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Guida alla Ricchezza - Consigli di Finanza Personale per Giovani Ambiziosi
Il viaggio verso la ricchezza e la prosperità finanziaria è una strada che molti giovani ambiziosi desiderano percorrere. La finanza personale è un aspetto cruciale per costruire un futuro solido e realizzare i propri sogni. In questa guida, esploreremo consigli pratici e strategie che possono guidare i giovani ambiziosi verso il successo finanziario. Impara a Gestire il Tuo Denaro Il primo…
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PRIMA PAGINA La Notizia di Oggi sabato, 21 settembre 2024
#PrimaPagina#lanotizia quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi milione#euro#patrimoniale#tangente#solo#giungla#crescita#ferma#ursula#kiev#fedelta#allungare#guerra#flop#capire#russia#pure#turismo#leven#vola#irpef
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«l'aggiornamento degli archivi catastali che dovrà includere le proprietà ad oggi non censite e valori catastali rivisti per quegli immobili che hanno conseguito un miglioramento strutturale, a seguito di interventi di riqualificazione finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici».
Se non fossi ideologicamente contrario a tutti gli aumenti di tasse sarei al 100% d'accordo perchè:
Il bonus 110% ha tolto soldi ai poveri per darli ai ricchi, già fare il contrario è inaccettabile figuratevi questo.
Chi si è fidato dello Stato giustamente deve prendersela nel cuculo, così impara. In questo senso una maxi-patrimoniale mirata, sempre al cuculo, sarebbe ancora meglio.
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Un Viaggio nella Storia e nella Cultura di Coimbra
Coimbra, antica capitale del Portogallo, è una città che affascina con il suo richiamo storico e culturale. Il suo legame con l'istruzione e la conoscenza è testimoniato dall'Università di Coimbra, una delle più antiche università d'Europa. Fondata nel 1290, l'università ha formato generazioni di studenti e ha contribuito notevolmente alla cultura e alla scienza portoghese. Questa rinomata istituzione ha reso Coimbra un centro di apprendimento e innovazione, attirando studenti e studiosi da tutto il mondo.
Camminando per le strade di Coimbra, i visitatori possono notare l'influenza dell'università in ogni angolo. Cafè, librerie e spazi pubblici sono animati da discussioni accademiche e da eventi culturali. La città è un luogo dove l'arte e la storia si intrecciano, con monumenti storici e musei che raccontano la ricca eredità di Coimbra. Insomma, Coimbra non è solo una città storica, ma un vero e proprio crocevia di idee e cultura.
Il Monastero di Santa Cruz
Il Monastero di Santa Cruz, situato nel cuore di Coimbra, è una delle gemme storiche più incantevoli del Portogallo. Fondato nel 1131 da monaci cistercensi, questo monastero ha servito non solo come luogo di culto, ma anche come centro culturale e educativo. Oggi, il Monastero di Santa Cruz è riconosciuto come un importante sito patrimoniale e attira visitatori da tutto il mondo. Questo blog post esplorerà la storia, l'architettura e l'importanza del monastero, offrendo uno sguardo più approfondito sulla sua eredità.
Coimbra, una delle città più antiche del Portogallo, è sede di numerosi monumenti storici, ma il Monastero di Santa Cruz si distingue per la sua bellezza architettonica e il suo significato culturale. Iniziamo a scoprire la storia di questo meraviglioso luogo, che ha visto passare secoli di vita spirituale, culturale e intellettuale. Il monastero ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo della città e continua a influenzare le generazioni future. I primi anni e la fondazione
Il Monastero di Santa Cruz fu fondato nel 1131 dai monaci cistercensi, in un periodo critico per la storia portoghese. All'epoca, il Portogallo stava ancora definendo la propria identità nazionale e religiosa. I monaci cistercensi, noti per la loro vita austera e per il lavoro agricolo, contribuirono notevolmente allo sviluppo della regione, introducendo nuove tecniche agricole e pratiche di gestione del suolo. Questa innovazione non solo migliorò l'economia locale, ma creò anche un legame profondo con la comunità circostante.
Fino al XVII secolo, il monastero divenne un centro di formazione per giovani religiosi, e la sua biblioteca raccolse numerosi testi preziosi. Durante il regno di San Ferdinando, il monastero si affermò come un’importante istituzione educativa, contribuendo alla crescita culturale di Coimbra. Questo periodo d'oro ha lasciato un'impronta duratura non solo sul monastero, ma anche sull’intera città. Ristrutturazioni e pacchetti architettonici
Nel corso dei secoli, il Monastero di Santa Cruz subì varie ristrutturazioni e ampliamenti, riflettendo i diversi stili architettonici e le influenze artistiche del momento. La transizione dal romanico al gotico si può osservare attraverso le magnifiche facciate e gli interni meravigliosamente decorati. Oggi, i visitatori possono ammirare le intricate decorazioni, i dettagli scolpiti e le imponenti colonne che caratterizzano il monastero. Un momento significativo nella storia architettonica del monastero si verificò nel XVII secolo, quando venne completata la ristrutturazione barocca. Questa trasformazione portò a interni splendidamente decorati, arricchiti da affreschi e stucchi. I diversi stili architettonici che si intrecciano nel monastero raccontano una storia di evoluzione che riflette non solo le tendenze artistiche del tempo, ma anche la resilienza della comunità religiosa.
