#IA e sanità
Explore tagged Tumblr posts
Text
Intelligenza Artificiale: Opportunità e Sfide per il Futuro. Come l’IA sta trasformando la nostra società, dall’economia alla sanità, e quali sono i rischi da affrontare. Alessandria today
L’intelligenza artificiale al centro del cambiamento. Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) ha rivoluzionato numerosi settori, offrendo strumenti innovativi che migliorano la qualità della vita e l’efficienza delle aziende
L’intelligenza artificiale al centro del cambiamento.Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) ha rivoluzionato numerosi settori, offrendo strumenti innovativi che migliorano la qualità della vita e l’efficienza delle aziende. Dalla diagnosi precoce di malattie alla guida autonoma, fino alla creazione di contenuti digitali, le potenzialità dell’IA sembrano illimitate. Tuttavia, questo…
#Alessandria today#algoritmi#applicazioni IA#Artificial Intelligence Act#automazione#automazione industriale#bias algoritmico#Deep learning#diagnostica medica#Economia digitale#etica dell’IA#formazione lavoro#futuro lavoro#Google News#IA#IA e sanità#Impatto Sociale#Innovazione#Intelligenza artificiale#intelligenza artificiale e diritti umani#intelligenza artificiale e scuola#italianewsmedia.com#machine learning#normative IA#Pier Carlo Lava#Privacy#progresso scientifico#regolamentazione IA#rivoluzione tecnologica#sicurezza dati
0 notes
Text
🔭 Esclusivo: Dopo Trento, Venezia, Milano... la nuova distopia urbana approda ora a Palermo.
👉 "Si chiama CORO ed è il progetto per la Control Room del Comune" inaugurato alla presenza del Ministro degli Interni Piantedosi, di Schifani e del sindaco Lagalla, oltre che del Prefetto e del Questore. "La fase sperimentale verrà avviata in questi giorni, mentre la piena operatività verrà raggiunta l'anno prossimo" (Blogsicilia)
👉 Con la nuova control room, "Palermo diventa una Smart City", "un piccolo passo avanti verso la Città Digitale". Il sistema è stato realizzato dalla SISPI, una società a partecipazione comunale per la "realizzazione di soluzioni innovative e complesse" che si occupa, appunto, di Smart City, transizione digitale e gestione dati "in linea con lo sviluppo del modello di Smart Community indicato dal Comune" (un termine che, per chi avesse letto il nostro dossier dedicato, deve far scattare l'allarme).
👉 "Quello di Palermo è un esempio per tutto il Paese. L'intelligenza artificiale entra nella gestione del controllo di sicurezza delle città" ha affermato Piantedosi. Insomma, non solo videocamere, ma sensoristica capillare, IA ed un nuovo paradigma di gestione del rapporto cittadino/territorio/pubblica amministrazione.
👉 Sono numerosi gli ambiti in cui opera la piattaforma: trasporti, sicurezza, rifiuti, ambiente, emergenze varie e anche "Attività produttive". (Monreale Press)
Queste sono solo alcune delle caratteristiche di una progettualità sperimentale che non si limita alla sorveglianza e al controllo del territorio e della popolazione, ma che mira ad "efficientarne" gli spazi, le attività, le abitudini e quindi la vita secondo gli interessi e la visione del Capitale finanziario e tecnologico, oltre che di tutti le consorterie, pubbliche e private, nazionali e sovranazionali, che ne promuovono l'attuazione.
Rise up against the TECHNOCRACY!
https://t.me/canalemiracolomilano
Giorgio Bianchi
Soldi per questi obbrobri ce ne sono a tinchitè. Per la sanità (cito a caso) invece...
3 notes
·
View notes
Text
Mentre iniziamo il 2025, l'intelligenza artificiale è pronta a rivoluzionare vari settori, dalle operazioni aziendali all'istruzione e alla sanità, con previsioni che indicano agenti AI più sofisticati, un'adozione crescente dell'AI multimodale e un'enfasi sempre maggiore sulle soluzioni specifiche per settore.
Entro il 2025, si prevede un'impennata nell'adozione dell'IA da parte delle imprese, con previsioni che indicano che oltre il 70% delle aziende implementerà tecnologie di intelligenza artificiale: questa diffusione sarà guidata dai progressi nell'apprendimento multimodale e nella consapevolezza contestuale, permettendo all'IA di offrire soluzioni più sfumate e specifiche per settore.
Nel settore dell'istruzione, le innovazioni dell'IA si concentreranno su percorsi di apprendimento personalizzati, tutor IA e creazione di contenuti intelligenti, rivoluzionando il modo in cui gli studenti interagiscono con il materiale educativo.
0 notes
Text
01 EVOLUZIONE ED EFFETTI DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE #50LAM_INTELLIGENZA_ARTIFICIALE
youtube
L'Intelligenza Artificiale (IA) sta rivoluzionando le industrie, permettendo alle macchine di simulare l'intelligenza umana. L'IA include campi come apprendimento automatico, elaborazione del linguaggio naturale e robotica. Supporta tecnologie come chatbot e veicoli autonomi, trasformando sanità, finanza ed educazione. Questa guida introduce concetti chiave, storia, tipi di IA (stretta, generale, super IA) e applicazioni. Scopri le reti neurali, le decisioni basate sui dati e le implicazioni etiche. Con l'IA in rapida evoluzione, comprenderne le basi è essenziale. Che tu sia uno studente, un professionista o un curioso, questa panoramica offre solide basi per esplorare il potenziale dell'IA.
