#Pietro Antonio Grassi
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L’intelligenza artificiale: un’alleata per la medicina del futuro. Conferenza della Fondazione Italiana Linfomi: focus sui linfomi e l’innovazione scientifica
La Fondazione Italiana Linfomi (FIL) organizza un evento di grande rilevanza dal titolo “L’intelligenza artificiale: un’alleata per la medicina del futuro – Focus sui linfomi e la ricerca scientifica”, che si terrà il prossimo 19 dicembre 2024, dalle ore 18:00 alle 20:00, presso l’Aula Magna dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” a Alessandria. L’evento. La conferenza esplorerà…
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Nel nome dei Padri
Il Presidente De Nicola firma la Costituzione. Alla sinistra dell'immagine: De Gasperi, alla destra: Terracini.
Qui sotto l'elenco dei membri della Commissione per la Costituzione (o Commissione dei 75).
Gruppo democristiano (26 membri)
Gaspare Ambrosini
Giuseppe Maria Bettiol (sostituisce dal 10 aprile 1947 Giacinto Froggio, dimissionario, che il 6 febbraio 1947 aveva sostituito Ezio Vanoni, divenuto ministro)
Pietro Bulloni
Giuseppe Cappi
Giuseppe Caronia (sostituisce dal 22 febbraio 1947 Giuseppe Togni, divenuto sottosegretario di stato)
Giuseppe Codacci Pisanelli
Camillo Corsanego
Luigi De Michele
Francesco Dominedò
Giuseppe Dossetti
Maria Federici
Giacinto Froggio (sostituisce dal 2 luglio 1947 Umberto Tupini, divenuto ministro)
Giuseppe Fuschini
Angela Gotelli (sostituisce dal 6 febbraio 1947 Carmelo Caristia, dimissionario)
Giorgio La Pira
Giovanni Leone
Salvatore Mannironi
Giuseppe Micheli (sostituisce dal 22 febbraio 1947 Umberto Merlin, divenuto sottosegretario di stato)
Aldo Moro
Costantino Mortati
Attilio Piccioni
Giuseppe Rapelli
Ferdinando Storchi (sostituisce dal 2 luglio 1947 Amintore Fanfani, divenuto ministro)
Emilio Paolo Taviani
Egidio Tosato
Giovanni Uberti (sostituisce dal 24 luglio 1946 Giovanni Ponti, dimissionario)
Gruppo comunista (13 membri)
Giuseppe Di Vittorio (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Mario Assennato, dimissionario, che il 24 settembre 1946 aveva sostituito lo stesso Di Vittorio, dimissionario)
Edoardo D'Onofrio (sostituisce dal 27 febbraio 1947 Umberto Terracini)
Antonio Giolitti (sostituisce dal 29 maggio 1947 Riccardo Ravagnan, dimissionario)
Ruggero Grieco (Vice Presidente)
Nilde Iotti
Vincenzo La Rocca
Renzo Laconi (sostituisce dal 19 settembre 1946 Fabrizio Maffi, dimissionario)
Concetto Marchesi
Guido Molinelli (sostituisce dal 30 maggio 1947 Carlo Farini, dimissionario, che il 19 settembre aveva sostituito Giorgio Amendola, dimissionario)
Umberto Nobile
Teresa Noce
Antonio Pesenti (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Bruno Corbi, dimissionario, che il 24 settembre 1946 aveva sostituito lo stesso Pesenti, dimissionario)
Palmiro Togliatti
Partito Socialista Italiano (7 membri)
Leonetto Amadei (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Giovanni Lombardi, deceduto, che il 25 luglio 1946 aveva sostituito Alessandro Pertini, dimissionario)
Lelio Basso
Michele Giua
Ivan Matteo Lombardo
Pietro Mancini
Angelina Merlin
Ferdinando Targetti
Partito Socialista Lavoratori Italiani (6 membri)
Alessandro Bocconi
Emilio Canevari
Eduardo Di Giovanni (sostituisce dall'11 settembre 1946 Alberto Simonini, dimissionario)
Gustavo Ghidini (Vice Presidente)
Edgardo Lami Starnuti
Paolo Rossi
Gruppo Repubblicano (4 membri)
Giovanni Conti
Francesco De Vita (decaduto perché sottosegretario dal 22 dicembre 1947)
Tomaso Perassi (Segretario)
Oliviero Zuccarini
Unione Democratica Nazionale (4 membri)
Aldo Bozzi
Giuseppe Paratore
Giovanni Porzio
Vito Reale (sostituisce dal 16 giugno 1947 Giuseppe Grassi, divenuto ministro)
Gruppo Autonomista (3 membri)
Giulio Bordon
Piero Calamandrei
Emilio Lussu
Fronte liberale democratico dell'Uomo Qualunque (3 membri)
Francesco Colitto
Francesco Marinaro (Segretario)
Ottavio Mastrojanni
Gruppo Liberale (3 membri)
Bartolomeo Cannizzo (sostituisce dal 14 dicembre 1946 Gennaro Patricolo, dimissionario, che il 24 luglio 1946 aveva sostituito Ottavia Penna Buscemi, dimissionaria)
Orazio Condorelli (sostituisce dal 17 ottobre 1947 Roberto Lucifero d'Aprigliano, dimissionario)
Guido Cortese (sostituisce dal 27 giugno 1947 Luigi Einaudi, divenuto ministro)
Gruppo Misto (3 membri)
Gustavo Fabbri
Andrea Finocchiaro Aprile
Meuccio Ruini (Presidente)
Democrazia del Lavoro (2 membri)
Mario Cevolotto
Enrico Molé
Unione Nazionale (1 membro)
Pietro Castiglia
Fonte: Wikipedia.
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Cesena, a Teatro Bonci “Voci per l’infinito. Beethoven – Schumann: grandi solisti per due capolavori”
Cesena, a Teatro Bonci “Voci per l’infinito. Beethoven – Schumann: grandi solisti per due capolavori”. La Stagione concertistica del Teatro Bonci riprende mercoledì 29 marzo (ore 21.00) con Voci per l’infinito Beethoven – Schumann: grandi solisti per due capolavori: l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena diretta dal Maestro Paolo Manetti interpreta Mendelssohn, Schumann e Beethoven con Giuseppe Albanese, tra i più richiesti pianisti della sua generazione, e Alfredo Persichilli, primo violoncello del Teatro alla Scala e della Filarmonica della Scala. La cantabilità del Concerto per violoncello di Schumann è posta a confronto con la maestosa profondità del quarto Concerto per pianoforte di Beethoven. Centrale è la figura del solista, che da un lato riflette la condizione romantica dell’individuo di fronte all’infinito, dall’altra si apre sull’intimità più segreta. In apertura l’Ouverture per orchestra in si minore op. 26 La grotta di Fingal, composta da Mendelssohn dopo una visita all’arcipelago scozzese delle Ebridi nell’agosto del 1829. Giuseppe Albanese ha debuttato nel 2014 su etichetta Deutsche Grammophon con un concept album dal titolo Fantasia, con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann. Ha inciso anche per Decca e Universal. “Premio Venezia” nel 1997 e Premio speciale per la miglior esecuzione dell’opera contemporanea al “Busoni” di Bolzano, nel 2003 ha ottenuto il primo premio al “Vendome Prize” con finali a Londra e Lisbona: un evento definito da Le Figaro “il concorso più prestigioso del mondo attuale”. Laureato con lode e dignità di stampa in filosofia sull’estetica di Liszt, è docente al Conservatorio “Bruno Maderna”. Primo violoncello del Teatro alla Scala e della Filarmonica della Scala, Alfredo Persichilli si è diplomato a 17 anni con il massimo dei voti e lode sotto la guida del Maestro George Schultis. Ha eseguito come solista i più importanti concerti del repertorio dello strumento e ha registrato l’integrale dei trii per archi di Schubert e Webern insieme a quelli di Schönberg, Petrassi e Reger. Ha interpretato numerose composizioni contemporanee, classiche e d’avanguardia, di autori come Petrassi, Sciarrino, Lombardi, Boccadoro, Holliger, Sollima, fra cui alcune a lui dedicate: Le quattro maschere di Dioniso per violoncello e orchestra di Carlo Galante (prima esecuzione assoluta con i Virtuosi della Scala), il Trio per archi di Rudolf Kelterborn, il Concerto per violoncello e orchestra di Wolfgang Marschner. Orchestra Sinfonica del Conservatorio Bruno Maderna di Cesena direttore Paolo Manetti pianoforte Giuseppe Albanese violoncello Alfredo Persichilli musiche di Ludwig van Beethoven, Robert Schumann, Felix Mendelssohn Orchestra Sinfonica del Conservatorio “B. Maderna” di Cesena violini Chiara Arcidiacono, Chiara Bizzarri, Natalia Cavallo, Michelangiolo Chiavacci, Davide Disanti, Samuele Fattori, Giulia Franceschini, Umberto Frisoni, Giulia Galantini, Francesco Giovannini, Chiara Guida, Costanza Lugaresi, Ludovico Mealli, Tommaso Montalti, Marco Nerenti, Lucia Pacini, Isacco Pagliarani, Arianna Pasoli, Nicóle Vitale, Xiaojun Yun, Costanza Zappalà viole Caterina Bernocco, Novella Bianchi, Marta Cappetta, Antonio Gioia, Jasmine Ong, Gianluca Saggini violoncelli Giada Moretti, Alessandra Cefaliello, Virginia Grassi, Marcella Pavoni, Amerigo Spano, Vincenzo Taroni contrabbassi Pietro Agosti, Greta Battisti, Simone Francioni, Mattia Previati, Giovanni Valgimigli flauti Elisabeth Fanesi, Tayna Tacyane Aparecida Trigo oboi Alessandro Betti, Lucia Florio, Gianluca Tassinari corni Pablo Cleri, Andrea Menicucci clarinetti Michele Gigliotti, Gerardo Urban fagotti Javier Gonzales, Agostino Babbi trombe Aurelio Corda, Costanza Dalmonte, Elisa Valgimigli timpani Laura Conca, Antonio La Rosa tecnici del suono Andrea Jin Chen, Matteo Bertani PROGRAMMA Felix Mendelssohn Ouverture da concerto in si minore per orchestra La grotta di Fingal op. 26 Robert Schumann Concerto in la minore per violoncello e orchestra op. 129 Ludwig van Beethoven Concerto n. 4 in sol maggiore per pianoforte e orchestra op. 58 Informazioni: Teatro Bonci, Piazza Guidazzi – Cesena Biglietteria: aperta dal martedì al sabato ore 11-14 e 16-19 | nei giorni di spettacolo ore 17-21.30 | la domenica ore 15-16.30 | T. 0547/355959 | [email protected] Biglietti da 16 a 8 euro. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Sicilia, elezioni regionali del 25 settembre 2022. Ecco i candidati
Elezioni Regionali Sicilia 2022: sono state pubblicate tutte le liste dei candidati presentate dai partiti per le votazioni che si terranno il prossimo 25 settembre riguardanti la regione. Le liste dei candidati Partito Democratico La lista dei candidati del Partito Democratico della Sicilia su base provinciale per le prossime elezioni regionali e il listino “Caterina Chinnici presidente”: - Catania: Barbagallo Anthony, Saverino Ersilia, Burtone Giovanni, Chinnici Valentina, Grasso Lev Salvatore Boris, Ferrante Massimo, Lo Giudice Antonino, Maugeri Mario, Panebianco Ketty Rita, Petta Giovanni, Randazzo Santi Maria, Faro Anna Maria Rita, D’Orto Concetta Antonella; - Agrigento: Catanzaro Michele, Martello Salvatore, Mazza Vita Maria, Passarello Calogero Raoul, Vella Stella, Zarcone Antonio; - Ragusa: Dipasuale Nello, Brullo Giuseppa, Stornello Francesco, Melia Silvia; - Trapani: Venuti Domenico, Bianco Giuseppe, Canino Lucia Daniela, Licari Maria Linda, Safina Dario; - Caltanissetta: Andaloro Marco, Castiglione Marina, Di Cristina Peppe; - Palermo: Cracolici Antonello, Angelini Fabio, Calabrese Antonio, Chinnici Valentina, Cosentino Isabelle Christine, Crisci Maria Rita, Giambona Mario, Li Calzi Cleo, Macaluso Pietro, Martorana Cettina, Mattaliano Cesare, Miceli Carmelo, Ribaudo Francesco, Spera Leonardo; - Enna: Venezia Sebastiano (Fabio), Patelmo Angela; - Messina: Bartolotta Antonino, Capria Francesco, Leanza Calogero, Mancuso Palmira, Mastroeni Giovanni, Pulejo Laura, Vitarelli Giuseppe; - Siracusa: Caramella katiuscia; Ciulla Vania; Cutrufo Gaetano; Spada Tiziano; Stefio Giuseppe. Centopassi per la Sicilia La lista dei candidai di Centopassi per le prossime elezioni di tutte le province: - Catania: Fava Claudio, Bellante Bruna, Benincasa Pompeo, Boria Laura, Brancati Domenico, Caruso Rosario, Colombrita Mario, Feltri Emanuele, Grassi Nicola, Grasso Domenico, Guglielmino Rosaria Valentina, Papa Marina, Zampaglione Amalia; - Agrigento: Aquilino Pietro, Fontana Vincenzo, Galvano Angela, Mallia Mario, Montalbano Giuseppe, Monteleone Teresa; - Enna: Zampaglione Amalia, Lentini Ettore; - Caltanissetta: Rubolo Fabio, Basile Valentina, Li voti Francesco. Forza Italia Anche la lista dei candidati di Forza Italia è stata pubblicata: - Agrigento: Margherita La Rocca Ruvolo, Riccardo Gallo, Vincenzo Fontana, Alessandra Fiaccabrino, Luigi Salvaggio, Angelo Vincenti; - Palermo: Miccichè Giovanni, Caputo Mario, Lentini Salvatore, Tamajo Edmondo, Alongi Pietro, Bruno Giuseppina, Cascio Francesco, Cicero Ilenia, Fricano Mario, Maniscalco Margherita, Mazzarino Adelaide, Mincica Giacomo, Morreale Pierluigi, Nicosia Silviane, Parisi Ferdinando, Vitrano Gaspare; - Catania: Marco Falcone, Alfio Papale, Nicola D’Agostino, Marco Maria Salvatore Alosi, Riccardo Angelo Pellegrino, Desirè Platania, Ivana Catena Pollicina, Antonino Russo, Salvatore Scollo, Marina Scordo, Deborah Tommasina Sozzi, Salvo Tomarchio, Antonio Villardita; - Enna: Francesco Occhipinti, Luisa Lantieri; - Messina: Bernardette Grasso, Tommaso Calderone, Giuseppe Picciolo, Giuseppe Corvaia, Bruno Cilento, Giovanni Villari, Donatella Sindoni, Daniela Di Ciuccio; - Palermo: Giovanni Miccichè, Mario Capito, Salvatore Lentini, Edmondo detto Edy Tamajo, Pietro Alongi, Giuseppina Bruno, Francesco Cascio, Ilenia Cicero, Mario Fricano, Margherita Maniscalco, Adelaide Mazzarino, Giacomo Mincica, Pierluigi Morreale, Silviane Nicosia, Ferdinando Parisi, Gaspare Vitrano; - Ragusa: Daniela Baglieri, Vincenzo Cannizzaro, Giovanni Cugnata, Marco Greco; - Siracusa: Edgardo detto Edy Bandiera, Corrado Bonfanti, Irene Ferrauto, Riccardo Gennuso, Concetta Morello; - Trapani: Antonino Detto Toni Scilla, Stefano Pellegrino, Nicola Li Causi, Rossana Palermo, Giusy Milazzo. Popolari e Autonomisti I candidati nella lista “Popolari e Autonomisti – Noi con la Sicilia. Schifani presidente”: - Palermo: Amato Paola, Barrale Valerio, Dell’Utri Giuseppe Paolo Emilio Alessandro, Di Carlo Calogero, Di Salvo Bartolomeo, Ferrigno Salvatore, Furio Maria, Gucciardo Manuela, Manfrè Gabriele, Marfia Annalisa, Panno Martina, Picone Morena, Saladino Paola, Testaverde Antonio, Lodato Patrizio, Vitello Claudia; - Trapani: Hopps Maria Concetta; Bonanno Giuseppe; La Barbera Claudia; Sturiano Vincenzo Patrizio; Rocca Angelo; - Caltanissetta: Caci Rosario, Dell’Utri Massimo, Ricotta Carmela; - Catania: Compagnone Giuseppe, Amendolia Antonino, Barchitta Francesco, Bucisca Martina Concetta, Caruso Gabriella Patrizia, Castiglione Giuseppe, Garigliano Francesca Filippa, Italia Salvatore, Lombardo Giuseppe, Porto Alessandro, Renna Sabrina Lucia Concetta, Sgroi Francesco, Spalletta Maria; - Siracusa: Bonomo Mario, Carta Giuseppe, Leone Raffaele, Tata Carmela, Raiti Adriana; - Enna: Colianni Francesco, Gemmellaro Francesca; - Messina: Genovese Luigi, Greco Marcello, Carnevale Emanuele, D’Angelo Nunziata, Frontino Luca, Mangano Paolo, Mazzeo Rosa Angela; - Agrigento: Di Mauro Giovanni, Galluzzo Assunta, Gulisano Giulia, Intorre Dyana, Licata Domenico, Maglio Vito; - Ragusa: Amato Paolo, Arestia Giuseppe, Nigro Rosaria, Vindigni Giovanni. Prima l’Italia – Lega Salvini Premier La lista dei candidati per il partito “Prima l’Italia – Lega Salvini Premier” è la seguente: - Agrigento: Carmelo Pullara, Carmelo D’Angelo, Sabrina Lattuca, Paola Sacco, Cesare Sciabarrà, Antonino Lauricella; - Caltanissetta: Oscar Aiello, Roberto Alabiso, Valeria Piera Rita Vella; - Catania: Luca Rosario Luigi Sammartino, Fabio Cantarella, Anastasio Carrà, Santo Orazio Caruso, Carmelo Antonio Corsaro, Mercedes Floreana Di Mauro, Tiziana Fiscella, Agatino Giusti, Ignazio Mannino, Morsellino Brigida, Raffaela Musumeci, Sara Pettinato, Francesco Sanglimbene; - Enna: Nina Mancuso Fuoco, Lorena Amico; - Messina: Maria Aloisi, Antonella Bartolomeo, Giuseppe detto Peppino Buzzanca, Antonio Catalfamo, Giuseppe detto Pippo Laccoto, Giovanna Pantò, Davide Paratore, Marilena Salamone; - Palermo: Vincenzo Figuccia, Maria Anna Caronia detta Marianna, Alessandro Anello, Giovanni Di Giacinto, Giuseppe Arredi, Loredana Badalamenti, Carolina Barbagiovanni, Gaetano Cammarata detto Tanino, Maurizio Castagnetta, Salvatore Causarano, Michele Cerniglia, Giuseppe Di Vincenti, Simona Gallina, Davide Lercara, Alfonso Lo Cascio, Antonella Perrone; - Ragusa: Doriana Anzalone, Andrea La Rosa, Salvatore Mallia, Orazio Ragusa; - Siracusa: Vincenzo Vinciullo, Giovanni Cafeo, Deborah Marino, Corrado Roccasalvo, Martina Strano; - Trapani: Girolamo detto Mimmo Turano, Eleonora Lo Curto, Francesco Lombardo, Pietro Marino, Adelaide Terranova. Nuova DC I candidati per il partito “Nuova DC” in Sicilia sono i seguenti: - Agrigento: Carmelo Pace, Salvatore Fanara, Giuseppe Alaimo, Decio Terrana, Marinella Notonica, Chiara Cosentino; - Caltanissetta: Angela Cocita, Giuseppe detto Pino Federico, Calogero detto Gero Valenza; - Catania: Daniela Di Piazza, Maria Katia Muratore, Angela Reale, Cinzia Saccomando, Giovanni Bulla, Giovanni Giuffrè, Pietro Lipera, Giuseppe Marletta, Andrea Barbaro Messina, Giuseppe Orfanò, Giovanni Mario Rapisarda, Angelo Spina, Carmelo Tagliaferro; - Enna: Roberto Li Volsi, Filippa Greco; - Messina: Gabriella Barbera, Salvatore Merlino, Maria Teresa Prestigiacomo, Giovanni Princiotta, Federico Raineri, Carla Mariagrazia detta Mara Riscifuli, Massimo Russo, Salvatore Totaro; - Palermo: Nuccia Albano, Antonino Calia, Adriana Canestrari, Nicola Figlia, Giuseppe Gennuso, Nicola Greco, Elisabetta Liparoto, Giuseppe Manzella, Luciano Marino, Cristina Nasca, Sandro Oliveri, Angelo Onorato, Mauro Pantó, Carla Maria Grazia Riscifuli, Natale Tubiolo, Ignazio Zuccaro; - Ragusa: Ignazio Abbate, Sebastiano Gurrieri, Camerina Filippo Frasca, Paola Santificato; - Siracusa: