#Epica Etica Etnica Pathos
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CCCP Fedeli Alla Linea - Epica Etica Etnica Pathos
9 novembre 1989. A Berlino crolla sotto il grido rabbioso, democratico di un intero popolo, il muro simbolo di divisione e oppressione che per ventotto anni ha tenuto separata la Germania post-bellica e soprattutto la sua storica capitale, spezzatino di poteri e posizioni in antitesi. È la fine di un’epopea, politicamente e socialmente il mondo viene rivoltato come un calzino, gli ideali sono al…
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Se l'obbedienza è dignità, fortezza, la libertà una forma di disciplina, assomiglia all'ingenuità la saggezza, ma non ora, non qui, no, non ora, non qui.
CCCP Fedeli alla Linea, ''Depressione Caspica'', tratta dall'album Epica Etica Etnica Pathos del 1990
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Ci fu un tempo in cui i Litfiba erano i nostri Joy Division (ad essere filologicamente precisi i nostri Joy Division furono i Diaframma, ma Litfiba e Diaframma erano gemelli monozigoti, vedi "Amsterdam") e Gianni Maroccolo era il nostro Peter Hook. Poi i tempi cambiarono, vennero gli anni '90 e la svolta chiringuito e addio Litifiba per come gli avevamo conosciuti. Già Litfiba3 e Pirata cominciarono a puzzarmi, quando comprai El Diablo la sensazione di puzzo ormai divenne certezza: i Litfiba ormai facevano cagare. Per fortuna le registrazioni non sono andate perdute. Ringo De Palma e Maroccolo poi se ne fuggirono nei CCCP/CSI, De Palma fece appena in tempo a registrare Epica Etica Etnica Pathos e poi morì di overdose.
Giovanni Lindo Ferretti:
"Ringo era uscito dalla storia dei Litfiba, stava malissimo e sono stato io il primo a proporre di chiamarlo; gli ho telefonato e lui ha accettato. Avevamo per la prima volta un batterista. E Ringo sembrava stesse meglio, giorno dopo giorno. Registrata la sua ultima parte, quella per Annarella, è ripartito per Firenze, dove diceva di avere delle cose da fare. E non è più tornato. Aveva passato con noi gli ultimi due mesi della sua vita. Di lui ci è rimasta solo la batteria.”
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top 20 fav albums maybe??? in no specific order:
• the mollusk - ween
• gay disco - guerilla toss
• 3 - car seat headrest
• drunk - thundercat
• in the aeroplane over the sea - neutral milk hotel
• blue album - weezer
• people who can eat people are the luckiest people in the world - andrew jackson jihad
• tabula rasa elettrificata - csi
• no love deep web - death grips
• in utero - nirvana
• trans europa express - kraftwerk
• hold your horse is - hella
• kalk samen kuri no hana - shiina ringo
• mint jams - casiopea
• aratamemashite hajimemashite midori desu - midori
• system of a down - system of a down
• _ - group_inou
• murder of the universe - king gizzard and the lizard wizard
• hot rats - frank zappa
• epica etica etnica pathos - cccp
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CCCP Fedeli alla linea - Aghia Sophia - Epica Etica Etnica Pathos
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Cccp, Fedeli alla linea 1984 – 2024 a Reggio Emilia
"I Cccp non potevano che nascere a Reggio Emilia, la città più filosovietica del blocco occidentale", ha detto Giovanni Lindo Ferretti, voce della band che, circa quarant'anni fa, con il primo EP Ortodossia, cominciò a cambiare la storia della scena punk italiana. Sciolti nel 1990, poco dopo la caduta del muro di Berlino, da allora i Cccp sono sempre stati presenti nel panorama musicale italiano, dove le loro canzoni sono state reinterpretate, sono usciti documentari, libri, perfino tesi universitarie sulla loro musica. La mostra ai Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia