#Edizioni di Comunità
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" Goethe era convinto che i tedeschi potessero meglio adempiere la loro reale missione storica senza creare uno stato-nazione. Egli volentieri accettava per essi un futuro simile a quello degli ebrei: sopravvivere come popolo, preservare il proprio carattere e compiere grandi cose senza una patria comune. Al pari degli ebrei, i tedeschi sembravano a Goethe valenti come individui, ma piuttosto miserabili come popolo. Nelle sue conversazioni, anche a distanza di anni, a più riprese egli ritornò su questa analogia. « La nazione tedesca è nulla », dichiarò all'amico Friedrich von Müller il 14 dicembre 1808, « ma il singolo tedesco è qualcosa, eppure essi immaginano che sia vero il contrario. I tedeschi dovrebbero essere dispersi in tutto il mondo, come gli ebrei, per sviluppare pienamente tutto il buono che c'è in essi a vantaggio della umanità ». "
Hans Kohn, I tedeschi, traduzione dall'inglese di Amerigo Guadagnin, Edizioni di Comunità (Collana Passato e presente), 1963¹, p. 47.
[Edizione originale: The Mind of Germany, Charles Scribner's Sons, New York, 1960]
#letture#leggere#libri#saggi#saggistica#Johann Wolfgang von Goethe#Hans Kohn#intellettuali europei#Germania#Amerigo Guadagnin#Edizioni di Comunità#illuminismo#romanticismo#nazionalismo tedesco#nazionalisti#universalismo#idealismo#Stato#letterati tedeschi#cultura europea#umanesimo#umanisti#Weltliteratur#letteratura mondiale#XVIII secolo#XIX secolo#ragione#pangermanesimo#uomo universale#eclettismo
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Bibliografia
A. Colella, L’esodo dalle terre adriatiche – Rilevazioni statistiche, Opera per l’Assistenza ai Profughi Giuliani e Dalmati, 1958
A. Santin, Al tramonto. Ricordi autobiografici di un vescovo, 1978
L. Vivoda, L’esodo da Pola - agonia e morte di una città italiana, Nuova LitoEffe, 1989
S. Cella, La liberazione negata. L’azione del Comitato di Liberazione Nazionale dell’Istria, Tipografia Del Bianco, 1990
R. Pupo, Venezia Giulia 1945. Immagini e problemi, Editrice Goriziana, 1992
S. Cella, Dal plebiscito negato all’esodo, ANVGD Gorizia, 1993
G. Perselli, I Censimenti della popolazione dell’Istria, con Fiume e Trieste, e di alcune città della Dalmazia tra il 1850 e il 1936, 1993
E. Bettiza, Esilio, Mondadori, 1996
R. Pupo, Violenza politica tra guerra e dopoguerra: foibe, deportazioni ed esodo delle popolazioni istriane e dalmate (1943-1956), in «Annali/Museo storico italiano della guerra», 1997
N. Milani, A. M. Mori, Bora. Istria, il vento dell’esilio, Marsilio, 1998
G. Nemec, Un paese perfetto. Storia e memoria di una comunità in esilio: Grisignana d’Istria (1930-1960), LEG Edizioni, 1998
F. Rocchi, L’esodo dei 350mila Giuliani Fiumani e Dalmati, Difesa Adriatica, 1998
F. Salimbeni, Le foibe, un problema storico, Unione degli Istriani, 1998
L. Vivoda, Campo profughi giuliani Caserma Ugo Botti, Istria Europa, 1998
N. Luxardo, Dietro gli scogli di Zara, Editrice Goriziana, 1999
A. Petacco, L’esodo, Mondadori, 1999
R. Spazzali, Epurazione di frontiera: le ambigue sanzioni contro il fascismo nella Venezia Giulia 1945-1948, LEG Edizioni, 2000
G. Rumici, Fratelli d’Istria: 1945-2000, italiani divisi, Ugo Mursia, 2001
M. Brugna, Memoria negata. Crescere in un centro raccolta profughi per esuli giuliani, Condaghes, 2002
G. Oliva, Foibe. Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell’Istria, Mondadori, 2002
G. Rumici, Infoibati (1943-1945): i nomi, i luoghi, i testimoni, i documenti, Ugo Mursia, 2002
R. Pupo, R. Spazzali, Foibe, Mondadori, 2003
R. Marsetič, I bombardamenti alleati su Pola 1944-1945, 2004
E. Ratzenberger, Via Volta 2. Un’infanzia a Fiume, Edizioni Biografiche, 2005
G. Crainz, Il dolore e l’esilio. L’Istria e le memorie divise d’Europa, Donzelli, 2005
E. Miletto, Con il mare negli occhi. Storia, luoghi e memorie dell’esodo istriano a Torino, Franco Angeli, 2005
G. Paiano, La memoria degli Italiani di Buie d’Istria, 2005
M. Cattaruzza, L’Italia e il confine orientale, Il Mulino, 2007
L. Giuricin, La memoria di Goli Otok - Isola Calva, 2007
E. Miletto, Istria allo specchio. Storia e voci di una terra di confine, Franco Angeli, 2007
E. Rover, Cronache istriane di un esule, L. G. Ambrosini & C. Tipografia Editrice, 2008
G. Rumici, O. Mileta Mattiuz, Chiudere il cerchio. Memorie giuliano-dalmate. Primo volume: dall’inizio del Novecento al Secondo conflitto mondiale, ANVGD Gorizia - Mailing List HISTRIA, 2008
P. Sardos Albertini, Il rumore del silenzio: la storia dimenticata dell’Adriatico orientale, 2008
S. Tazzer, Tito e i rimasti. La difesa dell’identità italiana in Istria, Fiume e Dalmazia, Libreria Editrice Goriziana, 2008
R. Turcinovich Giuricin, La giustizia secondo Maria. Pola 1947: la donna che sparò al generale brigadiere Robert W. De Winton, Del Bianco Editore, 2008
L. Vivoda, Quel lungo viaggio verso l’esilio, Istria Europa, 2008
G. Rumici, M. Cuzzi, R. Spazzali, Istria, Quarnero, Dalmazia: storia di una regione contesa dal 1796 alla fine del XX secolo, LEG Edizioni, 2009
E. Miletto, Arrivare da lontano. L’esodo istriano, fiumano e dalmata nel biellese, nel Vercellese e in Valsesia, Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli “Cino Moscatelli”, 2010
G. Rumici, O. Mileta Mattiuz, Chiudere il cerchio. Memorie giuliano-dalmate. Secondo volume: il Secondo conflitto mondiale, ANVGD Gorizia - Mailing List HISTRIA, 2010
G. Oliva, Esuli. Dalle foibe ai campi profughi: la tragedia degli italiani di Istria, Fiume, Dalmazia, Mondadori, 2011
G. Nemec, Nascita di una minoranza. Istria 1947-1965: storia e memoria degli italiani rimasti nell’area istro-quarnerina, 2012
G. Rumici, O. Mileta Mattiuz, Chiudere il cerchio. Memorie giuliano-dalmate. Terzo volume: L’immediato dopoguerra, ANVGD Gorizia - Mailing List HISTRIA, 2012
L. Vivoda, In Istria prima dell’Esodo. Autobiografia di un esule da Pola, Istria Europa, 2012
V. Facchinetti, Protagonisti senza protagonismo. La storia nella memoria di giuliani, istriani, fiumani e dalmati nel mondo, La Mongolfiera, 2014
V. Petaros Jeromela, 11 luglio 1920: l’incidente di Spalato e le scelte politico-militari, 2014
R. Turcinovich Giuricin, … e dopo semo andadi via, Edizioni Laguna – ANVGD Gorizia, 2014
F. Molinari, Istria contesa. La guerra, le foibe, l’esodo, Ugo Mursia, 2015
G. Nemec, Dopo venuti a Trieste. Storie di esuli giuliano-dalmati attraverso un manicomio di confine 1945-1970, Alpha & Beta, 2015
A. Cuk, Cuori senza frontiere: il cinema del confine orientale, 2016
