#Commissione Controllo e Garanzia
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Fratelli d'Italia esprime contrarietà al progetto dell'impianto di cogenerazione a Rivoli
Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ribadisce la propria opposizione alla realizzazione dell’impianto di cogenerazione per il teleriscaldamento che Edison intende costruire a Posta Vecchia.
Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ribadisce la propria opposizione alla realizzazione dell’impianto di cogenerazione per il teleriscaldamento che Edison intende costruire a Posta Vecchia. Nonostante le rassicurazioni di Edison e Arpa, i consiglieri esprimono dubbi sull’impatto ambientale, economico e sociale dell’opera. Le preoccupazioni dei cittadini e dei consiglieri Durante la…
#Alessandria today#ambiente Rivoli#centrale teleriscaldamento#Coinvolgimento Cittadini#Commissione Controllo e Garanzia#consumatori e trasparenza#criticità ambientali#decarbonizzazione#Edison Posta Vecchia#efficienza energetica#energia Rivoli#Federico Depetris#Fratelli d’Italia Rivoli#gestione prezzi energia#Google News#Impatto ambientale#Impatto Sociale#impianto cogenerazione Rivoli#infrastrutture Rivoli#innovazione energetica.#italianewsmedia.com#Libertà di Scelta#manutenzione impianti#Nucleare#opposizione progetto#Pier Carlo Lava#politica locale#prezzi teleriscaldamento#progetti Edison#prospettive energetiche
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Facendo seguito al rinnovo del Consiglio Comunale e alle relative commissioni consiliari, in data 15/11/2023 si è riunita per la prima volta la Commissione Controllo e Garanzia, di cui il sottoscritto è presidente. Come primo punto della discussione, è stato affrontato un argomento di grande rilevanza per chi governa la città. La commissione ha registrato una notevole partecipazione, con la presenza non solo dei commissari, ma anche di dirigenti dell’Ente e rappresentanti della Giunta. I lavori si sono aperti con la discussione sulla nomina del Presidente della TSA (Trasimeno Servizi Ambientali). La Commissione Controllo e Garanzia, su proposta del presidente, […]
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Vi proponiamo la traduzione integrale del post di Pavel Durov.
Quasi ogni mese Telegram organizza concorsi per sviluppatori. I vincitori di questi concorsi, i migliori programmatori del mondo, hanno ricevuto da noi milioni di dollari in premi.
Come in altri concorsi internazionali di programmazione, circa la metà dei vincitori dei nostri concorsi sono russi. L’Ucraina è al secondo posto per numero di vincitori del Telegram, la Bielorussia è al terzo posto.
Vedendo questo colossale potenziale creativo, 4 anni fa abbiamo cercato di lanciare una piattaforma per i creatori di giochi in Telegram. Volevamo che gli sviluppatori dell’Europa dell’Est potessero realizzare il loro talento creando servizi per il pubblico internazionale di Telegram.
Sfortunatamente, questo piano non doveva essere attuato. Nel 2016, Apple ci ha vietato di lanciare la piattaforma di gioco, citando le nostre regole. Abbiamo dovuto rimuovere il catalogo dei giochi Telegram che avevamo già creato e quasi tutta l’interfaccia della piattaforma – altrimenti Apple ci ha minacciato di rimuovere Telegram dall’AppStore.
Come Apple sta abusando della sua posizione di mercato
Apple ha vietato il nostro catalogo di giochi per lo stesso motivo per cui ha vietato l’installazione di qualsiasi app sull’iPhone al di fuori del suo AppStore. Il fatto è che Apple, approfittando della posizione di monopolio, richiede a tutti gli sviluppatori di applicazioni dell’AppStore di trasferire il 30% del fatturato dalla vendita di eventuali servizi digitali. I servizi digitali sono, ad esempio, le tariffe per le applicazioni stesse o le funzioni premium in esse contenute. In cambio, Apple non dà agli sviluppatori altro che il permesso di mettere a disposizione degli utenti iPhone le loro applicazioni.
Video Player00:0000:36Gli sviluppatori di applicazioni spendono risorse significative per creare, mantenere e promuovere i loro progetti. Sono in agguerrita competizione tra loro e corrono enormi rischi. Apple non investe nella creazione di applicazioni di terze parti sulla sua piattaforma quasi senza soldi e non rischia nulla, ma ha la garanzia di ottenere il 30% del loro fatturato. La situazione è quasi altrettanto triste per gli sviluppatori degli smartphone Android di Google.
I creatori di applicazioni hanno solo due terzi del denaro guadagnato per pagare stipendi, hosting, marketing, licenze, tasse governative. Spesso questo non è sufficiente a coprire tutti i costi, e ulteriori aumenti di prezzo per gli utenti non sono possibili a causa della minore domanda. Quei progetti che riescono a rimanere redditizi nonostante un canone del 30% portano quasi sempre meno reddito netto ai loro creatori rispetto ai duopoli di Apple e Google.
Come Apple e Google Tax influenzano gli sviluppatori di app
Infatti, oggi tutti gli sviluppatori del mondo che vendono servizi premium e digitali agli utenti di smartphone lavorano più per Apple e Google che per se stessi. Di conseguenza, Apple e Google hanno accumulato decine di miliardi di dollari nei loro conti offshore, mentre centinaia di migliaia di team di sviluppo locale in tutto il mondo sono sul punto di sopravvivere economicamente. I fondi che potrebbero permettere alle startup di continuare a migliorare i loro prodotti e soddisfare i loro utenti sono memorizzati nei bilanci di Apple e Google.
Si tratta di un esempio senza precedenti di centralizzazione e squilibrio, dove interi settori dell’economia digitale sono dissanguati da una collezione esorbitante, possibile solo in assenza di concorrenza.
Mai prima d’ora gli sviluppatori di servizi digitali sono stati così impotenti e dipendenti. Anche nell’era della completa egemonia di Microsoft sul mercato dei sistemi operativi negli anni ’90, gli sviluppatori di applicazioni potevano distribuire liberamente il loro software per Windows senza pagare una percentuale dei loro guadagni Microsoft. Nel periodo di massimo splendore dei servizi web negli anni zero, gli sviluppatori potevano monetizzare liberamente i loro siti, anche senza pagare royalties ai creatori dei browser.
Oggi viviamo in una situazione paradossale da oltre 10 anni, quando due aziende della Silicon Valley hanno il pieno controllo su quali applicazioni possono essere installate sui loro telefoni da miliardi di utenti in tutto il mondo. E mentre Google ha ancora una capacità limitata di eseguire applicazioni al di fuori del loro Play Store, Apple non permette ai suoi utenti di andare un passo oltre il loro ecosistema chiuso creato per un unico scopo: raccogliere il 30%, che in definitiva viene pagato dagli utenti o dagli sviluppatori.
Tuttavia, Apple e Google devono la loro posizione di monopolio sul mercato agli autori di applicazioni di terze parti per le loro piattaforme. I tentativi di Microsoft e di altre aziende di diffondere i propri sistemi operativi per smartphone sono falliti perché per iPhone e Android gli sviluppatori di terze parti hanno già creato molte applicazioni che attraggono i consumatori e li fanno scegliere questi smartphone. Cioè, Apple sfrutta gli sviluppatori di applicazioni due volte – come forza lavoro gratuita per creare un vantaggio competitivo per i loro smartphone – e come fonte di superprofitti prendendo il 30% della vendita dei loro servizi.
Cosa si può fare per rimediare alla situazione
Recentemente, la Commissione Europea ha aperto un’indagine antitrust su questi abusi sul mercato Apple. È un passo positivo. Abbiamo intenzione di partecipare a queste discussioni con le autorità di regolamentazione dell’UE e di altre importanti giurisdizioni per proteggere gli interessi degli utenti di smartphone e degli sviluppatori di applicazioni.
