#Lilibeo
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Mafia&Drine ringraziano.
Sinceramente, è il momento di sperperare miardi di €?
Vivo nell'isola dove per raggiungere in treno, da un capo all'altro (Lilibeo/capo Passero), occorrono 11 ore e circa 4,30 in auto (il sud della Sicilia non ha rete autostradale); dove le opere infrastrutturali incompiute, sono uno scandalo nazionale; dove gli ospedali non hanno uno straccio di piano operativo e le attese per una visita specialistica, sono un miraggio; dove la rete idrica è un colabrodo; abbiamo l'unica autostrada italiana senza pedaggio e senza rifornimenti; un trasbordo aereo per Milano o Roma, costa tanto quello per New York etc...potrei andare avanti all'infinito.
Ribadisco, è il momento di sperperare, o, di utilizzare le risorse finanziarie, per risolvere le incancrenite questioni sopra esposte?
Aggiungiamo i costi dell'opera (fonte WWF italia):
8,5 miliardi di euro, più del doppio di quello con cui il General Contractor Eurolink, capeggiato da Impregilo, ha vinto la gara (3,9 miliardi rispetto ai 4,4 miliardi di euro posti a base di gara
non si ripaga con il traffico stimato, visto che le previsioni degli stessi progettisti valutano, a regime, un utilizzo del ponte che si aggirerebbe attorno all’11% della capacità complessiva (11,6 milioni di auto l’anno, a fronte, appunto, di una capacità complessiva teorica dell’opera di 105 milioni di auto l’anno nelle due direzioni
il ponte ad unica campata è irrealizzabile dal punto di vista tecnico: si tratterebbe di costruire, in una delle aree a più alto elevato rischio sismico del Mediterraneo, un ponte sospeso, ad unica campata di 3,3 km di lunghezza a doppio impalcato stradale e ferroviario, sorretto da torri di circa 400 metri di altezza (quando allo stato attuale delle conoscenze tecniche il ponte più lungo esistente al mondo con queste caratteristiche è quello del Minami Bisan-Seto in Giappone di 1118 metri di lunghezza
va ad incidere su un’area ampiamente vincolata per gli straordinari valori paesaggistici e severamente tutelata dall’Unione Europea poiché l’opera ricade interamente nell’area di due ZPS – Zone di Protezione Speciale (“Costa Viola”, in Calabria e dei “Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennammare e Area marina dello Stretto”, in Sicilia) e interferisce in entrambe le regioni con 11 SIC – Siti di Interesse comunitario
il progetto ‘definitivo’ presenta gravi carenze tecniche rilevate già dalla Commissione VIA – Valutazione Impatto Ambientale (con ben 223 richieste di integrazione), secondo cui: “gli studi relativi [ad alcuni] interventi … non hanno un livello di approfondimento tale per essere parte di un progetto definitivo
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Aggettivi Perversi
@popolodipekino mi ha scritto un commento al post dell’altro giorno sulla briciola di mascuotto che assomigliava alla Sicilia chiedendosi se esista, da Trinacria, l’aggettivo: probabilmente il suo trinacre è sbagliato, e dovrebbe essere trinacrio la forma corretta.
Ma colgo l’occasione per spendere due parole sul leggendario simbolo dell’altrettanto leggendaria (e da me tanto amata) isola del Mediterraneo.
Trinacria vuol dire “dai tre promontori”, e deriva dal greco τρεῖς (tre) e ἄκρα (promontorio). C’è un chiaro riferimento alla forma triangolare dell’isola. Molti invece pensarono che fosse derivante da ‛tris' e ‛nacros', cioè dai tre monti Peloro, Pachino e Lilibeo, ma questo è un errore etimo-filologico.
Fu Omero che fa dire ad Ulisse, al cospetto della maga Circe, che dopo aver attraversato Scilla e Cariddi allora incontro ti verran le belle / spiagge della Trinacria isola dove / pasce il gregge del Sol, pasce l’armento (Libro XII, vv 165-166).
La Trinacria, in quanto araldo, è rappresentata da una testa gorgonica, con serpenti intrecciati a delle spighe al posto dei capelli, da cui partono a raggiera tre gambe piegate, sottoposte a due ali laterali; figura che prende il nome di Triscele dall’aggettivo greco triskelés (tri e skélos), letteralmente con tre gambe. Le tre gambe rappresentano i tre punti estremi dell’Isola: Capo Peloro conosciuto anche come Punta del Faro in direzione Nord-Est, Capo Passero in direzione Sud e Capo Lilibeo noto anche come Capo Boeo in direzione Ovest.
Sulle spighe di grano, basta dire che sin dal tempo dei Romani, la Sicilia è nutrix plebis Romanae, letteralmente «nutrice della plebe romana», in quanto primo produttore di grano anche in tempo imperiale.
Sulle Gorgoni, il mito è molto itneressante: figlie di Forco e di Ceto, abitavano nell'estremo occidente del mondo conosciuto dai greci, o il Giardino delle Esperidi (che corrisponde più o meno all’attuale Mauritania) oppure in un’oasi della Libia. Nella maggior parte dei miti sono tre: Steno, Euriale e Medusa, tutte e tre dal corpo mostruoso, dalla forza selvaggia e divoratrici di uomini. Avevano tutte serpi per capelli, artigli di leone alle mani, il corpo di bronzo e lo sguardo pietrificante. Steno e Euriale erano immortali, Medusa no.
Steno rappresentava la perversione morale, Euriale la perversione sessuale, Medusa la perversione intellettuale, e delle tre è la più famosa per lo scontro con Perseo, che la decapitò.