E. Varutti, Italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia esuli in Friuli 1943-1960, 2017
O. Moscarda Oblak, Il “Potere Popolare” in Istria. 1945-1953, 2017
A. Cuk, La città dolente, Alcione Editore, 2020
R. Turcinovich Giuricin, R. Poletti, Tutto ciò che vidi. Parla Maria Pasquinelli. 1943-1945 fosse comuni, foibe, mare, Oltre Edizioni, 2020
R. Pupo, Adriatico amarissimo. Una lunga storia di violenza, Laterza, 2021
G. La Perna, Pola Istria Fiume 1943-1945. L’agonia di un lembo d’Italia e la tragedia delle foibe, Ugo Mursia, 2022
R. Pupo, Il lungo esodo: Istria : le persecuzioni, le foibe, l’esilio, Rizzoli, 2022
R. Spazzali, Pola. Città perduta. L’agonia, l’esodo (1945-47), Ares, 2022
R. Turcinovich Giuricin, Esuli due volte: dalle proprie case, dalla propria patria, Oltre Edizioni, 2022
E. Dionis Bernobi, Una vita appesa a un filo, 2023
R. Spazzali, Il disonore delle armi: Settembre 1943: l’armistizio e la mancata difesa della frontiera orientale italiana, Ares, 2023
E. Varutti, La patria perduta. Vita quotidiana e testimonianze sul Centro di Raccolta Profughi giuliano-dalmati di Laterina (1946-1963), Aska Edizioni, 2023
Documenti e articoli
Le vittime di nazionalità italiana a Fiume e dintorni (1939-1947) – Zrtve talijanske nacionalnosti u rijeci i okolici (1939-1947)
Mappa ed elenco delle foibe
Grido dell’Istria, n° 20, 21 e 41
Arnaldo Harzarich, l’angelo delle foibe
Documentari, incontri e lezioni
Adriatico amarissimo. La stagione delle fiamme e la stagione delle stragi
Conferenze del giovedì dell’ANVGD di Milano
Da quella volta non l’ho rivista più. Incontro con Raoul Pupo
Esodo. L’Italia dimenticata
Esodo. La memoria tradita
Istria: il ricordo che brucia (1, 2)
Le Foibe
Le foibe, l’esodo e la catastrofe dell’italianità adriatica
Il tempo del ricordo. Le foibe e l’esodo istriano-giuliano-dalmata
Vergarolla
Filmati storici
Martiri italiani. Le foibe del Carso (1946)
L’esodo da Pola. La salma di Nazario Sauro a Venezia (1947)
L’esodo degli italiani da Pola (1947)
Pola addio (1947)
Pola, una città che muore (1947)
Le condizioni dei profughi giuliani accolti a Roma (1948)
Fertilia (1949)
Piccoli profughi giuliani (1951)
A Sappada con i piccoli profughi giuliani (1952)
Siti utili
Archivio de L’Arena di Pola
Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio
Associazione delle Comunità Istriane
Associazione Fiumani Italiani nel Mondo – Libero Comune di Fiume in Esilio
Associazione Giuliani nel Mondo
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato Provinciale di Bologna
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato Provinciale di Udine
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato Provinciale di Venezia
Associazione Triestini e Goriziani in Roma
Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Giuliana, Istriana, Fiumana e Dalmata
Centro di ricerche storiche Rovigno
Circolo di Cultura Istroveneta “Istria”
Comitato 10 Febbraio
Comunità di Lussinpiccolo
Coordinamento Adriatico
Deputazione di Storia Patria
Elio Varutti
FederEsuli
Fondazione Giorgio Perlasca – Le Foibe e l’Esodo
Fondazione Rustia-Traine
Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata
L’Arena di Pola – Libero Comune di Pola in Esilio
Lega Nazionale
Mailing List Histria
Società Dalmata di Storia Patria
Società di Studi Fiumani
Unione degli Istriani – Libera Provincia dell’Istria in Esilio
Unione Italiana
Università Popolare di Trieste
Romanzi d’autori istro-quarnerini e dalmati
P. A. Quarantotti Gambini, La rosa rossa (1937)
E. Bettiza, Il fantasma di Trieste (1958)
F. Tomizza, Materada (1960)
F. Tomizza, La ragazza di Petrovia (1963)
F. Tomizza, Il bosco di acacie (1963)
P. A. Quarantotti Gambini, I giochi di Norma (1964)
P. A. Quarantotti Gambini, Le redini bianche (1967)
F. Tomizza, L’albero dei sogni (1969)
F. Tomizza, La torre capovolta (1971)
F. Tomizza, La quinta stagione (1975)
F. Tomizza, La miglior vita (1977)
F. Tomizza, Il male viene dal Nord (1984)
L. Zanini, Martin Muma (1990)
N. Milani, Una valigia di cartone (1991)
E. Bettiza, Esilio (1996)
M. Madieri, Verde acqua. La Radura (1998)
G. Fiorentin, Chi ha paura dell’uomo nero? (2000)
F. Tomizza, La visitatrice (2000)
F. Tomizza, Il sogno dalmata (2001)
E. Bettiza, Il libro perduto (2005)
F. Molinari, L’isola del Muto. Storia del pescatore dalmata che parlava ai gabbiani (2006)
A. M. Mori, Nata in Istria (2006)
N. Milani, Racconti di guerra (2008)
L. Toth, La casa di calle San Zorzi (2008)
L. Zanini, Martin Muma (2008)
R. Turcinovich Giuricin, S. De Franceschi, Una raffica all’improvviso, navigando lungo le coste dell’Istria e Quarnero (2011)
L. Toth, Spiridione Lascarich – Alfiere della Serenissima (2011)
A. M. Mori, L’anima altrove (2012)
E. Bettiza, La distrazione (2013)
N. Milani, La bacchetta del direttore (2013)
N. Milani, Lo spiraglio (2017)
L. Toth, Il disertore dalmata (2018)
N. Milani, Di sole, di vento e di mare (2019)
N. Milani, Cronaca delle Baracche (2021)
E. Mestrovich, A Fiume, un’estate (2022)
R. Turcinovich Giuricin, Di questo mar che è il mondo… (2023)
Pellicole cinematografiche e spettacoli teatrali
La città dolente (1949)
Cuori senza frontiere (1950)
Magazzino 18 (2013)
Red Land Rosso Istria (2018)
La rosa dell’Istria (2024)
#Esodo giuliano-dalmata#Giorno del ricordo#*Nella bibliografia ho incluso solamente le opere dedicate a foibe ed esodo (+ Spalato tanto per) ma c’è una bibliografia ricca anche sulla#slavizzazione asburgica di Venezia Giulia e Dalmazia Risorgimento e Fascismo (snazionalizzazione delle componenti slave; violenze squadrist#e non solo; invasione della Jugoslavia e campi di concentramento fascisti) che ovviamente non metto qui perché se parlo di foibe ed esodo m#fermo lì - però per chi non avesse familiarità con l’argomento e volesse avere una visione più ampia e completa della storia di quelle#regioni me lo scriva e provvederò.
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Uccise più comunisti italiani Stalin, complice delatore o silente il Migliore Togliatti, che Mussolini.
Quanti furono gli italiani comunisti che vennero perseguitati sotto la dittatura di Stalin? Difficile stabilirlo. L'emigrazione in Russia nel "Paradiso dei soviet" negli anni '30 sovente avveniva in modo clandestino. Il partito comunista italiano (...) sostenne fossero circa un centinaio. Ma storie e racconti raccolti da studiosi e ricercatori fanno alzare il numero a una cifra vicino agli 800. Quasi duecento furono fucilati. Uccise più comunisti italiani la Russia di Stalin che l'Italia di Mussolini. (...)
