#Giovanni Corrado
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lospeakerscorner · 2 years ago
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Sportello Amico anche a Cicciano
Inaugurato lo Sportello Amico, un servizio nato dalla sinergia tra Gori e Amministrazione comunale di Cicciano CICCIANO | CITTÁ METROPOLITANA DI NAPOLI – È stato inaugurato lo scorso venerdí 17 marzo, in alcuni locali allestiti all’interno del Centro Nadur, un nuovo Sportello Amico Gori attivato sul territorio: uno spazio a disposizione dei cittadini in cui è possibile presentare qualsiasi…
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marcogiovenale · 12 days ago
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"donnadarte. gigliola rovasino" e la galleria di porta ticinese. (con due momenti di corrado costa)
Il film documentario  ripercorre la vita di Gigliola Rovasino arrivata a Milano nel 1968 da Vercelli dove era una donna sposata con un figlio. A Milano Gigliola è determinata a dare una svolta alla sua vita rivendicando la propria autonomia: sia come donna sia in termini economici. Nella città milanese   svolge lavori saltuari per sbarcare il lunario, fino a quando incontra casualmente il mondo…
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magauda · 1 month ago
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Una certa attenzione all’Aginter Presse fu data dal giudice Giovanni Tamburino
Giannettini, la cui figura emerse durante le indagini relative alla strage di piazza Fontana, raccontò di aver conosciuto Guillou a Lisbona nel 1964 grazie alla mediazione del capitano dell’Organisation de l’Armée Secrète Jean-René Souetre, provando una volta di più i legami intercorsi tra i terroristi francesi e l’estrema destra italiana.La vicenda dell’Aginter Presse terminò nel 1974, quando la…
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condamina · 1 month ago
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Una certa attenzione all’Aginter Presse fu data dal giudice Giovanni Tamburino
Giannettini, la cui figura emerse durante le indagini relative alla strage di piazza Fontana, raccontò di aver conosciuto Guillou a Lisbona nel 1964 grazie alla mediazione del capitano dell’Organisation de l’Armée Secrète Jean-René Souetre, provando una volta di più i legami intercorsi tra i terroristi francesi e l’estrema destra italiana.La vicenda dell’Aginter Presse terminò nel 1974, quando la…
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collasgarba · 1 month ago
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Una certa attenzione all’Aginter Presse fu data dal giudice Giovanni Tamburino
Giannettini, la cui figura emerse durante le indagini relative alla strage di piazza Fontana, raccontò di aver conosciuto Guillou a Lisbona nel 1964 grazie alla mediazione del capitano dell’Organisation de l’Armée Secrète Jean-René Souetre, provando una volta di più i legami intercorsi tra i terroristi francesi e l’estrema destra italiana.La vicenda dell’Aginter Presse terminò nel 1974, quando la…
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adrianomaini · 1 month ago
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Una certa attenzione all’Aginter Presse fu data dal giudice Giovanni Tamburino
Giannettini, la cui figura emerse durante le indagini relative alla strage di piazza Fontana, raccontò di aver conosciuto Guillou a Lisbona nel 1964 grazie alla mediazione del capitano dell’Organisation de l’Armée Secrète Jean-René Souetre, provando una volta di più i legami intercorsi tra i terroristi francesi e l’estrema destra italiana.La vicenda dell’Aginter Presse terminò nel 1974, quando la…
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bagnabraghe · 1 month ago
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Una certa attenzione all’Aginter Presse fu data dal giudice Giovanni Tamburino
Giannettini, la cui figura emerse durante le indagini relative alla strage di piazza Fontana, raccontò di aver conosciuto Guillou a Lisbona nel 1964 grazie alla mediazione del capitano dell’Organisation de l’Armée Secrète Jean-René Souetre, provando una volta di più i legami intercorsi tra i terroristi francesi e l’estrema destra italiana.La vicenda dell’Aginter Presse terminò nel 1974, quando la…
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tonisemitoni · 2 years ago
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Cinque Maggio: Messa da Requiem a Santa Maria dei Servi
La vita musicale nella Bologna dei Lumi era intensissima paragonabile a quella veneziana. La maggior parte di bolognesi questo non lo sa, nemmeno gli assidui frequentatori dei teatri. Recuperando bei libri usati, si apprende che Bologna arrivò, prima che spirasse il primo quarto di secolo del ’700, ad avere, incendi permettendo, quattro grandi teatri pubblici funzionanti per circa settantamila…
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calabria-mediterranea · 9 months ago
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Revolt in Aspromonte - An early 20th century's tale of hopeless poverty in Southern Italy's Calabria
Gente in Aspromonte (which was translated in English as Revolt in Aspromonte) written in 1930 by Italian journalist and novelist Corrado Alvaro, is a short but powerful novel of peasant life in Southern Italy's Calabria and is recognized by Italians as one of the classics of their modern literature.
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Gente in Aspromonte is the story of the shepherd Argirò and his family––of their struggle for survival, and some shred of dignity, against the degrading oppression of the feudal family which controls their village. In his despair, Argirò believes that if only he can educate his youngest son, Benedetto, to be a priest he will achieve status and revenge on those who have wronged him. To this end, he sacrifices himself and the gentle older brother, Antonello. A simple tale––but told with a poetry of style which gives it a somber beauty.