#IntelligenzaArtificiale #ApprendimentoAutomatico #TendenzeIA #InnovazioneTecnologica #FuturoDellIA #ApplicazioniIA #TrasformazioneDigitale #IAInAzienda #ImparaIA #IAEsplicata
#IntelligenzaArtificiale#ApprendimentoAutomatico#TendenzeIA#InnovazioneTecnologica#FuturoDellIA#ApplicazioniIA#TrasformazioneDigitale#IAInAzienda#ImparaIA#IAEsplicata#Youtube
0 notes
Text
0 notes
Text
Ancona: "Extra G7 Salute" dal 3 al 13 ottobre si propone di informare e sensibilizzare i cittadini sull’uso dell’intelligenza artificiale (IA) in sanità
Ancona: "Extra G7 Salute" dal 3 al 13 ottobre si propone di informare e sensibilizzare i cittadini sull’uso dell’intelligenza artificiale (IA) in sanità. Extra G7 Salute - il festival del vivere bene da ogni punto di vista’ in programma dal 3 al 13 ottobre ospita uno degli argomenti di maggiore attualità, ovvero il ruolo della Intelligenza Artificiale, in questo caso, in sanità. L’evento, che si terrà presso la Loggia dei Mercanti dalle ore 9.00,... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
0 notes
Text
Impatto dell'Intelligenza Artificiale sulla Chiesa: Riflessioni e Prospettive
Angelica Bianco Intelligenza Artificiale sfida o opportunità per la Chiesa?Introduzione:L’intelligenza artificiale (IA) sta trasformando rapidamente molteplici aspetti della nostra vita quotidiana, dall’economia alla sanità, passando per l’educazione. Ma quale sarà il suo impatto sulla sfera religiosa, in particolare nella Chiesa? Questo articolo esplora le potenzialità e le sfide di una…
0 notes
Link
Il governatore al Laboratorio Sanità 20/30, 'regioni governo e mondo scientifico insieme per rispondere meglio esigenze di salute dei cittadini' L’intelligenza artificiale "credo che, per quanto riguarda i livelli di accesso alle prestazioni sanitarie, possa aiutare a diminuire le differenze" di accesso "perché, se noi mettiamo a disposizione la tecnologia, mettiamo a disposizione un sapere universale che può essere veramente diffuso e colmare i diversi problemi ma anche all’interno delle regioni". Lo ha detto Massimiliano Fedriga, presidente Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e presidente Conferenza delle Regioni e Pa, intervenendo oggi, nel corso della prima giornata del Laboratorio Sanità 20/30 Ai (intelligenza artificiale) che riunisce nella residenza di Villa Manin a Codroipo (Ud), con l’obiettivo di diventare un appuntamento annuale di confronto tra esperti nazionali ed europei, manager pubblici e privati, istituzioni, professionisti della sanità e partner tecnologici. "Pensiamo per esempio alle aree interne dove, magari, la disponibilità del medico di medicina generale non c'è sempre, oppure a molti chilometri di distanza - continua Fedriga - l'intelligenza artificiale e le nuove tecnologie possono fare un monitoraggio costante, soprattutto dei pazienti con cronicità e riuscire quindi a garantire sempre che lo stesso paziente sia controllato per intervenire in caso di necessità. In realtà" l’intelligenza artificiale "va a ridurre le differenze".Come sottolinea il presidente Fedriga, la scelta di riunire la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano all’interno dell’evento organizzato dal Laboratorio Sanità 2030 Fvg, Regione Friuli Venezia Giulia e Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) non è casuale. L’obiettivo è sottolineare l’importanza di "mettere a disposizione le nuove tecnologie per migliorare i servizi ai cittadini. L'utilizzo dell’intelligenza artificiale in modo consapevole - aggiunge - ci mette di fronte a nuovi percorsi che dobbiamo trasformare da sfide a opportunità. Le carenze che oggi viviamo nel sistema sanitario possono essere s colmate. È chiaro che, da questo punto di vista, siamo agli albori di un percorso che, sappiamo, dovremo costruire e migliorare negli anni, ma serve una grande alleanza fra le istituzioni e il mondo scientifico al fine di dare risposte più efficienti ai cittadini".L'intelligenza artificiale "può rappresentare, per quanto riguarda il diritto alla salute, un cambiamento di carattere epocale in termini di dati che si possono analizzare anche solo nella medicina preventiva - osserva Fedriga - Le regioni hanno un ruolo da protagonista per quanto riguarda le risposte di salute e per questo dobbiamo lavorare, insieme ovviamente al governo", coinvolto con alcuni parlamentari nella due giorni friulana, "in una grande alleanza per cercare di mettere a terra", a servizio dei cittadini "gli strumenti e le risoluzione che ci sono o che saranno a disposizione". Fonte
0 notes
Text
L'alba di una nuova era: come l'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo del lavoro
L'avvento dell'intelligenza artificiale (IA) sta segnando l'inizio di una nuova era nel panorama lavorativo globale. Questa rivoluzionaria tecnologia non solo sta trasformando i modi in cui lavoriamo, ma sta anche creando un vasto spettro di nuove professioni. Mentre alcune attività vengono automatizzate, emergono nuove opportunità di lavoro che richiedono competenze e conoscenze specifiche legate all'IA. Si tratta di un cambiamento radicale che pone le basi per un futuro in cui la collaborazione uomo-macchina diventerà sempre più stretta. Un recente articolo pubblicato su Forbes esplora in dettaglio 12 nuove professioni emerse nell'era dell'IA generativa, mettendo in luce come l'intelligenza artificiale non sia più un semplice strumento nelle mani degli innovatori, ma un compagno di lavoro a pieno titolo. L'IA sta aprendo le porte a possibilità prima inimmaginabili in diversi settori, dalla sanità all'educazione, fino all'intrattenimento e oltre. In questo contesto, è fondamentale comprendere come l'intelligenza artificiale stia modellando nuovi percorsi professionali e quali saranno le competenze più richieste in questo panorama in rapida evoluzione. La diffusione dell'IA sta influenzando profondamente anche il modo in cui le aziende pianificano e realizzano i loro processi produttivi, portando alla creazione di ruoli lavorativi inediti, che vanno dagli ingegneri e ricercatori specializzati in IA, ai consulenti per l'etica dell'intelligenza artificiale, fino agli analisti di dati e specialisti in cybersecurity. Università e istituti di formazione stanno rapidamente adattando i loro curricula per includere competenze specifiche legate all'IA, preparando così le future generazioni a un mercato del lavoro in cui la comprensione e la gestione dell'intelligenza artificiale saranno