Nel dicembre 1934 viene ucciso Kirov da un militante comunista vicino alle posizioni di Kamenev , Zinov'ev e Trockij. E' il periodo più duro del regime che sfocerà nei processi del 1936, condotti con pugno di ferro da Vyšinskij. Le grandi purghe colpiranno famosi dirigenti della rivoluzione del diciassette a partire proprio da Kamenev e Zinov'ev. (Con) loro vengono perseguitati personaggi minori, per creare un clima di terrore. A volte sono le stesse comunità di esuli a denunciare i connazionali che "sbagliano". (...)
Dante Cornelli (ad esempio ne fu vittima ma si salvò). (Ammazza) il segretario del fascio di Rivoli, fugge dall'Italia e arriva a Pietroburgo (...). Viene arrestato nel 1936 e deportato nel campo di Vorkuta, oltre il Circolo Polare Artico. Viene liberato nel 1946 ma rimane al confino fino al 1948. Nel 1949 è di nuovo deportato, con tutta la famiglia, a Igarka in Siberia. Nel 1960 riesce a stabilirsi in Ucraina, poi rientra in Italia abbandonando la famiglia. Comincia un'opera di denuncia dello stalinismo e delle persecuzioni inflitte a tanti comunisti. La sua opera, "Il redivivo Tiburtino", dopo esser stato rifiutata dalla Rizzoli, dalla Mondadori e dalla Rusconi, esce (...) per le edizioni La Pietra, collegate a Pietro Secchia. Ma la sua denuncia non ha eco. Il partito rimane indifferente. Le sue pesanti accuse a Togliatti, Robotti e Vidali cadono nel nulla. Morrà nel 1990 con un partito che (...) non vuole ancora aprire gli armadi e svuotarli dai tanti scheletri che li abitano, primo fra tutti quello di Palmiro Togliatti. Sul ruolo del Migliore, sui suoi silenzi, ancora la storiografia deve fare chiarezza. (...)
via https://www.mescalina.it/photo/gallery/7799/luigilusenti
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Il romanzo "La parabola del seminatore" ("Parable of the Sower") di Octavia Butler è stato pubblicato per la prima volta nel 1993. È il primo libro del Ciclo delle Parabole. In Italia è stato pubblicato da Fanucci nel n. 4 di "Solaria" nella traduzione di Anna Polo e da Edizioni SUR nel n. 87 di "BIGSUR" nella traduzione di Martina Testa.
Nel luglio 2024, Lauren Olamina vive in un'enclave circondata da un muro che include un gruppetto di abitazioni vicino a Los Angeles. Suo padre, ministro Battista, cerca di tenere unita la piccola comunità ma gli abitanti devono difendersi da criminali esterni. Sono tutt'altro che ricchi ma chi vive attorno a enclavi come quella è in condizioni ben peggiori.
La vita di Lauren Olamina è resa ancor più difficile dalla sua iperempatia che la porta a provare fisicamente il dolore altrui. Suo padre manifesta ottimismo per il futuro ma Lauren si chiede quanto l'enclave potrà durare. Si prepara al peggio e comincia a sviluppare alcune idee in una religione che chiama il seme della terra basata sull'idea che Dio è cambiamento.
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IDENTITARIO 🔥
Laboratorio per la guerriglia culturale
Forgiatosi nell’esperienza di Passaggio al Bosco Edizioni e delle Comunità militanti, IDENTITARIO vuole essere centro e asse della cultura non allineata: un‘officina delle idee, uno spazio libero e un cantiere in perenne movimento, oltre la banalità della narrazione mainstream, il grigiore del “politicamente corretto” e l’ignavia del “mondo degli uguali”.
IDENTITARIO non è un palcoscenico per mitomani, un catalizzatore di like o un cenacolo per adoratori delle ceneri, ma il tamburo battente di un’avanguardia che ha scelto di vivere altrimenti, in ordine con una weltanschauung solare, organica e radicata.
IDENTITARIO è analisi della società e trasmissione della lunga memoria europea, studi tradizionali e geopolitica, storia e filosofia, economia e critica d’arte, sport e letteratura, viaggi e cinema, Formazione e impegno militante.
IDENTITARIO è la voce di una Comunità che non sarà mai community, di un’etica che non sarà mai profitto, di una stirpe che non sarà mai massa, di uno stile che non sarà mai moda, di una sacralità che non sarà mai feticcio. È l’ultima battaglia per la salvaguardia e il rilancio della nostra Civiltà millenaria, in fedeltà alla triade omerica che ha fecondato la nostra eredità: “La natura come solco, l’eccellenza come fine, la bellezza come orizzonte”.
ON LINE DAL 15 SETTEMBRE
www.identitario.org
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Vicenza Making Future, il 14 e il 15 ottobre tornano i laboratori per bambini sulle materie Stem.
Vicenza Making Future, il 14 e il 15 ottobre tornano i laboratori per bambini sulle materie Stem. Promossi da Confindustria Vicenza e Pleiadi in collaborazione con il Comune. Sabato 14 e domenica 15 ottobre torna Vicenza Making Future on tour, l'evento dedicato alle materie Stem ideato da Confindustria Vicenza e sviluppato da Pleiadi con il patrocinio del Comune di Vicenza. I laboratori Stem 2023 (acronimo di science, technology, engineering e mathematics) daranno ancora una volta ai giovanissimi l'occasione per conoscere e sperimentare le materie Stem. L'appuntamento è a Palazzo Barbaran, sede del Palladio Museum, dalle 15 alle 19 e domenica 15 ottobre, dalle 10 alle 19.30. Sabato 14 ottobre alle 15 all'apertura dell'evento saranno presenti l'assessore all'istruzione Giovanni Selmo, la vicepresidente di Confindutria Vicenza con delega al capitale umano Lara Bisin e il Ceo di Pleiadi Lucio Biondaro. «I laboratori, aperti ai bambini dagli 8 ai 12 anni, sono un'occasione per avvicinarsi in modo giocoso alle materie scientifiche e tecniche. Un approccio adottato con successo anche in alcuni centri estivi comunali, che riteniamo molto educativo e stimolante - sottolinea l'assessore all'istruzione Giovanni Selmo -. Vicenza making future è un'iniziativa ormai consolidata in città, che quest'anno a maggio con uno spettacolo al Teatro Olimpico. È promossa anche dall'assessorato all'istruzione e dall'ufficio scolastico territoriale in tutte le scuole della provincia, sempre sensibili a questo tipo di eventi». «Perseveriamo nel nostro ambizioso obiettivo di fare di Vicenza la prima provincia "Più Stem" d'Italia, mostrando ai ragazzi ed alle loro famiglie la vera luce della scienza – afferma la vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega al capitale umano Lara Bisin -. Vogliamo offrire, ancora una volta, ai giovanissimi e alle giovanissime l'opportunità di appassionarsi alle materie Stem, conoscendole e sperimentandole in maniera giocosa attraverso dei laboratori rinnovati rispetto alle edizioni precedenti, in prestigiose location parte del patrimonio storico-artistico della nostra provincia. Quest'anno saranno il Palladio Museum a Vicenza, Villa Fabris a Thiene e la chiesa di San Giovanni a Bassano ad ospitarci. Rimane per noi importante il target delle giovanissime per contribuire a superare degli stereotipi sulle loro attitudini verso le materie tecnico-scientifiche, che possono invece offrire loro, non solo soddisfazioni personali, ma nel tempo anche professionali e di carriera, dato il fabbisogno professionale delle nostre aziende di figure tecniche e manageriali. Da diversi anni, collaboriamo con la città di Vicenza per questo importante progetto a favore di tutta la comunità, affinché possa essere conosciuta e vissuta dai giovanissimi come un luogo ricco di bellezza e future opportunità di studio e lavorative». I laboratori saranno sei per massimo 20 partecipanti ogni 45 minuti, ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sui seguenti temi: corto circuiti elettrici, bio investigation, tesori lucenti, virtual world, robotic lab, macchina perfetta. Novità di quest'anno sarà la City Stem Map della città di Vicenza: una mappa per far conoscere 10 punti di interesse a tema Stem presenti a Vicenza. Sarà l'occasione per scoprire luoghi dedicati al mondo tecnico-scientifico, che raccontano di invenzioni, fatti del passato e personaggi che hanno contribuito a nuove scoperte scientifiche. Quest'anno Vicenza Making Future on tour sarà realizzato in collaborazione oltre che con il Comune di Vicenza, anche con i Comuni di Thiene e Bassano del Grappa, con il contributo della Camera di Commercio di Vicenza e della Banca delle Terre Venete e il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia, di Federmeccanica, di Federchimica e della Rete ITS Academy Veneto. Già dall'edizione 2022 Vicenza Making Future si è evoluto in un tour in 3 tappe nella provincia (Vicenza, Valdagno e Bassano del Grappa per l'anno 2022), con un enorme riscontro di pubblico e con il coinvolgimento di oltre 9.000 tra genitori, bambine e bambini. Per informazioni e prenotazioni www.makingfuturevicenza.it https://pleiadi.prenotime.it/... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Un libro, breve, ma sempre un libro. È del grande sociologo Norbert Elias. Lo abbiamo pubblicato, come Edizioni Medusa, nel 2010. Curato da Martino Doni. L’illusione del quotidiano. Sociologia con le scarpe slacciate. Questioni di metodo sociologico. Ma non solo. Elias passeggia a Torremolinos, una cittadina andalusa. Ha le scarpe slacciate. Le donne del posto che incontra lo guardano di sottecchi. Alla fine glielo fanno notare con cortesia e partecipazione. Non sia mai che un loro ospite di riguardo inciampi! Il giorno dopo passeggia nuovamente, ma sul corso principale, folto di turisti, e nessuno si occupa dei lacci delle sue scarpe nuovamente penzolanti.
