolti dal servizio in strada per provvedere alle esigenze die minori". Minori che restano insieme alle forze dell’ordine anche per più di una settimana in tutti i commissariati romani, costretti a dormire nelle celle o sulle panche in sala d’attesa a con gli agenti che devono prendersi cura di loro sfmanadoli e facendo i conti con le condizioni igienico sanitarie precarie.
Questa la situazione che, anche pochi giorni fa, è stata nuovamente presentata al sindaco di Roma, questa volta dalla Silp Cgil secondo cui "è questa la condizione in cui Roma gestisce l’accoglienza".
A conferma, l’altra denuncia all’Adnkronos, quella del Siulp - il sindacato italiano unitario dei lavoratori della polizia -, che ha mostrato la foto di piccoli migranti costretti a dormire per terra definendo la situazione "ignobile". A rispondere, timidamente, è Barbara Funari, assessore alle Politiche sociali della giunta dem capitolina che afferma “non ci sono fondi né strutture”. E ancora: “Le strutture a loro dedicate (i minori, ndr) sono quasi sature e stiamo lavorando in sinergia con la prefettura per ampliare l’offerta di accoglienza a loro destinata, da quando non ci sono più le strutture di transito”.
Eppure, se si parla di accoglienza, non si può non pensare - appunto - al bando milionario che scadrà tra qualche giorno e che, tra i vari lotti, dedica addirittura 580mila euro per 10 posti destinati ai migranti Lgbt+. Un “progetto pilota”, come lo definiscono dall’amministrazione, e che destinerà a queste persone appartamenti in centro per favorire l’integrazione: case con ascensore e copertura wifi. Una decisione voluta fortemente dall’ufficio Lgbt+ del Comune di Roma, cabina di regia creata ad hoc da Gualtieri. Il sindaco però sembra essere distratto sul concreto problema del sovraffollamento nei centri accoglienza.
“Una prassi inaccettabile che si consuma da anni”, hanno infatti dichiarato i portavoce del sindacato Silp. “Minori non accompagnati, perlopiù extracomunitari senza documenti e senza dimora, custoditi a volte per giorni grazie alla solidarietà delle donne e degli uomini in divisa”, concludono.
Roma, 23 gen — Casa di lusso in centro Roma con wifi e ascensore per le coppie di immigrati Lgbt che chiedono asilo politico o mirano all’ottenimento dello status di rifugiato in Italia: lo prescrive un bando di gara del Comune di Roma lanciato il 13 dicembre scorso, con scadenza il 20 gennaio.
Entro questa data dovranno pervenire le offerte per la messa a punto di un piano che, come fa sapere oggi Affaritaliani, mira a tutelare adulti singoli e famiglie «titolari del sistema nazionale di accoglienza Sai, in centri residenziali e di accoglienza diffusa». Come da determina comunale del 24 novembre, il progetto utilizza parte dei fondi statali per 23 milioni e 780 mila euro l’anno e prevede 1320 posti da utilizzare nel triennio 2023-2025». Un fiume di soldi.
Case accoglienza di lusso per immigrati Lgbt
Il bando ha la firma dell’assessore alle Politiche Sociali, Barbara Funari. E’ il lotto 4 a lasciare particolarmente a bocca aperta, quello in cui vengono elencati i requisiti degli appartamenti destinati agli immigrati Lgbt. Questi dovranno «essere ubicati in zone centrali, in quartieri che favoriscano l’inserimento delle persone accolte nel contesto locale, facilitando la costruzione di rapporti relazionali necessari per il raggiungimento di un’adeguata integrazione sociale». Niente quartieracci periferici per i cocchi della giunta Gualtieri: quelli rimangono prerogativa di quei pezzenti dei romani, che tanto, a vivere stipati in casermoni malsani e senza servizi, ci sono abituati.
Gli appartamenti dovranno poi «prevedere l’assenza di barriere architettoniche e/o essere provvisti di ascensore, laddove gli stessi non siano edificati al pian terreno o non si sviluppino all’interno di unità immobiliari terratetto» e garantire al loro interno «la copertura di una rete wifi per consentire alle persone accolte la possibilità di poter accedere gratuitamente ai collegamenti on-line, in modo da consentire la fruizione di servizi educativo-formativi e lavorativi previsti dal progetto».