Il servizio antimonopolio russo è ancora interessato ad Apple nel contesto delle esigenze di preinstallazione delle applicazioni russe sui suoi smartphone. Non è sufficiente: In termini di preinstallazione, se fossi una nazione, cercherei di obbligare Apple a preinstallare almeno i propri – alternativi – negozi di applicazioni che permettano agli sviluppatori locali di non inviare il 30% del loro fatturato in California. Sarebbe una misura più efficace per sostenere l’IT locale rispetto alla tassa digitale discussa in diversi paesi dell’UE. Prima di tentare di imporre una tassa digitale del 3% alle imprese, gli Stati dovrebbero prima di tutto smettere di pagare da soli la tassa digitale del 30%. al budget di Apple e Google.
Per quanto riguarda il programma, il massimo sia per i regolatori dell’Europa dell’Est che per gli altri regolatori, dovrebbe essere quello di richiedere legalmente ad Apple di permettere agli utenti di installare le applicazioni non solo attraverso l’AppStore. Gli utenti dovrebbero essere liberi di eseguire le applicazioni sui loro smartphone – così come possono ora installare qualsiasi software sui loro computer.
Per molte start-up, un tale cambiamento avrà un effetto più positivo di qualsiasi esenzione fiscale. Se questo non avviene, la capitalizzazione di Apple, che ha già superato i 1,5 trilioni di dollari, continuerà a crescere, mentre gli sviluppatori di Russia, Ucraina, Bielorussia e altri paesi continueranno a vendere le loro startup a basso margine per piccole somme per i giganti della Silicon Valley. Gli utenti continueranno a pagare il 30% in più per le applicazioni o si accontenteranno di servizi di qualità inferiore. E i governi continueranno a chiedersi perché, nonostante il comodo regime fiscale e l’abbondanza di talenti, non ci sono equivalenti a pieno titolo della Silicon Valley nei loro Paesi.
Impedire a due società sovranazionali di riscuotere le tasse da tutta l’umanità non è un compito facile. Ci sono migliaia di lobbisti, avvocati e agenti di pubbliche relazioni al servizio delle imprese. I loro budget sono illimitati. Allo stesso tempo, gli sviluppatori di applicazioni sono dispersi e spaventati, poiché il destino dei loro progetti dipende interamente dal favore di Apple e Google. Ma crediamo che il tempo della paura sia passato. Ora è necessario iniziare a parlare direttamente e apertamente della perniciosità della situazione attuale – perniciosità per miliardi di utenti, per centinaia di migliaia di sviluppatori, per le economie nazionali, per il progresso globale.
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ROMA ; SULLE ASSUNZIONI IN AMA NON C'E' TRASPARENZA
Il consigliere capitolino di Fratelli d’ Italia , Federico Rocca nella veste di Presidente della Commissione Controllo e garanzia trasparenza di Roma Capitale, convocando i vertici di Ama, la
Il consigliere capitolino di Fratelli d’ Italia , Federico Rocca nella veste di Presidente della Commissione Controllo e garanzia trasparenza di Roma Capitale, avendo preso conoscenza della volontà della Municipalizzata di assumere dirigenti esterni, con stipendi importanti: convocava una riunione della Commissione invitando i vertici di Ama, il Direttore Generale di Roma Capitale e l’…
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Eyes on the world #97
Nel tentativo (patetico) di sopravvivere al caldo, entriamo nel cuore di giugno.
Oltre alle classiche novità sul conflitto tra Ucraina e Russia, ci focalizzeremo sulle ultime mosse della Commissione Europea, oltre che di Iran e USA.
Restate idratati durante la lettura e cominciamo 👇
🇺🇦 L’ESERCITAZIONE NATO, LA BATTAGLIA A SEVERODONETSK, LA SITUAZIONE NEL MAR NERO: DOVE ERAVAMO
(1) Con la ripresa dei bombardamenti a #Kiev abbiamo dato il benvenuto allo scorso weekend ed è da lì che ripartiremo. Degna di nota l’esercitazione annuale della #NATO, che si è tenuta nel nordest dell’Europa come ormai avviene in questo periodo dal 1971. Va da sé che quest’anno sarà un’edizione un po’ particolare della BALTOPS, alla quale partecipano circa 7.000 soldati, 45 navi e 72 velivoli da 16 paesi diversi (non 14, per via dell’aggiunta di Finlandia e Svezia, che tra qualche settimana dovrebbero entrare nella NATO in pianta stabile). Il tutto si concluderà il prossimo venerdì. Intanto #Severodonetsk, la città della regione del Luhansk nel mirino dell’esercito russo, è sostanzialmente divisa in 2 parti, con i due schieramenti che si stanno dando battaglia per (ri)conquistarla. Se all’inizio la #Russia aveva fatto la voce grossa portandosi avanti nell’azione, l’esercito ucraino ha risposto sul campo e riconquistato diversi territori della città, riottenendone il controllo di circa il 70%. Poco più lontano, una battaglia altrettanto importante si sta combattendo nel Mar Nero, dove da settimane sono bloccate le navi contenenti il grano ucraino diretto a moltissimi paesi. Lo stallo sta alimentando la nascita di una crisi alimentare di proporzioni mondiali. A fare da mediatore nella contesa è la #Turchia, con la quale la Russia avrebbe un accordo: è proprio lo stato di Erdogan che si accollerebbe l’incombenza di sminare (dalle mine ucraine, messe lì per scongiurare invasioni via mare) il Mar Nero e consentire la partenza delle navi, scortate in acque neutrali sempre dalla marina turca. Tuttavia l’accordo è ancora pendente, dal momento che l’Ucraina è stata poco coinvolta nelle trattative e non c’è alcuna garanzia sul fatto che tutto vada a buon fine anche tra Russia e Turchia. L’Ucraina ha chiesto alle Nazioni Unite di garantire la sicurezza in caso di trattativa conclusa.
🇺🇦 PERICOLO COLERA, IL FALLIMENTO DEI NEGOZIATI, IL RITORNO DEL VENEZUELA: IL CUORE DELLA SETTIMANA
(2) Intanto a #Mariupol, ora sotto il controllo russo dopo i pesantissimi bombardamenti, si sta facendo strada il rischio della nascita di grossi focolai di colera. Il motivo? Gli ingenti danni all’acquedotto e al sistema fognario. Oltre a mancare cibo e medicinali, per i pochi abitanti rimasti tra le macerie è un’impresa reperire anche l’acqua potabile, il che rischia di danneggiare pesantemente la salute di chi si sta arrangiando con ciò che trova. I cadaveri lasciati in decomposizione per le strade e i rifiuti in ogni dove non stanno di certo migliorando la situazione corrente. L’#OMS si è già attrezzata a inviare vaccini contro il colera a Dnipro. Intanto la Duma (la camera bassa del parlamento russo) ha approvato pressoché all’unanimità una legge per far cessare la giurisdizione della Corte europea dei diritti umani in Russia, organo nato per fare in modo che la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo venisse rispettata. A mancare è solo la firma del presidente Putin, cosa che ormai appare una semplice formalità. Giovedì è stato più chiaro che mai il risultato dei negoziati portati avanti dalla Turchia per sbloccare il grano ucraino diretto in diversi paesi nel mondo: nulla di fatto. La Russia pare abbia posto troppe condizioni definite “irricevibili” da parte dell’Ucraina, a sua volta accusata di essere poco disposta a collaborare da parte delle autorità russe. Nel frattempo, dal punto di vista petrolifero è tornata in campo una forza pesantemente osteggiata dagli USA negli ultimi anni: il Venezuela. Dopo l’alleggerimento delle sanzioni nei loro confronti voluto dall’attuale presidente Joe Biden, Eni (Italia) e Repsol (Spagna) ricominceranno a importare petrolio dallo stato sudamericano, per sopperire alle limitazioni imposte alla Russia. Sempre giovedì, un tribunale di Donetsk (controllato da forze russe) ha condannato a morte 2 cittadini britannici e 1 marocchino per aver combattuto insieme all’esercito ucraino contro la Russia. Erano stati catturati a Mariupol ad aprile. Il suddetto tribunale non è riconosciuto a livello internazionale e il territorio è legittimamente occupato solo per la Russia. Inoltre il governo britannico ha fatto sapere che i 2 soldati sono regolarmente affiliati all’esercito ucraino (e non mercenari, come riferito dalle autorità russe) e per questo motivo – secondo la convenzione di Ginevra – non possono essere perseguitati per aver partecipato al conflitto da un altro stato coinvolto.