competenze fondamentali. Si tratta di una trasformazione che non solo apre nuove strade professionali, ma richiede anche una riflessione profonda sulle implicazioni etiche e sociali dell'impiego dell'IA nel lavoro. Professioni emergenti nell'epoca dell'intelligenza artificiale L'espansione dell'intelligenza artificiale sta generando una vasta gamma di nuove professioni, alcune delle quali erano inimmaginabili fino a pochi anni fa. La peculiarità di questi nuovi ruoli lavorativi è che richiedono una combinazione unica di competenze tecniche, creative e analitiche, delineando un futuro lavorativo estremamente dinamico e interdisciplinare. Tra le professioni più in voga troviamo gli sviluppatori e i programmatori di IA, figure centrali nella creazione e nell'ottimizzazione di algoritmi intelligenti. Questi esperti non solo devono possedere solide competenze in informatica e programmazione, ma anche una comprensione approfondita delle implicazioni etiche e sociali del loro lavoro, in quanto le applicazioni che sviluppano possono avere un impatto significativo sulla società. Un altro ruolo in forte ascesa è quello dell'analista di dati (data scientist), il cui compito è interpretare e trasformare enormi quantità di dati in informazioni utili per le strategie aziendali. Questa figura richiede una notevole abilità analitica, unita a una conoscenza approfondita degli strumenti e delle tecniche di data mining e machine learning. Non meno importanti sono i consulenti in etica dell'IA, professionisti che si occupano di valutare e garantire che l'uso dell'intelligenza artificiale nelle varie applicazioni rispetti i principi etici e le normative vigenti. Questo ruolo richiede una profonda comprensione sia delle tecnologie IA sia delle questioni legali ed etiche correlate. Anche il settore delle risorse umane sta vivendo una trasformazione, con la nascita della figura del responsabile dell'adattamento dell'IA (AI adoption manager), il quale si occupa di integrare le soluzioni di intelligenza artificiale all'interno dei processi aziendali, garantendo che le tecnologie siano utilizzate in modo efficace ed etico. Queste professioni emergenti dimostrano come l'intelligenza artificiale non sia un semplice fenomeno tecnologico, ma un motore di cambiamento che interessa molteplici aspetti della vita lavorativa e richiede un approccio multidisciplinare. La formazione continua e l'aggiornamento costante delle competenze diventano quindi elementi chiave per chi desidera navigare con successo in questo nuovo panorama professionale. L'Intelligenza artificiale nel settore del gioco: evoluzione e nuove competenze Nel contesto di un mercato del lavoro sempre più influenzato dall'intelligenza artificiale, diventa fondamentale non solo sviluppare competenze tecniche specifiche, ma anche coltivare abilità trasversali come la capacità di adattamento, il pensiero critico e la creatività. Queste competenze sono cruciali non solo nelle nuove professioni legate direttamente all'IA, ma anche in settori apparentemente distanti dalla tecnologia, che stanno tuttavia subendo un'inevitabile trasformazione digitale. Un esempio sorprendente di questo fenomeno si riscontra nel mondo dei casinò online. Questo settore, tradizionalmente basato su giochi di fortuna e abilità, sta sperimentando un'evoluzione notevole grazie all'adozione dell'intelligenza artificiale. L'IA viene utilizzata per migliorare l'esperienza utente, personalizzare le offerte e aumentare la sicurezza. In un contesto così innovativo, cresce la domanda di professionisti capaci di gestire queste tecnologie avanzate, con competenze che spaziano dall'analisi dati alla cybersecurity. Inoltre, con l'aumento dell'interesse verso i casinò online, si è sviluppato un mercato parallelo di servizi di recensione e valutazione. Le recensioni dei migliori casinò online aams forniscono agli utenti informazioni dettagliate sui vari servizi, la qualità dei giochi, le politiche di sicurezza e l'affidabilità delle piattaforme. Queste recensioni richiedono un'approfondita conoscenza del settore, oltre a competenze di scrittura, analisi e una comprensione dell'IA, per valutare correttamente come questa tecnologia influenzi l'esperienza del giocatore. L'esempio dei casinò online dimostra come l'IA stia influenzando una varietà di settori in modi talvolta inaspettati, creando nuove opportunità professionali e nuove sfide. In un mondo sempre più interconnesso e digitalizzato, la capacità di adattarsi e comprendere l'impatto delle nuove tecnologie diventa un ingrediente chiave per il successo professionale in qualsiasi settore. Read the full article
0 notes
Text
Le tendenze tecnologiche da tenere d'occhio nel 2024
Il panorama tecnologico è in continua evoluzione, e il 2024 promette di essere un anno ricco di innovazioni che cambieranno il nostro modo di vivere e lavorare. Numerose tendenze emergono dalle ricerche di esperti del settore, anticipando le trasformazioni che caratterizzeranno il prossimo anno. In questo articolo, esploreremo alcune delle principali tendenze tecnologiche da tenere d'occhio nel 2024, basandoci su fonti affidabili e autorevoli. 1. Intelligenza Artificiale (IA) e Apprendimento Automatico (ML) L'Intelligenza Artificiale e l'Apprendimento Automatico hanno già rivoluzionato diversi settori, ma nel 2024 ci aspettiamo una crescita ancora più rapida. Fonti come il rapporto di Gartner sottolineano l'adozione sempre più diffusa di algoritmi di apprendimento automatico in applicazioni aziendali e la continua integrazione dell'IA in dispositivi di consumo. Ciò porterà a un aumento dell'efficienza operativa e all'innovazione in settori come la sanità, la finanza e la produzione. 2. 5G e la Connessione Ultraveloce La diffusione della tecnologia 5G sarà una delle principali storie del 2024. Le fonti indicano che la copertura 5G continuerà a espandersi, portando connessioni ultraveloci a una vasta gamma di dispositivi. Ciò avrà un impatto significativo su settori come l'Internet delle cose (IoT), consentendo comunicazioni più veloci e affidabili tra dispositivi connessi, e su servizi di streaming e giochi online che beneficeranno di una maggiore larghezza di banda. 3. Realità Aumentata (AR) e Virtual Reality (VR) L'AR e la VR stanno diventando sempre più accessibili e si prevede che nel 2024 avranno un impatto considerevole. Secondo studi condotti da IDC, l'adozione di soluzioni AR e VR crescerà in diversi settori, inclusi l'istruzione, la formazione aziendale e la medicina. L'esperienza utente sarà migliorata attraverso l'uso di queste tecnologie immersive, creando nuove opportunità per le imprese e migliorando la fruizione dei contenuti digitali. 