L'architettura e le meraviglie visive
L'architettura del Monastero di Santa Cruz è un esempio preminente di come diversi stili possono coesistere in armonia. L’ingresso principale, con la sua facciata romanica, accoglie i visitatori con la sua imponenza. Le porte in legno massiccio e i dettagli decorativi incisi sono solo alcune delle caratteristiche che richiamano attenzione. Man mano che si entra, il chiostro offre un rifugio tranquillo, circondato da colonne eleganti e archi che incorniciano giardini ben curati. Inoltre, la chiesa del monastero è un vero gioiello. Il suo altare maggiore, riccamente decorato, è un esempio perfetto dell'arte barocca portoghese. Le opere d'arte all'interno della chiesa evidenziano la devozione dei monaci e il ricco patrimonio religioso di Coimbra. Ogni angolo del monastero racconta una storia, trasmettendo un senso di pace e contemplazione che affascina i visitatori.
Un patrimonio culturale Oltre alla bellezza architettonica, il Monastero di Santa Cruz custodisce una vasta collezione di opere d'arte e manufatti storici. La biblioteca monastica, rinomata per la sua collezione di manoscritti e libri antichi, è un tesoro per studiosi e appassionati di storia. Questa biblioteca rappresenta un pilastro fondamentale della comunità intellettuale di Coimbra, riflettendo l'importanza del sapere e della cultura nel corso dei secoli.
L'importanza del monastero va oltre l'aspetto religioso e culturale; esso racchiude il patrimonio collettivo della città di Coimbra. Ogni anno, il monastero ospita eventi culturali, mostre e concerti, dimostrando come passato e presente possano convivere in armonia. I visitatori non solo possono esplorare la storia del monastero, ma anche partecipare a una serie di attività che promuovono l'arte e la cultura locale.
L'Università di Coimbra: la Cappella di São Miguel e la Biblioteca Joanina
L'Università di Coimbra, fondata nel 1290, è una delle istituzioni accademiche più antiche e prestigiose del mondo. Situata nella storica città di Coimbra, in Portogallo, questa università non è solo un luogo di apprendimento, ma anche una testimonianza vivente della ricca storia culturale del paese. Ogni anno, migliaia di studenti e visitatori si recano a Coimbra per esplorare il suo campus, ricco di eleganti architetture, straordinarie biblioteche e importanti luoghi di culto.
In questo contesto, la Cappella di São Miguel e la Biblioteca Joanina spiccano come due gemme straordinarie. La Cappella di São Miguel, situata all'interno dell'Università, rappresenta una fusione di arte e spiritualità, mentre la Biblioteca Joanina, un autentico scrigno di conoscenza, è uno dei luoghi più iconici della vita accademica del Portogallo.
La Cappella di São Miguel: un faro di spiritualità e arte
La Cappella di São Miguel è una delle aree più significative dell'Università di Coimbra. Costruita nel XVIII secolo, questa cappella è dedicata a San Michele, l'arcangelo noto per la sua protezione e guida. La sua architettura barocca cattura immediatamente l'attenzione dei visitatori. L'interno è riccamente decorato con affreschi e opere d'arte che riflettono l'importanza religiosa e culturale del luogo.
Inizialmente, la cappella serviva come luogo di culto per gli studenti e il personale dell'università. Attraverso i secoli, ha mantenuto la sua funzione religiosa, divenendo anche un importante luogo di celebrazione degli eventi accademici. La sua bellezza architettonica e i dettagli artistici la rendono un punto di riferimento non solo per gli studenti ma anche per i turisti che desiderano approfondire la storia culturale di Coimbra.
Un luogo di celebrazione e rituale La Cappella di São Miguel non è solo un luogo di bellezza, ma anche uno spazio vivo di rituali e celebrazioni. Ogni anno, gli studenti dell'Università di Coimbra partecipano a diverse cerimonie religiose all'interno della cappella. Durante l'iniziazione e altre celebrazioni importanti, la cappella diventa un centro di socializzazione e spiritualità, unendo gli studenti in un'esperienza condivisa di fede e tradizione.
Inoltre, la cappella ospita concerti e altri eventi culturali, attirando artisti e musicisti da tutto il Portogallo. Questa vivacità contribuisce a creare un'atmosfera dinamica, in cui la storia e la modernità si intrecciano, rendendo la cappella un luogo di grande significato sia per gli studenti che per i visitatori.
La Biblioteca Joanina: un tesoro di conoscenza
La Biblioteca Joanina, costruita nel XVIII secolo, è uno dei tesori più preziosi dell'Università di Coimbra. Questa biblioteca non è solo un luogo di studio, ma è anche un capolavoro architettonico che affascina i visitatori con il suo design barocco. Il grande atrio, con soffitti decorati e scaffali in legno pregiato, trasmette un senso di grandezza e sacralità. Oltre ad essere una biblioteca, è un'opera d'arte a tutti gli effetti.
