#Italsider
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Di Ugo Mulas la fotografa Nanda Lanfranco avverte tutta la carica innovativa
Questa ricerca, fin dal suo primo configurarsi, si è delineata come «una proposta di metodo per la ricostruzione storica visuale degli eventi artistici effimeri contemporanei» <1, all’interno della relazione che, attraverso la riproducibilità fotografica, intercorre tra la performance e l’archivio.Due termini – performance e archivio – che sembrano essere concettualmente molto distanti tra loro:…
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#1967#1981#Anna Costantini#anni#archivio#arte#Carlo Fedeli#critico#curatore#Eugenio Battisti#Eugenio Carmi#fotografia#galleria#Genova#Germano Celant#Gian Lupo Osti#Gianfranco Bruno#Hasselblad#Ida Gianelli#Italsider#Jack Smith#Land Art#Liguria#Marcatrè#Nanda Lanfranco#Ottanta#povera#rivista#Samangallery#Settanta
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Guido Rossa era stato lasciato troppo isolato
La folla presente in piazza De Ferrari a Genova durante i funerali di Guido Rossa. Fonte: Ludovico Crepaldi, Op. cit. infra L’agguato mortale a Guido Rossa avveniva prima dell’alba, intorno alle 6.30, proprio nei momenti in cui la classe operaia – non di certo quella borghese – doveva raggiungere il posto di lavoro per il turno giornaliero o rientrava dallo stesso dopo quello notturno. Egli,…
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#1979#brigate#CGIL#Enrico Berlinguer#fabbriche#funerali#gennaio#Genova#Gian Carlo Pajetta#Guido Rossa#Italsider#Liguria#Luciano Lama#Ludovico Crepaldi#opeari#PCI#portuali#rosse#Sandro Pertini#uccisione
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Guido Rossa era stato lasciato troppo isolato
La folla presente in piazza De Ferrari a Genova durante i funerali di Guido Rossa. Fonte: Ludovico Crepaldi, Op. cit. infra L’agguato mortale a Guido Rossa avveniva prima dell’alba, intorno alle 6.30, proprio nei momenti in cui la classe operaia – non di certo quella borghese – doveva raggiungere il posto di lavoro per il turno giornaliero o rientrava dallo stesso dopo quello notturno. Egli,…
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Guido Rossa era stato lasciato troppo isolato
La folla presente in piazza De Ferrari a Genova durante i funerali di Guido Rossa. Fonte: Ludovico Crepaldi, Op. cit. infra L’agguato mortale a Guido Rossa avveniva prima dell’alba, intorno alle 6.30, proprio nei momenti in cui la classe operaia – non di certo quella borghese – doveva raggiungere il posto di lavoro per il turno giornaliero o rientrava dallo stesso dopo quello notturno. Egli,…
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Guido Rossa era stato lasciato troppo isolato
La folla presente in piazza De Ferrari a Genova durante i funerali di Guido Rossa. Fonte: Ludovico Crepaldi, Op. cit. infra L’agguato mortale a Guido Rossa avveniva prima dell’alba, intorno alle 6.30, proprio nei momenti in cui la classe operaia – non di certo quella borghese – doveva raggiungere il posto di lavoro per il turno giornaliero o rientrava dallo stesso dopo quello notturno. Egli,…
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Di Ugo Mulas la fotografa Nanda Lanfranco avverte tutta la carica innovativa
Questa ricerca, fin dal suo primo configurarsi, si è delineata come «una proposta di metodo per la ricostruzione storica visuale degli eventi artistici effimeri contemporanei» <1, all’interno della relazione che, attraverso la riproducibilità fotografica, intercorre tra la performance e l’archivio.Due termini – performance e archivio – che sembrano essere concettualmente molto distanti tra loro:…
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Lighting Flowers Bagnoli
Graffiti digitali e videomapping: Lighting Flowers di Franz Cerami illuminerà dismesse dell’ex polo siderurgico di Antonio Vitale CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Negli spazi dell‘ex area industriale dell’Italsider di Bagnoli è in svolgimento la mostra Lightinh Flowers Bagnoli di Franz Cerami. La mostra è un’iniziativa promossa dal Commissario Straordinario Gaetano Manfredi, in collaborazione con…
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Marciani: "Dalla bonifica di Bagnoli concreta opportunità di lavoro per giovani e non solo"
