#Italia tutela ambiente
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pier-carlo-universe · 7 days ago
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La Costituzione Italiana: Un Pilastro della Democrazia e della Cultura. Articolo 9: Cultura, Ricerca e Tutela dell’Ambiente
La Costituzione della Repubblica Italiana è stata scritta dall'Assemblea Costituente, un organo composto da 556 membri eletti il 2 giugno 1946, lo stesso giorno in cui si tenne il referendum istituzionale che sancì la nascita della Repubblica, ponendo fine alla monarchia dei Savoia.
La Costituzione della Repubblica Italiana è stata scritta dall’Assemblea Costituente, un organo composto da 556 membri eletti il 2 giugno 1946, lo stesso giorno in cui si tenne il referendum istituzionale che sancì la nascita della Repubblica, ponendo fine alla monarchia dei Savoia. L’Assemblea Costituente lavorò intensamente per oltre un anno, dando vita a una carta fondamentale che entrò in…
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abr · 2 years ago
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Il fatto: il Tar della Campania ha dato torto al ministero della Cultura sulla tutela del paesaggio e ha dato ragione alla spagnola Grupotec per costruire una centrale fotovoltaica di 31 ettari nella valle dell’Ufita (Avellino). Dice il Tar: la tutela del paesaggio sarà pure nella Costituzione all’articolo 9 (...), ma da un anno nella Costituzione c’è anche la tutela dell’ambiente e quindi la centrale fotovoltaica va fatta. In altre parole, il Tar ha infilato un cuneo nella crepa sottile tra paesaggio e ambiente e ne divarica i lembi fino a trasformarla in una frattura. E le associazioni ecologiste si dividono fra le due opposte anime (...) della transizione energetica (ecco le associazioni Legambiente e Wwf e Greenpeace) e della tutela dei luoghi (Italia nostra, gli Amici della Terra, il Cai e le sezioni locali di alcune delle associazioni nell’altro gruppo).  Il divario fra i due princìpi costituzionali e soprattutto fra le due anime (...) dell’ambientalismo potrebbe diventare sempre più largo con il rafforzarsi delle strategie climatiche. Bisogna costruire in Italia almeno 65 mila megawatt di nuove centrali alimentate da fonti energetiche rinnovabili; a mano a mano che (queste) saranno sempre più pervasive, potrà salire la riottosità delle comunità che potrebbero sentirsene invase. Il tema adesso è limitato a porzioni contenute (...) ma domani potrà diventare un problema di tollerabilità sociale.  
Il "cuneo nella crepa sottile", le due anime dell'ambientalismo : tua sorella. Ambiente e Paesaggio sono due cose totalmente distinte: l'uno è naturale, l'altro è edificato, costruito; il primo è Terra, Pianeta, geologia e natura, l'altro è architettura, intervento umano.
Interventi sovente belli, PIU' BELLI della Natura allo stato brado (il "BelPaese"): i famosi paesaggi toscani sono territori antropizzati al 100%, da millenni.
Sotto tale profilo, un impianto fotovoltaico Paesaggio Bello di sicuro non fa, ma farlo passare come "ambiente da difendere" è possibile solo per via dei neuroni surriscaldati dal terronismo sul cambiamento climatico.
"Le comunità potrebbero sentirsene invase": stiamo parlando non di tetti di capannoni o di aree edificate dismesse ma di decine o anche centinaia di ettari messi a specchi. Per singolo impianto. Aree che da agricolo-pastorali-forestali diventano cemento dei plateau di fondazione e acciaio dei sostegni: è CONSUMO DEL SUOLO nudo e crudo. Almeno una fattoria dura cent'anni se non cinquecento, mentre un impianto FV ha una vita utile tra i dieci e i venti anni. E poi? A proposito di economia circolare.
Ah' spetta, mo' si sono inventati l'ipocrisia molto latina del cd. AGRIVOLTAICO: solleva i pannelli e fingi che qualche pomodoro si possa piantare, lì sotto. Godono solo le pecore: adorano brucare all'ombra dei pannelli, la cosa peraltro fa risparmiare gli sfalci.
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rideretremando · 1 year ago
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LETTERA APERTA A ELLY SCHLEIN
per adesioni scrivere a [email protected]
Cara Elly Schlein,
siamo femministe di varie età e con diverse storie politiche e abbiamo visto con piacere la tua elezione alla segreteria del Partito Democratico, per la valenza storica di questo fatto e perché tu sei una donna giovane che ha in mente di cambiare; la tua proposta ha intercettato speranze di scelte migliori per la collettività e ne ha suscitate, ti auguriamo di saperle custodire e non sciuparle.
Ti scriviamo a proposito del dibattito in corso sui bambini nati da surrogazione di maternità per comunicarti le nostre preoccupazioni, su cui desideriamo avviare un confronto con te.
1. Ci sono persone che programmano di aggirare la legge italiana che vieta la surrogazione di maternità commissionandola all’estero, confidando che al ritorno potranno invocare il superiore interesse del/la minore e ottenere la regolarizzazione.
Queste persone pretendono la trascrizione automatica in Italia dei certificati di nascita formati all’estero e rifiutano come discriminazione la procedura dell’adozione in casi speciali da parte del partner del genitore. E questo nonostante l’adozione in casi speciali a seguito della sentenza n. 79 del 2022 della Corte costituzionale garantisca ormai all’adottata o all’adottato lo stato di figlia/o dell’adottante, realizzando il pieno inserimento nel suo ambiente familiare (cioè i legami di parentela dell’adottante si estendono all’adottata/o, i genitori ne diventano legalmente nonni, fratelli e sorelle ne diventano zii e zie e così via).
I partiti di sinistra sono il riferimento della lotta alle discriminazioni e hanno raccolto il tema, ma senza adeguata considerazione di tutte le implicazioni, secondo noi.
2. Chi nasce da surrogazione di maternità è privato delle cure materne e non viene allattato ma subito consegnato ai committenti perché si vuole spezzare l’attaccamento che già sussiste con la puerpera, a prescindere dal legame genetico. Questo è un danno. Crescendo gli sarà negato di conoscere la sua origine materna, deliberatamente scomposta tra produttrice di ovulo ignota e gestante, che non sarà sufficiente vedere talvolta su skype. Questo è un altro danno.
Si tratta di danni programmati, non di vicende sfortunate.