Inoltre, la Biblioteca Joanina ospita una vasta collezione di libri antichi e manoscritti rari, molti dei quali risalgono al periodo della fondazione dell'Università. Non sorprende che qui si trovi una delle più importanti raccolte di testi del Portogallo, un patrimonio inestimabile per gli studiosi e gli appassionati di storia.
Un centro di studio e ricerca La Biblioteca Joanina non è solo un luogo dove si conservano libri; è anche un attivo centro di studio e ricerca. Gli studenti e i ricercatori possono accedere a questo spazio per approfondire le loro ricerche, perstudiare libri rari e per interagire con esperti di vari settori. Le numerose iniziative promosse dalla biblioteca, tra cui conferenze, mostre e laboratori, hanno reso questo spazio un punto di riferimento per la cultura e l'istruzione a Coimbra.
In un'epoca in cui la digitalizzazione sta cambiando il modo in cui accediamo alla conoscenza, la Biblioteca Joanina si impegna a mantenere viva la tradizione del libro stampato. La bellezza dei suoi volumi antichi e la loro rara fragranza attirano ogni anno numerosi visitatori, desiderosi di immergersi in un'atmosfera di scoperta e meraviglia. Read the full article
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a Gestione Patrimoniale di Bitget conclude il marzo un APR del 10%
I prodotti Gestione Patrimoniale di Bitget hanno completato il regolamento per il marzo 2024 e i relativi proventi sono stati distribuiti sul tuo conto spot. Gli APR sono i seguenti:
- USDT - Crescita Costante: 9.2%
- USDT - Rendimento Potenziato: 10%
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Citi riscopre Banco Bpm dopo un periodo di sospensione
Citi consiglia il titolo Banco Bpm. Acquistare il titolo «alla luce dell'interessante rendimento del capitale: circa il 16% nei prossimi 12 mesi, delle opportunità offerte dalle società prodotto per sostenere la redditività in un contesto di tassi in calo, della resilienza della qualità del credito, e il management ha dimostrato una comprovata esperienza nel ridurre i rischi, e delle opportunità derivanti da un potenziale consolidamento: vediamo Banco Bpm potenzialmente sia come target sia come predatore, con opportunità per gli investitori in entrambi gli scenari», spiega Citi. «Data la sua distribuzione in franchising, la struttura della fabbrica di prodotto/la diversificazione dei ricavi e il solido capitale, Banco Bpm potrebbe essere un potenziale target. Ma, date le sue attuali dimensioni, Banco Bpm può trarre vantaggio dall'acquisizione di alcuni istituti simili e, a seconda del capitale, dall'ottimizzazione dei costi, dalle sinergie tra società prodotto e dalla valutazione relativa, ciò può rappresentare un'opportunità. Unicredit o Mps potrebbero essere considerati potenziali partner, meno per Bper Banca», indica Citi. A proposito di capitale, Banco Bpm ha una solida posizione patrimoniale che può resistere ai prossimi requisiti normativi e consentire un maggior ritorno del capitale. «Prevediamo un coefficiente patrimoniale Cet1 del circa 13,9% nel 2026. Nel nostro modello, ipotizziamo un payout totale del circa il 70%, sia tramite buyback che dividendo cash. Banco Bpm ha introdotto un dividendo interim dal 2024, 0,55 miliardi di euro, e questo, oltre al dividendo cash del 2023, implica un rendimento del circa il 16% nei prossimi 12 mesi. Ipotizziamo anche che Banco Bpm introduca un buyback dall'anno prossimo e, basandoci sulle nostre stime, il rendimento del gruppo si stabilizzerà intorno al 12% nel periodo 2025-2026, con una distribuzione totale di circa 3 miliardi nel periodo 2024-2026, circa il 35% della capitalizzazione di mercato attuale», stima Citi. L'obiettivo dell’istituto è di circa 4 miliardi per il periodo 2023-2026 e siamo sostanzialmente in linea con l'obiettivo della banca. Banco Bpm ha anche un solido buffer di capitale: oltre 500 bps nel quarto trimestre del 2023 e obiettivo di 470-500 bps nel 2026. Dato che l'obiettivo del management è significativamente superiore al requisito normativo, non vediamo la distribuzione pianificata a rischio, anche alla luce della recente consultazione sul buffer sistemico italiano». Nel piano recente Banco Bpm ha aumentato il focus sulla diversificazione dei ricavi, definito i suoi accordi/partnership e ha internalizzato alcune attività (ad esempio, assicurazioni sulla vita). «Dal nostro punto di vista, questo sarà uno dei principali motori di crescita nei prossimi anni e dovrebbe compensare la pressione sui ricavi derivante dalla diminuzione del margine di interesse» con i tassi attesi calare. Banco Bpm ha anche firmato un accordo nel settore dei pagamenti, che potrebbe generare ulteriori benefici a livello patrimoniale e crescita potenziale (30 milioni in più per le commissioni di distribuzione nel 2026 rispetto al 2023). «Ci aspettiamo che i ricavi non margine di interesse rappresentino circa il 45% dei ricavi totali entro il 2026, rispetto al circa 38% nel 2023, e vediamo questo come un fattore chiave di differenziazione del Banco rispetto ai competitor. Abbiamo stime più alte di quelle del consenso del 3% sui ricavi da commissioni», precisa Citi. Lo stock di crediti deteriorati (Npl) lordi di Banco Bpm è diminuito significativamente da 30 miliardi di euro alla fine del 2016 a 3,8 miliardi nel quarto trimestre del 2023, con ulteriori 0,7 miliardi di derisking previsti entro il 2026 e un obiettivo di 3,5 miliardi. Mentre il costo del rischio era di circa 53 bps nel 2023 e il management ha previsto un costo del rischio di 45 bps nel 2026. Read the full article
