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#Compagnia di danza Virgilio Sieni
scenariopubblico · 1 year
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#FICFest: 9 maggio
***English Below***
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La scena si è aperta con due spettacoli che hanno condiviso la terza serata del #FICFest: T.R.I.P.O.F.O.B.I.A. e Cu’ mancia fa muddichi.
Nel foyer di Scenario Pubblico, prima dell’inizio della performance, ci siamo domandati cosa questi titoli stessero suscitando nella mente degli spettatori, ricevendo diversi riscontri a caldo. Quello che ci ha colpito di più è stato: <<Uno spettacolo che ti ipnotizza>>.
T.R.I.P.O.F.O.B.I.A.  è una creazione della Compagnia IVONA, di cui Pablo Girolami è direttore artistico e coreografo, interpretata dai danzatori Guilherme Leal e Lou Thabart.
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❓❓MA COS’È LA TRIPOFOBIA?❓❓
La tripofobia è la paura dell’uomo nei confronti di gruppi irregolari di piccoli buchi o protuberanze. La creazione si ispira a questa peculiare paura, che ha portato altre suggestioni come, ad esempio, l’immagine del rospo del Suriname. Quest’ultimo, nel processo di creazione, ha determinato la scelta di utilizzare in scena delle coppette che i danzatori applicano sul proprio corpo durante la performance; concretizzando fisicamente la paura.
L’obiettivo della performance è quello di partire dalla tripofobia per indagare l’irrazionalità della mente e il comportamento dell’uomo nei confronti delle paure. Uno spettacolo, infatti, che lascia appesi ad un filo di tensione conducendo tutto il pubblico, in maniera incisiva, a confrontarsi con il ricordo delle sensazioni che nascono dalle proprie paure.
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È presente una straordinaria attenzione al dettaglio che possiamo ritrovare nelle qualità di movimento usate, come: staticità e compulsività, fluidità e convulsione. Anche nel disegno luci, un quadrato bianco proiettato sul pavimento, è possibile cogliere particolari minuziosi. Entrare all’interno del quadrato luminoso, infatti, significa mettersi in contatto con le proprie paure.
Cu’ mancia fa muddichi
è il titolo della seconda performance, un proverbio della tradizione siciliana legato al concetto: chi fa delle azioni commetterà degli errori… dove errore può essere sinonimo di possibilità, produttività, crescita.  
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La creazione è di Dario Rigaglia, giovane artista di origine siciliana, nominato da Danza&Danza Miglior Ballerino Italiano all'Estero 2016, vincitore del bando ACASA 2022/2023. Per il #FICFest ha portato in scena la sua prima produzione come coreografo e danzatore.
Lo spettacolo si è aperto con una registrazione di un breve testo pronunciato da Rigaglia, dove emerge un invito al rischio e a non aver paura di tentare e commettere errori. Uno spettacolo che coinvolge umanamente, che offre uno spunto di riflessione riguardo le aspirazioni che ognuno di noi ha.
Il coreografo, immerso nel profumo di arance e terra, lascia la libertà di viaggiare all’interno del tema scelto per la performance. Il movimento virtuoso del danzatore ha mostrato il ventaglio di possibili sfumature che caratterizzano una scelta: da quelle più oscure e cupe, a quelle più brillanti e colorate.
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Il #FICFest prosegue oggi, 10 maggio, con Satiri di Virgilio Sieni, in scena alle 20.45 presso il Teatro Sangiorgi di Catania.
A domani con la prossima pagina del Blog!
Credits Redattore: Matilde Bianchi Reporter: Martina Adelfio Media: Iolanda Longo Revisione: Sofia Bordieri
🪂🪂🪂🪂
The stage opened with two shows that shared the third day of #FICFest: T.R.I.P.O.F.O.B.I.A. and Cu' mancia fa muddichi.
In the foyer of Scenario Pubblico, before the start of the performance, we asked what these titles were stirring in the minds of the audience, receiving several feedbacks. The one that struck us the most was, <a show that mesmerizes>.
T.R.I.P.O.F.O.B.I.A. is a creation of IVONA Company, of which Pablo Girolami is artistic director and choreographer, performed by the dancers Guilherme Leal and Lou Thabart.
❓❓WHAT IS TRYPOPHOBIA?❓❓
Trypophobia is a man's fear of irregular groups of small holes or protuberances. The creation was inspired by this peculiar fear, which brought other suggestions such as, for example, the image of the Surinam toad. The latter, in the creative process, determined the choice to use cups that the dancers apply to their bodies during the performance, in order to physically concretize the fear.
The goal of the performance is to start from trypophobia to investigate the irrationality of the mind and human behavior towards fear. A performance that leaves you hung by a thread of tension, leading the whole audience, in an incisive way, to face the memory of the sensations that arise from their own fears.
An extraordinary attention to detail can be found in their quality of movement, such as: stillness and compulsiveness, fluidity and convulsion. Even in the lighting design, a white square projected onto the floor, minute details can be captured. To enter inside the light square, in fact, means to get in touch with one's fears.
Cu' mancia fa muddichi
The title of the second performance is a traditional Sicilian proverb related to the following concept: those who do actions will make mistakes … but mistake can be synonymous with possibility, productivity, growth.
That's the first production as choreographer and dancer for Dario Rigaglia, a young Sicilian-born artist, named Best Italian Dancer Abroad 2016 by Danza&Danza and winner of the ACASA 2022/2023 call for applications.
The performance opened with a recording of a short text spoken by Rigaglia himself, an invitation to risk and not to be afraid of trying and making mistakes. A humanly engaging performance that offers food for thought regarding the aspirations each of us has.
Between the scent of dirt and oranges, the choreographer lets freedom travel, showing the range of nuances that might characterize a choice: from the darkest and gloomiest, to the brightest and most colorful.
The #FICFest continues today, May 10 at 8.45 p.m., with Virgilio Sieni's Satiri at the Sangiorgi Theater in Catania.
We'll see you tomorrow with the next Blog news!