È l’occasione per Elias di ripensare alla distinzione tra Gemeinschaft e Gesellschaft, vale a dire tra comunità e società. Nella prima ci si prende più cura degli altri, nella seconda meno. Elias ripeté l’esperimento in altri luoghi dell’Europa, riscontrando atteggiamenti sempre diversi e fortemente differenziati tra le due polarità, quella dell’indifferenza e quella della sollecitudine. Per non parlare della commiserazione e della compassione. Contano, nell’estensione dell’esperimento, i caratteri nazionali, la dimensione degli ambienti ecc.
Molti dei nostri discorsi si dispongono nella differenza sperimentata da Elias. Ci stanno bene nello spazio aperto delle due categorie che, osservo, potrebbero benissimo considerarsi di comodo, vale a dire utili ad imbastire giudizi sulle caratteristiche salienti del nostro vivere in comune. La maggior parte delle utopie politiche, ma pure solo delle enunciazioni programmatiche, si nutrono di questa differenza, l’hanno alimentata e, spesso, approfondita, scavando un solco incolmabile tra l’aspirazione alla Gemeinschaft e la degradata e degradante Gesellschaft.
Pare oggi del tutto verosimile l’ipotesi concreta di uno spazio sempre più stretto e impraticabile tra le due. Il discorso politico-sociale è sempre e solo in cerca di come distribuire tra i due poli i fenomeni e le aspettative. Si gioca all’annullamento reciproco. E se avessimo bisogno di entrambi?
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Marlee Matlin: Un’Eccellenza nel Cinema e una Voce per la Sordità
Marlee Beth Matlin, nata il 24 agosto 1965 a Morton Grove, è una delle attrici più celebri della comunità sorda. La sua carriera ha segnato la storia di Hollywood grazie al suo impegno e alla determinazione con cui ha abbattuto le barriere legate alla sordità nel mondo dello spettacolo. Da sempre impegnata nella promozione della consapevolezza sulla sordità, Marlee Matlin è un esempio straordinario di talento e resilienza.
Marlee Matlin è sorda dall’infanzia: una malformazione genetica alla coclea l’ha resa sorda totale dall’orecchio destro e all’80% da quello sinistro quando aveva solo 18 mesi. Sin da giovane ha abbracciato questa realtà, diventando un membro attivo della National Association of the Deaf, organizzazione americana che rappresenta e sostiene le persone sorde. La sua passione per la recitazione e la sua voglia di sfidare le aspettative hanno dato vita a una carriera straordinaria che ha contribuito a sensibilizzare il pubblico sulle sfide e le potenzialità della sordità.
Il debutto di Marlee Matlin nel film “Figli di un dio minore” ha cambiato il panorama del cinema per sempre. Con la sua interpretazione, ha ottenuto l’Oscar come miglior attrice, diventando non solo la prima attrice sorda a ricevere questo premio, ma anche la più giovane, a soli 21 anni. Questo successo ha fatto di lei un’icona per la comunità sorda e un esempio di come la sordità non rappresenti un limite per chi ha talento e determinazione.
Nel corso della sua carriera, Matlin ha lavorato in numerosi progetti cinematografici e televisivi, ampliando la sua notorietà e continuando a rompere le barriere legate alla sordità. Ha recitato in serie TV di successo come “The West Wing”, “The Practice”, “The L Word” e “Switched at Birth”, portando la sua esperienza e il suo talento a un vasto pubblico. Le sue apparizioni in TV le hanno inoltre fruttato quattro candidature agli Emmy Awards e due ai Golden Globe, una dimostrazione dell’apprezzamento per la sua abilità di attrice. Attraverso questi ruoli, ha messo in luce le sfide che molte persone sorde affrontano ogni giorno, contribuendo alla consapevolezza collettiva sulla sordità.
Oltre a essere un’attrice di successo, Marlee Matlin è anche un’attivista per i diritti delle persone con sordità. Grazie alla sua visibilità, ha sostenuto numerose cause e organizzazioni benefiche e ha utilizzato il suo lavoro come mezzo per promuovere l’inclusione e la comprensione della sordità. La sua partecipazione alla celebrazione del Super Bowl è uno degli esempi più memorabili del suo impegno. Matlin ha infatti interpretato l’inno nazionale per la comunità sorda per tre edizioni del Super Bowl, rendendo l’evento accessibile anche ai non udenti e dimostrando come la sordità non sia un ostacolo per la partecipazione alla vita pubblica.
Nel 2009, Marlee Matlin ha ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame, un riconoscimento al suo contributo significativo all’industria dell’intrattenimento e al suo impegno costante per la sensibilizzazione sulla sordità. Nel 2015 ha anche partecipato al musical “Spring Awakening”, in cui ha dimostrato ancora una volta la sua abilità di attrice e la sua passione per il teatro, coinvolgendo nel progetto interpreti sordi e udenti per promuovere l’inclusione.
Marlee Matlin non si limita a essere un simbolo per la comunità sorda, ma è anche una madre e una moglie. Nel 1993 ha sposato Kevin Grandalski, un poliziotto, e insieme hanno quattro figli. Nonostante le sfide che la sordità comporta, Matlin è riuscita a costruire una vita familiare solida e soddisfacente, un altro esempio della sua resilienza e determinazione. La sua relazione con William Hurt, suo co-protagonista in “Figli di un dio minore,” ha attirato l’attenzione dei media, ma la sua stabilità familiare dimostra che la sordità non influisce sulla sua capacità di vivere una vita piena e appagante.
