#Guelfi
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Allo stadio Benelli di Ravenna i Panthers Parma hanno vinto l’Italian Bowl 2024 sconfiggendo 38 a 26 i Guelfi Firenze #panthers #guelfi #ravenna #italianbowl #stadiobenelli #football #sport #fabriziosbardella #ultimenotizie #primopiano #inevidenza
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I Guelfi e i Ghibellini.
Sappiamo che Dante apparteneva alla fazione dei Guelfi ma perché e qual è l'origine di questi due gruppi? L'origine dei nomi risale al 1125, dopo la morte di Enrico V si ebbero lotte per la successione tra bavaresi e sassoni dei Welfen (Guelfi) e gli Hohenstaufen svevi del castello di Waiblingen (Ghibellini) proprio sotto il castello per la prima volta tra le grida di guerra si udirono urlati i nomi delle fazioni in lotta; Federico I uscì vittorioso dalla contesa. Eletto imperatore cercò di consolidare il suo regno in Italia che si divise fra coloro che erano a favore dell'imperatore (Ghibellini) chi contro ed a favore del papa (Guelfi). Nel VI canto del paradiso Dante ci dice che i Guelfi hanno come simbolo i gigli d'oro di Francia, i Ghibellini l'Aquila imperiale germanica e che entrambi si nascondono dietro a questi simboli solo per scopi politici, ed aggiunge, difficile capire che opera nel giusto. Forse sarà questa una delle motivazioni che indurrà Dante, nel momento che ne acquisisce il mandato, ad esiliare 15 componenti di entrambe le fazioni inimicandosi così i nemici ma soprattutto gli amici.
Sappiamo che fu Clemente IV nel 1265 a donare il suo stemma (aquila rossa su fondo bianco con un serpente verde tra gli artigli) a una delegazione di Guelfi fiorentini che poi aggiunsero un giglio rosso fiorentino (ma altre fonti dicono un iris). Il capo dell'Aquila era girato verso sinistra a dispetto di quello imperiale disposto a destra, l'aquila del papa era rossa invece di nera, un modo per imporsi e togliere autorità allo stemma imperiale Il serpente, simbolo del male, veniva artigliato, punito e reso innocuo dell'aquila papale.
I Ghibellini invece avevano come simbolo Ercole che rompe le fauci di un leone, la forza e il coraggio di Ercole contrapposta al leone che rappresenta il male, Ercole poi lascerà il posto alla figura di Sansone e il leone diverrà simbolo della repubblica fiorentina e rappresenterà la caduta della città per mano Ghibellina. Il leone ora rappresenta la superbia di Firenze, Dante infatti lo menziona nell'Inferno facendo riferimento appunto alla sua superbia, ferocia e forza incontrollata. In entrambe le simbologie araldiche si cerca la rappresentazione del giusto, di essere dalla parte del giusto. Il dualismo dei Guelfi e dei Ghibellini non si concentrerà solo a Firenze ma in tutta l'Italia del centro nord, dove intere città si schiereranno da una o l'altra parte, (lunga sarebbe la lista). Questo avviene perché, come sappiamo, l'Italia non era una nazione unita ma composta di tanti piccoli stati e ognuno di loro aveva interesse per il proprio tornaconto a schierarsi o con il papa o con l'imperatore e all'occorrenza anche a cambiare bandiera a seconda della convenienza. Questo comportamento durerà per il tutto il Medioevo e poi il Rinascimento, fino alle guerre d'Italia e anche oltre fino all'unità di Italia. Nella sua Divina Commedia Dante utilizzerà numerosi personaggi sia dell'una che dell'altra parte relegandoli a sua discrezione nei luoghi deputati da Dio. La successiva scissione tra Guelfi bianchi e neri avrà luogo nel maggio del 1300 con un sanguinoso scontro fra le due parti e Dante si schiererà con la fazione Bianca.....
Riccardo Massaro Read the full article
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PRIMA PAGINA Eco Di Bergamo di Oggi venerdì, 23 agosto 2024
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Guelfi e Ghibellini
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Stupor Mundi
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Il Registro Araldico Italiano e l’eredità degli antenati
Il Registro Araldico Italiano (RAI) ha pubblicato la sua seconda versione cartacea. Dalla sua nascita, nel 2007, in cui si costituiva come archivio sia cartaceo che digitale, il RAI ha registrato il suo articolo di censimento numero 700. Con questo autorevole traguardo raggiunto il RAI ha pubblicato un secondo volume cartaceo. Di per sé, come oggetto, il volume si presenta già adeguato alla…
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Cristina Rizzi Guelfi
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Do[o]mestic Bliss series by Cristina Rizzi Guelfi inspired by Betty Friedan's book The Feminine Mystique.