Credits Redaction: Matilde Bianchi Reporter: Martina Adelfio Media: Iolanda Longo Text revision: Sofia Bordieri Translation: Luca Occhipinti
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lamilanomagazine · 1 year
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Caltanissetta: Al via a Serradifalco Performare Festival, dal 28 giugno all’8 giugno, undici giorni dedicati alla danza contemporanea
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Caltanissetta: Al via a Serradifalco Performare Festival, dal 28 giugno all’8 giugno, undici giorni dedicati alla danza contemporanea. Un cartellone ricco di appuntamenti per questo evento ideato e diretto da Simona Miraglia e Amalia Borsellino del Collettivo SicilyMade, prodotto dall’Associazione In Arte e che ha il sostegno di Ministero della Cultura, Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana e Comune di Serradifalco. Al centro dell’azione di Performare c’è la danza contemporanea e la ricerca artistica, con spettacoli, residenze creative, workshop ed incontri di approfondimento. Oltre agli spettacoli, il programma prevede una sezione dedicata alla ricerca e alla formazione: Performare Project, articolata in diverse categorie. Tra gli ospiti, artisti e compagnie di rilevanza nazionale e internazionale, ma anche talentuosi emergenti del territorio: Compagnia Zappalà Danza, Compagnia Virgilio Sieni, Jurij Konjar, German Jauregui & Antia Diaz Otero, Nello Calabrò, Giovanna Velardi, Balletto Civile, Chiara Ameglio/Fattoria Vittadini, Noemi Bresciani/Fattoria Vittadini, Giorgia Briguglio,, Melania Caggegi & Agnese Canicattì, Nicola Simone Cisternino, Collettivo SicilyMade, Silvia Oteri, Maria Stella Pitarresi & Marco Pergallini, Priscilla Pizzol & Edoardo Sgambato, Delfina Stella, Rosada Letizia Zangrì. Il festival, mercoledì 28 giugno alle ore 19.30, sarà inaugurato dalla presentazione del libro “Passi falsi - Drammaturgia come metodo investigativo” di Nello Calabrò in programma alla Villa Comunale Livatino. Oltre all’autore interverrà il coreografo Roberto Zappalà e sarà moderato dalla critica teatrale Tiziana Bonsignore, che curerà inoltre il TeCLAB, laboratorio di visione e scrittura ideato dalla testata Teatroecritica e ospitato dalla sezione Narrazioni dinamiche di Performare Project. A seguire, alle 20.30, si svolgerà Performative Speech: Il Fauno (produzione Scenario Pubblico /Compagnia Zappalà Danza in coproduzione con MILANoLTRE Festival). Da un’idea di Roberto Zappalà e Nello Calabrò, questa ricerca è pensata per spazi alternativi e anticipa un più ampio progetto che vedrà la sua conclusione nel 2024, con la messa in scena di un unico disegno creativo che accosterà l'Après-midi d’un faune al Bolero di Ravel e al Sacre du printemps di Stravinskij. Al Quadrato alle ore 21.30 Jurij Konjar presenterà in prima nazionale la sua coreografia MOVEMENTWORD (prior to languagedance). Jurij Konjar è un danzatore e coreografo sloveno nato a Lubiana, formatosi a Londra e Bruxelles. Attualmente la sua trentennale ricerca si sta concentrando sul tema dell’improvvisazione. Giovedì 29 giugno la Piazzetta San Leonardo Abate alle ore 19.00 sarà il punto di partenza della performance WALK AROUND, a cura di Jurij Konjar in collaborazione con Collettivo SicilyMade. La performance è la restituzione conclusiva di Creazione e Ricerca, percorso di Performare Project sul corpo e il linguaggio del contemporaneo diretto da Konjar, dedicato al rapporto con la comunità e il luogo ospitante. Alle ore 21.00 il Piazzale Teatro Comunale A. De Curtis ospiterà AMANDINA (produzione Fattoria Vittadini), di Noemi Bresciani dedicato ad un pubblico a partire dai 3 anni. Un inno alla timidezza e alla solitudine come ingredienti dell’atto creativo e performativo. L’artista condurrà anche un laboratorio per la sezione KIDS di Performare Project, destinato a coppie di genitori e figli a partire dai 3 anni. Venerdì 30 giugno il Parco delle Rimembranze ospiterà alle ore 18.00 la presentazione del libro Cronicario di Dario Tomasello: una performance poetica a cura di Latitudini con Dario Tomasello (voce) e Francesca Bongiovanni (violoncello). A seguire, alle ore 19.00, 19.30 e alle 20.00 EACH PART EACH PLACE - i linguaggi del corpo a cura di Silvia Oteri, esito della sezione Next Generation di Performare Project dedicata alla formazione di allievi e allieve del del Liceo Coreutico “R. Settimo” di Caltanissetta. Durante questo percorso, condotto da Oteri, i partecipanti si confronteranno con il MoDem Language, ideato da Roberto Zappalà. Protagonisti della performance conclusiva saranno i giovani partecipanti al laboratorio insieme a Silvia Oteri e Melania Caggegi. Alle ore 21.30 il Piazzale del Teatro Comunale A. De Curtis si svolgerà l’incontro con Nello Calabrò “Soglie e attraversamenti: il gesto e la danza”, un personale viaggio tra film e cinema. Sabato 1° luglio al Quadrato alle ore 19.30 è in programma MEMENTO di e con Stella Pitarresi, Marco Pergallini (produzione Twain_Centro Produzione Danza). La performance è una considerazione sulla fugacità della vita e dei suoi piaceri, e sull’esigenza di tornare in spazi già vissuti per mantenersi vivi. Il duo Pergallini/Pitarresi, nato nel 2020, condurrà anche una masterclass destinata ai danzatori del territorio. Il Piazzale Teatro Comunale A. De Curtis alle ore 21.00 ospiterà Priscilla Pizziol e Edoardo Sgambato con la performance AMELIA, un elogio alla fragilità, un invito ad immergersi nella dimensione del ricordo e a lasciarsi attraversare dal senso di vuoto che deriva dalla sua perdita. Il lavoro rientra nei progetti selezionati per “Approach to a creation process”, il workshop-residenza della sezione del festival che indaga le forme dell’atto creativo, in collaborazione con il Marosi Festival di Stromboli, partner di Performare. Pizziol e Sgambato, autori associati di Zerogrammi, condurranno anche una masterclass destinata ai danzatori del territorio. Alle ore 21.30 sarà la volta del Collettivo SicilyMade, artista associato di Scenario Pubblico, con FEMALE ESCAPE | THE THREE OF US, concept, coreografia, interpreti Amalia Borsellino, Silvia Oteri, Marta Greco (produzione: IN ARTE / CSM). La performance rientra nel progetto “Approach to a Creation Process” del Festival. Nella commistione di linguaggio gestuale e verbale, pone le condizioni per una fuga dai luoghi comuni in cui il femminile è ingabbiato. Domenica 2 luglio il Teatro Comunale A. De Curtis alle ore 16.30 ospiterà l’incontro con la giornalista e critica Tiziana Bonsignore sul tema “Nuove dimensioni. lo spazio dei Festival”, un dibattito aperto su danza e territorio, con i partecipanti al TeCLAB. Durante l’incontro si svolgerà la proiezione dei film finalisti de La Danza in 1 minuto Z Generation Edition 2023, a cura di COORPI. Alle ore 21.00 il Piazzale Teatro Comunale A. De Curtis ospiterà uno spettacolo pensato per i più piccoli ma che coinvolgerà anche gli adulti: CLOWN di Giovanna Velardi (produzione PinDoc). Spettacolo storico della Compagnia Giovanna Velardi, che quest’anno celebra i suoi 15 anni di repliche. Attraverso l'espressione della pluralità linguistica e della clownerie, lo spettacolo lascia emergere i tratti tipici di una relazione di coppia: lo sforzo di comunicare, la tenerezza, le buffonate, la cattiveria. L’artista condurrà anche una masterclass destinata ai danzatori del territorio. Dal 3 all’8 luglio si svolgerà la residenza di Antia Diaz Otero e German Jauregui, con il loro workshop-residenza Approach to a Creation Process, destinato agli autori emergenti ospiti del festival. Antia Diaz Otero è coreografa e danzatrice, formatasi presso l’Università di Bruxelles; German