#Scambio libri
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oramicurcu · 2 years ago
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Salve gente!
Vi va di partecipare a un grande interscambio di libri?
Potete trovarvi in qualsiasi parte del mondo.
Dovrete solo comprare il vostro libro preferito (uno solo) e inviarlo a una persona che non conoscete (vi manderò i suoi dati in privato).
Riceverete circa 20 libri, tutti per voi. Saranno i libri preferiti di varie persone sconosciute di diverse parti del mondo. Se ti interessa rispondimi con “io”
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Torna il Bookasalecrossing a Casale Monferrato: Scambio Libri in Piazza Mazzini
Sabato 26 ottobre 2024, la 42ª edizione del Bookasalecrossing offre una giornata di lettura, cultura e condivisione per i cittadini di Casale Monferrato.
Sabato 26 ottobre 2024, la 42ª edizione del Bookasalecrossing offre una giornata di lettura, cultura e condivisione per i cittadini di Casale Monferrato. Sabato 26 ottobre 2024, dalle 10:00 alle 19:00, Casale Monferrato ospiterà un nuovo appuntamento con il Bookasalecrossing, l’iniziativa di scambio libri che ormai da 42 edizioni offre alla comunità un’occasione di incontro e condivisione…
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Per la stessa ragione accumuliamo volumi su volumi nella nostra biblioteca, nell’illusione che per il prezzo di ogni libro ci sia concesso in cambio il tempo necessario a leggerlo.
📚⏳
Cit. "Il lettore sul lettino. Tic, manie e stravaganze di chi ama i libri"
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abatelunare · 2 months ago
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Di cose che si trovano nei libri usati
Si trovano cose, nei libri usati. Cartoline. Biglietti del treno (o dell'autobus). Fotografie. Biglietti scritti a mano. E anche dediche. Come questa.
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Io, sinceramente, prima di portare un libro al mercatino o in una casetta adibita allo scambio, strapperei le pagine con eventuali dediche. Perché poi magari uno le legge. E gli viene la malinconia.
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canesenzafissadimora · 4 months ago
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Leggo libri per pensarla come me,
per non dare agli altri
l'occasione di pensare al posto mio
leggo per non farmi sottrarre le idee
per rinfrescarmi lo sguardo
per accorpare dentro
quante più vite possibili,
per non bastarmi, allargarmi di prospettive,
avere la possibilità di poter fare
riferimento a tutto
e infinire, infinire sempre
ero con Acabh
quando Moby Dick gli ha mangiato la gamba,
ero nell'Empireo assieme a Dante
quando San Bernardo lo preparò a Dio,
vengo dalla strada, con Kerouac
sono sopravvissuto al Titanic
e ho assistito alla condanna di Socrate
leggo per vizio di ingordigia
gioco con la moltiplicazione del pensiero,
leggo per fame del molto, spirito largo,
cuore vasto
e testa impreziosita
leggo libri per non farmi dire dagli altri chi sono,
per non farmi dire chi diventare
leggo per legge di meraviglia,
per amore di uno scambio equo di fantasie
e per vedere se mantengo lo stesso passo
con il cammino
di chi c'ha lasciato dietro un grande sentiero
leggo libri per salvarmi dalle parole di oggi,
per mantenere in vita gli alfabeti di ieri
per non diventare tutto Orlando e niente Ariosto
per non dimenticare la strada
di pensiero che c'ha preceduto
e per compararla al meglio con la mia
leggo per non lasciar denutrita la mia libertà
per rispondere alla guerra dichiarata dall'ignoranza
e per non far cadere in mille pezzi
la mia testa importante
e il mio cuore portante.
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Gio Evan
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smokingago · 1 year ago
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È così che si fa fin dall'antichità: una donna dà energia a un uomo attraverso il sesso e in cambio riceve benefici, cure e protezione per la continuazione della famiglia.
Se una donna non riceve nulla, non importa quanto dorma con lui, non darà nulla. Tutte le argomentazioni su questo tema dello scambio di energia, in cui entrambi danno e ricevono qualcosa da qualsiasi rapporto sessuale occasionale, sono solo chiacchiere vuote in cucina. Ecco perché molti Casanova, istintivamente, raccontano favole, promettono montagne d'oro, si comportano necessariamente da fighi, fanno tutto splendidamente, conquistano, non solo per "dare", ma per "dare" a lei. ma per "dare" la loro energia, a credito, per così dire, per un possibile favore o regalo futuro.
