#Diceria dell’untore
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Non si conosce mai chi si vuole, ma chi si deve o chi capita, secondo che una mano sleale ci rimescoli, accozzi e sparigli, disponendo o cassando a suo grado gli appuntamenti sui canovacci dei suoi millenni.
Diceria dell’untore - Gesualdo Bufalino
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Cartolina militare: La poetica struggente di Gesualdo Bufalino. Recensione di Alessandria today. Analisi di Elvio Bombonato
La poesia "Cartolina militare" di Gesualdo Bufalino è un’opera di rara intensità emotiva. In essa l’autore ci trasporta in un universo fatto di ricordi, rimpianti e malinconia, mescolando magistralmente immagini concrete e suggestioni oniriche.
Un capolavoro poetico che esplora il senso di assenza e il dolore del ricordo.La poesia “Cartolina militare” di Gesualdo Bufalino è un’opera di rara intensità emotiva. In essa l’autore ci trasporta in un universo fatto di ricordi, rimpianti e malinconia, mescolando magistralmente immagini concrete e suggestioni oniriche. Con il suo linguaggio evocativo e ricco di sfumature, Bufalino riesce a…
#Metafore#Alessandria today#analisi letteraria#analisi poetica#Argo il cieco#assenza#autori italiani#Autunno#Cartolina militare#Comiso#Critica letteraria#Cultura#Diceria dell’untore#Eleganza stilistica#Emozioni#Gesualdo Bufalino#Google News#grande poesia#introspezione#italianewsmedia.com#Le menzogne della notte#letteratura italiana#letteratura siciliana#linguaggio poetico#Malinconia#Memoria#narrativa italiana#Novecento#opere celebri#opere di Bufalino
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AI, AI, Pavese!
Se ne scrive così spesso, di Cesare Pavese, da credere che ormai anche l'AI/IA ne sappia abbastanza, invece, alla richiesta di visualizzare la lista di romanzi di Cesare Pavese, candidamente mi risponde:
Povero Gesualdo Bufalino, privato all'improvviso del suo romanzo, peraltro pubblicato nel 1981 e lui vivente.
Scritto in piccolo, ChatGPT aggiunge: ChatGPT può commettere errori. Considera di verificare le informazioni importanti. (sic!)
Copiaincollo di seguito il testo dell'immagine sopra, per pura cattiveria: un altro avvertimento a piè di risultato recita infatti: Le chat potrebbero essere esaminate e utilizzate per addestrare i nostri modelli.
Vi immaginate l'AI/IA che si addestra sui suoi stessi risultati sbagliati???
Cesare Pavese è uno dei più importanti scrittori italiani del Novecento, noto per i suoi romanzi che esplorano temi di solitudine, alienazione e la condizione umana. Ecco una lista dei suoi romanzi principali: "Il mestiere di vivere" (1935) – Anche se è più conosciuto come un diario, offre una visione profonda della sua esperienza e della sua arte. "La casa in collina" (1948) – Racconta le esperienze di un uomo che vive in una casa su una collina durante la Seconda Guerra Mondiale. "La luna e i falò" (1950) – Uno dei suoi romanzi più celebri, che narra la storia di un ritorno alle origini e riflette sulla identità e la solitudine. "Tra donne sole" (1950) – Una raccolta di racconti che esplora le difficoltà e le esperienze di diverse donne. "Il carcere" (1949) – Un romanzo che riflette l'esperienza di Pavese durante la sua detenzione politica e le sue riflessioni sul tema della libertà e della reclusione. "Diceria dell’untore" (1962) – Pubblicato postumo, questo romanzo è spesso considerato il suo capolavoro e narra la storia di un malato di tubercolosi in una sanatorio. Cesare Pavese ha scritto anche numerosi racconti e poesie che arricchiscono la sua produzione letteraria. La sua opera è fondamentale per comprendere le dinamiche della letteratura italiana del Novecento.
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Gesualdo Bufalino, Diceria dell’untore
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“Ma io avevo più letto libri che vissuto giorni, nel mio così fuggitivo, così inefficace passaggio lungo le strade degli uomini.”