sulla storia del Cccp , aperta fino all’11 febbraio 2024, stata ideata da Ferretti, insieme a Massimo Zamboni, Annarella Giudici, Danilo Fatur, che hanno dato vita a un'enorme esposizione-spettacolo che invade 28 stanze per un totale di 1800 metri quadri. Annarella Giudici ha messo a disposizione le memorie, gli oggetti, i costumi di scena che ha conservato nel tempo, così le loro performance rivivono sugli schermi, gli slogan, i testi delle canzoni invadono gli spazi, come i titoli della carta stampata a loro dedicati, Sono tanti i luoghi che si incontrano nel percorso espositivo, Berlino, la città dove tutto ebbe inizio, nel 1981, e poi Reggio, Carpi, Beirut, il mondo arabo, Urss e paesi satelliti, Cina, Mongolia, Kabul, fino a Fellagara, la casa dei primi Cccp, quella che ha potuto ascoltare in anteprima assoluta le loro prime canzoni. All'ingresso, superata l'enorme scritta Felicitazioni, nel chiostro piccolo si trova una parata di 24 bandiere degli stati socialisti che non esistono più, nel chiostro grande una lastra originale del Muro di Berlino, dal quartiere Treptow, e una Trabant, circondati da cavalli di Frisia, mentre un cartello avverte Sie verlassen jetzt West Berlin" cioè State lasciando Berlino Ovest. Il viaggio continua nelle sette sale del piano terra, con un omaggio a Luigi Ghirri, incaricato di rappresentare il disco finale Epica etica etnicae pathos e vi sono esposte tutte le 28 fotografie, in parte inedite, che Ghirri scattò a Villa Pirondini. Al primo piano ci sono la Stanza della Grafica, l'incontro con la Storia, la stanza Amandoti, dove un'enorme installazione sonora riproduce l'unico inedito dei Cccp, , disponibile solo qui. La mostra è stata promossa dal Comune di Reggio Emilia, Fondazione Palazzo Magnani, mentre il progetto è stato finanziato grazie ai Fondi Europei della Regione Emilia-Romagna. Read the full article
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Amandoti.
Amandoti es una canción de Giovanni Lindo Ferretti y Massimo Zamboni interpretada por el grupo punk CCCP Fedeli alla línea en su álbum Epica etica etnica pathos (1990). Quince años después, Gianna Nannini versiona Amandoti y la incluye en su álbum Perle (2004). Amandoti es la única canción que Gianna Nannini incorporaba, ya que el resto de temas (en su mayoría compuestos por ella misma) ya…
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No, non ora, non qui, in questa pingue immane frana
No, non ora, non qui, in questa pingue immane frana
No, non ora non qui. No, non ora, non qui
No, non ora non qui. No, non ora, non qui
Se l′obbedienza è dignità, fortezza
La libertà una forma di disciplina
Assomiglia all'ingenuità la saggezza
Ma, non ora non qui. No, non ora, non qui
No, non ora non qui. No, non ora non qui
Io in attesa a piedi scalzi e ricoperto il capo
Canterò il vespro, la sera
Io in attesa a piedi scalzi e ricoperto il capo
Canterò il vespro, la sera
Ecco che muove, sgretola, dilaga
Ecco che muove, sgretola, dilaga
Uno si dichiara indipendente e se ne va
Uno si raccoglie nella propria intimità
L′ultimo proclama una totale estraneità
Tu con lo sguardo eretto all'avvenire
Fisso al sol nascente ed adirato all'imbrunire
Tu non cantavi mai la sera, non cantavi mai
Tu non cantavi mai la sera, non cantavi mai
No, non ora non qui, in questa pingue immane frana
No, non ora non qui. No, non ora non qui
No, non ora qui. No, non ora non qui
Se l′obbedienza è dignità, fortezza
La libertà una forma di disciplina
Assomiglia all′ingenuità la saggezza
Ma, non ora non qui. No, non ora non qui
No, non ora qui. No, non ora non qui
Tu non cantavi mai la sera, non cantavi mai
Tu non cantavi mai la sera
Non cantavi mai
#auguri#a#questo#discone#epica etica etnica pathos#cccp#giovanni lindo ferretti#massimo zamboni#giorgio canali#gianni maroccolo#Spotify