Ecco perché si dice: una donna ama le orecchie. Dopotutto, se si va solo a letto con una donna, se lei non è incantata da te, non brilla, se inoltre non ha ottenuto nulla di importante, non c'è energia da parte sua, è solo sesso, ginnastica, riscaldamento, massaggio reciproco dei genitali. Dopo tale sesso di solito non chiamano nemmeno, e di certo non scrivono libri, dopo tale sesso sicuramente non creano, non si ispirano, non cambiano, e se lo fanno, allora solo "merda" completa.
Un uomo che non capisce la ruota elementare dello scambio di energia, che ignora l'esperienza di generazioni di altri uomini di successo, è solo un asino con cui non c'è assolutamente nulla da prendere. Quindi non cercate quelli con cui c'è qualcosa da prendere, ma quelli che sono affascinati da voi e vogliono dare e rendere migliore la vostra vita.
Dal web
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libero-de-mente · 9 months ago
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Ho un sogno
Non mi serve chiudere gli occhi per immaginarti, lo posso fare benissimo anche a occhi aperti.
Sogno il tuo sorriso. Sono così indifeso davanti a un tuo sorriso.
Quello di quando sei felice, ti si illuminano anche gli occhi, però mi ricordo anche quello di circostanza, mentre dentro sei sull'orlo di un precipizio.
Penso alle tue mani, alla sensibilità che sta nei loro palmi fino alle punte delle dita. Al fatto che cercando di intrecciare le tue mani con le mie, creavi una protezione per entrambi. La parte sensibile all'interno, il dorso delle mani all'esterno.
Serbo gelosamente il ricordo dei tuoi occhi. Ho letto molti libri, fino alla fine per poi riporli su uno scaffale, ma non riesco mai a smettere di leggere i tuoi occhi. Come ho visto molti cieli, molte stelle, ma non ho mai trovato qualcosa che potesse avvicinarsi a quello che vedo nei tuoi occhi.
Sono rimasto impresso dalla tua mente, il tuo pensiero. Quando metti in mostra il tuo cervello non c'è corpo che tenga. Lo spessore che dimostri di avere è incredibile, arrivi con i tuoi ragionamenti a grandi profondità, dove il mio cervello non ci arriva per mancanza di ossigeno. Dovendo risalire nella superficialità per "respirare".
Ammetto che il tuo corpo lo guardo, quando vuoi essere osservata. Quando lo permetti. Non ho mai visto nulla di così interessante in tutto il creato. Ho visto paesaggi mozzafiato, panorami spettacolari.
Ma insenature, rilievi, foreste, mari e laghi non mi hanno mai lasciato a bocca aperta come l'ammirare il tuo corpo.
Sei stata tante cose in vita, ti ho visto da giovane e poi crescere. Sei stata anche figlia, a volte senza genitori, sei stata anche madre, a volte senza figli, sei stata anche compagna, a volte in solitudine.
Ti hanno messo in condizioni d'inferiorità, ma hai lottato. Ti hanno inflitto umiliazioni, ma hai reagito. Hai raggiunto i vertici della scala sociale, spesso sapendo mantenere l'umiltà imparata nella sofferenza.
Non chiudo gli occhi per ricordarti, basta tenerli aperti e ti vedo. Ovunque tu sia, ovunque io mi trovi.
Perché al mondo ci sono davvero tante Donne. Io sono contento di vivere in un mondo deve esisti tu Donna, che rendi la vita una cosa meravigliosa.
Ho un sogno, quello di non doverti vedere più manifestare per ottenere un diritto, una Legge che ti protegga oppure difendere le tue scelte di vita.
Questo è un mio sogno. Da uomo sarò al tuo fianco.
Dedicato in particolare a donne che non ci sono più, a quelle che subiscono violenze in paesi dove sono merce di scambio, a quelle che imbracciano un fucile per la loro libertà e a quelle sfruttate come carne da macello. Che un giorno tutto questo finisca.
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bibliotecasanvalentino · 11 months ago
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Casetta di scambio libri al bosco di Manziana (RM)
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infondoalmare · 2 years ago
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Bellissimo esempio di RI-utilizzo delle vecchie cabine telefoniche.
A Rastignano (BO), chiunque può portare o andare a prendere libri, 24 ore su 24.
Uno scambio di cultura totalmente gratuito!