Esiste una specie di coralli che per le ramificazioni tipiche che ricordano i capelli di serpenti delle mitologiche sorelle, vengono chiamati Gorgonia (in foto sopra).
Cosa può scatenare una briciola di pane.
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Perchè il simbolo della Trinacria rappresenta la Sicilia?
Nella bandiera siciliana campeggia in bella mostra il simbolo di una testa femminile con tre gambe piegate (triscele) e mosse direttamente dal capo. In araldica questa raffigurazione prende il nome di trinacria.
La testa rimanda chiaramente alle gorgoni, mostri della mitologia greca di aspetto mostruoso, ali d'oro, mani con artigli di bronzo, zanne di cinghiale e serpenti al posto dei capelli. Esse erano tre e rappresentavano le perversioni: Euriale rappresentava la perversione sessuale, Steno la perversione morale e Medusa (la più famosa, unica mortale tra le tre e custode degli Inferi) la perversione intellettuale.
Anticamente il nome della Sicilia era quello di Triquetra o Trinacria. Questo perchè, a differenza della classica forma tonda di tutte le altre isole, la Sicilia ha una configurazione geografica strana. E' caratterizzata da tre promontori, Pachino, Peloro e Lilibeo e tre vertici che quasi istintivamente rimandano al triangolo. Ed è probabilmente in epoca ellenistica che la cultura greca, colma di dei, semidei e mostri mitologici, coniò il simbolo della gorgone con tre gambe attaccate direttamente alla testa associandolo piano piano alla nostra terra ed i misteri che la avvolgevano (se non sbaglio un tempo la fine del mondo con tanto di colonne d'ercole erano molto più vicine alla Sicilia di quanto possiamo oggi immaginare).
Ma dove trae origine questo simbolo? Ce ne sono mai stati di simili nella storia dell'uomo?
In questo gli studiosi sono concordi nel ribadire che la trinacria sia un antico simbolo religioso orientale che rappresentava il dio del sole nella sua triplice forma di primavera, estate e inverno. Remote monete (del VI e IV secolo a.C.) lo testimoniano. Esse provenivano quasi tutte da città dell'Asia Minore, come Aspendo in Panfilia, Olba in Cilicia, Berrito e Tebe nella Troade.
Il simbolo si sarebbe quindi diffuso in occidente attraverso i greci che con le tre gambe marchiavano diverse monete (a esempio quelle di Atene del VI sec a.C., ma anche successivamente nelle urbe di Paestum, Elea, Terina, Metaponto e Caulonia).
In Sicilia, invece, pare essere stato Agatocle (in Siracusa) ad usare il simbolo sulle monete e forse (questo dato non è certo) come sigillo personale.
E' solo in epoca romana che la trinacria perde il suo intrinseco significato religioso per diventare esclusivamente il simbolo geografico della Sicilia.
In quell'epoca a Palermo la gorgone con tre gambe appare nel suo aspetto definitivo sulle monete. Ma al posto dei serpenti, la testa della gorgone è decorata con tante spighe. Spighe di grano che tributavano alla Sicilia il suo ruolo di granaio dell'antico impero romano. Sicilia sinonimo di fertilità e prosperità.
Ma perchè è stata usata la testa di una gorgone?
La domanda che alcuni di voi potrebbero porsi è: ma perchè, se il significato religioso della trinacria non c'era più, si continuò ad usare una immagine mistica come quella della gorgone?
La gorgone, amici miei, è un dettaglio tipicamente siciliano.
In tutte le altre rappresentazioni, le gambe erano legate tra loro attraverso un cerchio o un punto.
E la "Trichetria" è fortemente legata alla mitologia greco orientale. I nostri avi erano soliti decorare tempi, vasi e case con maschere e raffigurazioni pittoresche per scongiurare, allontanare o annullare influssi maligni. Proprio come il gesto delle corna che noi usiamo per esorcizzare il male.
Per il siciliano doc, religioso e superstizioso per tradizione familiare, la trinacria è un talismano portafortuna.
Vogliamo concludere questo articolo spiegando anche il perchè del giallo e del rosso presenti nel vessillo ufficiale della regione Sicilia.
Il giallo ed il rosso stanno a rappresentare rispettivamente il coraggio delle città di Palermo e poi di Corleone, che per prime si sollevarono contro i francesi durante i vespri siciliani del 1282.
Autore | Viola Dante;
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Martin Scorsese arriva in Sicilia per realizzare un docufilm su antichi naufragi
Martin Scorsese arriva in Sicilia per realizzare un docufilm su antichi naufragi Martin Scorsese sceglie la Sicilia per girare un docufilm sui naufragi dell'antichità. Il nuovo lavoro del famosissimo e pluripremiato regista americano sarà basato su un progetto dell'archeologa subacquea Lisa Briggs, docente e ricercatrice dell'Università di Cranfield in Inghilterra, e sarà coprodotto dall'assessorato dei Beni culturali della Regione Siciliana, da "Sikelia Productions" che fa capo allo stesso Scorsese, da Sunk Costs Producions, Chad A. Verdi e LBI Entertainment. «Abbiamo accolto con entusiasmo l'iniziativa – ha detto l'assessore Francesco Paolo Scarpinato - mettendo a disposizione tutti i siti, i parchi archeologici e i musei di pertinenza dell'assessorato, considerata la rilevanza del progetto e il grandissimo ritorno d'immagine per la Sicilia e per il suo patrimonio culturale». Le riprese saranno realizzate nel corso dell'estate oltre che nel Canale di Sicilia, con la collaborazione della Soprintendenza del mare per tutta la parte marina e subacquea, anche nel Trapanese, ovvero nel parco archeologico di Selinunte, nel sito di Marsala-Lilibeo, delle Cave di Cusa, a Pantelleria, a Marausa - dove è recente il ritrovamento del relitto "Marausa 2"- e, ancora, al museo del Satiro danzante di Mazara del Vallo, al museo regionale Agostino Pepoli di Trapani, e, infine, al museo archeologico regionale Salinas di Palermo. Tra le location prescelte ci sono, inoltre, la Tonnara di Favignana, l'isola di Mozia, Erice mentre, in provincia di Palermo, Polizzi Generosa, cittadina d'origine dei nonni del regista. Altri luoghi sono ancora in corso di individuazione.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Agrigento - Tempio di Zeus Olimpio - 479 a. C.