Maria detta Maria Grazia Gennuso, Alessandra Giuffrida, Daniele Nunzio Lentini, Renzo Spada, Giuseppe Vasta; - Trapani: Giacomo Scala, Vito Gangitano, Rosalia Ventimiglia, Giuseppe Guaiana, Serafina Marchetta. Azione – Italia Viva La lista dei candidati con il partito “Azione – Italia Viva” è la seguente: - Agrigento: Fabrizio Di Paola, Rino Lo Giudice, Decimo Agnello, Giuseppe Pendolino; - Caltanissetta: Carmelo Migliore, Vincenzo D’Asero, Di Prima Giuliana; - Catania: Lucia Tuccitto, Nunzia Decembrino, Giuseppe Ferrante, Salvatore Bracci, Calogero Cittadino, Maria Alessandro Costarelli, Vincenzo D’Asaro, Davide Di Benedetto, Mario Greco, Massimo Maniscalco, Rosario Torrisi, Carmelo Sanfilippo, Cristiana Sammartino; - Enna: Andrea Virdi, Giuseppina Sinagra; - Messina: Gaetano Armao, Massimiliano Miceli, Maria Cristina Gambino, Antonio Giordano, Letterio Grasso, Luigi Sidoti, Noel Falduto, Massimo Maniscalco; - Palermo: Gaetano Armao, Francesco Bertolino, Aurelia Botto, Caronia Concetta Natalina detta Natalia, Calogero Randazzo, Domenico D’Agati, Guido Galipò, Leonardo Canto, Salvatore Biundo, Mauro Lo Baido, Sergio Burriesci, Maurizio Ficarra, Antonina Troia, Maria Calagna, Gaia Maria Perniciario, Manfredi Mercadante; - Ragusa: Maria Grazia Cultrera, Fabio Tolomeo, Vincenza Zagra, Tani Imelio; - Siracusa: Michelangelo Giansiracusa, Giuseppe Incatasciato, Giulia Licitra, Manuel Mangano, Giuseppina Valenti; - Trapani: Gaetano Armao, Giovanni Bavetta, Giuseppa Casabella, Francesca Incandela, Mariella Barraco. De Luca Sindaco di Sicilia Per quanto riguarda la lista dei candidati per il partito “De Luca Sindaco di Sicilia”, si tratta dei seguenti nomi: - Agrigento: Roberto Battaglia, Gaetano Cani, Ciro Miceli, Salvatore Monte, Maria Dalli Cardillo, Marzia Maniscalco; - Caltanissetta: Angelo Bellina, Marzia Maniscalco, Giampiero Modaffari; - Catania: Ludovico Balsamo, Alfio Barbagallo, Antonella Basso La Bianca, Salvatore, Giuseppe Canzoniere, Antonio Danubbio, Salvatore Giuffrida, Angelo Malannino, Davide Marraffino, Santo Orazio Primavera (detto Privitera detto Santo Privitera), Rita Graniti Puglia, Rita Carmelina Puglisi, Concetta detta Ketty Rapisarda, Davide Maria Catania Vasta; - Enna: Francesca Draià, Francesco Alberghina; - Messina: Cateno De Luca, Giuseppe detto Pippo Lombardo, Marco Giorgianni,Matteo Sciotto,Alessandro De Leo, Nicoletta D’Angelo, Concetta Crocè, Valentina Costantino; - Palermo: Ismaele La Vardera, Luigi detto Gigi Cino, Salvatore detto Salvo Geraci, Pietra detta Piera Chiarenza, Francesca Coco, Michele detto Ganci Gangi, Tommaso detto Massimo Gargano, Igor Gelarda detto Gelardi detto Gerarda, Antonella Panzeca detta Panseca, Salvina Profita, Umberto Richichi, Filippo Romano, Claudio Sala, Salvatore Sanfilippo, Pio Siragusa detto Siracusa, Thiyagarajah Ramani detto Ramy; - Ragusa: Saverio Buscemi, Lara Cavalieri, Antonio detto Antonello Firullo, Paolo Monaca; - Siracusa: Marco Bertoni, Mariano Ferro, Luigi Fiumara, Romina Miano, Luna Stella Sole; - Trapani: Daniele Mangiaracina, Giuseppe Lipari, Jessica Fici, Giuseppa Coppola, Franco Orlando. Sicilia Vera Invece, i candidati per la lista “Sicilia Vera” sono i seguenti: - Agrigento: Salvatore Malluzzo, Nicoletta Bonsignore, Alisia Casà, Eduardo Chiarelli Eduardo, Salvatore Marullo, Salvatore Nicolosi; - Caltanissetta: Marco detto Piero Maniglia, Guglielmo Panebianco, Maria Noemi detta Noemi Passaro; - Catania: Giuseppe De Luca, Luigi Messina, Angelo Villari Luigi Bosco, Rosa Contino, Nunziatina Di Cavolo, Vincenzo Di Silvestro, Federica Giangreco, Daniela Greco, Ginevra Liardo, Paola Marletta, Mirko Stefio, Attilio Luigi Maria Toscano; - Enna: Carlo Santangelo, Clorinda Perri; - Messina: Danilo Lo Giudice, Filippo Ricciardi, Antonio Restuccia, Marco Vicari, Eugenio Aliberti, Serena Giannetto, Stefania Giuffrè, Daniela detta Consolo Bruno; - Palermo: Antonino De Luca, Calogero Barbera, Giorgio Calì, Maria Carraro, Eugenio Ferraro, Maria Genduso, Vincenzo La Punzina, Valentina Lo Monte, Michele Longo, Maria Concetta Mandalà, Giovanni Mannino, Giuseppe Mineo, Maria Luisa Morici, Antonio Scaturro, Lina Vanessa Totaro, Francesco Valentini; - Ragusa: Andrea Distefano, Dario Giannone Malavita, Giulia Polizzi, Giuseppe Spadola; - Siracusa: Daniele Delia, Giuseppe detto Peppuccio Infantino, Maura Fontana, Enzo Vittorio detto Enzo Nicastro, Angelo Troia; - Trapani: Paola Badalucco, Sebastiano Grasso, Maria La Rosa, Francesco Poma, Salvatore Scianna. Movimento 5 stelle I candidati per il partito “Movimento 5 Stelle” sono i seguenti: - Agrigento: Giovanni Di Caro, Salvatore Ersini, Angelo Cambiano, Marcella Carlisi, Francesco Castrogiovanni, Veronica Bellicosi; - Caltanissetta: Nunzio Di Paola, Filippo Ciancimino, Maria Luisa Cinquerrui; - Catania: Nunzio Di Paola, Jose Marano, Cristiano Anastasi, Giuseppe Maria Purpora, Lidia Erminia Adorno, Martina Ardizzone, Teresa Corallo, Graziano Francesco Maria Bonaccorsi, Antonio Maria Bonaccorso, Angelo Attanasio, Giampaolo Caruso, Giuliana Gianna, Sebastiano Mario Valenti; - Enna: Angelo Parisi, Anne Ellen Devlin; - Messina: Antonino De Luca, Antonella Papiro, Cristina Cannistrà, Vera Giorgianni, Calogero Leanza, Lillo Valvieri, Giovanni Utano, Riccardo Zingone; - Palermo: Nunzio Di Paola, Luigi Sunseri, Roberta Schillaci, Adriano Varrica, Fabrizio Bilello, Provvidenza Barrovecchio, Massimo Ruggieri, Giorgio Castagna, Calogero Cerami, Maria Rosa Favuzza, Domenico Gambino, Irene Gionfriddo, Venera Lazareanu, Luca Lecardane, Antonino Parisi, Marianna Ruggeri; - Ragusa: Stefania Campo, Pietro Gurrieri, Gianluca Di Raimondo, Carmen Rabbito; - Siracusa: Giorgio Pasqua, Flavia Di Pietro, Fabio Fortuna, Carlo Gilistro, Serafina Prumeri; - Trapani: Nicolò La Grutta, Cristina Ciminnisi, Luca d’Agostino, Luana Maria Saturnino, Mauro Terranova. Fratelli d’Italia Il partito “Fratelli d’Italia” sta candidando le seguenti persone: - Agrigento: Paola Antinoro, Giovanni Cirillo, Giovanni Di Caro, Liliana Marchese Ragona, Matteo Mangiacavallo, Giusi Savarino; - Caltanissetta: Agata Amico, GiuseppeCatania, Salvatore detto Totò Scuvera; - Catania: Angela Foti, Gaetano Galvagno, Giuseppe Zitelli, Letterio Dario Daidone, Francesco D’Urso Somma, Tania Andreoli, Nocolò Bonanno, Riccardo Gabriele Castro, Santa Garilli, Francesco Longo, Barbara Agnese Mirabella, Carmelo Nicotra, Rosalba Giovanna Paglia; - Enna: Cermelo Barbera, Elena Pagana; - Messina: Elvira Amata, Giuseppe detto Pino Galluzzo, Luigi Miceli, Gaetano Nanì, Vincenzo Ciraolo, Ferdinando Croce, Giovanna Giacobbe, Teresa Pino; - Palermo: Alessandro Aricò detto Arricò detto Arigo, Brigida Alaimo, Antonella Calì, Simona Cascino, Fabrizio Ferrara, Valentina Guarino, Marco Intravaia detto Intravaglia (detto Intravia detto Travaglia detto Travaglio), Giosuè Maniaci, Giuseppe, Palmeri detto Pippo, Michele Pivetti Gagliardi detto Pivetti, Massimo Polizzi, Luisa Pullara, Giovanni Rossi, Francesco Paolo Scarpinato, Giuseppe Scialabba, Vincenzo Sclafani; - Ragusa: Giorgio Assenza, Mery Ignaccolo, Vincenzo detto Tato Cavallino, Alfredo Vinciguerra; - Siracusa: Giovanni Luca Cannata, Pietro Forestiere, Carlo Auteri, Francesca Catalano, Noemi Giangravè; - Trapani: Sergio Tancredi, Giuseppe Detto Peppe Bica, Nicolò Detto Nicola Catania, Antonietta Anna Maria Detta Antonella Pantaleo, Rita d’Antoni. Orgoglio Siculo Per la lista “Orgoglio Siculo”, i candidati che si presenteranno saranno: - Agrigento: Gianluca Lo Bracco, Marchetta Gerlando, Sicurello Giuseppe, Vassallo Anette, Vella Rosario Gioacchino, Vizzini Myriam; - Caltanissetta: Valeria Dell’Utri, Angelo Montebello, Francesco Rimmaudo; - Catania: Carmine Bertuccio, Annamaria Cannavò, Claudio Santi Collura, Paolo D’Amato, Salvatore Fiore, Donatella detta Donata Marchese, Pasquale Masi, Raffaele Panebianco, Pierpaolo Pecoraio, Agatino detto Tino Scarvaglieri, Caterina Scordo, Salvatore Stefio, Fabiana Famularo; - Enna: Rosa Maria, Antonio Messina; - Messina: Mario Briguglio, Vincenzo detto Enzo Pulizzi, Ivano Cantello, Serena La Spada, Rosaria detta Spinella Di Ciuccio, Daniela Zirilli, Concetta (detta Cettina Buonocore detta Cettina Bonocore), Francesco Fazio; - Ragusa: Antonino detto Tonino Converso, Valentina Maria Costanza Musumeci, Bastian Occhipinti, Sonia Tenerezza; - Siracusa: Agostino Rosolia, Salvatore Carcò detto Salvatore Glovo, Maria Luisa Garraffa, Carlo Palermo, Salvatore Ventura; - Trapani: Vanessa Barone, Fabrizio Misuraca, Francesco Sammartano, Eugenio Salvatore Strongone, Francesca Urzì. Siciliani Liberi - Catania: Eliana Silvia Saturnia, Ciro Lomonte, Sebastiano Antonucci, Giorgio Dadalamenti, Carmelo Camilleri, Carmela Cappello, Luisa Chifari, Angela Drago, Daniele Foti, Alfonso Genchi, Andrea Maugeri, Antonio Norrito, Ciro Emiliano Puopolo; - Palermo: Eliana Silvia Saturnia Esposito, detta Eliana, Ciro Lomonte detto Lo Monte, Giorgio Badalamenti, Carmela Cappello, Luisa Chifari, Francesco Calvagna, Alfonso Genchi, Marco Lo Dico, Anna Manzo, Andrea Maugeri, Renato Meli, Antonio Norrito, Mario Pagliaro, Emiliano Rini, Angela Romano, Salvatore Mario Cateno Turrisi; - Siracusa: Marco Lo Dico, Raffaella Esposito, Gianmarco Barraco, Mario Pagliaro, Angela Romano. Autonomia Siciliana - Enna: Ferdinando De Francesco, Irene Puzzo; - Messina: Cristina Catalfamo, Giovanna Detta Ivana De Vincenzo, Antonio Pennisi, Simona Oteri, Daniele Ruzzo, Giovanni Scopelliti, Bartolomeo Detto Cavallin Taranto (OlegTraclò); - Ragusa: Maria Grazia Angelica, Daniela Iurato, Cristoforo Nania, Daniela Ruta. Impresa Sicilia - Enna: Sebastiano Lombardo Facciale, Maria Crupi; - Messina: Ugo Sergio Detto Sergio Crisafulli, Francesco Detto Ciccio Conti, Cristiana Irrera, Anna Lo Bianco, Rita Pancrazia Micalizzi, Rocco Augusto Mordaci, Sara Rifici, Antonino Detto ToninoStracuzzi. Basta Mafie - Enna: Giuseppe Berittelli, Concetta Maria Iacona; - Messina: Oscar Andò, Marisa Arena, Grazia Calore, Salvatore Cosenza, Fabio Famà, Teresa Impollonia, Cristiano Tripodi, Roberto Zodda. Terra D’amuri - Enna: Antonio Di Marco, Maria Carmela Romano; - Messina: Irene Antonuccio, Alessandro Detto Briga Brigandì, Elisabetta Carrolo, Antonino Detto Nino Di Natale, Salvatore Ioppolo, Franco Maria Laimo, Marta Maniscalco, Salvatore Puccio. Lavoro in Sicilia - Enna: Lorenzo Messina, Benedetta Casullo; - Messina: Fortunato Barbaro, Nicoletta Campanella, Liborio Antonellomichele (detto Antonello Di Buono), Giuseppe Detto Pippo Fiocco, Stefania Formica, Mario Grazia Guido, Armando Mellini, Dorotea Sturiale. Giovani Siciliani - Enna: Cristian Cantale, Concetta Germanà; - Messina: Giulia Cappello, Alessandra Cardia, Giuseppe Di Mento, Tommaso La Macchia, Fabiana Mormino, Simone Natol, Domenico Ravidà, Francesco Detto Ciccio Romeo. Italia Sovrana e Popolare - Messina: Pietro Aloisi, Maria Baglione, Orazio Patrizio Felice Calì, Giusi Forestiere, Renzo Ioppolo, Giusi Orecchio, Gaetano Scoglio, Giuseppe detto Pino Siragusa; - Palermo: Fabio Maggiore, Calogero Pulici detto Carlo, Debora De Razza, Giuseppe Matranga, Alberto Lombardo, Domenico Ricotta, Maria Bentivegna detta Silvia, Marco Baiamonte, Gabriella Uccello, Massimo Marsala, Nunziatina Di Paola detta Nancy, Antonino Liberto detto Antonio, Maria Francesca Mosca detta Maria Francesca, Salvatore Vanella, Antonino Guaggente, Saverio Denaro; - Siracusa: Maria Franca Garro, Giuseppe Serrentino Giannone, Lorella Rossitto, Luigi Marletta, Armando Giovanni Zero; - Trapani: Calogero Detto Carlo Pulici, Giovanna Mazara, Giuseppe Matranga, Maria Detta Silvia Bentivegna, Carmela Marina Gabriele. Read the full article
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La verità – e i depistaggi e le omissioni – sulla morte di Aldo Moro. Il reportage (prima puntata)
Ho studiato a lungo le carte processuali del caso Moro e letto quasi tutti i libri in commercio. Ho parlato con i figli dello statista e con il giudice Fernando Imposimato. Sono andato sui luoghi della strage e della detenzione dello statista. Ho appuntato tutte le distorsioni di ciò che avvenne dal 16 marzo 1978 fino al 9 maggio: incongruenze, illogicità, depistaggi, omertà, omissioni.
*
Sul Tg2 un giornalista (era il bravo Giuseppe Marrazzo) intervistò i primi testimoni: una ragazza descrisse un uomo un pochino più alto di Moro che prendeva lo statista per un braccio. I terroristi erano molto calmi, non correvano, fu detto. La cosa strana è che sembrava di essere telespettatori di uno sceneggiato televisivo, di un poliziesco. Allora non si usavano termini come fiction o thriller.
Il 16 marzo 1978 cambiò il corso della Repubblica. Niente fu come prima. Niente poteva essere equiparato alla strage di via Fani. Il sequestro e l’assassinio di Aldo Moro, unico caso per un uomo di Stato nell’Europa del dopoguerra, ha indirizzato la sorte della società internazionale in piena Guerra Fredda. Moro fu ucciso mentre era impegnato in una controversa fase politica che vedeva convergere forze democratiche diverse per assicurare al Paese un governo in grado di uscire dall’instabilità. I comunisti avrebbero votato la fiducia all’esecutivo presieduto da Giulio Andreotti. Il voto parlamentare era atteso proprio il 16 marzo 1978, lo stesso giorno della strage. E’ stato accertato che si trattò di un caso, eppure la coincidenza appare incredibile.
Ho rivisto più volte, nei filmati, il servizio di Paolo Frajese, come altri estrapolati dai telegiornali. Ho sempre avuto l’impressione che via Fani, seppure poco frequentata, fosse pur sempre un quartiere residenziale scomodo, disagevole per la fuga. Per quanto l’agguato fosse stato teso con una dimestichezza e una capacità organizzative fuori dal comune, le ricostruzioni non sono sembrate attendibili, stando a quanto riportato nei verbali degli inquirenti. Nel cuore di Roma non c’erano ancora telecamere e cellulari che potessero immortalare il momento esatto in cui i brigatisti spararono, ma emerse ben poco, come se ci fosse la volontà di dimenticare una pagina triste e assurda, di occultare la verità. Si venne a sapere ben presto che il giorno precedente il rapimento, la Sip fu stranamente allertata. Alle 9 del mattino del 16 marzo, una squadra di specialisti venne mandata in via Fani perché le linee telefoniche erano completamente interrotte. Nessuno sarebbe riuscito a telefonare tra gli abitanti del quartiere o tra i passanti in mezzo alla strada che videro l’agguato. La Sip ha sempre smentito, tanto che si è arrivati ad ipotizzare l’esistenza di una struttura alternativa, segreta, che determinò il blackout dei telefoni di Roma nell’ora in cui Moro fu sequestrato e la scorta freddata.
Interessante il rilievo che è stato fatto, in proposito, da Stefano Grassi nel libro Il caso Moro. Un dizionario italiano (Mondadori 2008), il quale conferma lo strano episodio: “La mattina del 16 marzo 1978 un improvviso blackout impedisce le comunicazioni telefoniche in tutta via Fani e via Stresa, favorendo la fuga del commando. Secondo il Procuratore della Repubblica, Giovanni De Matteo, l’interruzione sarebbe stata volutamente provocata. Durante i 55 giorni del sequestro alcuni comportamenti della Sip danno adito a sospetti. Il capo della Digos Domenico Spinella, sottolinea l’estrema inefficienza della Sip e la sua ostruzionistica passività durante il sequestro”.
Resta la mancata identificazione di alcune persone nel luogo della strage. Questa impressione venne avallata dal Pietro Lalli, che si trovava a circa 100 metri di distanza dai protagonisti della carneficina.
Scrive Sergio Flamigni, membro delle Commissioni parlamentari d’inchiesta sul caso Moro, nel libro La tela del ragno (Kaos 2003): “La presenza in via Fani, durante l’attentato, di due individui armati i quali, appena sterminata la scorta e catturato l’ostaggio, fuggirono a bordo di una moto Honda seguendo le auto dei brigatisti, è una certezza processuale. La Honda venne vista dal testimone Luca Moschini prima della sparatoria, vicina a due individui in divisa da avieri (e indossavano la divisa da avieri almeno quattro dei terroristi). Venne vista da un secondo testimone, l’ingegner Alessandro Marini, al momento del sequestro. Uno dei due motociclisti sparò proprio in direzione del Marini (infatti i brigatisti verranno condannati all’ergastolo per la strage e il delitto Moro, e per il tentato omicidio di Marini). Un terzo testimone, Giovanni Intervado, vide la Honda al momento della fuga del commando, e notò il caricatore di un mitra spuntare da sotto l’ascella di uno dei due motociclisti. Una moto Honda era stata notata, due, tre giorni prima della strage, parcheggiata in via Savoia, nei pressi dello studio privato dell’onorevole Moro, vicina a un furgone colore avana chiaro, fermo in posizione favorevole per osservare l’ingresso dello stabile. L’uso dell’autofurgone, dotato di sofisticate attrezzature spionistiche, rientra nel modus operandi dei servizi segreti”.