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io-rimango · 2 years ago
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E qui entrava in gioco la mia idea dell'amore. Completamente confusa e infantile, rubata alle favole, ai film e ai libri. Con qualcuno che si innamorava di te e ti proteggeva dalla pioggia e dai tuoni, con dolcezza, rispetto e musica, circondandoti le spalle con il braccio. Per sempre. Qualcuno che diventava il tuo eroe, qualcuno con cui non sentirti mai più sola, che fosse capace di alleggerire la tua tristezza quando diventava troppo pesante, qualcuno con cui ridere, con cui combattere, qualcuno per cui valeva la pena di stare al mondo. Ma intorno a me non ho mai visto una cosa del genere, né in casa né fuori. E io stessa, ogni volta che mi ero innamorata, avevo sofferto moltissimo. Troppo, credo. In maniera sproporzionata, assurda, patetica. Perché avevo imparato che l'amore era una merce di scambio. E se qualcuno era disposto a darmi un po' di attenzione, allora io ero disposta a dargli il mio cuore. Così finiva che se un ragazzo manifestava un interesse per me, me lo facevo piacere anche se non era esattamente il mio tipo. E quando mi lasciava (perché un giorno mi lasciava) la vivevo come una tragedia. Una tragedia assoluta. Fosse stata una storia di tre giorni o tre mesi non importava. Era perdere quel poco di attenzione e di affetto conquistati a rendermi impossibile respirare. Era tornare a essere invisibile dopo che qualcuno aveva per un attimo puntato il riflettore su di me, facendomi sentire importante, desiderata, speciale. Amata. Era essere gettata di nuovo giù nella botola buia, sapendo che nessuno sarebbe venuto a salvarmi. Dario diceva che mi comportavo come i cani salvati da un canile: con una dedizione assoluta nei confronti del mio salvatore che, se fosse stato per me, probabilmente non avrei mai scelto. E forse era vero, ma sarei stata disposta a qualunque cosa pur di non essere abbandonata di nuovo.
(Federica Bosco)
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itisanage · 2 years ago
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Breve ma intenso scambio di vedute con un mio carissimo amico. Stralci disordinati.
La guerra, in quanto scatenamento della potenza, non è l’effetto della mancanza di cultura o dell’azzeramento della cultura, bensì il contrario. È cultura al suo ultimo stadio. Suggerisco io: al suo stadio di perfezionamento platonico. Un libro, credo presente nella biblioteca neocon americana – ma potrebbero anche non averlo, tanto l’equivalenza tra potenza e cultura era già ben oliata in Leo Strauss – recita fin dal titolo Platone. La lotta dello spirito per la potenza (1933) [è del tedesco Kurt Hildebrandt della cerchia di Stefan George tradotto nel 1946 da Giorgio Colli].
La guerra nucleare con il dispiegamento della sua potenza assoluta è lo spirito. La versione neocon identifica, opportunisticamente, potenza con democrazia, Ma quest’ultima è una menzogna opportuna e perfettamente morale da propinare alle masse che mai, con nessun mezzo, dovranno essere messe a contatto con la verità… anche perché non c‘è verità alcuna se non il nulla coperto dal tutto della potenza.
La cultura non serve ad evitare la guerra, casomai serve ad attenuare i suoi effetti e a ricostruire dopo un ambiente vivibile. Nel caso di quella nucleare non si dà neppure questa funzione.
Durante la Grande guerra gli zaini dei soldati, morti a milioni, erano pieni di libri, in alcuni casi degli stessi libri, da una parte e dell’altra. Questi libri non hanno impedito lo scatenarsi della strage. Forse qualcuno, dopo, ha capito meglio l’altro. Ma non ne sono sicuro.
La cultura come non serve ad impedire la guerra così non la evita. Così come il ricordo e la memoria non impedisce l’orrore che tende a ripetersi grazie al fatto che, per molti esseri umani, è manifestazione sublime e affascinante dell’esercizio della potenza.
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dariomassi · 2 months ago
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Il Dodecaneso (in greco Δωδεκάνησα, dal significato letterale di "dodici isole") è un meraviglioso arcipelago situato nella parte meridionale del Mar Egeo, tra le coste della Turchia a oriente e le isole Cicladi a occidente. Qui, nel 2020, visitai l'isola di Kos - spesso screditata dai turisti, ma apprezzata dai veri viaggiatori - la montuosa e brulla Kàlymnos, e l'isola vulcanica di Nisyros, dove scesi nel cratere Stefanos: uno dei più grandi e meglio conservati crateri idrotermali al mondo.
Mare limpido, spiagge sabbiose o ghiaiose, monumenti bizantini e architettura medievale - frutto della lunga dominazione veneziana - fanno del Dodecaneso un luogo affascinante, dal tempo lento e dal silenzio ingombrante.