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A Parma ed Ancona i contendenti hanno giocato al massimo delle loro capacità, ma alla fine sono stati Panthers e Dolphins a conquistare le semifinali. footballamericano #frogs #legnano #skorpions #dolphins #marines #guelfi #playoff #spareggi #sport #fabriziosbardella #inevidenza #primopiano
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La battaglia di Colle
La battaglia di Tagliacozzo del 1268 vide Carlo d’Angiò correre in difesa del pontefice Clemente IV, contro il nipote di Federico II Corradino, che era alla guida dei ghibellini. Nonostante venisse proclamata a Roma la vittoria dei guelfi, i ghibellini sconfitti continuarono a perseguitare i loro rivali inseguendoli fino a Lucca, dove presero possesso del castello di Ulignano presso San Gimignano. I comuni circostanti con Colle Val d’Elsa e San Gimignano in testa, decisero allora di attaccare il castello sconfiggendolo e inseguendo i fuggitivi che si stavano dirigendo a Pisa, a Poggibonsi e a Siena.
Nel 1269 il capitano Provenzano Salvani (il nipote odiato di Sapìa) e il podestà conte Guido Novello uscirono da Siena con un esercito di 1.400 cavalieri e 8.000 fanti formato da senesi, pisani, tedeschi, spagnoli, fuoriusciti fiorentini e altri toscani, per accamparsi nei pressi dell’Abbazia di Spugna. I Colligiani che non si aspettavano un assedio, si rinchiusero a Colle Alta mandando dei messaggeri a Firenze per chiederne l’aiuto. Il giorno successivo giunsero le truppe francesi del maresciallo Jean Britaud (conosciuto come Giambertoldo), vicario di Carlo d’Angiò insieme ad un altro contingente di 400 fiorentini, che però non giunse in tempo per partecipare alla battaglia. Il maresciallo schierò durante la notte i francesi sulle mura di Colle Alta riuscendo a conquistare il castello ghibellino. La mattina seguente i ghibellini atterriti sentirono avvicinarsi le truppe inviate da Firenze. Queste in realtà erano ancora a Barberino, ma le loro trombe suonarono talmente forte e gli uomini gridarono così tanto a squarciagola, da far credere ai ghibellini che le truppe fossero ormai vicine e assai numerose. I ghibellini allora intimoriti si ritirarono verso San Marziale, sulla collina di Poggio ai Berci.
Il maresciallo Britaud diede allora ordine alle milizie colligiane di aggirare la collina e di rimanere nascoste fino al momento in cui fossero giunti i rinforzi fiorentini. Durante l’ avanzata il maresciallo fece abbattere il ponte di S. Marziale per impedire un eventuale ritirata dei suoi e costringerli così ad impegnarsi a fondo nella lotta. Contemporaneamente questo espediente avrebbe impedito anche l’auspicata fuga dei senesi. Arrivato in vista dei ghibellini, Britaud diede inizio alla battaglia, intanto i colligiani sbucavano alle spalle dei senesi gridando e brandendo le armi per far credere che truppe numerose fossero in procinto di attaccare. Davanti a questa preoccupante situazione il capitano Salvani minacciò, promise compensi, gridò, ordinò, incoraggiò, ma i soldati ghibellini intimoriti combatterono con poco impeto e slancio, dapprima ritirandosi, poi dandosi alla fuga, inseguiti e poi uccisi dai guelfi. Il Salvani, che non voleva tornare da sconfitto a Siena, si gettò nella mischia venendo ucciso da Regolino Tolomei, un suo nemico giurato. Il Britaud, con soli 800 cavalieri e circa 300 fanti aveva sconfitto con l’astuzia un esercito di ben 9.400 uomini.