La Sicilia, crocevia dei traffici del Mediterraneo, fu il centro delle guerre fra la civiltà greca e quella fenicia.
I Greci fondarono a partire dal 735 a. C. importanti colonie in tutta l’isola (Siracusa, Catania, Naxos, Akragas, Gela, Selinunte, Tindari, Messina) mentre i Fenici si concentrarono sul creare empori e scali portuali attorno a Palermo, Marsala (Lilibeo). Fondarono anche Cagliari.
Il conflitto, evitato per molti secoli, esplose quando a prendere la guida della parte fenicia fu Cartagine che però fu sconfitta da Gelone di Siracusa e Terone di Agrigento ad Himera nel 480 a. C. al cui ricordo è dedicato il tempio di Zeus Olimpio.
La città libica, accorsa per supportare la nativa Segesta contro Selinunte si riprese però la rivincita nel 413 a. C. radendo poi al suolo Imera e, nel 403 a. C., conquistando Akragas.
Fu solo con l’avvento di Dioniso a Siracusa che la situazione tornò a riequilibrarsi al punto che un suo successore, Agatocle, arrivò ad assediare Cartagine nel 310 a. C. e a distruggere Segesta.
Nei conflitti greco-punici si può annoverare anche la spedizione di Pirro che si concluse con una sua sconfitta nello Stretto di Messina.
Proprio i mercenari che guidavano Messina, i Mamertino, per difendersi dai siracusani chiamarono i Romani che nel 241 a. C. scacciarono definitivamente i Cartaginesi dall’isola.
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7 - Il fossato e le mura
Durante il periodo punico Lilibeo era circondata all’esterno dal fossato che non era riempito d’acqua e le mura, merlate, circondavano tutta la città.
Le mura di Lilibeo, in parte costruite direttamente sul banco roccioso, dovevano essere alte tra i 6 e i 10 metri, erano larghe dai sei ai sette metri, erano una solida opera di difesa, realizzata per resistere agli assedi.
I nemici attaccavano la città con armi e macchine micidiali come catapulte, torri mobili, scale, arieti.
All’interno del museo, sono conservati oggetti collegati alla guerra:
le ghiande missili, pallottole ovali di piombo che venivano lanciate con fionde o altri strumenti da lancio;
le grosse sfere di pietra che venivano scagliate dalle catapulte.
Quando i Romani conquistarono Lilibeo le mura cominciarono a perdere la loro funzione difensiva e successivamente furono utilizzate come una grande cava da cui estrarre blocchi e materiale per costruire, chiese, palazzi, case.
L’ingresso alla città era protetto da una grande porta monumentale con bastioni di difesa.
Al di fuori delle mura di cinta era collocata la necropoli di Lilibeo, la “città dei morti.
Dentro il museo, nella sala Lilibeo si può ammirare un modello in scala delle mura della città.
Le voci narranti sono di Di Girolamo Martina e Marino Miriam
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Episodio 075 - La Batalla de Drépano
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Female figure on a stool playing the lyre (4th - 5th century BCE), from the ancient city of Lilibeo (modern Marsala), seen in the Museo Whitacker archeological museum on Mozia Island. Speaking of music-making, join Villa Palagonia duo on Sunday at 3PM (Eastern)/21:00 in Italia for an online concert of Sicilian folk music (and a couple American holiday songs!). Access the concert at link in bio @experiencesicily or https://experiencesicily.com/sicilian-folk-music-concert/ #experiencesicily #sicily #archaeology #mozia #marsala #lyre #livemusic #archeologia #lira #sicilia #siciliabedda #italy #italia #sicilyvacation #sicilians_world #ig_sicily #igerssicilia #instasicilia #gf_italy #siculamenteDoc #sicily_tricolors #ig_visitsicily #Sicilia_PhotoGroup #smallgrouptours #traveltogether #authenticsicily #smallgrouptoursitaly #whatsicilyis #viverlasicilia #sicilytour (at Mozia Isola) https://www.instagram.com/p/CI9_Bd8l18o/?igshid=1cyt8zl9lqbdp
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Cronache Vacanziere Tardive #3
Il pane
Me l’han detto in molti, prima un’amica ferrarese (e ci mancherebbe) poi un amico toscano: a Bologna col pane non ce la possiamo fare.
O meglio: esistono panifici meravigliosi (e sono stati celebrati) ma vanno scovati, diciamo che se non ci stai attento l’acquisto casuale di pane sul territorio bolognese generalmente non regala grandi soddisfazioni.
Io però questa cosa l’ho sempre vista in chiave positivista perché tutte le volte che esco da Bologna, dalle Alpi al Lilibeo (cit) pure se si va in una bettola o in un supermercato di quart’ordine trovo quasi sempre pane buono.