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Corrado Alvaro (San Luca, 15 April 1895 – Rome, 11 June 1956) was an Italian journalist and writer of novels, short stories, screenplays and plays. He often used the verismo style to describe the hopeless poverty in his native Calabria.
Gente in Aspromonte, which examined the exploitation of rural peasants by greedy landowners in Calabria, is considered by many critics to be his masterpiece.
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He was born in San Luca, a small village in the southernmost region of Calabria. His father Antonio was a primary school teacher and founded an evening school for farmers and illiterate shepherds. Alvaro was educated at Jesuit boarding schools in Rome and Umbria. He graduated with a degree in literature in 1919 at the University of Milan and began working as a journalist and literary critic for two daily newspapers, Il Resto del Carlino of Bologna and the Corriere della Sera of Milan.
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He served as an officer in the Italian army during World War I. After being wounded in both arms, he spent a long time in military hospitals. After the war, he worked as a correspondent in Paris (France) for the anti-Fascist paper Il Mondo of Giovanni Amendola. In 1925, he supported the Manifesto of the Anti-Fascist Intellectuals written by the philosopher Benedetto Croce.
In 1926 he published his first novel L'uomo nel labirinto (Man in the Labyrinth), which explored the growth of Fascism in Italy in the 1920s. A staunch democrat with strong anti-Fascist views, Alvaro's politics made him the target of surveillance of Mussolini's Fascist regime. He was forced to leave Italy and during the 1930s he travelled widely in western Europe, the Middle East, and the Soviet Union. Journeys he later recounted in his travel essays. L'uomo è forte (1938; Man Is Strong), written after a trip to the Soviet Union, is a defence of the individual against the oppression of totalitarianism.
Alvaro is noted for his realistic, epic depictions of the Italian poor. His later work portrayed the contrasts between a yearning for the simple, pastoral way of life, and the aspiration to achieve material success that attracts people to the city. He died in Rome in 1956.
Follow us on Instagram, @calabria_mediterranea
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marcogiovenale · 2 months ago
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il comune di reggio emilia e la digitalizzazione di testi (tra cui materiali di emilio villa e corrado costa)
Dalla carta al digitale. Il progetto del Comune Online le pubblicazioni dei reggiani illustri e 52 tra quotidiani e periodici storici “Così rendiamo accessibili materiali di archivio e fondi di grande valore”. Storia e memoria passano dalla carta al formato digitale con le pubblicazioni e le testimonianze dei reggiani illustri. E ancora online 52 fra quotidiani e periodici storici custoditi alla…
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pettirosso1959 · 10 months ago
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LA SOLITA COMPAGNIA DI GIRO
IL FIL ROUGE CHE LEGA M5S, LA7, FATTO QUOTIDIANO
di Marco Zonetti
Andrea Scanzi (Fatto Quotidiano) ospite di Massimo Gramellini. Marco Travaglio (Direttore del Fatto Quotidiano) ospite di Fabio Fazio. Scanzi, Travaglio ma anche Peter Gomez e Antonio Padellaro (anch'essi del Fatto Quotidiano), tutti vicini al M5s e ospiti fissi nei programmi di La7.
Pochi sanno che esiste un filo rosso a legare tutti questi elementi che si chiama Beppe Caschetto.
Caschetto è il titolare della ITC 2000, agenzia di management per lo spettacolo che rappresenta anche molti giornalisti e conduttori televisivi di La7. Lilli Gruber, Giovanni Floris, Luca Telese (anch'egli vicino al M5s), Corrado Formigli sono di Caschetto. Nonché Fabio Fazio, Lucia Annunziata e Massimo Gramellini, in forza a Rai3, rete in quota M5s.
Il Fatto Quotidiano ha una branca che si chiama Loft e che produce programmi televisivi fra cui "Accordi e Disaccordi" di Andrea Scanzi; "Belve" della fidanzata di Enrico Mentana (direttore informazione di La7), Francesca Fagnani; "La confessione" di Peter Gomez e così via. Programmi che poi Loft del Fatto Quotidiano rivende al canale Nove, del quale Beppe Caschetto è una sorta di ombra grigia.
Ovviamente nulla di illecito, di irregolare, di illegale. Semplicemente, quelli che sembrano mondi paralleli che non si toccano mai, sono invece assolutamente compenetrati tramite la figura del potentissimo agente televisivo Beppe Caschetto.
A "Quelli che il calcio", Caschetto rappresenta almeno otto membri del cast fisso. A "Che tempo che fa" ne rappresenta almeno cinque (Fazio, Littizzetto, il duo Ale & Franz, Enrico Brignano, Roberto Saviano) senza contare i vari ospiti di turno della stessa scuderia, come per esempio Sabrina Ferilli o Andrea Delogu (che ora è onnipresente in Rai e conduce un programma con Stefano Massini, ospite fisso di "Piazza Pulita" condotto dal caschettiano Formigli).
Nulla di illegale, ribadisco. Ma è utile avere bene in mente questi passaggi per osservare con occhio critico e consapevole talune trasmissioni di approfondimento politico su taluni canali televisivi, per capire come mai sempre i soliti volti che propinano i soliti argomenti nei soliti salotti.
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sustainable-art-magazine · 5 months ago
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ARCA. SIRACUSA - Associazione Rinascimento Culturale Archimedeo
Euro Med Festival - 2024 Tonino Accolla
Nona edizione del Premio Tonino Accolla. Siracusa/Noto 29 – 30 giugno e 1 luglio 2024.
