#La Vita è Breve
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illsadboy · 1 year ago
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Foto. Scatta sempre foto delle persone che ami. Scatta foto quando camminano, ballano e cantano. Scatta foto quando sono felici e tristi. Quando indossano un bel vestito, quando comprano una cosa nuova, quando sono entusiasti di qualcosa, e quando si comportano in modo strano. Le foto restano e così i ricordi dureranno per sempre.
Ps: Cercate di non dare niente per scontato, la vita è breve i ricordi con il tempo sbiadiscono le foto no. ❤️‍🩹
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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La Vita è Breve di Miranda Ranalli: Un’Analisi Poetica della Solitudine e della Forza Femminile
La poetessa Miranda Ranalli esplora l’essenza della femminilità e il prezzo della solitudine, intrecciando il dolore e la forza interiore in una poesia profonda e toccante.
La poetessa Miranda Ranalli esplora l’essenza della femminilità e il prezzo della solitudine, intrecciando il dolore e la forza interiore in una poesia profonda e toccante. Recensione:La poesia La Vita è Breve di Miranda Ranalli è un viaggio intimo nella condizione umana, con una particolare attenzione alla complessità dell’essere donna. La poetessa dipinge la femminilità come una fonte di…
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sefaiunbelrespiro · 11 months ago
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Devo finire ed iniziare l’anno sempre con un libro di Veronica Raimo.
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iannozzigiuseppe · 1 year ago
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Intelligenza naturale
Intelligenza naturale di Iannozzi Giuseppe Fare la corte a qualcuno che ritieni sia potente non ti servirà a niente. Chi non ringrazia pensa che tutto gli sia dovuto, si gonfia il petto di superbia, non rivolge la parola a nessuno e ostenta indifferenza. Prima o poi cadrà e nessuno gli presterà soccorso. La vita è troppo breve per spenderla leggendo libri che non valgono niente. Da un nemico so…
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arreton · 6 months ago
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In questi giorni penso che dovrei (di)mostrare alla psicologa-psicoanalista tutte le belle letture di psicologia che ho fatto in passato ed il lavoro introspettivo che ho fatto attraverso di esse ma ho la mente affaticata, dimentico quasi tutto, ricordo solo l'essenziale e spesso nemmeno quello e al momento l'essenziale è: ho almeno un attacco di panico al giorno, quando non ce l'ho mi passo la mattinata in preda ad attacchi di ansia, torno a casa e dormo. Questa è la mia giornata. Perché tutto questo? Non lo so. Sarà una bella conversazione basata sul niente, la prossima volta che ci vedremo. Tuttavia ho scoperto che pensavo di non avere necessità di parlare né dunque necessità di psicoterapia ed invece le ho riversato addosso un sacco di parole e fatti senza al solito ordine storico.
Devo respirare di più, la prossima volta, e vomitare situazioni di meno.
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spettriedemoni · 2 years ago
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Per fortuna mi aiuta.
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yourtrashcollector · 1 year ago
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Non ho il fatalismo dei vecchi ma un altro genere di fatalismo: aspettare che tutto vada in malora e poi rimpiangerlo.
Veronica Raimo, La vita è breve eccetera (La scossa)
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letteraturadiviaggio · 10 months ago
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Veronica Raimo - La vita è breve, eccetera
L’enfant prodige della narrativa italiana Veronica Raimo è tornata in libreria con una raccolta di racconti pubblicata nell’elegante collana “Supercoralli” della sempre elegantissima Einaudi. Dopo il sorprendente ed apprezzato Niente di vero del 2022 (Premio Strega Giovani) la scrittrice romana in questo nuovo lavoro si ripete parzialmente nei temi e nello stile, consegnando agli scaffali un…
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deathshallbenomore · 1 year ago
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vecchio amico mi manda audio lunghissimi e noiosissimi e forse pensa di fregarmi ma io, detentrice di un dottorato nella nobile arte della comunicazione passiva aggressiva conseguito presso il dipartimento di scienze sociali dell’università della vita, aspetto a rispondergli solo per raccogliere tutti gli aneddoti più noiosi e sconclusionati della settimana, al fine di narrarli in un audio ancora più lungo è ancora più noioso. specchio riflesso, ha! addirittura
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black-hole--sun · 2 years ago
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bitches hate me perché la settimana santa di sanremo è iniziata perciò sorry international friends it's italian manwhore sanremo
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bluefulgensita · 2 years ago
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Frey Kan è un bambino curioso
Frey Kan è un bambino curioso.
