#Lievitati dolci
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Treccia ai semi di papavero
Preparare la crema di farcitura per la treccia ai semi di papavero Tritate i semi di papavero in modo da ridurli a una farina grossolana. In una casseruola versate il latte, lo zucchero, il burro e il sale. Mettete su fuoco basso mescolando fino a quando lo zucchero si sarà sciolto. A parte sgusciate un uovo e sbattetelo con una forchetta. Unitelo al composto sul fuoco mescolando. Alzate…
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Pandoro fatto in casa
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Ciambelle fritte di Patate | Croccanti fuori e Morbide all'interno!SEMPL...
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Un'altra fissa è quella dei lievitati (assieme alle torte da forno) e c'era un periodo in cui mi ci mettevo e preparavo dolci che richiedevano un sacco di passaggi e parecchio tempo di lievitazione. Queste sono delle brioche a forma di treccia di cui non ricordo il nome, accompagnati dalla crema pasticcera.
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In commercio si possono trovare diversi tipi di farina, che si differenziano in base alla varietà di grano utilizzato, alla macinazione o alla setacciatura. Ogni farina possiede delle caratteristiche utili per determinate preparazioni.
Farina di grano duro e farina di grano tenero
Innanzitutto, è necessario fare una distinzione fra grano duro, caratterizzato da chicchi traslucidi e consistenti, e grano tenero, dai chicchi opachi e friabili.
Dalla macinazione di grano duro, ricco di fibre e proteine, si ottengono gli sfarinati, come la semola e il semolino, utilizzati principalmente per la produzione di pasta.
Il grano tenero, meno ricco di proteine e con un indice glicemico più alto, genera le farine che verranno poi classificate in base al grado di abburattamento, ovvero la percentuale di chicco utilizzata. A seconda del tasso di abburattamento, e quindi di raffinazione del chicco, si otterrà la farina 00, 0, 1, 2 o integrale (in ordine dalla più alla meno raffinata), impiegate per tutti gli altri prodotti da forno, sia dolci che salati.
Farina 00
La farina 00 è la più raffinata in assoluto: durante la macinazione perde infatti sia la crusca (fonte di fibre) sia il germe del grano (fonte di vitamine, sali minerali e amminoacidi). Resta quindi una farina povera di proteine e ricca di amidi e zuccheri.
Il suo utilizzo è molto ampio, anche grazie al gusto neutrale rispetto ad altre farine. Viene utilizzata per tutti i prodotti che devono crescere, come le torte, le focacce, ma anche per preparare la pasta fresca, i biscotti o per addensare le salse.
Farina 0
La farina 0 è meno raffinata, ma durante la macinazione perde comunque gran parte dei suoi principi nutritivi. Del tutto simile alla precedente, di colore bianco, perfetta per realizzare impasti elastici, con una buona maglia glutinica. È per questo che viene scelta comunemente per preparare pizza, pane e dolci lievitati.
Farina 1
La farina di tipo 1 contiene maggiori quantitativi di crusca e di germe del grano, che determinano anche un colore leggermente più scuro e un aroma più spiccato. È più ricca di sostanze nutritive, come, proteine, fibre e vitamine. Considerata una farina semi-integrale, è ideale per la preparazione di focacce e pani rustici.
Farina 2
La farina di tipo 2 è quella che si avvicina di più a una farina integrale: la maggiore presenza di crusca, visibile anche a occhio nudo sotto forma di granuli, va a pesare sullo sviluppo della maglia glutinica, ma permette di ottenere prodotti più profumati, saporiti, preservando le caratteristiche nutrizionali. L'utilizzo maggiore è nel campo della panificazione, spesso in abbinamento alle farine bianche.
Farina Integrale
La farina integrale vede la presenza di tutte le parti del chicco: per questo motivo i suoi principi nutritivi restano intatti, ma è più difficile riuscire a realizzare un prodotto finito soffice e leggero. Anche la farina integrale si utilizza principalmente per preparare il pane, eventualmente prevedendo nell'impasto una percentuale di farina più raffinate.
Farina Manitoba
La farina Manitoba è nata in Canada: la sua resistenza al freddo ha dato vita a una farina di grano tenero molto forte, con alte percentuali di proteine, perfetta per la preparazione di grandi lievitati, come i dolci delle feste o i panificati ad alta idratazione e lievitazione.