3. La donna che si presta alla surrogazione di maternità mette a rischio la sua salute fisica e mentale, perché deve condurre la gravidanza di un feto a lei estraneo geneticamente, con manovre impattanti e intrusive per sostituire la sua fisiologia a vantaggio della gravidanza per altri; e deve operare una scissione tra sé e sé per non sentire come proprio ciò che accade al suo corpo, cioè deve approdare a uno stato psicologico che nelle gravidanze comuni è patologico.
4. La donna che cede i suoi ovociti si sottopone a stimolazione ovarica per una iperproduzione di gameti, metodica che comporta rischi per la sua salute.
5. All’argomento secondo cui ogni persona adulta ha facoltà di scegliere i rischi da correre per arrivare a un suo obiettivo, opponiamo che l’obiettivo da raggiungere non è di colei che rischia ma dei committenti, e che lei ha solo bisogno di denaro.
6. Non concordiamo con la visione meccanica della donna, dal corpo disgregato in pezzi e separato dalla personalità. Non concordiamo neppure con lo spacchettamento della ratio delle norme: nel dibattito attuale molti ripetono che non è in discussione la legittimità della surrogazione di maternità ma solo la doppia filiazione a tutela dei nati. Ma si tratta di nati da surrogazione! Si dice anche che non è in discussione il diritto alla genitorialità. Ma ciò che si chiede è di trascrivere la genitorialità intenzionale come se fosse quella naturale! In gioco secondo noi ci sono proprio la legittimità della surrogazione di maternità e il diritto alla genitorialità, entrambi contestabili invece.
La Convenzione di Oviedo del Consiglio di Europa all’articolo 21 dispone il «Divieto del profitto - Il corpo umano e le sue parti non debbono essere, in quanto tali, fonte di profitto».
La Corte di Cassazione nella sentenza 38162/2022 pubblicata il 30/12/2022 dichiara che «nella gestazione per altri non ci sono soltanto i desideri di genitorialità, le aspirazioni e i progetti della coppia committente. Ci sono persone concrete. Ci sono donne usate come strumento per funzioni riproduttive, con i loro diritti inalienabili annullati o sospesi dentro procedure contrattuali. Ci sono bambini esposti a una pratica che determina incertezze sul loro status e, quindi, sulla loro identità nella società».
Ancora prima del rinvio ai codici, è il senso umano dell’inviolabilità delle persone a ribellarsi contro la riduzione delle donne a materie prime e della prole a ordinativo. L’inviolabilità della donna e l’inviolabilità del/la neonata/o è l’inviolabilità di tutti, senza la quale non c’è differenza tra persone e cose.
Per questo ti scriviamo. Nella surrogazione di maternità la donna si consegna alla committenza e non può decidere neppure se interrompere la gravidanza o quali farmaci assumere. La surrogazione di maternità si fonda su premesse (il contratto e la riduzione della donna a contenitore di materiale biologico altrui) che, se accettate collettivamente, mettono a rischio la possibilità per ogni donna di decidere liberamente su questioni riproduttive e rappresentano la base filosofica per ogni recriminazione degli uomini sui figli in senso proprietario. Siamo femministe, quindi non ammettiamo un contratto che implica la rinuncia di una donna al controllo sul proprio corpo. Inoltre, usando le parole di Stefano Rodotà, aborriamo che i ricchi comprino la vita dei poveri, come ci aspettiamo che lo aborrisca chiunque si collochi politicamente a sinistra.
Chiediamo a te che guidi il principale partito dell’opposizione di prendere una posizione netta contro la surrogazione di maternità e non consentire che si faccia propaganda tramite i bambini a favore dell’uso coloniale e classista della fisiologia degli esseri umani. Non lasciare questo tema alla destra, che lo distorce per piegarlo a un progetto di riaffermazione della famiglia tradizionale istituzionalizzata e obbligatoria, e non lasciare che la sinistra diventi complice di nuove forme di sfruttamento dell’umano. Ti chiediamo anche di proporre sistemi che disincentivino il ricorso alla surrogazione di maternità all’estero.
I bambini e le bambine nate da surrogazione di maternità hanno adeguata protezione dall’adozione in casi speciali. L’infanzia abbandonata, d’altro canto, dovrebbe trovare accoglienza presso aspiranti genitori singoli o in coppie anche dello stesso sesso e auspichiamo una riforma in questo senso.
Per ultimo ti diciamo che alle femministe come noi, dissidenti dal pensiero unico, è difficile esprimersi in contesti pubblici, perché ci sono vessazioni organizzate, campagne di diffamazione, convenzioni ad escludere dalla discussione. Come ha detto Rosa Luxemburg, «la libertà è sempre la libertà di chi pensa diversamente». Hai parlato tante volte delle idee plurali che devono animare l’alternativa. Ti chiediamo un segnale contro la censura, un incontro a più voci su questi temi sarebbe una svolta promettente.
12 aprile 2023
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🇮🇹#ITALIA🇮🇹
BLOQUEAN CREMATORIO, EMPRESA DEMANDA A ACTIVISTAS: «¿VILLANOVA COMO AUSCHWITZ?» PAGAR UN MILLÓN EN DAÑOS Y PERJUICIOS »
Fecha 08 de febrero de 2025
« Villanova del Ghebbo podría compararse con la sucursal de Auschwitz donde se percibían los humos de los cadáveres quemados ». La sentencia, pronunciada durante una de las reuniones públicas para discutir el crematorio propuesto en Villanova del Ghebbo por la empresa paduana Altinia Srl , terminó en el centro de la causa civil por daños y perjuicios de 1 millón 260 mil euros iniciada hace unos días en Padua. La demanda fue presentada por la empresa de Padua (abogado Andrea De Checchi), a la que en marzo de 2023 se le negó la aprobación del proyecto . Los llamados a rendir cuentas por los daños son el comité constituido contra la planta, "Tutela del medio ambiente y de la salud del territorio de Villanova del Ghebbo" y algunos de sus representantes. También el abogado del comité en Padua, Giorgio Destro , fue demandado por daños y perjuicios .
Batalla en el aula
En la primera audiencia ante el juez civil de Padua Maddalena Saturni el enfrentamiento entre las partes se renovó por enésima vez. La sentencia que cita a Auschwitz, grabada en formato audio y que, según Altinia Srl, fue pronunciada por el abogado Destro en una audiencia pública el 18 de marzo de 2023, acabó inmediatamente en el centro de una polémica por parte del abogado de Padua. "No reconozco mi voz en la grabación de audio realizada durante la reunión pública", explica Giorgio Destro, que se opone a la tesis de Altinia Srl. Ahora el juez Saturni, que se ha reservado la decisión, deberá evaluar si ordena o no una evaluación sonora destinada a determinar a quién pertenece la voz que hace dos años definió a Villanova del Ghebbo como una rama del campo de concentración.