Gli immigrati sono i primi omofobi
Il motivo di tanto riguardo nei confronti degli immigrati Lgbt è spiegato dal rapporto dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati: «Il livello di accettazione delle persone LGBT+» risulta essere «molto basso nei centri d’accoglienza: l’esperienza di convivenza di persone LGBT+ in contesti di accoglienza collettiva rischia di ostacolare l’emersione o l’espressione di un’identità di genere o di un orientamento sessuale dissimile dal resto dei conviventi». Che tradotto significa: i cari fratelli migranti non sopportano la convivenza con persone Lgbt nelle strutture di accoglienza; ma chi riceve implacabilmente la lettera scarlatta dell’omofobia (e del razzismo, e del riscaldamento climatico, e del sessismo) è sempre il signor Rossi.
Così, per evitare che i rifugiati riducano a brandelli le coppie gay o genderfluide di turno, si piazza queste ultime in strutture di accoglienza di super lusso, equiparandole alle donne vittime di violenza o di riduzione in schiavitù. Resta solo da capire se gli immigrati Lgbt dovranno tangibilmente dimostrare le loro inclinazioni sessuali non etero, oppure, come è più probabile, verranno creduti sulla parola. In tal caso, permetteteci di nutrire qualche dubbio sulla genuinità delle dichiarazioni che alcuni di questi soggetti effettueranno per ottenere un «posto in paradiso».
Il #partitodemocratico, con il suo falso buonismo e finto filantropismo, continua ad essere sempre dalla parte sbagliata, inopportuna, scorretta, ingiusta e favorisce una immigrazione clandestina, che per il 92% è maschile, giovanile e di tenore borghese e NON certo gente che scappa da povertà e neanche da guerre e persecuzioni. SI HA LA FORTE SENSAZIONE CHE AL PD INTERESSINO POCO O NIENTE I PROBLEMI DI MILIONI DI ITALIANI POVERI E SENZA FUTURO MENTRE INVECE INTERESSI TANTISSIMO OCCUPARSI DI MIGRANTI, CHE COME DETTO, PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA, NON SONO VITTIME NÉ DI GUERRE, NÉ DI PERSECUZIONI NÉ DI POVERTÀ O INDIGENZA !!! IL PD NON non HA ANCORA CAPITO PERCHÉ HA PERSO le ELEZIONI POLITICHE ULTIME SCORSE . Cristina Gauri
https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/quartarepubblica/roma-lattenzione-nei-confronti-dellimmigrazione_F312336401004C11
Dal settimanale " Milano è Milano.it "⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️
Altro sindaco del #PD ➡️➡️➡️Milano, 28 gennaio – Beppe Sala non si smentisce mai. Per non tradire i suoi amici immigrati, ora pensa a dar loro uno stipendio. Alla faccia dei disoccupati milanesi. Perché Milano è una città dove la disoccupazione giovanile, seppur in controtendenza con il resto d’Italia, è al 18% e al 10% quella generale.
Ma non basta, a Milano la parola migranti fa rima con delinquenza. Perché il blitz dei giorni scorsi in Stazione Centrale, elevata a dimora abituale di migliaia di immigrati che bivaccano notte e dì, ha restituito uno spaccato di furti, vandalismo, degrado, oltre a due arresti e all’espulsione di 9 risorse, per lo più marocchine, romene e tunisine. Altri 19 dovranno lasciare l’Italia entro una settimana, su altri 7 si sta decidendo in questi giorni.