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Per questa nuova edizione del primo e unico contest live per allievi doppiatori provenienti dalle scuole di doppiaggio italiane e straniere, saranno Piazza Minerva a Siracusa nel centro storico di Ortigia e Palazzo Nicolaci a Noto - dove si svolgerà il workshop, primo Forum Internazionale Intelligenza artificiale per abbattere le barriere degli audiolesi e ipovedenti nel Cinema e nel Doppiaggio - ad accogliere pubblico e partecipanti in tre serate articolate fra spettacolo, competizione e approfondimenti. Il workshop è organizzato dall’associazione ARCA e dal Centro Studi Economia Internazionale ai Fondi Europei.
Il Premio, come sempre, è intitolato a Tonino Accolla, celebre doppiatore e direttore di doppiaggio (da Titanic a Braveheart, per citarne qualcuno), nato a Siracusa il 6 aprile del 1949 e scomparso a Roma nel 2013, voce italiana, tra altri, di Eddie Murphy e Homer Simpson, Mickey Rourke e Kenneth Branagh.
Questa rinnovata edizione del festival vuole sensibilizzare, attraverso il linguaggio universale del Cinema e del Doppiaggio, le nuove generazioni sulle tematiche al centro del dibattito istituzionale europeo, come l’ambiente e l’inclusione sociale.
La manifestazione è patrocinata dal Comune di Siracusa, con il sostegno e la collaborazione del sindaco di Noto, Corrado Figura, del sindaco di Siracusa Francesco Italia e dell’assessore alla Cultura e Turismo, Fabio Granata.
“Si conferma anche per questa edizione la presenza del Gruppo Irem – sottolinea Stefania Altavilla, direttrice artistica e presidente di ARCA – a sostegno della cultura, della formazione dei giovani e dell’agire nel sociale. Un particolare ringraziamento va al suo amministratore delegato, Giovanni Musso”.
La conduzione dello spettacolo quest’anno sarà affidata a Maurizio Merluzzo – attore, doppiatore e youtuber – e a Vanessa Galipoli, artista ed imprenditrice, conduttrice televisiva. Fra gli ospiti, Emanuela Rossi – Premio Tonino Accolla e Premio Eccellenza 2018 e voce di Cate Blanchet, Nicole Kidman – direttrice di doppiaggio e dialoghista; Marco Eugenio Di Giandomenico, scrittore, curatore e critico d’arte contemporanea; Rodolfo Bianchi, attore, doppiatore, insignito tra altri del premio per la migliore direzione di doppiaggio per The Departed il bene e il male, Shutter Island, The Wolf of Wall Street e The Hateful Eight; sul palco si alterneranno fra interviste e performances doppiatori pluripremiati come Flavio Aquilone,
Valentina Favazza, Erica Necci e Yuri Bedini, quest’ultimo direttore di doppiaggio e con Tonino Accolla assistente al doppiaggio di numerosi film. Sul palco il musicista Antonino Martorana che insieme all’ artista Marilena Vita creeranno una sinestesia (fenomeno sensoriale/percettivo, esperienza plurisensoriale) di suoni e immagini. Il 30 giugno sarà fra gli ospiti Walter Ricci, musicista e crooner che ha duettato con artisti del calibro di Michel Bublè, Mario Biondi, Dianne Reeves.
La manifestazione, che cresce di anno in anno confermandosi tra gli eventi più prestigiosi a Siracusa, ideata da Stefania Altavilla – direttrice artistica, presidente dell’associazione ARCA, project manager e art director del Festival – e da Giuseppe Mandalari, nasce nel 2014 con la collaborazione iniziale e il supporto tecnico di Ambi Picture e Fonoroma e ha lo scopo di promuovere e valorizzare l’arte del doppiaggio. Sono coinvolte le scuole di doppiaggio italiane e le società di Produzione come la CD Cine Dubbing. Collabora al progetto e partecipa all’organizzazione Lorenzo Accolla, attore, doppiatore, direttore di doppiaggio. Dagli ultimi anni l’organizzazione si avvale anche della collaborazione di Carola Mandalari, come responsabile di produzione.
Come nelle ultime edizioni, il Premio Tonino Accolla si svolgerà in chiave ancora più dinamica rispetto al passato: si alterneranno momenti di spettacolo a momenti musicali, mantenendo alto il momento del Contest-live, vero appeal del Festival, durante il quale sei allievi (tre uomini e tre donne), dopo una preselezione avvenuta a Roma sotto la direzione di Lorenzo Accolla – con la collaborazione della CD Cine Dubbing - si confronteranno nell’esecuzione di doppiaggi live individuali e di coppia articolati su più prove.
La giuria tecnica quest’anno vedrà la partecipazione, così come nelle passate edizioni, di alcuni tra i migliori doppiatori e direttori del doppiaggio italiano. Alla giuria tecnica verrà affiancata una giuria di giornalisti e critici cinematografici, che conferirà il Premio Stampa.
