nonlodireanessuno
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Quando sei felice e ti senti al sicuroChe non importa a nessunoSe tutto va bene e ti senti un po' meglio
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Sono in una brutta situazione dopo aver scoperto cose “strane” sul fidanzato della mia migliore amica - e non so che fare. Questo da un lato mi fa allontanare per un po’ dai miei problemi, dall’altro però fa crollare l’idea di amore puro candido magico perfetto a cui non voglio smettere di credere e che custodisco da sempre in segreto in un angolo lontano e buio del mio cuore. So che non è lei, ancora una volta non è lei, anche se non riesco ad accettarlo del tutto, ma non voglio abbandonare l’idea che forse un giorno arriverà anche per me
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Louise Glück, from "Persephone The Wanderer" in Poems 1962-2012
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Marilyn Monroe practicing ballet, 1949. Photos by J.R. Eyerman.
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Ti dedico un fiore, anzi mille. Meglio se ti dedico tutte le piante del mondo, e i loro profumi più belli. Già che ci sto, ti dedico i tramonti, le albe, il mare, e tutto ciò che di bello ci sta nel mondo oltre te.
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Ultimamente mi sorprendo sempre più spesso persa nei miei pensieri - che mi ritraggono morta, in un altro universo, finalmente lontano da tutti, che mi fate tutti male; in pace, al caldo, nel verde. Sarebbe tutto più semplice, soprattutto per me. Ancora una volta divento egoista. Esisto solo io e il mio dolore. È solo che io non lo voglio provare più, tutto questo dolore, e così arriverebbe la pace. Tutto continuerebbe ad esistere, ma senza di me. Conto più o meno di un bambino morto? Conto più del tuo amico? Conto più della tua ex? Conto meno degli altri, per tutti voi. Ed io non ci sto più, fa troppo male, è tutto troppo grande per me
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Provo un dolore - e, a volte, una pace - che è tutta mia e che sento che tu non riuscirai mai a capire
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Se Elena Sofia Ricci parla e soffre della paura dell’abbandono e del non riuscire a perdonarsi di non aver salvato la sua famiglia costruita, chi sono io per non provare le stesse cose? Il dolore condiviso è normalizzato e fa molto meno male
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Quindi è davvero così, alla fine, non merito l’amore e non lo avrò mai. Vorrei solo smettere di crederci ogni volta
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Loro (loro due) sono il taglio, non il motivo profondo. Ma fa tanto male sanguinare ancora
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Mi dico che in fondo va bene, va tutto bene tra di noi, è sempre andato tutto bene - mi ricordo quando andava tutto bene. Ma poi, appena mi fermo un attimo a pensare e scendo giù, nel profondo dei miei pensieri, mi rendo conto che non c’è niente che va davvero bene - non a me. E questo dovrebbe bastarmi, ma non basta mai. Non voglio stare di nuovo da sola, ho tanta paura, fa tanto male e non voglio più stare così (così come già so che starò, è inevitabile, sto lottando contro il tempo rimandando la vita Altra a te)
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Ci sono momenti, momenti come questo, di una tristezza infinita che non so come consolare. Poi passa, passa sempre un po'. Un po', rimane.
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Domani ho un colloquio, che bello (che bello?)
Piccolo aggiornamento di vita: dopo una laurea triennale a pieni voti, due corsi di pasticceria (uno dei quali nella scuola di Gualtiero Marchesi) e un corso di critica gastronomica, sto per mandare il cv a: Zara
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Probabilmente il motivo inconscio per cui mi sono rifatta la frangia è che ultimamente sento tanto il desideriodi poter guarire (o almeno abbracciare, o avere un contatto) con la me di tanti anni fa, con la me di sempre in realtà, che l’ha sempre portata, prima di guarire (= imparare ad adattarsi alla società mimetizzandosi, nascondendo tutto, dal dolore a ciò che sono). E a me sta cosa che a Rebecca la nuova frangia non è piaciuta mi sa di segno, un segno del destino che mi dice che lei non capirà mai, che lei non arriverà mai a quella profondità, che “non sono io” per lei anche se non me lo direbbe mai. Ma non mi basta, non mi basta ancora una volta per lasciare la presa. Come quando avevo la frangia. Ma voi lo sapevate che i traumi più grandi, quelli che ci segnano per il resto della vita, accadono molto spesso nei primi 12 mesi in cui esistiamo su questa terra? La Stefi Andreoli ci ha fatto una diretta molto interessante che però a me ha sconvolto. Perché, insomma, come si guarisce da qualcosa che nemmeno ricordiamo? Comunque io non ricordo neanche un momento della mia vita in cui sono stata felice; intendo, Felice. Non ho ricordi di una me felice, non ho una pace a cui tornare. Sono sempre stata così (così come? Triste? Depressa?) da che ho memoria. Ma perché? Chi ha sbagliato qualcosa? Perché nessuno ha fatto niente? O forse sono proprio io così smorta, senza voglia di vivere, e mi merito di rimanerci? Mi do sempre la colpa. Forse non posso cambiare. Comunque tutti parlano di guarire il sé bambino, ma io sento di dovere tante scuse all‘adolescente che sono stata
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Mi devo abituare alla nuova foto (dipinto) profilo
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