Jauregui è coreografo e danzatore storico nella compagnia Ultima Vez/Wim Vandekeybus, con cui ha lavorato per oltre dieci anni e, successivamente, come assistente e rehearsal director. Giovedì 6 luglio si svolgerà, nell’ambito della sezione Kids di Performare Project, il laboratorio "Lo sguardo tattile" condotto da Delfina Stella, danzatrice della Compagnia Virgilio Sieni, collaboratrice del coreografo ed educatrice, che condurrà i giovani spettatori, attraverso l’esperienza concreta, alla visione dello spettacolo Danza cieca programmato per il giorno successivo. Il Piazzale del Teatro Comunale A. De Curtis ospiterà due lavori delle giovani autrici e danzatrici siciliane selezionate per “Approach to a creation process”: alle ore 21.00 la prima nazionale di SYMBIOSIS, di Melania Caggegi e Agnese Canicattì. La coreografia è vincitrice di un premio di produzione Performare Festival assegnato nella scorsa edizione di Teatri Riflessi. A seguire, alle ore 21.30 Giorgia Briguglio sarà la protagonista di DEAR ISLAND, progetto nato sull’isola di Stromboli nell’ambito del MAROSI Festival: l’incontro con l’isola-vulcano, nel giugno 2022, ha provocato nell’artista un’urgenza rispetto ad una ricerca fisica e linguistica. Venerdì 7 luglio la Villa Comunale R. Livatino alle ore 19.30 ospiterà LINGUA di e con Chiara Ameglio (produzione Fattoria Vittadini | Festival DanzaInrete), che ha recentemente vinto il premio della rete Anticorpi XL, network che promuove la giovane danza d’autore. Spettacolo che mette al centro il dialogo tra performer e spettatore, selezionato da Performare nell’ambito di “Approach to a Creation Process”. Alle ore 21.00, il campo da tennis “G. Guttilla” di Serradifalco ospiterà in prima regionale la Compagnia Virgilio Sieni con la performance DANZA CIECA (Produzione Fondazione Matera- Basilicata 2019, Compagnia Virgilio Sieni). Virgilio Sieni e il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello sono protagonisti di un duetto sulla tattilità, con musica dal vivo di Spartaco Cortesi. Ascolto, tenuità, spazio, gioco e rito, potenza dell’attesa, incrinatura della materia fonte inesauribile di gesti, parti oscure del movimento, bagliore nel dettaglio, accoglienza dell’amico, apertura dello sguardo: posture e avvicinamenti che trasformano il corpo in un atlante inesauribile di luoghi democratici. Nella serata di sabato 8 luglio il Vicolo Caico alle ore 19.30 ospiterà Nicola Simone Cisternino con il suo progetto site-specific realizzato per Performare Festival 2023 nell’ambito della residenza “Paesaggio e Comunità”. La sua performance, dal titolo VICOLO CAICO, è una produzione Twain_Centro di Produzione Danza. Il Piazzale del Teatro Comunale A. De Curtis alle ore 21.00 ospiterà l’anteprima di BATTICUORE, primo studio di Rosada Letizia Zangrì/Collettivo SicilyMade. Interpreti Amalia Borsellino, Carmelangela Damico, Annalisa Di Lanno, Marta Greco, in collaborazione con Performare Festival 2023 nell’ambito di “Approach to a creation process”. Infine, a chiudere la V edizione del Festival, sempre al Piazzale del Teatro Comunale De Curtis alle ore 21.30, in prima regionale lo spettacolo PAESAGGIO D’INTERNI (produzione Balletto Civile), danzato e creato da Emanuela Serra, Alessandro Pallecchi, Giulia Spattini, Francesco Gabrielli. In questa performance il palco è la strada, la scena un interno, un tavolo e due sedie, come un'isola a cui approdare. Corpi a confronto in partiture ritmiche danzate.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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residancexl · 4 years
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Daniele Albanese #HOME
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Daniele Albanese è un coreografo, danzatore e performer attivo tra l’Italia e Berlino. Si forma come ginnasta e ballerino classico, per poi conseguire un BA presso l' EDDC di Arnhem in Olanda (ora ArtEZ) dove studia con i grandi maestri legati al postmodernismo americano. Dal 1995 è autore indipendente e in parallelo lavora come interprete e collaboratore di numerosi artisti tra i quali Benoit Lachambre, Virgilio Sieni, Nigel Charnock, Jennifer Lacey, Enzo Cosimi, Eva Karczag. Nel 2002 fonda la compagnia STALKER_Daniele Albanese con lo scopo di indagare la danza come linguaggio in termini di relazione tra strutture chiuse e strutture aperte, alla ricerca di un segno coreografico al contempo preciso e mutevole. Le sue creazioni vengono presentate nei principali festival e teatri italiani e stranieri. Dal 2017 è artista associato di Nanou Associazione Culturale. Attualmente frequenta il secondo anno del percorso di formazione triennale della Schule für Alexander Technik diretta da Dan Armon a Berlino.
Daniele Albanese HOME
4 – 10 gennaio Teatro Il Lavatoio, Santarcangelo di Romagna (RN) residenza creativa a cura di Santarcangelo dei Teatri
12 – 23 aprile Teatro alla Misericordia, Sansepolcro (AR) residenza creativa a cura di Capotrave / Kilowatt
30 settembre – 13 ottobre Teatro Comunale di Teramo, Teramo residenza creativa a cura di ACS - Abruzzo Circuito Spettacolo
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sguardimora · 4 years
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02/12/2020 - 11/12/2020 # Esercizi per un manifesto poetico
Inizia oggi la residenza creativa per la ricerca e la composizione del nuovo spettacolo di M_I_N_E
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Esercizi per un manifesto poetico coreografia, invenzione e danza Francesco Saverio Cavaliere, Fabio Novembrini Siro Guglielmi, Roberta Racis, Silvia Sisto danzatori e interpreti Francesco Saverio Cavaliere, Fabio Novembrini Siro Guglielmi, Roberta Racis, Silvia Sisto musica Samuele Cestola; disegno luci Luca Serafini consulenza drammaturgia Gaia Clotilde Chernetichprodotto da Zebra; con il sostegno di ARTEFICI 2019 Residenze Creative FVG – Artisti Associati Gorizia; DNAppunti Coreografici 2019 sostenuto da Centro nazionale di produzione – Compagnia Virgilio Sieni di Firenze, Operaestate Festival/CSC Centro per la scena contemporanea del Comune di Bassano del Grappa, L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia-Romagna, Fondazione Romaeuropa, Gender Bender Festival di Bologna, Triennale Teatro dell’Arte di Milano e con il sostegno di Spazio 13 di Bari progetto selezionato da DNAppunti coreografici 2019 Progetto di residenza condiviso da Centro nazionale di produzione – Compagnia Virgilio Sieni di Firenze, Centro per la Scena Contemporanea/Operaestate Festival del Comune di Bassano del Grappa, Triennale Teatro dell’Arte di Milano, L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia-Romagna
Esercizi per un manifesto poetico nasce dalla necessità di ricercare, creare, danzare e agire in forma di collettivo. In questo primo lavoro e atto fondativo del collettivo firmato e interpretato da ciascuno dei membri di M_I_N_E, ci interroghiamo e apriamo una riflessione su cosa sia un manifesto poetico e su come si articoli la sua costituzione sotto forma di partitura coreografica. Cos’è un manifesto poetico/ coreografico? Cosa significa per noi essere un collettivo? Cosa significa investigare in maniera collettiva il rapporto tra individuale e ensemble? Cos’è la bellezza? Qual è il nostro rapporto con l’estetica, la coreografia, i linguaggi, le regole? Cos’è la ribellione? Attraverso Esercizi per un manifesto poetico diamo forma al processo di costruzione del nostro manifesto coreutico, come in una factory ricerchiamo attraverso esercizi performativi l’estetica, l’iconografia, l’identità e le parole della nostra poetica che si propone di offrire la nostra prospettiva sul corpo e sulla danza.
