#Frédéric Beigbeder
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"Estoy muerto. Cada mañana me despierto con un insoportable deseo de dormir. Visto de negro porque llevo luto por mí mismo. Llevo luto por el hombre que podría haber sido… Ya no sonrío. No tengo las fuerzas suficientes para hacerlo. Estoy muerto y enterrado. No tendré hijos. Los muertos no se reproducen. Soy un muerto que estrecha la mano de la gente en los cafés. Soy un muerto más bien social y muy friolento. Creo que soy la persona más triste que jamás he conocido".
Frédéric Beigbeder
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Tutto si compra: l’amore, l’arte, il pianeta Terra, voi, io. Scrivo questo libro per farmi licenziare. Se mi dimettessi, non beccherei l’indennità. Mi tocca segare il confortevole ramo su cui sto appollaiato…Preferisco essere sbattuto fuori da un’impresa che dalla vita. (…) Sono un pubblicitario: ebbene sì, inquino l’universo. Io sono quello che vi vende tutta quella merda. Quello che vi fa sognare cose che non avrete mai. Cielo sempre blu, ragazze sempre belle, una felicità perfetta, ritoccata in Photoshop. Immagini leccate, musiche nel vento. Quando, a forza di risparmi, voi riuscirete a pagarvi l’auto dei vostri sogni, quella che ho lanciato nella mia ultima campagna, io l’avrò già fatta passare di moda. Sarò già tre tendenze più avanti, riuscendo così a farvi sentire sempre insoddisfatti. Il Glamour è il paese dove non si arriva mai. Io vi drogo di novità, e il vantaggio della novità è che non resta mai nuova. C’è sempre una novità più nuova che fa invecchiare la precedente. Farvi sbavare è la mia missione. Nel mio mestiere nessuno desidera la vostra felicità, perché la gente felice non consuma. La vostra sofferenza dopa il commercio. Nel nostro gergo l’abbiamo battezzata “frustrazione post-acquisto”. Non potete stare senza un prodotto, ma non appena lo possedete, dovete averne un altro. L’edonismo non è un umanismo: è un cash-flow. Il suo motto? “Spendo dunque sono”. Ma per creare bisogni si devono stimolare la gelosia, il dolore, l’insoddisfazione: sono queste le mie munizioni. E il mio bersaglio siete voi. […] Siete di fronte a individui che disprezzano il pubblico, che vogliono mantenerlo in un atto d’acquisto stupido e condizionato. Nel loro animo si rivolgono alla “rincoglionita sotto i cinquant’anni”. Voi cercate di proporre qualcosa di divertente, che rispetti un po' la gente, che tenti di tirarla verso l’alto, perché è una questione di buona creanza quando s’interrompe un film in tv. E vi viene impedito. […] Idealmente, in democrazia, l’intento dovrebbe essere quello di utilizzare il formidabile potere della comunicazione per smuovere le menti anziché annientarle. Questo non succede mai perché le persone che dispongono di questo potere preferiscono non correre rischi. […] Vedrete che un giorno vi tatueranno un codice a barre sul polso. Sanno che il vostro unico potere risiede nella vostra carta di credito. Hanno bisogno di impedirvi di scegliere. Devono trasformare i vostri atti gratuiti in atti d’acquisto. […] Gli uomini politici non controllano più nulla; è l’economia che governa. Il marketing è una perversione della democrazia: è l’orchestra a dirigere il direttore. Sono i sondaggi che fanno la politica, i test che fanno la pubblicità, i panel che scelgono la programmazione musicale alla radio, le “sneak preview” che determinano il finale del film, l’auditel che fa la televisione. […] Creativo non è un mestiere in cui devi giustificare il tuo salario; è il salario a giustificare il tuo lavoro. Come per gli autori di programmi televisivi, la carriera è effimera. Ecco perché un creativo prende in pochi anni quello che una persona normale guadagna in una vita intera. […] La pubblicità si è messa a dettare legge su tutto. Un’attività che era partita quasi per scherzo domina ormai le nostre vite: finanzia la televisione, condiziona la stampa, regna sullo sport [...], modella la società, influenza la sessualità, sostiene la crescita economica.