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Caro Kon, in merito al momento storico che stiamo vivendo, lo dico proprio papale papale: c'ho n'ansia che me se sta a porta' via. Da Roma è tutto, restituisco la linea allo studio.
Cioè, siete sopravvissuti alla
Battaglia del lago Curzio
Battaglia di Fidene
Battaglia di Cameria
Prima guerra contro Veio
Battaglia della Selva Arsia
Assedio di Roma
Battaglia del Lago Regillo
Battaglia di Preneste
Battaglia di Velletri
Battaglia di Anzio
Battaglia di Longula
Battaglia di Veio
Battaglia del Cremera
Battaglia del Gianicolo
Battaglia di Veio
Battaglia di Anzio
Battaglia del Monte Algido
Battaglia di Corbione
Battaglia di Fidene
Battaglia di Fidene
Caduta di Veio
Battaglia del fiume Allia
Battaglia dell'Aniene
Battaglia del Monte Gauro
Battaglia di Suessula
Battaglia del Vesuvio
Battaglia di Trifano
Battaglia delle Forche Caudine
Battaglia di Lautulae
Battaglia del lago Vadimone
Battaglia di Boviano
Battaglia di Camerino
Battaglia di Tiferno
Battaglia di Sentino
Battaglia di Aquilonia
Battaglia di Arezzo
Battaglia del lago Vadimone
Battaglia di Populonia
Battaglia di Heraclea
Battaglia di Ascoli di Puglia
Battaglia di Benevento
Battaglia di Messina
Battaglia di Agrigento
Battaglia delle Isole Lipari
Battaglia di Milazzo
Battaglia di Sulci
Battaglia di Tindari
Battaglia di Capo Ecnomo
Battaglia di Adys
Battaglia di Tunisi
Prima battaglia di Palermo
Seconda battaglia di Palermo
Assedio di Lilibeo
Battaglia di Trapani
Battaglie di Monte Erice
Battaglia delle Isole Egadi
Battaglia di Fiesole
Battaglia di Talamone
Battaglia di Clastidio
Assedio di Sagunto
Battaglia di Lilibeo
Assedio di Modena
Battaglia di Cissa
Battaglia del Ticino
Battaglia della Trebbia
Battaglia di Piacenza
Battaglia di Victumulae
Battaglia del fiume Ebro
Battaglia del Lago Trasimeno
Battaglia dell'Agro Falerno
Battaglia di Canne
Prima battaglia di Nola
Battaglia della Selva Litana
Battaglia di Dertosa
Battaglia di Cuma
Battaglia di Decimomannu
Seconda battaglia di Nola
Terza Battaglia di Nola
Battaglia di Benevento
Battaglia di Munda
Battaglia di Orongi
Assedio di Arpi
Assedio di Taranto
Battaglia di Benevento
Battaglia dei Campi Veteres
Assedio di Capua
Battaglia del Silaro
Battaglia di Erdonia
Battaglie del Baetis superiore
Assedio di Capua
Incursione di Annibale verso Roma
Battaglia di Sapriporte
Seconda battaglia di Erdonia
Battaglia di Numistro
Battaglia di Ascoli
Battaglia di Lamia
Battaglia di Baecula
Battaglia di Grumento
Battaglia del Metauro
Battaglia di Carmona
Battaglia di Ilipa
Battaglia del Guadalquivir
Battaglia di Carteia
Battaglia di Crotone
Battaglia dei Campi Magni
Battaglia di Zama
Battaglia di Cremona
Battaglia dell'Aoo
Battaglia di Cynoscephalae
Battaglia di Piacenza
Battaglia di Gythium
Battaglia di Mutina
Battaglia delle Termopili
Battaglia di Corico
Battaglia dell'Eurimedonte
Battaglia di Myonessus
Battaglia di Magnesia
Battaglia del Monte Olimpo
Battaglia di Ancyra
Battaglia di Callicinus
Battaglia di Pidna
Battaglia di Pidna
Battaglia di Neferis
Battaglia di Cartagine
Battaglia di Corinto
Battaglia di Noreia
Battaglia del fiume Rodano
Battaglia del Muthul
Battaglia di Agen
Battaglia di Arausio
Battaglia di Aquae Sextiae
Battaglia dei Campi Raudii
Battaglia del lago del Fucino
Battaglia di Ascoli (Asculum)
Battaglia del fiume Amnia
battaglia di Protophachium
Vespri asiatici
Assedio di Rodi
Battaglia di Cheronea
Assedio di Atene
Battaglia di Cheronea
Prima guerra mitridatica
Battaglia di Orchomenus
Battaglia del monte Tifata
Battaglia del fiume Asio
Battaglia di Sacriporto
Prima battaglia di Clusium
Battaglia di Faventia
Battaglia di Fidentia
Seconda battaglia di Clusium
Battaglia di Porta Collina
Battaglia del fiume Baetis
Battaglia di Calcedonia
Battaglia del fiume Rindaco
Battaglia di Cizico
Battaglia del Vesuvio
Battaglia del Gargano
Battaglia di Cabira
Battaglia del fiume Sele
Assedio di Amiso
Battaglia di Tigranocerta
Battaglia di Artaxata
Assedio di Nisibis
Battaglia di Comana Pontica
Battaglia di Zela
Battaglia di Nicopoli al Lico
Battaglia di Pistoia
Battaglia di Genava
Battaglia del fiume Arar
Battaglia di Bibracte
Battaglia in Alsazia
Battaglia del fiume Axona
Battaglia del Sabis
Battaglia di Namur
Battaglia di Carre (Carrhae)
Battaglia di Avarico
Battaglia di Gergovia