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M_I_N_E nasce dall’incontro artistico fra Francesco Saverio Cavaliere, Siro Guglielmi, Fabio Novembrini, Roberta Racis, Silvia Sisto. È un esperimento di collettivo, di creazione, di sinergie che si propone di portare avanti un lavoro di ricerca incentrato sulla condivisione di pratiche, sperimentazioni e linguaggi. Esercizi per un manifesto poetico segna l’inizio della collaborazione artistica.
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[Dance Photography]: Cantico dei Cantici
[Dance Photography]: Cantico dei Cantici
Teatro Camploy, Verona – 3/3/2017
I love this piece of contemporary dance because it’s based on a minimalist scenography and all the focus is concentrated on the dancers gestures. Even the music that’s happening in this scene ( composed and played by D.Roccato on double bass) complements it in a superbe way.
As usual, very low lights were used for the scene and so, with fast shutter times…
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lespaulcd · 8 years
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[Dance Photography]: Cantico dei Cantici
[Dance Photography]: Cantico dei Cantici
Teatro Camploy, Verona – 3/3/2017
I love this piece of contemporary dance because it’s based on a minimalist scenography and all the focus is concentrated on the dancers gestures. Even the music that’s happening in this scene ( composed and played by D.Roccato on double bass) complements it in a superbe way.
As usual, very low lights were used for the scene and so, with fast shutter times…
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dneurin · 3 years
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ZOE digital edition de LUNA CENERE from Institut culturel italien on Vimeo.
Attention, la vidéo contient des scènes de nu intégral.
coreografia e concetto Luna Cenere con Luna Cenere, Lucas Delfino, Daria Menichetti, Ilaria Quaglia, Davide Tagliavini musiche originali Gerard Valverde Ros disegno luci Gianni Staropoli produzione Compagnia Körper Festival Oriente Occidente/ CID Centro Internazionale della Danza in collaborazione con AMAT e Civitanova Danza per “Civitanova Casa della Danza con il supporto di L’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino e Teatro Petrella di Longiano Compagnia Virgilio Sieni, Les Brigittines – Playhouse for Movement Associazione Armunia/Festival Inequilibrio inserito nel progetto ResiDance XL 2018 – luoghi e progetti residenza per creazioni coreografiche azione della Rete Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore coordinata da L’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino
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spaziozut · 6 years
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spettacolo di danza
KOKORO
di
Luna Cenere
+
KUDOKU
di
Ninarello/Kinzelman
Re:act
Rassegna di Teatro Contemporaneo
Domenica 20 Gennaio spettacolo alle ore 18.15
+
Cena alle ore 20.00
+
Incontro con la compagnia dopo lo spettacolo
Re: act / Stagione Teatrale 2018/2019 All’interno di C.U.R.A. Centro Umbro di residenza Artistiche con il contributo di Comune Di Foligno Regione Umbria Mibac Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno a cura di ZUT & ZoeTeatro
Re: act è la rassegna di teatro contemporaneo di Foligno, è una proposta della Cooperativa Gecite (ZUT) Ex Cinema Vittoria, e di Zoeteatro, ed è giunta al suo quinto anno. Nove appuntamenti per dieci spettacoli, dieci tappe, dieci punti di domanda, dieci tentativi di risposta intorno alla società odierna proposte dal teatro contemporaneo.
Doppio spettacolo presentato in collaborazione con TSU Teatro Stabile dell'Umbria
KOKORO coreografia di Luna Cenere con Luna Cenere musiche di Gerard Valverde Produzione Körper
(Visione consigliata ad un pubblico adulto - si segnala la presenza di nudo femminile in scena)
a seguire
KUDOKU (solo) interpreti Daniele Ninarello musiche dal vivo Dan Kinzelman produzione CODEDUOMO e NOVARA JAZZ
Biglietti: intero 10 euro, ridotto 7 euro
Prenotazioni Tel. 075 57542222 (giorni feriali dalle 16 alle 20) [email protected]
Dopo lo spettacolo Carla Di Donato condurrà un incontro con i danzatori, secondo appuntamento de IL CORPO CHE DANZA, il progetto di formazione del pubblico -giunto alla sua III edizione- realizzato nell’ambito di HOME Centro Creazione Coreografica. Filo conduttore degli appuntamenti di quest’anno sarà il corpo come anti-dogma nella danza contemporanea e in particolare la tematica del ‘nudo’, indagata attraverso riflessioni, pratiche e visioni. A partire dai temi, dalle suggestioni e dai pensieri attraversati e raccolti dalla visione delle performances, insieme agli artisti si svilupperanno riflessioni aperte intorno al nudo in danza oggi.
KOKORO è una singola parola giapponese che possiamo tradurre come il nostro ‘essere interiore’ ma che letteralmente abbraccia due parole/concetti, quali ‘la mente’ e ‘il cuore’. Questo assolo è la personale ricerca di un unicità dell’essere, un percorso interiore divenuto percorso fisico nello lo spazio, durante il quale il corpo nudo, attraverso la sua esposizione e specifica architettura, si trasfigura e diviene veicolo poetico facendo emergere immagini appartenenti e non ad un ‘mondo irreale’. LUNA CENERE è una danzatrice napoletana di 30 anni. Diplomata presso Movimento Danza , (Napoli) , dopo aver lavorato con diverse compagnie sul territorio Campano nel 2011 prosegue i suoi studi perfezionandosi alla SEAD, Salzburg Experimental Academy of Dance (Austria) Partecipa a festival internazionali come Il Festival Deltebre Danza, Impulstanz e la Biennale di Venezia. Nel 2016 diventa membro della Compagnia Agitart (Spagna) e della Compagnia Virgilio Sieni (Italia).
KUDOKU in giapponese indica il beneficio ottenuto dalla purificazione dei sensi: per Ninarello e Kinzelman è lo spazio come luogo in cui esercitare e trasfigurare il corpo, sonoro e fisico, la sua precarietà, la sua impermanenza, la fatica della resistenza. Frutto di improvvisazioni a partire da uno schema prefissato, questo magma sonoro offre a Ninarello la possibilità di creare inquietanti e nevrotiche interazioni, altrettanto improvvisate, tra la musica e il proprio corpo. DAN KINZELMAN - Fra gli esponenti più originali della sua generazione in Italia e non solo, l’americano Dan Kinzelman (sax tenore, clarinetto) da anni ha intrapreso una strada di ricerca musicale che lo ha portato a essere uno tra i musicisti più richiesti e presenti sulla scena nazionale, sia come sideman che come bandleader e compositore. Collabora con importanti musicisti come Enrico Rava, Mauro Ottolini e Giovanni Guidi. DANIELE NINARELLO- Dopo aver frequentato la Rotterdam Dance Academy, danza con diversi coreografi internazionali, tra cui Bruno Listopad, Felix Ruckert, Virgilio Sieni. Dal 2007 presenta le sue creazioni in numerosi festival nazionali ed internazionali. Danza a fianco di musicisti e compositori di fama internazionale tra cui Kai Gleusteen, Ezio Bosso in occasione del suo concerto alla lavanderia a Vapore di Collegno.