💶 SALARIO MINIMO: IL CONSIGLIO DELL’UE PENSA A UNA FORMA NON VINCOLANTE. IN GERMANIA INTANTO…
(3) Si fa strada all’interno dell’#UnioneEuropea l’idea di garantire un salario minimo in ogni paese membro. Se n’è parlato nella notte tra lunedì e martedì al Consiglio dell’UE, al momento guidato dalla Francia, e sembra che ci siano gli estremi per un accordo. La legge ipotizzata mette subito le mani avanti: non sarà uguale su tutto il territorio (in termini economici) e non sarà obbligatorio introdurlo per legge negli stati membri. Ma allora di che parliamo? Ebbene, saranno stabiliti una serie di criteri e procedure per i paesi dell’UE che vorranno introdurlo. Almeno ogni due anni ne andrà aggiornato il valore in caso di paesi che abbiano un salario fisso, mentre chi ne possiede uno minimo legato al costo della vita dovrà aggiornarlo almeno ogni 4 anni. L’accordo promuove la contrattazione collettiva, in collaborazioni con sindacati e parti sociali per stabilire i contratti di lavoro per ogni categoria, con (appunto) un salario adeguato. Semmai venisse approvata ed entrasse in vigore, sarebbero necessari alcuni mesi affinché ogni stato membro la recepisca. Anche in Italia da un po’ si dibatte sull’attuazione di una norma sul salario minimo (ancora assente), ma il governo è attualmente diviso: il centrodx è contrario, mentre PD e M5S favorevoli. La scorsa settimana a muoversi in tal senso è stata la #Germania, che ha alzato il suo a 12 euro lordi all’ora, a partire da ottobre. Adesso si aggira intorno ai 10 euro (9,82 per la precisione). 400 parlamentari si sono espressi a favore, 41 i contrari e 200 gli astenuti (in larga parte provenienti dall’opposizione). Circa 6,2 milioni di lavoratori potrebbero trarre beneficio da questo aumento. Dalla normativa sarebbero esclusi i tirocinanti e chi è stato appena assunto dopo essere stato disoccupato a lungo. In generale, in Germania il salario minimo venne introdotto nel 2015.
🇪🇺 LA BCE RISPONDE ALL’INFLAZIONE ALZANDO I TASSI D’INTERESSE. STIME SOTTO CONTROLLO NEL 2024
(4) Restiamo in Europa. La Banca Centrale Europea (#BCE) ha preso una decisione che – da almeno 10 anni – non vedeva la luce. I tassi di interesse verranno alzati al fine di contrastare l’aumento dell’inflazione e terminerà il principale programma di acquisto di titoli di stato. Si tratta, nel primo caso, di un provvedimento uguale a quello intrapreso da altre banche centrali, come quella britannica e statunitense. A luglio i tassi subiranno un aumento dello 0,25%, mentre a settembre ce ne sarà uno più corposo. Da anni, questi erano fermi al -0,5%. L’obiettivo è riportare l’inflazione intorno al 2%, raggiungibile – sempre secondo la BCE – non prima del 2024. Ma di che tassi si sta parlando esattamente? Si tratta di quelli che regolano il denaro prestato dalle banche centrali alle altre banche, ovvero tutto quello in circolazione (e il relativo costo). Alzare i tassi, fa aumentare il costo del denaro e blocca l’aumento dei prezzi. Il rischio, dall’altra parte, è il rallentamento dell’economia. I tassi più alti, a grandi linee, non agevolano gli investimenti e/o prendersi rischi. Sarà più costoso quindi chiedere un mutuo, un prestito o un finanziamento. Rimandando questo genere di operazioni, di solito, si ha un rallentamento dell’economia. In questo modo l’inflazione scende, ma bisogna stare attenti a non frenare troppo la corsa, dal momento che ciò porterebbe alla recessione. Lavoro duro quelle banche centrali: bloccare l’economia quanto basta per abbassare l’inflazione ma senza cadere nella recessione. L’annuncio dell’aumento previsto per settembre ha fatto preoccupare analisti e mercati, al punto da far calare tutte le Borse europee e aumentare lo spread tra titoli tedeschi e italiani.
🇺🇸 USA: INIZIANO LE AUDIZIONI PUBBLICHE PER L’ASSALTO AL CONGRESSO. E QUALCOSA SI MUOVE SULLE ARMI
(5) Facciamo un salto negli #USA, dove la settimana è stata un po’ movimentata. Sono iniziate le audizioni pubbliche per mostrare i risultati che la commissione d’inchiesta della Camera ha ottenuto nelle indagini sull’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. Erano previste testimonianze dal vivo, foto, video e molto altro. Il fine delle audizioni non è penale (dal momento che già oltre 800 persone sono state incriminate), quanto più politico: l’obiettivo dei Democratici è di convincere l’opinione pubblica (o provare all’opinione pubblica) che l’ex presidente Donald Trump e gran parte della classe dirigente Repubblicana era coinvolta nell’incitamento alla rivolta. Le elezioni di metà mandato di novembre non sono poi così lontane e, quando le audizioni termineranno (saranno 6 in totale e i risultati finali verranno diffusi a settembre), mancherà ancora meno. La prima audizione è avvenuta giovedì, mentre la prossima sarà lunedì. In queste si cercherà di provare che Trump abbia provato a ribaltare il risultato delle elezioni del 2020 con diversi espedienti: dalle minacce velate al segretario di Stato della Georgia sul “trovare i voti necessari” alle pressioni fatte all’allora vicepresidente Mike Pence per non certificare la vittoria di Biden, fino ai noti rapporti con le milizie di estrema destra. E le testimonianze in tal senso non sono mancate. Gran parte dell’élite Repubblicana si è tuttavia rifiutata di collaborare all’indagine, anzi sono previste delle vere e proprie “contro-audizioni” per diffondere quella che – secondo i Repubblicani – è la vera versione dei fatti. Si parla soprattutto del coinvolgimento della speaker Democratica Nancy Pelosi, che – sempre secondo i Repubblicani – avrebbe orchestrato l’attacco. Nello stesso tempo, prova a muoversi qualcosa in tema di gun control. Alla Camera si è votato mercoledì per limitare il possesso di armi da fuoco. 223 voti favorevoli e 204 contrari hanno fatto sì che la palla passasse al Senato, dove però i Democratici non hanno la maggioranza. La proposta aumenterebbe l’età minima per acquistare gran parte dei fucili semiautomatici (da 18 a 21 anni), vieterebbe la vendita di caricatori con più di 10 colpi, stabilirebbe nuovi requisiti per custodire armi in casa e aumenterebbe i controlli sulle pistole fai da te (spesso acquistate tramite kit e assemblate a casa, ergo irrintracciabili).