Battaglia di Alesia
Assedio di Corfinio
Assedio di Brindisi
Assedio di Marsiglia
Battaglia di Marsiglia
Battaglia di Tauroento
Battaglia del fiume Bagradas
Battaglia di Durazzo (Dyrrhachium)
Battaglia di Farsalo
Battaglia del Nilo
Battaglia di Zela
Battaglia di Ruspina
Battaglia di Tapso (Thapsus)
Battaglia di Munda
Battaglia di Forum Gallorum
Battaglia di Modena (Mutina)
Prima battaglia di Filippi
Seconda battaglia di Filippi
Battaglia di Perugia
Battaglia del monte Tauro
Battaglia del Monte Gindaro
Battaglia di Naulochus
Battaglia di Azio (Actium)
Battaglia di Vellica
Assedio di Aracillum
Clades Lolliana
Battaglia del fiume Lupia
Battaglia della Foresta di Teutoburgo
Battaglia dei Pontes longi ovvero dei Ponti lunghi
Battaglia di Idistaviso
Battaglia di Medway
Battaglia di Caer Caradock
Sacco di Artaxata
Battaglia di Camulodunum
Battaglia della strada Watling
Battaglia di Rhandeia
Battaglia di Beth Horon
Assedio di Ascalona
Assedio di Iotapata
Assedio di Iafa
Battaglia del monte Garizim
Battaglia di Ioppe
Assedio di Tarichee
Assedio di Gamala
Battaglia del Monte Tabor
battaglia del fiume Giordano
Battaglia di Forum Iulii
Assedio di Piacenza
Battaglia di locus Castorum
Prima battaglia di Bedriaco
Assedio del Campidoglio
Seconda battaglia di Bedriaco
Assedio di Cremona
Assedio di Terracina
Battaglia di Roma
Assedio di Gerusalemme
Assedio di Macheronte
Assedio di Masada
Battaglia del monte Graupio
Battaglia di Tapae
Battaglia di Tapae
Battaglia
Battaglia di Tapae
Battaglia di Adamclisi
Battaglia di Sarmizegetusa Regia
Assedio di Hatra
Assedio di Dura Europos
Assedio di Ctesifonte
Assedio di Dura Europos
Assedio di Ctesifonte
Battaglia di Carnuntum
Assedio di Aquileia
Battaglia in Marcomannia
Battaglia di Cizico
Battaglia di Nicea
Battaglia di Isso
Battaglia di Lugdunum
Assedio di Nisibis
Assedio di Dura Europos
Assedio di Ctesifonte
Assedio di Hatra
Battaglia di Nisibis
Battaglia di Antiochia
Assedio di Hatra
Battaglia di Harzhorn
Battaglia di Cartagine
Assedio di Aquileia
Assedio di Dura Europos
Assedio di Hatra
Battaglia di Resena
Battaglia di Mesiche
Battaglia di Philippopolis
Battaglia di Abrittus
Assedio di Nisibis
Battaglia di Barbalissos
Assedio di Antiochia
Assedio di Dura Europos
Battaglia di Edessa
Assedio di Antiochia
Assedio di Cesarea in Cappadocia
Battaglia di Milano (260)
Battaglia del fiume Nestos
Battaglia del lago Benaco
Battaglia di Naissus
Battaglia di Piacenza
Battaglia di Fano
Battaglia di Pavia
Battaglia di Immae
Battaglia di Emesa
assedio di Palmira
Battaglia di Chalons
Assedio di Ctesifonte
Battaglia del fiume Margus
Battaglia di Callinicum
Assedio di Ctesifonte
Battaglia di Lingones
Battaglia di Vindonissa
Battaglia di Torino
Battaglia di Verona
Assedio di Aquileia
Battaglia di Ponte Milvio
Battaglia di Tzirallum
Battaglia di Cibalae
Battaglia di Mardia
Battaglia di Adrianopoli
Battaglia dell'Ellesponto
Assedio di Bisanzio
Battaglia di Crisopoli (Scutari)
Assedio di Nisibis
assedio di Amida
Battaglia di Narasara
assedio di Nisibis
Battaglia di Singara
Battaglia di Mursa Maggiore
Battaglia di Mons Seleucus
Battaglia di Reims
Battaglia di Strasburgo
Battaglia di Amida
Assedio di Aquileia
Battaglia di Ctesifonte
Battaglia di Maranga
Battaglia di Tiatira
Battaglia di Solicinium
Battaglia dei Salici
Battaglia di Argentovaria
Battaglia di Adrianopoli
Battaglia di Tessalonica
Assedio di Aquileia
Battaglia della Sava
Battaglia del Frigidus
Battaglia
Assedio di Aquileia
Battaglia di Pollenzo
Battaglia di Verona
Battaglia di Fiesole
Battaglia di Magonza
Sacco di Roma
Battaglia dei Monti Nervasos
Battaglia di Arles
Battaglia di Ravenna
Battaglia di Narbona
Battaglia dell'Utus
Battaglia dei Campi Catalaunici
Assedio di Aquileia
Sacco di Roma
Battaglia di Orleans
Battaglia di Piacenza
e te ti fai spaventare da un virus di merda?
Non vi vedevo così nervosi e sulle spine dai tempi della famigerata canzone di Alberto Fortis.
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The town of Lilybaeum dignifies the Lilybaean tomb of the Sibyl.
In Ancient Greece, Sibyls were women who prophesied under divine possession (usually Apollo’s) and for this reason they had to remain virgins. Among the various Sibyls, most famous was certainly the one who vaticinated in the Temple of Apollo in Delphi, the Pythia.