E quest’anno, l’associazione ARCA – da un’idea di Stefania Altavilla e del critico d’arte Marco Eugenio Di Giandomenico – istituisce il Premio Promozione Cinema dedicato ad Adriano Pintaldi, scomparso nel 2023. Pintaldi è stato per più di cinquant’anni tra le figure più rappresentative del mondo della comunicazione e della promozione cinematografica. Questa nona edizione del Premio Tonino Accolla terrà dunque a battesimo il Premio Promozione Cinema con un tribute ad Adriano Pintaldi, e per realizzare questo intento saranno coinvolte personalità autorevoli del cinema e della cultura fra i quali il regista Pupi Avati, Laura Delli Colli e l'attrice Antonella Salvucci. Il Premio Promozione Cinema, la cui prima edizione è prevista per l’anno prossimo nel contesto della decima edizione del Premio Tonino Accolla, “vuole valorizzare -
spiegano Altavilla e Di Giandomenico - figure del mondo delle istituzioni, delle professioni e dell’industria cinematografica e televisiva italiana ed estera, che si siano particolarmente distinte nella promozione di film, documentari e cortometraggi”.
La giuria sarà costituita da personalità del mondo della cultura, dell’arte e della comunicazione cinematografica e televisiva, coordinata da Marco Eugenio Di Giandomenico.
“Ad oggi, giunto alla sua nona edizione – dichiara Stefania Altavilla – il Premio Tonino Accolla ha raccontato attraverso pillole di doppiaggio, i volti di quelle voci che oggi recuperiamo alla memoria attraverso straordinarie interpretazioni di personaggi ai quali quelle voci hanno infuso quell’anima da oscar”.
Quest’anno, grazie anche alla collaborazione con il Centro Studi di Economia Internazionale ai Fondi Europei – presidente Santi Tomaselli, già presidente dell’Osservatorio Romano ai Fondi Europei - è stata definita la partnership con una delle 15 scuole di Cinema più importanti al mondo, la Toronto Film School, già partner degli Studios di Hollywood; e ancora la West University, GIS International e Betting on Italy. Partner tecnici, Red Tomato e Voci FM.
Questa nuova articolazione del progetto - che ha suggerito in una più ampia visione la denominazione di Euro Med Festival Tonino Accolla – ha trovato il pieno riconoscimento di alta valenza strategica dal Distretto Turistico del Sud-Est.
La vocazione internazionale di questa nuova edizione sarà confermata anche dall’intervento - durante il convegno del primo luglio a Noto, workshop sull’importanza dell’intelligenza artificiale per abbattere le barriere della disabilità sensoriale - del senatore Tony Loffreda, vice presidente del Gruppo Interparlamentare Canada/Italia e presidente Rete Parlamentare Canadese nella Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale.
La realizzazione dei Premi è affidata, per il Premio Tonino Accolla, al Maestro Scultore Pietro Marchese, all’ architetta designer Lara Grana per i premi allievi, e all’orafa designer Stefania Midolo, per la realizzazione dei premi d’eccellenza.
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Ufficio Stampa. Marilena Toscano. N.Tess Odg 150949.
Tel. 338 3031853 - indirizzo email [email protected]
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chez-mimich · 11 months ago
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Quest’anno sono sopravvissuto anche grazie a questo:
“Milano da Romantica a Scapigliata” Castello di Novara, 4.01.23
Dineo Seshee Bopape: “Born in the first light of the morning”, Hangar Pirelli Bicocca, 7.01.23
Bruce Nauman: “Neons, Corridors,Rooms”, Pirelli Hangar Bicocca, 7.01.23
Zerocalcare: “Ogni maledetto lunedì. Su due”, 12.01.23
“Grazie ragazzi” di Riccardo Milani, 15.01.23
“Mr & Mrs Clark. Ossie Clark and Celia Birtwell. Fashion and Prints 1965-74” Fondazione Sozzani, 21.01.23
“Ferito a morte” di Raffaele La Capria, Teatro Strehler, 22.01.23
“Indice, Storia dell’ “ di Dennis Duncan, 23.01.23
“Babylon” di Damien Chazelle, 29.01.23
“Dietro le quinte della polizia” di Georges Simenon, 10.02.23
“Zerocalcare dopo il botto” Fabbrica del Vapore Milano, 11.02.23
“La Casa della Memoria”, Milano, 11.02.23
“Gli spiriti dell’isola” di Martin McDonagh, 12.02.23
Matteo Osmieri e Alessia Binda, Concerti del conservatorio, 12.02.23
“ADI. Design Museum Milano, 18.02.23
Conservatorio 2
“Dietro le quinte della polizia” di Georges Simenon, 05.02.23