Riccardo Massaro Read the full article
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11 giugno 1289, la battaglia di Campaldino
di Alessandro Ferrini Io fui di Montefeltro, io son Bonconte; … La battaglia di Campaldino è più volte ricordata direttamente o indirettamente da Dante nella Divina Commedia, battaglia alla quale lo stesso poeta partecipò fra le fila dei cavalieri fiorentini. A questo proposito è bene ricordare che in epoca medievale i cittadini erano chiamati alle armi in caso di guerra e dovevano…
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Opera on YouTube, Part 2
Le Nozze di Figaro (The Marriage of Figaro)
Glyndebourne Festival Opera, 1973 (Knut Skram, Ileana Cotrubas, Kiri Te Kanawa, Benjamin Luxon; conducted by John Pritchard; English subtitles)
Jean-Pierre Ponnelle studio film, 1976 (Hermann Prey, Mirella Freni, Kiri Te Kanawa, Dietrich Fischer-Dieskau; conducted by Karl Böhm; English subtitles) – Acts I and II, Acts III and IV
Tokyo National Theatre, 1980 (Hermann Prey, Lucia Popp, Gundula Janowitz, Bernd Weikl; conducted by Karl Böhm; Japanese subtitles)
Théâtre du Châtelet, 1993 (Bryn Terfel, Alison Hagley, Hillevi Martinpelto, Rodney Gilfry; conducted by John Eliot Gardiner; Italian subtitles)
Glyndebourne Festival Opera, 1994 (Gerald Finley, Alison Hagley, Renée Fleming, Andreas Schmidt; conducted by Bernard Haitink; English subtitles)
Zürich Opera House, 1996 (Carlos Chaussón, Isabel Rey, Eva Mei, Rodney Gilfry; conducted by Nikolaus Harnoncourt; English subtitles)
Berlin State Opera, 2005 (Lauri Vasar, Anna Prohaska, Dorothea Röschmann, Ildebrando d'Arcangelo; conducted by Gustavo Dudamel; French subtitles)
Salzburg Festival, 2006 (Ildebrando d'Arcangelo, Anna Netrebko, Dorothea Röschmann, Bo Skovhus; conducted by Nikolas Harnoncourt; English subtitles) – Acts I and II, Acts III and IV
Teatro all Scala, 2006 (Ildebrando d'Arcangelo, Diana Damrau, Marcella Orasatti Talamanca, Pietro Spagnoli; conducted by Gérard Korsten; English and Italian subtitles)
Salzburg Festival, 2015 (Adam Plachetka, Martina Janková, Anett Fritsch, Luca Pisaroni; conducted by Dan Ettinger; no subtitles)
Tosca
Carmine Gallone studio film, 1956 (Franca Duval dubbed by Maria Caniglia, Franco Corelli, Afro Poli dubbed by Giangiacomo Guelfi; conducted by Oliviero de Fabritiis; no subtitles)
Gianfranco de Bosio film, 1976 (Raina Kabaivanska, Plácido Domingo, Sherrill Milnes; conducted by Bruno Bartoletti; English subtitles)
Metropolitan Opera, 1978 (Shirley Verrett, Luciano Pavarotti, Cornell MacNeil; conducted by James Conlon; no subtitles)
Arena di Verona, 1984 (Eva Marton, Jaume Aragall, Ingvar Wixell; conducted by Daniel Oren; no subtitles)
Teatro Real de Madrid, 2004 (Daniela Dessí, Fabio Armiliato, Ruggero Raimondi; conducted by Maurizio Benini; English subtitles)
Royal Opera House, Covent Garden, 2011 (Angela Gheorghiu, Jonas Kaufmann, Bryn Terfel; conducted by Antonio Pappano; English subtitles)
Finnish National Opera, 2018 (Ausrinė Stundytė, Andrea Carè, Tuomas Pursio; conducted by Patrick Fournillier; English subtitles)
Teatro alla Scala 2019 (Anna Netrebko, Francesco Meli, Luca Salsi; conducted by Riccardo Chailly; Hungarian subtitles)
Vienna State Opera, 2019 (Sondra Radvanovsky, Piotr Beczala, Thomas Hampson; conducted by Marco Armiliato; English subtitles)
Ópera de las Palmas, 2024 (Erika Grimaldi, Piotr Beczala, George Gagnidze; conducted by Ramón Tebar; no subtitles)
Don Giovanni
Salzburg Festival, 1954 (Cesare Siepi, Otto Edelmann, Elisabeth Grümmer, Lisa della Casa; conducted by Wilhelm Furtwängler; English subtitles)
Giacomo Vaccari studio film, 1960 (Mario Petri, Sesto Bruscantini, Teresa Stich-Randall, Leyla Gencer; conducted by Francesco Molinari-Pradelli; no subtitles)