La "medida" del daño
La monstruosa suma de la demanda, que supera el millón, deriva del daño identificado por Altinia Srl por la falta de construcción del crematorio. La cifra es la suma de los 261.539 euros gastados por la compañía para presentar la propuesta de financiación del proyecto para construir el crematorio y, sobre todo, de los 998.618 euros de ingresos que el proyecto habría generado de completarse , según certifica el Plan Económico y Financiero. La planta de Altinia Srl en Padua debía construirse en Via Biagi. Se trata de una zona agrícola no muy alejada de la de la ensalada Lusia Igp, así como del mercado de frutas y verduras.
La instalación, que se decía que incineraba unos 4.000 cuerpos al año , encontró oposición tanto en la prensa como en reuniones públicas. Tanto es así que en la citación del abogado de Altinia se implica al comité y a los demás sujetos arrastrados al caso mediante artículos periodísticos y declaraciones realizadas durante reuniones públicas celebradas en Villanova del Ghebbo en diciembre de 2022 y marzo de 2023.
¿Causó alarma?
Según el abogado de la empresa de Padua, Andrea De Checchi, el activismo contra el crematorio habría producido "resonancia mediática y provocado alarma, injustificadamente, en la opinión pública". Tanto es así que la administración municipal dirigida por el ex alcalde Gilberto Desiati ha decidido bloquear el proyecto de financiación presentado en 2019 por Altinia Srl.
Via News del Sector Funerario Mundial
Fuente ⛲️
https://corrieredelveneto.corriere.it/notizie/rovigo/cronaca/25_febbraio_08/forno-crematorio-bloccato-l-azienda-fa-causa-agli-attivisti-villanova-come-auschwitz-pagate-un-milione-di-danni-c0b6b397-0889-426a-b5ae-acffe7524xlk.shtml
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avvloscerbo · 3 months ago
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Il diritto all’unità familiare: un esempio di tutela efficace dei minori stranieri in Italia
Il diritto all’unità familiare: un esempio di tutela efficace dei minori stranieri in Italia
Il Tribunale per i Minorenni di Venezia, con il decreto n. 233/2024 emesso in data 22 novembre 2024, ha autorizzato la permanenza in Italia per tre anni di due genitori stranieri, in virtù del preminente interesse dei loro figli minori. Questa decisione rappresenta un'applicazione significativa dell'art. 31 del D.Lgs. 286/1998 (Testo Unico sull’Immigrazione), che consente ai genitori di minori di rimanere nel territorio nazionale quando il loro allontanamento comporterebbe un grave pregiudizio per lo sviluppo psico-fisico dei figli.
Analisi del provvedimento
I fatti
Il nucleo familiare, residente in Italia dal 2021, ha dimostrato una stabile integrazione sociale ed economica. Il padre, titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, contribuisce alle esigenze materiali della famiglia, mentre la madre si dedica all’accudimento dei figli. Il primogenito frequenta regolarmente la scuola dell’infanzia, mentre il secondogenito, nato in Italia, ha necessitato di cure ospedaliere dopo la nascita.
L’istruttoria del Tribunale ha evidenziato:
Assenza di precedenti penali o comportamenti pregiudizievoli da parte dei genitori.
Condizioni abitative adeguate, garantite dalla rete familiare presente in Italia.
Inserimento positivo dei minori, sia a livello scolastico che sociale.
Il principio guida: l’interesse superiore del minore
Il Tribunale ha applicato il principio del “preminente interesse del minore”, sancito dall’art. 31 del D.Lgs. 286/1998 e rafforzato dall’art. 3 della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia.
La decisione si fonda sull’assunto che il rimpatrio del nucleo familiare avrebbe compromesso:
Il percorso di crescita e sviluppo dei figli, interrompendo un progetto di vita avviato in Italia da oltre tre anni.
Il radicamento sociale e scolastico dei minori, che beneficiano di un ambiente stabile e favorevole al loro benessere psico-fisico.
Implicazioni pratiche
Con il decreto, i genitori potranno:
Rimanere regolarmente in Italia fino al 2027, con la possibilità di lavorare per contribuire alle esigenze familiari.
Garantire continuità alla crescita dei figli, evitando il trauma derivante da un rientro forzato in patria.
Conclusione
Il provvedimento rappresenta un esempio di come il sistema giudiziario italiano possa coniugare le normative sull’immigrazione con i principi di tutela dei diritti fondamentali, in particolare quelli dei minori. Questa decisione sottolinea l’importanza di valutare caso per caso le esigenze familiari, privilegiando sempre il superiore interesse dei bambini.
Avv. Fabio Loscerbo
Risorse per la comunicazione
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forzaitaliatoscana · 3 months ago
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Ospedali, Tenerini: Bene aumento dei presidi di Polizia
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Aumento dei Presidi di Polizia negli Ospedali, La deputata toscana di Forza Italia Chiara Tenerini: "Questo intervento rappresenta un passo significativo verso la tutela della sicurezza dei nostri medici, infermieri e dell’intero personale sanitario" In un recente comunicato stampa, l'onorevole Chiara Tenerini di Forza Italia ha espresso il proprio apprezzamento per le nuove misure di sicurezza implementate negli ospedali italiani. La politica ha riconosciuto l'importante passo avanti compiuto dal ministro dell'Interno Piantedosi nel migliorare la sicurezza all'interno delle strutture sanitarie. "Desidero esprimere un sincero riconoscimento al ministro Piantedosi per l'importante iniziativa di potenziare i presidi di polizia all'interno degli ospedali e dei pronto soccorso sul nostro territorio," ha dichiarato Tenerini. L'incremento del 45% del numero di agenti di polizia negli ospedali, che ora ammontano a 435 unità, è stato un punto cruciale del discorso di Tenerini. L'introduzione di nuovi posti di polizia all'interno delle strutture ospedaliere è un segnale chiaro dell'impegno del governo nel garantire un ambiente sicuro per chi lavora nella sanità. "È fondamentale garantire un ambiente di lavoro sicuro per chi opera nella salute pubblica," ha aggiunto Tenerini, sottolineando come queste misure siano necessarie per contrastare le sempre più frequenti aggressioni e violenze contro il personale medico e infermieristico. Tenerini ha ribadito l'appoggio di Forza Italia a queste iniziative: "Il governo sta dimostrando il suo impegno concreto per la sicurezza dei nostri cittadini e dei professionisti del settore sanitario, un impegno che Forza Italia sostiene con determinazione." Questo supporto riflette l'ideologia liberale del partito che mira a creare condizioni di libertà e sicurezza per tutti i cittadini. La sicurezza negli ospedali non è solo una questione di ordine pubblico, ma una necessità per il buon funzionamento del sistema sanitario. L'onorevole Tenerini ha richiamato l'attenzione su come queste misure possano contribuire a creare un contesto lavorativo più sereno e produttivo, consentendo ai professionisti della salute di svolgere al meglio il loro compito vitale per la società. La Toscana, con queste nuove implementazioni, mostra la via verso una sanità più sicura, un esempio che potrebbe essere seguito a livello nazionale. Edoardo Fabbri Nitti Coordinamento regionale Forza Italia Toscana Follow @FI_ToscanaTweet to @FI_Toscana
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amigayaps · 8 months ago
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Questo lavoro brasiliano di Infermieristica di Genere LGBTI riassume un metodo fondamentale per garantire la scientificità dei materiali che dovrebbero costituire il Curriculum formativo del personale Infermieristico a tutela dei pazienti LGBTI:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10926871/
Il metodo ha portato all'individuazione di una letteratura scientifica ed a capire che sono fondamentali i Casi Clinici ed i Focus Group come metodo di apprendimento anche empatico della relazione tra personale Infermieristico e pazienti LGBTI. 