La sua influenza va oltre il cinema e la TV: Matlin è un’autrice di successo, con diversi libri al suo attivo. Tra i suoi lavori più noti ci sono “Deaf Child Crossing” e “I’ll Scream Later”, nei quali racconta la sua esperienza come donna sorda in un mondo spesso ostile alle differenze. Queste opere non solo offrono uno sguardo intimo sulla sua vita, ma forniscono anche un contributo importante alla letteratura sulla sordità, mettendo in evidenza il modo in cui le persone sorde affrontano sfide uniche e superano ostacoli sociali e culturali.
Infine, Marlee Matlin ha anche fondato Solo One Productions con il suo interprete ASL, Jack Jason, una casa di produzione dedicata a progetti che sensibilizzano sulla sordità. La loro collaborazione ha portato alla realizzazione di una serie TV, “Life and Deaf”, che esplora l’amicizia tra un’attrice sorda e un interprete della lingua dei segni americana. Questo progetto rappresenta un ulteriore passo verso l’inclusione e la comprensione della sordità, una tematica che Matlin ha sempre portato avanti con passione e dedizione.
In conclusione, Marlee Matlin è molto più di un’attrice premiata: è una pioniera per i diritti della comunità sorda, un’attivista, una scrittrice e una madre. Il suo impegno per la sordità è una fonte di ispirazione per milioni di persone in tutto il mondo, dimostrando che con talento, determinazione e passione si può superare qualsiasi limite.
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Nuovo appuntamento con il TgTable, questa volta dedicato al mese più caldo per tutta la comunità nerd italiana, quindi anche per noi appassionati di boardgames: Novembre, il mese di Lucca Comics & Games.
Con Lucca Comics & Games., in partenza alla fine della prossima settimana, proprio tra ottobre e novembre, i principali editori di giochi da tavolo italiani hanno previsto le uscite di ottobre proprio in concomitanza della kermesse toscana, quindi gran parte dei board game, visti nella scorsa edizione del TgTable arriveranno proprio sui tavoli di prova dei rispettivi editori e poi in distribuzione presso tutti i negozi di board game, quindi in questo video troveremo una sorta di update con le uscite di novembre 20 24 da aggiungere a quelli visti nella scorsa puntata del Tg table.
Come sempre a mettere ordine nelle uscite dei bordo game previsti per novembre e a partire da Lucca Comics & Games. ci sono gli amici di Hirtemis, che con il loro negozio che ha arrivi settimanali più volte a settimana con le ultime novità spesso anteprime in prova sono i partner ideali per tentare di prevedere l'uscita reale dei giochi da tavolo su territorio nazionale, ma come sempre vi consiglio di consultare il vostro negoziante di fiducia, perché comunque possono esserci delle variazioni nelle uscite.
In questa edizione, vedremo i board games previsti per:
02:19 Asmodee 06:11 Cranio Creation 08:32 DV games 09:33 Ghenos games 10:57 Gate of games 11:33 Giochi uniti 12:40 MS edizioni 14:07 Studio Supernova 15:22 Needs games 17:24 Acheron games
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Tradizione e Futuro: L’Evoluzione della Maglia del Liverpool FC
1. La Storia del Colore Rosso
Il colore rosso è da sempre il segno distintivo del Liverpool FC, ma la sua storia affonda le radici nei primordi del club. Fondato nel 1892, il Liverpool adottò il rosso come colore principale, una scelta che avrebbe segnato per sempre la sua identità.
Origini del Colore
La decisione di utilizzare il rosso risale al primo anno di vita del club, quando i dirigenti optarono per un look che fosse distintivo e riconoscibile. Questo colore non era solo estetico; portava con sé un simbolismo di potenza e determinazione. Sin da subito, il rosso divenne un emblema di passione per il gioco e di unità tra i tifosi.
Il Rosso come Simbolo di Passione e Resistenza
Nel corso degli anni, il rosso è diventato sinonimo di passione non solo per il calcio, ma anche per la comunità di Liverpool. Ogni volta che i giocatori scendono in campo con la maglia rossa, rappresentano non solo se stessi, ma anche la storia e la cultura di una città vibrante e resiliente. Il rosso simboleggia la forza dei tifosi, il loro sostegno instancabile e la loro ferrea lealtà, anche nei momenti più difficili.
Evoluzione e Varianti di Colore
Nel corso dei decenni, il Liverpool ha sperimentato con diversi design e tonalità di rosso, ma la sostanza è rimasta la stessa. Anche quando sono state introdotte maglie di colore diverso, come le divise da trasferta, il rosso è rimasto il colore principale, un pilastro dell’identità del club. Questo legame è così forte che molti tifosi non possono immaginare il Liverpool senza la sua iconica maglia rossa.
Il Rosso nella Cultura Popolare
Il rosso del Liverpool FC ha superato il campo da gioco, diventando un simbolo riconoscibile in tutto il mondo. Da eventi sportivi a manifestazioni culturali, il rosso è sempre presente, incarnando lo spirito indomito del club e dei suoi tifosi. La maglia rossa diventa così un simbolo di orgoglio per chiunque la indossi o la veda, un modo per esprimere appartenenza a una comunità globale.
In sintesi, la storia del colore rosso nella maglia del Liverpool FC non è solo una questione di estetica, ma un viaggio attraverso la passione, l'identità e il senso di appartenenza che unisce i tifosi e il club in un abbraccio eterno. Fiero di essere rosso, ogni tifoso non indossa solo una maglia, ma porta con sé un pezzo della storia e della cultura di Liverpool.
2. Design e Innovazione
Il design della maglia Liverpool FC è un elemento cruciale che riflette l’evoluzione del club nel corso degli anni. Dalla sua nascita nel 1892, le divise sono state soggette a cambiamenti che non solo hanno migliorato l'estetica, ma hanno anche incorporato innovazioni tecnologiche che migliorano le prestazioni degli atleti.
Evoluzione del Design
Nei primi anni, le completini calcio erano semplici e funzionali, realizzate con materiali rudimentali. Con il passare del tempo, il design ha cominciato a riflettere un maggior senso di stile e identità. Negli anni '60 e '70, durante il periodo di grande successo del club, la maglia rossa divenne un simbolo di trionfi storici, con il famoso scudetto che esaltava ulteriormente la sua estetica.
Materiali e Tecnologie Innovative
Negli ultimi decenni, il Liverpool ha adottato materiali all'avanguardia che migliorano il comfort e le prestazioni. Tecnologie come l’uso di tessuti traspiranti e leggeri hanno rivoluzionato il modo in cui gli atleti indossano le maglie. Le divise moderne sono progettate per massimizzare la mobilità e la ventilazione, consentendo ai giocatori di esprimere al meglio il loro talento sul campo.
Collezioni Speciali e Collaborazioni
Il Liverpool FC ha anche lanciato diverse collezioni speciali che celebrano momenti iconici della storia del club. Queste edizioni limitate non solo attraggono i collezionisti, ma rafforzano il legame tra il club e i suoi tifosi. Collaborazioni con designer e marchi di moda hanno portato a linee di abbigliamento che fondono sport e stile, ampliando la portata della maglia rossa ben oltre il campo da calcio.
Risposta ai Tifosi e Cultura del Club
Un aspetto cruciale del design della maglia è la sua capacità di adattarsi alle preferenze dei tifosi. Il Liverpool FC ascolta le opinioni della sua base di fan e spesso incorpora elementi che riflettono la cultura locale. Questo coinvolgimento dei tifosi nella creazione della maglia contribuisce a rafforzare il senso di comunità e appartenenza.
Sostenibilità nel Design
Con l’aumento della consapevolezza ambientale, il Liverpool ha iniziato a esplorare pratiche più sostenibili nella produzione delle maglie. Utilizzare materiali riciclati e tecniche di produzione ecocompatibili non solo risponde a una domanda crescente da parte dei tifosi, ma posiziona il club come pioniere in termini di responsabilità sociale nel mondo del calcio.