Salzburg Festival, 1987 (Samuel Ramey, Ferruccio Furlanetto, Anna Tomowa-Sintow, Julia Varady; conducted by Herbert von Karajan; no subtitles)
Teatro alla Scala, 1987 (Thomas Allen, Claudio Desderi, Edita Gruberova, Ann Murray; conducted by Riccardo Muti; English subtitles)
Peter Sellars studio film, 1990 (Eugene Perry, Herbert Perry, Dominique Labelle, Lorraine Hunt Lieberson; conducted by Craig Smith; English subtitles)
Teatro Comunale di Ferrara, 1997 (Simon Keenlyside, Bryn Terfel, Carmela Remigio, Anna Caterina Antonacci; conducted by Claudio Abbado; no subtitles) – Act I, Act II
Zürich Opera, 2000 (Rodney Gilfry, László Polgár, Isabel Rey, Cecilia Bartoli; conducted by Nikolaus Harnoncourt; English subtitles)
Festival Aix-en-Provence, 2002 (Peter Mattei, Gilles Cachemaille, Alexandra Deshorties, Mirielle Delunsch; conducted by Daniel Harding; no subtitles)
Teatro Real de Madrid, 2006 (Carlos Álvarez, Lorenzo Regazzo, Maria Bayo, Sonia Ganassi; conducted by Victor Pablo Pérez; English subtitles)
Festival Aix-en-Provence, 2017 (Philippe Sly, Nahuel de Pierro, Eleonora Burratto, Isabel Leonard; conducted by Jérémie Rohrer; English subtitles)
Madama Butterfly
Mario Lanfranchi studio film, 1956 (Anna Moffo, Renato Cioni; conducted by Oliviero de Fabritiis; no subtitles)
Jean-Pierre Ponnelle studio film, 1974 (Mirella Freni, Plácido Domingo; conducted by Herbert von Karajan; English subtitles)
New York City Opera, 1982 (Judith Haddon, Jerry Hadley; conducted by Christopher Keene; English subtitles)
Frédéric Mitterand film, 1995 (Ying Huang, Richard Troxell; conducted by James Conlon; English subtitles)
Arena di Verona, 2004 (Fiorenza Cedolins, Marcello Giordani; conducted by Daniel Oren; Spanish subtitles)
Sferisterio Opera Festival, 2009 (Raffaela Angeletti, Massimiliano Pisapia; conducted by Daniele Callegari; no subtitles)
Vienna State Opera, 2017 (Maria José Siri, Murat Karahan; conducted by Jonathan Darlington; no subtitles)
Wichita Grand Opera, 2017 (Yunnie Park, Kirk Dougherty; conducted by Martin Mazik; English subtitles)
Teatro San Carlo, 2019 (Evgenia Muraveva, Saimir Pirgu; conducted by Gabriele Ferro; no subtitles)
Rennes Opera House, 2022 (Karah Son, Angelo Villari; conducted by Rudolf Piehlmayer; French subtitles)
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Estra Guelfi Firenze - Italy
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“Io non desidero e non voglio alcuna onorificenza da questa repubblica. Mi parrebbe uno scherzo di cattiva specie. Fermi la macchina, La prego e non se n’abbia a male. Detesto questa repubblica. Grazie”.
Ezra Pound
Il 30 gennaio del 1933, Pound viene ricevuto da Benito Mussolini. Pound consegna al duce una copia della sua opera della vita, ovvero la sua opera principale, I Cantos, che allora nel 1933 erano stati scritti dall’1 al 30. Mussolini sfoglia e legge la copia per qualche istante ed esclama ‘’ è divertente!’’.
L’incontro si conclude subito con il discorso di Pound che dice a Mussolini ‘’Duce io ho la possibilità di non far pagare le tasse ai cittadini’’, ma poi il poeta non avendo avuto il tempo di spiegare al duce le sue teorie economiche, non dette più seguito a questa sua intenzione.
Pound ricorderà l’episodio, definendo Mussolini ‘’the boss’’.
Afferrando il punto di vista degli esteti, questi versi dimostrano il consueto disprezzo di Pound verso gli accademici e i critici letterali. Mussolini aveva capito che c’era una nota di ironia prevalente, che era divertente, e Pound fu felice di attribuire a Mussolini questo merito, quello che critici e letterari non avevano capito.
Pound aveva genialmente intuito che il vero conflitto è tra economia e finanza ed era giunto a raffigurare il conflitto come una battaglia tra Guelfi e ghibellini.
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