Frédéric Beigbeder
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Dilemmi
Un giorno, la sventura è entrata nella mia vita e io, come uno scemo, non sono più riuscito a farla sloggiare. L’amore più forte è quello non corrisposto. Avrei preferito non saperlo mai, ma questa è la verità: non c’è nulla di peggio che amare qualcuno che non vi ama – e allo stesso tempo è la cosa più bella che mi sia mai capitata. Amare qualcuno che vi ricambia è narcisismo. Amare qualcuno che non vi ama, questo è amore. Cercavo una prova, un’esperienza, un appuntamento con me stesso che potesse trasformarmi: sfortunatamente, sono stato esaudito ben al di là delle mie speranze. Amo una ragazza che non mi ama, e non amo più quella che mi ama. Uso le donne per detestare me stesso. “Fan-Chiang chiese: ‘Cos’è l���amore?’. Il maestro rispose: ‘Dare più valore allo sforzo che alla ricompensa, questo si chiama amore’.” (Confucio) Grazie, furfante orientale, ma io non ci sputerei sulla ricompensa. Nel frattempo, sono abbandonato. Da quando Alice ha saputo che mia moglie mi ha lasciato, si è messa paura e ha fatto marcia indietro. Più nessuna telefonata, nessun messaggio nella casella vocale 3672, né numeri di camere d’albergo sulla segreteria del Bi-Bop.* Sono come un’amante appiccicosa, palpitante in attesa che il suo uomo sposato si ricordi del suo bel culetto. Io che amavo tanto i larghi viali, mi ritrovo “back street”. Un’unica domanda mi tormenta e riassume tutta la mia esistenza: “Cos’è peggio: fare l’amore senza amare, o amare senza fare l’amore?”. Mi sento come Milou, il cane di Tintin, quando ha le sue crisi di coscienza: da una parte l’angioletto che lo incita al bene, dall’altra il diavoletto che lo istiga al male. Io ho un angioletto che vuole che mi rimetta con mia moglie, e un diavoletto che mi suggerisce di farmi Alice. La mia testa è un talk show continuo tra loro due, in diretta. Avrei preferito che il diavolo mi avesse ordinato di scoparmi mia moglie.
* Il Bi-Bop e il 3672 Memophone sono invenzioni tecnologiche di France Telecom esclusivamente destinate a favorire l’adulterio, allo scopo di farsi perdonare il tasto spia “RP”. [N.d.A.]
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Frédéric Beigbeder, L'amore dura tre anni, traduzione di Annamaria Ferrero, Feltrinelli (collana Economica, n° 8104), 2008; pp. 49-50.
[ Edizione originale: L’amour dure trois ans, Éditions Grasset & Fasquelle, 1997 ]
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"Estoy muerto. Cada mañana me despierto con un insoportable deseo de dormir. Visto de negro porque llevo luto por mí mismo. Llevo luto por el hombre que podría haber sido… Ya no sonrío. No tengo las fuerzas suficientes para hacerlo. Estoy muerto y enterrado. No tendré hijos. Los muertos no se reproducen. Soy un muerto que estrecha la mano de la gente en los cafés. Soy un muerto más bien social y muy friolento. Creo que soy la persona más triste que jamás he conocido".
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“Chúng ta hẳn đều muốn chuyện này chưa từng bao giờ xảy đến. Chúng ta hẳn đều mong ‘cười tươi lên nào’ với đời mình. Bởi vì chính chúng ta bị tổn thương nhiều nhất, khi chúng ta làm ai đó đau khổ.”
- Tình yêu kéo dài ba năm -
Frédéric Beigbeder
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Dans un beau film, je me mettrais à courir après le taxi sous la pluie, et nous tomberions dans les bras l’un de l’autre au prochain feu rouge. Ou bien ce serait elle qui changerait d’avis, soudain, et supplierait le chauffeur de s’arrêter, comme Audrey Hepburn/Holly Golightly à la fin de Breakfast at Tiffany’s. Mais nous ne sommes pas dans un film. Nous sommes dans la vie où les taxis roulent.
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« Je pense à toi tout le temps. Je pense à toi le matin, en marchant dans le froid. Je fais exprès de marcher lentement pour pouvoir penser à toi plus longtemps. Je pense à toi le soir, quand tu me manques au milieu des fêtes, où je me saoule pour penser à autre chose qu'à toi, avec l'effet contraire. Je pense à toi quand je te vois et aussi quand je ne te vois pas. J'aimerais tant faire autre chose que penser à toi mais je n'y arrive pas. Si tu connais un truc pour t'oublier, fais le moi savoir. »
~ FRÉDÉRIC BEIGBEDER - L’AMOUR DURE TROIS ANS
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Quand une jolie fille vous regarde, il y a deux possibilités : ou bien c’est une allumeuse et vous êtes en danger ; ou bien ce n’est pas une allumeuse et vous êtes encore plus en danger.....✨⚡😉
Frédéric Beigbeder.
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"Quando si dorme con tante donne, in realtà è sempre la stessa. Cambia solamente di nome, pelle, altezza e voce. La lunghezza dei suoi capelli, la taglia del suo seno, il colore dei suoi vestiti possono evolversi. Ma le si ripetono sempre le stesse frasi, le si fanno le stesse cose, nello stesso ordine: <<mi piace il tuo profumo... vieni più vicina... ho paura di te... ho troppa voglia delle tue labbra...>>.
Tutte queste parole ripetute tutte le sere a ragazze diverse, con lo sguardo meravigliato di un bambino che apre un pacco regalo.
Il cambiamento induce alla ripetizione.
E' restare con la stessa che permette, paradossalmente, la novità.
I Don Giovanni sono senza immaginazione, li crediamo stacanovisti, mentre in realtà sono pigri.