Dinnanzi a uno spettacolo degno delle peggiori città malfamate, Sala che fa? Pensa a ripulire la città? Pensa ad aumentare la vigilanza? Pensa a mettere ordine? Niente di tutto questo. Pensa a dare uno stipendio agli immigrati. Come riporta il Giornale, il sindaco, ricordiamo indagato per scandali legati a Expo, a proposito dei migranti giunti a Milano sostiene: “bisogna cercare di farli lavorare, ma perché devono avere una assicurazione e il lavoro va retribuito. Il punto è solamente essere legittimati a farli lavorare: di lavoro a Milano, anche relativo alla manutenzione e al decoro della città, se ne può trovare. Continuo a insistere con il governo perché credo che sia nell’interesse di tutti il Paese, non solo di Milano”. La priorità a cercar forza lavoro, quindi, secondo Sala non va data ai milanesi, magari ai giovani o a quei cinquantenni che il lavoro l’hanno perso, faticano a ritrovarlo e per loro la pensione è un miraggio. No, bisogna pensare prima ai migranti.
Intanto la Questura ha precisato che Sala non è sotto scorta, ma che in seguito alle contestazioni al primo cittadino milanese da parte di militanti di Casapound, “la Questura ha disposto un’attività preventiva di vigilanza, a cura della Digos, nei luoghi degli incontri pubblici del Sindaco”.
Anna Pedri
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IUS SCHOLAE
Fermo restando che ho una enorme fiducia nella capacità della scuola di creare senso di comunità e integrazione reale..
Ritengo tuttavia che si tratti di un provvedimento a mio modo di vedere incompleto e insufficiente che deve essere migliorato per rafforzare la tutela degli interessi dei minori.
in determinate occasioni, sia emergenziali che ordinarie, il fatto che un minore abbia una cittadinanza differente da quella dei genitori può costituire una fonte di problemi di difficile soluzione.
Non dimentichiamoci che in determinate circostanze, come in occasione di vacanze nella madre patria, la cittadinanza di origine rappresenta una tutela per il minore e la possibilità di accedere più facilmente a determinati servizi.
È opportuno che il provvedimento preveda la possibilità di mantenere la doppia cittadinanza. Sarà il minore stesso al compimento della maggiore età a decidere se mantenere la doppia cittadinanza o se scegliere una delle due.
Una reale politica di integrazione si persegue conoscendo e riconoscendo, anzi esaltando la differenza tra le diverse culture, che rappresentano una grande ricchezza da preservare,
non è attraverso una mera omogeneizzazione burocratica che si costruisce una società multietnica.
E neppure attraverso una omogeneizzazione di tipo commerciale che passa attraverso alla diffusione di beni di consumo e di intrattenimento uguali per tutti.
Questo modello di integrazione ha già mostrato tutta la sua drammatica inefficacia in America, come in Francia.
Non è consigliabile tentare di appiattire e smussare le differenze culturali in una pappa indistinta e indifferenziata.
Al contrario è necessario apprendere il più possibile gli uni dagli altri in modo da gestire le differenze nella loro talvolta incredibile complessità.
In questo la Scuola italiana ha fatto e sta facendo dei miracoli, malgrado ogni governo si accanisca su di essa, con tagli selvaggi, gravami burocratici, privatizzazioni. Le morti degli studenti durante l'alternanza scuola-lavoro che gridano vendetta, gli insegnanti e i bidelli più sottopagati d'Europa usati come carne da cannone durante la pandemia, i sistemi di aerazione e il potenziamento dei trasporti pubblici mai attuati.
Esattamente come il Green Pass, lo Ius Scholae è il tentativo burocratico di nascondere le inadempienze dei governi.
Centri di accoglienza simili a lager gestiti per fare profitto, lavoratori stranieri sfruttati e sottopagati quando non schiavizzati dal caporalato, assenza di accordi per corridoi umanitari, rotte migratorie pericolosissime appaltate alla vigilanza di enti privati invece che agli Stati.
Ci servono azioni concrete sull'integrazione, sulla scuola, sulla sanità e non i soliti paraventi con cui creare alibi all'inattività, o peggio, tentativi maldestri di insabbiare i delitti contro la personalità dello Stato e contro gli esseri umani.