In questi primi giorni di autunno mi trovo a Rodi, l'isola più grande dell'arcipelago. Sono arrivato nel villaggio di Lindos. Scorci pittoreschi, viste mozzafiato sul mare e i resti di una storia millenaria che si stagliano contro un cielo azzurro terso, rendono Lindos ammaliante come il famoso e mitizzato Canto delle Sirene. La bellezza della natura è ovunque. È sufficiente guardarla, respirarla, lasciarsi andare.
Ho una casetta bianca, proprio alle pendici della collina su cui si erge l'Acropoli e dove la sera, a poca distanza dalle rovine antiche del Tempio dorico di Atena Lindia e le colonne dello stoa ellenistico, mi godo la magia dei tramonti greci. Al crepuscolo, scendo verso le stradine del paese per andare a cenare in una delle deliziose taverne locali. Lindos è molto turistica e per questo anche costosa e frenetica. Basta però conoscere alcuni suoi angoli più nascosti per ritrovare la Grecia di una volta. Il Wi-Fi è buono e posso lavorare fino a tarda notte; perciò ho deciso di rimanere un po’ di più. Quando ho bisogno di una pausa, esco e raggiungo la spiaggia di Pallas, o a volte la baia di St. Paul, per una nuotata. È distante solo cinque minuti a piedi. Le temperature sono piacevoli e l'acqua è stupenda. Ieri, lungo tutta la parete rocciosa delle Cave, c'erano al massimo una dozzina di persone sparse qua e là. I miei vicini di casa sono una coppia inglese del North Yorkshire, Mick e Carole, con i quali ogni giorno chiacchiero qualche minuto nel cortile. C’è anche una signora scozzese con cui scambio piacevoli conversazioni, ma non riesco a ricordare il nome.
Non ho mai capito come si possa trascorrere un'intera vita sempre nello stesso posto, senza il desiderio di scoprire nuove culture, terre, cibi e animali. Sentire la consistenza di una sabbia diversa sotto i piedi o ammirare le infinite sfumature dei mari e degli oceani. Come si può giungere alla fine del proprio viaggio senza essersi nutriti del vero senso della vita: la scoperta del mondo? I libri, per quanto preziosi, non ti portano in giro; sono le tue gambe e il tuo coraggio a farlo. Niente può sostituire la sensazione del vento sulla pelle o le immagini che solo i tuoi occhi possono catturare e portarsi via per sempre. Qui non c’è spazio per fantasie costruite da righe d’inchiostro; qui c'è solo vita vissuta pienamente. Come potrei mai tormentarmi di fronte a questa realtà? Viaggiare è pari ad amare, ed è uno dei principi intelligibili per onorare il dono della vita.
Se non hai una storia da raccontare, cosa rimane di te? Cosa lasci del tuo passaggio?
[𝑉𝑖𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑎 𝐿𝑖𝑛𝑑𝑜𝑠. 𝐴𝑝𝑝𝑢𝑛𝑡𝑖 𝑠𝑝𝑎𝑟𝑠𝑖, 𝑠𝑒𝑡𝑡𝑒𝑚𝑏𝑟𝑒 2024]
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abatelunare · 3 months ago
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Di adesivi compromettenti
L'altro giorno, in una delle casette adibite allo scambio dei libri ho trovato un volume praticamente nuovo. Non sembra che qualcuno l'abbia mai aperto per leggerlo. La data di stampa è il 2024. L'ho girato e ho visto che il commesso della libreria in cui è stato acquistato ha coperto il prezzo con un adesivo.
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L'unica cosa che mi viene da pensare è che fosse un regalo (anche se nel frontespizio non c'è alcuna dedica). Temo, però, che il destinatario non l'abbia apprezzato come avrebbe dovuto.
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adrianomaini · 3 months ago
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Da uno scambio di messaggi, oggi, con Arturo Viale - autore di diversi libri interessanti - mi è venuto da pensare ad una storia del Corriere dei Piccoli, pubblicata nel 1958. La storia che da bambino mi è piaciuta di più. Una storia che, per come la ricordo, mi sembra ancora esemplare. Qui allego la prima pagina della puntata di questa storia del 17 agosto 1958. L'ho scansionata a suo tempo grazie all'amico collezionista Bruno Calatroni di Vallecrosia (IM).
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carmenvicinanza · 5 months ago
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Petina Gappah
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Ci sono fatti storici ancora avvolti dal silenzio, in qualche modo anche dalla vergogna. La letteratura serve anche a questo, a interrompere il silenzio.
Petina Gappah, pluripremiata avvocata e scrittrice, definita la voce dello Zimbabwe, scrive in inglese libri ambientati nel suo paese d’origine mentre esercita brillantemente la sua professione di avvocata internazionalista. È la figura legale di riferimento per l’area araba allargata di libero scambio (GAFTA) ad Accra.