In sintesi, il design e l'innovazione della maglia del Liverpool FC rappresentano un connubio tra storia, tecnologia e cultura. Ogni nuova maglia non è solo un articolo di abbigliamento, ma un simbolo che racconta la storia del club e dei suoi tifosi, rendendoli fieri di indossare il rosso in ogni angolo del mondo.
3. Simbolismo e Riconoscibilità
La maglia del Liverpool FC è molto più di un semplice capo d'abbigliamento sportivo; è un potente simbolo di identità e appartenenza, riconosciuto a livello globale. La sua riconoscibilità è il risultato di una storia ricca, di successi memorabili e del profondo legame con i tifosi.
Un Simbolo di Unità e Orgoglio
Indossare la maglia rossa del Liverpool rappresenta un atto di unità tra i tifosi. Ogni volta che un giocatore scende in campo con la maglia, non lo fa solo come individuo, ma come parte di una comunità più grande. Questo legame è evidente durante le partite, quando i tifosi cantano insieme “You'll Never Walk Alone”, trasformando lo stadio in un coro di voci che esprimono sostegno e speranza. La maglia diventa così un simbolo di orgoglio, un modo per mostrare la propria lealtà al club e alla sua storia.
Riconoscibilità Globale
La maglia rossa è immediatamente riconoscibile in tutto il mondo, grazie ai successi storici del club e alla sua presenza nei principali tornei. Ogni volta che il Liverpool gioca in Europa o in altre competizioni, milioni di persone si riuniscono per vedere le partite, identificando il club attraverso il suo iconico colore. Questo livello di riconoscibilità ha trasformato la maglia in un simbolo di eccellenza sportiva e di una cultura calcistica globale.
Elementi di Design e Simbolismo
Oltre al colore rosso, vari elementi di design della maglia portano significati profondi. Il logo del club, con il suo famoso “You’ll Never Walk Alone”, rappresenta la resilienza e la comunità che caratterizzano il Liverpool. Le stelle che adornano la maglia, simbolo delle vittorie in competizioni europee, ricordano a tutti il prestigio e la storia del club. Ogni dettaglio contribuisce a costruire un’identità visiva che è sinonimo di grandezza.
Cultura e Identità dei Tifosi
La maglia del Liverpool non è solo un indumento, ma un'estensione dell'identità dei tifosi. Indossarla in occasioni speciali, come raduni o feste, diventa un modo per esprimere il proprio orgoglio e il proprio amore per il club. I tifosi non solo acquistano la maglia, ma la indossano come un simbolo di appartenenza a una comunità globale, che si estende ben oltre le mura dello stadio.
Impatto sui Media e nella Cultura Pop
La maglia rossa ha avuto un impatto significativo anche nella cultura pop, apparendo in film, canzoni e altre forme di espressione artistica. Questo ha contribuito a rafforzare il legame tra il club e le generazioni di tifosi, rendendo la maglia non solo un simbolo sportivo, ma anche un elemento di identità culturale.
In sintesi, il simbolismo e la riconoscibilità della maglia del Liverpool FC rappresentano un tessuto complesso di storia, identità e orgoglio. Ogni volta che un tifoso indossa questa maglia rossa, non indossa solo un capo di abbigliamento, ma abbraccia una tradizione ricca e vibrante che continua a unire persone di ogni parte del mondo.
4. La Maglia come Identità Culturale
La maglia del Liverpool FC è un potente simbolo di identità culturale, non solo per i tifosi del club, ma anche per la città di Liverpool stessa. Essa rappresenta un legame profondo tra il club e la sua comunità, riflettendo valori, storie e tradizioni che vanno ben oltre il calcio.
Un Riflesso della Comunità di Liverpool
Liverpool è una città con una storia ricca e complessa, e la sua squadra di calcio gioca un ruolo fondamentale nell’identità locale. La maglia rossa è diventata un simbolo di orgoglio per gli abitanti, rappresentando un legame con le proprie radici e con una comunità che ha affrontato sfide e trionfi. Indossare la maglia significa abbracciare non solo il club, ma anche la cultura e la storia di Liverpool.
La Maglia nei Momenti di Celebrazione e Resilienza
Durante eventi significativi, la maglia del Liverpool FC diventa un elemento centrale di celebrazione e unità. Che si tratti di una vittoria importante, di un anniversario o di un raduno di tifosi, la maglia rossa è indossata con orgoglio. Inoltre, in momenti di difficoltà, come nelle crisi economiche o nelle tragedie, la maglia diventa un simbolo di resilienza, un modo per i tifosi di unirsi e supportarsi a vicenda.
La Maglia come Simbolo di Inclusività
La maglia del Liverpool FC è anche un simbolo di inclusività. Il club ha storicamente accolto tifosi di tutte le età, etnie e background socioeconomici. Indossare la maglia rossa rappresenta un invito a far parte di una comunità accogliente, dove il calcio funge da collante per persone diverse. Questo messaggio di unità è particolarmente evidente durante le partite, dove le tribune si riempiono di volti diversi, tutti uniti dalla stessa passione.
Rappresentazione nei Media e nella Cultura Popolare
La maglia del Liverpool FC ha avuto un impatto significativo anche nella cultura popolare. È frequentemente presente in film, canzoni e opere artistiche, diventando un simbolo di identità culturale ben oltre il contesto sportivo. La sua riconoscibilità ha portato a un’appartenenza che trascende le generazioni, con i genitori che trasmettono la passione per il club ai propri figli, creando un ciclo di amore e appartenenza che continua nel tempo.
Impegno Sociale e Attività Comunitarie
Il Liverpool FC non si limita a rappresentare la sua comunità attraverso la maglia, ma è anche attivamente coinvolto in iniziative sociali. Il club promuove progetti che sostengono la comunità locale, come programmi educativi e attività benefiche. La maglia diventa così un simbolo di impegno e responsabilità sociale, rappresentando un club che si preoccupa del benessere dei propri tifosi e della comunità in generale.
In conclusione, la maglia del Liverpool FC non è solo un capo d’abbigliamento; è un simbolo di identità culturale che riflette la storia, i valori e la comunità di Liverpool. Essa unisce le persone, celebra le tradizioni e rappresenta un patrimonio di orgoglio e passione che continua a crescere, facendo del Liverpool FC non solo una squadra, ma un vero e proprio fenomeno culturale.
5. Il Futuro della Maglia
Il futuro della maglia del Liverpool FC è un argomento di grande interesse sia per i tifosi che per gli esperti di moda e design sportivo. Con l'evoluzione delle tecnologie, la crescente consapevolezza ambientale e l'importanza dell'interazione con i tifosi, la maglia rossa è destinata a trasformarsi ulteriormente, mantenendo però il suo status iconico.
Innovazioni Tecnologiche
L’innovazione è al centro del futuro della maglia. Le nuove tecnologie, come i tessuti intelligenti e le tecniche di produzione avanzate, permetteranno di creare maglie ancora più leggere, traspiranti e performanti. Le aziende produttrici stanno esplorando materiali che non solo migliorano le prestazioni sul campo, ma che offrono anche comfort e funzionalità in situazioni quotidiane, rendendo la maglia versatile sia per il gioco che per l’uso quotidiano.
Sostenibilità e Responsabilità Ambientale
Con la crescente attenzione verso le questioni ambientali, il Liverpool FC sta adottando pratiche più sostenibili nella produzione delle maglie. L'uso di materiali riciclati e processi di produzione eco-compatibili non solo rispondono alla domanda dei tifosi, ma posizionano il club come un leader nella responsabilità sociale. Questa transizione verso la sostenibilità non è solo una risposta alle sfide globali, ma diventa un elemento chiave nell'attrarre i giovani tifosi, sempre più consapevoli delle questioni ambientali.