Semola
La semola deriva dalla macinazione del grano duro: in base alle dimensioni dei granelli, di colore giallino, si distinguono la semola (ideale per la pasta fresca, come le orecchiette), il semolino (ideale per gnocchi alla romana o sformati) e la semola rimacinata (ideale per i lievitati).
Contiene fibre, vitamine e sali minerali, oltre ad avere un indice glicemico più basso rispetto alle farine di grano tenero.
La forza della farina
Oltre scegliere materie prime di ottima qualità, quando si parla di farina è importante anche considerarne la forza, indicata sulle confezioni con il simbolo W. Cosa significa?
Una farina forte (≥ 280 W) ha una maggiore resistenza alla lavorazione, riuscendo ad assorbire elevate percentuali di acqua e a trattenere più anidride carbonica. Il risultato sarà un impasto morbido, capace di dar vita a prodotti voluminosi, come brioche e panettoni, oppure utile per i preimpasti, come la biga.
Al contrario, le farine deboli (≤ 170 W) assorbono minori quantità di acqua e formano una massa glutinica ridotta, quindi si utilizzano soprattutto per prodotti friabili, come i biscotti o i grissini.
Le farine alternative
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Mezzo secolo di torte, dolci e tradizione: il traguardo della pasticceria Giori
Il profumo avvolgente dei lievitati che cuociono nei forni del laboratorio, l’odore del cioccolato e del dolce dei pasticcini che colorano le vetrine del banco, questi i profumi e le immagini che ti accolgono non appena si apre la porta del negozio di via Mombarcaro 114. Una magia, quella da acquolina in bocca, che la pasticceria Giori fa vivere ai suoi clienti da 50 anni. Era il 21 marzo del…
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Poco caviale e foie gras: a Natale più piatti italiani, e il mondo è goloso di made in Italy Meno prelibatezze estere e più piatti della grande tradizione nostrana: è questo il trend che si sta affermando nel panorama culinario italiano, dove ...
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Veneziane a lievitazione mista: esplosione di gusto e morbidezza
Preparare l’impasto per le veneziane a lievitazione mista Circa 3 ore prima di cominciare a impastare rinfrescate il licoli in modo da averlo pronto al momento giusto. Versate il miele in una piccola terrina, portatelo a bollore e spegnete subito. Ho scoperto la necessità di fare questa operazione solo recentemente. Serve a disattivare gli enzimi del miele che potrebbero interferire con la…
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Vorrei chiudermi in un laboratorio e fare dolci salati lievitati !!! e non uscire mai più (magari solo per andare al mare o in montagna ogni tanto)
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Una mole di colombe 2023 a Torino
Il 25 e il 26 marzo è il weekend della quinta edizione di Una Mole di Colombe dove, nelle sale dell’Hotel Principi di Piemonte, a Torino, oltre 150 colombe tradizionali e creative saranno presentate da 25 maestri pasticceri e fornai. Anche per questa edizione la società organizzatrice Dettagli Eventi ha selezionato gli artigiani che rispettano le regole di qualità, come l’utilizzo di lievito madre e l’esclusione di conservanti, emulsionanti, additivi chimici, aromi artificiali e semilavorati. Provenienti da tutte le regioni d’Italia, i maestri del lievito madre si sfideranno su due versioni del tradizionale dolce della Pasqua. La colomba classica, con ingredienti e procedure esclusivamente artigianali, verrà presentata anche in modi creativo, ideato da ogni Maestro pasticcere esaltando l’identità e i prodotti dei territori di provenienza. Quest’anno, il pubblico avrà l’occasione di scoprire il mondo dell’alta pasticceria italiana, tra protagonisti, innovazioni, ma anche abbinamenti. Infatti le Degustazioni guidate experience, completamente gratuite per il pubblico e su prenotazione, saranno condotte da una Sommelier professionista, un Produttore di vino e dai Maestri pasticceri per offrire il perfetto calice di vino in abbinamento alle colombe. Da segnalare tra le novità di questa edizione la