🇮🇷 L’IRAN RIMUOVE 2 TELECAMERE DI SORVEGLIANZA NEI PROPRI CENTRI NUCLEARI. SI TEME PER GLI ACCORDI
(6) I protagonisti di questa storia sono l’#Iran e l’AIEA (Agenzia internazionale per l’energia atomica), che segue da molto vicino il settore nucleare a livello mondiale. Ricordiamo brevemente la situazione nel paese: nel 2015 era stato raggiunto un accordo per rimuovere alcune sanzioni internazionali imposte sull’economia dell’Iran, in cambio della riduzione della capacità di sviluppare la tecnologia per creare un’arma nucleare. All’interno di questa intesa, era previsto l’AIEA installasse delle telecamere per monitorare l’attività nucleare iraniana. Le sanzioni erano state poi reintrodotte da Donald Trump, ex presidente americano, e l’accordo era venuto meno nel 2018. Ma l’Iran ha comunque tenuto le telecamere, nella speranza di rinnovare l’accordo una volta che Trump avesse lasciato la presidenza. Ebbene, 2 delle 27 telecamere presenti sono state rimosse dalle autorità iraniane, diminuendo quindi il controllo che l’AIEA può avere nei confronti dei siti nucleari. Già l’anno scorso si erano rifiutati più volte di consegnare le registrazioni delle telecamere proprio all’AIEA e non avevano risposto alle richieste di spiegazioni sulle tracce di uranio ritrovate in numerosi parti dell’Iran. Ciò fa supporre la volontà non più presente di giungere a un accordo che rimetta in piedi il monitoraggio delle centrali iraniane, con il rischio che (pur volendoci molto tempo) il paese possa sviluppare un’arma atomica. Questo è solo uno dei motivi dell’attuale situazione. A incidere sono stati anche i seguenti fatti: il subentrare di Ebrahim Raisi (ultraconservatore) al moderato Hassan Rouhani; il rifiuto degli USA a togliere le Guardie Rivoluzionarie iraniane dalla lista delle organizzazioni terroristiche; le sanzioni inflitte (anche dagli USA) alla Russia per la guerra in Ucraina, limitando notevolmente i rapporti con l’Iran.
Vediamo che altro succede nel mondo 👇
- Boris Johnson è stato confermato per il rotto della cuffia alla guida del Partito Conservatore britannico, rimanendo così in carica come primo ministro del Regno Unito. Su 359 voti totali, 211 sono stati a suo favore e 148 contrari. Ciò significa che poco meno della metà dei suoi compagni di partito non lo sostiene, il che potrebbe avere ripercussioni sulle prossime scelte di governo. Tuttavia, almeno per un anno, la carica di leader del Partito Conservatore resterà nelle sue mani.
- Era solo questione di tempo prima che Corea del Sud e USA rispondessero ai lanci di missili della Corea del Nord, che da alcuni mesi proseguono indisturbati, tra un’esercitazione e l’altra. 8 missili sono stati lanciati dalle 2 nazioni nel mar del Giappone, in risposta a quelli lanciati dalla CDN dopo un’esercitazione congiunta tra CDS e Stati Uniti.
- Ancora in stallo la situazione tra Elon Musk e #Twitter. Il miliardario ha accusato il social di poca collaborazione nel fornire dati precisi da lui richiesti sul numero di account falsi sul totale degli iscritti, una delle condizioni poste da Musk per mandare in porto la trattativa. Se prima il CEO del social Parag Agrawal aveva fatto sapere che la controprova fosse impossibile da ottenere (vista la necessità di condividere con soggetti esterni a Twitter informazioni personali degli utenti), pare che adesso il social abbia aperto a questa possibilità pur di chiudere l’accordo.
- Nell’autunno del 2024, in tutti i paesi dell’Unione Europea, dispositivi elettronici come smartphone e laptop dovranno essere provvisti di una porta USB-C in modo da uniformare tutti i caricabatterie presenti in commercio. Anche Apple pare sia costretta ad adattarsi. A deciderlo (pur essendo in attesa dell’approvazione di Parlamento e Consiglio europeo) la Commissione Europea. Inoltre dovranno essere uguali anche le velocità di ricarica, di modo da poter utilizzare lo stesso caricatore per più dispositivi. Ciò eviterebbe spese per 250 mln di euro l’anno per i consumatori e circa 11 mila tonnellate di rifiuti elettronici ogni anno.
- Ha scelto la sedazione profonda e continua Fabio Ridolfi, l’uomo di 46 anni che da 18 vive (per modo di dire) immobilizzato per via di una patologia irreversibile. La pratica è prevista grazie alla legge sul testamento biologico del 2017, non potendo accedere al suicidio assistito (nonostante possedesse i requisiti, certificati dall’apposito Comitato Etico) per via della mancata risposta dell’Azienda sanitaria delle Marche in merito alle modalità d’esecuzione. La differenza principale con il suicidio assistito consiste nei giorni che intercorrono tra l’inizio del trattamento e l’effettiva morte del paziente, anche diversi giorni nel caso della sedazione.
- È durata ben 2 anni l’operazione sotto copertura della Guardia di Finanza di Trieste, che ha smascherato un traffico di oltre 4 tonnellate di cocaina arrestando 38 persone tra Europa e Sud America. Secondo le stime, la vendita avrebbe fruttato circa 240 milioni di euro.
- Nuovo test di massa previsto oggi per gli abitanti di Shanghai. La metà dei quartieri della città saranno posti in lockdown dopo la scoperta di 11 nuovi casi positivi al coronavirus.
- Lo scorso martedì Consiglio dell’UE e Parlamento europeo hanno trovato un accordo per riequilibrare la differenza di rappresentatività dentro i consigli di amministrazione delle società europee quotate in Borsa. In particolare, entro il 2026, almeno il 40% dei membri dei cda dev’essere composto da donne, sesso sotto rappresentato nella maggior parte dei casi. La legge andrà adesso approvata e poi pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione. Ogni stato avrà 2 anni di tempo per integrarla nelle leggi nazionali.
- Rimanendo in tema di Parlamento europeo, un’altra importante proposta della Commissione europea è stata approvata. A partire dal 2035 avrà inizio il divieto per le case automobilistiche di produrre e vendere auto a benzina o diesel. La proposta fa parte delle 13 iniziative mirate a diminuire del 55% le emissioni entro il 2030.
Alla prossima 👋
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Non possiamo non prendere posizione sul decreto Immigrazione e Sicurezza-c.d. “Decreto Salvini” approvato dal consiglio dei Ministri il 24 settembre denunciandone le gravità e gli aspetti problematici.
Il decreto prevede tra i vari punti: l’abrogazione del riconoscimento della protezione umanitaria e l’ampliamento delle possibilità e dei tempi di trattenimento nei Centri permanenti per il rimpatrio – CPR-. Viene inoltre completamente snaturato il sistema Sprar e viene introdotta una riforma della cittadinanza con misure fortemente limitative fino alla revoca della stessa.
Convinti che “chi tace è complice”, vogliamo evidenziare come un atto normativo così formulato appare in realtà tout court una legge razziale che viola la Costituzione e che si pone in totale contrasto con i diritti umani fondamentali, di cui l’Italia è sempre stata garante. E’ nostro dovere richiedere a gran voce che tale atto “disastroso” non venga convertito in legge dal Parlamento.
Diversi profili di incostituzionalità sono stati evidenziati e denunciati da più parti. Secondo il Presidente emerito della Corte Costituzionale, Giovanni Maria Flik, il “decreto sulla sicurezza e sui migranti” ha unificato il tema della “sicurezza” con quello dell’“immigrazione”, e “l’averli messi insieme rischia di risolversi in una specie di etichetta preliminare nei confronti del migrante come di persona potenzialmente incline al crimine ed ad attentare alla sicurezza, il che vuol dire trattarlo come un diverso in modo non conforme a quanto prevede la Costituzione”. E ancora “L’idea di una revoca della cittadinanza ai soli migranti sia pure in presenza di una condanna e non come discorso generale è una misura la cui costituzionalità è molto dubbia, La cittadinanza non può essere usata come una sanzione accessoria o come un premio (sei stato bravo, ti do la cittadinanza, sei stato cattivo ti revoco la cittadinanza) perché la cittadinanza è un inserimento nella comunità che permane .Tanto è vero secondo la Costituzione “nessuno può essere privato per motivi politici della cittadinanza, del nome e della capacità giuridica ”.
Non possiamo non evidenziare i principali rischi che derivano dal testo del decreto, tra cui l’aumento dei contenziosi giudiziari, l’aumento di migranti irregolari sul territorio italiano e la cancellazione di diritti acquisiti, ponendosi nell’ottica generale l’assunto per cui “ogni immigrato è un criminale”.