Interazione con i Tifosi
Il futuro della maglia del Liverpool FC sarà anche caratterizzato da un maggiore coinvolgimento dei tifosi nel processo di design. I club stanno iniziando a riconoscere l'importanza di ascoltare la loro base di fan e di incoraggiarli a partecipare attivamente. Attraverso sondaggi e iniziative sui social media, il Liverpool potrebbe permettere ai tifosi di contribuire a elementi del design, creando una connessione ancora più profonda tra il club e la sua comunità.
Design Ispirato alla Tradizione
Nonostante l'innovazione, la tradizione rimarrà un elemento centrale nel design della maglia. I tifosi del Liverpool sono profondamente legati alla storia del club e si aspettano che la maglia continui a riflettere questo patrimonio. I design futuri potrebbero incorporare elementi nostalgici, mantenendo l'essenza del rosso iconico e altri simboli che rappresentano la storia del club.
Espansione della Cultura Globale
Il Liverpool FC ha già una base di tifosi globale, e il futuro della maglia potrebbe riflettere questa espansione. Collaborazioni con artisti, designer e marchi di moda potrebbero portare a edizioni speciali che celebrano la diversità della fanbase del club. Questi progetti potrebbero anche aprire la strada a collezioni che si ispirano a culture diverse, creando una fusione unica tra sport e moda.
In conclusione, il futuro della maglia del Liverpool FC si prospetta entusiasmante, caratterizzato da innovazione tecnologica, sostenibilità, e un forte legame con i tifosi. Pur rimanendo salda alle sue radici storiche, la maglia continuerà a evolversi, rappresentando non solo il club, ma anche una comunità globale di appassionati che sono fieri di indossare il rosso. Con ogni nuova stagione, la maglia del Liverpool non sarà solo un simbolo di calcio, ma un emblema di identità e orgoglio che trascende i confini del campo.
Conclusione
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Torna il Bookasalecrossing a Casale Monferrato: Scambio Libri in Piazza Mazzini
Sabato 26 ottobre 2024, la 42ª edizione del Bookasalecrossing offre una giornata di lettura, cultura e condivisione per i cittadini di Casale Monferrato.
Sabato 26 ottobre 2024, la 42ª edizione del Bookasalecrossing offre una giornata di lettura, cultura e condivisione per i cittadini di Casale Monferrato. Sabato 26 ottobre 2024, dalle 10:00 alle 19:00, Casale Monferrato ospiterà un nuovo appuntamento con il Bookasalecrossing, l’iniziativa di scambio libri che ormai da 42 edizioni offre alla comunità un’occasione di incontro e condivisione…
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RomaEst District Festival - Nuova location, Largo Venue, e nuova data: il 29/09
Per motivi indipendenti dalla volontà degli organizzatori, l'evento RomaEst District Festival, inizialmente previsto per il 21 settembre 2024 presso il Parco Angelo Galafati, è stato spostato al Largo Venue, sempre ad ingresso libero. La nuova data è confermata per il 29 settembre 2024. Nella foto Tonino Carotone.
Gallia Music, con la partecipazione tecnica di Largo Venue, luogo punto di riferimento per la scena musicale romana, e la direzione artistica a cura di Francesco Maria Castro, già direttore artistico del Circolo degli Artisti, è lieta di annunciare la prima edizione del RomaEst District Festival, che si terrà il 29 Settembre 2024 presso il Largo Venue. Le esibizioni dal vivo vedranno la partecipazione di artisti come Tonino Carotone, Clavdio, Mattia Rame, Il Sogno della Crisalide, Lupo & Giovannelly per una giornata all'insegna della musica e della cultura.
Il RomaEst District Festival rappresenta un'opportunità di aggregazione culturale e sociale, e promuove l'incontro tra artisti emergenti e affermati, scuole di musica, e la comunità del quartiere. Un evento ad ingresso gratuito che mira a valorizzare la scena musicale locale, coinvolgendo realtà culturali e artistiche in un dialogo tra generazioni e stili diversi. Il RomaEst District Festival si preannuncia così come un evento imperdibile, dedicato a chi ama la musica e vuole scoprire nuovi talenti all'interno di un contesto inclusivo e stimolante.
Ad aprire la giornata, due promettenti progetti della Scuola di Musica e Formazione Professionale Armonie Musicali: Peco (Davide Pecorelli) e Rebus (Lorenzo De Santis). La musica dal vivo sarà, inoltre, anticipata dai saggi di fine anno degli allievi della scuola di danza Il Sole e La Luna, che si esibiranno sul palco prima dell'inizio dei concerti principali. A seguire, si esibiranno dal vivo: Tonino Carotone, Clavdio, Mattia Rame, Il Sogno della Crisalide, Lupo & Giovannelly
Promotore del progetto è Gallia Music, etichetta discografica specializzata in musica emergente di proprietà della società di edizioni musicali Gallia srl in collaborazione con Largo Venue e la direzione artistica di Francesco Maria Castro già direttore artistico del Circolo degli Artisti. La società è guidata da Giancarlo Bornigia jr. figlio del noto fondatore della storica discoteca Piper Club di Roma, della quale ancor oggi è socio insieme ai fratelli più grandi. Le sue esperienze spaziano dall'organizzazione di serate di intrattenimento danzante a quelle di spettacoli e concerti. Dal 2005 ad oggi ha organizzato concerti di ogni tipo in svariate location romane e italiane collaborando con artisti del calibro di Renato Zero, Mario Biondi, Niccolò Fabi, Tiromancino, Gianluca Grignani, Cristina D'Avena, The Fratellis, Editors, White Lies e molti altri. Nell'intento di avvicinarsi allo scouting di nuovi artisti, dà impulso all'etichetta indipendente Gallia Music che nasce il 17 marzo 2023.
Dettagli dell'evento:
Data: 29 Settembre 2024
Orario: 17:00 - 24:00
Location: Largo Venue in Via Biordo MIchelotti 2, Roma
Ingresso libero
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RomaEst District Festival - Nuova location, Largo Venue, e nuova data: il 29/09
Per motivi indipendenti dalla volontà degli organizzatori, l'evento RomaEst District Festival, inizialmente previsto per il 21 settembre 2024 presso il Parco Angelo Galafati, è stato spostato al Largo Venue, sempre ad ingresso libero. La nuova data è confermata per il 29 settembre 2024. Nella foto Tonino Carotone.
Gallia Music, con la partecipazione tecnica di Largo Venue, luogo punto di riferimento per la scena musicale romana, e la direzione artistica a cura di Francesco Maria Castro, già direttore artistico del Circolo degli Artisti, è lieta di annunciare la prima edizione del RomaEst District Festival, che si terrà il 29 Settembre 2024 presso il Largo Venue. Le esibizioni dal vivo vedranno la partecipazione di artisti come Tonino Carotone, Clavdio, Mattia Rame, Il Sogno della Crisalide, Lupo & Giovannelly per una giornata all'insegna della musica e della cultura.
Il RomaEst District Festival rappresenta un'opportunità di aggregazione culturale e sociale, e promuove l'incontro tra artisti emergenti e affermati, scuole di musica, e la comunità del quartiere. Un evento ad ingresso gratuito che mira a valorizzare la scena musicale locale, coinvolgendo realtà culturali e artistiche in un dialogo tra generazioni e stili diversi. Il RomaEst District Festival si preannuncia così come un evento imperdibile, dedicato a chi ama la musica e vuole scoprire nuovi talenti all'interno di un contesto inclusivo e stimolante.