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/03/fedez-il-codacons-fa-marcia-indietro-e.html Stavolta (e non è la prima) il CODACONS (sigla che sta per Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) è stato costretto a una mezza ritirata, togliendo il comunicato stampa con le gravi accuse di evasione fiscale e altro al rapper milanese Fedez, sulla cui situazione patrimoniale ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza, porgendo le proprie scuse ai suoi legali. Ma cos'era successo esattamente, e perché l'associazione ce l'ha tanto con lui? Proviamo a ricostruire la vicenda. Il Codacons contro Fedez e le scuse dopo il ritiro delle accuse Nel comunicato rimosso si accusava il signor Federico Lucia in arte Fedez e la società della sua famiglia di evasione fiscale e di non meglio precisate e alquanto inquietanti "trame oscure". Il tutto partendo da una vecchia affermazione di Fedez, in piena pandemia, di essere nullatenente, visto che non aveva alcun bene intestato a se stesso ma solo alla sua famiglia. Questo febbraio, in piena bagarre mediatica intorno a Fedez e Chiara Ferragni, il Codacons ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza perché verificasse la trasparenza di queste società. In risposta è intervenuto l'ufficio legale di Fedez. Nella lettera inviata dal presidente del Codacons Carlo Rienzi ai legali del cantante, si chiarisce che non era intenzione dell'associazione "accusare Fedez di evasione fiscale né di altre condotte non lecite". A seguire il lunghissimo testo integrale, pubblicato sul sito del Codacons in cui l'associazione fa in parte marcia indietro ma ribadisce il proprio diritto a indagare (le sottolineature sono nostre e il legalese è loro): Cari Colleghi, Abbiamo letto con la massima attenzione la Vs. diffida e vogliamo precisare quanto segue. In primo luogo il motivo per il quale l’associazione ha pubblicato il comunicato in questione è legato alle stesse iniziative del Sig. Fedez in cui lui stesso ha parlato delle modalità attraverso le quali gestisce i suoi patrimoni (ricordiamo sul punto, ad ogni buon conto, la seguente dichiarazione pubblica: “non ho intestato nulla a nome mio e dunque sono tecnicamente nullatenente perché è tutto intestato alle società della mia famiglia, come avviene per molti imprenditori e imprenditrici di questo paese.”). A tal riguardo sicuramente non vi sfuggirà la considerazione secondo la quale il Vs. assistito è un personaggio pubblico con rilevanza pubblica. Lo stesso discorso sarebbe valso se determinate esternazioni fossero state proferite da un Ministro. Il Sig. Fedez ha un seguito che inevitabilmente lo rende influente sul pubblico e, come tale, inevitabilmente, si espone ancor di più ad eventuali critiche, riflettori puntati e controlli. Atteso che il Sig. Fedez si rivolge a milioni di persone va da sé che lo stesso, al pari degli altri personaggi di rilevanza pubblica, debba essere cristallino e trasparente perché si rivolge, appunto, a milioni di giovani di cui spesso e volentieri è preso come modello di vita e di crescita. Vogliamo ricordare, sul punto, come fu l’allora Premier Giuseppe Conte ad incaricare il Sig. Fedez e sua moglie a sensibilizzare, attraverso le proprie stories, i giovani ad indossare la mascherina nel corso dell’emergenza pandemica proprio per il seguito di cui gli stessi possono fregiarsi. Non vi sfuggirà altresì la funzione del CODACONS che, si rammenta, è associazione di consumatori che ha tra i propri fini statutari il diritto di presentare esposti alle autorità relativamente a fenomeni di rilevanza sociale. (...) Dunque il diritto di informazione e di critica rientra tra le funzioni specifiche statutarie dell’associazione che persegue la trasparenza assoluta nei comportamenti dei contribuenti. Diritto di critica qualificato del CODACONS che è stato espressamente riconosciuto, fra le tante pronunce, dalla Corte di Cassazione, Sez. V penale: “La Corte d’Appello avrebbe dovuto limitarsi a riscontrare il nucleo di verità incontestato insito nei comunicati Codacons, pertinente alla materialità dell’investimento effettuato presso la società Lehman ed alla sussistenza di legami familiari tra la parte lesa e Terenzio Cugia, provvisto di un ruolo gestionale preminente presso la società emittente dei titoli acquistati dalla Siae, concretizzando l’esercizio del diritto di critica la manifestazione di interrogativi in proposito, sia pure in forma ironica e allusiva. Ciò tanto