Prossimi Appuntamenti della Stagione:
MEMORY BOX - ZOETEATRO 09 Febbraio ore 21.15 10 Febbraio ore 18.15 10 euro intero, 7 euro ridotto*
BELLO MONDO- MARIANGELA GUALTIERI Domenica 3 Marzo 2019, ore 18,15 10 euro intero, 7 euro ridotto*
QUINTETTO- ALDES/CHENEVIER Domenica 10 Marzo, ore 21,15 10 euro intero, 7 euro ridotto*
SCHIFO- TWO LITTLE MICE Domenica 7 Aprile 2019, ore 18,15 10 euro intero, 7 euro ridotto*
COME VA A PEZZI IL TEMPO- PROGETTO DEMONI Venerdì 12 Aprile 2018, ore 17-18-19-21-22 Sabato 13 Aprile 2018, ore 17-18-19-21-22 Domenica 14 Aprile 2018, ore 17-18-19 10 euro intero, 7 euro ridotto* Spettacolo all'interno di abitazione privata
*ridotto: fino a 25 anni
Partner: Un grande ringraziamento va ai nostri collaboratori e ai nostri partner grazie ai quali è stato possibile realizzare la stagione di quest’anno:
City Hotel & Suites: https://www.cityhotelfoligno.com/
Wuemme Palestra: https://www.facebook.com/WuemmePalestra/
Music Service Calderini: http://www.calderinimusicservice.it/
Scacciadiavoli: https://www.cantinascacciadiavoli.it/
Daniele Petrini Hairstylist: https://www.danielehairstylist.it/
Wuemme Palestra: https://www.facebook.com/WuemmePalestra/
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persinsala · 5 years
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Nid Platform: Ripensare la danza nel 2019
Nid Platform: Ripensare la danza nel 2019
Dopo l’edizione goriziana del 2017, quest’anno la piattaforma internazionale della danza ha avuto luogo a Reggio Emilia, in collaborazione con il Festival I Teatri. Ecco il report di venerdì 11 e sabato 12 ottobre. (more…)
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sciscianonotizie · 7 years
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scenariopubblico · 1 year
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#FICFest: 10 maggio
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La quarta serata del #FICFest ha visto come protagonista Satiri, uno spettacolo della Compagnia Virgilio Sieni, la cui messa in scena è avvenuta al Teatro “Mario Sangiorgi” di Catania.
La prima ad apparire in scena è Naomi Berrill con il suo violoncello. Sulle note di Bach, entrano camminando Jari Boldrini e Maurizio Giunti, gli interpreti della performance firmata da Virgilio Sieni, coreografo e direttore della compagnia fondata nel 1992 a Firenze.
A richiamare il titolo è la grande maschera animale indossata da uno dei due danzatori. I satiri, infatti, sono generalmente raffigurati come esseri umani barbuti con orecchie, corna, coda e zampe caprine o equine. A ispirare il coreografo è la prima opera del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, La nascita della tragedia, in cui viene indagato il rapporto tra realtà dionisiaca e apollinea. Nella prima polarità, in effetti, è possibile rintracciare la figura del satiro, rappresentante autentico del dionisiaco.
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I tre artisti sul palco hanno creato una scena empatica che ha coinvolto tutti gli spettatori, per l'intera durata dello spettacolo. Un’atmosfera costruita anche dal disegno luci che si sviluppa in due momenti differenti:
prima, la visione delle figure è resa faticosa dalla poca luce che arriva sul palco, attraverso il riflesso di un  pannello argenteo sospeso.
Successivamente, le luci diventano più forti, giallastre e calde, permettendo agli spettatori di guardare con più facilità.
Una luce comunque morbida, all’interno della quale i due danzatori hanno stretto una connessione sempre più forte, che si manifesta anche nella composizione coreografica, articolata per la maggior parte da sincronie. Il consistente uso del corpo caratterizza il movimento dei due performer, reso carico di gestualità.
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Curiosità 🔎 Lo sapevi che esistono solo due strutture in Italia riconosciute come Centro di Rilevante Interesse Nazionale per la Danza? Uno di queste è Scenario Pubblico e l’altra è proprio CANGO Cantieri Goldonetta, dove risiede la Compagnia Virgilio Sieni.
Il #FICFest prosegue oggi, 11 maggio, con i seguenti appuntamenti:
h. 18.30 - I linguaggi del corpo (a cura dei partecipanti del progetto, presso Scenario Pubblico). h. 21.30 - Viva la mamma (performance a cura di Gioia Morisco, presso Scenario Pubblico). A domani con la prossima pagina del Blog!
Credits Redattore: Simona Puglisi Reporter: Matilde Bianchi Media: Maryterry Rizzi Revisione: Sofia Bordieri
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During the fourth day of the #FICFest, the Compagnia Virgilio Sieni, founded in 1992 in Florence, has performed at the Teatro 'Mario Sangiorgi' in Catania.
The performance opened with Naomi Berrill and her cello playing on the notes of Bach, while the dancers Jari Boldrini and Maurizio Giunti entered walking, one of whom wearing a huge animal mask. The latter refers to Satyrs, mythological figures generally represented as bearded human beings with ears, horns, tails and goat or horse legs. The choreographer took inspiration from the first work of the German philosopher Friedrich Nietzsche, The Birth of Tragedy, which investigates the relationship between Dionysian and Apollonian reality. In fact, in the first polarity it is possible to trace the figure of the satyr, authentic representative of the Dionysian.
The three artists on stage created an empathetic scene, involving all the public for the entire duration of the performance, also helped by the lighting design that has developed in two different moments:
reaching the stage through the reflection of a hung silver panel, soft lights make the scene hard to see.
Lights become stronger, yellowish and warmer, allowing the public to recognize the scene easier.
However, lights remain soft enough to accompany the connection between the two dancers, which becomes always stronger and expresses itself in the choreographic composition, mostly articulated by synchronous moments. The meaningful use of the body charges the movement of the two performers with gestures.
Curiosity 🔎 Did you know that there are only two institutions in Italy recognised as 'Centres of Relevant National Interest for Dance'? One of these is Scenario Pubblico and the other one is CANGO Cantieri Goldonetta, where the Compagnia Virgilio Sieni is settled.
The #FICFest continues today, 11 May, with the following events:
h. 6.30 p.m. - The Languages of the Body (performed by the participants of the project, at Scenario Pubblico).
h. 9.30 p.m. - Viva la mamma (performed by Gioia Morisco, at Scenario Pubblico).
We'll see you tomorrow with the next page of the Blog!