La passione per il suo lavoro rimane forte mentre narra dei fallimenti e delle ingiustizie dello Zimbabwe nella speranza che, nonostante l’oscurità, si possa ottenere un cambiamento.
Ha anche scritto per diverse testate internazionali come The Financial Times, The New York Times, The Guardian e Süddeutsche Zeitung, ed è stata editorialista per OmVärlden, la rivista svedese sullo sviluppo e gli affari globali.
È nata in Zambia il 16 giugno 1971, da genitori emigrati dallo Zimbabwe, dove è ritornata quando aveva nove mesi. Dopo l’indipendenza del paese, la sua famiglia si era trasferita a Harare, in una zona prevalentemente abitata da persone bianche bianca, tanto che è stata una delle prime alunne nere della sua scuola elementare. Ha iniziato a scrivere quando aveva dieci anni, il suo primo racconto è stato pubblicato sulla rivista della scuola che frequentava.
Dopo la laurea in giurisprudenza in Zimbabwe, ha conseguito un dottorato in diritto internazionale all’Università di Graz e un master a Cambridge. Successivamente si è trasferita a Ginevra, dove ha iniziato a lavorare come avvocata specializzata in diritto internazionale.
Nel 2009 ha pubblicato il suo primo libro, la raccolta di racconti An Elegy for Easterly, tradotto in diverse lingue, che le è valso diverse prestigiose candidature come opera prima e ha vinto il Guardian First Book Award.
Nel 2010 è tornata ad Harare per tre anni per lavorare al suo primo romanzo, Il libro della memoria che, pubblicato nel 2015, è il testamento immaginario di una donna albina imprigionata nel braccio della morte, che spera in una tregua presidenziale. Il libro ha vinto il Premio McKitterick dalla Society of Authors.
La seconda raccolta di racconti Rotten Row, pubblicata nel 2016, è stata scelta come “Libro del giorno” da The Guardian.
Dal 2017 è stata DAAD Fellow e Writer-in-Residence a Berlino. 
Nel giugno dello stesso anno ha tenuto la conferenza annuale del Journal of Southern African Studies, intitolata Looking for Dr Livingstone’s African Companions, presso la School of Advanced Study dell’Università di Londra. 
Out of Darkness, Shining Light, del 2019, che in italiano è stato tradotto con il titolo Oltre le tenebre, ha vinto i National Arts Merit Awards 2020 per Outstanding fiction book.
Il libro si apre a Chitambo, nell’attuale Zambia, dove David Livingstone è morto nel 1873 e si chiude in riva al mare, a Bagamoyo, di fronte all’isola di Zanzibar. In mezzo ci sono i sessanta giorni di un Cuore di tenebra a rovescio, il racconto di come i suoi attendenti e la cuoca Halima, sfidando la fame e i pericoli, gli sono rimasti fedeli fino all’ultimo, cercando pace per quello strano uomo bianco e una vita migliore per se stessi.
“La storia di David Livingstone, il grande esploratore dell’Africa, ossessionato dalla ricerca delle sorgenti del Nilo, è cosa nota. Ciò che pochi sanno è che il viaggio più incredibile lo ha fatto da morto, quando il suo corpo imbalsamato è stato trasportato per oltre duemila chilometri dall’interno del continente africano fino alla costa, per poter essere sepolto in Inghilterra. Chi erano gli uomini e le donne che lo accompagnarono? Perché lo fecero? Il mio romanzo è nato per restituire un volto e un destino a queste figure dimenticate”.
Petina Gappah ha lavorato con il David Livingstone Birthplace Museum per reinterpretare i Tableaux Pilkington Jackson di Charles d’Orville.
Con la sua scrittura riesce nel difficile compito di rendere luoghi per lo più sconosciuti, con tale intimità e vitalità da farli sentire subito familiari. E dotata di una speciale sensibilità verso la tragedia umana e anche verso la commedia, insita nell’esistenza. Spalanca le porte di un milione di case illuminate e ci permette di guardarci dentro. In ognuna troviamo qualcosa di meraviglioso e strano, compreso un riflesso di ciò che siamo.
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afnews7 · 6 months ago
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In mostra a Catania 70 anni di tv visti da Topolino
CATANIA – Taglio del nastro stamattina, al Palazzo della Cultura di Catania, della mostra “70 anni di TV visti da Topolino”, organizzata per celebrare l’anno in cui cade una ricorrenza importante per la cultura italiana e per gli italiani stessi. L’esposizione, realizzata all’interno dello spazio “ex Scambio libri”, con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Catania, ripercorre…
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