Ad aprire la giornata, due promettenti progetti della Scuola di Musica e Formazione Professionale Armonie Musicali: Peco (Davide Pecorelli) e Rebus (Lorenzo De Santis). La musica dal vivo sarà, inoltre, anticipata dai saggi di fine anno degli allievi della scuola di danza Il Sole e La Luna, che si esibiranno sul palco prima dell'inizio dei concerti principali. A seguire, si esibiranno dal vivo: Tonino Carotone, Clavdio, Mattia Rame, Il Sogno della Crisalide, Lupo & Giovannelly
Promotore del progetto è Gallia Music, etichetta discografica specializzata in musica emergente di proprietà della società di edizioni musicali Gallia srl in collaborazione con Largo Venue e la direzione artistica di Francesco Maria Castro già direttore artistico del Circolo degli Artisti. La società è guidata da Giancarlo Bornigia jr. figlio del noto fondatore della storica discoteca Piper Club di Roma, della quale ancor oggi è socio insieme ai fratelli più grandi. Le sue esperienze spaziano dall'organizzazione di serate di intrattenimento danzante a quelle di spettacoli e concerti. Dal 2005 ad oggi ha organizzato concerti di ogni tipo in svariate location romane e italiane collaborando con artisti del calibro di Renato Zero, Mario Biondi, Niccolò Fabi, Tiromancino, Gianluca Grignani, Cristina D'Avena, The Fratellis, Editors, White Lies e molti altri. Nell'intento di avvicinarsi allo scouting di nuovi artisti, dà impulso all'etichetta indipendente Gallia Music che nasce il 17 marzo 2023.
Dettagli dell'evento:
Data: 29 Settembre 2024
Orario: 17:00 - 24:00
Location: Largo Venue in Via Biordo MIchelotti 2, Roma
Ingresso libero
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RomaEst District Festival - Nuova location, Largo Venue, e nuova data: il 29/09
Per motivi indipendenti dalla volontà degli organizzatori, l'evento RomaEst District Festival, inizialmente previsto per il 21 settembre 2024 presso il Parco Angelo Galafati, è stato spostato al Largo Venue, sempre ad ingresso libero. La nuova data è confermata per il 29 settembre 2024. Nella foto Tonino Carotone.
Gallia Music, con la partecipazione tecnica di Largo Venue, luogo punto di riferimento per la scena musicale romana, e la direzione artistica a cura di Francesco Maria Castro, già direttore artistico del Circolo degli Artisti, è lieta di annunciare la prima edizione del RomaEst District Festival, che si terrà il 29 Settembre 2024 presso il Largo Venue. Le esibizioni dal vivo vedranno la partecipazione di artisti come Tonino Carotone, Clavdio, Mattia Rame, Il Sogno della Crisalide, Lupo & Giovannelly per una giornata all'insegna della musica e della cultura.
Il RomaEst District Festival rappresenta un'opportunità di aggregazione culturale e sociale, e promuove l'incontro tra artisti emergenti e affermati, scuole di musica, e la comunità del quartiere. Un evento ad ingresso gratuito che mira a valorizzare la scena musicale locale, coinvolgendo realtà culturali e artistiche in un dialogo tra generazioni e stili diversi. Il RomaEst District Festival si preannuncia così come un evento imperdibile, dedicato a chi ama la musica e vuole scoprire nuovi talenti all'interno di un contesto inclusivo e stimolante.
Ad aprire la giornata, due promettenti progetti della Scuola di Musica e Formazione Professionale Armonie Musicali: Peco (Davide Pecorelli) e Rebus (Lorenzo De Santis). La musica dal vivo sarà, inoltre, anticipata dai saggi di fine anno degli allievi della scuola di danza Il Sole e La Luna, che si esibiranno sul palco prima dell'inizio dei concerti principali. A seguire, si esibiranno dal vivo: Tonino Carotone, Clavdio, Mattia Rame, Il Sogno della Crisalide, Lupo & Giovannelly
Promotore del progetto è Gallia Music, etichetta discografica specializzata in musica emergente di proprietà della società di edizioni musicali Gallia srl in collaborazione con Largo Venue e la direzione artistica di Francesco Maria Castro già direttore artistico del Circolo degli Artisti. La società è guidata da Giancarlo Bornigia jr. figlio del noto fondatore della storica discoteca Piper Club di Roma, della quale ancor oggi è socio insieme ai fratelli più grandi. Le sue esperienze spaziano dall'organizzazione di serate di intrattenimento danzante a quelle di spettacoli e concerti. Dal 2005 ad oggi ha organizzato concerti di ogni tipo in svariate location romane e italiane collaborando con artisti del calibro di Renato Zero, Mario Biondi, Niccolò Fabi, Tiromancino, Gianluca Grignani, Cristina D'Avena, The Fratellis, Editors, White Lies e molti altri. Nell'intento di avvicinarsi allo scouting di nuovi artisti, dà impulso all'etichetta indipendente Gallia Music che nasce il 17 marzo 2023.
Dettagli dell'evento:
Data: 29 Settembre 2024
Orario: 17:00 - 24:00
Location: Largo Venue in Via Biordo MIchelotti 2, Roma
Ingresso libero
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Alessandro Quadri di Cardano – Il nuovo romanzo “La mela marcia”
Un giallo ambientato a New York
Lo scrittore Alessandro Quadri di Cardano pubblica il suo nuovo romanzo “La mela marcia” con l’editore Bertoni, disponibile dall’11 luglio 2024. Si tratta di un libro giallo in cui New York funge da sfondo alle vicende narrate: la comunità arcobaleno della città è sconvolta da una serie di efferate esecuzioni da parte di un killer che uccide le sue vittime con un solo colpo, sparato alle spalle. Il caso è affidato al tenente Frank Bongiovanni che, assieme alla sua squadra di investigatori, cerca di mettere luce su questi omicidi. Una volta individuato un facile colpevole per quietare la stampa e i cittadini, il tenente non si arrende, scardina la gerarchia del NYPD e inizia a condurre singolarmente le indagini, scavando in sé stesso e nel cuore della città. New York è una mela marcia, un labirinto che lascia smarrire i suoi abitanti e li fagocita.
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Feltrinelli/IBS
La mela marcia - Alessandro Quadri di Cardano - Libro - Bertoni - Ira | IBS
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La mela marcia - Alessandro Quadri di Cardano - Libro - Mondadori Store
Storia dello scrittore
Alessandro Quadri di Cardano è nato nel 1980 a Bologna, da padre italiano e madre belga. Stimolato dall’ambiente multiculturale, si laurea in “Scienze internazionali e diplomatiche” presso l’Università di Bologna, nel 2005. Ottiene una borsa di studio da parte del Ministero degli Affari Esteri italiano e frequenta il Collegio d’Europa di Bruges (Belgio), dove ottiene il Master in “Studi Politici e Amministrativi Europei”, nel 2007. Da quello stesso anno, lavora presso le Istituzioni Europee e, attualmente, vive a Bruxelles, con la moglie e i figli. Sin da ragazzo, coltiva l’amore e la passione per le opere di letteratura italiana e straniera, che legge spesso in versione originale, parlando quattro lingue. Nel 2022, pubblica il suo romanzo d’esordio, intitolato “La verità non conta” (NeP Edizioni). “La Mela Marcia” è il primo romanzo pubblicato con Bertoni.
Instagram: https://www.instagram.com/alessandro_quadridicardano/
Facebook: https://www.facebook.com/alessandro.quadridicardano
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Be The Change e I-Days presentano per la prima volta edizioni limitate ed esclusive di vinili totalmente eco-friendly e ad impatto zero di Artisti che si esibiranno al festival
Be The Change, progetto ideato e sviluppato da Rude Cares, divisione benefica dell’etichetta indipendente e B-Corp certificata Rude Records, insieme a I-Days, uno degli eventi musicali più importanti in Italia, annunciano una collaborazione che prenderà vita in alcune date selezionate dell’evento. Questa iniziativa mira a sensibilizzare la comunità musicale riguardo il cambiamento climatico e…
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