più considerata la funzione del Codacons, ente preposto a tutela delle esigenze dei consumatori. Sulla scorta delle considerazioni fin qui esposte si deve pertanto procedere all’annullamento della sentenza impugnata perché il fatto non costituisce reato”. (Cassazione penale sez. V, 25/01/2017, (ud. 25/01/2017, dep. 14/03/2017), n.12265). Dunque il CODACONS ha un diritto di critica più ampio rispetto all’italiano medio. Posto quanto sopra, attesi i suddetti scopi statutari del CODACONS, ci permettiamo di ribadire come sia indubitabile che un fatto del genere, ovvero l’amministrazione di un ingente patrimonio attraverso diverse società che sono state oggetto di diverse operazioni, potrebbe condurre ad una, ancorchè non voluta, elusione fiscale (non evasione) che potrebbe impedire o rendere arduo alle Autorità l’accertamento dei redditi. Dopo tutto questo vorremmo precisare che non era nostra intenzione assolutamente di accusare il Sig. Fedez né di evasione fiscale né di altre ipotesi che possano sussumersi in fattispecie penalmente rilevanti o fiscalmente rilevanti. Piuttosto era nostra intenzione limitarci ad una semplice esposizione dei fatti. Vi sarà senz’altro noto, e non vogliamo di certo insegnarvelo noi, che, ai sensi del combinato disposto degli artt. 684 c.p. e 114 e 329 c.p.p., l’esposto alle Autorità non è un atto coperto dal segreto e di cui sia vietata la pubblicazione a mezzo stampa non essendo un atto formato dal P.m. nel corso delle indagini e sottoposto dunque al segreto (“Ai fini dell’integrazione del reato di pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale, non rientra nel divieto di pubblicazione di cui all’art. 114 c.p.p. una denuncia presentata al pubblico ministero o alla polizia giudiziaria, in quanto non atto di indagine compiuto da costoro.” Cassazione penale , sez. I , 02/02/2017, n. 21290). Posto dunque che da parte nostra, si ribadisce, non vi era alcun intento accusatorio, se il Sig. Lucia ha avuto tale impressione noi ci scusiamo e sicuramente toglieremo questo comunicato dal sito web. Inoltre valuteremo, dopo avere ricevuto il parere che stiamo chiedendo oggi stesso all’Agcm e all’Agenzia delle Entrate, per maggiore trasparenza e chiarezza dei nostri scopi sociali, se pubblicare integralmente l’esposto. Quindi ci scusiamo per l’equivoco e per gli eventuali toni utilizzati. Vi salutiamo con cordialità E vi invitiamo alle prossime iniziative del CODACONS, come doveroso, che avranno ad oggetto il Vostro assistito”. Riassumiamo per chi non avesse avuto la pazienza di leggere tutto il papiro: è pieno diritto del Codacons fare esposti e portare all'attenzione eventuali comportamenti scorretti di personaggi che abbiano una forte influenza sul pubblico, specialmente giovanile, ma che nonostante questo non si trattava di un attacco ad personam a Fedez e ai suoi, ma di un invito a verificare con particolare attenzione una situazione patrimoniale complessa, affidata in gestione a diverse società per cui si potrebbe anche verificare un'elusione (e non evasione) fiscale. Insomma fate voi, fatto sta che il comunicato stampa precedente è stato rimosso e le scuse sono state porte. Finirà qua? Certo che no, visto che il CODACONS aggiunge le seguenti parole: Apprendiamo del comunicato diffuso oggi da Fedez dove finalmente il rapper sembra capire che l'esposto alla Fiamme Gialle era un atto doveroso per il Codacons. Considerata la sua "coda di paglia", con la nostra lettera abbiamo anche infornato Fedez che noi non siamo soliti offendere nessuno, ma andremo a fondo per accertare che uso fa di tutte quelle società.
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First Cisl,'tassi spingono utili banche,17 miliardi a soci
I tassi alti spingono gli utili delle banche italiane nei bilanci 2023 con un deciso aumento (+45%) del margine di interesse che permette agli azionisti di incassare 17 miliardi di euro tra dividendi e buyback. L’analisi del sindacato bancario First Cisl sui primi cinque gruppi italiani sottolinea la crescita dell’utile da 11,5 a 20,7 miliardi di euro, una solidità patrimoniale che si rafforza e…
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11 ago 2023 18:15
OTTENERE UN MUTUO: MISSIONE SEMPRE PIU’ IMPOSSIBILE – LA BCE LANCIA L'ENNESIMO ALLARME SULLA CONTRAZIONE DEL CREDITO IN ITALIA: RICEVERE PRESTITI DALLA BANCHE PER FAMIGLIE E IMPRESE È SEMPRE PIÙ COMPLICATO A CAUSA DELL'INASPRIMENTO DEI CRITERI (E INFATTI LA DOMANDA DI MUTUI È IN CASO DA 5 TRIMESTRI) – LA TASSA SUGLI EXTRA-PROFITTI RISCHIA DI PROVOCARE UN ULTERIORE CREDIT CRUNCH, PERCHÉ L'IMPOSTA VA CALCOLATA SULL'INCREMENTO DEL MARGINE DI INTERESSE. OVVERO SOPRATTUTTO SULL'ATTIVITÀ DI CREDITO... -
Estratto dell’articolo di Giuliano Balestreri per “la Stampa”
Da un lato corrono di tassi d'interesse su prestiti e mutui, dall'altro crollano le domande di credito di famiglie e imprese. Un circolo vizioso che rischia di zavorrare ulteriormente l'economia italiana fiaccata dall'inflazione e dal crollo della manifattura tedesca.
