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#Legalizzazione
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Legalizziamo le droghe leggere.
Legalizzare è meglio che proibire; diversamente rendiamo allettante una sostanza; consumare un prodotto che alteri la mente, con discernimento, deve essere un Piacere; vivere in una Società non stressante è l'ideale, perché si tende ad eliminarne il ricorso qualora infelici.
Una mentalità bigotta, proibizionista a singhiozzo (alcool si, droghe leggere no), produce solo che le droghe illegali si vendano in quantità maggiore, sottobanco, senza alcun controllo sanitario sul prodotto, mettendo in grave pericolo i più giovani e i più fragili.
Chi consuma 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗲 (che siano etanolo o cannabis o cocaina), in linea ordinaria non lo fa poiché desidera morire, ma perché ricerca benessere: Felicità; è Etica una società, una politica, che riconoscano il diritto alla Felicità, scevri da ogni sorta di moralità.
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radio-cap · 1 year
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Che cos'è l'assosciazione Luca Coscioni? Fondata nel 2002 da Luca Coscioni, un economista affetto da sclerosi laterale amiotrofica scomparso nel 2006, l’associazione che porta il suo nome ha diverse priorità da seguire, come l’affermazione delle libertà civili e dei diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la ricerca sugli embrioni, l’accesso alla procreazione medicalmente assistita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione. Oggi a Conversando ne parliamo con alcuni suoi attivisti. Buon ascolto!
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italianiaberlino · 2 years
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Legalizzazione controllata della cannabis
Il Ministro federale della Salute Karl Lauterbach (SPD) vuole mettere al sicuro il progetto di legge sulla legalizzazione controllata della cannabis servendosi del parere degli esperti. Nei colloqui riservati con la Commissione europea è emerso che sono necessari “ottimi argomenti” per convincere la Commissione a seguire la strada intrapresa, ha dichiarato martedì a Berlino il politico della…
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spritzapeiron · 2 years
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IL LAVORO PIÙ VECCHIO DEL MONDO
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sauolasa · 2 years
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In Ucraina la guerra rende urgente la legalizzazione delle unioni civili tra omosessuali
Ad essere in pericolo nel godimento dei loro diritti sono soprattutto le persone LGBT impegnate al fronte, che rischiano di non avere nessuno che agisca nel loro interesse in caso di difficoltàà in battaglia
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soldan56 · 7 months
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Protesta di terroristi armati di fogli A4 subito soppressa davanti a Montecitorio, un po' troppo adulti da poter manganellare
#Legalizzazione #cannabis #Cannabislegalisierung #iocoltivo #SpiniNelFianco
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falcemartello · 1 year
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Inizia ufficialmente l’era transumana. La FDA ha autorizzato la prima sperimentazione sull’uomo degli impianti cerebrali di Neuralink, la società di Elon Musk, che consentono di interfacciare cervello e computer.
Come Overton insegna, la prima fase della normalizzazione di un tabù inizia con la legalizzazione di alcune eccezioni che incontrano il favore dell’opinione pubblica. In questo caso, la ricerca di una cura per le persone paralizzate. Naturalmente, le ambizioni sono ben altre e lo stesso Musk non le ha mai nascoste. (…“guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci”).
-continuna-
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generalevannacci · 11 months
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Paola Ronco
Ma la grande, enorme stanchezza di vivere in un paese in cui crollano ponti, si alluvionano città e si ammucchiano barelle nei corridoi esausti degli ospedali, mentre l'intera opinione pubblica si lascia distrarre dai giochi di prestigio, oppure si rassegna al fatto di non poter restare incazzata per ventiquattr'ore al giorno e quindi la prende sul ridere, oppure si dedica a fare la punta alle metafore e alle sue opinioni che non incidono su nulla di nulla, generando un rumore di fondo assordante che non arriva mai a una sintesi.
Un paese in cui è possibile guardare i fuori onda di un giornalista messo lì grazie all'influenza della sua relazione senza vedere davvero il substrato di molestia sul posto di lavoro, familismo, delirio di onnipotenza - per non parlare del consumo di stupefacenti, che sulla carta sarebbero illegali ma vengono utilizzati e soprattutto acquistati da gente che sempre sulla carta e per ovvi motivi non dovrebbe avere legami con chi produce e smercia illegalmente sostanze illegali - gente che poi toh, la trovi sempre a sbraitare contro la legalizzazione.