4. Sicurezza Informatica Avanzata Con la crescente minaccia di cyberattacchi, la sicurezza informatica sarà una priorità nel 2024. Le fonti riferiscono che ci sarà un aumento degli investimenti in soluzioni avanzate di sicurezza, come l'intelligenza artificiale applicata alla rilevazione delle minacce e la crittografia quantistica. Gli esperti prevedono anche un maggiore focus sulla formazione del personale per migliorare la consapevolezza sulla sicurezza informatica. 5. Sostenibilità Tecnologica La sostenibilità sarà al centro delle attenzioni nel 2024, con un crescente interesse per soluzioni tecnologiche eco-friendly. Le fonti indicano che le aziende saranno sempre più orientate a implementare pratiche sostenibili, adottando tecnologie a basso impatto ambientale e promuovendo l'efficienza energetica. Questa tendenza non solo risponde alle preoccupazioni ambientali, ma può anche generare risparmi significativi a lungo termine. Foto di 51581 Read the full article
0 notes
Text
L’intelligenza artificiale: un’alleata per la medicina del futuro. Conferenza della Fondazione Italiana Linfomi: focus sui linfomi e l’innovazione scientifica
La Fondazione Italiana Linfomi (FIL) organizza un evento di grande rilevanza dal titolo “L’intelligenza artificiale: un’alleata per la medicina del futuro – Focus sui linfomi e la ricerca scientifica”, che si terrà il prossimo 19 dicembre 2024, dalle ore 18:00 alle 20:00, presso l’Aula Magna dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” a Alessandria. L’evento. La conferenza esplorerà…
#Alessandria eventi#Alessandria today#big data sanità#conferenze mediche#conferenze sanitarie#cura dei linfomi#diagnosi linfomi#diagnosi precoce#evento Alessandria#evento gratuito#Fondazione Italiana Linfomi#futuro della medicina#GIANLUCA GAIDANO#Google News#IA e salute#IA in medicina#Innovazione tecnologica#Intelligenza artificiale#italianewsmedia.com#Linfomi#Luca Piovesan#Marco Ladetto#medicina del futuro#medicina di precisione#medicina e IA.#medicina moderna#Medicina traslazionale#personalizzazione terapie#Pier Carlo Lava#Pietro Antonio Grassi
0 notes
Text
Il panorama della sicurezza informatica registra un incremento delle minacce
Incremento degli attacchi informatici facendo ricorso a nuove tecniche, frequenti attacchi diretti contro numerose organizzazioni. Nonostante l'attenuazione degli effetti prodotti dal conflitto sul settore delle cyberminacce, la persistenza di questi pericoli sottolinea la costante necessità di una maggiore vigilanza e di robuste contromisure in grado di neutralizzare l'ininterrotta pressione di cyberattacchi in continua evoluzione. Negli ultimi mesi Check Point Research ha seguito da vicino i casi di un Advanced Persistent Threat (Apt) di matrice cinese rivolto contro enti governativi, di un malware che si nascondeva dietro app dall'aspetto legittimo, di una nuova versione di un tool di spionaggio cinese diffuso attraverso dispositivi Usb e di un firmware pericoloso impiantato su router Internet. I cybercriminali, inoltre, continuano a sfruttare la rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale, estendendo le limitazioni delle piattaforme di Ia generativa come ChatGpt4. Nel secondo trimestre del 2023 è stato registrato un incremento dell'8% nella media globale dei cyberattacchi settimanali, rispetto all'anno precedente, e il numero medio di incidenti settimanali ha raggiunto la punta di 1258 eventi per organizzazione, il valore più alto rilevato da Check Point Research nell'ultimo biennio. Durante questo trimestre del 2023 è il settore Scuola/Ricerca quello che ha registrato il più alto numero di cyberattacchi con una media di 2179 incidenti settimanali per organizzazione. Tuttavia, seppur preoccupante, questo dato rappresenta una flessione del 6% rispetto allo stesso trimestre del 2022. In seconda posizione il settore Pubblica Amministrazione/Forze Armate con una media di 1772 eventi alla settimana, dato che rappresenta un incremento del 9% rispetto al medesimo periodo di un anno fa. Segue a brevissima distanza il settore della Sanità con una media di 1744 cyberattacchi settimanali che si traducono in un significativo incremento del 30% anno su anno. Sempre nel corso del trimestre analizzato da Cpr, l'Africa ha totalizzato la media settimanale più alta di cyberattacchi per organizzazione con 2164 incidenti, valore che corrisponde a un aumento del 23% rispetto allo stesso trimestre del 2022. Anche la regione Apac ha visto aumentare del 22% il numero medio di eventi settimanali per organizzazione da un anno all'altro arrivando a una media di 2046. Per quanto riguarda gli attacchi ransomware, 1 organizzazione su 44 a livello mondiale è stata colpita:un dato che rappresenta però una riduzione del 9% rispetto al secondo trimestre del 2022, quando 1 organizzazione su 40 aveva dovuto affrontare incidenti di questo genere. Apac ed Europa hanno visto incrementare significativamente gli attacchi ransomware da un anno all'altro, con aumenti rispettivamente del 29% e del 21%. Segue il Nordamerica con un aumento del 15% anno su anno. In questo contesto, il settore Pubblica Amministrazione/Forze Armate è stato quello bersagliato dal più alto numero di attacchi ransomware che hanno colpito 1 organizzazione su 25, con un lieve calo del 4% rispetto all'anno scorso. Al secondo posto il settore della Sanità con 1 organizzazione su 27 colpita, una proporzione che rappresenta un aumento del 16% da un anno all'altro. A poca distanza il settore Scuola/Ricerca con 1 organizzazione su 31 presa di mira dal ransomware per una flessione del 2% rispetto all'anno precedente. Quali sono allora i consigli di Cpr al riguardo: - patch sempre aggiornate: mantenere computer e server sempre aggiornati applicando le patch di sicurezza, in particolare quelle evidenziate come critiche, può contribuire a limitare la vulnerabilità ai cyberattacchi; - corsi di cyber awareness: una formazione frequente per sensibilizzare sui temi della cybersicurezza è essenziale per proteggersi dagli attacchi informatici; - rafforzare l'autenticazione utente: i cybercriminali sfruttano normalmente Remote Desktop Protocol (Rdp) e tool simili per stabilire un accesso remoto ai sistemi colpiti utilizzando