Credits Redaction: Simona Puglisi Reporter: Matilde Bianchi Media: Maryterry Rizzi Text revision: Sofia Bordieri Translation: Simona Puglisi, Matilde Bianchi
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lamilanomagazine · 1 year
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Messina: Dall’8 al 14 luglio il borgo di Castroreale diventa il palcoscenico di "InCastro Festival", l’evento che unisce danza, musica e paesaggio
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Messina: Dall’8 al 14 luglio il borgo di Castroreale diventa il palcoscenico di "InCastro Festival", l’evento che unisce danza, musica e paesaggio. In programma due prime nazionali, laboratori, con la partecipazione di importanti esponenti della danza contemporanea a livello internazionale e progetti speciali di site specific pensati appositamente per il Festival. Il 22 giugno, borgo di Castroreale (Messina), sarà il palcoscenico della quinta edizione di InCastro Festival, in programma dall’ 8 al 14 luglio. Il Festival multidisciplinare, che unisce danza, musica e paesaggio, con la direzione artistica di Giorgia Di Giovanni e Pierfrancesco Mucari e la direzione organizzativa di Danila Blasi, sostenuto dal Ministero della Cultura, Comune di Castroreale e Unione dei Comuni – Valle del Patri. Il tema dell’edizione 2023 è l’Abilità nell’Abitare, a conferma della vocazione dell’evento al coinvolgimento diffuso di questo borgo e della sua comunità. Sono in programma due prime nazionali: domenica 9 luglio alle 20.30 con Tre Stanze di Scenario Pubblico Compagnia Zappalà, in scena in Piazza delle Aquile e martedì 11 luglio, alle ore 19.30, in Piazza della Candelora con Two out of three di Zerogrammi. Sono anche previsti laboratori e residenze, con la partecipazione di importanti esponenti della danza contemporanea a livello internazionale e alcuni progetti speciali site specific pensati appositamente per InCastro: Humus Saliens, Ascoltare l’abitare, Sedentario, In-Itinere e Sullivan- Primostudio. Tra i nomi degli ospiti Virgilio Sieni, Manfredi Perego, Giuseppe Muscarello, Balletto Civile, MK. Il programma dei giorni del Festival: Ad inaugurare il Festival InCastro, sabato 8 luglio alle ore 17.00 sarà la performance multimediale Giulio di e con Giuseppe Muscarello, una produzione PinDoc, ospitata nella Torre Federico II: in un connubio tra letteratura, movimento e arte visiva la narrazione scorre per successione cronologica di avvenimenti e vicende ambientate dentro casa. Lo spettacolo sarà replicato alle ore 17:45, 18:30 e 19:15. Alle ore 20.00 e alle ore 21.30 la Chiesa SS. Salvatore ospiterà Danza cieca di Virgilio Sieni. Lo stesso Sieni e il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello sono protagonisti di un duetto sulla tattilità che trasforma il corpo in un atlante inesauribile di luoghi democratici. La performance, con musica elettronica eseguita dal vivo da Spartaco Cortesi, si basa sullo spazio aptico tra i due interpreti e sull’energia che si crea intorno a loro attraverso i movimenti. Domenica 9 luglio alle ore 20.30 Piazza delle Aquile ospiterà Amelia, una produzione Zerogrammi, di e con Priscilla Pizziol ed Edoardo Sgambato. Amelia è un elogio alla fragilità, un invito ad immergersi nella dimensione del ricordo e a lasciarsi attraversare dal senso di vuoto che deriva dalla sua perdita. Due corpi abitano una sedia sola, condividono la propria solitudine rievocando vissuti, mondi e tempi passati. Il (non) racconto prosegue per frammenti confusi, un flusso costante di memorie e non memorie. A seguire, alle ore 21.30, è in programma la prima nazione di Tre Stanze di e con Maud de la Purification e musiche dal vivo eseguite da Cristiano Calcagnile, Gianni Mimmo e Pierfrancesco Mucari (Produzione Scenario Pubblico/ Compagnia Zappalà Danza). Lo spettacolo è caratterizzato da tre momenti: Impregnation. Entrare in un luogo, un’idea, frequentare una contraddizione. Un processo di assorbimento. Obsession. Il vicolo chiuso, dead row. La frequentazione del limite perchè “Je ne fais pas comme je veux, je fais comme je peux”. Hallucination. Trascendere il limite, non infrangerlo. La sublimazione dell’idea è l’arte. Lunedì 10 luglio alle ore 19.00 Piazza Pertini ospiterà Humus Saliens (produzione IterCulture), un progetto speciale site-specific realizzato per InCastro Festival. La performance di Erin B. Mee, docente alla Tisch School, è un percorso di formazione con giovani coreografi selezionati da Viagrande Studios. Sempre nella location di Piazza Pertini, alle ore 20.30 è in programma Paesaggio d’interni, una produzione di Balletto Civile, di Michela Lucenti, con Emanuela Serra, Alessandro Pallecchi, Giulia Spattini e Francesco Gabrielli. In questa performance site specific il palco è la strada, la scena un interno, un tavolo e due sedie, come un'isola a cui approdare. Corpi a confronto in partiture ritmiche danzate. Un caleidoscopio di immagini a cui Balletto Civile si ispira per indagare la relazione emotiva tra uomini e donne. Di seguito le informazioni sulla residenza, sui laboratori in programma in vari luoghi all’aperto di Castroreale (per informazioni e iscrizioni [email protected] e +39 349 838 8723 +39 347 104 4290): Dall’11 al 14 luglio è in programma “IN-ITINERE”, la residenza artistica creativa condotta da Emanuela Serra e Alessandro Pallecchi, alla quale prendono parte 11 fra danzatori, attori professionisti e giovani danzatori del territorio. Un percorso formativo e creativo, con l’obiettivo di ridare priorità all’urgenza fisica risvegliando l’intelligenza dell’ascolto per ritrovare una lucida presenza scenica e stimolare il nostro immaginario fisico. Il processo creativo verrà strutturato con l’obiettivo di fornire ai partecipanti un linguaggio comune per entrare in contatto con la metodologia creativa di Balletto Civile. Il risultato della residenza sarà aperto al pubblico attraverso una performance itinerante creata ad-hoc in un percorso tra i luoghi di Castroreale, con l’intervento della Storica Banda Musicale M° Settimo Sardo. Le attività laboratoriali partiranno sabato 8 (ore 15:30-17:30) e domenica 9 luglio (ore 9:30-11:30), con “Mi InCastro”, che prevede attività itineranti di danza urbana a cura di Danilo Smedile: attraverso l’esplorazione del territorio e del movimento, il laboratorio vuole offrire l’opportunità di sperimentare e approfondire la contaminazione tra corpo, danza, architettura e paesaggio. Sviluppare la capacità di agire in contesti e luoghi diversi, per aprire nuovi canali utili alla relazione con lo spazio, il tempo e gli altri corpi. Domenica 9 luglio dalle 15.30 alle 17.30 è in programma “Dimora”, di Mariana Cerino Calazans: un laboratorio aperto a tutti incentrato sulla figura di Penelope – la mitica regina di Itaca – e sulla sua lunga attesa. Come simbolo di eterna fedeltà e costanza, Penelope diventa il punto di partenza per offrire alle partecipanti e ai partecipanti un tempo dilatato per osservare, distrarsi, concentrarsi e stabilire collettivamente una pratica condivisa, un rituale dell’atto di aspettare. Lunedì 10 luglio, dalle 9:30 alle 11:30 si svolgerà il workshop “Linguaggio MoDem”, un progetto di Roberto Zappalà tenuto da Maud de la Purification, danzatrice e assistente Compagnia Zappalà Danza. Lo spunto di lavoro parte da tre testi redatti dallo stesso coreografo “Corpo devoto”, “Corpo etico” e “Corpo istintivo”, ora raccolti in un unico testo “Omnia Corpora” nel