Un paese in cui a decidere quali siano i fuori onda che puoi guardare e quelli che no è una televisione privata posseduta dalla famiglia di un uomo politico che ha governato per vent'anni, il cui partito politico sta attualmente governando, autorizzandoti a pensare che forse, tra dossieraggi e ricatti più o meno evidenti, forse c'è un grosso problema di opportunità, di equilibri e gestione del potere, di senso delle istituzioni totalmente scomparso e soprattutto di decenza.
Un paese che non solo è devastato dalle mafie, dalla corruzione e dal disprezzo per la cosa pubblica, ma che inoltre non riesce a levarsi di dosso questo estenuante e infinito modo becero e laido di vedere e trattare le donne e il femminile: la molestia sul luogo di lavoro da deplorare sempre, certo, ma insieme la domanda allusiva sul perché chi ne è vittima non reagisca, e che ci vorrà mai, in fondo se non lo fai forse sei d'accordo, forse in realtà ti piace, di certo ti lusinga; e poi, sempre, la maniera squallida e deprimente con la quale si parla di sesso in questo paese, tra risate e gomitate, quello castiga le femmine, quella viene invitata perché è una sua 'amica' con le virgolette, e le corna che ridere, e mo vedi dove gliela mette la pesca; e un preciso sistema di potere che esiste da decenni, nel quale gli affari migliori e le spartizioni si fanno a cena, oliando i meccanismi con favori che includono regali costosi, cocaina - sempre quella roba illegale che dicevamo sopra, prodotta e venduta dalle mafie più potenti del mondo - e donne da cedere come fossero dei rolex quando non degli swatch, oggetti di bell'aspetto che poi si possono sempre disprezzare, lamentandosi che 'certe donne' si prestino a tanto senza vedere il marcio sovrastante, facendone una questione moralistica stucchevole, inutile e perfettamente innocua.
Un paese in cui parecchie persone in perfetta buona fede credono sinceramente che il capo di un paese occidentale stamattina si sia svegliato e abbia deciso di troncare la sua relazione con un tweet così, esattamente come farebbero loro. Un paese che si avvita sul gossip, sul battutismo a ogni costo, sull'opinionismo d'accatto di chi si indigna a targhe alterne, chi si scoccia per l'indignazione altrui, chi preme sul moralismo e chi lo disprezza platealmente, in un tripudio di bandierine, cori da stadio, altre battute, allusioni e filippiche inutili come questa qui, mentre sullo sfondo di questo posto devastato dalle mafie in cui le infrastrutture crollano e la gente lavora dodici ore - e a volte ci muore - per quattro spicci vivendo disperata e rabbiosa sull'orlo perenne della resa, sullo sfondo di questo posto qui, dicevo, un vecchio sistema di potere va avanti per inerzia, calpestando le vite e l'ambiente, cieco e sordo a tutto quello che non sia il suo interesse personale.
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curiositasmundi · 10 months
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"Ti stai facendo una canna!" "Embè?": la nuova campagna del governo contro la droga è già un meme
Lo spot per prevenire il consumo di stupefacenti segue la non fortunata iniziativa con l'allora ct della nazionale Roberto Mancini. E sui social è già virale per la sua discutibile qualità ed efficacia
[...] Video, meme, ironici sketch su TikTok. È diventata questa, in pochissime ore, la campagna istituzionale del Dipartimento per le politiche antidroga in rotazione sulle reti Rai. Un bambino critica un ragazzino più grande mentre si prepara una canna. Trenta secondi, in cui il più piccolo avvisa il maggiore: «Guarda che ti fai male, poi è un attimo che passi ad altre droghe». 