credenziali di login sottratte o indovinate per tentativi. Una volta entrati, gli autori di questi attacchi informatici possono installare e lanciare in esecuzione codice ransomware su una macchina crittografando tutti i file residenti al suo interno. Questo potenziale vettore di cyberattacco può essere neutralizzato mediante sistemi di autenticazione forte. Una policy che imponga l'uso di password forti con autenticazione multi-fattore e la sensibilizzazione del personale sugli attacchi di phishing studiati per sottrarre le credenziali di accesso sono componenti essenziali della strategia di cybersicurezza di un'organizzazione; - mantenere aggiornato il software: a volte i cybercriminali scoprono un punto di ingresso nelle app e nel software dei loro obiettivi, ne identificano le vulnerabilità e quindi le sfruttano. Per fortuna vi sono sviluppatori che ricercano attivamente le vulnerabilità ancora sconosciute per neutralizzarle con delle patch. Per poter usare queste patch occorre possedere una strategia di gestione delle stesse, ed essere certi che tutti i membri del team siano costantemente aggiornati con le versioni più recenti; - prevenire è meglio che neutralizzare: molti sostengono che prima o poi i cyberattacchi avvengano e non ci sia modo di evitarli, quindi l'unica cosa che resta da fare è investire in tecnologie capaci di rilevare l'evento una volta che la rete sia stata violata per mitigare i danni prima possibile. La realtà è ben diversa. Non solo è possibile bloccare i cyberattacchi, ma addirittura prevenirli. Muniti delle giuste tecnologie, la maggior parte degli attacchi informatici, anche quelli più avanzati, possono essere evitati senza interrompereil normale flusso del business; - soluzioni anti-ransomware: alcuni operatori specializzati in ransomware preparano accuratamente email di spear phishing altamente mirate usandole come vettore di attacco. Sono messaggi che possono trarre in inganno anche il dipendente più attento, con la conseguenza che il ransomware riesce ad accedere ai sistemi interni di un'organizzazione. Proteggersi da questo ransomware che “scivola attraverso le crepe” richiede una soluzione di sicurezza specializzata. Per raggiungere i propri obiettivi, il ransomware deve poter effettuare determinate azioni anomale come aprire e crittografare una grande quantità di file. Le soluzioni anti-ransomware monitorano i programmi presenti su un computer cercando i comportamenti sospetti che vengono normalmente tenuti dal ransomware; appena emergono questi comportamenti, il software può entrare in azione per fermare il processo di crittografia prima che i danni possano estendersi. Read the full article
0 notes
Text
5 tecnologie del futuro che cambieranno il mondo
Il mondo in cui viviamo sta cambiando sempre più rapidamente grazie alla tecnologia. Ci sono molte tecnologie in evoluzione costante che possono rivoluzionare il futuro dell'umanità. Qui ci concentreremo sulle 5 tecnologie del futuro che potrebbero veramente cambiare il mondo e la vita come la conosciamo.
Scopri le 5 tecnologie del futuro che rivoluzioneranno il mondo! Dagli smartphone pieghevoli alla realtà virtuale, alla stampa 3D, all'intelligenza artificiale e alla robotica,
Negli ultimi anni, l'innovazione tecnologica è stata sempre più rapida e ha portato a cambiamenti significativi in molti settori. Ci sono alcune tecnologie emergenti che si prevede avranno un impatto ancora maggiore sul mondo in futuro. Ma senza perdere ancora tempo ecco le cinque tecnologie del futuro che potrebbero cambiare il mondo.
Le nuove tecnologie del futuro
Queste cinque tecnologie emergenti potrebbero avere un impatto significativo sul mondo nel prossimo futuro, portando a cambiamenti positivi in molti settori. Tuttavia, come con tutte le tecnologie, ci sono anche preoccupazioni e sfide da affrontare, come la sicurezza, la privacy e le conseguenze impreviste. Sarà importante monitorare attentamente questi sviluppi e affrontare le sfide in modo responsabile. Intelligenza Artificiale (IA)
L'IA sta diventando sempre più sofisticata grazie ai progressi nella tecnologia del machine learning e alla disponibilità di grandi quantità di dati. L'IA può già essere utilizzata per migliorare l'efficienza in molti settori diversi come la produzione, la logistica, la medicina e l'agricoltura. In futuro, l'IA potrebbe aiutare a risolvere alcuni dei problemi più complessi del mondo come la povertà, la fame e la malattia. Internet delle cose (IoT)
L'IoT sta già trasformando la nostra vita quotidiana grazie alla domotica e all'automazione domestica. In futuro, l'IoT potrebbe avere un impatto enorme sull'agricoltura, dove i sensori possono raccogliere informazioni sull'umidità del suolo, la temperatura, l'irrigazione, l'illuminazione e la fertilità. Queste informazioni potrebbero essere utilizzate per ottimizzare il processo di coltivazione riducendo lo spreco di risorse, aumentando le rese e migliorando la qualità dei prodotti alimentari. Energia rinnovabile
La transizione verso fonti energetiche rinnovabili è stata una tendenza in corso da molti anni e il loro uso è destinato a crescere sempre di più. Tecnologie come i pannelli solari, i mulini a vento e il biocarburante stanno già rivoluzionando la produzione di energia e riducendo la dipendenza dalle fonti di energia fossile. In futuro, l'energia rinnovabile potrebbe diventare la principale fonte di energia in tutto il mondo rendendo l'umanità molto più sostenibile ed ecologica. Criptovalute e blockchain
Le criptovalute e la blockchain hanno rivoluzionato il modo in cui gestiamo le transazioni finanziarie. Le criptovalute offrono elevati livelli di sicurezza e anonimato, mentre la blockchain consente la registrazione e la verifica di transazioni senza la necessità di un intermediario. In futuro, la blockchain potrebbe diventare una tecnologia fondamentale per la gestione di diversi settori come il commercio elettronico, la logistica, la sanità, il governo e molto altro. Realta' virtuale e aumentata
La realtà virtuale e la realtà aumentata sono tecnologie ancora in fase di sviluppo ma con un enorme potenziale. La realtà virtuale consente di entrare in un mondo completamente diverso, mentre la realtà aumentata consente di sovrapporre immagini digitali sul mondo reale. In futuro, queste tecnologie potrebbero essere utilizzate in vari modi come l'istruzione, l'arte, i videogiochi, il commercio, la medicina, il turismo e molto altro.