E’ fondamentale far comprendere che non è negando o limitando il riconoscimento dei diritti ai cittadini stranieri che si potrà regolarizzare il fenomeno migratorio, anzi, con questo atto normativo la conseguenza che si produrrà sarà l’aumento vertiginoso e incontrollato della clandestinità. I proclami finora diffusi circa la garanzia di massicci rimpatri altro non sono che slogan pubblicitari destituiti di qualsiasi fondamento normativo. E ciò in quanto i cittadini stranieri potranno anche accumulare una sfilza di provvedimenti di espulsione ma che non sarà possibile eseguire in assenza di identificazione da parte del paese di origine. Ecco perchè è solo costruendo rapporti di bilateralità con quei paesi che offrono garanzie di sicurezza – e rafforzando quelli già esistenti - dai quali dipende l’identificazione dei cittadini stranieri per consentire il rimpatrio lì ove sia dovuto, che potrà regolarizzarsi il fenomeno migratorio. In mancanza, l’unica conseguenza sarà l’aumento della fila di soggetti “clandestini” senza alcuna possibilità di controllo né rimpatrio.
Bisognerebbe avere il coraggio di dire che alcuni dei paesi con i quali l’Italia intrattiene già rapporti, hanno recentemente “chiuso le porte”, e che dalla nascita di questo Governo i rimpatri sono fortemente diminuiti.
E’ chiaro ed evidente che la finalità di questo decreto è non è arginare la clandestinità ma incrementarla nell’unico obiettivo di esasperare le tensioni sociali.
Anche l’ampliamento del tempo di trattenimento all’interno del CPR è ingiustificato e ciò in quanto è esteso per un periodo di gran lunga superiore a quello che sarebbe sufficiente per procedere all’identificazione dei soggetti stranieri. Ne deriva che la privazione della libertà per un tempo notevolmente più lungo altro non è che una gravissima conseguenza dell’inefficienza del sistema, e quindi una violazione inaccettabile.
Ma tra le ingiustizie di questo testo vi è anche il pregiudizio al “diritto d’asilo” e l’obbligo di lasciare il territorio nazionale per il richiedente protezione sulla base di una condanna non definitiva – per i reati richiamati nel decreto - in caso di pendenza del ricorso avverso la decisione della Commissione Territoriale. In questo modo viene cancellato uno dei principi fondatori della nostra Costituzione e del nostro Ordinamento ossia il principio di non colpevolezza fino alla condanna passata in giudicato che varrà come prerogativa riservata ai soli cittadini italiani in quanto “razza superiore”.
Con questo decreto si inaugura un “sistema di diritto” per i cittadini stranieri parallelo e diseguale al sistema di giustizia riservato agli italiani in totale spregio al principio costituzionale di non discriminazione per motivi di “razza”. Per queste ragioni, saremo sempre pronti a prendere posizione a tutela di quei principi inviolabili e costituzionali che devono essere salvaguardati in un paese civile e in uno Stato di diritto, opponendoci agli attacchi messi in atto anche con atti legislativi . Vogliamo, pertanto, affermare, che anche in quest’ordine di Avvocati, anche in questa città c’è chi, aderendo alla mobilitazione nazionale, dice no al razzismo e a tutti quegli atti di legge che non tutelano l’essere umano in sé per sé considerato, rischiando di tornare indietro di ben ottant’anni.
Ci associamo agli appelli lanciati da diversi organismi e organizzazioni affinché singoli, istituzioni, amministrazioni, associazioni, ONG facciano il possibile per costruire mobilitazioni e opporsi a questi provvedimenti, e chiediamo l’adesione al presente documento.
Anche noi vogliamo lanciare un appello agli organi istituzionali: se in una società civile l’applicazione di una legge porta a risultati ingiusti, iniqui, a trattamenti improntati alla disuguaglianza e disparità allora bisognerà fare richiamo a quei principi di diritto che in nome di un bene superiore andranno applicati in maniera prioritaria.
Questo è un dovere morale e istituzionale per assicurare giustizia.
Per aderire al documento: [email protected]
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LORENZO SICILIANO SULLA VICENDA ANAC
LORENZO SICILIANO SULLA VICENDA ANAC
IL SEGRETARIO GENERALE NON PUO’ ESSERE DIRIGENTE DELL’AREA FINANZIARIA. L’ANTICORRUZIONE DÀ RAGIONE ALLA COMMISSIONE DI CONTROLLO E GARANZIA. (more…)
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Questa è clamorosa. Giorgia Meloni, una che è ormai all’opposizione anche di se stessa, ha rivendicato per Fratelli d’Italia il ruolo di Presidente di Commissione di Vigilanza Rai, in quanto - dice - tradizionalmente riservato alla minoranza. E sapete a chi - secondo “Il Fatto” - vorrebbe affidare un incarico così importante, complesso, di equanimità: Daniela Santanché. Sì, proprio lei. Per il ruolo di controllo e garanzia del Servizio pubblico televisivo rischiamo di ritrovarci una che, solo negli ultimi mesi: Voleva sostituire la Festa della Liberazione del 25 Aprile con la celebrazione dei morti di Covid. Rimpiazzare “Bella ciao” con la “Canzone del Piave”. E quest’estate ha fatto resistenza “civile” ballando al Twiga per protesta contro le chiusure dei locali. Povera Patria (cit.) Lorenzo Tosa
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Citta' di Castello: Polisport in commissione Controllo e Garanzia
Citta’ di Castello: Polisport in commissione Controllo e Garanzia
A che punto è il processo di trasformazione di Polisport, la società del comune di Città di Castello, che dal 1998 si occupa di gestione degli impianti sportivi sulla base di una convenzione? Che tipo di situazione ha a livello economico e di assetto interno? A queste domande ha risposto l’amministratore unico Stefano Nardoni, nella riunione di giovedì 25 marzo 2021 della Commissione Controllo e…
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ROMA ; SULLE ASSUNZIONI IN AMA NON C'E' TRASPARENZA
ROMA ; SULLE ASSUNZIONI IN AMA NON C’E’ TRASPARENZA
Il consigliere capitolino di Fratelli d’ Italia , Federico Rocca nella veste di Presidente della Commissione Controllo e garanzia trasparenza di Roma Capitale, convocando i vertici di Ama, la municipalizzata che provvede allo smaltimento dei rifiuti, il Direttore Generale di Roma Capitale e l’ Assessore all’Ambiente Sabrina Alfonsi. Il tema è quello dell’assunzione di dirigenti esterni, per…
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Rt429: 30 mila euro per sostituzione giunto. Ora chiarezza
Rt429, il consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia Paolo Gandola, insieme a Filippo Ciampolini, Giuseppe Romano e Sabrina Ramello: "quasi 30mila euro per la sostituzione del giunto, ora vogliamo fare chiarezza sullo stato dell’arteria di recente costruzione" “Alla fine, come dovuto in base alle norme di legge, è giunto sul tavolo della commissione consiliare seconda della Città Metropolitana la richiesta di approvazione del "Riconoscimento della legittimità della somma urgenza per la sostituzione di un giunto di dilatazione sulla RT429". Un fatto dovuto che però apre diversi interrogativi e che ci vedrà molto attenti e combattivi per ottenere risposte che non siano le solite di circostanza - così si esprime Paolo Gandola, Consigliere Metropolitano di Forza Italia Centrodestra per il cambiamento, insieme ai rappresentanti di Forza Italia nell'empolese Valdelsa Giuseppe Romano, Sarina Ramello e Filippo Ciampolini. “Ma andiamo con ordine - proseguono gli esponenti di Forza Italia - il tutto parte dal fatto che nella notte tra il 7 e l'8 gennaio scorso gli addetti alla sorveglianza della Zona 3 - quella della Valdelsa, tanto per capirci - rilevano il deterioramento in un giunto trasversale alla carreggiata al chilometro 14+500 in località Fogneto sulla RT429, una strada che è stata realizzata