Il linguaggio, il rispetto dell’identità di genere e delle relazioni affettive sono ovviamente l'elemento percepito dalle persone LGBTI come le più importanti ma occorre poi che il personale Infermieristico sappia quali siano le esigenze sanitarie da trattare altrimenti non serve a nulla aver creato un ambiente accogliente e affermativo. 
La Salute Mentale, il Minority Stress, il Tabagismo e l'abuso di Alcolici o Stupefacenti rappresentano un primo screening fondamentale soprattutto per le persone più vulnerabili socialmente come le persone Transgender. 
Per i maschi gay o bisex o partner di donne transgender o sex workers può essere un grave problema che trascina con sé il maggior rischio cardiovascolare e di malattie sessualmente trasmesse tra cui HIV.
L'assenza di accoglienza affermativa riduce la possibilità anche per le donne lesbiche o bisessuali di accedere a PAP test e Mammografia, alla verifica di PCOS e malattie tiroidee correlate all'obesità o al maggior tabagismo e abuso di alcolici correlati alla maggiore emarginazione sociale e familiare. 
Le persone Transgender inoltre possono fare uso di ormoni e chirurgie estetiche senza controllo medico, con un immediato rischio per la loro vita.
#infermieri #LGBTI #transgender #sanità #formazione #amigay 
Passiamo alla metodologia dello studio
In primo luogo una valutazione detta PICo (popolazione Infermieristica, Interventi didattici, Contesto lavorativo dei servizi sanitari.
Un secondo passaggio è stata la ricerca della letteratura scientifica in Infermieristica di Genere LGBTI. 
Il terzo livello è stata la categorizzazione delle informazioni trovate rispetto alla loro significatività (metanalisi, review o casi clinici singoli, studi qualitativi avendo ovviamente importanza diversa tra loro).
Il quarto è stata la verifica per ogni studio della sua validità secondo la check list JBI che riporttiamo in inglese in coda.
Gli elementi principali degli studi che hanno dimostrato cosi di essere più significativi sono stati usati per costruire una Bibliografia essenziale, che subito ha mostrato la enorme varietà di contenuti in molti diversi contesti sanitari (dal pronto soccorso alla chirurgia, dalla salute mentale alla cardiologia, dalla traumatologia all'oncologia ecc.)
L'ultimo passaggio è ovviamente l'organizzazione progressiva di Corsi di Formazione in Infermieristica di Genere LGBTI,  che al momento in Italia sono del tutto assenti.
Ecco il metodo di valutazione JBI: 
Q1 - Is it clear in the study what is the ‘cause’ and what is the ‘effect’ (i.e. there is no confusion about which variable comes first)? Q2 - Were the participants included in any comparisons similar? Q3 - Were the participants included in any comparisons receiving similar treatment/care, other than the exposure or intervention of interest? Q4 - Was there a control group? Q5 - Were there multiple measurements of the outcome both pre and post the intervention/exposure? Q6 - Was follow up complete and if not, were differences between groups in terms of their follow up adequately described and analyzed? Q7 - Were the outcomes of participants included in any comparisons measured in the same way? Q8 - Were outcomes measured in a reliable way? Q9 - Was appropriate statistical analysis used?
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cinquecolonnemagazine · 10 months ago
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Libertà di stampa in calo in Italia?