Conclusione
Le cinque tecnologie descritte sopra sono in continua evoluzione e sviluppo ma possono avere un impatto incredibile sul futuro del mondo e della vita dell'umanità. Ciascuna di queste tecnologie offre vantaggi immediati e a lungo termine. Il futuro è ancora pieno di incertezze ma la tecnologia ci offre opportunità uniche per affrontarlo con successo.
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida sulle 5 tecnologie del futuro che cambieranno il mondo. Prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluti. Read the full article
0 notes
Text
WORKSHOP “AI RISKS MITIGATION”
Nella società digitale l’AI, Artificial Intelligence, ricopre un ruolo centrale. Asc27 ha voluto raccogliere in un workshop le riflessioni che accompagnano l’avvento di questa tecnologia, rischi e benefici, invitando a discuterne istituzioni, italiane ed europee, e rappresentanti delle imprese:
ON. ANGELO TOFALO (già sottosegretario alla Difesa): “La IA riguarda molti settori, dalle Istituzioni alla difesa, passando per la logistica, le risorse umane e la sicurezza IT. Di conseguenza rappresenta una sfida che non possiamo evitare. È compito del legislatore ascoltare le voci dei vari settori trattandosi di una tematica complessa, non solo dal punto di vista tecnico. Parlando di AI e tecnologie digitali come filosofi e analisti abbiamo capito che ci sono dei rischi legati alla società, che oggi possiamo ormai chiamare “società digitale”. Parliamo spesso di due blocchi, quello Occidentale e quello Orientale, USA e Cina. Siamo molto contenti che l’Italia ospiti questo evento, esprimendo l’animo europeo”.
ANDREA CONTE (funzionario Commissione Europea): “Vorrei ricordare che la UE ha cominciato a lavorare sulla strategia e sulla definizione nei confronti dell’AI già dall’aprile 2018 e già allora era chiaro che avrebbe avuto un grande impatto nei decenni a venire. Nel 2020 è stato pubblicato un White Paper sull’Intelligenza Artificiale che ha settato una chiara dizione a riguardo. L’Europa deve diventare e rappresentare un ecosistema di eccellenze e di fiducia. Per fare ciò bisogna attuare una serie di attività e iniziative. Nell’ambito della ricerca, la Commissione ha intenzione di investire circa 1 MLD l’anno e di mobilitare investimenti aggiuntivi nei settori privati tramite il Digital Europe Program e l’Horizon Europe Program, per aumentare la produzione industriale o per la manutenzione predittiva o l’uso di robot collaborativi. I benefici dell’AI sono chiari, non dimentichiamo le applicazioni nel campo della Sanità Digitale. Ma l’AI ha anche mostrato che ci sono dei rischi anche per la sicurezza umana che vanno affrontati come l’opacità degli algoritmi.
Spesso queste questioni non possono essere affrontate dalla legislazione che incontra molte difficoltà. Nel 2021 la Commissione ha proposto di stilare una cornice regolamentare per cercare di rispondere all’esigenza di mitigare queste problematiche. Ci sono essenzialmente 2 obiettivi: promuovere lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale e affrontarne i potenziali rischi. Questa iniziativa vuole rafforzare la fiducia, senza impedire lo sviluppo dell’IA. Per fare ciò, vogliamo affrontare i casi d’uso legati all’“high Risks”, facendo rispettare determinati requisiti, instillando il senso di responsabilità all’interno delle aziende. Ognuna deve adottare una politica di “Gestione dei Rischi”, il tutto prima di mettere determinati sistemi a AI a regime. La standardizzazione gioca un ruolo chiave”.
LUIGI CARROZZI (funzionario Garante Privacy): “Il Garante per la protezione dei dati personali ha una tradizione nel proteggere i diritti umani. Come può il GDPD supportare la legislazione per quanto riguarda l’AI? La regolazione sull’AI ha un esplicito memorandum che mette al centro un approccio di equilibrio tra tecnologia e protezione dei diritti umani con una particolare attenzione al riconoscimento delle minacce. Desiderio del GDPD è una libera circolazione dei dati e una particolare protezione dei diritti umani. Uno dei punti fondamentali è individuare i valori che vogliamo proteggere”.
LEON KESTER (ricercatore senior TNO, membro del Cen/Cenelec): “In Europa abbiamo già un quadro chiaro su come individuare i rischi: dobbiamo fare una distinzione tra gli algoritmi e chi sviluppa gli algoritmi. Dobbiamo codificare dei moduli di minaccia. Abbiamo anche capito che dobbiamo trovare un metodo per implementare questi obiettivi di sistema: lo chiamiamo ‘Associated Co-Feedback Loop’ basato sull’osservazione del ciclo di feedback socio-psico-tecno-fisico. Il sistema non può capire da solo molte cose, l’uomo deve specificare gli obiettivi. I sistemi AI non possono realmente comprendere le minacce, lo fanno gli uomini. Poiché la creatività umana è imprevedibile, dobbiamo costantemente mantenere aggiornati questi moduli di minaccia, poiché non cambia solo l’uomo ma anche l’ambiente”.