Un ritorno alle pubblicità progresso anni novanta che di progresso avevano ben poco: la generalizzazione degli stupefacenti, l'atmosfera ansiogena e quella sensazione di terrorismo psicologico che tratta la tossicodipendenza esclusivamente come un problema giovanile. Dopo la Venere di Botticelli lanciata ad aprile come influencer dal Ministero del Turismo e il logo del Ministero del Merito presentato a maggio che sembrava richiamare alla fiamma del Msi, un altro pasticcio per il Governo Meloni. Va detto che l'Italia non colleziona successi per spot informativi sulla prevenzione al consumo e all’abuso di sostanze stupefacenti, eppure l’informazione sugli effetti delle varie sostanze restano ovunque la premessa di qualsiasi comunicazione. https://www.youtube.com/embed/kCg6FXNHVn0
Lo spot del Governo tuttavia accomuna tutte le droghe («è un attimo che passi ad altre droghe»). E dietro lo spot è evidente la mano del consulente del Dipartimento per le politiche antidroga, il leader delFamily Day, Massimo Gandolfini («assolutamente contrario a ogni legalizzazione») sostenitore di una criminalità affibbiata ai consumatori di cannabis, dell’equiparazione tra droghe pesanti e leggere. Decisamente un cambio per la politica italiana sulle droghe che archivia la stagione della ex titolare del dossier, Fabiana Dadone, che pur non producendo risultati concreti, aveva tentato di aprire un dialogo sulla legalizzazione della cannabis. Adesso arriva lo spot anti cannabis del Governo Meloni. Così debole da suscitare l'ilarità sui social: «Ogni anno il governo realizza campagne anti-droga che causano effetti controproducenti perché sono fatti a cazzo di cane"» una delle parodie più riuscite firmate da Il Grande Flagello su Twitter. Tra la reazioni politiche si segnala la critica lapidaria del segretario di +Europa, Riccardo Magi: «Ma davvero il governo pensa di fare la guerra alla droga con questi spot ai limiti del ridicolo? Un insieme di luoghi comuni privi di ogni base scientifica, una breve sequela di affermazioni che non hanno alcuna fondatezza scientifica o statistica e che si basano evidentemente su un presupposto: i giovani italiani sono stupidi. Una cosa è certa: chi ha pensato questa pubblicità regresso non ha alcuna contezza di ciò che accade nel mondo reale ed è rimasto a una retorica anni 80 che ha portato alla guerra alle cannette, alla persecuzione di qualche adolescente mentre, nel frattempo, il narcotraffico prosperava. Fatevi una cortesia: legalizzate la cannabis e proibite questi spot».
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a-tarassia · 2 years
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I fascist* fasc*steranno?
Vorrei dire che ieri stavo riflettendo sulla situazione attuale, dell’Italia e del mondo, ma non è vero, ci penso tutti i giorni. Non scrivo più di politica, non parlo più di politica, ma come dissi già sempre qui, tutto è politica, ogni nostro atteggiamento porta una conseguenza al mondo perché siamo tutti cittadini del mondo e tutto ci riguarda, tutto è una nostra emanazione in qualche modo. Però non vale più la pena di ridurre gli argomenti ad un contenuto social perché la discussione è sempre bidimensionale, i concetti vengono tagliati con l’accetta, nessuno vede più grigio, nessuno nota le sfaccettature, nessuno legge la stanza, nessuno più si informa per davvero. Pappagalli che sbattono le ali. Ho quarantuno anni e ho militato in realtà politiche e sociali ed ero qui a manifestare quando al governo c’era Fini con B. ho avuto modo di avere un dibattito con lui sulla legalizzazione delle droghe così come con Matrapasqua quando era presidente dell’INPS ho avuto una litigata molto brusca su contratti precari flessibilità e stipendi. Così come, con alcuni di voi, ho partecipato all’ultima mia manifestazione in strada, che fu contro Fontana e la sua Family Day a Verona. Fontana che oggi è pres, della camera. Mi sono fatta picchiare dagli scagnozzi di Alemanno quando era in campagna pre elettorale per Roma (una sua campagna), mi hanno chiuso dentro Villa Ada perché delle teste nere ci anno aggredito con delle bombe carta e coltellini durante un concerto della Banda Bassotti. Ho occupato la fabbrica della Fiat aTermini Imerese. Non conosco il fascismo, so di cosa si tratta, lo so benissimo cos’è il fascismo, ma non l’ho (ancora) vissuto, conosco chi si professa fascista, questo sì, conosco le sue emanazioni che sono giunte fino a noi e si aggirano intorno a noi come uno spettro, ancora come solo spettro. Mi chiederete se secondo me siamo sotto governo fascista, ecco questo al momento non so dirlo e non so se l’attuale squadra abbia i margini di manovra per portare avanti le proprie ideologie perché boy if they have fascist intents. La Russa una volta, quando un tipo nel pubblico di un comizio elettorale gli ha dato del fascista urlando, gli ha risposto “adulatore”, mi fermo qui perché sarebbe come prendere a calci un uomo appeso a testa in giù. La Meloni ha la formazione di destra sociale MSI, fate voi, una figlia di Almirante. Loro fanno così, ti prendono da piccolo, ti promettono scalata e ti formano come un soldato che va in giro ad attaccare volantini con slogan del tipo “l’Italia o è cattolica o non è”. E tu fai la gavetta dal basso, dal pulire i cessi nei centri dei meeting, attacchini manifesti nella notte picchiando gente a caso, organizzi Atreju e poi per varie vicissitudini arrivi a diventare Pres del cons, chiaramente ha un percorso politico alle spalle, che poi sia fascista ecco, quella c’ha na tenacia che Sisifo scansate ed è un prodotto del mondo patriarcale, l’ha formata l’uomo a sua immagine e somiglianza per preservare il sistema delle cose. Di Rodolfo Graziani ha già parlato @autolesionistra molto bene nel suo ultimo post. Urso viene dall’MSI. Poi Calderoli. E Lollobrigida che è il cognato della Meloni. Fontana ha organizzato il family day per difendere la famiglia tradizionale, non dico altro. La Roccella è passata da essere Radicale ad essere antiabortista con motivazioni alquanto discutibili. Zangrillo è il medico di B. Nordio è controverso, diciamo che è sempre stato un esponente della giustizia che a me è sempre sembrato schierato e comunque era un promotore del sì nel periodo del referendum sulla giustizia. Valditara è un nome che era molto in voga durante la riforma Gelmini ed è della stessa scuola Fontana.