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Festival del Mediterraneo
A Bisaccia la consulta delle associazioni promuove il primo Festival del Mediterraneo patrocinato dal Touring Club nazionale. Dal 27 luglio al 4 agosto, il centro storico sarà laboratorio artistico, di confronto, ricreativo e culturale. Manifestazione sui temi della accoglienza, integrazione, inclusione, confronto tra cultureBisaccia (AV)- dal 27 luglio al 4 agostoProgramma• Sabato 27 luglio-…
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Napoli: Manfredi interviene alla Giornata Mondiale del Rifugiato: "Soluzioni urgenti per chi fugge da guerra e povertà"
Napoli: Manfredi interviene alla Giornata Mondiale del Rifugiato: "Soluzioni urgenti per chi fugge da guerra e povertà". Il Comune di Napoli celebra oggi la Giornata Mondiale del Rifugiato in collaborazione con la Città Metropolitana di Napoli ed in partenariato con gli Enti Gestori del SAI (Sistema Accoglienza Integrazione), con l'Università L'Orientale di Napoli e con l'UNHCR. La Giornata del Rifugiato è l'appuntamento annuale voluto dalle Nazioni Unite per riconoscere la forza e il coraggio di milioni di persone costrette a fuggire nel mondo a causa di guerre, violenza, persecuzioni e violazioni dei diritti umani. Nel corso della mattinata il Console Generale USA a Napoli, Tracy Roberts Pounds ha fatto dono al Comune di Napoli di volumi in italiano ed inglese per la creazione di punti di lettura nelle sedi dei SAI e della Consulta degli Immigrati. "La celebrazione della Giornata Mondiale del Rifugiato spinge a riflessioni profonde sulla necessità di soluzioni efficaci e urgenti per dare una nuova prospettiva di vita a tutti quei popoli che sperimentano l'orrore e la sofferenza della guerra, della povertà e dell'emarginazione e che cercano salvezza in un nuovo paese". Così il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi "Una ricorrenza che assume oggi un significato ancora più profondo alla luce dei conflitti e delle tragedie umanitarie a cui assistiamo quotidianamente. Napoli è una città che dell'accoglienza ha fatto una vocazione e rappresenta per molti immigrati uno spiraglio di luce per ricostruire le basi di nuova esistenza, lontana da un passato di sofferenza e dolore. L'accoglienza non è quindi mero atto caritatevole e di solidarietà, ma azione concreta per l'effettivo sviluppo di un nuovo progetto di vita. La mia Amministrazione ha lavorato molto in questo senso, mettendo in atto politiche e azioni volte alla reale integrazione degli immigrati nel tessuto sociale della città. Un lavoro concretizzatosi anche grazie al supporto delle associazioni del territorio e al mondo del terzo settore". La mattinata di festa e di riflessione in corso nel chiostro di Santa Maria la Nova è stata introdotta dall'assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli, Luca Fella Trapanese, e vede protagonisti i rappresentanti delle realtà che si occupano di accoglienza e integrazione, ma anche tanti immigrati che a Napoli hanno trovato una nuova casa. "La Giornata Mondiale del Rifugiato è per noi ormai un appuntamento fisso" dichiara l'Assessore alle politiche Sociali Luca Fella Trapanese "per riflettere insieme alle altre istituzioni, alle associazioni, alle comunità, su quanto realizzato in favore delle persone che arrivano nella nostra città da ogni paese del mondo, fuggendo a guerre, persecuzioni, carestie e povertà, in cerca di speranza e di un nuovo progetto di vita. La partecipazione di Prefettura, Questura, Regione, UNHCR e di tutti gli enti che in città si impegnano con grande esperienza e competenza, ma soprattutto con profonda umanità, nel settore dell'Immigrazione, confermano il grande lavoro in rete che si sta facendo e che ha come primo obiettivo superare l'approccio emergenziale in favore di interventi integrati, strutturati coerenti ed efficienti". Hanno partecipato anche il Prefetto di Napoli Michele di Bari, l'Assessore all'Immigrazione della Regione Campania Mario Morcone, Stefano Losco Dirigente Ufficio Migrazione della Questura di Napoli, Renata Monda Referente UNAR per la Città Metropolitana di Napoli, Andrea De Bonis Senior Integration Associate UNHCR, Massimo Cilenti presidente della Commissione Politiche Sociali del Comune di Napoli, Savary Ravendra Jeganesani e di Fatou Diako, presidente della Consulta degli Immigrati.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Accoglienza, integrazione e inserimento nel tessuto sociale: tutto pronto per la Giornata del Rifugiato