Perché possiamo anche cambiare donna, ma restiamo lo stesso uomo, sostenitore del minimo sforzo. Restare richiede più talento."
Frédéric Beigbeder, L'amore dura tre anni
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MOMENTO LETTERARIO
Dal libro: L’amore dura tre anni di Frédéric Beigbeder
I messaggi sono una forma di tortura molto raffinata. Un giorno senza risposta, pensi a una tattica. Due giorni senza risposta, ti offendi. Tre giorni senza risposta... ti innamori.
Così alcune donne aspettano il Principe Azzurro, questo stupido concept pubblicitario generatore di donne deluse e future zitelle inacidite, mentre solo un uomo imperfetto potrebbe renderle felici.
Ma dovete sapere che ogni uomo dopo i trent'anni, ancora in vita, è un coglione.
Non si è mai soddisfatti: quando una ragazza ci piace, vogliamo innamorarcene; quando ne siamo innamorati, vogliamo baciarla; quando l'abbiamo baciata, vogliamo andarci a letto; quando ci siamo andati a letto, vogliamo vivere con lei in un appartamento ammobiliato; quando viviamo con lei in un appartamento ammobiliato, vogliamo sposarla; quando l'abbiamo sposata, incontriamo un'altra ragazza che ci piace. L'uomo è un animale insoddisfatto, esitante tra diverse frustrazioni. Se le donne volessero giocare d'astuzia, gli si negherebbero, per farsi correre dietro tutta la vita.
Nessuno vi avverte che l’amore dura tre anni. Vi si fa credere che è per la vita, mentre, chimicamente, l’amore scompare nell’arco di tre anni. L’ho letto in una rivista femminile: l’amore è una botta effimera di dopamina, noradrenalina, prolattina, luliberina e oxitocina.
La società vi inganna: vi vende il grande amore mentre è scientificamente provato che questi ormoni cessano di agire dopo tre anni. Del resto le statistiche parlano chiaro: una passione dura in media 317, 5 giorni e, a Parigi, due coppie su tre divorziano nei tre anni successivi alla cerimonia.
Perché tre anni e non due, o quattro, o seicento? Secondo me, questo conferma l’esistenza di quelle tre tappe che Stendhal, Barthes e Barbara Cartland hanno spesso distinto: Passione- tenerezza- noia, ciclo di tre stadi che durano ciascuno un anno, un triangolo sacro quanto la Santa Trinità.
Chi di voi ha letto questo libro del 1997, oppure visto la trasposizione cinematografica del 2011? Che giudizio date?
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Je pense à toi tout le temps. Je pense à toi le matin, en marchant dans le froid. Je fais exprès de marcher lentement pour pouvoir penser à toi plus longtemps. Je pense à toi le soir, quand tu me manques au milieu des fêtes, où je me saoule pour penser à autre chose qu'à toi, avec l'effet contraire. Je pense à toi quand je te vois et aussi quand je ne te vois pas. J'aimerais tant faire autre chose que penser à toi mais je n'y arrive pas. Si tu connais un truc pour t'oublier, fais le moi savoir. Je viens de passer le pire week-end de ma vie. Jamais personne ne m'a manqué comme ça. Sans toi, ma vie est une salle d'attente. Qu'y a-t-il de plus affreux qu'une salle d'attente d'hôpital, avec son éclairage au néon et le linoléum par terre ? Est-ce humain de me faire ça ? En plus, dans ma salle d'attente, je suis seul, il n'y a pas d'autres blessés graves avec du sang qui coule pour me rassurer, ni de magazines sur une table basse pour me distraire, ni de distributeurs de tickets numérotés pour espérer que mon attente prendra fin. J'ai très mal au ventre et personne ne me soigne. Être amoureux c'est cela : un mal de ventre dont le seul remède, c'est toi. J'ignorais que ton prénom prendrait tant de place dans ma vie.
- Frédéric Beigbeder.
- L'amour Dure Trois Ans
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Quando uma garota bonita olha para você, há duas possibilidades: ou ela é uma provocadora e você está em perigo; ou não é uma provocação e você está em perigo ainda maior.
- Frédéric Beigbeder
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«Nous n’avons pas le droit de fuir le bonheur.
La plupart des gens n’ont pas notre chance.
Quand ils se plaisent, ils ne tombent pas amoureux.
Ou quand ils sont amoureux, ça ne marche pas au lit.
Ou quand ça marche au lit, ils n’ont rien à se dire après.
Nous, on a passé toutes ces épreuves avec les félicitations du jury, sauf qu’on est recalés puisqu’on n’est pas ensemble.»
Frédéric BEIGBEDER
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"Estar solo se ha convertido en una enfermedad vergonzosa. ¿Por qué todo el mundo huye de la soledad? Porque obliga a pensar. En nuestros días, Descartes ya no escribiría "pienso, luego existo". Diría: "Estoy solo, luego pienso." Nadie desea la soledad porque te deja demasiado tiempo para pensar. No obstante, cuanto más piensa uno, más inteligente es, o sea, más triste".
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