I genitori sono sempre molto fieri di lui. Rispetta tutte le regole, senza mai fare i capricci. Specialmente quando si tratta di andare a letto: sempre alle nove, anche se il resto dei bambini della sua classe sono svegli fino alle dieci per guardare i cartoni. Lui non si lamenta, anche se l'indomani non è un giorno di scuola. In fondo, gli piace.
Frey sa dormire. Sembra tutto al contrario quando si dorme. Di giorno lavora, studia e si stanca a compiere tutte le sue faccende; di notte si riposa, come il papà quando lascia perdere il lavoro e parla di leggi fisiche. Di giorno c'è tanto chiasso a cui badare attenzione, tutt'attorno a lui; di notte è tutto calmo e silenzioso, come la domenica in chiesa subito dopo la comunione. Di giorno deve mantenere gli occhi bene aperti e, se proprio necessario, usare la sua mano per coprirli dalla luce fastidiosa del sole; di notte può chiudere gli occhi, ed è il turno della mano di nascondersi sotto le coperte.
Frey sa fare sogni lucidi. Lo ha imparato tanto tempo fa, così tanto che neanche si ricorda di alcunissimo sogno non lucido. Ma non fa niente, perché non serve a nulla ricordare quando puoi creare tutto quello che vuoi. A dire il vero la base è già tutta pronta quando Frey capisce di essere in un sogno. Un villaggio medievaleggiante, con bastoncini di zucchero al posto di alberi e strade di carbone edibile...
«Sì,» dichiara ad alta voce Frey, «è già successo questo dicembre. Sono in un sogno a tema Natale. Forse perché abbiamo fatto altri lavoretti a scuola stamattina.»
«Che bel bambino, vuoi forse una caramella all'arancia? Ha tanta vitamina C!», gli chiede un torreggiante elfo verde abbassandosi alla sua altezza, imperturbato, come se non avesse sentito le precedenti parole di Frey.
Frey sa parlare. Molto bene, a dirla tutta. Una volta inciampava tra le parole perché doveva essere il più veloce di tutti, ma da quando ha scoperto la dizione ha capito che è più veloce se cerca di fare, molto lentamente, attenzione ad ogni sillaba. Sa anche essere molto molto educato. A scuola gli fanno sempre i complimenti, a parte i compagni invidiosi ovviamente. Le sue maestre gli hanno fatto fare bella figura coi genitori all'incontro scuola-famiglia del primo quadrimestre, e per questo gli hanno regalato un farfallino del suo colore preferito, giallo. Frey nota di averlo addosso proprio in quel momento. Gonfia le sue guance, poi cammina via.
Frey sa andare in bici. Non ha mai imparato, perché non può sporcarsi o sbucciarsi le ginocchia, farsi male è sbagliato perché fa la bua e fa preoccupare la mamma. Quindi non può assolutamente provare, perché se prova rischia di sbagliare. Però sa andarci lo stesso, nei sogni. Frey non fa mai rumore perché non è giusto disturbare i vicini anziani che dormono o la maestra che spiega. Stacca il suo farfallino blu e lo attacca alla bici a mo' di clacson, e con un "poti poti", attraversa la parete di una casa come se non ci fosse, uscendo così dai confini del sogno così com'era.
Frey sa orientarsi. Sa seguire le indicazioni, sa leggere una bussola, sa tradurre una mappa. Conosce il significato di tutti i cartelli stradali, anche se è piccolo. Sa dettagliarti come arrivare ad ogni via della sua città, una volta con un turista ha persino fatto stupire il papà. Chiedigli una nazione, lui ti saprà dire la capitale. Sarà per questo, forse, che quel nero era per Frey una strada. È circondato di stelle mentre corre veloce con la sua bici. Riconosce la Stella Polare, ma non è nella sua direzione che sta andando- no, è altrove. Il villaggio del Natale si fa sempre più piccolo, fino a diventare un'altra stella tra le tante. Frey sa di aver già oltrepassato il confine quando vede, piccola, una figura incappucciata con degli strani baffi a forma di freccia. Non è lui ad averla creata. Farà parte della base?
Frey sa. Sa fare tante, tante cose. Non sa, però, non fare le cose.
«Ciao, Frey. Il mio nome è Uber.»
Il mondo tutto a sinistra di Frey diventa, all'improvviso, un verde sentiero, tutto prato e lontane foreste di frutti. Nel cielo c'è un coloratissimo sole, e si respira una deliziosa aria di campagna, come un misto tra erba spezzata e pecorino appena tagliato dalla forma. A destra, la notte rimane tale.