Oggi sembra certa la presenza in via Fani di un tiratore scelto. Mi sono promesso di ispezionare il luogo del delitto dopo più di un trentennio. Vedere i posti non è come prenderne visione attraverso il filtro dei giornali, dei libri e delle dichiarazioni. Le cose le si sedimenta nella propria esperienza visiva e cognitiva. Anche le ricostruzioni filmiche conservano una regia e un’ottica impresse, registrate da un altro sguardo. I luoghi preservano sempre qualcosa di inedito, come i palazzi, per chi li descrive. Una strada secondaria, anonima, è stata il palcoscenico temerario e più misterioso della Repubblica italiana. Ne ha scosso le coscienze e le ha modificate. Ha modificato anche la cronaca giornalistica, perché la verifica sul posto dell’accaduto, da quell’evento, è diventata un’usanza. Basti pensare alla diretta di Vermicino, dal 10 giugno 1981, con il piccolo Alfredo Rampi che cadde in un pozzo artesiano a Selvotta, una piccola frazione vicino a Frascati che collega Roma sud a Frascati nord.
Via Fani è un luogo banale e si lega ad un presente per nulla rappresentativo. Lo stesso vale per via Gradoli, il covo della Brigate Rosse, più volte citato durante i 55 giorni di prigionia di Moro, così come per via Montalcini, dove era stato ricavato il vano, strettissimo, nel quale il presidente della Democrazia Cristiana veniva tenuto prigioniero. E quindi via Monte Nevoso a Milano, dove in due fasi distinte è stato ritrovato il memoriale di quei giorni, con ogni probabilità autentico ma ancora incompleto. La storia dell’Italia è dunque anche la storia di ambienti abitudinari, non istituzionali. La prigione del popolo di via Montalcini è forse l’esempio più stupefacente, e in ultimo via Caetani, per l’epilogo alla detenzione al quale fece seguito l’esecuzione della sentenza.
Il luogo del ritrovamento del corpo di Aldo Moro, nel giugno del 2013, è balzato di nuovo sulle pagine dei giornali per le rivelazioni di Vito Antonio Raso, l’antisabotatore che arrivò sul posto e che ha dichiarato che la sua opera fu richiesta ben prima delle 11 del 9 maggio 1978, e che si posizionò davanti alla Renault 4 rossa poco dopo quell’ora. La questione è decisiva, perché la telefonata delle Brigate Rosse che avvertiva di Moro chiuso nel bagagliaio, è delle 12.13. Dunque oltre un’ora dopo l’intervento.
Il notiziario dei 55 giorni, secondo la versione ufficiale, è pieno di contraddizioni. La cronaca e la storia, quindi, rimangono in bilico, attraversate da decine di versioni che ogni volta sono state messe in discussione, rilette, reinterpretate, smentite, avallate, riproposte, sconfessate. Loggia P2, Gladio, servizi segreti italiani e stranieri (in particolare inglesi e tedeschi) sono stati tirati in ballo innumerevoli volte.
La toponomastica ci insegna molto, per questo i luoghi bisogna visitarli. Un reportage è sempre un’analisi strutturale. Si lega all’attualità e aggiunge la descrizione e la riflessione. Credo che il caso Moro abbia bisogno di essere reimpostato a partire da un’idea di realismo inconfutabile.
La trasmissione “La notte della Repubblica” di Sergio Zavoli (dal quale è nato l’omonimo libro pubblicato da Rai-Eri – Mondadori 1992), mi è stata di aiuto. In quella messa in onda non c’è una sfasatura, un azzardo, un’avventata considerazione. Parlano i fatti nella loro crudeltà, le immagini più delle parole. Andò in onda in tre puntate culminate con l’intervista a Mario Moretti trasmessa il 28 febbraio 1990.
La prima puntata si apre con un uomo in bicicletta che trasporta il pane in una cesta. È l’alba di una giornata ventosa, a Roma. Un’alba in cui la città, lentamente, riprende il tamtam quotidiano. Si accendono le prime luci nei bar, nelle cliniche. Si aprono le prime finestre e si intravede, maestoso, il Cupolone svettare dai balconi più alti della città eterna. Sono gli anni di piombo che attanagliano la vita pubblica e privata dell’Italia. Siamo un paese occidentale sotto la tutela degli Stati Uniti, ma anche la nazione con un grande partito di sinistra che contende la supremazia elettorale alla tradizione cattolica impressa nello scudo crociato di Moro, Fanfani, Andreotti e Cossiga. C’è una crisi allarmante, politica ed economica. L’ideologia impone un’umanità più impegnata nella sfera sociale, ma il paese non sembra coraggioso né solidale.
Aldo Moro viene rapito e Giulio Andreotti è pronto a ricevere la fiducia al suo IV governo. Il Ministro dell’Interno Francesco Cossiga alle ore 10.45 presiede al Viminale la prima riunione del comitato tecnico-politico-operativo e viene creato un nuovo comitato per la gestione della crisi costituito da un gruppo di esperti. Si diffondono le schede segnaletiche di presunti terroristi ricercati. Qualcuno risulterà in carcere, uno di essi è un informatore dei servizi di sicurezza e si è rifugiato all’estero. Un altro è a Bolzano da amici ed estraneo alla lotta armata. Un altro ancora risiede a Parigi. I posti di blocco, a Roma, sono disposti confusamente. Alla fine risulteranno essere 72.460, di cui 6.296 solo a Roma. Furono fatte 37.702 perquisizioni e controllate 6.413.713 persone, durante i 55 giorni del sequestro.
Si viene a sapere che Aldo Moro temeva per la sua vita e che era stato invitato a lasciare la politica, dopo il rapimento del figlio di Francesco De Martino, ex segretario socialista. Lo stesso collaboratore del presidente, Francesco Tritto, docente universitario, disse che Moro era ansioso in quanto temeva di poter essere oggetto di un attentato. Fece mettere i vetri anti-proiettili nel suo studio di via Savoia.
Prende strada la cosiddetta linea della fermezza. Il 16 marzo ci sono dichiarazioni parlamentari di tutti i segretari dei maggiori partiti.
Il brigatista Franco Bonisoli dirà, anni dopo, che le Brigate Rosse erano mosse solo dall’idea di promuovere un contro processo allo Stato, un contro altare nei confronti dello stesso gruppo eversivo. I militanti della colonna romana e il comitato esecutivo, durante la gestione del sequestro, volevano rivendicare la considerazione di essere un partito armato. La loro iniziativa, quindi, virava verso intenzioni politiche di stampo eversivo. Ma nessuno, a priori, aveva scartato l’ipotesi della trattativa, specie se ci fosse stata un’irruzione delle forze dell’ordine nell’appartamento di via Montalcini.
Il 18 marzo 1978 Franco Bonisoli aveva sceso una scalinata, preso un autobus. Era salito sul treno che da stazione Termini lo avrebbe riportato a Milano. La missione era compiuta. L’azione cruenta e la guerra civile giunsero al loro culmine. Su quel treno Bonisoli pensava che il gruppo aveva vinto la sua battaglia. Sentiva le sirene della automobili della polizia e il rombo degli elicotteri, mentre giungeva trafelato alla stazione. Poi più niente, se non la cantilena del treno. Voleva arrivare il più in fretta possibile a casa. Eppure il ricordo di Moro lo toccava, perché aveva constatato la dignità dell’uomo, la grande religiosità, quando chiese una Bibbia e di poter ascoltare la messa. Nell’agguato di via Fani Bonisoli faceva parte del commando travestito da aviere insieme a Valerio Morucci, Raffaele Fiore e Prospero Gallinari. Teneva in mano un mitra che serviva per neutralizzare l’Alfa di scorta. Dopo aver sparato un caricatore, utilizzò anche una pistola Beretta 51 contro l’agente Iozzino che tentava di reagire. Pur non essendo un esperto di armi da fuoco, la sua azione in via Fani risultò perfetta. Il primo ottobre 1978 fu arrestato con Nadia Mantovani, Lauro Azzolini e Antonio Savino nel noto covo terrorista di via Monte Nevoso a Milano. Condannato all’ergastolo, si dissociò dalla lotta armata e attualmente usufruisce di un regime di semilibertà. Franco Bonisoli diventò amico di Indro Montanelli, tanto che fu l’ultimo a lasciare la camera ardente ai funerali, scrivendo alcune parole sul registro delle partecipazioni.
Il 14 marzo 1998 rilasciò un’intervista a Giorgio Bocca su “la Repubblica”, nella quale, riguardo l’agguato, disse: “Fu lo scontro frontale di due forme di mitizzazione. Noi pensavamo ai carabinieri, alla polizia politica come a dei corpi monolitici, addestratissimi. Loro pensavano a noi come alla potenza geometrica di cui si disse. La realtà stava a mezza strada. La nostra preparazione militare era modesta, qualche esercitazione nei covi o in montagna, ma la coesione del gruppo e la determinazione erano superiori a quelle di un normale commando. È vero, molti dei mitra impiegati nell’attacco si incepparono, ma la rapidità della esecuzione, la complessità della operazione furono notevoli”.
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Il comunicato numero 7 era un falso e fu preceduto da una telefonata al “Messaggero” che annunciò l’arrivo di un messaggio delle Brigate Rosse e la conclusione del periodo dittatoriale della Democrazia Cristiana che per ben trent’anni aveva tristemente dominato con la logica del sopruso. In concomitanza con questa data si comunicava l’avvenuta esecuzione del Presidente Aldo Moro, mediante suicidio. Si consentiva il recupero della salma, fornendo l’esatto luogo ove egli giaceva. La salma di Aldo Moro era immersa nei fondali limacciosi del lago Duchessa, altezza metri 1.800 circa, località Cartore, zona confinante tra Abruzzo e Lazio. Questo, stando al comunicato, sarebbe stato soltanto l’inizio di una lunga serie di suicidi.
Dopo cinque anni si scoprì che l’autore era stato Toni Chicchiarelli, falsario romano legato agli ambienti della Banda della Magliana e confidente dei servizi segreti, che verrà assassinato nel 1984 in circostanze mai del tutto chiarite. Si disse che il comunicato gli era stato commissionato per verificare quali effetti avrebbe suscitato nel Paese.
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Le Brigate Rosse proposero, attraverso il comunicato n. 8, di scambiare la vita di Moro con la libertà di alcuni terroristi in quel momento in carcere, il cosiddetto fronte delle carceri, accettando di rilasciare Moro per un solo brigatista incarcerato, anche se non di spicco, pur di poter aprire trattative alla pari con lo Stato. Un riconoscimento venne comunque ottenuto quando Paolo VI, il 22 aprile, rivolse un drammatico appello pubblico con il quale supplicava in ginocchio gli uomini delle Brigate Rosse di rendere Moro alla sua famiglia ed ai suoi affetti, specificando tuttavia che ciò doveva avvenire “senza condizioni”. Quel “senza condizioni” fu probabilmente fatto inserire in un secondo momento. Per Moro equivaleva alla condanna a morte.
Di grande impatto nell’opinione pubblica fu il messaggio precedente, appunto il numero 7. Il lago fu ispezionato, ma era ghiacciato e poteva essere raggiunto solo con gli elicotteri. A 1.800 metri di altezza, presso la località Carlore in provincia di Rieti, non poteva esserci nulla. Eppure, per effettuare il sopralluogo, fu mobilitato un ingente spiegamento di forze dell’ordine. Si apprese in seguito che sia la Democrazia Cristiana che il Partito Comunista avevano già pronti i manifesti di commemorazione e si attendeva solo il ritrovamento del cadavere per dare il via alle cerimonie funebri.
Un altro stucchevole episodio dei 55 giorni di prigionia, si rivelò il covo di via Gradoli. La polizia vi si presenta per la prima volta il 18 marzo 1978. Cinque poliziotti vi vengono inviati dalla Direzione generale di pubblica sicurezza ma si limitano a bussare alla porta, andandosene dopo la mancata risposta degli inquilini.
Il secondo episodio avviene il 2 aprile 1978, e attiene alla famosa seduta spiritica officiata da Romano Prodi nella campagna bolognese, nella residenza dell’economista Alberto Clò, durante la quale alcuni commensali attorno a un tavolo invocano gli spiriti di La Pira e don Sturzo, facendo muovere un piattino su un tavolo alfabetico e ricavandone le parole “Gradoli, via Cassia, Viterbo, 6, 11”. Prodi, solo dopo due giorni dalla rivelazione, riferì l’informazione alla segreteria della Democrazia Cristiana, la quale la trasmise al ministero dell’Interno. Iniziarono le perquisizioni nel paesino di Gradoli, in provincia di Viterbo, senza trovare alcuna traccia. A nessuno verrà in mente di perquisire via Gradoli sulla Cassia. La moglie di Aldo Moro scoprì l’esistenza della via consultando le Pagine Gialle, mentre le era stato detto che non esisteva alcuna via Gradoli in tutta Roma. Il 18 aprile il covo viene scoperto dai vigili del fuoco che intervengono su richiesta dell’inquilino sottostante per una perdita d’acqua che filtra attraverso il soffitto, e certamente voluta. Si viene a sapere che nel covo di via Gradoli è stato trovato un piano di attentati della colonna romana delle Brigate Rosse: nomi, indirizzi, fotografie, elenchi di alti funzionari, industriali e uomini politici. Altri elenchi raccolgono le generalità di esponenti della Democrazia Cristiana senza specificarne la mansione.
Un altro episodio di rilievo fu l’appello lanciato da Lotta Continua e sollecitato dal gruppo “Febbraio ‘74”, sottoscritto da Davide Maria Turoldo, Gianni Baget Bozzo, Italo Mancini, Raniero La Valle, Heinrich Böll e altri. Turoldo dichiarò che non sapeva che farsene di uno Stato incapace di difendere Moro. Fu uno dei rari casi in cui si guardò all’uomo Moro e non allo statista, alla tortura morale nei confronti della persona, come ebbe a dire il direttore Pio Baldelli. Si metteva in luce la dolcezza apparente di Moro, il suo profilo di individuo. Parole che potevano essere accostate a quelle di Paolo VI che definiva lo statista “uomo buono e onesto”.
Quindi fu la volta del segretario dell’Onu, Kurt Walheim, che suscitò sconcerto. Chiese la liberazione del prigioniero a titolo personale e urgente. Era il 22 aprile, e il segretario parlò da New York. Walheim era disponibile a venire in Italia, a far sentire la sua presenza. Il messaggio fu trasmesso via satellite dalla televisione italiana.
Infine la posizione del Presidente della Repubblica Giovanni Leone, secondo la quale aveva già la penna in mano per firmare la grazia purché gli fosse proposta, come spesso ha dichiarato lo stesso Craxi. L’atto di clemenza era l’unica via percorribile per salvare l’onorevole Moro. Leone voleva firmare, come disse ad Eleonora Moro che gli aveva chiesto un intervento in extremis. Era nel suo studio con Cossiga. Gli disse che stava per telefonare a Zaccagnini. Cossiga bloccò la cornetta, confidando che tutto era registrato e che bisognava valutare bene il peso della telefonata. C’era il rischio che il Quirinale fosse criticato per interferenze.La campagna contro Leone divenne martellante. A combatterla furono giornalisti e politici, con i radicali in prima fila, cui si aggiunsero i comunisti.
Si arrivò all’epilogo. Il 6 maggio le Brigate Rosse fecero pervenire il comunicato numero 9 in cui si concludeva la battaglia eseguendo la sentenza a cui Moro era stato condannato. Amintore Fanfani si recò a trovare la famiglia Moro. Il vescovo di Ivrea, monsignor Luigi Bettazzi voleva offrirsi in cambio di Moro, ma la sua proposta venne respinta dal Vaticano.
Da Eseguendo la sentenza di Giovanni Bianconi (Einaudi 2008): “Quando il telefono si libera, Matteo (Valerio Morucci) entra e compone il numero di casa di Saverio Fortuna, l’assistente di Moro. Hanno scelto lui perché la consegna delle lettere di dieci giorni prima è andata bene. Il nome non è uscito, è possibile che la sua linea non sia sotto controllo. Per volontà di Moro devono provare ad avvisare la famiglia evitando la polizia. Il telefono squilla, ma l’assistente di Moro non risponde. Né lui né altri. Matteo torna da Alessandra, riprovano dopo un po’. Ancora niente. Per l’ora di pranzo, pensano, qualcuno tornerà in quella casa. Ma può essere troppo tardi. Si muovono con circospezione da una cabina all’altra, sempre attenti alle facce e alle macchine che incontrano. Oltre un certo limite non si può attendere, c’è il rischio che qualcuno si accorga della Renault, nella quale solo una coperta impedisce di vedere il corpo di Aldo Moro. Poco dopo mezzogiorno Matteo fa l’ultimo tentativo. Non risponde nessuno. Decide che il tempo è scaduto e chiama un altro assistente del presidente democristiano. Avrà certamente il telefono sotto controllo, ma non si può fare altrimenti. Alessandra guarda a distanza, e aspetta. Uno squillo, due squilli, tre. Stavolta qualcuno risponde”.
Alessandro Moscè
(continua)
L'articolo La verità – e i depistaggi e le omissioni – sulla morte di Aldo Moro. Il reportage (prima puntata) proviene da Pangea.
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Premio Letizia Isaia. Cerimonia di premiazione lunedì 28 ottobre a Montecitorio
#ILMONITO
Si terrà lunedì 28 ottobre a Roma, ore 16.30 presso la Sala della Lupa in Montecitorio, con ingresso per gli ospiti da Piazza della Repubblica n.25, la Cerimonia di Premiazione della XVII edizione del Premio Letterario Letizia Isaia organizzata dall’Associazione Nazionale Luci Sulla Cultura con il Patrocinio della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie, della Chiesa di Napoli, dell’A.N.C.C.I. e con il sostegno della stessa A.N.C.C.I. e dell’Imprenditore Dott. Maurizio Marinella.
La Giuria tecnica, formata da S.A.R. Beatrice di Borbone delle Due Sicilie, dott.ssa Maria Chiara Aulisio, Giornalista Caposervizio presso la cronaca de Il Mattino di Napoli e Scrittrice, dott.ssa Annalisa Cretella, Cronista dell’AGI di Milano, coordinatore il dott. Antonio Sasso, Direttore del quotidiano ROMA e presieduta da Letizia Isaia ha deciso di assegnare a Personalità delle Istituzioni, della creatività, del giornalismo, dell’imprenditoria, e dell’innovazione i seguenti Premi: il Premio Letizia Isaia ad Honorem alla Vice Presidente della Camera on.le Mara Carfagna. il Premio Letizia Isaia per il Prestigio Professionale al Generale di Divisione Maurizio Stefanizzi, Comandante della Legione Carabinieri della Campania, all’ on.le Silvia Costa, parlamentare europea per la Cultura, al Prof. Ing. Antonello De Luca, Ordinario di tecnica delle costruzioni all’Università di Napoli Federico II, al Maestro Lello Esposito, Scultore, all’Imprenditore Antonino Della Notte, Consigliere di Giunta della Camera Commercio di Napoli, al Dott. Pietro Gargano Giornalista e scrittore, alla Dott.ssa Maria Rosaria Rondinella, Medico Chirurgo e Presidente dell’Associazione Buona Sanità (la Dott.ssa Rondinella ha il merito di aver portato, a fine anni ’80, a Napoli e in Campania il 118 e l’elisoccorso), alla Giornalista Dott.ssa Lidia Tarsitano. Il Premio Prestigio Professionale IUNIOR alla Dott.ssa Nancy De Maio, Direttore responsabile di agorainforma.it . Il Premio di Giornalismo Televisivo Stefano Campagna al Dott. Enzo Calise, Vice Direttore del TG2/ RAI.
La Giuria, in seconda votazione ha deciso i Vincitori del Concorso Letterario, per le Sezioni di Saggistica, Narrativa e Poesia Napoletana/Editori: Jean Nòel Schifano con “Dizionario appassionato di Napoli” edito da ilmondodisuk; Angelo Cannavacciuolo con “Sacramerica” edito da “ad est dell’equatore” e Massimo Perrino con “Il tempo che non vola” grauseditori Il Premio della Giuria va a: Marco Grassi con “L’Incidente sui binari della comunicazione” MATARRESE EDITORI e a Fabio Bolzetta con “Miracoli a Lourdes” edito da Paoline; Per la Narrativa/Autori è VINCITORE Lucio Sandon con il racconto breve intitolato “Interrogazione di Storia” che riceve, come da Art.10 del Bando di Concorso, n.5 copie stampate dall’Editore “ad est dell’equatore” che ha aderito al nostro Progetto “dal racconto breve al libro”; Menzione di merito e d’onore a: Rev. Sac. Salvatore Giuliano con “Alle sorgenti della vita” Libreria Editrice Vaticana e a Rosario Vitale con “Benedetto XVI, il primo Papa emerito della storia” Aracne. Altre targhe di ringraziamento saranno consegnate all’editore ad est dell’equatore, alle new entry in Guria, a S.A.R. Beatrice di Borbone delle Due Sicilie, al coordinatore di Giuria dott. Antonio Sasso e allo Staff; all’artista Andrea Ripa di Meana Cardella, alla regista RAI Simona Marcolongo, alla poetessa Nunzia d’Amore.