A lanciare - l'ennesimo - allarme sulla contrazione del credito è la Banca centrale europea nel suo bollettino mensile, dove sottolinea come i criteri per la concessione di prestiti a famiglie e imprese abbiano registrato un ulteriore inasprimento, dal momento che le banche nutrono maggiori timori circa i rischi a cui è esposta la clientela e sono meno disposte a sostenerli.
Le condizioni di finanziamento più restrittive rendono, dunque, l'acquisto di abitazioni meno accessibile e meno appetibile come investimento con la conseguenza che la domanda di mutui è calata per il quinto trimestre consecutivo.
Una posizione condivisa anche dalla presidente di Banca Etica, Anna Fasano, secondo cui, inoltre, la tassa sugli extra-profitti delle banche, che colpisce le attività tipiche come l'erogazione del credito, rischia di provocare un ulteriore credit crunch, […] e colpisce in modo sproporzionato chi distribuisce dividendi e chi destina gli utili al rafforzamento patrimoniale per concedere più prestiti.
«Calcolare la tassa straordinaria sull'incremento del margine di interesse - dice Fasano - significa identificare come base di tassazione l'attività tipica della banca: l'intermediazione e l'erogazione del credito, con l'effetto di inibire gli istituti a rafforzare questa attività e spingerli a mettere energie e risorse nella distribuzione di servizi vari e nell'attività di trading anche speculativo - ad esempio i crediti da bonus fiscali - i cui risultati non vengono colpiti. In questo modo, provocherà ulteriore credit crunch».
Anche perché la Bce non ha alcuna intenzione di mollare la presa sulla stretta monetaria: l'incertezza - avverte nel suo bollettino - è ancora molto alta sia sul fronte dei rincari che su quello della crescita.
[…] Certo, a luglio, l'inflazione è calata al 5,9% rispetto al 6,4% di giugno, ma da Francoforte gli economisti vedono troppi venti contrari. Di conseguenza, le prospettive per la crescita economica e l'inflazione restano «estremamente incerte». […]
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Investire in Bitcoin - Come Trovare Il Momento Giusto
Investire in Bitcoin – Il Momento Giusto Il Bitcoin è una criptovaluta che ha attirato l’attenzione di molti investitori negli ultimi anni. Tuttavia, decidere quando investire in Bitcoin può essere difficile. In questo articolo, esploreremo le strategie chiave per capire quando è il momento giusto per investire in Bitcoin. Monitorare il mercato delle criptovalute La prima cosa da fare è…
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#Bitcoin#Crescita patrimoniale#Criptovalute#crypto#finanza digitale#guadagno finanziario#Investimenti#Mercato finanziario#Opportunità finanziarie#strategie
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Liguria Digitale: pubblicato il bilancio positivo del 2022
Liguria Digitale: pubblicato il bilancio positivo del 2022 . É stato approvato all’unanimità dall’assemblea dei soci di Liguria Digitale il bilancio 2022. Quello appena concluso si è confermato come un anno di crescita per la società informatica in-house di Regione Liguria, che ha ottenuto risultati significativi, in linea con quelli degli anni precedenti. Il 2022 si chiude con un risultato netto positivo pari a circa 1,365 milioni di euro, un valore complessivo della produzione di circa 87 milioni (+9% rispetto all’anno precedente), un valore della produzione industriale (al netto delle forniture a rimborso) di 71,8 milioni di euro (+10% rispetto al 2021) e un margine operativo lordo pari a circa 10,5 milioni di euro. Nel corso del 2022 la società ha effettuato investimenti per un importo complessivo di circa 2,4 milioni di euro, di cui circa 600 mila euro per il completamento della seconda fase del piano strategico di investimenti infrastrutturali digitali. Si rafforzano la solidità e la stabilità patrimoniale e finanziaria della società che a fine 2022 registra un patrimonio netto di circa 17,3 milioni di euro, una posizione finanziaria netta positiva e l’assenza di indebitamento bancario, in linea con il dato rilevato al 31 dicembre 2021. “Il 2022 è stato un anno contraddistinto dal raggiungimento di importanti