“Laggiù qualcuno mi ama” di Mario Martone, 19.02.23
“Quaderni ucraini”, 20.02.23
“Tessiture di sogno” di W.G. Sebald, 25.02.23
“La Maria Brasca” di Giovanni Testori, Teatro Parenti, 25.02.23
“Empire of Light” di Sam Mendez, 05.03.23
“Anatomia di un suicidio” di Alice Birch, Teatro Grassi, 12.03.23
“Romeo e Giulietta” di William Shakespeare, regia di Mario Martone, Teatro Strehler, 13.03.23
“Ho visto cose” di Mario Finotti, Galleria Giannoni, 18.03.23
“La moda giusta” di Marta D. Riezu,18.03.23
“Everything wehere all at once” di Daniel Kwan e Daniel Scheinert, 25.03.23
“Dal cucchiaio alla città” di Ugo La Pietra
“V13” di Emmenuele Carrère 02.04.23
“Fondazione Angelo Bozzola”, Galliare, 01.04.23
“Eloisa Manera”, Piccolo Coccia, 03.04.23
“Quando” di Walter Veltroni, 04.04.23
“Il ritorno di Casanova” di Gabriele Salvatores, 10.04.23
“Air. La storia del grande salto” di Ben Affleck, 09.04.23
“A Sound a Million Shape” di Alessia Obino, NJ Weekender Spring Edition, 15.04.33
“Ahmed” Pat Thomas, NJ Weekender Spring Edition, 15.04.23
Marc Ribot, NJ Weekender Spring Edition, 15.04.23
Al Doum & The Faryds, NJ Weekender Spring Edition, 16.04.23
Rhabdomantic Orchestra, NJ Weekender Spring Edition, 16.04.23
“Design Week Fuorisalone”, Milano, 18.04.23
“Augusto Betti artista+designer”, Fondazione Sozzani, 18.04.23
“Design Week-Fuorisalone: Alcova”, Ex mattatoio Milano, 22.04.23
“La La Lambro” di Maurizio Milani, 20.04.23
“Il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti, 25.04.23
“Mon crime” di François Ozon, 30.04.23
“La quattordicesima notte del tempo ordinario” di Pupi Avati, 30.04.23
“Fra antropologia e storia dell’arte” di Bay Warburg, 07.05.23
“Cere anatomiche. La Specola di Firenze. David Ceonenberg”, Fondazione Prada, 13.05.23
“Housing Concert Piano City Milano: Bas Bulteed”, da Corrado Beldì, 21.05.23
Yuri Ancarani: “Lasciate stare i sogni” Pac Milano, 21.05.23
“Rapito” di Marco Bellocchio, 28.05.23
Luciano Rossetti: “Vent’anni di Novara Jazz”, 01.06.23
“Satoyama Quartet”, Nòva, Novara Jazz 2023, 01.06.23
Caterina Palazzi e Sudoku Killer, Nòva, Novara Jazz, 01.06.23
“Emong”, Fara Novarese, Novara Jazz, 02.06.23
Sebi Tramontana solo, Chiesa di San Pietro Barengo, Novara Jazz, 02.06.23
“Istant Song”, Castello di Barengo, Novara Jazz, 02.06.23
“Transatlantic” Michele Dal Lago e Icaro Gatti, Teatro di Tornaco, Novara Jazz, 03.06.23
Antonello Salis e Italo Satta, Villa Caccia Romagnano Sesia, Novarara Jazz, 04.06.23
“Insulæ Songs” Villa Caccia Romagnano Sesia, Novara Jazz, 04.06.23
Anais Drago, “Terre ballerine”, Villa Caccia”, Maggiora, Novarajazz 2023, 04.06.23
“Church of sound: Alina Bzhezhiska Quartet”, Basilica di San Gaudenzio, Novara Jazz, 04.06.23
Chet Beker, Vita e musica” con Francesco Martinelli, Castello, Novara Jazz, 08.06.23
“EABS meets Jaubi” Broletto, Novara jazz, 09.06.23
Francesco Simeti, “Pan di zucchero”, Palazzo Faraggiana, 10.06.23
Pasquale Mirra in solo, Palazzo Faraggiana, 09.06.23
“Flat Earth Society Orchestra” Broletto Novara Jazz 09.06.23
“TUN Torino Unlimited Noise” Broletto Novara Jazz, 09.06.23
Nicole Mitchell solo Palazzo Bellini, Novara Jazz, 10.06.23
Angelica Sanchez solo, Palazzo Bellini, Novara Jazz, 10.06.23
Damon Locks & Rob Mazurek, “New Future City Radio” Giardino Palazzo Natta, Novara Jazz, 10.06.23
“Mitelli Trio” e Joe McPhee, Castello, Novara Jazz, 10.06.23
Rob Mazurek e “Exploding Star Orchestra”, Broletto Novara Jazz, 10.06.23
Veryan Weston solo. Organo San Giovanni Decollato, Novara Jazz, 11.06.23
Adam Pultz-Melbye solo, Galleria Giannoni, Novara Jazz 11.06.23
Joe McPhee solo, Chiesa del carmine, Novara Jazz, 11.06.23
"Mitelli Avery Flaten Trio", Sovrintendenza, Novara Jazz, 11.06.23
"Chicago/Sao Paulo Undeground", Canonica del Duomo, Novara jazz, 11.06.23
BCUC-BANTU Continua Uhuru Consciousness, Broletto, Novara Jazz, 11.06.23
Gian Maria Tosatti “NOw/here”, Pirelli Hangar Bicocca, 17.06.23
Ann Veronica Janssen “Grand Bal” Pirelli Hangar Bicocca, 17.06.23
“Emily” di Frances O’Connor, 24.06.23
Dora Birnbaum, “Revolutionary Acts”, Osservatorio Prada, 01.07.23
Kris Ruhs “Figuratives”, Fondazione Sozzani, 01.07.23
Kris Ruhs , “Resonances”, Fondazione Sozzani, 01.07.23
Quntin Tarantino, “Cinema speculation”, 08.07.23
Nikolaj Achultz, “Mal di terra”, 18.07.23