Lilibeo Cape (also called Boeo Cape) is the extreme western point of Sicily. In 397 BC, Dionysius I, tyrant of Syracuse, attacked and destroyed the Phoenician colony situated on the isle of Motya. The survivors then founded on the mainland Lilýbaion (lat. Lilybaeum, nowadays Marsala) ”the town that looks on Libya” since from there the Tunisian coast in only 141 km far.
In the outskirt of Marsala, surrounded by the countryside, it can be found the church of San Giovanni al Boeo, built by the Jesuits in XVI century. Previously, the Basilian monastery of Santa Maria della Grotta (lit. St. Mary of the Cave), built in the XI century, once stood in the same area. The small church stands above the so-called Sibyll’s lair. The cave is nowadays around 4,8 meters deep, while in the past it might have been just 1,5 meters deep. It consists of a round principal room, connected to another two, one oriented to the North, while the other one to the West. The main room is partly dug into the rock and covered with a brick dome. A skylight connects it with the Church’s floor. The subterranean room’s floor is decorated with mosaics depicting sealife and most probably realized by African artists between II-III century AD. The fragments of frescoes on the walls (depicting symbolic subjects like a red seashell and at its sides two baskets of fruits, below two doves and bouquets of red roses or leaping fishes and lilies) are contemporary and might have been realized by the nascent Christian community of Lilybaeum. Both in the principal room and the one oriented to the North (equally covered with a dome), two wells pour into two basins. In the Western room, a cavity in the wall gave rise to the legend that it was the Sibyl’s bed.
According to the tradition, in this cave, the Lilybaetan Sibyl lived and did her divinations. The presence of the wells might suggest her predictions involved the use of water (Cryptae illius aqua vaticinandi vim libantibantibus praebere creditur). By drinking the sacred waters, the prophetess was able to divine. The skylight was said to have been used by the worshippers to drop the offerings in the cave to receive in exchange a divine answer to their queries.
This cave was described among many by Diodorus Siculus in Bibliotheca Historica, XIII, 54 (I century BC); Gaius Iulius Solinus in Collectanea Rerum Memorabilium V, 2 (III century AD); Florentine poet Fazio degli Uberti in Dittamondo, III, 14 (1346); Sicilian Dominican friar Tommaso Fazello in De Rebus Siculis Decades Duae (1574 -although he refers to her as the Cuman Sibyl); Dutch philologist and historian Jacques Philippe D’Orville in Sicula, quibus Siciliae veteris rudera, additis antiquitatum tabulis, illustrantur (1764 -he too talks about “Sibyllae Cumanae antrum & sepulcrum”); and French artist Jean-Pierre Houël realized a watercolor of it, which he included in his work Voyage pittoresque des isles de Sicile, de Malta et de Lipari[...] (1782).
Nevertheless, no mention is present in Cicero (who visited Marsala during the investigation against the former governor of Sicily, Gaius Verres) and no archaeological matches attest the concrete existence of this particular cult. It is possible although that the legend might be actually rooted in proto-historic rituals concerning a feminine prophet/healer deity (incidentally in the same area once stood a sanctuary dedicated in II century AD to Egyptian goddess Isis and her temples typically included underground tanks filled with sacred water) that would later merge with the figure of the Greek Sibyl. Indeed, water has always been a crucial point in healing and purification rituals in most religions and cults.
The advent of Christianity caused the disappearance of pagan sacred areas and traditions or their conversion into Christian ones. In this particular case, the water basins of the Sibyl’s lair ended up being used as baptismal fonts, the figure of the pagan prophetess substituted by St. John the Baptist (whose statue was later added in the underground room, placed on a stone altar), who of course has a strong relationship with water. Even the idea that those waters were somehow sacred or at least that they possessed peculiar virtues (specifically, healing ones) was preserved. Famous Sicilian folklorist Giuseppe Pitrè wrote in his book about Sicilian patronal festivals (Feste patronali in Sicilia, 1900) that for many centuries people kept visiting the underground sanctuary to be baptised or drink the holy water hoping to be purified or healed. Especially on St. John’s Eve (the night between 23-24 June), young unmarried women visited the ancient crypt and listened to the water (the so-called ritual of the scutu, listening) to find out if they would get married, while already married women wanted to know whether their husbands had been faithful or not. Also in this occasion, sick people immersed themselves three times (in Name of the Father, the Son and the Holy Ghost) in the water to get better. Giuseppe Pitrè also wrote St. John’s Day was chosen to perform bloodlettings and that during the day they could exceed the number of 400.
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Episodio 75 - La Batalla de Drépano
Episodio 75 - La Batalla de Drépano - El sitio de Lilibeo fallado. El desastre frente a Drépano. Y el regreso de Marco Atilio Régulo a Roma. Y por supuesto — las gallinas sagradas de Roma.
El sitio de Lilibeo fallado. El desastre frente a Drépano. Y el regreso de Marco Atilio Régulo a Roma. Y por supuesto — las gallinas sagradas de Roma.