Allora io non voglio togliere nulla ad alcuni nomi che mi sembrano anche competenti, mi duole dirlo, ma qualche scelta forse non è stata avventata, altri nomi sono lì da tipo 30 anni e molti sono amici di amici e parenti di e satelliti di altri partitini e lobby, quindi diciamo che è una politica che sta politicando come in Italia accade da sempre però quello che ha mosso la mia espressione ieri (che poi ho voluto condividere con @autolesionistra) è che se in un governo c’è già solo un fascista esso è un fascista di troppo. Che abbia o no la possibilità di fascistare.
Che ci sia un gruppo di fascisti più alto della media italiana è un male? Chiaro, è male che ci siano fascisti, ma facciamo che la cultura storica e sociale e antropologica italiana produce fascisti, il fatto che questi siano un po’ troppi al governo vuol dire che abbiamo un governo che farà cose fasciste?
E questo io lo chiedo, non a voi che siete na manica di copie delle copie di slogan andati a male, ma io me lo chiedo. Perché qui entra in gioco un’altra riflessione, di cui parlavo sempre con autolesionistra qualche settimana fa, ovvero: quand’è che i governi politici al giorno d’oggi lavorano per conto della politica e non per conto dei mercati?
Ho letto un interessante testo su NOT di Mattia Salvia che tocca un punto non irrilevante del sistema di cose in cui viviamo. Siamo in un periodo storico molto complesso e delicato, finita una pandemia che è durata due anni tra picco e strascichi, una guerra in corso, in Europa, tra la Russia, una delle realtà mondiali più influenti e l’Ucraina. Il prezzo di qualsiasi cosa è aumentato in modo disumano, le birre medie costano il doppio e son diventate piccole, le famiglie avranno difficoltà enormi a passare l’inverno indenni, in UK la situa è imbarazzante, i colossi digitali stanno trasformando il modo di percepire le cose e i giovani stanno allontanandosi sempre più dalla politica e soprattutto dal mondo del lavoro che perde risorse e deve ad ogni modo gestire quelle che sono rimaste mentre linee di produzioni chiudono per i costi energetici e di gas. Nel 2023 il fondo monetario internazionale ha previsto una decrescita del PIL per l’Italia (e per il mondo) e ci sarà una stretta monetaria.
Siamo in recessione con un aumento inverosimile del costo della vita. E secondo voi perché ogni governo da tempo si somiglia sempre di più uno con l’altro? Sono tutte per caso espressioni del liberalismo? Mi chiedo io e afferma Salvia. Liberalismo soprattutto economico, ma non solo. Quanto conviene al mercato italiano, in questo periodo, decretare delle leggi contro i diritti civili? Quanto conviene alla Meloni e co. nazionalizzare il mercato? In questo periodo in cui poi il liberalismo (occidente) è nel suo punto più debole, mi chiedo è possibile temere e quanto, non tanto l’avvento nel neo fascismo, ma un accostamento alle politiche sociali ed economiche simili a quelle di un governo non occidentale? L’Italia di oggi è figlia del secondo dopo guerra, della guerra fredda. In un momento storico in cui il nuovo colonialismo vede la Cina al comando e la concorrenza del non occidente si sta facendo più forte sui mercati, in questo contesto l’Italia dove andrà a posizionarsi? Avrà margini di manovra per distaccarsi dal liberalismo e tornare alle politiche di destra o deve essere ingranaggio nel sistema capitalistico per non soccombere?
La domanda è sempre la stessa: chi pensa alle persone?