da pochi anni e che dovrebbe essere, a dire dei nostri amministratori pubblici di sinistra, il fiore all'occhiello della nuova viabilità della zona. Invece, da quando è stata aperta al traffico questa prima parte di collegamento le lacune strutturali si sono evidenziate in tutta la loro portata. Non è infatti la prima volta che vi sia la necessità di sostituire un giunto. In ogni caso la strada è stata chiusa per alcune ore in attesa di una valutazione e di una prima sommaria sistemazione provvisoria. Il sopralluogo successivo, fatto dalla RTI ROSI e dai responsabili della Città Metropolitana, hanno evidenziato la necessità di procedere con la sostituzione del giunto, cosa effettivamente realizzata nelle scorse settimane. Il costo per la sostituzione è stato di 29.657,25 euro, attualmente a totale carico della Città Metropolitana di Firenze, in attesa del contributo regionale ad hoc, stante che la strada è, appunto, regionale. Questi i fatti e la cronaca, ma a noi interessano i risvolti amministrativi e politici di questa vicenda - dicono i forzisti - In primis, come mai questa strada, di recente costruzione negli anni ha avuto necessità di continui e ripetuti interventi di manutenzione agli asfalti che non reggono e ai giunti stradali? Siamo certi che i lavori siano stati a suo tempo realizzati seguendo i migliori e più elevati standard di qualità? Siamo altresì certi che, ad oggi, i nuovi lavori siano stati realizzati attuando i più elevati criteri di qualità, stando il fatto che - è scritto nero su bianco negli atti in nostro possesso - il costo periziato per l'intervento utilizzando il prezziario regionale sia pari ad 34.366,97 euro oltre iva ed è stato affidato con un ribasso sia pur legittimo, pari al 31,33%? Domani, in Commissione chiederemo conto di queste e altre questioni, a cui si aggiungerà un ulteriore approfondimento sull'intero tracciato della nuova 429 e della viabilità alternativa della zona della Valdelsa e del Comune di Certaldo nella giornata di Giovedì allorquando è convocata la seduta della Commissione “Garanzia e Controllo” della Città metropolitana per parlare della RT429, richiesta proprio da Forza Italia e dal consigliere metropolitano Gandola”. Coordinamento Regionale Forza Italia Toscana Follow @FI_Toscana
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Clizia Fornasier, contro la violenza sulle donne "Scrivo per un'Amica"
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Clizia Fornasier, contro la violenza sulle donne "Scrivo per un'Amica"
Di tutto ciò che riguarda la vita di Clizia Fornasier, hanno parlato i giornali e i salotti televisivi di cui spesso è stata protagonista. Dall’unione con l’attore Attilio Fontana, alla nascita dei figli Blu e Mercuzio, nel mezzo c’è un percorso di vita fatto di cinema e fiction, di cui ci è stato detto tutto o quasi. C’è ancora infatti una parte di Clizia che da sempre l’accompagna dietro le luci della ribalta, un’attività di scrittura presente con forza nel suo quotidiano. Clizia scrive per raccontare al mondo le cose del mondo, con la voglia di onorare il suo prezioso dono di autrice. Dopo il primo scritto “Rajoda” del 2013,nel 2019pubblica con HarperCollins il suo secondo romanzo “È il suono delle onde che resta”, che raccoglie ottimi consensi e a cui farà seguito un terzo su cui l’attrice è già al lavoro.
Origini trevigiane e romana d’adozione, Clizia è un’attrice alla cui parola andrebbe aggiunta la lettera “U”, a formare il neologismo “aUttrice”, in cui si fondono le due anime dell’artista. «Quando scrivo mi sento nel mio vestito più bello e nelle mie scarpe perfette», dichiara con un pizzico di riservatezza per quel dono narrativo che oggi è pronta a condividere, attraverso il progetto “Scrivo per un’Amica”, e-book a cura della Fondazione Vodafone Italia, in prima linea per la lotta contro la violenza di genere.
È proprio questa sua capacità di narrare storie di vita, che la porta ad esser parte di questo importante progetto letterario contro la Violenza sulle Donne e la cui nascita editoriale ha radici nell’iniziativa solidale “Chiedo per un’Amica”, anch’essa tenuta dalla major della telefonia. «Non ho esitato nemmeno per un secondo nel dire “Sì, scrivo di violenza”, perché leggere di una problematica simile aiuterà le donne a sciogliere ogni dubbio sulla gravità di quello che a volte si trovano costrette a vivere», ha concluso Fornasier.
IL PROGETTO “SCRIVO PER UN’AMICA”
Sei autrici, Giulia Muscatelli, Marzia Sicignano, Cristina Caboni, Cristina Chiperi, Giada Sundas e la stessa Fornasier, hanno scritto racconti inediti su sei diversi tipi di violenza – fisica, sessuale, economica, psicologica, porn e stalking – oggi raccolti nel libro digitale che ha visto la luce lunedì 8 marzo 2021, in occasione della Giornata Internazionale della Donna.
Di “Violenza Fisica” ha scritto Clizia Fornasier, raccontando la storia di una donna e madre, vessata da un figlio che non le risparmia aggressioni, reclusione e violenza domestica ripetuta. A Giulia Muscatelli spetta la “Violenza Sessuale”, quegli atti sessuali non desiderati e ai quali non si è dato consenso. La “Violenza Economica” è descritta dallo scritto di Marzia Sicignano, che racconta delle forme di controllo sull’autonomia economica e sulla gestione del patrimonio, che sfocia anche nel divieto di ricerca di un lavoro e della conseguente indipendenza che ne può scaturire. Cristina Caboni indaga sulla “Violenza Psicologica”, un tipo di atteggiamento che non è sempre evidente e le cui forme possono essere molto gravi, nate da una costante mancanza di rispetto nei confronti dell’identità della donna. Il “Revenge Porn”, definito anche come «pornografia non consensuale», è la forma di violenza raccontata da Cristina Chiperi, che porta l’esempio di alcuni avvenimenti che purtroppo, sempre più spesso possono indurre le vittime al suicidio. Infine Giada Sundas scrive di “Stalking”, una serie di comportamenti indesiderati tenuti da un individuo, che affliggono un’altra persona generando in questa un forte stato d’ansia, paura e sofferenza.
LE PAROLE DI CLIZIA FORNASIER E L’ADESIONE AL PROGETTO DI FONDAZIONE VODAFONE
Quando sono stata chiamata a scrivere per questa iniziativa non ho esitato nemmeno per un secondo. Era “sì” fin dalle prime parole. “Vorremmo affidarti la stesura di una storia che parla di violenza ai danni di una donna da parte del figlio. Si tratta di una iniziativa contro la violenza di genere che…” – “Sì”. Questa è la risposta che dovrebbe ricevere ogni donna anche alla più timida richiesta di aiuto. Sì e in quel sì dovrebbe esserci la garanzia che è libera, che la sua serenità è garantita. In poco tempo mi sono dovuta mettere sulla carta e come al solito ho aspettato la notte, l’unico momento in cui la casa dorme insieme ai miei due bambini, per trovare il capo del filo. La prima cosa che mi è arrivata è stata l’immagine di una donna anziana, il corpo emaciato disteso a terra e sopra di lei un uomo che dorme. L’uomo è suo figlio. Poi ho pensato alla prima cosa che quella donna doveva aver fatto con quell’uomo, col suo bambino. “Gli ha di certo contato le dita”, mi sono detta. Lo abbiamo fatto tutte dopo aver partorito. E ora cosa può fare, sotto a quel peso che la spezza? Le conta di nuovo ma non lo fa ad occhi aperti. Le percepisce sullo zigomo che quel figlio le ha appena spaccato. Sono convinta del fatto che le idee non ci appartengano, sono nell’aria e noi che scriviamo storie non siamo altro che canali utili a portarle a terra e a condividerle. Questa mia storia è di certo la storia di tante e ora è una storia per tutti. Credo che leggere di una problematica simile, aiuti le donne a sciogliere ogni dubbio sulla gravità di quello che a volte si trovano costrette a vivere.