«Uber, sei parte del sogno?»
«So esserlo.»
«Che intendi?», chiede Frey, un po' spaventato.
«Io sono qui per insegnarti a scegliere, Frey.» La figura alza il suo braccio sinistro, e seguendo la sua mano, ora libera dalle lunghe maniche grigie di Uber, lo sguardo di Frey si ferma sullo spazio dietro di lei. «Per guidarti verso la scelta giusta.»
«Di quale scelta si tratta, Uber?»
Frey sa desiderare.
All'improvviso, alla sinistra di Frey brillano tra le stelle centinaia di fotogrammi in successione. Frey non ha nemmeno il tempo di percepirli, ma sa capirli. Sa pesarne il significato, sa apprezzarne il valore.
«Questa è la tua vita futura, Frey, se sceglierai questa strada. Ti ricordi cos'hai chiesto a Babbo Natale quest'anno che i tuoi genitori ti hanno rivelato che non esiste?, un nuovo robot da cucina, così che la mamma ti possa cucinare la tua torta preferita, la crostata ai frutti di bosco. Qui te l'ha fatta. Vedi?, ha tanta crema, come piace a te. Ti ha anche dato la fetta più grande.
«E la bambina di cui ti sei innamorato, che abita vicino la scuola? Eccovi lì, con i vostri tre figli - oh, eccovi lì di nuovo, anziani, con i vostri nipoti. La mamma e il papà sono così felici con i tuoi figli. Tutti sorridono. È un ritratto davvero idilliaco, ti ricordi la parola?, in questo contesto significa più o meno "senza pensieri".
«E cos'è quello in secondo piano?, ah, già, un pianoforte a mezza coda. Ti è stato comprato in sostituzione della tastiera. Hai continuato a suonare, perché ti piace tanto suonare, giusto?, e allora il papà ha pensato di comprarti un pianoforte a parete per praticare un po' e entrare in conservatorio, poi a mezza coda per continuare. La casa è grande e spaziosa e per gli anni del liceo ci hai invitato gli amici per suonare assieme o discutere di matematica.
«Ecco, la matematica. Ti sei trasferito a Roma per il liceo, giusto per fare qualcosa che sia più alla tua altezza. Hai studiato tanto e ti sei diplomato a pieni voti. In realtà, nel mentre, ti sei anche divertito molto vincendo alcune gare di matematica. Alcuni erano invidiosi di te, ma sei riuscito a trasformarla in ispirazione con le tue parole gentili. Specialmente dopo la tua laurea, quando sei diventato un ricercatore e hai dato il nome a ben tre diversi teoremi. Alcuni giornali ti hanno chiamato il nuovo Einstein.
«In poche parole,» termina Uber, «scegli la strada a sinistra e otterrai tutto quello che hai sempre desiderato.»
Frey sa brillare. I suoi occhi sicuramente scintillano più di tutte le miriadi di stelle sotto e dietro di lui.
«E per quanto riguarda la strada a destra?», chiede.
«Non lo so.» risponde Uber, riponendo le sue mani nelle maniche.
Frey Kan è un bambino curioso.
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princessofmistake · 10 months ago
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E mi rendevo conto che la mia infelicità era molto più profonda perché non sapevo nemmeno che volesse dire avere a cuore una cosa. Sapevo che voleva dire desiderarla, sapevo che voleva dire perderla. Tutto lì.
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-La vita è breve, eccetera, Veronica Raimo
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spilladabalia · 2 years ago
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Umberto Palazzo e il Santo Niente - Storia breve
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occhietti · 2 months ago
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Dicono che tutti i giorni dobbiamo mangiare una mela per il ferro e una banana per il potassio. Anche un'arancia per la vitamina C e una tazza di Tè verde senza zucchero, per prevenire il diabete.
Tutti i giorni dobbiamo bere due litri d'acqua anche se poi espellerli richiede il doppio del tempo che hai messo per berli.
Tutti i giorni bisogna bere un Actimel o mangiare uno yogurt per avere i "L. Cassei Defensis", che nessuno sa bene che cosa cavolo siano, però sembra che se non ti ingoi per lo meno un milione e mezzo di questi bacilli tutti i giorni, inizi a vedere sfocato.
Ogni giorno un'aspirina, per prevenire l'ictus, e un bicchiere di vino rosso, per prevenire contro l'infarto. E un altro di bianco, per il sistema nervoso. E uno di birra, che già non mi ricordo a che cosa serva. Se li bevi tutti insieme, ti può provocare un'emorragia cerebrale, ma non ti preoccupare perché non te ne renderai neppure conto...