Julien Green, “Parigi”, 25.07.23
“Assedine Alaïa, Arthur Elgort. En liberté. Fondation Alaïa, Parigi, 19.08.23
“Voyages en Noir et Blanc”, Galerie Bigaignon, Parigi, 19.08.23
“Basquiat X Warhol” Fondation Vuitton, Parigi 20.08.23
“Naples à Paris”, Louvre, Parigi, 21.08.23
“Aux origines de l’image sacrée”, Louvre, Parigi 20.08.23
“Frank Horvat, Paris, le monde, la mode” Jeu de Paume, Parigi 20.08.23
“Johan Van Der Keuken, Le rytme des Images” Jeu de Paume, Parigi, 20.08.23
“Annette en plus infinitement”, Fondation Annette e Alberto Giacometti Parigi, 21.08.23
“Ron Mueck”, Fondation Cartier, Parigi, 21.08.23
“Moï Ver”, Centre Pompidou, Parigi, 22.08.23
“Lynne Coehn et Marina Gradonneix, Laboratoires/Observatoires” Centre Pompidou Parigi, 22.08.23
“Serge Gainsbourg, Le mot exacte” Centre Pompidou, Parigi, 22.08.23
“Surréalisme au féminin?” Musée de Montmartre, Parigi, 23.08.23
“Over the Rainbow”, Centre Pompidou, Parigi, 24.08.23
“Avant l’Orage”, Bourse de Commerce Parigi, 25.08.23
“Accro-chat-ge” Musée d’Orsay Parigi, 25.08.23
“On ne peut vivre qu’à Paris”, di Emil Cioran e Patrice Reytier,29.08.23
“Oppenheimer” di Christopher Nolan, 03.09.23
“Manodopera” di Alain Ughetto, 08.09.23
“Un homme heureux” di Cioran-Reytier, 10.09.23
“Pepito principe del jazz” di Marco Molendini, 15.09.23
“Collettivo trifoglio-Iride” con Marte Bellu”, Nu Arts and Community, 21.09.23
“Blow Up Percussion” con Vittorio Montalti, Nu Arts and Community, 21.09.23
“Pleasure Garden: A listening Garden” Nu Arts and Community, 22.09.23
“Il Bosco che non c’è/ Nerverwood” con Antonella Cirigliano, Nu Arts and Community, 22.09.23
“Niccolò Baraggioli” vernissage, Nu Arts and Community, 22.09.23
“Umberto Orsini racconta Novara” Nu Arts and Community 23.09.23
“SaxFor Tone”, Nu Arts and Community, 23.09.23
“DNA” di Dennis Kelly, Collettivo Hangar, regia di Andrea Gattinoni, 23.09.23
“State Petals” con Ljuba Bergamelli e Zeno Baldi, 23.09.23
“Puppets Jazz” con Enrico Intra, Compagnia Colla e Civici Corsi di Jazz di Milano, 23.09.23
"Isole" di Gavin Francis, 30.09.23
"Il barone rampante" da Italo Calvino, con Stefano Massini, Teatro Grassi, 01.10.23
"Asteroid City"di Wes Anderson, 07.10.23
"Grand Hotel" di Roman Polanski, 8.10.23
"Over the Rainbow" (catalogo mostra), 10.10.23
"The Killers of the Flower Moon" di Martin Scorsese, 22.10.23
“Thao Nguyen Phan: Reincarnation of Shadows”. Pirelli Hangar Bicocca, 28.10.23
“James Lee Byars” Pirelli Hangar Bicocca, 28.10.23
“E in Deutsches Requiem” Basilica di San Gaudenzio, 29.10.23
“C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, 1.11.23
“Händel, Bononcini” Novarien Trumpetes Ensemble, San Gaudenzio, 5.11.23
“Memorie di un baro” di Sacha Guitry, 7.11.23
“Sinfonia n. 4 di Schubert e Quattro Pezzi Sacri di Giuseppe Verdi” Teatro alla Scala, 11.11.23
“Max Vaduku, Through her Eyes” Gallerie d’Italia Milano, 25.11.23
“Maria Callas: ritratto” Gallerie d’Italia, 26.11.23
“She's Analog", e Adele Altro, NJ Weekender, 12.11.23
Daniela Pes, Nj Weekender, 12.11.22
“The Old Oak” di Ken Loach, 18.11.23
“Lou Reed, Re di New York” di Will Hermès, 18.11.23
“Argentina. Quel che la notte racconta al giorno”, Pac Milano, 26.11.23
“La pulce nell’orecchio” di Georges Feydeau, 26.11.23
“100 domeniche” di Antonio Albanese,02.12.23
“Coup de chance” di Woody Allen, 08.12.23
“Boldini, De Nittis et les italiens de Paris”, 09.12.23
“Trilogia della città di K.” di Àgota Kristof. Teatro Studio Melato Milano, 17.12.33
“One life” di James Hawes, 23.12.23
“Foglie al vento” di Aki Kaurismäki”, 30.12.23
Buon 2024
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corrierino · 1 year ago
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Alla ricerca delle antiche rape Corrado Blasetti e Giovanni Boselli Sforza Storia apparsa sul Giornalino dal nº 19 al nº 24 del 1997. Oggi sul blog.
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musicaintesta · 2 years ago
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«Aveva la testa di Antinoo e occhi dalle scintille d'oro. Non somigliava assolutamente a nessuno al mondo. La sua voce mi è rimasta sempre nella memoria. Lo sapevo povero e non si capiva di che vivesse; come artista, nemmeno un'ombra di riconoscimento»
(Anna Achmatova)
“Sono io stesso lo strumento delle potenti forze che nascono e muoiono in me.”