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Transcripción Parcial del Episodio
Hola, les habla Abel, desde Pekín, China.…
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#Adhubal#Aníbal el Rodio#augurio#Cartago#Cayo Atilio Régulo Serrano#Cicerón#Drépano#gallinas sagradas#Lilibeo#Lucio Junio Pullo#Lucio Manlio Vulsón#Marco Atilio Régulo#Publio Claudio Pulcro#Pullario#Roma Antigua#Sicilia#Via Apia
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Sicilia: Notte europea dei musei, la Regione ha aperto i luoghi della cultura
Sicilia: Notte europea dei musei, la Regione ha aperto i luoghi della cultura. Si è tenuto l'appuntamento con la "Notte europea dei musei". L'iniziativa nasce con il patrocinio dell'Unesco, del Consiglio d'Europa e dell'Icom (International council of museums) per incentivare e promuovere la conoscenza del patrimonio artistico e culturale nazionale ed europeo. Musei, parchi archeologici e siti storici della Regione hanno aperto le porte, al costo simbolico di un euro, offrendo visite guidate, mostre speciali, performance artistiche, laboratori per bambini e tanto altro. Un'opportunità unica per esplorare le collezioni permanenti e le esposizioni temporanee, arricchendo così la propria conoscenza dell'arte e della storia siciliana. Partita da Palermo, sono state aperte le porte il Museo Archeologico Salinas (ore 19-23) con percorsi guidati e con visita al cantiere aperto di restauro della statua di "Diana cacciatrice"; il Museo d'arte contemporanea a Palazzo Belmonte Riso con visite guidate alla scoperta di sessant'anni di storia dell'arte da Jannis Kounellis, Richard Long, Christian Boltanski, ai siciliani Carla Accardi, Pietro Consagra, Antonio Sanfilippo e Emilio Isgrò; il Villino Florio e il Villino Favaloro e, ancora, il Centro regionale progettazione e restauro, che ha aperto la propria sede di Palazzo Montalbo, con laboratori di diagnostica e di restauro, oltre che alla biblioteca. Nella provincia, hanno aperto il Parco archeologico di Himera, Solunto e Monte Iato con l'Antiquarium e il museo Pirro Marconi di Himera, l'Antiquarium di Solunto, quello di Monte Iato, il Museo archeologico della Valle dell'Eleuterio a Marineo, le Terme arabe a Cefalà Diana. Ad Agrigento ha aderito il Museo archeologico regionale Pietro Griffo: ha ospitato un inedito percorso teatralizzato con i ragazzi del liceo classico Empedocle di Agrigento che ha come filo conduttore il mito di Achille e Pentesilea, tra Eros e Thanatos; in provincia, il Museo archeologico della Badia di Licata, con un laboratorio per i piccoli ispirato al ricchissimo patrimonio di vasi preistorici ed uno spettacolo "Il tesoro dal passato. A Caltanissetta sono state organizzate visite al Museo archeologico di Marianopoli e all'area archeologica delle Mura Timolontee di Gela dove sarà possibile assistere a rappresentazioni teatrali itineranti sulla storia della città. A Catania c'è stata un'apertura straordinaria del Teatro Antico e di Casa museo Giovanni Verga, con una visita condotta dallo storico dell'arte Gaetano Bongiovanni sul tema "Giovanni Verga e Catania". In provincia, ha partecipato all'iniziativa anche il Museo della ceramica di Caltagirone e il Museo archeologico di Centuripe. Nell'Ennese ha aderito all'iniziativa la Villa romana del Casale a Piazza Armerina. A Messina ha aperto il Museo regionale; nella provincia, invece, visite all'Antiquarium di Milazzo, all'area archeologica di Tindari, alla Villa romana di Patti, alle Terme romane di Bagnoli a Capo d'Orlando ed ancora all'area archeologica di Halaesa Arconidea a Tusa. Nel Ragusano sono state organizzate visite serali al complesso monumentale ex Convento della croce a Scicli, al Museo archeologico regionale di Camarina, al Museo archeologico Ibleo di Ragusa e al Parco della Forza di Ispica. In provincia di Trapani hanno aderito il Parco archeologico Lilibeo di Marsala, con un programma che ha previsto una conversazione sul tema "La poesia come presente alternativo", mentre, la visita al museo è stata accompagnata da performance musicali.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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VISITING SICILY - La Venere di Morgantina, Vaso Greco, Bassorilievo con Hera, Monete Akragas, Gigantomachia Tempio F Agrigento, Medaglione Greco, Akragas guerriero in marmo,vaso greco, testa di Dea.
VISITING SICILY - You must know that beauty is not a quality, it is a reflection of the soul, so if you want to understand the beauty of the ancient Greeks, you must know their art and through it understand perfection. Theirs was a perfect beauty, we can say mathematics, where the proportions of bodies and buildings responded to precise geometric rules. Despite this, the naturalness of their works is disconcerting, as is their modernity. For this reason, when Gothe arrived in Sicily, he was so fascinated by saying that without Sicily Italy was nothing. In the beauty of the ancient Greeks the German poet saw the origin of the Roman one and therefore the source of all harmony and perfection. So if you arrive in Sicily, if you want to understand its beauty, you must visit a museum where there are the ancient Greek artifacts. In this way you will be able to understand that all that followed, the Arab-Norman beauty, the noisy harmony of Sicilian baroque, have their natural completion in the treasures of ancient Greece. You will understand how the diversity and its integration in the island culture is the most original point that Sicily has given to the European culture. For this, in your list of things to do in Sicily you have to put a visit to something of the ancient Greeks, whether it is a theater, a museum or a find, will depend on your desire and your time available, but only by visiting these ancient stones or vases or statues, you can say "I've been in Sicily". To help you add below the list of Sicilian museums where you can see the works I showed you.