Accoglienza, integrazione e inserimento nel tessuto sociale: tutto pronto per la Giornata del Rifugiato A Licata tornano le iniziative della “Giornata Mondiale del Rifugiato”, progetto del Sai (Sistema... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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Bambini scomparsi: i dati in Europa
"Missing Dreams", è uno degli ultimi rapporti redatti da Telefono Azzurro, dipinge un quadro allarmante: ogni due minuti un bambino scompare in Europa. Si tratta di 250.000 segnalazioni annuali, con l'Italia che nel 2023 ha registrato 21.951 casi di minori scomparsi senza lasciare traccia. Questi numeri, sebbene allarmanti, non rappresentano l'intera portata del problema. Il rapporto evidenzia infatti la presenza di un sommerso: molti casi di bambini scomparsi non vengono denunciati, spesso per paura o per la mancanza di fiducia nelle forze dell'ordine. Si stima che il numero reale di bambini scomparsi in Europa sia di gran lunga superiore alle statistiche ufficiali. Bambini scomparsi e centri di accoglienza: una nuova frontiera drammatica Tra il 2021 e il 2023, circa 51.439 minori non accompagnati sono scomparsi da strutture di accoglienza nell'Europa allargata. Questi bambini, già fragili e vulnerabili, si ritrovano ad affrontare i pericoli della strada e dello sfruttamento da parte di organizzazioni criminali. Le cause: un intreccio di fattori Le cause di questo fenomeno sono complesse e multifattoriali. Tra le principali troviamo: - Sfruttamento e tratta: I bambini scomparsi sono spesso vittime di reti di sfruttamento che li costringono ad accettare lavori forzati, prostituzione o altre attività illecite. - Conflitti e migrazioni: Le crisi in corso in diverse aree del mondo spingono molte famiglie a fuggire, aumentando il rischio che i bambini si perdano o vengano separati dai loro cari. - Violenza domestica e trascuratezza: In alcuni casi, i bambini scappano da situazioni familiari abusive o negligenti. - Problemi di salute mentale: I minori con problemi di salute mentale possono essere più a rischio di scomparsa. Cosa si può fare? Un impegno per la sicurezza dei bambini Il rapporto "Missing Dreams" non si limita a denunciare il problema, ma propone anche una serie di azioni concrete per contrastare il fenomeno delle scomparse di bambini: - Rafforzamento della cooperazione tra le forze dell'ordine europee: È necessario uno scambio più efficace di informazioni e l'adozione di protocolli comuni per le ricerche. - Investimenti in prevenzione: Occorre sensibilizzare le famiglie e le comunità sui rischi di scomparsa e fornire loro gli strumenti per tutelare i minori. - Supporto ai minori migranti: Garantire ai bambini migranti e rifugiati un accesso sicuro e legale all'Europa e fornire loro adeguati percorsi di integrazione. - Tutela dei minori vittime di sfruttamento: Rafforzare i meccanismi di identificazione e assistenza per le vittime di tratta e sfruttamento. La scomparsa di bambini è una ferita profonda per l'Europa. "Missing Dreams" è un monito a non sottovalutare questo problema e a mobilitarsi per tutelare i più piccoli, garantendo loro un futuro sicuro e pieno di speranza. Foto di Pexels da Pixabay Read the full article
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Accoglienza e inclusione: Il progetto Marenostrum per un futuro dorato
Una mostra al Museo Etnografico di Alessandria celebra l’impegno per l’integrazione dei minori migranti attraverso l’artigianato orafo.