Amedeo Modigliani
L’ultimo romantico”,
lo chiama Corrado Augias nel bel libro uscito nel ’98 (Mondadori).
“Perla e porco” lo chiamava l’inglese Beatrice Hastings, una delle sue amanti più appassionate durante il soggiorno
parigino.
”Mostro ubriaco” diceva di lui il poeta russo Nikolaj Gumilev.
Era irruente e timido, insicuro e bello, aggressivo, talvolta supponente (gli piaceva declamare Dante),
gelosissimo delle proprie opere al punto da coprire la tela con la mano, quando era all’accademia,
per non far vedere
quello che stava disegnando.
Spesso e volentieri era insopportabile.
Le donne lo amavano.
“Di sicuro vede le cose in modo diverso
da noi” diceva la poetessa Anna Achmatova.
Con i capelli ricci e neri, gli occhi grandi e scuri,
insofferente alle regole ma attento nel vestire (e anche pulitissimo: nei suoi
infiniti traslochi parigini si portava puntualmente dietro la vasca da bagno di zinco), Modigliani incarna ai nostri occhi quell’ideale di
personaggio solitario e frainteso, che nonostante tutto ci piace ancora far coincidere con l’idea di artista puro.
da "La vita di Amedeo Modigliani"di Roberta Chiti
"Noto anche con lo pseudonimo di Dedo, iniziò a dipingere nello studio del pittore livornese Guglielmo Micheli, dove ebbe modo di conoscere Giovanni Fattori e la pittura dei Macchiaioli.
Proseguì la sua formazione artistica a Firenze e a Venezia, ma è a Parigi, dove giunse nel 1906, che l'arte di Modigliani ebbe una svolta radicale avvicinandosi alle avanguardie pittoriche di Henri de Toulouse-Lautrec e Paul Cézanne.
Tra i pittori di Montmartre sviluppò uno stile assolutamente personale e unico. I suoi dipinti pur contemporanei al cubismo esularono dalle regole del movimento, mentre le sue sculture risentirono dell'influenza dell'arte africana e primitiva.
Nel 1917 si tenne la sua prima personale a Parigi, ma la polizia chiuse la mostra per lo scandalo suscitato dai suoi “nudi”.
L'apprezzamento critico per le opere di Modigliani, tuttavia, crebbe notevolmente così come la fama di artista maledetto. La salute cagionevole e gli eccessi di una vita sregolata tra alcol e droghe lo condussero ben presto ad una morte precoce a soli 35 anni.
Una passione che tesse le sue trame nella cornice di un’esorbitante disperazione e di un inestricabile attaccamento reciproco pervaso da una demoniaca inquietudine, quasi morbosità; una relazione incastonata nel labirinto della dedizione perpetua dell’uno nei confronti dell’altra, ma anche imprigionata nelle brame della solitudine; un amore “che condusse ad una morte” nel caso di Jeanne. Il 22 gennaio 1920, Amedeo Modigliani viene colto da un violento attacco di tubercolosi, la malattia che aveva seguito le sue orme per tutta la sua vita, e il 24 gennaio chiude gli occhi per sempre. Jeanne, incinta al nono mese della seconda figlia di Modì, il giorno seguente si butta dal quinto piano della casa dei suoi genitori."
RIP
❤️🎶🌹
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giancarlonicoli · 1 year ago
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19 lug 2023 09:54
È MORTO QUESTA MATTINA A ROMA ANDREA PURGATORI - IL GIORNALISTA, STRONCATO DA UNA FULMINANTE MALATTIA, AVEVA 70 ANNI - HA LAVORATO AL “CORRIERE DELLA SERA”, DOVE SI OCCUPÒ DI TERRORISMO, INTELLIGENCE, CRIMINALITÀ, DEDICANDOSI SOPRATTUTTO ALLA  STRAGE DI USTICA DEL 1980 - HA CONDOTTO CON SUCCESSO “ATLANTIDE” SU LA7 - IL RICORDO DI PAOLO CONTI: “UN PROTAGONISTA DELLA NOSTRA STORIA CIVILE. ANDREA PURGATORI HA SVELATO LE BUGIE E LE OMISSIONI DI CHI PORTAVA AVANTI LA TESI DI UNA BOMBA ESPLOSA A BORDO DEL DC9 A USTICA” – LA TELEFONATA DI ALI AGCA, L’UOMO CHE NEL 1981 SPARÒ A PAPA GIOVANNI PAOLO II, DURANTE “ATLANTIDE”, IL CASO ORLANDI (“ESISTE UNA 'STRATEGIA DEL SILENZIO' CHE LA SANTA SEDE HA USATO”) E I VIDEO HARD DI EVA BRAUN – VIDEO
(ANSA) – È morto questa mattina a Roma in ospedale dopo una breve fulminante malattia il giornalista, sceneggiatore, autore Andrea Purgatori, classe 1953. La notizia all'ANSA dai figli Edoardo, Ludovico, Victoria e dalla famiglia rappresentata dallo studio legale Cau.