quale Roberto Zappalà esplicita considerazioni e riflessioni in relazione al suo approccio alla coreografia. La sezione più fisica del laboratorio tenuto da Maud de la Purification consiste nel potenziare il fisico e la mente attraverso un lavoro muscolare intenso. Dalle 15.00 alle 18.00 Giorgia Gasparetto e Vitus Denifl saranno i protagonisti del laboratorio di condivisione del processo creativo di “Two out of three”. Un’opportunità per aprire la ricerca e approfondire lo studio sui concetti di integrazione, di relazione tra corpo e spazio/ambiente, e tra gesto e suono. Si esploreranno i mondi della danza, del movimento e della musica dal vivo, indagandone i legami attraverso giochi che hanno accompagnato la nostra creazione. Martedì 11 luglio dalle 15:00 alle 18:30 si svolgerà il laboratorio “Permeabile” condotto dal Collettivo Macula (Edoardo Sgambato e Priscilla Pizziol). Questa attività si rivolge a tutti coloro che desiderano approfondire quegli strumenti che permettono al nostro corpo di accedere ad uno stato di apertura percettiva. Sarà guidata un'esplorazione fisico-anatomica ispirata dallo studio della Contact Improvisation, del metodo Feldenkrais, così come del partnering e del floorwork. Martedì 11 e mercoledì 12 luglio dalle 9:00 alle 11:00 si svolgerà “Invasione Danzata”, un incontro pratico con Balletto Civile, condotto da Emanuela Serra e Alessandro Pallecchi: un laboratorio a cielo aperto in cui si sperimenta l’azione danzata in una situazione site-specific. Attraverso lo studio di elementi semplici (impulso/reazione, 
bilanciamento dello spazio, partitura a sincrono e ritmica, 
uso dei livelli) si svilupperà un linguaggio comune attraverso costruire incontri tra corpi quanto più possibile densi e autentici. I partecipanti al laboratorio potranno seguire da uditori la creazione della performance IN-ITINERE che verrà costruita nei giorni a seguire. Infine, mercoledì 12 e giovedì 13 luglio dalle 15.00 alle 17.30 e venerdì 14 luglio dalle 9.30 alle 11.30 Manfredi Perego e Chiara Montalbani condurranno “Tecnica della metamorfosi”, un contenitore d’esercitazioni dove si incontrano gli insegnamenti acquisiti negli anni, la loro ri-codificazione ove necessario e l’elaborazione di concetti nuovi applicabili all’arte coreutica. Tali esercitazioni includono studi di tecnica contemporanea, movement research, lavoro con oggetti, tecnica dell’improvvisazione.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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residancexl · 6 years
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Artisti #Cristina Kristal Rizzo
Cristina Kristal Rizzo
Cristina Kristal Rizzo, dancemaker, è attiva sulla scena della danza contemporanea italiana a partire dai primi anni 90. Basata a Firenze, si è formata a New York alla Martha Graham School of Contemporary Dance, ha frequentato gli studi di Merce Cunningham e Trisha Brown. Rientrata in Italia ha collaborato con diverse realtà artistiche tra cui il Teatro Valdoca, Roberto Castello, Stoa/Claudia Castellucci, Mk, Virgilio Sieni Danza, Santasangre. É tra i fondatori di Kinkaleri, compagnia con la quale ha collaborato attivamente attraversando la scena coreografica contemporanea internazionale e ricevendo numerosi riconoscimenti. Dal 2008 ha intrapreso un percorso autonomo di produzione coreografica indirizzando la propria ricerca verso una riflessione teorica dal forte impatto dinamico tesa a rigenerare l’atto di creazione stesso e ad aprire riflessioni sul tempo presente. Attualmente una delle principali realtà coreografiche italiane è ospitata nei più importanti festival della nuova scena internazionale. Alla circuitazione degli spettacoli si affianca una intensa attività di conferenze, laboratori e proposte sperimentali. In qualità di coreografa ospite ha creato coreografie per I principali enti Lirici ed istituzioni teatrali italiane, tra i quali: il Teatro Comunale di Firenze – Maggio Musicale Fiorentino, il Balletto di Toscana Junior, Ater Balletto. 
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25 marzo - 4 aprile Lavanderia a Vapore, Collegno (TO) residenza creativa a cura di Fondazione Piemonte dal Vivo – Circuito Regionale Multidisciplinare
23 - 31 luglio Castello Pasquini, Castiglioncello (LI)  residenza creativa a cura di Armunia
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sguardimora · 5 years
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Nella residenza creativa #TURNING_Orlando’s version
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TURNING_Orlando’s version è una creazione di Alessandro Sciarroni nella quale esplora la pratica della danza classica e in particolare del lavoro in punta. Guidati dal coreografo e dall’artista Elena Giannotti, la ricerca è stata svolta in studio assieme ad un gruppo di cinque danzatori (Maria Cargnelli, Francesco Saverio Cavaliere, Lucrezia Gabrieli, Sofia Magnani, Roberta Racis) e la composizione musicale è stata affidata ad Aurora Bauza e Pere Jou (Telemann Rec.). Orlando rimanda ad una ciclicità tonda, ad una trasformazione circolare, come nel romanzo di Virginia Woolf, ci invita ad attraversare un mistero: evoca il nome di una persona o una località piena di palme in Florida sospesa nell’attesa di un ciclone? Il progetto TURNING_Orlando’s version è un nuovo capitolo di un progetto più grande (TURNING) ispirato ai fenomeni migratori di alcuni animali che al termine della loro vita tornano a riprodursi e a morire nel luogo dove sono nati, in cui il verbo "turning" viene tradotto sia in maniera letterale, attraverso l’azione del corpo che ruota intorno al proprio asse, che filosofico, nel suo significato di evolvere, cambiare sviluppandosi in un viaggio psicofisico emozionale. C’è qualcosa di profondamente legato ad un’animalità selvatica in questo lavoro, alla potenza misteriosa e inevitabile degli animali e dei loro processi di transumanza, vibranti come sagome all’orizzonte.
IL PROGETTO "TURNING"
All’interno del progetto “Migrant Bodies”, tra il 2014 e il 2015, Alessandro Sciarroni sviluppa un’idea per una pratica performativa profondamente germinale. Partendo dall’osservazione dei fenomeni migratori di alcuni animali che al termine della loro vita tornano a riprodursi e a morire nel luogo dove sono nati, l’artista inizia a lavorare sul concetto di turning. Il termine inglese viene tradotto e rappresentato in scena in maniera letterale, attraverso l’azione del corpo che ruota intorno al proprio asse e che si sviluppa in un viaggio psicofisico emozionale, in una danza di durata, nella stessa maniera in cui turning significa anche evolvere, cambiare. Il progetto TURNING si articola in diverse presentazioni ed eventi che l’artista chiama “versioni”. Ogni “versione” prevede il coinvolgimento di interpreti differenti, così come di artisti visivi, musicisti e designer, chiamati dall’artista ad interpretare la stessa azione secondo la propria sensibilità – in maniera drammaturgicamente coerente con il titolo del progetto: i materiali e le partiture fisiche sono soggette ad un mutamento, un’evoluzione, una trasformazione, all’interno di ogni singolo evento. Tra le versioni già realizzate ricordiamo:
TURNING_thank you for your love version (2015) presentato nel Teatrino di Palazzo Grassi a Venezia per la Biennale diretta da Virgilio Sieni, con 5 danzatrici all’interno di un evento creato sulle musiche originali di Pablo Esbert Lilienfeld.