Secondo l'ultima Relazione annuale sulla libertà di stampa nel mondo di Reporter Senza Frontiere (RSF), l'Italia ha registrato un preoccupante calo del sostegno governativo alla libertà di stampa, scendendo di cinque posizioni in classifica, passando dal 41esimo al 46esimo posto. Questo declino evidenzia una tendenza globale allarmante: un calo del rispetto per l'autonomia dei media e un aumento delle pressioni da parte dei governi e di altri attori politici. Libertà di stampa: le cause del calo in Italia Il rapporto di RSF sottolinea diversi fattori che hanno contribuito al calo della posizione dell'Italia: - Le minacce e gli attacchi contro i giornalisti: nel 2023, si sono verificati in Italia 150 attacchi contro la libertà di stampa, tra cui intimidazioni, aggressioni e attacchi informatici. - Il clima di ostilità crescente verso i media: l'Italia ha assistito a un aumento di retorica ostile e disprezzo nei confronti dei giornalisti, spesso da parte di politici e figure pubbliche. - La concentrazione della proprietà dei media: la mancanza di pluralismo nella proprietà dei media italiani è considerata un fattore di rischio per la libertà di stampa, in quanto aumenta la possibilità di influenze indebite. - La mancanza di una legislazione adeguata: l'Italia non dispone di leggi sufficientemente robuste per proteggere la libertà di stampa e per garantire la sicurezza dei giornalisti. Un caso emblematico citato nel rapporto è la possibile vendita dell'agenzia di stampa AGI al gruppo Angelucci. Questa operazione ha sollevato preoccupazioni per la potenziale concentrazione del potere e la minaccia all'indipendenza dell'informazione. Nonostante questo quadro preoccupante, ci sono stati anche alcuni segnali positivi in Italia. Ad esempio, nel 2023 è stato approvato un disegno di legge per la tutela dei giornalisti minacciati. Tuttavia, è necessario un impegno più forte da parte del governo italiano per invertire la tendenza e per garantire un ambiente in cui i giornalisti possano lavorare liberamente e senza timore di ritorsioni. Le seguenti azioni sono cruciali: - Promuovere un clima di rispetto per la libertà di stampa: le autorità italiane dovrebbero condannare fermamente gli attacchi contro i giornalisti e promuovere un dibattito pubblico aperto e costruttivo. - Rafforzare la legislazione a tutela della libertà di stampa: è necessario introdurre leggi più rigorose per proteggere i giornalisti dalle minacce, dall'intimidazione e dagli attacchi. - Garantire la pluralità dei media: il governo dovrebbe adottare misure per contrastare la concentrazione della proprietà dei media e promuovere una maggiore diversità di voci nel panorama mediatico italiano. - Supportare il giornalismo d'inchiesta: è fondamentale garantire il sostegno finanziario e politico al giornalismo d'inchiesta, che svolge un ruolo cruciale nel tenere sotto controllo i poteri e nel difendere l'interesse pubblico. Il calo della posizione dell'Italia nella classifica sulla libertà di stampa rappresenta soprattutto un campanello d'allarme per il futuro della democrazia e del pluralismo nel paese. È necessario un impegno concreto da parte di tutte le parti interessate per invertire questa tendenza e per garantire che la libertà di stampa sia effettivamente tutelata e valorizzata. Foto di Krzysztof Pluta da Pixabay Read the full article
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europeansafetycouncill · 10 months ago
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Rafforzare la Tutela Ambientale: Il Ruolo Chiave del Servizio Ambientale Civile
Nel panorama della conservazione ambientale e della sostenibilità, il Servizio Ambientale Civile emerge come un punto di riferimento fondamentale. Con una dedizione alla protezione e alla salvaguardia del nostro ecosistema, incarna l'essenza del dovere civico verso la tutela ambientale.
Il Servizio Ambientale Civile opera tra strategie governative, partecipazione comunitaria e promozione della sostenibilità, affrontando problematiche ambientali con misure proattive e interventi mirati, dal controllo dell'inquinamento alla tutela della biodiversità.
Promuovendo iniziative che favoriscono lo sviluppo sostenibile, collabora con enti governativi, organizzazioni non-profit e comunità locali. Questo approccio integrato include azioni di sensibilizzazione, educazione e riforme normative per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici e della gestione ambientale.
In una recente analisi condotta da Stradenuove.net, il Servizio Ambientale Civile è stato riconosciuto per l'impegno proattivo nella gestione delle questioni ambientali, diventando una risorsa fondamentale per decisori, esperti del settore e cittadini interessati.
La tutela ambientale è una responsabilità condivisa che necessita di collaborazione e azione collettiva. Il Servizio Ambientale Civile dimostra l'importanza della sinergia nel fronteggiare le sfide ambientali contemporanee, contribuendo a costruire un futuro più sostenibile e resiliente.
Per ulteriori dettagli su iniziative ambientali e ultime notizie, visitate stradenuove.net.
Per maggiori informazioni:-
Notizie Turismo Italia
Servizio Civile Ambiente
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agrpress-blog · 11 months ago
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La Settimana Verde di Ambiente Mare Italia  Fino al 22 aprile si terrà la Settiman... https://agrpress.it/la-settimana-verde-di-ambiente-mare-italia/?feed_id=4566&_unique_id=6619471eddf29
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pier-carlo-universe · 7 days ago
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La Costituzione Italiana: Equilibrio tra Libertà Economica e Interesse Collettivo. Articolo 41 della Costituzione Italiana: Libertà e Responsabilità nell’Economia
La Costituzione della Repubblica Italiana, entrata in vigore il 1º gennaio 1948, è il frutto del lavoro dell'Assemblea Costituente, composta da 556 membri eletti il 2 giugno 1946
La Costituzione della Repubblica Italiana, entrata in vigore il 1º gennaio 1948, è il frutto del lavoro dell’Assemblea Costituente, composta da 556 membri eletti il 2 giugno 1946. Dopo il referendum che sancì la nascita della Repubblica, l’Italia si dotò di una nuova Carta fondamentale con l’obiettivo di ricostruire il Paese su basi democratiche, sociali e giuridiche solide, garantendo diritti e…
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cresy · 1 year ago
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IL CALENDARIO POETICO
Buona 🌳 giornata"Gli alberi sono i polmoni del nostro pianeta, dobbiamo proteggerli e preservarli per un futuro sostenibile" 🌳 #proteggereglialberi #ambiente #sostenibilitàCresy✍️È martedì 21 Novembre 2023.Oggi è il 325° giorno dell'anno e siamo nella 47a settimana. IN ITALIA 🇮🇹 SI FESTEGGIA LA GIORNATA NAZIONALE DELL'ALBERO 🌳È stata istituita dal Ministero dell'ambiente e della tutela del…
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safetyandpromo · 1 year ago
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Abbigliamento Antinfortunistico Da Spazi Confinati Verona: Scegli La Migliore Gamma
Sicurezza e protezione negli spazi confinati di Verona in Italia sono due parti fondamentali, tenute a seguire secondo gli standard delle autorità e del governo locali. Per quanto riguarda gli spazi confinati, si tratta di aree chiuse con spazio limitato, che rendono difficile la libera circolazione delle persone. Queste aree hanno pochi punti di ingresso; mentre possono rappresentare un rischio per chiunque entri o operi al loro interno.
Le fosse, l'interno di un serbatoio di stoccaggio, alcuni tunnel, i locali di servizio, le caldaie, i sotterranei, i silos, i silos e i tombini sono diversi spazi confinati Verona dove è necessario seguire adeguate norme di cura e sicurezza. Indossare kit di sicurezza dalla testa ai piedi è altrettanto importante e scegliere il giusto tipo di abbigliamento e calzature ti garantirà sicurezza e completa tranquillità.
Questi spazi, pur essendo vitali per vari settori, presentano una miriade di rischi che richiedono rigorosi protocolli di sicurezza, in particolare l’uso di indumenti di sicurezza adeguati. L’importanza dell’abbigliamento di sicurezza negli spazi confinati non può essere sopravvalutata, poiché funge da salvaguardia fondamentale contro i pericoli inerenti a tali ambienti.