Per anni al Corriere della Sera dove si è occupato di terrorismo, intelligence, criminalità, si dedicò tra l'altro con tenacia alla strage di Ustica del 1980. Autore di reportage, ha condotto con successo su La7 Atlantide. Docente di sceneggiatura, consigliere degli autori, tra i suoi ultimi lavori la partecipazione al docu Vatican Girl sul caso di Emanuela Orlandi.
youtube
BIOGRAFIA DI ANDREA PURGATORI
Da www.cinquantamila.it - la storia raccontata da Giorgio Dell'Arti
Andrea Purgatori, nato a Roma il 1 febbraio 1953. Giornalista. Inviato del Corriere della Sera in Iraq, Iran, Algeria. Sceneggiatore, tra i film scritti Il muro di gomma (nel quale il protagonista è lui stesso alle prese con il caso di Ustica), Il giudice ragazzino, Nel continente nero, Vite blindate, Fortàpasc, L’industriale.
Anche autore televisivo: Caravaggio (2007), Lo scandalo della Banca Romana (2010), Il commissario Nardone (2012), tutti andati in onda su Raiuno. Nel 2010 ha collaborato alla scrittura del film Vallanzasca - Gli angeli del male di Michele Placido, ma a lavoro terminato ha disconosciuto la sceneggiatura, ritirando la firma e dicendosi contrariato dal risultato qualitativo: «È venuto fuori un altro film».
• «Vengo da una famiglia di cineasti. Mio padre distribuiva i film italiani all’estero, mio zio, nel 1932, riuscì a portare Chaplin al Festival di Venezia e mio cugino fu candidato all’Oscar come sceneggiatore in Boccaccio ’70. Io già ai tempi del liceo facevo il segretario di produzione».
• Amico di Corrado Guzzanti, ha partecipato nel 2002 al programma Il caso Scafroglia (era la voce fuori campo) e nel 2006 al film Fascisti su Marte (nella parte del camerata Fecchia). È apparso anche in un puntata della serie Boris.
IL RICORDO DI PAOLO CONTI
Paolo Conti per corriere.it
Parlare di Andrea Purgatori significa partire da un punto essenziale della sua vita professionale che nel tempo in una sorta di suo sinonimo. Grazie al suo impegno e a un lavoro che non ha conosciuto né pause né incertezze, l’inchiesta sulla strage di Ustica è rimasta aperta.
Andrea Purgatori ha svelato le bugie e le omissioni di chi portava avanti la tesi di una bomba esplosa a bordo dell’Itavia che il 27 giugno 1980 viaggiava con 81 persone a bordo rivelando come il disastro fosse stato causato dall’impatto con un missile. E rimanendo sempre al fianco dei familiari delle vittime e soprattutto garantendo la ricerca della verità. Per questo Purgatori-Ustica è diventato un vero sinonimo, un marchio professionale di straordinaria continuità, di desiderio di arrivare alla verità, di difendere chi (i familiari delle vittime) si è ritrovato senza una persona cara e privato del proprio diritto a sapere cose fosse accaduto.
La vicenda di Ustica sintetizza tutto il carattere di Andrea Purgatori, il suo istinto di eccellente cronista (teneva molto a questo appellativo), di inviato di grande livello e qualità (per anni si occupò di Iran e di Libia in tempi in cui lavorare su quei campi era particolarmente complesso). Una scrittura densa, rapida, priva di inutili orpelli, diciamo severa. Esattamente come il linguaggio televisivo che i telespettatori hanno ritrovato nell’avventura di «Atlantide».
Chi legge queste righe perdonerà l’uso del pronome personale. Ma io ho avuto il piacere, direi ora il privilegio, di lavorare per anni con lui. A metà degli anni ’80 l’allora direttore Piero Ostellino decise un radicale ricambio generazionale al vertice della cronaca di Roma. Andrea capocronista, 32 anni, ed io suo vice, a 31. Decisione che provocò molte perplessità in una redazione di consolidati professionisti. E fu come gettarsi in una vasca d’acqua ghiacciata. Cominciammo a lavorare insieme dalla mattina a notte fonda. Andrea aveva continuamente intuizioni controcorrente. Sapeva che una cronaca come la nostra, che doveva fare i conti con concorrenti storicamente molto radicati nel territorio, poteva attirare lettori solo giocando di contropiede, sorprendendoli continuamente.
Rivoluzionò la grafica guardando ai quotidiani statunitensi (la sua permanenza da giovane negli Stati Uniti fu essenziale per la sua vita professionale e anche personale), puntò su un uso anche spettacolare delle fotografie, decise titoli più che coraggiosi. Pur essendo di fatto coetanei, devo a lui (oltre a mille, indelebili gesti di amicizia e di solidarietà, un patrimonio incancellabile) la scoperta di un modo diverso, direi proprio più coraggioso, di fare cronaca, di raccontare Roma, di non fare facile scandalismo ma di non temere mai il potere.
Quando presi il suo posto partii da tutto questo patrimonio costruito soprattutto grazie a lui. Si potrebbero scrivere intere pagine sulle inchieste di Andrea Purgatori, sul suo stile, sulla sua classe professionale e umana, sul suo amore per la vita, per i tre figli e anche per le occasioni di felicità e di bellezza che l’esistenza può offrirti. Una magnifica e fiera persona, incapace di ipocrisie e di patteggiamenti, schietta, ironica ed elegantissima. Un vero giornalista, un protagonista della nostra storia civile. Un amico che nessuno potrà mai sostituire. Mai.
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