L'articolo Premio Letizia Isaia. Cerimonia di premiazione lunedì 28 ottobre a Montecitorio di Redazione
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CELEBRIAMO LEONARDO, 21 SETTEMBRE – 19 NOVEMBRE 2019, CASTELLANZA
Nell’ambito delle celebrazioni nazionali in occasione dei primi 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, la Città di Castellanza propone un ricco e variegato programma con momenti dedicati all’utenza più varia compresi bambini e ragazzi, sia nell’ambito scolastico che famigliare: conferenze, spettacoli, mostre, concerti e visite guidate dal 21 settembre al 19 novembre 2019.
Un percorso di arte, scienza e divulgazione che si snoda tra i principali luoghi della cultura cittadina: Villa Pomini, la Chiesa di San Bernardo, la Biblioteca Civica, senza dimenticare la collaborazione con la Liuc - Università Cattaneo di Castellanza, la Città di Legnano a Palazzo Leone da Perego e la visita guidata a Vaprio e Trezzo d’Adda.
E’ l’occasione per ricordare il maggiore studioso dell’opera di Leonardo da Vinci, Augusto Marinoni, insegnante e ricercatore di Legnano che, dal 1939, è incaricato di riordinare il codice Trivulziano, della riorganizzazione di tutti gli scritti di origine grammaticale e della trascrizione di tutti i manoscritti di Milano, Torino, Parigi e Londra. Di ogni opera segue il cammino: dalla creazione al passaggio di proprietà, eredità e donazione.
Obiettivo di Augusto Marinoni è ripercorrere la vita del genio vinciano attraverso le sue opere per approfondirne le conoscenze e “l’intimo lavorio della sua mente”.
Lo studioso è appassionato, fin dagli anni dell’Università, di studi linguistici e de “l’ininterrotta vitalità della lingua”; lingua che è indispensabile per lo scienziato al fine di comunicare e spiegare le proprie scoperte, i propri studi.
Gli eventi proposti fanno principalmente riferimento agli studi sull’acqua nella mostra di Antonio Bandirali e di Massimo Grassi e Antonio Pedrelli; si approfondisce il sistema ingegneristico dei navigli milanesi e l’ambiente culturale lombardo e Milanese di quegli anni con Edo Bricchetti, Nadia Gobbi, Giovanni Bidoglio e Sandro Albini. Ci si immerge nelle atmosfere cinquecentesche accompagnati dalla musica e dal canto, senza dimenticare interventi e proposte per bambini e ragazzi in biblioteca, scuola e all’Università riguardo la tecnologia come da sua vocazione.
CALENDARIO COMPLETO DEGLI EVENTI:
SETTEMBRE
Da sabato 21 settembre a sabato 7 novembre – Biblioteca Civica
Mostra bibliografica “Leonardo, le sue opere e il suo tempo”
La biblioteca propone una vasta esposizione di libri dedicati al genio vinciano frutto di una capillare integrazione del patrimonio e della collaborazione con le biblioteche di tutta Italia.
Sabato 28 settembre - Sala Conferenze Biblioteca ore 16.00
Spettacolo “Leonardo Curioso di tutto!” (per bambini dai 4 anni)
Uno spettacolo per tutta la famiglia ci porterà nel mondo del grande genio italiano. Una giornata nella vita del grande Leonardo da Vinci, tra esperimenti strampalati, allievi pasticcioni, committenti con grandi pretese, primo fra tutti il duca di Milano, e tra essi scopriremo la Gioconda, l'Uomo Vitruviano, la Dama con l'ermellino.
Da sabato 28 settembre a domenica 20 ottobre – Villa Pomini, inaugurazione ore 17.30
Mostra “Leonardo: la mia acqua” - Interpretazioni visuali di Antonio Bandirali
Le immagini di Antonio Bandirali, seguono le tracce dei codici Vinciani, che attraverso le sue interpretazioni, svelano il segreto della creatività del genio Da Vinci, acuto osservatore della natura. La meraviglia si associa in Leonardo alla grande capacità di analisi, così i suoi scritti svelano con le sue osservazioni le leggi che “regolano” la fisica dell’acqua sul pianeta Terra. Antonio Bandirali dopo aver studiato negli anni 90, quasi tutti i codici di Leonardo presso l’ente raccolta vinciana del Castello Sforzesco di Milano, ha cercato attraverso gli scritti de Maestro da Da Vinci, di trasmettere con le sue interpretazioni visuali la tematica acqua, con le sue turbolenze delle onde nei torrenti, alle grandi onde dei mari, con il loro “frusso e refrusso”, lo specchiarsi dei simulacri, la tranquillità delle acque stagnanti, dei laghi e dei fiumi che solcano la pianura. Bandirali, con le sue osservazioni, scopre quel momento nel quale la poesia e la scienza e la musica s’incontrano; l’attimo nel quale la curiosità si fa problema, dove il senso della meraviglia si trasforma in acuta osservazione scientifica. Le immagini associate agli scritti di Leonardo sono le più significative di questa lunga ricerca, da cui, nel 1997, la casa editrice LATIVA, ha pubblicato il volume "Riflessioni su Leonardo".
Antonio Bandirali, nato a Crema nel 1946, da sempre cultore della conservazione del patrimonio architettonico e delle testimonianze artistiche, ha sviluppato un profondo interesse per le arti figurative già in età giovanile, trovando poi nella fotografia la sua vera espressione artistica. Dopo aver affrontato per anni studi mirati sui Codici Vinciani, ha pubblicato un volume dal titolo "Riflessioni su Leonardo", pubblicazione che durante tutta la sua fase di sviluppo è stata seguita dal critico Raffaele De Grada, dal prof. Francesco Ogliari, dalla prof.ssa Luisa Cogliti Arano e da Lia Gandolfi, Direttrice della biblioteca d'arte del Castello Sforzesco di Milano.
Mostra “Dell’Adda di Leonardo” progetto fotografico di Massimo Grassi e Stefano Pedrelli “Il lavoro nasce da esigenze e motivazioni personali che ci hanno portato ad una lunga e costante mappatura del paesaggio leonardesco, in particolar modo acque, canali, il fiume Adda e i luoghi che hanno ospitato l’artista nella sua permanenza in terra sforzesca. Un percorso di ricerca, di suggestioni e stimoli artistici volti a testimoniare, attraverso le immagini, le osservazioni e gli studi di Leonardo mettendo in luce il forte legame tra natura, arte e fotografia. Inizio del nostro lavoro è stata una ricerca bibliografica che ci ha permesso di accostarci ad alcuni testi provenienti da diversi codici, fra le cui pagine Leonardo aveva raccolto le sue osservazioni e i suoi studi sull’acqua. Partendo da alcuni titoli di libri leonardeschi su specifici argomenti relativi all’acqua, ci siamo spinti a trasporre in immagini fotografiche le emozioni, le fantasie, le suggestioni, le personali interpretazioni artistiche ed evocative che questi testi ci hanno trasmesso.”
OTTOBRE
Domenica 13 ottobre – Villa Pomini ore 17.00
Conferenza “Leonardo, l’acqua e i navigli” con Edo Bricchetti autore del volume “Navigli del Milanese ieri e oggi”, ed Meravigli
Una sorprendente “visita guidata” nel tempo e nello spazio in compagnia di un “Custode delle Acque” d’eccezione, alla riscoperta dello straordinario patrimonio del sistema dei Navigli del Milanese, fra storia, natura, ingegneria, arte e cultura. Con proiezione di immagini.
Edo Bricchetti, umanista e architetto, è membro del Board dell’IWI (Inland Waterways International) e animatore di progetti europei sulle vie d’acqua interne.
È inoltre ideatore, progettista e referente scientifico di cinque ecomusei lombardi.
A dimostrazione della gratitudine di tutti gli amici dei navigli, è stato nominato “Custode delle acque”.
Giovedì 17 ottobre – Legnano Palazzo Leone da Perego ore 21.00
Conferenza con il prof. Pietro Marani dedicata a Leonardo e alla figura di Augusto Marinoni a cura delle Associazioni Famiglia Legnanese, Liceali Sempre, Arte e Storia e in collaborazione con il Comune di Legnano (per l’intero programma degli eventi a Legnano consultare www.licealisempre.it)
Domenica 20 ottobre – Villa Pomini 16.30
Conferenza “Leonardo – La Natura e l’acqua” con Sandro Albini – studioso vinciano e Giovanni Bidoglio – ricercatore scientifico
Ricerche sui luoghi Leonardeschi: Leonardo si assenta improvvisamente dalla corte di Ludovico il Moro nel giugno del 1496 e vi rientra nella primavera del 1497 dopo la morte di Beatrice d’Este, moglie del Moro.
Più di un elemento induce a ritenere che abbia trascorso quel periodo nella esplorazione della zona alpina e prealpina tra Bergamo e Brescia, visitando le valli Brembana, Seriana, Camonica, Trompia e alta Val Sabbia, i cui rilievi sono tracciati in forma di schizzo su due fogli conservati a Windsor.
Alcuni segni sugli schizzi dimostrano l’interesse di Leonardo per la geologia, la geografia, il corso delle acque di quelle zone da egli attentamente osservate. Leonardo conserva nella sua memoria i paesaggi visti e li utilizza negli sfondi, riproducendoli da mancino puro qual era, in alcune sue importanti opere.
Un attento studio su quel breve e inesplorato periodo della vita di Leonardo, e delle ragioni che l’hanno costretto ad allontanarsi da Milano, porta a rivedere alcune sedimentate letture di alcune sue opere maggiori riconsiderandole sulla scorta di elementi documentali finora poco valorizzati.
Acqua per un mondo assetato tra scarsità, sprechi e cambio climatico: Casualità o anticipazione? Già nel XV secolo Leonardo guardava lontano, prefigurando siccità e desertificazione. Realtà ora presente in molte regioni del pianeta dove una minore disponibilità d’acqua per l’agricoltura e l’energia, la diminuzione del livello minimo dei fiumi e le difficoltà di accesso a fonti di acqua potabile hanno effetti sociali, economici ed ambientali.
Sabato 26 ottobre – Chiesa San Bernardo ore 21.00
Concerto: “1452-1519. Musica e Poesia nelle corti di Leonardo” con voci e Orchestra “…In Armonia” di Saronno
Nel 500° anniversario dalla morte di Leonardo da Vinci, l'ensemble "...in Armonia" di Saronno ripropone musiche che venivano ascoltate nelle corti rinascimentali frequentate dal grande genio vinciano.
Un viaggio sonoro e poetico ci porterà a mezzo millennio dai nostri giorni, così da comprendere ancor più quei momenti antichi colmi di tanto fascino. Voci e strumenti ci accompagneranno alla riscoperta dei suoni di quel Tempo.
I Solisti: "...in Armonia".
Canto: Belinda Marra, Nicoletta Martone, Tullia Pedersoli, Francesca Rogger;
Guida all'ascolto: Terenzio Gnemmi
Direttore: Isabella Passoni
Domenica 27 ottobre – Visita guidata sui luoghi di Leonardo: Vaprio e Trezzo d’Adda con Nadia Gobbi
Una passeggiata panoramica verso Vaprio: lungo l'Adda andremo alla riscoperta di luoghi legati allo sfruttamento delle acque nel passato ma anche nella storia più recente (castello di Trezzo, il mulino di Villa Castelbarco e la centrale Taccani) e degli studi effettuati da Leonardo per quanto riguarda il canale Martesana, che si concluderà con la visita alla Casa del Custode delle Acque che ospita un museo interattivo in cui ciascuno avrà audioguide per seguire il percorso.
Per info e preiscrizioni presso la Biblioteca civica (0331/503696) entro il 12 ottobre - quota di partecipazione € 21,00
NOVEMBRE
Giovedì 7 novembre - Sala Conferenze Biblioteca ore 21.00
Conferenza: “Leonardo da Vinci, anzi da Milano” con Nadia Gobbi e proiezioni di immagini e reading del suo libro “Leonardo e Milano” ed. Meravigli
Conferenza: “Gli intrecci di Leonardo” con Federica Maestri
Un’affascinante e suggestiva “visita guidata virtuale” per rievocare la vivacità culturale della Milano e della Lombardia ai tempi di Leonardo da Vinci e analizzare i rapporti che il Maestro intrattenne con la corte sforzesca e gli artisti suoi contemporanei.
Con proiezione di immagini e reading di passi del romanzo "Leonardo alla corte del Moro" di Dino Bonardi e del volume “Il genio di Leonardo raccontato anche in milanese".
Nadia Gobbi (Lugano, 1979) vive a Milano, dove ha studiato al liceo Berchet e si è laureata in Lettere Classiche all’Università degli Studi, con una tesi in Archeologia.
Dopo aver lavorato in diversi siti archeologici, ha deciso di diventare guida turistica e, nel 2008, ha preso l’abilitazione per le lingue italiana e inglese.
È interessata all’approfondimento della Storia dell’arte, soprattutto di quella milanese, che quotidianamente propone al variegato e incuriosito pubblico dei gruppi che porta in giro per la città.
Federica Maestri, studiosa di Leonardo, ci accompagnerà in una dimensione di rappresentazione artistica-umana del pittore, scultore, ingegnere, architetto, scienziato, genio….
Martedì 19 novembre – Aula Bussolati LIUC Università Cattaneo – ore 21.00
Conferenza “Grafene: Scienza, tecnologia, innovazione e futuro” con ing. Giulio Cesareo (Founder And CEO Directa Plus) e dr. Riccardo Comerio (presidente LIUC)
Leonardo ha dato all'Italia il primo grande impulso alle scienze, alla ricerca, alle innovazioni, a nuove tecnologie ed ancora oggi si osservano con stupore le sue invenzioni. Il grafene è una grande invenzione, un materiale innovativo con immense potenzialità di utilizzo, che l'ingegner Giulio Cesareo studia e sviluppa da anni. In Università illustrerà le caratteristiche che potrebbero trasformare ed evolvere tutti i settori più tecnologici: energia, elettronica, meccanica e tant'altro e con il presidente della Liuc dott. Riccardo Comerio, presenterà un'esperienza di impresa lungimirante verso il futuro.
PROGETTO LEONARDO PER LE SCUOLE:
Dal 7 ottobre al 25 ottobre
Laboratori di fumetto condotti da Tiziano Riverso nella Scuola Secondaria di primo Grado “Leonardo da Vinci”.
Dal 9 novembre
Mostra dei lavori realizzati, allestita presso i locali della scuola L. da Vinci. Per info, Istituto Comprensivo 0331/50.42.33
Scuole primarie – classi V di entrambi i plessi: partecipazione ai laboratori dedicati a Leonardo presso il Museo Scienza e Tecnica di Milano nel mese di novembre. Laboratori prescelti, con visita guidata: “apprendisti in bottega, la pittura su muro di Leonardo” (in inglese) e “Spazio: ieri, oggi e domani - una storia nel passato e nel presente dell’esplorazione spaziale”.
Con riferimento agli studi di Leonardo sull’acqua, ricordati nelle mostre e negli incontri collegati, si ringrazia la Cap Holding SpA che ha sostenuto fattivamente il progetto.
Si ringrazia inoltre la ditta Compass Group che allestirà i rinfreschi, in occasione dell’inaugurazione delle mostre e del finissage, con ricette ispirate al Rinascimento.
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Morte dignitosa?
Così, giusto per non dimenticare... Elenco Delle vittime di Totò Riina : il tenente dei carabinieri Mario Malausa, i marescialli Silvio Corrao e Calogero Vaccaro, gli appuntati Eugenio Altomare e Mario Farbelli, il maresciallo dell'esercito Pasquale Nuccio, il soldato Giorgio Ciacci, Carmelo Battaglia sindacalista, Giuseppe Piani appuntato dei carabinieri, Boris Giuliano, Mauro De Mauro, il procuratore capo di Palermo Pietro Scaglione, Antonino Lo Russo autista di Pietro Scaglione, Giovanni Spampinato, giornalista de "L'Ora" e de "L'Unità", Gaetano Cappiello, agente di pubblica sicurezza, Giuseppe Russo tenente colonnello dei carabinieri,l'insegnante Filippo Costa, Ugo Triolo, Vice-pretore onorario di Prizzi, Peppino Impastato, Antonio Esposito Ferraioli, cuoco, Salvatore Castelbuono,Vigile Urbano, Carmelo Di Giorgio, operaio, Filadelfio Aparo, vice Brigadiere, Mario Francese, giornalista, Carmine Pecorelli, giornalista; Boris Giuliano, capo della squadra mobile di Palermo; Calogero Di Bona, maresciallo; Cesare Terranova, magistrato; Lenin Mancuso, maresciallo; i carabinieri Giovanni Bellissima, Salvatore Bologna e Domenico Marrara, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Piersanti Mattarella,Emanuele Basile, capitano dei Carabinieri; Gaetano Costa, procuratore capo di Palermo, Giuseppe Inzerillo, figlio diciassettenne del boss Salvatore Inzerillo mutilato e ucciso, Vito Jevolella, maresciallo dei carabinieri di Palermo; Sebastiano Bosio, medico, docente universitario; Alfredo Agosta, maresciallo dei carabinieri; Pio La Torre, segretario del PCI siciliano; Rosario Di Salvo, autista e uomo di fiducia di Pio La Torre; Gennaro Musella, imprenditore; Salvatore Raiti, Silvano Franzolin, Luigi Di Barca e Giuseppe Di Lavore, carabinieri; Antonino Burrafato, Vice Brigadiere di Polizia, Paolo Giaccone, medico legale;Emanuela Setti Carraro, moglie di Carlo Alberto Dalla Chiesa, e Domenico Russo, agente di polizia; Benedetto Buscetta e Antonio Buscetta figli del pentito Tommaso Buscetta; Calogero Zucchetto, agente di polizia; Giuseppe Genova e Orazio D'Amico, cognato e nipote di Buscetta; Vincenzo Buscetta, fratello del pentito Tommaso; Giangiacomo Ciaccio Montalto, magistrato di punta di Trapani; Mario D'Aleo, capitano dei carabinieri; Pietro Morici, carabiniere; Giuseppe Bommarito, carabiniere; Rocco Chinnici, capo dell'ufficio istruzione del Tribunale di Palermo, Mario Trapassi, maresciallo dei carabinieri; Salvatore Bartolotta, carabiniere; Stefano Li Sacchi, portinaio di casa Chinnici; Pippo Fava; Salvatore Zangara, analista; Giuseppe Fava, giornalista;Mario Coniglio, macellaio, Pietro Busetta, imprenditore e maestro decoratore, vittima innocente; Roberto Parisi, imprenditore e presidente del Palermo calcio, assieme al suo autista Giuseppe Mangano; Piero Patti, imprenditore. Rimane ferita anche la figlia Gaia di nove anni; Giuseppe Spada, imprenditore; Barbara Rizzo in Asta, signora morta nell'attentato con autobomba contro il sostituto procuratore Carlo Palermo, salvatosi miracolosamente; morti anche Giuseppe e Salvatore Asta, i due figli gemelli di 6 anni della donna; Giuseppe Montana, funzionario della squadra mobile; Ninni Cassarà e il suo collega Roberto Antiochia, agente di polizia; Graziella Campagna, diciassettenne che aveva riconosciuto due latitanti; Claudio Domino, bambino di 11 anni che stava passeggiando davanti al negozio dei suoi genitori; Giuseppe Insalaco, ex sindaco di Palermo; Natale Mondo,agente di polizia scampato all'attentato in cui persero la vita Ninni Cassarà e Roberto Antiochia; Alberto Giacomelli, ex magistrato in pensione; Antonino Saetta, giudice ucciso con il figlio Stefano Saetta; Mauro Rostagno, leader della comunità Saman per il recupero dei tossicodipendenti e giornalista; Giuseppe Montalbano, medico; Pietro Polara, commerciante di macchine agricole; Antonino Agostino, agente di polizia, e la moglie Ida Castelluccio, incinta di due mesi; Vincenzo Miceli, geometra e imprenditore di Monreale, ucciso per non aver voluto pagare il pizzo; Giovanni Trecroci; Emanuele Piazza, agente di polizia strangolato e sciolto nell'acido; Giuseppe Miano, mafioso pentito; Nicola Gioitta, gioielliere; Gaetano Genova, vigile del fuoco sequestrato e ucciso perché ritenuto un confidente della polizia; Giovanni Bonsignore, funzionario della Regione Siciliana; Rosario Livatino, giudice; Giovanni Salamone, geometra, imprenditore edile e consigliere comunale;Nicolò Di Marco, geometra;Sergio Compagnini, imprenditore; Antonino Scopelliti (9 agosto 1991), giudice; Libero Grassi (29 agosto 1991), imprenditore attivo nella lotta contro le tangenti alle cosche e il racket; Serafino Ogliastro (12 ottobre 1991), ex agente della polizia di Stato;Giuliano Guazzelli (4 aprile 1992), maresciallo dei carabinieri; Paolo Borsellino (21 aprile 1992), imprenditore ed omonimo del giudice Paolo Borsellino; Giovanni Falcone, magistrato; Francesca Morvillo, magistrato, moglie di Giovanni Falcone; Antonio Montinaro, agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone; Rocco Dicillo, agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone; Vito Schifani, agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone;Vincenzo Napolitano (23 maggio 1992), uomo politico democristiano; Paolo Borsellino, magistrato; Emanuela Loi, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Walter Cosina, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Vincenzo Li Muli, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Claudio Traina, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Agostino Catalano, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Rita Atria (27 luglio 1992), figlia di un mafioso, muore suicida dopo la morte di Paolo Borsellino, con il quale aveva iniziato a collaborare; Giovanni Lizzio (27 luglio 1992), ispettore della squadra mobile; Paolo Ficalora (28 settembre 1992), proprietario di un villaggio turistico;Gaetano Giordano (10 dicembre 1992), commerciante;Giuseppe Borsellino (17 dicembre 1992), imprenditore, padre dell'imprenditore Paolo Borsellino ucciso otto mesi prima;Beppe Alfano (8 gennaio 1993), giornalista; Caterina Nencioni, bambina di 50 giorni; Nadia Nencioni, bambina di 9 anni; Angela Fiume, custode dell'Accademia dei Georgofili, 36 anni; Fabrizio Nencioni, 39 anni; Dario Capolicchio, studente di architettura, 22 anni; Carlo La Catena, Sergio Pasotto, Stefano Picerno (vigili del fuoco); Alessandro Ferrari (agente di polizia municipale); Moussafir Driss (extracomunitario); Pino Puglisi (15 settembre 1993), sacerdote, impegnato nel recupero dei giovani reclutati da Cosa Nostra; Cosimo Fabio Mazzola (5 aprile 1994), ucciso perché ex fidanzato della moglie del mafioso Giuseppe Monticciolo;Liliana Caruso (10 luglio 1994), moglie di Riccardo Messina, pentito; Agata Zucchero (10 luglio 1994), suocera di Riccardo Messina, pentito;Calogero Panepinto (19 settembre 1994), fratello di Ignazio Panepinto, assassinato il 30 maggio dello stesso anno; Pietro Sanua (Corsico, 4 Febbraio 1995);Domenico Buscetta (6 marzo 1995), nipote del pentito Tommaso Buscetta;Pierantonio Sandri (3 settembre 1995), giovane di Niscemi, sequestrato e ucciso perché testimone di atti intimidatori, il corpo occultato è stato recuperato 14 anni dopo, in seguito alle rivelazioni di un pentito; Paolo De Montis (21 settembre 1995), Finanziere Mare;Serafino Famà (9 novembre 1995), avvocato penalista catanese, ucciso a pochi passi dal suo studio perché era un esempio di onestà intellettuale e professionale;Giuseppe Montalto (23 dicembre 1995), agente di custodia dell'Ucciardone;Giuseppe Di Matteo (11 gennaio 1996), figlio del collaboratore di giustizia Santino Di Matteo, ucciso e disciolto in una vasca di acido nitrico;Luigi Ilardo (10 maggio 1996), cugino del boss Giuseppe Madonia, ucciso poco prima di divenire un collaboratore di giustizia;Santa Puglisi (27 agosto 1996), giovane vedova ventiduenne di un affiliato a un clan mafioso, picchiata e uccisa nel cimitero di Catania insieme al nipote Salvatore Botta di 14 anni; Antonio Barbera (7 settembre 1996), giovane di Biancavilla (CT), massacrato a diciotto anni con una decina di colpi di pistola in testa; Antonino Polifroni (30 settembre 1996), imprenditore di Varapodio (RC), assassinato perché non aveva ceduto ai ricatti e alle estorsioni mafiose; Giuseppe La Franca (4 gennaio 1997), avvocato, assassinato perché non voleva cedere le sue terre ai fratelli Vitale; Gaspare Stellino (12 settembre 1997), commerciante, morto suicida per non deporre contro i suoi estorsori; Giuseppe Lo Nigro, imprenditore edile;Domenico Geraci (8 ottobre 1998), sindacalista;Stefano Pompeo (22 aprile 1999), ragazzo ucciso per errore al posto di un potente boss locale;Filippo Basile (5 luglio 1999), funzionario della Regione Siciliana; Sultano Salvatore Antonio (21 luglio 1999), ragazzo ucciso per sbaglio;Vincenzo Vaccaro Notte (3 novembre 1999), imprenditore assassinato perché non accettava i condizionamenti mafiosi.