risultati – commenta l’amministratore unico di Liguria Digitale Enrico Castanini – e dal consolidamento delle scelte strategiche orientate prima di tutto alle infrastrutture digitali e alla loro sicurezza, in coerenza con il quadro regionale e nazionale. Tutto ciò dimostra il grande lavoro svolto dalla nostra azienda. Il trend positivo di questi anni è ulteriormente avvalorato dal conseguimento del Premio Industria Felix, prestigioso riconoscimento ottenuto da Liguria Digitale come miglior impresa di servizi innovativi in Liguria per i risultati di bilancio 2021, conferito da Industria Felix Magazine. Mi piace sottolineare anche il dato della forza lavoro e le sue ricadute in termini di occupazione giovanile e femminile: oggi gli under 35 in Liguria Digitale sono il 23% mentre le donne sono il 45%. Importante anche la componente proveniente da altre nazioni, che oggi vede rappresentati ben 16 paesi da 4 continenti diversi”.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Sfruttando una campagna di disinformazione mediatica senza precedenti e unicamente focalizzata sull’Ucraina, il nostro Governo ha gettato la maschera. Il Consiglio dei ministri (...) ha certificato una crescita quasi dimezzata (e) il cosiddetto worst case scenario: con lo stop al gas russo, il Pil al massimo toccherà lo 0,7% quest’anno. E con il Financial Times che ha debitamente raccontato e dettagliato il ruolo di Mario Draghi nell’imposizione del congelamento delle riserve della Banca centrale russa, state certi che se Mosca avanzerà un colpo da utilizzare come rappresaglia diretta lo terrà in serbo per l’Italia. Domandina: in attesa del default russo, come pensate che si potrà mantenere la dinamica debito/Pil (...), se la crescita vivesse quello strapiombo? Bravi, si taglia con il machete. Perché il Consiglio dei ministri è stato chiaro: a conti fatti, ballano solo 5 miliardi da investire per il sostegno a famiglie e imprese. Esauriti quelli, occorrerà nuovo deficit. Ma per ora, palazzo Chigi ha escluso un altro scostamento. Per due ragioni. Primo, lo ha deciso l’Europa da cui dipendiamo totalmente. Secondo, quell’arma la si vuole tenere in fondina in caso proprio di massimo scenario avverso rispetto alle forniture di gas russo. In quel caso, l’Europa – lungi dal ricorrere a emissioni di guerra comuni per finanziare gli Stati – darà il suo assenso a nuovo indebitamento, salvo l’imposizione di condizionalità. Tramite il nuovo Mes, la cui ratifica arriverà prima dell’estate. E signori, il fatto che la situazione stia precipitando lo conferma il fatto che il Governo stia pensando alla fiducia sulla delega fiscale, di fatto un unicum assoluto a livello di svuotamento dei poteri e delle prerogative del Parlamento. I partiti non discuteranno nulla su materie esiziali, poiché a detta di Mario Draghi la situazione attuale impone un regime di unità nazionale come per il Covid. Ed ecco che dentro quella delega potrebbero materializzarsi tante piccole patrimoniali, dalla casa ai Bot: insomma, un bagno di sangue. Una vera e propria patrimoniale di guerra, cui nessuno potrà opporsi: perché, appunto, c’è la guerra. E chi oserà dire qualcosa sarà bollato dalla stampa asservita di intelligenza con il nemico e alto tradimento. E quando l’uomo che avrebbe orchestrato con Janet Yellen il trappolone contro la Bank of Russia arriva a evocare il ricatto morale del condizionatore acceso, operando in modalità desiderio di Miss Italia (le quali, si sa, vogliono sempre la pace nel mondo) più che da statista, meglio mettersi l’animo in pace. Doveva essere commissariamento e lo sarà. Anzi, lo è già. Tutt’intorno, la Spoon River di aziende raccontata nel pezzo di ieri, visto che i 5 miliardi messi a disposizione dal Consiglio dei ministri rappresentano un singolo bicchiere d’acqua fresca per un esercito di disidratati.
https://www.ilsussidiario.net/news/spy-finanza-mes-e-patrimoniale-la-strada-gia-tracciata-per-litalia/2320493/
... next to come ...
Draghi m’ha fatto ricredere su Monti: credevo il secondo fosse il peggio del peggio, ma come sempre Roma batte Milano a mani base in quanto a cialtronaggine autolesionista nel nome del papa re Europa.