Tutti i giorni bisogna mangiare fibra. Molta, moltissima fibra, finché riesci a evacuare un maglione.
Si devono fare tra i 4 e 6 pasti quotidiani, leggeri, senza dimenticare di masticare 100 volte ogni boccone. Facendo i calcoli, solo per mangiare se ne vanno 5 ore. Ah, e dopo ogni pranzo bisogna lavarsi i denti, ossia che dopo l'Actimel e la fibra lavati i denti, dopo la mela i denti, dopo la banana i denti... e così via finché ti rimangono tre denti in bocca, senza dimenticarti di usare il filo interdentale, massaggiare le gengive, il risciacquo col colluttorio... Meglio ampliare il bagno e metterci il lettore di CD, perché tra l'acqua, le fibre e i denti, ci passerai varie ore.
Bisogna dormire otto ore e lavorare altre otto, più le 5 necessarie per mangiare, 21. Te ne rimangono 3, sempre che non ci sia traffico. Secondo le statistiche, vediamo la televisione per tre ore al giorno. Ma no! Non si può, perché tutti i giorni bisogna camminare almeno mezz'ora.
Bisogna mantenere le amicizie perché sono come le piante: bisogna innaffiarle tutti i giorni per mantenerle in vita.
Inoltre, bisogna tenersi informati, e leggere per lo meno due giornali e un paio di articoli di rivista, per una lettura critica.
Ah!, si deve fare sesso tutti i giorni, però senza cadere nella routine: bisogna essere innovatori, creativi, e rinnovare la seduzione.
Tutto questo ha bisogno di tempo. E senza parlare del sesso tantrico.
Bisogna anche avere il tempo di scopare per terra, spolverare, lavare i piatti, i panni, stirare e non parliamo se hai dei figli o un cane.
Insomma, per farla breve, i conti danno 29 ore al giorno. Non c’è niente da fare: devi fare varie cose insieme. Si chiama multitasking, non c’è altra soluzione! Per esempio, ti fai la doccia con acqua fredda e con la bocca aperta, così almeno ti bevi i due litri canonici. Mentre esci dal bagno con lo spazzolino in bocca e fai l’amore (tantrico) con il compagno/a che nel frattempo guarda la TV e ti racconta, mentre tu lavi il pavimento. Ti rimane una mano libera? Chiama i genitori o qualche amico. Dopo aver chiamato i genitori, avrai senz’altro bisogno di un goccio di vino per tirarti su. Il Bio Puritas con la mela te lo può dare il partner, mentre si mangia la banana con l’Actimel, e domani fate il cambio.
Mi è venuta la confusione mentale.
Adesso ti lascio, perché tra lo yogurt, la mela, la birra, il primo litro d’acqua e il terzo pasto con fibra della giornata, già non so più cosa sto facendo. So che devo andare urgentemente in bagno. E ne approfitto per lavarmi i denti. Però, se ti rimangono due minuti liberi, invia una copia ai tuoi amici, che devono essere annaffiati come una pianta.
Se ti avessi già mandato questo messaggio, perdonami. È l’Alzheimer che, nonostante tutte le cure, non sono ancora riuscita a debellare.
web - Autore sconosciuto
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angelap3 · 2 months ago
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Nel film “Profumo di donna” c’è una scena indimenticabile: quella in cui il protagonista, interpretato da Al Pacino, invita una giovane donna a ballare. Lei risponde:
“Non posso, il mio fidanzato sta per arrivare.”
“In un istante, si vive una vita!” risponde lui, conducendola a ballare un tango.
Questa breve ma memorabile scena racchiude uno dei messaggi più belli del film:
Alcune persone passano la vita correndo dietro al tempo, senza mai riuscire a raggiungerlo, anche quando corrono in fretta. Altri, invece, guardano solo al futuro, dimenticandosi di vivere il presente, l’unico momento che esiste davvero.
Tutti abbiamo lo stesso tempo a disposizione, nessuno ha più o meno di 24 ore al giorno.
La differenza sta in come scegliamo di vivere queste ore.
Dobbiamo imparare a godere di ogni istante, perché, come diceva John Lennon:
“La vita è ciò che accade mentre siamo impegnati a fare altri piani.”
Godiamoci questa meravigliosa vita! 🌟💃🌸
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questomiostranomondo · 9 months ago
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Quando amate e volete bene, ditelo. La vita è troppo breve per avere rimpianti.
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