Gli Spazi Confinati Verona non sono progettati per l'occupazione umana
Gli Spazi confinati Verona sono aree non progettate per l'occupazione umana e con punti di ingresso e uscita limitati. Questi spazi possono includere serbatoi di stoccaggio, tunnel, condutture e altro ancora. La loro ventilazione limitata e la potenziale presenza di sostanze pericolose comportano pericoli significativi per i lavoratori. L'abbigliamento di sicurezza appositamente studiato per questi spazi, come tute protettive, caschi, guanti e respiratori, è fondamentale per garantire il benessere del personale che opera al loro interno.
Abbigliamento di sicurezza per la protezione da vari rischi professionali
Uno dei motivi principali per utilizzare l'abbigliamento di sicurezza in spazi confinati è proteggere i lavoratori da vari rischi professionali. Questi pericoli potrebbero comprendere l’esposizione a gas tossici, asfissia dovuta alla carenza di ossigeno o rischi fisici come cadute, intrappolamento o stress da calore. L'abbigliamento di sicurezza funge da barriera contro questi rischi, impedendo il contatto diretto e riducendo al minimo il rischio di lesioni o complicazioni per la salute.
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Inoltre, l'abbigliamento di sicurezza su misura per gli spazi confinati è progettato per migliorare la visibilità e la comunicazione dei lavoratori. Gli indumenti ad alta visibilità, dotati di strisce riflettenti e colori vivaci, aiutano a garantire che i lavoratori siano facilmente individuabili, anche in spazi scarsamente illuminati o complessi. Inoltre, i dispositivi di comunicazione integrati nell’abbigliamento di sicurezza facilitano l’interazione efficace tra i lavoratori, fornendo un’ancora di salvezza in caso di emergenza e consentendo risposte rapide a circostanze impreviste.
I datori di lavoro hanno l’obbligo legale e morale di garantire la sicurezza e il benessere dei propri lavoratori, soprattutto negli spazi confinati. La fornitura di indumenti di sicurezza adeguati e una formazione approfondita sul loro utilizzo sono fondamentali per far fronte a queste responsabilità. Ciò non solo tutela la forza lavoro, ma promuove anche una cultura della sicurezza e della consapevolezza, riducendo gli incidenti e promuovendo un ambiente di lavoro favorevole. Trova i migliori fornitori ed effettua l'ordine per ottenere la migliore gamma di abbigliamento per Spazi Confinati Verona.
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scienza-magia · 2 years ago
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Da tutta Europa giovani volontari nella riserva di Isola delle Femmine
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Si concludono domani i progetti di volontariato del Corpo Europeo di Solidarietà, realizzati nella Riserva naturale orientata di Isola delle Femmine nel palermitano dall’Associazione InformaGiovani e dalla LIPU, Ente gestore della riserva naturale orientata. 24 volontari e volontarie da tutta Europa, in particolare da Italia, Francia, Portogallo, Spagna e Ucraina, sono stati impegnati per quattro settimane, divisi in due turni, in progetti legati alla tutela dell’ambiente lavorando ogni mattina sull’isola per raccogliere l’immondizia portata dalle mareggiate, al ripristino della flora mediante la messa a dimora di nuove piante e alla manutenzione dell’esistente vegetazione. I pomeriggi sono dedicati alla realizzazione di workshop su tematiche relative alla sostenibilità ambientale e su come poter ridurre il nostro impatto nell’ambiente. Messe a dimora decine di nuove piante, in particolare di palma nana, che contribuiscono a ricreare l’ambiente naturale dell’isola, che negli anni scorsi era stato compromesso dalla presenza massiccia di roditori. I volontari hanno inoltre effettuato la manutenzione dei due sentieri realizzati negli anni scorsi che portano all’antica torre di avvistamento del XVI secolo e alla zona archeologica di epoca romana. I campi di volontariato e i progetti del Corpo Europeo di Solidarietà organizzati da InformaGiovani e dalla Lipu si svolgono nella riserva istituita dalla Regione nel 1997, ormai da oltre quindici anni e sono cominciati con la rimozione di immondizia e rifiuti ingombranti, contrasto alla presenza di specie infestanti e poi sono proseguiti con la realizzazione dei sentieri, la messa a dimora di centinaia di nuove piante e la continua opera di rimozione dell’immondizia e dei detriti portati dalle mareggiate. I campi si svolgono sempre nei periodi dell’anno in cui non vi è nidificazione di specie protette sull’Isola. Il Corpo Europeo di Solidarietà, che permette ogni anno di realizzare questa iniziativa, è uno dei programmi europei per i giovani realizzati in Sicilia da InformaGiovani in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per la Gioventù e diverse riserve ed enti locali dell’Isola. Attualmente in Sicilia sono diverse decine i volontari e le volontarie, di età compresa fra 18 e 30 anni, impegnati in diversi progetti che spaziano dalla tutela dell’ambiente all’animazione con i bambini, dall’inclusione sociale al sostegno alle comunità che ospitano richiedenti asilo. Per il Direttore della Riserva Vincenzo Di Dio, “la presenza dei volontari del Corpo Europeo di Solidarietà rappresenta una straordinaria risorsa, utile per svolgere diverse attività nella Riserva che di anno in anno vede migliorare la propria condizione. Questo tipo di progetti rappresentano anche un’occasione per un arricchimento personale, sia per i ragazzi coinvolti sia per i nostri operatori.” Il Sindaco di Isola delle Femmine, Orazio Nevoloso sottolinea come “questa collaborazione permette a tanti giovani di sperimentare concretamente cosa significa prendersi cura di un importante ambiente biomarino, un’esperienza che certamente mostra come l’uomo possa arrecare danni all’ambiente ma anche di come ognuno può avere un ruolo attivo per la sua tutela di un territorio che per bellezze naturali non è secondo a nessuno.” Per info: Pietro Galluccio, +39.366.2385651 Il Video dell'Iniziativa Read the full article
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filrougemedia · 2 years ago
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𝘾'𝙚𝙧𝙖 𝙪𝙣𝙖 𝙫𝙤𝙡𝙩𝙖 𝙞𝙣 𝙄𝙩𝙖𝙡𝙞𝙖, il film-inchiesta dell'anno, è a #Frosinone❗I comitati e le associazioni locali invitano la cittadinanza lunedì 8 maggio ore 17:30 e 20:00 al Multisala Dream Cinema, in via G. Iacobucci 1, per assistere alla proiezione del film-evento 𝘾'𝙚𝙧𝙖 𝙪𝙣𝙖 𝙫𝙤𝙡𝙩𝙖 𝙞𝙣 𝙄𝙩𝙖𝙡𝙞𝙖, di Federico Greco e Mirko Melchiorre. Il film sarà poi proiettato di nuovo il 9 e il 10 maggio, sempre alle 20:00. 🎞️#trailer: https://youtu.be/ePNtgZmMOW8
🎟️ Biglietti:
Per l'evento di lunedì, gli organizzatori saranno presenti dalle ore 17:00 per incontrare i partecipanti e distribuire materiale informativo. Al termine della proiezione delle 17:30 ci sarà un dibattito pubblico con i promotori ed i registi.