Marciani: "Dalla bonifica di Bagnoli concreta opportunità di lavoro per giovani e non solo". I lavori per la bonifica dell'ex Italsider di Bagnoli non saranno solo una grande occasione di riqualificazione di un'area vitale per Napoli, ma daranno anche una concreta opportunità occupazionale agli abitanti della zona.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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Alessandro Leogrande - Fumo sulla città
Saggio arioso in stile Gomorra per il compianto Leogrande, morto improvvisamente nel 2017 nel pieno della sua carriera di giornalista e scrittore. Fumo sulla città narra la Taranto a cavallo del millennio, quando Arcelol Mittal non era ancora Ilva ma Italsider. Da tarantino Leogrande portava all’attenzione del dibattito nazionale il fenomeno Italsider, anticipando quello che sarebbe diventato un…
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#Alessandro Leogrande#Feltrinelli#Giochi del Mediterraneo 2026#Leogrande#letteratura di viaggio#Libri da leggere#Recensione#Recensioni
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ÓCIO CRIATIVO - DOMENICO DE MASI
Biografia de Domenico De Masi
1 de fevereiro de 1938
Domenico De Masi nasceu em 1 de fevereiro de 1938 para Rotello, Campobasso de St. Após concluir a high school em Caserta, inscreveu-se para estudar direito na Universidade de Perugia. Nos últimos anos de faculdade, enquanto ele se dedicou ao estudo do direito, começaram a cultivar em paralelo paixão pela
Sociologia
. Após graduar-se na história jurídica, entre 1961 e 1963 especializa-se em especial em
sociologia do trabalho
e entrou em contato com a equipe profissional em Nápoles tinha formado em torno do "Norte e Sul", dirigido por Francesco Companion de revisão.
O estudo de pesquisa em Bagnoli O grupo é coordenado por Giuseppe Galasso, e mostra o Italsider confiada uma pesquisa sociológica, relativos à resolução de Bagnoli, tendo como referência o papel dos sindicatos e o papel dos grupos informais. Como parte desta pesquisa,
Domenico De Masi
se encarrega de compartilhar o trabalho de trabalhadores para obras de moinhos, aço e para o alto-forno por um par de anos, como um participante observador e pessoal de relações. Entretanto, além da colaboração com o "Norte e Sul", ele também escreve para as revistas "tempos modernos" e "ao ponto" e começou a frequentar a grossura de Raffaele La Capria, Frank Barbagallo, Cesare de Seta, Antonio Ghirelli, Francesco Rosi, Domenico Rea, Danilo Dolci, Vangelder e Massimo Galluppi intelectuais. Enquanto ele trabalha como pesquisador no Italsider, torna-se
Assistente em Sociologia
da Universidade de Nápoles Federico II, mantendo a faixa dupla gerencial e acadêmico por vários anos. ( Mais em : https://edukavita.blogspot.com/2016/05/biografia-de-domenico-de-masi.html)
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Italsider: la storia dell'ex stabilimento siderurgico di Bagnoli
La storia dell'Italsider di Bagnoli è uno dei più grandi esempi dell'Italia e del meridione per quanto riguarda il XX secolo. Un secolo fatto di innovazioni, sviluppo industriale e tecnologico. La sua nascita, espansione e "morte" segnano la vita di una delle più grandi acciaierie d'Italia e d'Europa. Quali sono stati gli step della vita dell'Italsider? Iniziamo questo piccolo viaggio indietro nel tempo. Cos'è l'Italsider? Prima di tuffarci nel passato è bene capire cosa fosse l'Italdsider. Bisogna fare questa premessa perché il nome Italsider non arriverà prima del 1964 quando lo stabilimento verrà ampliato. Inaugurato nel 1911, infatti, questa "zona" era conosciuta con il nome di Stabilimento Siderurgico di Bagnoli. L'Italsider era un complesso industriale sorto nel quartiere di Bagnoli a Napoli, già sede di alcuni impianti industriali nella seconda metà del XIX secolo. Cosa produceva l'Italsider? L'Italsider di Bagnoli è stato uno dei centri siderurgici più grandi d'Italia. La sua produzione era incentrata sul creare ghisa e acciaio grazie al lavoro che lo stabilimento faceva partendo dal minerale del ferro. Lo stabilimento raggiunse dimensioni enormi sui circa 2 milioni di metri quadrati negli anni 70 con oltre 8000 operai assunti. L'Italsider, infatti, si occupava di tutto il ciclo di produzione che si divide in 4 fasi: - Produzione della ghisa madre nell'altoforno; - Trasformazione della ghisa madre in acciaio; - Produzione dei semilavorati come bramme, blumi, billette, ecc. - Produzione dei prodotti finiti laminati come rotaie, profilati, lamiere, ecc. Dove si trova l'Italsider? Lo stabilimento si trovava