VISITANDO LA SICILIA – Devi sapere che la bellezza non è una qualità, è un riflesso dell’anima, così se vuoi comprendere la bellezza degli antichi greci, devi conosce la loro arte e attraverso di essa comprendere la perfezione. La loro era una bellezza perfetta, possiamo dire matematica, dove le proporzioni dei corpi e degli edifici rispondevano a regole geometriche precise. Malgrado questo, la naturalezza delle loro opere è sconcertante, così come la loro modernità. Per questo motivo, quando Gothe arrivò in Sicilia, ne rimase affascinato tanto da dire che senza la Sicilia l’Italia era nulla. Nella bellezza degli antichi greci il poeta tedesco vedeva l’origine di quella romana e quindi la sorgente di ogni armonia e perfezione. Per questo se arrivi in Sicilia, se vuoi comprendere la sua bellezza, devi visitare un museo dove vi sono gli antichi reperti greci. In questo modo potrai comprendere che tutto quello che è seguito, la bellezza Arabo-Normanna, la chiassosa armonia del barocco siciliano, hanno nei tesori dell’antica Grecia un loro naturale completamento. Capirai così come la diversità e la sua integrazione nella cultura isolana sia il punto più originale che la Sicilia ha dato alla cultura Europea. Per questo, nel tuo elenco di cose da fare in Sicilia devi mettere una visita a qualcosa degli antichi Greci, che sia un teatro, un museo o un reperto, dipenderà dalla tua voglia e dal tuo tempo a disposizione, ma solo con visitando queste antiche pietre o vasi o statue, potrai dire “Sono stata in Sicilia”. Per aiutarti aggiungo qui di seguito l’elenco dei musei siciliani dove potrai vedere le opere che ti ho mostrato.
Agrigento
• Agrigento, Archaeological Museum. Finds of prehistoric cultures of the area, of the necropolis of Agrigento, Greek statuary of the V century a. C., ceramics. • Cattolica Eraclea, Antiquarium of Eraclea Minoa (near the excavations). Finds related to the various periods of Eraclea: archaic, Greek and Roman.
Enna • Aidone, Archaeological Museum. Archaeological finds from the excavations of Morgantina. • Enna, "Alessi" Museum. Greek-Roman coins and finds from the territory.
Ragusa • Ispica, Antiquarium of the Parco della Forza. Archaeological finds, coins and amphorae. • Ragusa, Archaeological Museum of Camarina. Finds from the city and the Camarina necropolis. • Ragusa, Ibleo Archaeological Museum. Finds from the territory of the ancient Hybla Heraria and from Camarina.
Caltanissetta • Caltanissetta, Archaeological Museum. Finds from prehistoric times to Roman times.
Messina • Giardini Naxos, Naxos Archaeological Museum. Finds from the excavations of ancient Naxos, VIII-VI century to. C. • Lipari, Regional Archaeological Museum. Prehistoric, classical, volcanological and palaeontological, epigraphic sections. Collection of theatrical terracotta. • Pacts, Antiquarium. In the archaeological area, history and topography of the ancient city of Tyndaris and Greek-Roman finds.
Syracuse • Syracuse, "Orsi" Regional Archaeological Museum. Finds from the Paleolithic, Neolithic, Bronze Age, Greek colonies of Megara and Syracuse, ceramics. • Syracuse, Papyrus Museum. Ancient papyrus and papyrus history.
Trapani • Marsala, "Baglio Anselmi" Archaeological Museum. Finds from the territory of the ancient Lilibeo, Punic ship of Capo Lilibeo. • Marsala, island of Mozia, "G. Withaker" Museum. Phoenician finds from the excavations of Mozia. Greek statue called "the young of Mozia".
Catania • Aci Castello, Museo Civico. Archaeological material from the Neolithic to the medieval age. • Acireale, Zelantea Art Gallery. Greek-Roman archaeological finds. • Caltagirone, Civic Museums and Pinacoteca "L. Sturzo". Archaeological finds from prehistory to the Greek age. • Catania Civic Museum of Castello Ursino. Greek and Roman sculptures, bronzes, coins. • Randazzo, "P. Vagliasindi" Archaeological Collection. Greek ceramics, bronze finds, glasses, coins.
Palermo • Cefalù, Museum of the "Mandralisca" foundation. Archaeological finds from the 7th to the 1st century to. C. • Palermo, Regional Archaeological Museum "A Salinas". Egyptian, Phoenician-Punic collections, sculptures by Selinunte, Etruscan art, collection of terracotta, Roman sculpture, Greek ceramics.
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13 - Crispia Salvia: la storia di un amore eterno
Nel 1996, nella necropoli di Lilibeo è stato rinvenuto un ipogeo, un monumento sotterraneo unico nel suo genere, perché le pareti della camera funeraria sono interamente dipinte.
Nella tomba, che fu realizzata alla fine del II sec. d.C., è visibile solo una parte dell’epigrafe, l’altra è esposta al Museo.
La lastra di argilla, appesa ad una delle pareti, ci dice che lì era sepolta Crispia Salvia.
Iulius Demetrio racconta il suo amore per la moglie Crispia Salvia, donna “dulcissima” con la quale visse 15 anni “libenti animo�� cioè in serenità e armonia. Scolpito nella pietra un gesto d’amore ha regalato l’eternità a Crispia Salvia.
La voce narrante è di Guarrasi Salvatore
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Episodio 60 - Alianza con Cartago
Episodio 60 - Alianza con Cartago - Roma y Cartago firman tratados. Pirro se pasea por Sicilia, y finalmente falla en la conquista de una ciudad llamada Lilibeo. Luego, regresa a Italia.
Roma y Cartago firman tratados. Pirro se pasea por Sicilia, y finalmente falla en la conquista de una ciudad llamada Lilibeo. Luego, regresa a Italia.
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Transcripción Parcial del Episodio
Hola, les habla Abel, desde Pekín, China.…
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