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una morte dignitosa loro non l hanno avuta
Anni 1990 Vincenzo Miceli (23 gennaio 1990), geometra e imprenditore di Monreale, ucciso per non aver voluto pagare il pizzo. Giovanni Trecroci (7 febbraio 1990), vicesindaco di Villa San Giovanni. Emanuele Piazza (16 marzo 1990), agente di polizia strangolato e sciolto nell'acido. Giuseppe Miano (18 marzo 1990), mafioso pentito. Nicola Gioitta (21 marzo 1990), gioielliere. Gaetano Genova (30 marzo 1990), vigile del fuoco sequestrato e ucciso perché ritenuto un confidente della polizia. Il suo corpo verrà ritrovato 8 anni dopo in seguito alle dichiarazioni del pentito Enzo Salvatore Brusca. Giovanni Bonsignore, (9 maggio 1990), funzionario della Regione Siciliana. Rosario Livatino (21 settembre 1990), giudice di Canicattì (AG). Giovanni Salamone (12 gennaio 1991), geometra, imprenditore edile e consigliere comunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Nicolò Di Marco (21 febbraio 1991), geometra del comune di Misterbianco (CT). Sergio Compagnini (5 marzo 1991), imprenditore. Antonino Scopelliti (9 agosto 1991), giudice. Libero Grassi (29 agosto 1991), imprenditore attivo nella lotta contro le tangenti alle cosche e il racket. Serafino Ogliastro (12 ottobre 1991), ex agente della polizia di Stato. Ucciso a Palermo da Salvatore Grigoli con il metodo della lupara bianca perché i mafiosi di Brancaccio sospettavano fosse a conoscenza degli autori dell'omicidio di un mafioso, Filippo Quartararo. Al processo, Grigoli si autoaccusava dell'omicidio indicando altri 7 complici. Salvo Lima (12 marzo 1992), uomo politico democristiano, eurodeputato ed ex sindaco di Palermo strettamente legato alla mafia, sebbene non direttamente affiliato a nessuna famiglia, costituisce il trait-d-union tra Cosa Nostra e i livelli alti dello Stato, quali, tra gli altri, Giulio Andreotti. Salvatore Colletta e Mariano Farina (31 marzo 1992), due ragazzi di 15 e 12 anni scomparsi che si ritiene siano stati vittime di "lupara bianca"[senza fonte]. Giuliano Guazzelli (4 aprile 1992), maresciallo dei carabinieri. Paolo Borsellino (21 aprile 1992), imprenditore ed omonimo del giudice Paolo Borsellino. Strage di Capaci (23 maggio 1992): Giovanni Falcone, magistrato; Francesca Morvillo, magistrato, moglie di Giovanni Falcone; Antonio Montinaro, agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone; Rocco Dicillo, agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone; Vito Schifani, agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone. Il mafioso pentito Giovanni Brusca si autoaccusò di aver guidato il commando malavitoso che sistemò l'esplosivo in un tunnel scavato sotto un tratto dell'autostrada A29 all'altezza di Capaci e fu lui a premere il pulsante del radiocomando che causò l'esplosione, proprio nel momento in cui passavano le auto di scorta del giudice Falcone. Vincenzo Napolitano (23 maggio 1992), uomo politico democristiano, sindaco di Riesi. Strage di via d'Amelio (19 luglio 1992): Paolo Borsellino, magistrato; Emanuela Loi, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino (prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio[senza fonte]); Walter Cosina, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Vincenzo Li Muli, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Claudio Traina, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Agostino Catalano, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino. Dalle recenti indagini si è scoperto che i mandanti dell'attentato, messo in atto con un'autobomba parcheggiata sotto casa della madre del giudice Borsellino, vanno ricercati non solo all'interno di Cosa nostra ma anche negli ambienti della politica e dei servizi segreti deviati. Rita Atria (27 luglio 1992), figlia di un mafioso, muore suicida dopo la morte di Paolo Borsellino, con il quale aveva iniziato a collaborare. Giovanni Lizzio (27 luglio 1992), ispettore della squadra mobile. Ignazio Salvo (17 settembre 1992), esattore, condannato per associazione mafiosa e ucciso su ordine di Totò Riina per non aver saputo modificare in Cassazione la sentenza del maxiprocesso che condannò Riina all'ergastolo. Paolo Ficalora (28 settembre 1992), proprietario di un villaggio turistico. Gaetano Giordano (10 dicembre 1992), commerciante. Giuseppe Borsellino (17 dicembre 1992), imprenditore, padre dell'imprenditore Paolo Borsellino ucciso otto mesi prima, quest'ultimo omonimo del giudice Paolo Borsellino. Beppe Alfano (8 gennaio 1993), giornalista. Strage di via dei Georgofili a Firenze (27 maggio 1993): Caterina Nencioni, bambina di 50 giorni; Nadia Nencioni, bambina di 9 anni; Angela Fiume, custode dell'Accademia dei Georgofili, 36 anni; Fabrizio Nencioni, 39 anni; Dario Capolicchio, studente di architettura, 22 anni. Strage di via Palestro a Milano (27 luglio 1993): Carlo La Catena, Sergio Pasotto, Stefano Picerno (vigili del fuoco); Alessandro Ferrari (agente di polizia municipale); Moussafir Driss (extracomunitario). Pino Puglisi (15 settembre 1993), sacerdote, impegnato nel recupero dei giovani reclutati da Cosa Nostra nel quartiere Brancaccio a Palermo, controllato dalla famiglia Graviano. Viene beatificato il 25 maggio 2013. Cosimo Fabio Mazzola (5 aprile 1994), ucciso perché ex fidanzato della moglie del mafioso Giuseppe Monticciolo; la donna figlia del capomafia Giuseppe Agrigento, accettò di non sposare Mazzola perché non appartenente al suo ambiente. Liliana Caruso (10 luglio 1994), moglie di Riccardo Messina, pentito. Agata Zucchero (10 luglio 1994), suocera di Riccardo Messina, pentito. Calogero Panepinto (19 settembre 1994), fratello di Ignazio Panepinto, assassinato il 30 maggio dello stesso anno. Pietro Sanua (Corsico, 4 Febbraio 1995) Domenico Buscetta (6 marzo 1995), nipote del pentito Tommaso Buscetta, ucciso da Leoluca Bagarella. Carmela Minniti (1º settembre 1995), moglie di Benedetto Santapaola, detto Nitto, boss catanese. Pierantonio Sandri (3 settembre 1995), giovane di Niscemi, sequestrato e ucciso perché testimone di atti intimidatori, il corpo occultato è stato recuperato 14 anni dopo, in seguito alle rivelazioni di un pentito. Paolo De Montis (21 settembre 1995), Finanziere Mare, originario di Santa Giusta (OR), venne ucciso e il suo corpo abbandonato presso la discarica di Bellolampo, poco fuori Palermo. Serafino Famà (9 novembre 1995), avvocato penalista catanese, ucciso a pochi passi dal suo studio perché era un esempio di onestà intellettuale e professionale. Giuseppe Montalto (23 dicembre 1995), agente di custodia dell'Ucciardone, ucciso per ordine del boss Vincenzo Virga. Giuseppe Di Matteo (11 gennaio 1996), figlio del collaboratore di giustizia Santino Di Matteo, ucciso e disciolto in una vasca di acido nitrico. Luigi Ilardo (10 maggio 1996), cugino del boss Giuseppe Madonia, ucciso poco prima di divenire un collaboratore di giustizia. Santa Puglisi (27 agosto 1996), giovane vedova ventiduenne di un affiliato a un clan mafioso, picchiata e uccisa nel cimitero di Catania insieme al nipote Salvatore Botta di 14 anni. Antonio Barbera (7 settembre 1996), giovane di Biancavilla (CT), massacrato a diciotto anni con una decina di colpi di pistola in testa, in un agguato in "contrada Sgarro" (Catania). Gli omicidi non hanno ricevuto alcuna condanna dal processo, celebrato nell'aula bunker del carcere "Bicocca" di Catania; il processo è stato celebrato anche in Corte d'appello e in Cassazione, senza che la famiglia del ragazzo venisse informata. Antonino Polifroni (30 settembre 1996), imprenditore di Varapodio (RC), assassinato perché non aveva ceduto ai ricatti e alle estorsioni mafiose. Giuseppe La Franca (4 gennaio 1997), avvocato, assassinato perché non voleva cedere le sue terre ai fratelli Vitale. Giulio Giuseppe Castellino (25 febbraio 1997), Ferito gravemente alla testa con colpi di arma da fuoco il dott. Giulio Giuseppe Castellino, dirigente del Servizio d'igiene pubblica presso la Usl di Agrigento. Castellino è stato per oltre un decennio ufficiale sanitario a Palma di Montechiaro (AG), dove abitava. Consigliere Comunale ed Assessore nel Comune di Palma di Montechiaro per diverse volte. Nel novembre 1997 furono sparati colpi di lupara contro il portone della sua abitazione. Castellino spirerà il 25 febbraio.[4] Gaspare Stellino (12 settembre 1997), commerciante, morto suicida per non deporre contro i suoi estorsori Giuseppe Lo Nigro[5] (1º dicembre 1997), imprenditore edile, scomparso da Altofonte, in provincia di Palermo ancor'oggi di lui nessuna traccia. Domenico Geraci (8 ottobre 1998), sindacalista di Caccamo, in provincia di Palermo, la cui morte è, ancor'oggi, ignota. Stefano Pompeo (22 aprile 1999), ragazzo ucciso per errore al posto di un potente boss locale. Filippo Basile (5 luglio 1999), funzionario della Regione Siciliana. Sultano Salvatore Antonio (21 luglio 1999), ragazzo ucciso per sbaglio dentro una sala da barba nel quartiere San Giacomo a Gela in provincia di Caltanissetta.
Vincenzo Vaccaro Notte[9] (3 novembre 1999), imprenditore di Sant'Angelo Muxaro (AG), assassinato perché non accettava i condizionamenti mafiosi UNA MORTE DIGNITOSA LORO NON L'HANNO AVUTA
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Intervista con Astronomi: P. A. Grassi, G. Polenta e M. Razzano | AstroCaffe Ep.94
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Pubblicato il 03 apr 2017
Parliamo di astronomia e ricerca con Pietro Antonio Grassi, Vice Dir. del Centro di Alta Formazione Arnold Regge, Gianluca Polenta, cosmologo dell’Unità di Ricerca Scientifica dell’Agenzia Spaziale Italiana,…
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Juristas apoiam decisão de Lula veem golpe da Lava Jato com semiaberto 250 juristas divulgam manifesto em apoio à decisão de Lula O documento conta assinaturas de profissionais de todo país e afirma que a armação do semiaberto é mais uma manobra dos procuradores, enfraquecidos após revelações = Lula a Gleisi: "Pedido do MPF é uma manobra dos meus algozes" Gleisi e Pimenta defendem Lula e denunciam armação da Lava Jato Entenda por que o semiaberto é mais uma armação da Lava Jato contra Lula Juristas do mundo inteiro já reconheceram a prisão política do ex-Presidente Lula e o processo de lawfare no Brasil, que chega a um ponto nevrálgico com as publicações do site The Intercept a revelar minúcias no uso do sistema de justiça para alcançar interesses políticos e econômicos; = No momento em que ninguém mais contesta a farsa jurídica e que o Supremo Tribunal Federal deverá decidir a respeito das irregularidades nos processos da Lava Jato, incluindo a falta de imparcialidade do juiz Sérgio Moro, alguns procuradores da força-tarefa, insolitamente, solicitaram a progressão do regime de pena de Lula, para que seja convertido ao semiaberto. = O pedido vem com aparência de benevolência e regularidade processual, mas encobre nova manobra diante do enfraquecimento dos envolvidos na escandalosa operação de combate à corrupção que, por seus efeitos amplos, comprometeu seriamente a economia do país que já padece de grave crise institucional e política. = A resposta da defesa do ex-mandatário, contudo, é coerente com o que Lula sempre afirmou, que não aceita barganhar direitos e a liberdade em processo que reconhece como injusto, eminentemente político e, como tal, não aceita outra decisão que não a anulação do processo. = Assim sendo, e ainda que muitos possam preferir vê-lo em lugar mais acolhedor e acessível, junto aos familiares e ao povo brasileiro, é de se valorar a coragem de um líder político que não se curva diante de intenções a camuflar práticas danosas de agentes público. = Lula responde como um estadista que tem ciência de sua inocência e que persegue o restabelecimento da verdade e da justiça, merecendo de todos os que defendem o Estado Democrático de Direito a mais profunda solidariedade. = Confira a lista: 1. Adelaide Albergaria Pereira Gomes 2. Adilene Ramos Sousa 3. Alberto Guilherme Tavares de Araújo e Silva 4. Alceni de Fátima Moretti Basso 5. Alcione Malheiros dos Santos 6. Aldo Arantes 7. Alexandre Trichez 8. Alfredo Attié 9. Amarildo Maciel Martins 10. Ana Carolina Lima 11. Ana Elsa Munarini 12. Ana Laura Barreto Medeiros de Araújo 13. Ana Luíza Fitz 14. Anderson Bezerra Lopes 15. Andrés del Rio 16. André Luiz Proner 17. Anelise Passos Alves 18. Ângela Maria Perini 19. Angélica Vieira Nery 20. Angelita da Rosa 21. Antonio Aureliano de Oliveira 22. Antônio Carlos Araújo Ferreira 23. Antonio Carlos Ferreira Rangel 24. Antônio Fernando Rites do Sacramento 25. Arnobio Lopes Rocha 26. Aurora Custódio dos Santos 27. Berenice Araújo Portela 28. Camila Alves Hessel Reimberg 29. Carlos Sergio de Carvalho Barros 30. Carol Proner 31. Celso Antônio Bandeira de Mello 32. César Caputo Guimarães 33. César Pimentel 34. Christianne Gontijo 35. Cláudio Roberto Rosa Burck 36. Cleide Lemos 37. Cleiton Leite Coutinho 38. Cristiane Dambrós Chaves 39. Cristina Rodrigues Tinoco 40. Daniela de Oliveira Miranda 41. Daniele Gabrich Gueiros 42. Danilo da Conceição Serejo Lopes 43. Dárcio Rufino de Holanda 44. Dionísio Arza Neto 45. Eder Bomfim Rodrigues 46. Edmar de Sousa Costa Neto 47. Edna Raquel Hogemann 48. Eduardo Alexandre Costa Corrêa 49. Egberto Magno dos Santos de Jesus 50. Egmar José de Oliveira 51. Emerson Lopes Brotto 52. Julio Francisco Caetano Ramos 53. Emerson Maia Damasceno 54. Erik Emanoel Silva Moraes 55. Erika Lago Sousa 56. Ernesto Tzirulnik 57. Eufrásia Maria Souza das Virgens 58. Eugênio Aragão 59. Fabiano Silva dos Santos 60. Fabio Augusto Mello Peres 61. Fabio Gaspar 62. Fernanda Graça Melo 63. Fernando Amaro da Silveira Grassi 64. Fernando Augusto Fernandes 65. Flavio Crocce Caetano 66. Franciana Di Fátima Cardoso Costa 67. Francisca Zelma Lima Cavalcante 68. Francisco Celso Calmon 69. Cláudia Maria Barbosa 70. Francisco das Chagas Sousa 71. Francisco Quintanilha Veras Neto 72. Gabriel Mourão Kazapi 73. Gabriela Araujo 74. Gabriela Miguel Tasso 75. Gabriela Piardi dos Santos 76. Geyson Gonçalves 77. Gilvan Vitorino C. S. 78. Gisa Nara Machado da Silva 79. Gisele Cittadino 80. Gisele Espellet di Bella 81. Gisele Filippetto 82. Gisele Ricobom 83. Glaydson Campelo de Almeida Rodrigues 84. Graciléia Morais de Alcântara 85. Guilherme Marchioni 86. Gustavo Bezerra de Alencar 87. Gustavo de Carvalho Rocha 88. Haneron Victor Marcos 89. Helbert Maciel 90. Henrique Rabello de Carvalho 91. Heraldo Carvalho da Silveira 92. Hugo Roxo 93. Inocêncio Rodrigues Uchôa 94. Ione S. Gonçalves 95. Ipojucan Demétrius Vecchi 96. Iracema Vaz Ramos Leal 97. Iranilde Teixeira de Jesus Andrade 98. Ivone Vilanova Souza 99. Izabella Hernandez Borges 100. Jaime Almeida da Cunha 101. Jaime José Bilek Iantas 102. Jean Marcus Salvador 103. Jefferson dos Santos Alves 104. Jeniffer da Silva Lehr 105. Jessica Ailanda 106. João Ricardo Dornelles 107. José Augusto Rodrigues Jr. 108. José Carlos Moreira da Silva Filho 109. José de Arimatéa Neto 110. José Eduardo Martins Cardozo 111. José Guilherme Carvalho Zagallo 112. José Lima Silva 113. José Maria de Araújo Costa 114. José Maria Vieira 115. José Roberto de Andrade 116. Jucemara Beltrame 117. Julia Moreira Schwantes Zavarize 118. Juliana Neuenschwander 119. Juliana Romeiro Viana 120. Juliana Zaleski Salloum 121. Laio Correia 122. Larissa Ramina 123. Larissa Alcântara 124. Leandro da Costa Zdradek 125. Lenio Streck 126. Leo Bittecourt 127. Léo Scandolara 128. Leonardo Kauer 129. Leonardo Castro 130. Lidiane César 131. Lorena Paula José Duarte 132. Luanna Tomaz de Souza 133. Luciano Rollo Duarte 134. Luciano Tolla 135. Lúcio Flávio de Castro Dias 136. Luís Carlos dos Santos Cintra 137. Luís Carlos Moro 138. Luís Guilherme Vieira 139. Luis Vinicius Aragão 140. Luiz Felipe Muniz de Souza 141. Luiz Fernando Pacheco 142. Luiz Guilherme Vieira dos Santos 143. Luzia Paula Cabral 144. Magda Barros Biavaschi 145. Maíra Andrade Dapieve Miranda 146. Manoel Severino Moraes de Almeida 147. Manuella Fuhro Martins 148. Marcela Fleming S. Ortiz 149. Marcelo dos Anjos Mascarenha 150. Marcelo Porto Rodrigues 151. Marcelo Uchôa 152. Marcia Cadore 153. Márcio Tenenbaum 154. Marco Aurélio de Carvalho 155. Marcus Vinicius Thomaz Seixas 156. Margarete Pedroso 157. Margareth do Espírito Santos 158. Maria Amália Candido 159. Maria Aparecida Dos Santos 160. Maria Betânia Nunes Pereira 161. Maria Celeste Marques 162. Maria Cristina Zanin Sant’Anna 163. Maria Inez Pereira Pinheiro 164. Maria Jeanete Fortes Silva 165. Maria José Giannella Cataldi 166. Maria Luiza Flores da Cunha Bierrenbach 167. Maria Luiza Q. Tonelli 168. Maria Margarida E. Pressburger 169. Maria Nilzete da Silva Pimentel Freitas 170. Maria Teresa Bastia Vichi 171. Mariana de Almeida Mesquita 172. Marília Lomanto 173. Mario Madureira 174. Mario Celso Silva 175. Maritania Lúcia Dallagnol 176. Marlene da Silva 177. Marthius Sávio Cavalcante Lobato 178. Martír Silva 179. Mary Cohen 180. Maurício Vasconcelos 181. Mauro de Azevedo Menezes 182. Milton Ricardo Luso Calado 183. Mirian Gonçalves 184. Naide Marinho 185. Nayara Ayres 186. Nelso Müller 187. Nival Farinazzo Filho 188. Nivea Santos Carneiro 189. Nuredin Ahmad Allan 190. Orlando Venâncio Santos 191. Oswaldo Miqueluzzi 192. Otavio Pinto e Silva 193. Paulo Cesar Ferreira 194. Paulo Humberto Freire Castelo Branco 195. Paulo Renato S. Ferrony 196. Paulo Roberto Pereira das Neves Borges 197. Paulo Sérgio Cordeiro Santos 198. Paulo Sérgio Weyl Albuquerque Costa 199. Paulo Teixeira 200. Pedro Brandão 201. Pietro Alarconh 202. Prudente José Silveira Mello 203. Rafael Antonio Tardin 204. Rafael Morais Português de Souza 205. Rafson Ximenes 206. Raul Guilherme Silva Costa 207. Reinaldo Santos de Almeida 208. Renata Deiró 209. Renata Monteiro Tosta 210. Ricardo Alves Hessel Reimberg 211. Ricardo Bichara 212. Ricardo de Freitas 213. Ricardo Mendonça 214. Rívia Barboza Fernandes 215. Roberta Baracat De Grande 216. Roberta Melo Ramos 217. Roberto Tardelli 218. Rodrigo Frateschi 219. Rodrigo Vieira 220. Rogerio Dultra dos Santos 221. Rosana da Cunha 222. Rosangela Lunardelli Cavallazzi 223. Rui Yoshio Kunugi 224. Samuel Martins 225. Sebastião Erculino Custódio 226. Sergio Graziano 227. Sérgio Luiz Pinheiro Sant’Anna 228. Sócrates José Niclevisk 229. Tânia de Albuquerque 230. Tatiana Carpter 231. Tatiana Moreira Rossini de Oliveira 232. Tereza D’Ávila Lima 233. Tereza Ferraz 234. Thiago Lopes Cardoso Campos 235. Thiago Secron Mendes Barros 236. Thyenes de Oliveira Chagas Corrêa 237. Uirá Azevêdo 238. Valdemar Hessel Reimberg 239. Valeria Pinheiro 240. Valéria Teixeira Sousa 241. Vera Lúcia Santana Araújo 242. Vicente Candido 243. Victor Manfrinato de Brito 244. Vinícius Neves Bomfim 245. Vitor Marques 246. Vítor Saydelles 247. Volmir Maurer 248. Wagner Gonçalves 249. Weida Zancaner 250. Wilson Ramos Filho LULALULA LIVRE https://www.causaoperaria.org.br/juristas-apoiam-decisao-de-lula-veem-golpe-da-lava-jato-com-semiaberto/#.XZUDUAAV6C4.twitter
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¿QUÉ VISITAR EN VENECIA?