Una mostra al Museo Etnografico di Alessandria celebra l’impegno per l’integrazione dei minori migranti attraverso l’artigianato orafo. Casa Betania, gestita dalla cooperativa Marenostrum, è una struttura simbolo di accoglienza e integrazione. Grazie a importanti interventi, Casa Betania è diventata una risorsa fondamentale per minori migranti provenienti da Paesi come l’Africa, l’Albania e il…
#accoglienza migranti#Alessandria#Artigianato orafo#Casa Betania#collane di cristallo#Cooperativa Marenostrum#cristalli di Boemia#dialogo interculturale#educazione professionale#formazione artigianale#Formazione Giovani#futuro professionale#giovani e inclusione#giovani migranti#inclusione attraverso il lavoro.#Inclusione sociale#iniziative sociali#Integrazione#integrazione culturale#laboratorio orafo#Letizia Coppero#Marenostrum#Michele Piccioni#migranti minori#mostra artigianato#mostra artigianato Alessandria#mostra Museo Gambarina#oreficeria artigianale#oreficeria e arte#progetto Marenostrum
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La questione migratoria: le cause, le rotte e le politiche di accoglienza e integrazione
La questione migratoria è uno dei temi più rilevanti e controversi del nostro tempo, che riguarda sia i paesi di origine, sia quelli di transito, sia quelli di destinazione dei flussi migratori. Si tratta di una sfida e di un’opportunità per la comunità internazionale, che richiede una visione globale, solidale e sostenibile della migrazione. Continue reading La questione migratoria: le cause, le…
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Rapporto annuale sistema di accoglienza e integrazione
Rapporto annuale sistema di accoglienza e integrazione È stato presentato il Rapporto annuale SAI, dal quale emerge che nel corso del 2022 sono state 53.222 (+ 25,3% rispetto al 2021) le persone accolte nei progetti. Il 76% nei progetti per accoglienza ordinaria; il 22,4% nei progetti per minori stranieri non accompagnati; l’1,6% nei progetti per persone con esigenze di carattere sanitario e…
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Ceccano in testa per l'accoglienza ai migranti
Ceccano guida la classifica dei comuni della provincia di Frosinone per l’accoglienza ai migranti, secondo i dati diffusi dal Ministero degli interni per il 2022 e resi noti da notizie di stampa. Palazzo Antonelli ne ospita ben 65, nell’ambito dei progetti finanziati dal Ministero degli Interni per il Sistema di accoglienza ed integrazione (SAI), che si caratterizza per il carattere pubblico…
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Meloni,integrazione balcani occidentali in Ue fondamentale
Giorgia Meloni rimarca la straordinaria accoglienza ricevuta a a Belgrado: “ci ha molto colpito e sono certa che da questa mia prima visita possano ulteriormente rafforzarsi i rapporti con la Serbia, afferma nel corso di un punto stampa con il presidente Vucic al termine della prima parte degli incontri politici. “Quella a Belgrado è una visita programmata da tempo in un quadro di relazioni…
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Ascoltate cosa dice questo #imam "italiano" a proposito dei #bambini #Israeliani uccisi, #decapitati dai #terroristi e delle donne israeliane #stuprate, #ostaggi di #Hamas👂👂🎧🎧😭😭👎❗Speriamo NON ripeta queste parole nelle #moschee italiane 👎❗Anche gli altri #ospiti commentatori della #la7tv, in maggioranza, di idee di ##sinistra e del #PD sono rimasti basiti e sconcertati 😰😰dalle dichiarazioni fatte da questo Imam di origine #magrebina. C'è da chiedersi 🤔🤔 se sia ancora il caso che le #sinistre in Italia sostenitrici e fautrici dell'#accoglienza #indiscriminata e incontrollata e della integrazione sociale e culturale di queste persone, siano ancora dell'avviso e convinte di una "possibile" e "fattibile" integrazione e convivenza sociale e culturale con queste persone 🤔❓ ⬇️⬇️⬇️
https://www.la7.it/laria-che-tira/video/rissa-tra-limam-ali-abu-shwaima-e-anselma-dellolio-i-bambini-delle-scuole-ebraiche-vogliono-uccidere-13-10-2023-507882
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