TURNING_ Symphony of sorrowful songs version (2015) è una performance creata per il Museo MAXXI di Roma che viene presentata all’interno del Festival Romaeuropa. Per l’occasione Sciarroni lavora con 15 danzatori della compagnia del Balletto di Roma.
TURNING_Motion sickness version (2016) è il titolo della performance creata per la compagnia del Balletto dell’Opera di Lione e che ha aperto la Biennale di Lione lo stesso anno.
CHROMA_don't be frightened of turning the page (2017) è la versione solista diretta ed interpretata da Alessandro Sciarroni stesso.
TURNING_For Marta (2018) è une versione solista creata appositamente per la danzatrice Marta Ciappina e presentata nella sala allestita da Dan Flavin in Villa Panza a Varese.
TURNING_Orlando’s version (2019) è una nuova versione dedicata alla pratica della danza classica, ed in particolare all’esplorazione e alla sperimentazione del lavoro in punta. Lo spettacolo, interpretato da 5 ballerini classici, è stato realizzato in occasione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
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senzabarcode · 6 years
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In scena danza e teatro nei luoghi d’arte Lazio
In scena danza e teatro nei luoghi d’arte Lazio
Prende avvio la rassegna In scena – danza e teatro nei luoghi d’arte del Lazio nell’ambito di ArtCity organizzata dal Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli.
In scena. Il Museo Archeologico di Vulci, venerdì 6 luglio ore 21.00 ospita Bach Dance Suitesdella Compagnia Virgilio Sieni, una delle formazioni di danza contemporanea più interessanti nel panorama italiano. Le Suites per…
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Prime novità allo Stabile di Genova
Con la prima nazionale di Fine dell’Europa di Rafael Spregelburd mercoledì 11 ottobre al Teatro Duse si è inuagurata la stagione INSIEME 17/18 del Teatro Stabile di Genova e del Teatro dell’Archivolto. Come è noto, la stagione congiunta delle due strutture teatrali genovesi vuole essere la prima tappa di un più ambizioso progetto, che in un prossimo futuro dovrebbe dare vita a un unico, eclettico organismo, capace di trasformare Genova e la Liguria in una capitale del teatro non solo nazionale ma anche internazionale. Intanto, il cartellone, forte di ben 60 titoli, offre al pubblico la possibilità di muoversi con un unico abbonamento tra quattro sale diverse – il Teatro della Corte, il Teatro Duse, il Teatro Gustavo Modena e la Sala Mercato – e di spaziare tra nuova drammaturgia, classici, teatro civile, commedia, musica, letteratura, danza. Partner istituzionali della stagione INSIEME 2017/18 sono il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Comune di Genova e la Regione Liguria, a cui si affianca il fondamentale sostegno della Compagnia di San Paolo e di IREN. Prezioso il contributo degli sponsor, Novi, COOP, Finsea, SAAR, Silomar e Sampierdarena Olii. Gli spettacoli di produzione sono naturalmente il cuore pulsante del cartellone proposto dal Teatro Stabile e dal Teatro dell’Archivolto e il mese di ottobre offre subito quattro novità: oltre al già citato Spregelburd, debutteranno in sequenza Il Nome della rosa, adattamento del celebre romanzo di Umberto Eco con la regia di Leo Muscato (al Teatro della Corte dal 17 al 29 ottobre); Spoon River, che il regista Giorgio Gallione ha tratto dall’Antologia di Edgar Lee Masters e dal disco di Fabrizio De André Non al denaro, non all’amore né al cielo (al Teatro Gustavo Modena dal 19 ottobre al 5 novembre), e L’esecuzione di Vittorio Franceschi, che vede lo stesso autore in scena insieme a Laura Curino per la regia di Marco Sciaccaluga (al Teatro Duse dal 27 ottobre al 5 novembre). Coprodotto insieme alla Comédie de Caen, il Teatro di Liegi e la Comédie de Reims, scritto e diretto dal drammaturgo argentino Rafael Spregelburd - oggi riconosciuto tra i più importanti al mondo - e recitato da un cast multietnico, Fine dell’Europa consolida la dimensione internazionale del Teatro Stabile di Genova. Composto da due capitoli autonomi, lo spettacolo gioca provocatoriamente con otto diversi scenari: la fine dei confini, la fine dell’arte, la fine della nobiltà, la fine della storia nel capitolo intitolato “L’Europa in pezzi”; la fine della sanità, la fine della realtà, la fine della famiglia e la fine dell’Europa in “Altri pezzi d’Europa”. In scena al Duse sino al 20 ottobre. Il nome della rosa è la prima versione teatrale del romanzo che ha rivoluzionato la storia della letteratura italiana. Coprodotto dagli Stabili di Genova, Torino (dove ha felicemente debuttato prima dell’estate) e del Veneto, si basa sulla versione teatrale del romanzo di Umberto Eco scritta da Stefano Massini (il pluripremiato autore di Lehman Trilogy) e adattata per questa messa in scena dal regista Leo Muscato. In scena un cast corale, su cui spiccano Eugenio Allegri, Luigi Diberti e Luca Lazzareschi. Già prodotto dal Teatro dell’Archivolto nel 2009, lo spettacolo Spoon River, dirretto da Giorgio Gallione, torna con una nuova edizione. Un cast composito di attori e danzatori fa rivivere i desideri, le passioni, le debolezze, i ricordi di una comunità di defunti, resi immortali dalle poesie di Edgar Lee Masters e poi cantati da Fabrizio De André. Teatro “capovolto” con gli spettatori sul palco e la scena costruita nella platea del Teatro Gustavo Modena svuotata dalle poltroncine. Scritto nel 2008 da Vittorio Franceschi e diretto da Marco Sciaccaluga, L’esecuzione, prodotto dal Teatro Stabile di Genova insieme a Emilia Romagna Teatro Fondazione (e infatti il debutto è stato a Modena nella passata stagione) racconta l’oggi attraverso i pensieri di un immaginario disertore in attesa del suo destino: un affondo implacabile nelle storture di un mondo distopico, non troppo lontano dal nostro. La stagione INSIEME 2017/18 proseguirà sino a maggio 2018. Tra spettacoli ospiti e produzioni, incluse ulteriori prime nazionali, sui palchi della Corte, del Duse, del Modena e della Sala Mercato si alterneranno alcuni degli attori e dei registi più affermati della scena italiana e non solo, tra cui Alessandro Gassmann, Gabriele Lavia, Claudio Bisio, Eros Pagni, Silvio Orlando, Neri Marcorè, Fausto Paravidino, Ascanio Celestini, Valerio Binasco, Emma Dante, Elisabetta Pozzi, Alessandro Baricco, Marcial Di Fonzo Bo, Virgilio Sieni, Franco Branciaroli, Gioele Dix, Umberto Orsini, Lella Costa, solo per citare alcuni nomi. Le diverse formule di abbonamento e i biglietti singoli per tutti gli spettacoli sono in vendita presso le biglietterie del Teatro della Corte, del Teatro Gustavo Modena e del Teatro Duse. http://dlvr.it/Pv1wjs
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