En esta lista te daré mis consejos de que visitar en 4 días en Venecia, sin que te pierdas lo más importante de la Isla. Te diré que visitar en 3 días los 6 barrios de Venencia y el ultimo día las islas cercanas a Venecia.
Venecia está dividida en seis distritos (barrios), conocidos en italiano como sestieri.
San Polo: Distrito creado en torno al Puente Rialto, este sestiere es uno de los más bonitos de Venecia.
Cannaregio: Es el distrito más poblado y en él vivieron Marco Polo, Tiziano y Tintoretto.
San Marco: Es el distrito más pequeño y antiguo, y lleva el nombre del patrón de la ciudad.
Castello: El nombre de Castello proviene del castillo erigido en época romana. La mitad del barrio está ocupada por el Arsenale, un gran astillero.
Santa Croce: Es uno de los distritos menos turísticos de Venecia. Su parte este es la única en la que se permite el tráfico de vehículos.
Dorsoduro: Es una barrio muy animada ya que allí se encuentran la mayoría de los edificios universitarios.
PRIMER DÍA
1. San Polo:
Es el barrio más pequeño de Venecia. En el siglo IX, los primeros habitantes de Venecia decidieron vivir en este grupo de pequeñas islas, conocidas como Rivus Altus o Rialto, porque el suelo es más alto y estaban más protegidos de las inundaciones. En los siglos XIII y XIV, en la zona de Rialto habían abierto muchos mercados y tiendas de productos de lujo.
Es todavía uno de los barrios más vivos de la ciudad, con sus muchas tiendecillas, mercados y bares típicos entre calles y callejuelas .
¿Qué visitar en San Polo?
Puente de Rialto: Este es el puente mas antiguo de Venecia, construido en 1181 de madera pero fue quemado parcialmente durante la revuelta liderada por Bajamonte Tiepolo en 1310. En 1444, se derrumbó por el peso de la multitud que se congregó para ver un desfile náutico, no siendo reconstruido otra vez hasta 1524, fecha en que volvió a derrumbarse. El actual puente de piedra está formado por un único arco, diseñado por Antonio da Ponte, y construido entre 1588 y 1591.
Mercado Rialto: En el interior del Puente Rialto se encuentra un mercado donde podrás encontrar especias, mariscos, frutas, verduras y recuerdos.
Iglesia de S. Giacomo di Rialto: Fundada en el año 421, San Giacomo de Rialto se considera tradicionalmente como la Iglesia más antigua de Venecia, construida por un carpintero. La edificación actual se realizó alrededor del año 1071.
Museo Casa de Carlo Goldini: Carlo Goldoni fue un famoso y prolífico autor teatral, nació en ese edificio gótico en 1707 y vivió en el hasta 1719. Su residencia Veneciana es actualmente un museo, en su primer planta está un pequeño museo teatral, el cual esta distribuido en sólo tres salas, está dedicado a la temática de Goldoni y al teatro de marionetas.
Iglesia de S. Maria Gloriosa Dei Frari: Se empezó a construir por los franciscanos en el año 1250, pero a mediados del siglo XV fue demolida y sustituida por la gran basílica de ladrillo que se aprecia actualmente, y que es la iglesia más grande de Venecia. Dentro hay auténticas obras maestras de valor incalculable.
Iglesia de San Polo: Fue construida en el siglo IX y restaurada en los siglo XV y XIX, por lo que tiene una combinación de estilos que van del gótico al neoclásico. Los elementos que destacan son el portal gótico, los leones románicos en la base de la torre, que es del siglo XIV, el cuadro de la “Última Cena” de Tintoretto o las catorce pinturas del Vía Crucis de Giandomenico Tiepolo.
Campo de San Polo: Es la mayor plaza de Venecia tras la plaza de San Marcos. Originalmente estaba dedicada a la agricultura y al pastoreo, hasta que en 1493 fue totalmente pavimentada. Posteriormente fue utilizada como escenario de muchas corridas de toros, bailes de máscaras y sermones religiosos. En el siglo XVII, el mercado de los pobres se trasladó de aquí a la plaza de San Marco. Sigue siendo hasta el día de hoy uno de los lugares más populares en el carnaval y también se utiliza para conciertos al aire libre y proyecciones durante el festival de cine.
Escuela di San Rocco: Una de las más antiguas de Venecia, Con extraordinarias Pinturas de Tintoretto.
2. Cannareggio:
Es uno de los distritos más grandes de la ciudad, además del más poblado. El barrio fue elegido como lugar de residencia por algunos personajes importantes en el pasado, como Marco Polo, Tiziano o Tintoretto.
¿Qué visitar en Cannareggio?
Calle lista de España: Aquí puedes encontrar numerosos negocios. Poco más adelante esta el Palazzo Labia: para admirar los frescos del Tiepolo y la iglesia de S. Geremia.
Ghetto Ebraico: Era la zona de Venecia donde los Hebreos venecianos eran obligados a vivir durante el periodo de la Repubblica Veneta.
Museo de arte Hebreo: El museo se encuentra en la zona Gueto Hebraico, este contiene objetos religiosos de la comunidad y carteles informativos que cuentan la historia del gueto hebreo y la persecución de los hebreos a los campos de concentración en la segunda guerra mundial.
Iglesia Madonna dell’Orto: Construida en la mitad del siglo XIV, era originalmente dedicada a San Cristoforo pero cambio su denominación en 1377. La fachada es una de las más interesantes de Venecia por la coexistencia de elementos góticos y renacentistas mientras que adentro se conserva una extraordinaria serie de telas de Tintoretto.
Palazzo Cá d’Oro: La construcción del actual museo comenzó a mediados del siglo XV, con un estilo gótico-renacentista. El edificio es también conocido como la Casa Dorada ya que en su origen la fachada estaba decorada con pan de oro. Actualmente alberga la Galería Giorgio Franchetti, colección que comenzó con las adquisiciones del Barón Franchetti a finales del siglo XIX y que ha aumentado desde su cesión al estado italiano en 1916.
Iglesia S. Maria de los Milagros: Fue construida entre 1481 y 1489 por Pietro Lombardo para cobijar a la Virgen con el Niño de Niccolò di Pietro. La fachada es de mármoles policromos, con bajorrelieves y esculturas. Dentro, el techo es de bóveda de cañón y las decoraciones son de mármol rosa, blanco y gris. Ha sido restaurada recientemente y es una de las iglesias preferidas de los venecianos, sobre todo para casarse.
SEGUNDO DÍA
3. San Marcos:
Una de las plazas más bellas del mundo, ha sido siempre el núcleo de la ciudad desde que fue fundada.
En la Plaza de San Marcos desde siempre se celebran las fiestas más importantes de la ciudad: desde la caza al cerdo y las corridas del siglo XII, a las “fatigas de Hércules”, espectáculo gimnástico del siglo XVII, o las procesiones del Corpus Domini en la feria de la “Sensa”, para terminar con el carnaval, en el que, desde hace siglos y cada año, la plaza se transforma en un mar de colores.
¿Qué visitar en San Marcos?
Basílica de San Marcos: La Basílica fue comenzada en el año 828 en honor a San Marcos pero se incendio en el 928 y la famosa iglesia que conocemos hoy en día se comenzó en el 1063. En la primera mitad del siglo XIII se construyó el atrio y en el mismo siglo se plantearon cúpulas, mientras que en el siglo XV fue decorado la parte superior de las fachadas. Pero sólo en 1617, la actual iglesia fue terminada.
Palazzo Ducale: El Palacio Ducal comenzó siendo un castillo fortificado en el siglo IX aunque, después de un incendio, tuvo que ser reconstruido y fue utilizado como fortaleza y como prisión. Combina elementos arquitectónicos bizantinos, góticos y renacentistas. En su interior se encuentran pinturas y esculturas de Tiziano, Tintoretto y Bellini. Desde el Palacio Ducal 120 dogos dirigieron el destino de Venecia durante casi 1,000 años.
Museo Correr: Es el museo más importante de la ciudad. Alberga pintura, escultura, mobiliario, instrumentos navales y mucho más. Con la entrada al museo tienes acceso tanto al Museo Correr como al Museo Arqueológico y a la Biblioteca Nacional Marciana. Las tres secciones están comunicadas entre ellas.
Il Campanile (Torre Campanario): Fue construida en la esquina que une Plaza San Marco y Piazzetta, a principios del siglo X. La torre original servía como faro para los navegantes y como campanario. En 1902, la torre se derrumbó porque cedió la estructura, y diez años después, en el mismo sitio, se inauguró otra torre, copia de la original. Con sus 98,5 metros de altura, es el edificio más alto de la ciudad.
Palazzo Grassi: Uno de los palacios más importantes de Italia. Es un edificio de mármol diseñado por Giorgio Massari, fue construido entre 1748 y 1772 para la rica familia boloñesa de los Grassi.
4.Castello:
Castello proviene del castillo erigido en el distrito en la época romana. Se trata del barrio más grande de Venecia y abarca una gran variedad de ambientes, desde la zona más turística que rodea al Palacio Ducal, hasta la más humilde que corresponde a la morada de los antiguos trabajadores del astillero.
¿Qué visitar en Castello?
Pinacoteca querini stampalia: Aquí encontraras exposiciones de arte contemporáneo.
Basílica de Santi Giovanni e Paolo: Fue erigida por los dominicos y su construcción duró casi un siglo. Finalmente fue consagrada en 1430. En el interior se hallan las tumbas de 27 dogos. En la misma plaza que la Basílica de San Juan y San Pablo se encuentran otros dos puntos de interés: la estatua de Bartolomeo Colleoni (de Verrocchio) y la Scuola Grande di San Marco, edificio con una espectacular fachada renacentista que ahora alberga un hospital.
Museo histórico naval: Este museo nació en el año 1923 en representación al honor y el espíritu vivo de la marina italiana; inicialmente estaba en el Arsenal junto al Museo Técnico naval La Spezia, pero en 1964 se decició trasladarlo a un nuevo edificio de 5 pisos que antiguamente era un horno donde se hacían galletas, que eran el principal alimento de los marinos.
TERCER DIA
5. Santa Croce:
Su nombre hace referencia al antiguo templo dedicado a la Santa Cruz. Su característica principal es que está dividido en dos zonas muy diferentes: en la parte oriental hay muchas callejuelas y plazas por donde se puede dar un paseo muy agradable, es una zona humilde de la ciudad, pero donde también se pueden visitar los importantes palacios del Canal Grande; en la parte occidental, mucho menos atractiva, se hallan varias construcciones industriales y el gran aparcamiento de Plaza Roma.
¿Qué visitar en Santa Croce?
Ca’ Pesaro: Fue la casa de la familia Pesaro y es el resultado de la unión, en el tiempo, de tres palacios. Este espléndido palacio es obra del arquitecto Longhena, y es lo mejor del barroco veneciano. En 1902 la Ciudad de Venecia instaló en la primera planta la Galería Internacional de Arte Moderno, ya existente pero sin sede propia. Actualmente, tiene su sede en la primera y segunda planta del edificio y el Museo de Arte Oriental se encuentra en la planta tercera del edificio.
Palazzo Mocenigo: Fue la residencia de los Mocenigo, una de las familias más famosas de Venecia. El palacio conserva sus decoraciones y mobiliario originales del siglo XVIII. Fue donado a la ciudad en 1954, cuando murió Alvise Mocenigo, y ahora se puede visitar la biblioteca, con más de 5000 volúmenes, y el Museo del Tessuto e del Costume (Museo de tejidos y trajes), donde se encuentran tejidos italianos y franceses, algunos incluso de los siglos del V al VII.
Iglesia de S. Giacomo dell’Orio: Fue edificada entre los siglos IX y X, aunque la reconstruyeron completamente en 1225, por lo que es una mezcla de diferentes estilos arquitectónicos. El nombre “dell’Orio” viene de un árbol de laurel (alloro, en italiano), que estaba al lado de la iglesia cuando la estaban construyendo.
6. Dorsoduro:
Incluye la isla de Giudecca y Sacca Fisola. Su nombre deriva del italiano “cresta dura”, debido a su tierra, comparativamente alta y estable. Aquí se encuentran la mayoría de los edificios de la universidad, lo que lo convierte en una de las zonas preferidas para vivir por los estudiantes.
¿Qué visitar en Dorsoduro?
Museo Cá Rezzonico: Fue construido por Baldassare Longhena en el siglo XVII y años después fue adquirido por la familia Rezzonico. En el año 1888 lo adquirió el poeta inglés Robert Browning, que murió en el palacio un año más tarde. Actualmente es un museo del siglo XVIII.
Gallerie della Academis: Una de las pinacotecas de arte de mayor prestigio en Italia. Este museo fundado en 1750 recoge la mejor colección de arte de Venecia y el Veneto, sobre todo del siglo XIV al XVII.
Basílica S. Maria della Salute: Blanca y original estructura Barroca, es uno de los edificios mas visitados en Venecia. Se construyo en 1630.
Peggy Guggenheim Colletion: Alberga alguna de las mayores obras maestras del arte moderno gracias al ojo cuidadoso de de la exuberante Peggy Guggenheim. Así siendo uno de los más importantes de Europa acerca del arte europeo y americano de la primera mitad del siglo XX.
Iglesia del Redentor: Esta iglesia fue proyectado por Andrea Palladio en el siglo XVI y situado en la isla de la Giudecca, con el fin de agradecer por el fin de la terrible peste que había arrasado en la ciudad en ese siglo.
Basilica S. Giorgio Maggiore: Esta Basílica con monasterio se encuentra e la Isla con el mismo nombre y el edificio es obra de Andrea Palladio 1576, mientras la fachada se completó en 1610 por Vincenzo Scamozzi, treinta años después de la muerte del maestro.
CUARTO DÍA
¿Que Islas visitar?
Para llegar a estas Islas existen varios vaporetto que salen de la isla de Venecia y se hacen un tiempo aproximado de 20 min. en llegar, dependiendo la ruta que este tome.
Murano: Es la isla más grande de la Laguna Veneciana por detrás de Venecia, teniendo una población de unos 30.000 habitantes. La Isla de Murano es mundialmente conocida por su cristal y ahi se encuentra la Basílica de Santa María y San Donato.
Burano: Es muy famosa por sus encajes de hilos y esas hermosas casas coloridas llenas de flores, y es sin duda una de las islas más hermosas y de las mas conocidas del Veneto. Colocándole en una de las 10 ciudades mas coloridas de todo el mundo en varias revistas.
Torcello: Es la isla más antigua de la laguna veneciana y recorrerla es como regresar al pasado. Aquí veras el Trono de Atila y la Basílica de Santa María Assunta.
¿Cuanto gaste en Venecia?