Scrivo da quando ho scritto la prima parola della mia vita. La ricordo ancora, su uno scatolone nella cantina di casa mia. “Sole”, con la esse scritta a rovescio. Mi sentii potente di fronte a quell’idea spiegata da me, con le mie mani. Da lì sono partite le prime poesie in rima, le letterina alla famiglia e poi le lettere d’amore che scrivevo su commissione per le amiche. A sette anni leggevo il dizionario al posto dei fumetti e quando riuscivo a mettere in un discorso un nuovo vocabolo, magari insolito, beh, che soddisfazione! Al liceo alcuni insegnanti mi chiedevano di “togliere”, di “scrivere potabile”. In questo braccio di ferro ho cercato di imparare a essere più essenziale ma al mio stile non ho voluto rinunciare. Quando scrivo mi sento nel mio vestito più bello e nelle mie scarpe perfette.
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È forse in vigore in Italia, come ha detto l’avvocatessa catanese Rosa Emanuela Lo Faro, il «reato di solidarietà»? Noi, per la verità, preferiamo parlare di «reato di soccorso», in quanto ciò che l’inchiesta della Procura di Catania tende a mettere sotto accusa non è soltanto un’attitudine virtuosa. È, piuttosto, un’attività che costituisce un fondamentale diritto umano, giuridicamente fondato e internazionalmente riconosciuto, da cui discendono obblighi e garanzie. Ma comunque lo si voglia chiamare, quanto accaduto suscita stupore. Tanto più se si considerano i precedenti. Il procuratore capo di Catania, Carmelo Zuccaro, un anno fa, intendeva «aprire un’inchiesta per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nei confronti delle Ong» perché alcune di queste «potrebbero essere finanziate dai trafficanti»; e perché le loro attività mirerebbero a «destabilizzare l’economia italiana» e la stessa sicurezza nazionale. Ma, poi, lo stesso Zuccaro dovette riconoscere di non disporre di «alcun fondamento probatorio» in grado di suffragare le proprie ipotesi accusatorie e «motivare l’apertura di un fascicolo». Ora, la Direzione distrettuale antimafia, che fa capo alla Procura di Catania, ritiene di aver trovato la pistola fumante. E, così, la campagna di delegittimazione delle Ong può riprendere vigore. Ma come si è arrivati a questo? La scintilla nuova delle passioni antiche di chi vuole squalificare un’azione tanto sacrosanta quanto legittima, trova il suo primo pretesto giovedì scorso. La nave Open Arms, dell’organizzazione spagnola Proactiva, una delle tre Ong ad aver firmato il Codice di condotta voluto dal Ministero dell’Interno, la mattina di quel giorno risponde a un Sos lanciato da un gommone carico di persone (in gran parte eritree) e segnalato dal Centro Nazionale di Coordinamento della Guardia Costiera. Ma, poi, quest’ultima, contraddittoriamente, dirà che il controllo delle operazioni doveva passare ai libici. Ma il barcone si trova a oltre 70 miglia dalla costa libica – attenzione: in acque internazionali – e la Open Arms inizia le operazioni di soccorso, recuperando per primi bambini e donne. Mentre i volontari stanno distribuendo i giubbetti salvagente, un pattugliatore della marina libica si interpone tra loro e la Open Arms, impedendo di portare a termine il recupero. Con le armi in pugno, gli uomini della Guardia costiera libica minacciano l’equipaggio delle lance. I toni forti e le parole concitate dello scambio intercorso in quei minuti sono raccolti in un video: «Tre minuti. Vi do un ultimatum di tre minuti per venire qui. Se non ci consegnate i negri li ammazzo», così un ufficiale della marina libica al megafono. I soccorritori si interrogano su quelle parole urlate in varie lingue: «Ha detto che se non ce ne andiamo in tre minuti, li ammazza»; «Abbiamo un problema, abbiamo tre minuti per consegnare i migranti». L’ufficiale minaccia di aprire il fuoco: «Avete tre minuti per consegnarceli e stanno diventando tre secondi». A questo punto, alcuni militari libici salgono sulle lance: la situazione di grande tensione va avanti per quasi due ore, poi i libici consentono alla Open Arms di completare le operazioni. Dopo quella tragedia sfiorata, per 36 ore, l’imbarcazione naviga lentamente verso nord nell’attesa di disposizioni della Guardia costiera italiana su dove attraccare, con 218 profughi a bordo, tra i quali molti bisognosi di cure urgenti. In quelle ore, che precedono il via libera da Roma per l’attracco in Sicilia, l’equipaggio della Open Arms attua il trasbordo verso Malta di una madre con la propria figlia neonata, in gravissime condizioni di salute. Finalmente, intorno alle 18 di venerdì, arriva da parte delle autorità italiane l’assegnazione del porto di Pozzallo, dove l’imbarcazione giunge il sabato mattina. Il capitano, Marc Reig Creus, e la capo-missione, Ana Isabel Montes Mier, vengono interrogati per diverse ore da agenti della squadra mobile di Ragusa e dello Sco di Roma, fino a che, domenica sera, arriva il provvedimento di sequestro della nave e gli avvisi di garanzia per i tre, considerati responsabili di quell’intervento di soccorso in mare. L’avvocato Alessandro Gamberini, legale della capo-missione, ritiene che il reato di associazione a delinquere sia palesemente insussistente. D’altra parte, un comunicato dell’Asgi (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione) ricorda che: «Nessun rifugiato può ottenere protezione in Libia non sussistendo alcuna norma di diritto interno che lo preveda e tutti i rifugiati, comunque presenti sul territorio libico, sono oggetto di detenzione arbitraria nelle carceri, in condizioni disumane e in generale sono oggetto di violenze sistematiche». È a questo destino, che l’Ong Proactiva avrebbe dovuto indirizzare i profughi dopo averli sottratti alla morte in mare? Luigi Manconi, Federica Graziani da il manifesto **************** Il diritto umanitario sanguina La Procura di Catania contesta l’associazione a delinquere, finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, alla Ong spagnola Pro Activa, solo per aver soccorso in acque libiche un’imbarcazione con alcune centinaia di migranti a bordo e sbarcato 218 migranti nel porto italiano di Pozzallo. Siamo di fronte a un fatto di inaudita gravità, che scardina tutti i pilastri del diritto umanitario, da collocare, sul piano etico e giuridico, allo stesso livello dell’accordo Italia-Libia (Paese che non ha mai ratificato la Convenzione di Ginevra del 1951 sulla protezione dei rifugiati) o del codice di condotta delle Ong voluto dal ministro Minniti. C’è anche l’aggravante del sequestro di una nave destinata al salvataggio di vite in mare, che avrà il solo effetto di impedire o ritardare, appunto, l’attività di ricerca e soccorso, alla faccia del codice di procedura penale, il cui art. 321 autorizza il sequestro preventivo «quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la commissione di altri reati». Il tema, dunque, è capire se possa costituire reato la condotta di una Ong che si rifiuta di consegnare i migranti alla guardia costiera libica, dopo essere stata da quest’ultima attaccata e che, previa autorizzazione della guardia costiera italiana, approda a Pozzallo col suo carico umano. Il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, previsto dall’art. 12 del Testo Unico sull’Immigrazione (D.Lgs. 286/98), punisce con la reclusione da 1 a 5 anni e con la multa di 15.000 euro chiunque «promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato ovvero compie altri atti diretti a procurarne illegalmente l’ingresso nel territorio dello Stato, ovvero di altro Stato del quale la persona non è cittadina o non ha titolo di residenza permanente». Difficile, anche abbracciando la più spregiudicata furia ideologica securitaria, poter affermare che la nave di una Ong dedita al salvataggio di persone in mare possa essere imputata di avere promosso, diretto, organizzato, finanziato o effettuato il trasporto di stranieri, come se si trattasse di una banda di trafficanti di esseri umani. Qualsiasi dubbio è fugato dal secondo comma dell’art. 12: «Non costituiscono reato le attività di soccorso e assistenza umanitaria prestate in Italia nei confronti degli stranieri in condizioni di bisogno comunque presenti nel territorio dello Stato». Del resto la Cassazione (sentenza del 10/12/2014, n. 3345) ha chiarito che «è bene non dimenticare che in tali evenienze l’intervento di soccorso è doveroso, ai sensi delle Convenzioni internazionali sul diritto del mare, anche una volta avuto contezza dell’illiceità dell’immigrazione». L’art. 12 non è, dunque, una monade che viva di vita propria nell’ordinamento giuridico dello Stato, ma si colloca in un contesto complesso. I migranti trasportati, finché la competente Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale non decide sul loro status, sono tutti potenziali richiedenti asilo, senza contare i minori: nessuno di loro è giuridicamente irregolare o «clandestino». Anzi la loro condizione è l’esatto contrario della clandestinità, poiché essi fuggono, per guerra o per fame, attraverso gli unici canali possibili e noti: il mare e il deserto. Sempre la Cassazione in una sentenza (16/11/2016, n. 53691) riguardante un procedimento penale a carico di alcuni trafficanti di esseri umani ha chiarito che alcuni migranti arrivati in Italia erano «soggetti giunti nel paese a seguito delle operazioni di aiuto in acque internazionali e legittimamente trasportati sul territorio nazionale per necessità di pubblico soccorso, quindi da non considerarsi quali migranti entrati illegalmente». Le navi delle Ong compiono perciò un’attività umanitaria doverosa ed eticamente meritoria: chi le incrimina compie un atto giuridicamente abnorme ed eticamente censurabile. Cerchiamo di non abituarci, con ignavia, sonnolenza o indifferenza, a questi strappi: quando inizia a sanguinare il diritto umanitario, è la stessa democrazia ad ammalarsi. Andrea Maestri – avvocato immigrazionista da il manifesto
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Roma: Riva Destra (FdI), bene proposta R. Mussolini (lista Meloni), appello al prefetto per riaprire ZTL ed evitare contagi "Si riapra immediatamente la ZTL: concordiamo pienamente con quanto richiesto da Rachele Mussolini, consigliere comunale della lista civica 'Con Giorgia Meloni' e Vice Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale.