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Tirate fuori i soldi, evasori fiscali di Francesco Cancellato Tirate fuori i soldi, altro che nessuno si salva da solo. Perché tra eurobond, piani da 2,2 miliardi di dollari, deroghe ai patti di stabilità, necessari a combattere la pandemia di coronavirus e la crisi economica che ne seguirà, nessuno ha ancora chiesto la cosa più ovvia del mondo: che le grandi multinazionali paghino le tasse che non hanno mai pagato. Due cifre, sperando di non annoiare nessuno: in Italia, ogni anno, il 19% dei profitti d’impresa prende il volo verso la Svizzera, l’Olanda, l’Irlanda, il Lussemburgo e da lì verso le Isole Vergini, le Isole Cayman o il Maryland. Parliamo, in moneta sonante, di circa 24 miliardi di profitti nella sola Italia, che diventano 200 miliardi nella sola Europa, che diventano circa 600 miliardi in tutto il mondo. Tutte stime che non tengono conto dei patrimoni privati, per la cronaca: nei fatti, l'esatto ammontare di tutta la ricchezza sottratta al fisco è pressoché incalcolabile È una sottrazione di ricchezza, questa, che non ha alcun fondamento etico, nemmeno per il più strenuo difensore del libero mercato: se produci in Italia, usi i servizi italiani e fai profitti in Italia dovresti pagare le tasse in Italia. Se non lo fai, la competizione è sleale. Punto. Che esistano Paesi come l’Olanda – tanto per ricordare chi sta facendo le barricate contro gli Eurobond – che consentono alle imprese di non pagare un centesimo di imposte dovute semplicemente offrendo loro di aprire ad Amsterdam una casella postale è semplicemente un nonsense, in un Europa che si definisce unita e solidale. Ancora: che esista un mondo imprenditoriale fatto di giganti tecnologici ed eccellenze del made in Italy che anche in un momento del genere faccia finta di niente è altrettanto surreale. Che nessuno, dai governi nazionali sino a Ursula von del Leyen, Christine Lagarde e Mario Draghi, si ricordi di questo “insignificante” dettaglio, mentre issa barricate contro ogni ipotesi di tassa patrimoniale, non è in nessun modo accettabile. È un discorso che le generazioni più giovani dovrebbero porsi, in primo luogo. Anche per risolvere a questa crisi, infatti, si attingerà al loro salvadanaio, creando ulteriore debito pubblico che impoverirà gli Stati di domani, le sanità di domani, i sistemi di istruzione di domani. Nel caso dell’Italia, il mix tra mancata crescita e aumento del debito, peraltro, potrebbe raggiungere livelli difficilmente sostenibili, minacciando la tenuta stessa dei conti pubblici e la permanenza del Paese nell’eurozona. Il tutto, mentre i super ricchi di oggi fanno spallucce coi soldi al fresco di Zurigo, o al caldo delle Cayman, sperando che nessuno si ricordi di loro. Nessuno si salva da solo, dice Francesco, e siamo tutti d’accordo. Ma allora, se permettete, cominciamo da qui: che ognuno paghi le tasse che deve pagare, e le paghi nel Paese in cui le deve pagare. Magari è la volta buona che ci salviamo davvero.
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Banca Monte dei Paschi di Siena ha chiuso il 2023 con un utile di 2.052 milioni di euro
Banca Monte dei Paschi di Siena torna a pagare il dividendo dopo tredici anni, con due anni di anticipo rispetto al piano. La proposta del cda, si legge in una nota, è di 0,25 euro per azione, per un monte dividendi di 315 milioni di euro. I risultati hanno messo il turbo al titolo, che in avvio di contrattazioni a Piazza Affari saliva del 7%. I rischi legali Mps ha chiuso il quarto trimestre dell’anno con un utile di 1.123 milioni di euro, che ha contribuito in maniera determinante al risultato annuale di 2.052 milioni di euro. Nel quarto trimestre la banca ha beneficiato di 466 milioni di euro di rilasci netti di accantonamenti su fondi rischi e oneri, legati al venir meno dei rischi legali, e di un positivo effetto netto delle imposte per 339 milioni, per un totale di 805 milioni. La situazione patrimoniale Nonostante il ritorno alla cedola con due anni di anticipo rispetto al piano, con 315 milioni di euro che verranno distribuiti agli azionisti, Mps continua a rafforzare la propria situazione patrimoniale che si pone - sottolinea la banca in una nota - «ai vertici del sistema» e testimonia la capacità di Siena di generare «un’organica profittabilità sostenibile». L’indicatore di solidità patrimoniale Cet 1 ratio fully loaded sale al 18,1%, in crescita di 248 punti base anno su anno. I ricavi Al 31 dicembre 2023 il gruppo ha realizzato ricavi complessivi per 3.797 milioni di euro, in aumento del 21,7% rispetto all’anno precedente. Tale dinamica è da ricondurre alla crescita del margine di interesse, sottolinea la nota di Mps, che beneficia, sul fronte degli impieghi, «dello scenario favorevole dei tassi, in un contesto di attento presidio del costo della raccolta». Il positivo andamento del margine di interesse ha più che compensato il minor contributo delle commissioni nette (registrato soprattutto sui proventi della gestione del risparmio, in ragione del mutato scenario di mercato) e delle altre componenti di ricavo. I ricavi del quarto trimestre 2023 ammontano a 993 milioni di euro, in crescita rispetto al trimestre precedente (+4,1%) trainati dalle commissioni nette (+5,9%) a fronte di un margine di interesse pressoché stabile. Il risultato operativo lordo del gruppo è pari a 1.954 milioni di euro, quasi raddoppiato rispetto al risultato di 1.012 milioni di euro registrato al 31 dicembre 2022. Il risultato del quarto trimestre (pari a 508 milioni di euro), è sostanzialmente in linea con il trimestre precedente (pari a 509 milioni di euro). Read the full article
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