4 noches en el Hotel San Maurizio ubicado en San Marcos: 227€
Tren de Verona a estacion “Venecia Santa Lucia”: 17.2€
Boleto Pass Museos: 50€
Da un total de 294.2€ para dos personas, ósea 147€ por persona por cuatro días en Venecia, sin contar alimentos ni transporte dentro de la ciudad.
Tips
En Venecia pude ver dos ciudades completamente diferentes, La primera es la Venecia hermosa, tranquila, con hermosas casas, iglesias, canales y museos; La otra una Venecia más degradada, con canales sucios . Pero esta experiencia no arruino en nada mi viaje. La verdad es que Venecia es muy segura o por lo menos a mi nunca me paso nada. Pero si hay que tener un poco de cuidado con esto del robo de pasaportes en Europa.
Acá no tengo muchos tips en comparación a otras ciudades de Italia pero si de verdad deseas conocer muy bien Venecia o lo mejor posible, te recomiendo quedarte más de 4 días para recorrerla BIEN…
Cuando compres tu boleto de tren fíjate bien que la estación sea “Venezia Santa Lucia”
Te recomiendo comprar el Pass de transporte publico, hay varios tipos, dependiendo los días que te vas a quedar y estos los encuentras saliendo de la estación “Venecia Santa Lucia”, aunque todo lo recorres caminando es muy eficiente para trayectos largos.
El Pass Museos estoy entre que sí y no te lo recomiendo ¿Por qué? Bien, si vas en temporada alta es bueno, si no quieres hacer mucha fila. Si no vas en temporada alta no tiene mucho chiste tenerlo.
Antes de subir a una góndola, verifica que es lo que te ofrece y compara precios.
En cuanto a comida, te recomiendo preguntarle a los locales donde comen, Venecia es una ciudad muy turística lo cual la hace un poco difícil de encontrar buena comida italiana.
Y por ultimo si eres amante de los Hard Rock, bueno pues acá en Venecia también hay uno, el cual lo recomiendo…
VENECIA: Guía completa de 4 días ¿QUÉ VISITAR EN VENECIA? En esta lista te daré mis consejos de que visitar en 4 días en Venecia, sin que te pierdas lo más importante de la Isla.
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L'ANTICO 2.0: RITORNO AL FUTURO. Scopri i lavori dei ragazzi del Liceo Scientifico Banzi al Museo Castromediano di Lecce
IL MUSEO
Il Museo Sigismondo Castromediano di Lecce è il più antico museo pubblico di Puglia!
Fondato nel 1868 da Sigismondo Castromediano, patriota, archeologo e letterato leccese del XIX sec., ripercorre la storia del Salento dalla preistoria alla civiltà messapica. Ricco di antichissimi reperti provenienti da tutto il Salento, conta la più completa collezione di vasi attici a figure rosse, di ceramiche messapiche e infine di statue di età imperiale, provenienti dall’anfiteatro.
Ogni epoca storica è contraddistinta da una serie di icone che permettono al visitatore di scegliere tra i diversi percorsi: paesaggi del mare, paesaggi di terra, paesaggi del sacro, paesaggi dei vivi, paesaggi dei morti.
Nella struttura sono presenti una biblioteca specializzata, un laboratorio di restauro, un auditorium e un co-working.
ATTIVITÀ Realizzazione delle due call 4 swappers: "Raccontami una storia prima che faccia buio" e "Ché la dritta via era smarrita"
ORE: 15
PREMI: crediti scolastici
TUTORS: Delia De Donno e Elena Carluccio
SWAPPER: 30 ragazzi del IV° anno del Liceo Scientifico Banzi Bazoli di Lecce (classi 4^A, 4^B, 4^H, 4^N)
Marco Cairo, Pietro Giuseppe Marasco, Giorgia Margilio, Giada Micelli, Andrea Oronzo Perrone, Aurora Quarta, Valentina Scardia, Elia Alessandro Vitale, Gianluca Leo, Emilio Pescarelli, Francesco Picani, Giordano Toma, Alice Capilungo, Francesco Conte, Luca Dell'Anna, Michele Grande, Andrea Grassi, Alessandra Palma, Giorgia Valletta, Samuele Antonaci, Ludovica Cagnazzo, Aurora Carrozzo, Maria Sofia Chirizzi, Mattia De Pasquale, Alessandro Gambazza, Matteo Gigante, Antonio Greco, Martina Pezzuto, Lavinia Puscio, Riccardo Sodero.
Durante la call "Ché la dritta via era smarrita", dopo un'approfondita visita guidata alla collezione con la Dott. Annalucia Tempesta e la Dott. Alessandra Berselli, i nostri swapper hanno mappato su supporto digitale open source (padlet) tutte le opere del museo, permettendo al visitatore di scoprire rapidamente le provenienze dei reperti della collezione archeologica, vederli in foto e leggerne le didascalie.
Nella seconda call "Raccontami una storia prima che faccia buio", i nostri swapper hanno intervistato gli "abitanti" del museo, gli operatori museali, Piergiuliano e Mario, raccogliendo memorie e testimonianze e dando il via ad un archivio delle memorie del museo.
I LAVORI
Guarda sul padlet i risultati di "The new world - The works in the Castromediano: https://padlet.com/34fuso/bw5dpzrbr6rny6ef
Leggi l'intervista a Piergiuliano e Mario:
Al museo abbiamo potuto conoscere molto a proposito dei nostri avi e di come era popolato il nostro territorio migliaia di anni fa, scoprendo una storia incredibile nascosta dalla nostra terra così ricca di cui non conoscevo abbastanza.
Riccardo Sodero
Ciao, sono Matteo Gigante a.k.a Spino 17 anni classe 4°N del Liceo Scientifico Giulietta Banzi Bazoli. Grazie alle nostre tutor Delia (da noi appellata Zia) e Elena (sempre con lo stesso appellativo) ho rivisto completamente tutti quelli che erano i miei pre-concetti sui musei e sui luoghi culturali, ritrovando quello che era un interesse per la cultura che, se non tramandata rischia di essere una delle perdite più grandi dell’umanità, forse addirittura di più dei ghiacciai in scioglimento! Alla fine di questa esperienza ho capito che dentro alla nostra città c’è molto più di quello che si possa immaginare e che prima di viaggiare all’estero, magari sarebbe bello scoprire quello che ha da offrirci culturalmente e soprattutto che le persone che mi hanno accompagnato in questo percorso sono forse le migliori che potevo trovare, senza forse.
Matteo Gigante
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I firmatari del Manifesto di People For Planet
Cesare Aglialoro, Operatore sociale Paolo Aiello, Sviluppatore software Michele Aina, Agricoltore Diego Albertini, Cittadino del mondo Stefania Albertini, Medico Alfredo Albiani, Operatore olistico Marco Alfieri, Giornalista Michele Ammendola, Counselor Luca Aoe, Copywriter Giovanni Aquilino, Dipendente Pubblico Silvana Arbia, Ex Magistrato – Senior Trial – Tribunale penale internazionale delle Nazioni Unite per il Ruanda Maurizio Arrighi, Impiegato Roberto Arzilla, Medico Alessandra Ascia, Presidente del Consiglio Comunale di Gela Paolo Astarita, Programmatore Marco Bachi, Musicista Claudio Baila, Tecnico Anna Balbiano, Giornalista Danila Baldo, Docente di scuola secondaria di secondo grado Alessandra Balduccini, Agronoma Fabiana Barbati, Cittadina (e imprenditrice agricola) Leo Barbi, Anpi Gavorrano Scarlino Andrea Guido Barcucci, Candidato Insieme x Gori prov. VA Elisa Bardini, Laureata in Comunicazione Interculturale Domenico Barranca, Impiegato Maurizio Bartoletti, Ragioniere-commerciale Gian Luigi Bassani, Operaio specializzato Antonella Bassi, Forte lettrice Eugenio Bausola, Pensionato Luigino Bellizzi, Pensionato Daniela Bellucci, Dottoressa Stefano Benni, Scrittore Roberta Bernobi, Terapista Paolo Berretti, Padre e marito Giovanni Berrino, Cittadino Cristina Bertocci, Traduttore Mauro Bertuzzi – Agronomo Ezio Betolotto, Direttore Francesca Bevacqua, Cittadina italiana residente all’estero Sara Bianchi, Impiegata Davide Bianchini, Consulente energetico e ambientale Teresa Bilotta, Professoressa di Liceo in pensione Fulvio Boccardo, Impiegato pubblico Maurizio Bogani, Impiegato Roberto Bogon, Responsabile Vendite Antonella Bonfini, Artista Patrizia Borghi, Insegnante Luigi Maria Giuseppe Borghini, Insegnante Marco Boschini, Coordinatore Associazione Comuni Virtuosi Mauro Bottaro, libero professionista Amalia Bove, CittadinAeBasta Guido Bovo, Antiquario Aurora Braida, Cuoca Nicola Bressi, Dottore naturalista Andrea Brezzi, Disegnatore meccanico Paola Brundu, Dipendente pubblico Riccardo Brusadin, Impiegato Laura Burrone, Cittadina Giancarlo Cadei, Analista programmatore Davide Calabria, Collaboratore Scolastico (firma per legge 1 e 3) Francesca Calini, Hotel manager Elma Cani, Studentessa e lettric Gabriella Canova, Scrittrice Simone Canova, Scrittore Carlo Cantini, Musicista Monica Capitani, Insegnate Nadia Capoleoni , Impiegata Loretta Capra, Pensionata Anna Cardiota, Avvocata Anna Carella, Insegnante Maria Carmine Carusone, Pensionata Alice Carpini, Cittadina Vania Carraro, Insegnante Alessandro Carucci, Ricercatore Marco Casareto, Giornalista Sergio Casiraghi, Matematico Valeria Castagna, Impiegata tutto fare Roberto Aseglio Castagnot, Educatore professionale Claudia Castelli, Docente Fabiano Cavadini, Docente Giovanni Cavalcabue, Impiegato Antonio Cavallo , Studente Lucio Cavazzoni , Candidato alla Camera dei Deputati per Liberi e Uguali Giovanni Cazzaniga, Pensionato Scilla Ceccherini, Cittadina italiana residente a Bruxelles Ilaria Cecchi, Impiegata Antonino Celentano, Impiegato Catello Celotto, Impiegato Paola Centofanti, Pensionata Eugenio Cerelli , Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico Joelle Cerfoglia, Cittadina Sara Cerrato, Studentessa Claudio Cianca, Consulente Indipendente Clelia Ciardulli, Lavoratore nella comunita’, Istruttore di Inglese per stranieri Angelo Cifatte, Funzionario comunale Francesca Cintori, Pensionata Raffaele Cioffi, Docente Università Parthenope Monica Cipelletti, Team enabler Antonio Cipriani, Pensionato Francesca Cocco, Partner innovazione – Knowledge for Business Grazia Coco, Cittadina Alessandra Colaiacovo, Mamma zen Beatrice Coletti, TV Manager Enrico Colliva, Funzionario pubblico Giuliano Colomban, Project manager Daniele Colombi, Impiegato ambientalista Sara Comoglio, Neomamma Alberto Corsetti, Odontotecnico Federico Costa, Pasticcere Vincenzo Cotronei, Pensionato Claudia Crovace, Guida Turistica Laura Cuccuru, Laureata in Comunicazione Donatella Curti, Impiegata Virginia D’Aiuto, Chimico Maria Cristina Dalbosco, Scrittrice Daniela Dal Fiume, Impiegata Lorenzo Dambrosio, Studente Sara Damiani, Impiegata Carlo D’Andreis, Operaio Luigi D’Angelo, Tecnico Ilaria D’Arcangelo, Professionista HR Antonio Deamici, Agronomo Marilena De Biase, Insegnante in quiescenza Felice Del Giudice, Docente Marina Dell’Aquila, Insegnante Viviana Della Bella, Pensionat Giovanni Dell’Erba, Pensionato Alfredo De Luca, Agronomo Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli Leonarda De Matteis, Libero professionista Nino De Miceli, Psicoterapeuta Claudio De Paulis, Pensionato Marco De Pertis, Ingegnere Loredana De Petris, Senatrice Liberi e Uguali Giuseppe De Renzis, Medico Stefano De Rienzo, Imprenditore Simona Di Bartolo, Biologa Marcello Di Carne, Consulente Alessandra Di Claudio, Amante della natura Roberto Difalco, Psicologo Barbara Di Feo, Imprenditrice Antonio Di Lollo Capurso, Avvocato Michele Dotti, EducAttore Danilo Duina, Ingegnere Mirella Esposito, Impiegata Stefano Esposito, Advisor finanza sostenibile Maurizio Faccioli, Operaio settore alimentare Giorgio Fanò Illic, Professore Universitario Gianfranca Fantin, Casalinga Ferruccio Fantini, Pensionato Nadia Farina, Dipendente pubblico Maurizio Fauri, Docente Università Trento Claudia Faverio, Libera professionista Nicola Fera, Insegnante Clelio Ferrara, Pensionato Sergio Ferraris, Giornalista Fabio Ferretti, Pensionato Luca Ferretti, Videomaker Piero Ferruccio, Pensionato Fabio Fiamberti, Disoccupato Diego Filotto, Insegnante Alessandro Finazzi, Cantante Jacopo Fo, Attore Walter Fontana, Tecnico della sicurezza Loretta Fontebasso, Mamma Maria Rosaria Forcella, Insegnante Vittorio Foresti, Insegnante a riposo Maria Forgioli, Alimentazione naturale e orti Clara Fornaro, Artista Giannantonio Fornasari, Insegnante Roberto Fortino, Pensionato Filippo Fossati, Deputato Francesco Francis, Pensionato Maria Carmela Franze’, Avvocato Tiziana Freti, Consulente Carla Fruttaldo , Insegnante Franco Fumo, Ingegnere e Agronomo Carlo Gabardini, Scrittore Graziano Galassi, Insegnante Massimiliano Gallo, Direttore de Il Napolista Vincenza Gambino, Docente di scuola primaria Andrea Gardini, Medico Francesca Garioni, Attrice Vito Garofalo, Avvocato Tiziana Gherardini, Pensionata Alessandro Ghionzoli, Presidente di associazione di volontariato Marco Giaccaria, Musicista Valeria Gialanella, Pensionata Anna Giamporcaro, Fotografa Salvatore Giangreco, Avvocato Ivan Giaquinto, Viaggiatore Giovanni Giarratana, Pensionato Anna Giordano, Casalinga Daniela Giosuè, Ricercatrice Università della Tuscia Antonio Girardo, Psicologo Analista Gianni Pietro Girotto, Senatore Gruppo M5S Bruno Giuranna, Musicista Tiziana Maria Gherardini, Videomaker amatoriale Greta Golia, Social media manager Peter Gomez, Giornalista Laura Graci, Insegnate di yoga – Counselor Michele Fusco Granolla, Abitante del Pianeta Fabio Grassi, Comunicazione turismo Enrico Greppi, Cantante Elena Gualco, Formatore Roberto Guercia, Project Manager Stephanie Holmes, Pensionata Piero Iaschi, Medico pediatra Miriam Ientile, Cittadina del mondo Vincenzo Imperatore, Consulente aziendale Licia Iob, Impiegata Mauro Iori, Tabacchino Rosanna Jemoli, Medico Caterina Labate, Impiegata Claudio Lago Marco Lamalfa, Impiegato Daniele La Montagna, Ingegnere Daniela Lancioni, Pensionata Davide Lanfranco, Operaio Osvaldo Lazzini, Pensionato Alberto Leggio, Studente Cristina Leonelli, Docente Università Modena Reggio Emilia Maurizio Leoni, Fotografo Gad Lerner, Giornalista Laura Levati, Biologa Filomena Ilaria Lillo, Studentessa Marina Livella, Impiegata Giancarlo Livraga, Semplice cittadino Maurizio Lo Presti, Direttore T.O Giampaolo Loreto, Geologo Maria Daniela Lucchesi, Pensionata Vito Lucente, Pensionato Daniela Luise, Insegnante in pensione Enrico Lupano, Pensionato Daniele Luttazzi, Scrittore Pietro Luzi, Anatomo Patologo Antonello Macrì, Psicologo Alberto Maggi, Teologo Alessandro Silvio Maria Magistrelli, Studente Luisella Magnoni, Pensionata Alessandro Maida, Artista Lorena Maini, Commerciante Giulia Maira, Pensionata Maria Maistrelli, Studentessa di biotecnologie Devid Majenza, Geometra Liana G. Malato, Agente di Commercio in pensione Antonio Manca, Operaio Stefania Manetti, Pediatra ACP Marilena Manganaro, Insegnante Andrea Maraffino, MioBio Dacia Maraini, Scrittrice Marina Maran, Docente Paolo Marazzi, Guida Alpina Marisa Marcante, Producer Maurizio Marchetti, Tecnico tv Umberto Marcomeni, Pensionato Neri Marcorè, Attore Mattiello Mariano, Insegnante Livella Marina, Impiegata Valerio Marinucci, Impiegato Enrico Marone, Editore Carlo Marzovillo, Libero Professionista Marco Masieri, Commerciante Andreina Mason, Impiegata Paola Mastrodonato, Persona Edwin Matta Castillo, Programs & Policy Officer ONU Alessio Maurizi, Giornalista Radio24 Claudia Mazzola, Docente (precaria) scuola secondaria di I grado Cristina Meda, In cerca di occupazione Ezio Meli, Impiegato Luca Mercalli, Metereologo (firma per i farmaci sfusi) Cristina Merlino, Giornalista Alfredo Messina, Avvocato Gaia Mezzadri, Imprenditrice Marco Milanesi, Libero professionista Marco Mina, Pubblico impiegato Rosa Minerva, Docente Bruno Giulio Misculin, Candidato politico Flavio Mobiglia, Educatore e Musicista Sandro Mogni, Correttore di bozze Maria Antonietta Montella, Scrittrice Carlo Moretuzzo, Pensionato Flaminia Morin, Cittadina italiana Francesca Moroni, Insegnante Paolo Morsut, Pensionato attivo Ingy Mubiay, Scrittrice Massimo Muratori, Libero professionista Rossella Muroni, Candidata Camera dei deputati Francesca Mustacchio, Agricoltore Alessio Nanni, Artista Luca Napoli, Psicologo Psicoterapeuta Lorena Nascimben, Farmacista Giuseppe Nenna, Concept designer, presidente associazione Ditaubi Alessandro Nutini, Musicista Claudio Oddone, Medico Vincenzo Olivieri, Dirigente Veterinario ASL Giorgio Orlandi, Cittadino pensionato Andrea Orlandini, Musicista Federico Pacini, Musicista Franca Paganelli, Artigiana Gabriella Pagani, Pensionata Paolo P. Pagnon, Docente Pippo Palazzolo, Libero ricercatore Luisa Palermo, Insegnante in pensione Giuseppe Panebianco, Impiegato Daniela Papone, Pensionata Sergio Parini, Giornalista Zita Paris, Operatore socio-sanitario Giovanni Battista Parodi, Archeologo Enrico Parolini, Ingegnere in ambito efficienza energetica Guido Passi, Regista Bruno Patierno, Coordinatore Gruppo Atlantide Iacopo Patierno, Regista Maddalena Pedio, Dipendente Pubblica Agostino Pela, Guardiaparco Sara Pelargonio, Studente Serena Pellegrino, Deputata Giovanna Perfetti, Avvocato Andrea Perissi, Pensionato Carlo Petrini, Fondatore Slow Food Cristina Piali, Impiegata Luca Piattelli, Dipendente pubblico Francesco Piccardi, Interprete di conferenza Matteo Piccolo, Impiegato Thomas Piccolo, Infermiere Cristina Picchietti, Pensionata coscienziosa Simone Pizzi, Commesso disoccupato Elisa Poggiali, Ingegnere Luciano Polese, Ingegnere MariaCristina Pollastri, Casalinga Manuela Porru, Programmatrice Maria Paola Pozzi, Insegnante in pensione Angela Prati, Fotografa Margherita Prevedello, Operatore Sanitario Tommaso Puglisi, Sognatore Giuseppe Quattrone, Pensionato Giulia Ranaldi, Operatrice sociale Splendora Rapini, Medico Chiara Rapuzzi, Consapevole umana Donatella Reginato, Impiegata Achille Renzullo, Architetto Paola Restiglian, Funzionario ente regionale Susanna Riavini, Pensionata Angelo Riccardi, Disoccupato Antonio Ricci, Autore TV Carla Ricci, Architetto Maria Ricci, Pensionata Romina Rivoli, Libero professionista Fabio Roggiolani, Cofondatore Ecofuturo Festival Andrea Romoli, Impiegato Daghi