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"Diceria dell’untore" si potrebbe definire un romanzo in rosso e nero
Il 25 novembre 1981 Attilio Bertolucci così scriveva a Gesualdo Bufalino: «Caro Bufalino, […]. Sono stato, per mezzo di Siciliano, uno dei primi lettori della “”Diceria””: con tutto il sangue che lo macchia, è un’opera che aumenta la nostra vitalità. L’effetto del sangue, meno innocente, del Macbeth di Verdi» <1. Il grande poeta parmigiano indovinava sin da subito un aspetto centrale di…
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#1981#Attilio Bertolucci#Chaime Soutine#danza#diceria#Edward Munch#Gesualdo Bufalino#Ornella Bonarrigo#Oskar Kokoschka#Sellerio#untore#vita
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"Diceria dell’untore" si potrebbe definire un romanzo in rosso e nero
Il 25 novembre 1981 Attilio Bertolucci così scriveva a Gesualdo Bufalino: «Caro Bufalino, […]. Sono stato, per mezzo di Siciliano, uno dei primi lettori della “”Diceria””: con tutto il sangue che lo macchia, è un’opera che aumenta la nostra vitalità. L’effetto del sangue, meno innocente, del Macbeth di Verdi» <1. Il grande poeta parmigiano indovinava sin da subito un aspetto centrale di…
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#1981#Attilio Bertolucci#Chaime Soutine#danza#diceria#Edward Munch#Gesualdo Bufalino#Ornella Bonarrigo#Oskar Kokoschka#Sellerio#untore#vita
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O quando tutte le notti – per pigrizia, per avarizia – ritornavo a sognare lo stesso sogno: una strada color cenere, piatta, che scorre con andamento di fiume fra due muri più alti della statura di un uomo; poi si rompe, strapiomba sul vuoto. Qui sporgendomi da una balconata di tufo, non trapela rumore o barlume, ma mi sorprende un ribrezzo di pozzo, e con esso l'estasi che solo un irrisorio pedaggio rimanga a separarmi... Da che? Non mi stancavo di domandarmelo, senza però che bastasse l'impazienza a svegliarmi; bensì in uno stato di sdoppiata vitalità, sempre più retratto entro le materne mucose delle lenzuola, e non per questo meno slegato ed elastico, cominciavo a calarmi di grotta in grotta, avendo per appiglio nient'altro che viluppi di malerba e schegge, fino al fondo dell'imbuto, dove, fra macerie di latomia, confusamente crescevano alberi (degli alberi non riuscivo a sognare che i nomi, ho imparato solo più tardi a incorporare nei nomi le forme)
Gesualdo Bufalino, Diceria Dell’Untore
Il 15 Novembre del 1920 nasceva a Comiso Gesualdo Bufalino. Quello sopra è l’incipit del suo romanzo più famoso, uno dei capolavori del ‘900 italiano, ispirazione per il nome del mio blog.
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Forse noi, dico la Terra, Cassiopea, Alpha Tauri, quella stella cadente, tutti gli altri corpi e astri che vedi e non vedi, tutti noi, zodiaci e nature, siamo solo miliardi di calcoli nel rene di un corpacciuto animale, la sua colica senza fine, i quagli petrosi del suo difficoltoso smisurato emuntorio; e galleggiamo così, nell'etere e piscio che gli s'impantana per tutti i meati e lo fa gloriosamente ululare di dolore nel silenzio degli spazi eterni. E' quella che chiamano l'armonia delle sfere.
-Diceria dell’untore, Gesualdo Bufalino.
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"Nemesi" di Philip Roth: in attesa di catarsi
“Nemesi” di Philip Roth: in attesa di catarsi
di Benedetta Berio
Philip Roth
Quando è stato dichiarato il lockdown, mi sono ritrovata a stilare la lista dei titoli da leggere o rileggere “ai tempi del Coronavirus” (inizio a detestare quest’espressione): l’ormai inflazionato Decameron, Cecità, La peste, Diceria dell’untore, La maschera della morte rossa e Nemesi di Philip Roth. Quest’ultimo viene citato poco rispetto agli altri libri da…
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#Amazon#America#Bucky Cantor#catarsi#Coronavirus#Covid-19#inquinamento#lockdown#malattia#Nemesi#pandemia#Pastorale americana#Pestilenza#Philip Roth#polio#society#Trump#virus
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È nella notte del tuo cuore che devi perderti, se vuoi ritrovare la luce.