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antod0 · 1 year
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Ed io amo fare il premier
Mi gasa come Perrier
Quand'ero bambino vestivo come un manichino dell' atelier
Ed alla scuola elementare furbetto e lesto
Trafficavo sotto banco questo e quello
Una volta condannato ricorrevo in appello
Poi venivo protetto dal mio gran maestro
Divenuto adolescente la prima intuizione
Ogni capo deve avere un capo di imputazione
Sono un presidente in erba ma me ne fotto della Maria
Perché io lotto per la mia legalizzazione
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ballata · 5 months
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Pazzesco...quando un paese arabo e mussulmano aiuta Israele tutto il carrozzone arrotolato nelle kefieh di Amazon propal, lgtb, lesbo-trans-dog-sitter, a favore della legalizzazione delle droghe e i matrimoni delle spose bambina incredibilmente si ammutolisce! Ma perché? Questi Sauditi non sono anch'essi arabi e mussulmani? Come d'altronde lo sono anche i Giordani e gli Emiratini...
Quindi è lecito pensare che nelle nostrane manifestazioni studentesche a sfondo coranico ci siano estreme infiltrazioni di "richiedenti asilo" a favore dell' islam più integralista e becero...o no? #westandwithisrael
#univerità #poser #propal #lgtb #fpuidi #sostenitoridihamas #buffoni #robertonicolettiballatibonaffini
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italianiaberlino · 2 years
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Legalizzazione della cannabis in Germania
Legalizzazione della cannabis in Germania
Già da mesi, la coalizione di governo lotta per trovare una bozza che apra le porte alla legalizzazione della cannabis. Mercoledì scorso, un presunto documento sui punti chiave ha creato scompiglio e confusione. Perché effettivamente questo documento non corrisponde affatto alla discussione in atto tra i principali esperti di politica sulle droghe e dei politici che si occupano di salute nei…
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bicheco · 6 months
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Grandeeeee
Ultim'ora: legalizzato in Italia l'uso ricreativo della cannabis.
Giorgia Meloni: "Anzitutto è un riconoscimento di libertà nei confronti di ogni cittadino maggiorenne e poi in questo modo combatteremo la vendita clandestina e quindi tutte le mafie. Importante: non chiamatela liberalizzazione, quello che abbiamo deciso oggi è la legalizzazione!"
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Purtroppo è uno scherzo. D'altronde oggi è il primo Aprile.
L'hanno legalizzata invece in Germania; loro stanno più avanti di noi.
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raffaeleitlodeo · 7 months
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Ma davvero il governo pensa di prendere in giro così i cittadini? Oggi organizza una conferenza stampa per presentare il piano contro il Fentanyl, un pericoloso oppiaceo dagli effetti devastanti molto diffuso negli Usa e che sta prendendo piede anche in Europa. Lo scorso giugno, invece, invitava alla conferenza contro la droga i lobbisti Kevin Sabet e Luke Niforatos la cui organizzazione SAM è finanziata, tra gli altri, da case farmaceutiche come la Insys Therapeutics, nota per la distribuzione proprio del Fentanyl. Da una parte fanno la faccia feroce contro il Fentanyl, dall’altra invitano i lobbisti noti per le loro posizioni contro la legalizzazione della cannabis che però sono pagati da chi produce questa droga pesante. L’ipocrisia del governo Meloni è il vero oppio del popolo italiano. Riccardo Magi, X
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vintagebiker43 · 1 year
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Il 67,9% degli italiani è a favore dell'eutanasia, il 68,8% sostiene il testamento biologico e rispetto alla possibilità di ricorrere al suicidio assistito i favorevoli rappresentano il 50%, mentre erano soltanto il 39,4% nel 2019. A rilevarlo è l'Eurispes nel suo Rapporto Italia 2023. Dall'indagine sui temi etici emerge come il matrimonio tra persone dello stesso sesso raccolga il 59,2% dei consensi, che risultano in crescita al 50,4% per l'adozione dei bambini da parte di coppie omosessuali, rispetto al 31,1% rilevato nel 2019. L'adozione di bambini anche per i single è un tema che mette d'accordo poco più della metà degli italiani, il 56,3%. Meno di quattro cittadini su 10, il 38,1%, sono invece d'accordo con la possibilità di cambiare sesso tramite autodichiarazione, anche senza certificazione medica. Tra gli altri temi etici, sottolinea l'Eurispes, il 58% degli italiani si dichiara a favore della fecondazione eterologa, dato in aumento rispetto al 2022 (56,9%); poco meno di quattro su 10 sono a favore della maternità surrogata (39,5%). Per quanto riguarda la legalizzazione delle droghe leggere meno della metà degli italiani si dichiara a favore (47,9%) e un dato simile si rileva per la legalizzazione della prostituzione: 45,7% i favorevoli.
Questo governo NON rappresenta gli italiani
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