ROBERTO SARACCO, chair della Symbiotic Autonomous Systems Initiative di IEEE-FDC
ROBERTO SARACCO (chair della Symbiotic Autonomous Systems Initiative di IEEE-FDC): “Abbiamo contezza del fatto che l’AI viene spesso utilizzata senza la consapevolezza di quello che comporta. L’AI viene spesso vista solo nell’ottica di “funziona o non funziona” o in termini di migliori profitti. Vorrei mettere l’accento su alcuni punti: viene fatto molto lavoro nel campo dell’AI, si tratta comunque di un “work in progress”, di cui vedremo gli effetti reali tra un po’. A differenza della società in generale, l’industria vede l’AI come una realtà effettiva, concreta, già esistente. Viene visto come un cacciavite che va usato adesso. Usare questa tecnologia nel mondo delle industrie significa far riferimento a tre pilastri: dati, algoritmi e frameworks.
I dati sono il punto di partenza, alcuni possono soffrire di BIAS (pregiudizi) e pregiudicarne l’output e, a tal proposito, stiamo sviluppando modi per correggere i dati. Gli algoritmi oggi sono per lo più disponibili sullo “scaffale”, fatto reso possibile dai Big Players come Google e Amazon. Funziona bene, ma vi sono dietro una scarsa autorità e responsabilità. I frameworks sono quasi inesistenti eppure dovrebbero fornire il “quadro” in cui agire, dire se una cosa va bene, non va bene, è sicuro o rischioso. Si parla molto di dare un ambiente sicuro, regolamentazioni efficaci, ma nel cyber-spazio è difficile tenere conto di tutti i legami. L’AI assumerà un ruolo sempre più importante alla base di ogni decisione strategica delle aziende”.
ANTONIO CONTE (Reply): “In Reply stiamo sviluppando un prodotto AI che riguarda gli Avatar. La potenzialità dell’uso degli strumenti AI aumenta in modo esponenziale. La pandemia ha giocato un ruolo fondamentale perché ha causata una rapida disseminazione di tecnologie remote. Quali sono i rischi dell’AI legati ai dati personali? La privacy è essenziale e una parte importante riguarda la discriminazione. Nel momento in cui usiamo l’AI per prendere decisioni, abbiamo bisogno degli Standard da seguire e un’Autorità garante. Per l’autorità pubblica gli algoritmi dovrebbero essere pubblici. Credo che dovremmo utilizzare anche algoritmi per monitorare algoritmi, per capire se ciò che stiamo facendo è corretto o meno. Prima o poi arriveremo al punto in cui queste macchine saranno in grado di verificare la correttezza del loro stesso operato”.
ALESSANDRO MASSA (Responsabile Leonardo Labs): “Per Leonardo l’AI è una parte essenziale dello sviluppo. È ovvio che qualsiasi applicazione AI dovrà avere a che fare con un quadro normativo definito per essere utilizzata nel modo migliore possibile, rispettando le regole. Parliamo di una tecnologia che ha compiti molto specifici. Questa tecnologia non fa che continuare a svilupparsi ed ottiene risultati sempre più sorprendenti. Ma dobbiamo anche stare molto attenti. Dobbiamo anche gestire la competizione con USA e Cina, che hanno un set di regole e prospettive diverse dalle nostre. In certi contesti non sappiamo perché l’AI prende certe decisioni, questo significa che non la possiamo usare con noncuranza nelle applicazioni critiche di sicurezza, come ad esempio la salute. Ci stiamo lavorando. È importante capire come e quando implementare le regolamentazioni. Un altro aspetto è prettamente tecnologico: se uso un chatbot, nella regolamentazione questo è inquadrato in uno dei più alti rischi. Abbiamo quindi molti scenari di rischio da aggiustare. Un altro aspetto riguarda i costi, che rischiano di essere molto alti per quanto riguarda la manutenzione. Significa che solo le aziende più grandi potranno accedere a segmenti di mercato di un certo tipo”.
STEFANO MARTINAGLIA (Corporate Business Development - Head of Smart Cities & IoT Initiatives presso FINCANTIERI S.p.A): “Secondo noi di FINCANTIERI l’uso dell’AI dovrebbe essere consolidato ed esteso sia nel mondo civile che militare. Gli algoritmi oggi possono essere utilizzati quando entrano in interconnessione con l’elettromeccanica, sensori, IoT, produzione di dati nell’ottica di determinare un mondo più efficiente e digitale. Noi implementiamo tantissimo l’AI per quanto riguarda qualsiasi aspetto delle navi, dalla supply chain all’ingegneria, passando dalla manutenzione anche predittiva. All’interno del nostro gruppo abbiamo costruito un Technipol di innovazione e informazione e abbiamo cominciato a implementare alcune soluzioni che già utilizzano l’AI per sviluppare software ad hoc al fine di integrare e completare soluzioni già esistenti, facendo in modo di avere un controllo su di esse. Ci vogliamo assicurare di avere un certo livello di qualità e accuratezza nei dati. Vogliamo anche creare soluzioni che siano attente all’ambiente ecologico”.
NICOLA GRANDIS (Ceo ASC27): “Come startup lavoriamo con aziende di tutto il mondo, operanti in settori diversi. Cosa accomuna tutte queste realtà? Tutti sono spaventati dal rischio legato all’AI, specialmente dopo un certo documentario uscito su Netflix. Cos’è l’AI, cosa può fare, perché la si teme e come può invece essere d’aiuto? Molti lavoratori hanno paura che l’AI renda la loro posizione ridondante. L’AI non può sostituire l’intelligenza dell’uomo. L’AI può liberare l’uomo dalle mansioni ripetitive, permettendogli di avere più tempo per attività più creative. Avere standard e metriche è un punto importante per superare alcune di queste voci disinformate sull’AI. La nostra visione è ottimista. La regolamentazione è importante, ritengo che questo tipo di tecnologia non riguardi domande sul “se” o sul “quando”, ma piuttosto sul “come”. Giocando in un “campo da calcio” grande come il mondo intero, siamo, però, costretti a guardare anche le tendenze internazionali”.