“Il film-evento è stato promosso dal Comitato NO biodigestori a Frosinone - Valle del Sacco, in collaborazione con le associazioni e comitati da anni in lotta per la difesa della salute, il potenziamento della sanità pubblica e la tutela del territorio: Comitato No Biodigestori Frosinone - valle del Sacco, Associazione Frosinone Bella e Brutta - ODV, Coordinamento Frosinone Salviamo il Paesaggio, Comitato Residenti Colleferro CRC, Cittadini della valle del Sacco (Sgurgola-Anagni), Cittadinanza Attiva-Tribunale per i Diritti del Malato, Rigenerare Frosinone, AIPA (Associazione Pazienti Anticoagulati), Comitato Salute ed Ambiente ASL RM5, Comitato Libero a Difesa dell’ospedale di Colleferro, Associazione Diritto alla Salute Anagni, Associazione Culturale Anagni Viva e COMITATO SALVIAMO L'OSPEDALE di ANAGNI. A riprova che la salvaguardia della salute come fondamentale diritto dell’individuo e la protezione dell’ambiente sono legati a doppio filo.
Il #film è frutto di una produzione indipendente e denuncia il graduale smantellamento negli ultimi trent’anni del Servizio sanitario nazionale, trasformato in “sistema”, fino alla lotta di resistenza dei cittadini per il mantenimento dell’Ospedale Vittorio Cosentino- Cariati, in provincia di Cosenza. Rilanciata dall’appello di Roger Waters, fondatore dei Pink Floyd, la storia è stata magistralmente ripresa dai registi ed accompagnata da interventi di intellettuali, medici, esperti e attivisti italiani e internazionali, che svelano le origini e le responsabilità locali e globali dell’attacco alla sanità pubblica.
La forte opposizione dei cittadini calabresi, che hanno occupato l’ospedale pubblico di Cariati per ottenerne la riapertura, si è rivelata un potente strumento comunicativo in grado di trasmettere al pubblico il valore e l’importanza della partecipazione attiva alle lotte civiche in difesa di diritti costituzionali.
Dopo 12 anni il Lazio è uscito dal commissariamento della sanità pubblica, ma il risanamento del deficit è avvenuto attraverso drastici tagli lineari, chiusura di ospedali e reparti, riduzione di servizi ed assistenza, con un alto livello di tassazione dei contribuenti. I risultati non si vedono ed in particolare nel nostro comprensorio sono totalmente scomparse le poche tracce della medicina di base dei servizi territoriali, che dovrebbe garantire la continuità assistenziale e la cura dei pazienti dimessi dagli ospedali, soprattutto a livello ambulatoriale e domiciliare.
Obiettivo fondamentale del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) è proprio il potenziamento dei servizi di prossimità, case di comunità ed ospedali di comunità, oggi praticamente inesistenti, obiettivo che nella realtà si scontrerà con le inadeguate condizioni organizzative locali e la frammentazione degli interventi gestionali.
Con il taglio delle prestazioni prima, e il Covid dopo, le famiglie sono state lasciate sole di fronte al loro percorso di malattia, non potendo contare nemmeno sulla sanità pubblica, di fatto sempre meno accessibile e sempre più orientata verso il privato. Un nuovo modello che veda lo “sforzo comune tra pubblico e privato” non è nello spirito del servizio sanitario nazionale e non è la risposta adeguata ai bisogni dei cittadini, che pagano già le prestazioni, ma una inaccettabile sottrazione di risorse al SSN.
Il Comitato NO Biodigestori Frosinone negli ultimi tre anni si è fatto promotore verso la politica e i cittadini di azioni volte a vedere realizzato nel territorio un ciclo di gestione dei rifiuti aderente ai principi dell’economia circolare, coerente con la drammatica situazione sanitaria e con il disastro ambientale della valle del Sacco, sito di interesse nazionale da bonificare (SIN), istituito nel 2005.
Riconosciuta dalla Regione la necessità di monitoraggio della salute dei residenti nel SIN, dopo il 2015 il DEP-Lazio non ha più aggiornato lo studio epidemiologico, nonostante i dati emersi dalla sorveglianza sanitaria abbiano permesso di approfondire i meccanismi di contaminazione da beta esaclorocicloesano e risalire alla sua origine “plausibilmente dovuta alla catena alimentare e all’utilizzo di acqua da pozzi privati”.
Il rapporto del DEP-Lazio si concludeva con la raccomandazione alle Autorità locali di informare la popolazione, di salvaguardarne la salute, specie dei gruppi sociali più deboli, di offrire l’assistenza sanitaria adeguata e di garantire un continuo monitoraggio epidemiologico e sanitario.
La raccomandazione non ha avuto seguito e resta generico quanto lacunoso l’annuncio di una nuova fase di sorveglianza epidemiologica in collaborazione con la Asl Roma 5 e la ASL Frosinone, di cui non si rintracciano, da parte nostra, atti nei siti istituzionali.
La Regione continua a promettere la bonifica e la transizione verso l’economia circolare solo a parole, mentre nelle scelte politiche sostiene un modello di sviluppo che penalizza i territori, privandoli di prestazioni sanitarie primarie. Proliferano infatti impianti di biodigestione anaerobica a Frosinone, Ferentino e Pratica, oltre a quello di Anagni già autorizzato: 4 impianti nel raggio di poche decine di km per il trattamento di rifiuti e la produzione di biometano.
Quello previsto a Frosinone dovrebbe sorgere nel quartiere Selva dei Muli, in Via Antonello da Messina, della società Maestrale srl, all’ingresso della città, in un’area vasta circa 6 ettari (quanto 9 campi di calcio) a solo 1.200 metri dal popoloso quartiere di Corso Lazio, in prossimità di un altro ecomostro, la discarica di Via Le Lame.