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È ricominciata l’ossessione del filosovietismo e della rincorsa al sogno socialista, ma l’ultima volta che lo toccai ero ancora un mezzo punkettone e tutto quanto si confondeva nelle magnifiche chitarre “grattugiate” dello Zamboni. Il problemone che ho nell’ascoltare questo gruppo sta tutto nel fatto che poi faccio fatica ad ascoltare il resto della musica, tipo il nuovo (e primo) album di Madame o il nuovo di Lana Del Rey, dove un mio caro amico già mi ha fatto la lista dei pezzi migliori e non vedo l’ora di parlarne e dirgli quanto Ultraviolence rimanga ancora il più bello aspettando insulti contrariati. Questa volta, toccare questo gruppo, a quest’età, fa un effetto diverso e mi fa anche più male. La solennità con cui vengono cantate le strofe sembrano quasi le parole del padre eterno sceso in terra (non siamo poi così lontani eh, GLF?) e mi fanno un pochino più male. Ho riscoperto la bellezza degli ultimi due album, concettualmente i più potenti, più pesanti dal punto di vista musicale. Se fossi stato in un periodo diverso, forse un anno fa, avrei iniziato a decantare con te tutta la bellezza di quest’album raccontandoti tutti i versi e tutte le parole struggenti di questo brano, del perché il frontman è sempre stato come lo vediamo oggi e le magnifiche contraddizioni di questo gruppo che inneggia “una linea” e una rivoluzione che non esiste perché è tutta un’illusione e comprendi veramente tutto quello che viene cantato solo quando capisci che non c’è alcun tema politico, ma solo esistenziale. Ma l’amore viene frantumato e non solo dal tedio domenicale, il cuore è già di gran lunga consumato e gli ultimi momenti passati insieme mi hanno creato un sacco di confusione nella testa come le mie infinite scartoffie sulla scrivania, solo che adesso la testa comincia pesare e non penso che la tua partenza mi darà modo di effettuare una pulizia, ed eppure è cominciata la primavera (”oh such a spring”), ma non sembra cambiato nulla ed in un istante infinitesimo questa inizia e già finisce, perché non è mai primavera se non fiorisci tu assieme ai fiori. O forse sto semplicemente rimandando delle considerazioni che devo fare con me stesso. Il resto, invece, guarda dall’altra parte e se ne fotte. L’altro lato passa in rassegna la vita che vola via che guardo assieme a te, Sophia. “Tedio domenicale quanta droga consumare.”
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Splendidi trentenni.
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CCCP - Epica Etica Etnica Pathos
9 novembre 1989. A Berlino crolla sotto il grido rabbioso, democratico di un intero popolo, il muro simbolo di divisione e oppressione che per ventotto anni ha tenuto separata la Germania post-bellica e soprattutto la sua storica capitale, spezzatino di poteri e posizioni in antitesi. È la fine di un’epopea, politicamente e socialmente il mondo viene rivoltato come un calzino, gli ideali sono al…
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Amandoti
Amarti m'affatica mi svuota dentro
Qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica mi da' malinconia
Che vuoi farci è la vita
E' la vita, la mia
Amami ancora fallo dolcemente
Un anno un mese un'ora perdutamente
Amarti mi consola le notti bianche
Qualcosa che riempie vecchie storie fumanti
Amarti mi consola mi da' allegria
Che vuoi farci è la vita
E' la vita, la mia
Amami ancora fallo dolcemente
Un anno un mese un'ora perdutamente
Amami ancora fallo dolcemente
Solo per un'ora perdutamente
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Annarella, Epica Etica Etnica Pathos (1990)
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