PAOLO BENANTI (professore della Pontificia Università Gregoriana): “Lo spazio dell'etica, nella cultura e in una società in cui l'etica diventa fondamentale nel processo decisionale e non è in conflitto con la legge e la legislazione, è uno spazio di gentilezza all'interno del processo legislativo. L'etica della tecnologia interroga la tecnologia stessa per chiedersi quale sia l'ordine della funzione, lo spostamento del potere. Ogni infrastruttura inietta nella società di oggi algoritmi e strumenti decisionali che sono più o meno sofisticati, il che significa che hanno una dimensione politica. Questo significa che l'uso della tecnologia non dipende solo dal ruolo del legislatore, ma anche dal luogo in cui la tecnologia viene effettivamente utilizzata, dal modo in cui viene usata e dall'etica.
Nel 1924, la conferenza di Chabot a Ginevra decise che una lampadina elettrica doveva durare 2.000 ore, questo fu l'inizio dell'obsolescenza programmata. L'etica in questo caso, per quanto riguarda la standardizzazione, si chiede qual è il compromesso? Qual è la soglia all'interno di questa produzione industriale? Quindi l’etica è nemica del business? Per rispondere a questa domanda, vorrei fare un esempio che viene da New York, da Central Park. Se fate parte settore delle costruzioni, potreste pensare che Central Park sia una zona non commerciale. Central Park 2005 è stato valutato 300 miliardi di dollari. Se guardiamo a Central Park come misura dell'etica, perché è qualcosa che è stato acquistato a un prezzo molto basso in origine e che ora vale un'immensa quantità di denaro, è un esempio di ciò che potrebbe essere l'AI. Una corretta etica della tecnologia non solo deve essere qualcosa che non offende il business, ma può anche aiutare a sviluppare il business se è fatta by design”.
0 notes
Text
CROCE ROSSA DIGITALE
“Chi ti ha visitato oggi?”
“Il robot del reparto 2”
Se pensate che queste siano delle battute di un film di fantascienza, vi state sbagliando!
1.ROBOT
Pepper è un robot belga che è capace di leggere le emozioni dei pazienti, rispondere di conseguenza e svolgere attività come accompagnare i pazienti tra le corsie e i piani dell’ospedale fino a raggiungere il reparto cercato. Anche l’umanoide cinese Xiao Yi ha speso un intero anno a studiare testi di medicina, articoli di riviste specializzate e analizzare circa 2 milioni di cartelle cliniche.
Siete ancora scettici? E se vi dicessi che i robot sono solo una piccola parte dell’ applicazione digitale nella sanità?
State calmi, ora basta domande, vi svelerò tutto in questo post!
2.CHATBOT
L’intelligenza artificiale oltre ai robot appena citati ha infatti dato alla luce agli assistenti virtuali o “chatbot”. Uno di questi è Babylon, un bot made in UK che alimentato dall’intelligenza artificiale valuta i sintomi e i fattori di rischio per fornire informazioni mediche aggiornate e delle linee guida da seguire per migliorare il proprio stato di salute e stile di vita. Anche Ada, chatbot tedesca che è in grado di individuare le cause del malessere dell’interlocutore, suggerisce come risolvere il problema e mette in contatto il paziente con un medico specialista.
3.RICONOSCIMENTO DEGLI STIMOLI
L’intelligenza artificiale annovera anche la capacità di imparare dagli stimoli che le vengono proposti riconoscendo patologie come la tubercolosi, la polmonite o la BPCO. Ne è un esempio Cloud DX, startup canadese, che in base al suono di un colpo di tosse il software è in grado di rilevare la differenza tra tubercolosi, polmonite, infezione delle vie respiratorie superiori o bronchite.
4.DIAGNOSI PREDITTIVE
Nell’ambito della diagnostica, altra importante applicazione dell’intelligenza artificiale è l’uso degli algoritmi di tipo predittivo che sono in grado di prevedere, in base ad alcuni fattori di rischio, il futuro incorrere dei pazienti in particolari patologie. Tra gli studi avviati in questa direzione troviamo quello dell’Università di Nottingham la cui intelligenza artificiale è in grado di analizzare i dati medici dei pazienti e predire quali di loro corrono maggiormente il rischio di essere colpiti da un infarto o da un ictus nell’arco dei 10 anni successivi. Attualmente questa IA è riuscita a predire correttamente il “destino” di 355 pazienti. Anche la Google AI sta lavorando sull’analisi delle immagini retiniche per predire la possibilità di incorrere nella retinopatia diabetica, ma anche per prevedere l’insorgere di patologie cardiovascolari. Riesce a fare questo prendendo in considerazione fattori sia genetici che legati allo stile di vita.
Con la rivoluzione digitale il mondo healthcare non sarà più lo stesso e il tuo medico di base potrà non essere più un umano in carne ed ossa!
-Niccolò Bramante
0 notes
Link
"Le risorse non sono infinite" Sabrina De Camillis, Head Government Affair & Communication Gsk Italia - (Foto Adnkronos) "Partiamo da un dato: le risorse" per la sanità pubblica "non sono infinite, quindi bisogna usarle con efficacia anche magari utilizzando le nuove tecnologie, sistemi come l'intelligenza artificiale, cercare di ridurre la distanza tra le Regioni. La prevenzione deve giocare un ruolo decisivo da 'star' nel nuovo sistema sanitario, perché questo ci consente di mantenere un Ssn sostenibile e universale. Aggiungo che occorre puntare sulla prevenzione 2.0, implementare il Piano nazionale vaccinale" perché "vaccinare gli adulti significa risparmiare risorse che possono essere così destinate ad aree in cui c'è ancora molto da fare, come per esempio l'area oncologica". Lo ha detto Sabrina De Camillis, Head Government Affair & Communication Gsk Italia, a Roma a margine dell'evento Adnkronos Q&A 'Salute e sanità, una sfida condivisa'. Fonte
0 notes