L’impianto tratterebbe annualmente 50mila tonnellate di rifiuti organici in entrata, dieci volte quanto prodotto dalla città, circa 6mila tonnellate, importati da altre province e trasportati su gomma da 9.500 tir l’anno. A fronte dei rifiuti organici trattati dall'impianto uscirebbero rifiuti di residuo/ammendante pari a circa 40mila tonnellate l’anno. Una soluzione impiantistica ad alto impatto ambientale che non serve nemmeno a chiudere il ciclo dei rifiuti, ma solo a perpetuare lo stesso sistema di profitti privati.
Il Comitato NO Biodigestori – valle del Sacco ha formalmente chiesto l’archiviazione del progetto e rivolge un appello alla cittadinanza per chiedere di contrastare, uniti, il nuovo impianto. Al Comune di Frosinone e alla Consulta dei Sindaci ha richiesto di assumere iniziative formali per “fermare” l’impianto con atti sostanziali. Finora il Comitato si è scontrato contro un muro di silenzio, ma insieme alla cittadinanza potrà continuare a battersi per il diritto a vivere in un ambiente sano!
Per chi non potesse essere presente alla proiezione e al dibattito dell’8 maggio alle ore 17:30, dove vi aspettiamo numerosi, comunichiamo che il film sarà proiettato anche alle ore 20 e resterà in cartellone anche nei giorni 9 e 10 maggio con lo stesso orario.” [FrosinoneToday]
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forzaitaliatoscana · 4 months ago
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Mazzetti: Dotare UE di un piano per energia e infrastrutture
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La deputata di Forza Italia e componente VIII Commissione ambiente Erica Mazzetti: "Dotare UE di un piano per energia e infrastrutture". L'On. Alessandro Battilocchio: "Italia è tornata presente in Europa" "Il ruolo del Parlamento italiano è centrale per adattare e rendere più efficaci, più conformi alla particolarità italiana le norme di derivazione europea, che sono sempre di più, almeno il 50% in alcuni settori come l'ambiente. Quando si va in Europa, sia i politici sia i nostri tecnici devono essere preparati per difendere gli interessi nazionali. Ci sono delle differenze di cui si deve tener conto, a partire dalla morfologia e l'ambiente italiano": così l'On. Erica Mazzetti, Deputato di Forza Italia, membro della commissione ambiente e segretario della bicamerale per la Semplificazione, nel corso della presentazione de "Pronunce della corte di giustizia dell'Unione Europea che hanno cambiato la vita degli italiani. Recenti sentenze che hanno comportato un overruling nell'ordinamento italiano" alla Sala Stampa della Camera. Mazzetti ha ricordato che ci sono diversi provvedimenti decisivi in discussione come "Pniec, direttive sul clima, case green", sulle quali "dobbiamo far valere la voce degli italiani, visto che siamo tra i paesi fondatori". "Dovremmo avere, inoltre, un piano strategico europeo per l'energia e per le infrastrutture, due temi determinanti per il futuro dell'Unione e di tutti i cittadini". "Solo adesso nel nostro Paese si sta facendo strada la convinzione che la normazione, gli accordi e le decisioni adottate dagli organi della Unione Europea, abbiano una diretta rilevanza nell'impianto giuridico interno e, quindi, nelle nostre vite. Per molto tempo abbiamo continuato a considerare l'Unione Europea come un soggetto abbastanza terzo e sostanzialmente irrilevante rispetto al nostro vivere. Il risveglio è stato abbastanza brusco", ha aggiunto l'avvocato cassazionista Pier Paolo Poggioni, che ha contribuito alla pubblicazione con un contributo sullo stato di diritto e i fondi europei. "Le sentenze della Corte europea – ha rilevato il Prof. Enea Franza – hanno forza di "quasi" legge, alla quale gli stati dell'Unione Europea non possono che conformarsi. Questo è ancora più vero nel mondo della finanza dove la globalizzazione è già un fatto acquisito. Questo impone un maggior coordinamento delle politiche di vigilanza per garantire ina piena tutela del risparmio proprio in un Paese come il nostro che e tradizionalmente un detentore di ricchezza finanziaria". "La gran parte delle leggi e degli atti normativi negli Stati membri – ha puntualizzato l'On. Alessandro Battilocchio, già europarlamentare e membro Commissione politiche UE – si inserisce in una cornice comunitaria: sono sempre di più le materie che vedono Bruxelles al centro delle dinamiche. Il principio del primato del diritto dell'Unione europea di basa sul concetto che in caso di conflitto tra diritto dell'Unione e diritto di uno Stato, prevale il diritto dell'Unione. Il principio del primato del diritto dell'Unione si è consolidato nel tempo mediante la giurisprudenza della Corte di giustizia dell'Unione europea, anche se non è sancito dai trattati dell'Unione. Nella sentenza Van Gend en Loos contro Nederlandse Administratie der Belastingen (Causa 26/62), la Corte ha dichiarato che le leggi adottate dalle istituzioni dell’Unione sono in grado di creare diritti giuridici che possono essere rivendicati da persone fisiche e giuridiche dinanzi ai tribunali degli Stati membri. Pertanto, il diritto dell’Unione ha un’applicabilità diretta. Nella sentenza Costa contro ENEL (Causa 6/64), la Corte ha sviluppato ulteriormente il principio dell’applicabilità diretta e ha colto l’idea che gli obiettivi dei trattati sarebbero stati compromessi se il diritto dell’Unione fosse stato subordinato al diritto nazionale. Con il trasferimento di alcuni poteri all’Unione, gli Stati membri hanno limitato i loro diritti sovrani; pertanto, per essere efficaci, le norme dell’Unione devono prevalere su qualsiasi disposizione del diritto nazionale, comprese le costituzioni. Il principio del primato è volto quindi a garantire che i cittadini siano tutelati uniformemente dal diritto dell’Unione in tutti i territori dell’Unione stessa. Si noti che il primato del diritto dell’Unione si applica solo laddove gli Stati membri hanno ceduto la sovranità all’Unione, in settori quali il mercato unico, l’ambiente, i trasporti. Non si applica, invece, in settori quali l’istruzione, la cultura o il turismo. L’Italia è uno dei Paesi fondatori dell’Unione: mai come ora la nostra voce è ascoltata a Bruxelles, grazie soprattutto ad un Governo autorevole, stabile e con le idee chiare. È basilare quindi per il nostro Paese proseguire un’azione proattiva in ambito europeo, avvicinando sempre di più istituzioni e cittadini a quel contesto contesto europeo che abbiamo contribuito a costruire". Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
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