Rondanini, Ingegnere del suono Patrizia Rosa, Pensionata Laura Rossetti, Cittadina Paolo Rossi, Attore Eva Rossi, Operatore olistico Valerio Rossi Albertini, Fisico CNR Marina Rossignoli, Casalinga Tanja Rosso, Operatrice Shiatsu Loretta Roveda, Pensionata Vera Roveda, Fotografa Francesca Roversi, Insegnante Berardino Corrado Ruggeri, Impiegato Maurizio Sacco, Medico Renzo Massimo Deliso Samaritani, Amministratore Associazione “Sole e Luna” Giuseppa Sammati, Ente pubblico Angelo Sandri, Segretario politico nazionale Democrazia Cristiana Ana Maria Sandu, Receptionist A.G. Saño, Street Artist Cesare Santanera, Imprenditore Massimo Santoro, Dirigente pubblico Fabio Sasso, Direttore Napolisera.it Pierluigi Scaccia, Neuro psicomotricista Maria Giuseppina Scalzo, Pensionata Gea Scancarello, Giornalista Daniela Scarano, Insegnante Paola Scarpellini, Cittadina Antonio Scerbo, Redattore Mario Sciubba, Pensionato Cecilie Schippa, Pensionata Giuseppe Scuderi, Essere Vivente Sauro Secci, Blogger e Redattore Ecquologia David Selvatico, Operatore Socio Sanitario Rosario Senia, Pensionato Roberto Serpieri, Docente Università Federico II Maria Chiara Sibille, Guardiaparco Marinella Signaigo, Psicoterapeuta Tiziana Silvestri, Impiegata Giulio Sisti, Lavoratore Enza Somma, Mamma Donata Soranna, Casalinga Giovanni Sorrentino, Filmmaker Sara Sorriso, Tecnico dei servizi sociali Franco Spano, Imprenditore Angelo Santi Spina, Managing partner di Proserpina BS Christina Soelch, Psicomotricista Antonio Stefanuto, Architetto Pasquale Stigliani, Agricoltore Andrea Stocchiero, Responsabile policy FOCSIV Serena Strocchi, Pensionata Arianna Taccone, Commercialista Cristiana Talon Isidoro Tamasi, Editore Simona Rita Tamassia, Libero Professionista Tiziana Tellini, Infermiera Cristina Tena, Libero professionista Alberto Terzi, Sociologo e life coach del buonumore Gemma Terzi, Santa donna Annamaria Tiraboschi, Cittadina Umberto Tomba, Agente di commercio Armando Tondo, Grafico Flavia Tori, Dipendente pubblica Fiorella Tortora, Pensionata Barbara Toscano, Infermiera professionale Annalisa Tota, Docente Università Roma 3 Marco Travaglio, Direttore Il Fatto Quotidiano Daniela Trenti, Dirigente Emma Tricarico, Pensionata Bruno Tridico, Dipendente pubblico Silvia Clara Tuscano, dr Romano Ugolini, Imprenditore Gabriella Vaccaro, Sociologo Chiara Valentini, Giornalista Serena Vanni, Tecnico tessile Simona Vanni, Impiegata Nazzareno Vasapollo, Project Manager programmi UE Federica Ventura, Educatrice Angelica Vigilante, Libera professionista Maximilian Weise, Operaio metalmeccanico Antonella Zampano, Docente Maria Zanchetta, Casalinga Cinzia Zannier, Impiegata Enrico Zearo, Operaio Daniela Zerbinati, Dipendente pubblico Salvatore Zirano, Aspirante libero cittadino Francesco Zoletto, Ingegnere e Consulente in corporate finance Anna Delli Zuani, Insegnante Agnese Zugnoni, Pensionata
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I firmatari del Manifesto di People For Planet
Cesare Aglialoro, Operatore sociale Paolo Aiello, Sviluppatore software Michele Aina, Agricoltore Diego Albertini, Cittadino del mondo Stefania Albertini, Medico Alfredo Albiani, Operatore olistico Marco Alfieri, Giornalista Michele Ammendola, Counselor Luca Aoe, Copywriter Giovanni Aquilino, Dipendente Pubblico Silvana Arbia, Ex Magistrato – Senior Trial – Tribunale penale internazionale delle Nazioni Unite per il Ruanda Maurizio Arrighi, Impiegato Roberto Arzilla, Medico Alessandra Ascia, Presidente del Consiglio Comunale di Gela Paolo Astarita, Programmatore Marco Bachi, Musicista Claudio Baila, Tecnico Anna Balbiano, Giornalista Danila Baldo, Docente di scuola secondaria di secondo grado Alessandra Balduccini, Agronoma Fabiana Barbati, Cittadina (e imprenditrice agricola) Leo Barbi, Anpi Gavorrano Scarlino Andrea Guido Barcucci, Candidato Insieme x Gori prov. VA Elisa Bardini, Laureata in Comunicazione Interculturale Domenico Barranca, Impiegato Maurizio Bartoletti, Ragioniere-commerciale Gian Luigi Bassani, Operaio specializzato Antonella Bassi, Forte lettrice Eugenio Bausola, Pensionato Luigino Bellizzi, Pensionato Daniela Bellucci, Dottoressa Stefano Benni, Scrittore Roberta Bernobi, Terapista Paolo Berretti, Padre e marito Giovanni Berrino, Cittadino Cristina Bertocci, Traduttore Mauro Bertuzzi – Agronomo Ezio Betolotto, Direttore Francesca Bevacqua, Cittadina italiana residente all’estero Sara Bianchi, Impiegata Davide Bianchini, Consulente energetico e ambientale Teresa Bilotta, Professoressa di Liceo in pensione Fulvio Boccardo, Impiegato pubblico Maurizio Bogani, Impiegato Roberto Bogon, Responsabile Vendite Antonella Bonfini, Artista Patrizia Borghi, Insegnante Luigi Maria Giuseppe Borghini, Insegnante Marco Boschini, Coordinatore Associazione Comuni Virtuosi Mauro Bottaro, libero professionista Amalia Bove, CittadinAeBasta Guido Bovo, Antiquario Aurora Braida, Cuoca Nicola Bressi, Dottore naturalista Andrea Brezzi, Disegnatore meccanico Paola Brundu, Dipendente pubblico Riccardo Brusadin, Impiegato Laura Burrone, Cittadina Giancarlo Cadei, Analista programmatore Davide Calabria, Collaboratore Scolastico (firma per legge 1 e 3) Francesca Calini, Hotel manager Elma Cani, Studentessa e lettric Gabriella Canova, Scrittrice Simone Canova, Scrittore Carlo Cantini, Musicista Monica Capitani, Insegnate Nadia Capoleoni , Impiegata Loretta Capra, Pensionata Anna Cardiota, Avvocata Anna Carella, Insegnante Maria Carmine Carusone, Pensionata Alice Carpini, Cittadina Vania Carraro, Insegnante Alessandro Carucci, Ricercatore Marco Casareto, Giornalista Sergio Casiraghi, Matematico Valeria Castagna, Impiegata tutto fare Roberto Aseglio Castagnot, Educatore professionale Claudia Castelli, Docente Fabiano Cavadini, Docente Giovanni Cavalcabue, Impiegato Antonio Cavallo , Studente Lucio Cavazzoni , Candidato alla Camera dei Deputati per Liberi e Uguali Giovanni Cazzaniga, Pensionato Scilla Ceccherini, Cittadina italiana residente a Bruxelles Ilaria Cecchi, Impiegata Antonino Celentano, Impiegato Catello Celotto, Impiegato Paola Centofanti, Pensionata Eugenio Cerelli , Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico Joelle Cerfoglia, Cittadina Sara Cerrato, Studentessa Claudio Cianca, Consulente Indipendente Clelia Ciardulli, Lavoratore nella comunita’, Istruttore di Inglese per stranieri Angelo Cifatte, Funzionario comunale Francesca Cintori, Pensionata Raffaele Cioffi, Docente Università Parthenope Monica Cipelletti, Team enabler Antonio Cipriani, Pensionato Francesca Cocco, Partner innovazione – Knowledge for Business Grazia Coco, Cittadina Alessandra Colaiacovo, Mamma zen Beatrice Coletti, TV Manager Enrico Colliva, Funzionario pubblico Giuliano Colomban, Project manager Daniele Colombi, Impiegato ambientalista Sara Comoglio, Neomamma Alberto Corsetti, Odontotecnico Federico Costa, Pasticcere Vincenzo Cotronei, Pensionato Claudia Crovace, Guida Turistica Laura Cuccuru, Laureata in Comunicazione Donatella Curti, Impiegata Virginia D’Aiuto, Chimico Maria Cristina Dalbosco, Scrittrice Daniela Dal Fiume, Impiegata Lorenzo Dambrosio, Studente Sara Damiani, Impiegata Carlo D’Andreis, Operaio Luigi D’Angelo, Tecnico Ilaria D’Arcangelo, Professionista HR Antonio Deamici, Agronomo Marilena De Biase, Insegnante in quiescenza Felice Del Giudice, Docente Marina Dell’Aquila, Insegnante Viviana Della Bella, Pensionat Giovanni Dell’Erba, Pensionato Alfredo De Luca, Agronomo Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli Leonarda De Matteis, Libero professionista Nino De Miceli, Psicoterapeuta Claudio De Paulis, Pensionato Marco De Pertis, Ingegnere Loredana De Petris, Senatrice Liberi e Uguali Giuseppe De Renzis, Medico Stefano De Rienzo, Imprenditore Simona Di Bartolo, Biologa Marcello Di Carne, Consulente Alessandra Di Claudio, Amante della natura Roberto Difalco, Psicologo Barbara Di Feo, Imprenditrice Antonio Di Lollo Capurso, Avvocato Michele Dotti, EducAttore Danilo Duina, Ingegnere Mirella Esposito, Impiegata Stefano Esposito, Advisor finanza sostenibile Maurizio Faccioli, Operaio settore alimentare Giorgio Fanò Illic, Professore Universitario Gianfranca Fantin, Casalinga Ferruccio Fantini, Pensionato Nadia Farina, Dipendente pubblico Maurizio Fauri, Docente Università Trento Claudia Faverio, Libera professionista Nicola Fera, Insegnante Clelio Ferrara, Pensionato Sergio Ferraris, Giornalista Fabio Ferretti, Pensionato Luca Ferretti, Videomaker Piero Ferruccio, Pensionato Fabio Fiamberti, Disoccupato Diego Filotto, Insegnante Alessandro Finazzi, Cantante Jacopo Fo, Attore Walter Fontana, Tecnico della sicurezza Loretta Fontebasso, Mamma Maria Rosaria Forcella, Insegnante Vittorio Foresti, Insegnante a riposo Maria Forgioli, Alimentazione naturale e orti Clara Fornaro, Artista Giannantonio Fornasari, Insegnante Roberto Fortino, Pensionato Filippo Fossati, Deputato Francesco Francis, Pensionato Maria Carmela Franze’, Avvocato Tiziana Freti, Consulente Carla Fruttaldo , Insegnante Franco Fumo, Ingegnere e Agronomo Carlo Gabardini, Scrittore Graziano Galassi, Insegnante Massimiliano Gallo, Direttore de Il Napolista Vincenza Gambino, Docente di scuola primaria Andrea Gardini, Medico Francesca Garioni, Attrice Vito Garofalo, Avvocato Tiziana Gherardini, Pensionata Alessandro Ghionzoli, Presidente di associazione di volontariato Marco Giaccaria, Musicista Valeria Gialanella, Pensionata Anna Giamporcaro, Fotografa Salvatore Giangreco, Avvocato Ivan Giaquinto, Viaggiatore Giovanni Giarratana, Pensionato Anna Giordano, Casalinga Daniela Giosuè, Ricercatrice Università della Tuscia Antonio Girardo, Psicologo Analista Gianni Pietro Girotto, Senatore Gruppo M5S Bruno Giuranna, Musicista Tiziana Maria Gherardini, Videomaker amatoriale Greta Golia, Social media manager Peter Gomez, Giornalista Laura Graci, Insegnate di yoga – Counselor Michele Fusco Granolla, Abitante del Pianeta Fabio Grassi, Comunicazione turismo Enrico Greppi, Cantante Elena Gualco, Formatore Roberto Guercia, Project Manager Stephanie Holmes, Pensionata Piero Iaschi, Medico pediatra Miriam Ientile, Cittadina del mondo Vincenzo Imperatore, Consulente aziendale Licia Iob, Impiegata Mauro Iori, Tabacchino Rosanna Jemoli, Medico Caterina Labate, Impiegata Claudio Lago Marco Lamalfa, Impiegato Daniele La Montagna, Ingegnere Daniela Lancioni, Pensionata Davide Lanfranco, Operaio Osvaldo Lazzini, Pensionato Alberto Leggio, Studente Cristina Leonelli, Docente Università Modena Reggio Emilia Maurizio Leoni, Fotografo Gad Lerner, Giornalista Laura Levati, Biologa Filomena Ilaria Lillo, Studentessa Marina Livella, Impiegata Giancarlo Livraga, Semplice cittadino Maurizio Lo Presti, Direttore T.O Giampaolo Loreto, Geologo Maria Daniela Lucchesi, Pensionata Vito Lucente, Pensionato Daniela Luise, Insegnante in pensione Enrico Lupano, Pensionato Daniele Luttazzi, Scrittore Pietro Luzi, Anatomo Patologo Antonello Macrì, Psicologo Alberto Maggi, Teologo Alessandro Silvio Maria Magistrelli, Studente Luisella Magnoni, Pensionata Alessandro Maida, Artista Lorena Maini, Commerciante Giulia Maira, Pensionata Maria Maistrelli, Studentessa di biotecnologie Devid Majenza, Geometra Liana G. Malato, Agente di Commercio in pensione Antonio Manca, Operaio Stefania Manetti, Pediatra ACP Marilena Manganaro, Insegnante Andrea Maraffino, MioBio Dacia Maraini, Scrittrice Marina Maran, Docente Paolo Marazzi, Guida Alpina Marisa Marcante, Producer Maurizio Marchetti, Tecnico tv Umberto Marcomeni, Pensionato Neri Marcorè, Attore Mattiello Mariano, Insegnante Livella Marina, Impiegata Valerio Marinucci, Impiegato Enrico Marone, Editore Carlo Marzovillo, Libero Professionista Marco Masieri, Commerciante Andreina Mason, Impiegata Paola Mastrodonato, Persona Edwin Matta Castillo, Programs & Policy Officer ONU Alessio Maurizi, Giornalista Radio24 Claudia Mazzola, Docente (precaria) scuola secondaria di I grado Cristina Meda, In cerca di occupazione Ezio Meli, Impiegato Luca Mercalli, Metereologo (firma per i farmaci sfusi) Cristina Merlino, Giornalista Alfredo Messina, Avvocato Gaia Mezzadri, Imprenditrice Marco Milanesi, Libero professionista Marco Mina, Pubblico impiegato Rosa Minerva, Docente Bruno Giulio Misculin, Candidato politico Flavio Mobiglia, Educatore e Musicista Sandro Mogni, Correttore di bozze Maria Antonietta Montella, Scrittrice Carlo Moretuzzo, Pensionato Flaminia Morin, Cittadina italiana Francesca Moroni, Insegnante Paolo Morsut, Pensionato attivo Ingy Mubiay, Scrittrice Massimo Muratori, Libero professionista Rossella Muroni, Candidata Camera dei deputati Francesca Mustacchio, Agricoltore Alessio Nanni, Artista Luca Napoli, Psicologo Psicoterapeuta Lorena Nascimben, Farmacista Giuseppe Nenna, Concept designer, presidente associazione Ditaubi Alessandro Nutini, Musicista Claudio Oddone, Medico Vincenzo Olivieri, Dirigente Veterinario ASL Giorgio Orlandi, Cittadino pensionato Andrea Orlandini, Musicista Federico Pacini, Musicista Franca Paganelli, Artigiana Gabriella Pagani, Pensionata Paolo P. Pagnon, Docente Pippo Palazzolo, Libero ricercatore Luisa Palermo, Insegnante in pensione Giuseppe Panebianco, Impiegato Daniela Papone, Pensionata Sergio Parini, Giornalista Zita Paris, Operatore socio-sanitario Giovanni Battista Parodi, Archeologo Enrico Parolini, Ingegnere in ambito efficienza energetica Guido Passi, Regista Bruno Patierno, Coordinatore Gruppo Atlantide Iacopo Patierno, Regista Maddalena Pedio, Dipendente Pubblica Agostino Pela, Guardiaparco Sara Pelargonio, Studente Serena Pellegrino, Deputata Giovanna Perfetti, Avvocato Andrea Perissi, Pensionato Carlo Petrini, Fondatore Slow Food Cristina Piali, Impiegata Luca Piattelli, Dipendente pubblico Francesco Piccardi, Interprete di conferenza Matteo Piccolo, Impiegato Thomas Piccolo, Infermiere Cristina Picchietti, Pensionata coscienziosa Simone Pizzi, Commesso disoccupato Elisa Poggiali, Ingegnere Luciano Polese, Ingegnere MariaCristina Pollastri, Casalinga Manuela Porru, Programmatrice Maria Paola Pozzi, Insegnante in pensione Angela Prati, Fotografa Margherita Prevedello, Operatore Sanitario Tommaso Puglisi, Sognatore Giuseppe Quattrone, Pensionato Giulia Ranaldi, Operatrice sociale Splendora Rapini, Medico Chiara Rapuzzi, Consapevole umana Donatella Reginato, Impiegata Achille Renzullo, Architetto Paola Restiglian, Funzionario ente regionale Susanna Riavini, Pensionata Angelo Riccardi, Disoccupato Antonio Ricci, Autore TV Carla Ricci, Architetto Maria Ricci, Pensionata Romina Rivoli, Libero professionista Fabio Roggiolani, Cofondatore Ecofuturo Festival Andrea Romoli, Impiegato Daghi Rondanini, Ingegnere del suono Patrizia Rosa, Pensionata Laura Rossetti, Cittadina Paolo Rossi, Attore Eva Rossi, Operatore olistico Valerio Rossi Albertini, Fisico CNR Marina Rossignoli, Casalinga Tanja Rosso, Operatrice Shiatsu Loretta Roveda, Pensionata Vera Roveda, Fotografa Francesca Roversi, Insegnante Berardino Corrado Ruggeri, Impiegato Maurizio Sacco, Medico Renzo Massimo Deliso Samaritani, Amministratore Associazione “Sole e Luna” Giuseppa Sammati, Ente pubblico Angelo Sandri, Segretario politico nazionale Democrazia Cristiana Ana Maria Sandu, Receptionist A.G. Saño, Street Artist Cesare Santanera, Imprenditore Massimo Santoro, Dirigente pubblico Fabio Sasso, Direttore Napolisera.it Pierluigi Scaccia, Neuro psicomotricista Maria Giuseppina Scalzo, Pensionata Gea Scancarello, Giornalista Daniela Scarano, Insegnante Paola Scarpellini, Cittadina Antonio Scerbo, Redattore Mario Sciubba, Pensionato Cecilie Schippa, Pensionata Giuseppe Scuderi, Essere Vivente Sauro Secci, Blogger e Redattore Ecquologia David Selvatico, Operatore Socio Sanitario Rosario Senia, Pensionato Roberto Serpieri, Docente Università Federico II Maria Chiara Sibille, Guardiaparco Marinella Signaigo, Psicoterapeuta Tiziana Silvestri, Impiegata Giulio Sisti, Lavoratore Enza Somma, Mamma Donata Soranna, Casalinga Giovanni Sorrentino, Filmmaker Sara Sorriso, Tecnico dei servizi sociali Franco Spano, Imprenditore Angelo Santi Spina, Managing partner di Proserpina BS Christina Soelch, Psicomotricista Antonio Stefanuto, Architetto Pasquale Stigliani, Agricoltore Andrea Stocchiero, Responsabile policy FOCSIV Serena Strocchi, Pensionata Arianna Taccone, Commercialista Cristiana Talon Isidoro Tamasi, Editore Simona Rita Tamassia, Libero Professionista Tiziana Tellini, Infermiera Cristina Tena, Libero professionista Alberto Terzi, Sociologo e life coach del buonumore Gemma Terzi, Santa donna Annamaria Tiraboschi, Cittadina Umberto Tomba, Agente di commercio Armando Tondo, Grafico Flavia Tori, Dipendente pubblica Fiorella Tortora, Pensionata Barbara Toscano, Infermiera professionale Annalisa Tota, Docente Università Roma 3 Marco Travaglio, Direttore Il Fatto Quotidiano Daniela Trenti, Dirigente Emma Tricarico, Pensionata Bruno Tridico, Dipendente pubblico Silvia Clara Tuscano, dr Romano Ugolini, Imprenditore Gabriella Vaccaro, Sociologo Chiara Valentini, Giornalista Serena Vanni, Tecnico tessile Simona Vanni, Impiegata Nazzareno Vasapollo, Project Manager programmi UE Federica Ventura, Educatrice Angelica Vigilante, Libera professionista Maximilian Weise, Operaio metalmeccanico Antonella Zampano, Docente Maria Zanchetta, Casalinga Cinzia Zannier, Impiegata Enrico Zearo, Operaio Daniela Zerbinati, Dipendente pubblico Salvatore Zirano, Aspirante libero cittadino Francesco Zoletto, Ingegnere e Consulente in corporate finance Anna Delli Zuani, Insegnante Agnese Zugnoni, Pensionata
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