nel quartiere napoletano di Bagnoli (che insieme a Fuorigrotta forma la decima municipalità del comune di Napoli). La domanda sorge spontanea: perché l'Italsider venne costruita a Bagnoli? Prima di tutto, il territorio dove sarebbe sorto lo stabilimneto era "popolato" da un discreto numero di vasti terreni che vennero venduti a prezzi decisamente bassi. La scelta venne poi favorita dalla vicinanza al mare in modo che si potesse realizzare la linea ferroviaria Roma – Napoli. La costruzione dello stabilimento, quindi, aveva diversi punti favorevoli soprattutto dal punto di vista economico ma purtroppo non vennero considerati i danni ambientali che avrebbe portato il progetto. Proprio la questione ambientale divenne tragicamente preponderante a partire del 1992, anno della sua chiusura, ma soprattutto per il discorso dello smantellamento dello stabilimento. Quando ha chiuso l'Italsider? Quando ha chiuso l'Italsider? L'Italsider chiuse battenti nel 1992. Furono molti i motivi che portarono lo stabilimento alla chiusura nonostante si fosse conclusa solo due anni prima una vasta opera di riammodernamento e riconversione dell'Italsider di Bagnoli. Si parla di chiudere Bagnoli: ma perché? Visto che è stato rinnovato pochi anni fa e con alcuni investimenti lo si può rendere più competitivo? (La Repubblica, Maggio 1987) Sono diversi i fattori che dobbiamo tenere in considerazione: - Fattore economico: La produzione annuale dello stabilimento è iniziata a calare anno dopo anno. Lo stabilimento racimolò debiti sempre più pesanti e soprattutto ci fu un altissimo numero di licenziamenti (basti pensare che si passò dagli 8000 operai degli anni 70 ai 3500 degli anni 90) - Fattore ambientale: l'inquinamento dell'aria e dell'acqua dovuti allo stabilimento divenne un grosso fattore determinante per la chiusura della struttura siderurgica di Bagnoli. Inoltre, dopo la chiusura "entrò in gioco" l'amianto. Il materiale fortemente cancerogeno era molto presente nella struttura dell'Italsider e provocò grossi danni alla zone di Bagnoli. Foto di Anja da Pixabay Read the full article
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Giuseppe Ungaretti in visita all'Italsider (Napoli, 1969). Ph. Federico Patellani
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Di Ugo Mulas la fotografa Nanda Lanfranco avverte tutta la carica innovativa
Questa ricerca, fin dal suo primo configurarsi, si è delineata come «una proposta di metodo per la ricostruzione storica visuale degli eventi artistici effimeri contemporanei» <1, all’interno della relazione che, attraverso la riproducibilità fotografica, intercorre tra la performance e l’archivio.Due termini – performance e archivio – che sembrano essere concettualmente molto distanti tra loro:…
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#1967#1981#Anna Costantini#anni#archivio#arte#Carlo Fedeli#critico#curatore#Eugenio Battisti#Eugenio Carmi#fotografia#galleria#Genova#Germano Celant#Gian Lupo Osti#Gianfranco Bruno#Hasselblad#Ida Gianelli#Italsider#Jack Smith#Land Art#Liguria#Marcatrè#Nanda Lanfranco#Ottanta#povera#rivista#Samangallery#Settanta
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Di Ugo Mulas la fotografa Nanda Lanfranco avverte tutta la carica innovativa
Questa ricerca, fin dal suo primo configurarsi, si è delineata come «una proposta di metodo per la ricostruzione storica visuale degli eventi artistici effimeri contemporanei» <1, all’interno della relazione che, attraverso la riproducibilità fotografica, intercorre tra la performance e l’archivio.Due termini – performance e archivio – che sembrano essere concettualmente molto distanti tra loro:…
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Di Ugo Mulas la fotografa Nanda Lanfranco avverte tutta la carica innovativa
Questa ricerca, fin dal suo primo configurarsi, si è delineata come «una proposta di metodo per la ricostruzione storica visuale degli eventi artistici effimeri contemporanei» <1, all’interno della relazione che, attraverso la riproducibilità fotografica, intercorre tra la performance e l’archivio.Due termini – performance e archivio – che sembrano essere concettualmente molto distanti tra loro:…
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#italsider #bagnoli #landscapephotography #landscape #abandon (presso Posillipo, Napoli) https://www.instagram.com/p/ByS8yrpCqQl/?igshid=8xv6fqe64v24
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