collaborazione della società organizzatrice Dettagli Eventi con il Consorzio Vini d’Aqui, che tutela il Brachetto d’Acqui, l’Acqui docg Rosé e l’Acqui Rosso e che allestirà nella sala Palazzo Madama ben 30 postazioni per lo svolgimento di masterclass e abbinamenti tra vini e colombe e su come il Brachetto d’Acqui, l’Acqui docg Rosé e l’Acqui Rosso, tutti vini a base di uva brachetto esclusivamente coltivata e vinificata nella zona classica di produzione tra le aree di Acqui Terme e l’Astigiano, siano perfetti con la Colomba artigianale, dolce classico della tradizione pasquale Un altro partner di Una Mole di Colombe sarà TosiNatura, che ha selezionato e distribuisce per l’Italia i prodotti di Floribis, leader della produzione e trasformazione della vaniglia bourbon del Madagascar, che con il suo inconfondibile bouquet determina l’unicità dell’aroma nei grandi lievitati. Come sempre la kermesse sposa anche una buona causa, infatti 1 Caffè Onlus sarà presente con un servizio di Bar solidale, grazie alla collaborazione con Bialetti e Acqua Valmora. Inoltre il pubblico potrà degustare e acquistare al prezzo speciale di 30€ al Kg l’elegante protagonista dei dolci di Pasqua, nelle preparazioni classiche con glassa, granella di zucchero, mandorle o nocciole armelline e in quelle dai ripieni più creativi. Il mercato della colomba artigianale quest’anno è cresciuto del 10%, conquistando sempre nuovi estimatori e la Confederazione Pasticceri Italiani, Conpait, ritiene che sia dovuta alla grande curiosità dei consumatori per la versione creativa del dolce della Pasqua. A beneficiare del ricavato raccolto dell’evento saranno le 52 realtà no profit sostenute nel 2023 dalla onlus fondata da Luca Argentero. Read the full article
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Voglio vivere di pan brioche!
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Il pan brioche ha il potere di consolarmi con la sua morbidezza, con il suo profumo e soprattutto con il suo sapore burroso e avvolgente. Oggi vi racconto come prepararlo, non vi resta che guardarvi il video ora online. Buona visione e buon appetito!
INGREDIENTI:
300 g di farina Manitoba
200 g di farina di tipo 1
100 g di uova
100 g di burro
175 g di latte fresco
50 g di zucchero semolato
3,5 g di lievito secco
12 g di sale
PER SPENNELLARE:
2 tuorli
1 cucchiaio di latte
PROCEDIMENTO:
In una ciotola metti le farine, il lievito secco e lo zucchero. Poi mescola il tutto;
Sbatti le uova insieme al latte e aggiungile alle farine;
Inizia a incorporare la farina al composto di uova e latte e poi aggiungi il sale;
Amalgama tutti gli ingredienti e non appena l’impasto sarà formato inizia ad aggiungere il burro morbido un pezzetto alla volta;
Quando il burro sarà del tutto assorbito fai lievitare l’impasto in un luogo caldo fino al raddoppio;
Riprendi l’impasto e dividilo in tre parti uguali, forma tre palline e mettile a lievitare in uno stampo da plumcake ben imburrato;
Accendi il forno a 180°C e metti sul fondo una teglia piena d’acqua;
Quando l’impasto sarà lievitato spennellalo con i due tuorli sbattuti con un cucchiaio di latte e infornalo nel forno ben caldo;
Dopo 45 minuti rimuovi la teglia con l’acqua e fai asciugare l’impasto per altri 15/20 minuti;
Sforna il pan brioche e mettilo su una griglietta rialzata per farlo raffreddare. Poi taglialo e mangialo come vuoi!
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Panini dolci alle mandorle con panna
Panini dolci alle mandorle con panna
Nome d’origine Swedish semlor , sono delle brioscine farcite di marzapane e ricoperte di panna montata , parte di una tradizione svedese consumati per il Martedì Grasso, l’ultima occasione per godersi un goloso piacere prima della Quaresima. (more…)
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Treccine dolci
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Sto provando a fare i cinnamon rolls per la prima volta. Fallimento assicurato
#Sono brava a fare i dolci ma con i lievitati sono un disastro#Pastiera? No problem#Torta di rose? Ehmm...
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