Gesualdo Bufalino - Diceria dell’untore
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Diceria dell’untore, Gesualdo Bufalino
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Un nodo alla gola
Un nodo alla gola
Magari uno si convince che rimanendo qualche giorno tra parentesi, tra il prelievo incombente e la flebo, tra come vanno le analisi e l’incredibile diceria dell’untore che si sussegue tra i boosterati con covid a ciclo continuo, incapaci di capire cosa succede e perché niente più funzioni, che qualcosa possa cambiare, che il semplice passaggio del tempo abbia un qualche effetto. E invece…
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Gesualdo Bufalino
Un mio umile omaggio musicale al grande scrittore siciliano autore del celebre tomo “Diceria dell’untore“. In vendita, per i più lungimiranti, sottoforma di NFT sul mio Opensea – costo 0,04 Ethereum – cliccare per credere:Gesualdo Bufalino Gesualdo Bufalino Gesualdo Bufalino
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Diceria dell’untore
#diceriadell’untore#gesualdo bufalino#bufalino#classici#classici contemporanei#reading#narrative#books#bookstagram
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Ungere
Sempre con la massima solidarietà e affetto per coloro i quali sono nelle zone focolaio, con il nome al blog che mi ritrovo, mi sento di spiegare cosa sia l’untore. Untore infatti è una parola e un concetto presenti solo nella lingua italiana: descrive coloro i quali, durante l’epidemia di peste di Milano nel 1630 furono sospettati di diffondere il contagio ungendo persone e cose con unguenti velenosi; contro di essi si scatenò spesso l’ira popolare e si dette anche corso a persecuzioni giudiziarie. (Enciclopedia Treccani, voce untore).
La peste del 1630, famosa perchè descritta dal Manzoni ne I promessi sposi, secondo il volgo, fu scaturita da oscuri personaggi che ungevano le maniglie delle porte delle case e delle chiese per infettare con il morbo pestilenziale le persone. Tra i famosi untori, si ricordano Guglielmo Piazza, commissario della sanità e Gian Giacomo Mora, barbiere, denunciato da Guglielmo Piazza come fabbricatore dell'unto, condannati dopo spettacolare processo a pena di morte, il 25 o 27 Luglio 1630: sul luogo dell’abbattimento della casa del Mora fu eretta la colonna infame, a ricordo di quell’esecuzione e come avvertimento per gli untori, e che fu il titolo del famoso saggio che lo stesso Manzoni dedicò al caso, smascherandone l’imbroglio giudiziario, nel 1840. Tuttavia la colonna fu demolita nel 1774 e ne rimane solo testimonianza nella lapide che è conservata nel castello Sforzesco.
C’è però, secondo lo studio degli storici, una questione aperta sull’unzione, e riguarda i monatti, gli uomini addetti al ricovero degli appestati e soprattutto al trasporto delle loro salme: erano carcerati, prigionieri politici ma più frequentemente persone che guarite dalla peste ne diventavano immuni. Il loro ruolo era considerato “vitale” e molti percepivano prebende, mazzette e favori. Alcuni studi (tra i più famosi quello di Fausto Nicolini, allievo di Benedetto Croce) ipotizzarono che i monatti per mantenere i privilegi “ungessero” davvero luoghi, soprattutto i banchi delle chiese.
C’è un sinonimo di untore che usiamo molto più spesso, che è pestifero (=portatore di peste) che però nell’uso moderno ha perso il valore sanitario e rimane solo nella sua estensione morale di “cattivo, malvagio, tremendo”.
Per i più curiosi, Diceria dell’Untore è il titolo di un romanzo di Gesualdo Bufalino, pubblicato nel 1981, ma iniziato dallo scrittore siciliano almeno 30 anni prima, con ripetute correzioni, riscritture, ripensamenti. Chi è costretto a casa potrebbe iniziarlo a leggere, vi assicuro che è un libro di una magia presente e vertiginosa.
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