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ANAC: "IL SEGRETARIO COMUNALE NON PUÒ AVERE IL DOPPIO RUOLO"
ANAC: “IL SEGRETARIO COMUNALE NON PUÒ AVERE IL DOPPIO RUOLO”
Settimane fa la Commissione di Controllo e Garanzia aveva dato mandato al presidente di inviare una nota di contestazione. O, meglio, un quesito. Ecco la risposta dell’organismo che si occupa di anticorruzione. (more…)
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Ciao Lavi, oggi mi sono riconnessa a tumblr dopo una settimana di assenza (causa esami) e il primo post che mi è apparso in bacheca era un "mentre non c'eri" del tuo post sull'anniversario della legge Cirinnà e lo schifo che fece il m5s. A quando un masterpost su tutte le fuck-ups dei grillini? Ne ho bisogno quanto il pane.
hahahaha mioddio che bel ritorno #sorry BEH OK WHY NOT PREPARIAMOCI E RIDIAMO non credo saranno in ordine perché chi se lo ricorda ma beccatevi il greatest hits
subito dopo le elezioni 2013, elettrice grillina fa una petizione per fare la coalizione con bersani. 160k di firme, non se la incula nessuno.
il 20 aprile 2013 c’è l’espulsione di mastrangeli PERCHE’ ANDAVA IN TV (RICORDIAMOCI CHE NON SI ANDAVA IN TIVVU ALL’EPOCAAAAAH). dal canto suo, mastrangeli se ne esce ad un giorno da pecora che l’espulsione era «un atto da Corea del Nord» e ha detto che vito crimi era «peggio di Kim Jong-un». (le fonti le trovate su wiki se non mi credete)
non molto dopo la signora adele gambora viene buttata fuori perché critica la strategia comunicativa di grillo, tanto perché è una democrazia, seguita per solidarietà da altri due.
direttamente da wiki, DOPO: ‘l 26 febbraio 2014 dopo una votazione favorevole via web sono stati espulsi i senatori Luis Alberto Orellana, Francesco Campanella, Fabrizio Bocchino e Lorenzo Battista, dopo che il giorno prima l'assemblea dei parlamentari del Movimento aveva dato parere favorevole all'espulsione. La votazione era stata indetta, secondo Grillo, perché "svariate segnalazioni dal territorio di ragazzi, di attivisti, che ci dicevano che i 4 senatori Battista, Bocchino, Campanella e Orellana si vedevano poco e male". Orellana sarebbe stato sfiduciato dal meet-up di Pavia con un comunicato, mentre Bocchino e Campanella da quello di Palermo, anche se entrambi gli avvisi furono scritti da una minoranza che non consultò nessuno (il secondo fu addirittura smentito da una successiva comunicazione firmata dalla maggioranza). Inoltre, secondo una statistica di Openpolis la presenza media dei quattro espulsi è dell'88,15%. Opinione diffusa, anche tra i diretti interessati, fu che la reale causa delle espulsioni era l'aver criticato Grillo per l'atteggiamento avuto con Matteo Renzi durante le consultazioni.’ INSOMMA BUTTIAMO FUORI LAGGENTE VIA INTERNET. (scusate ma per il capitolo espulsioni avremo molta, molta roba.)
un altro signore di nome massimo artini viene espulso per aver contestato grillo re i risultati delle regionali.
la signora serenella fuksia è anche stata espulsa, apparentemente per non aver dato parte dello stipendio indietro o cazzi, ma la signora fuksia è anche entrata nella storia per aver detto che ‘la boldrini si faceva bella col curriculum’ e che non si fidava di averla come presidente della camera perché il suo curriculum era TROPPO BELLO. ok.
detto ciò quando la signora di cui sopra era andata a un giorno da pecora (L’AVEVO SENTITA QUELLA TRASMISSIONE) quando le fu chiesto ‘ma se vincete le elezioni chi candidate come premier’ lei se ne uscì vediamo chi vuole farlo e votiamo tra noi e se non ci decidiamo andiamo da Napolitano con tutti i disponibili e decide lui. della serie, qualcuno non sa come cazzo funziona il sistema.
tra l’altro un’altra senatrice grillina intervistata dalla suddetta trasmissione il giorno dopo le votazioni, quando le hanno chiesto quanti erano i senatori, se ne uscì con ‘circa seicento’. dovete prendermi sulla memoria ma giuro che non me lo sono inventato.
non riesco a trovà la source ma un altro di sti geni aveva detto che non sapeva dove stava montecitorio il giorno dopo l’elezione e l’avrebbe cercato su google maps. peggio mi sento.
momento lol di pausa tra le cose serie:
puntata 1: il grano saraceno rovina il made in italy.
puntata due: lo sbarco sulla luna era falso.
puntata tre, citazione diretta: Scie chimiche in Europa (Marco Zullo, europarlamentare M5s - 24 settembre 2014):"Porterò il caso delle scie chimiche in Parlamento europeo: all’attenzione della commissione agricoltura, di cui fa parte, nonché di approfondire la questione per presentare un’eventuale interrogazione parlamentare".
puntata quattro, altra citazione diretta: Monia Benini, addetta stampa grillina al Parlamento europeo, ha spiegato senza battere ciglio che “Goldman Sachs e Jp Morgan finanziano i matrimoni gay. Per chi vuole ottenere una massiccia riduzione della popolazione, ovvero governi e banche potenti, anche le leggi sull’omosessualità hanno un peso enorme”.
puntata cinque, citazioni del signor Paolo Bernini: “In America hanno già iniziato a mettere i microchip all’interno del corpo umano, per registrare, per mettere i soldi, e quindi è un controllo di tutta la popolazione”. + “La versione ufficiale dell’11 settembre è stata smentita da tutti i punti di vista, è palesemente falsa e ormai il mondo se n’è accorto. Detto all’americana: ‘it was an inside job’. Tradotto: fu un lavoro interno”.
puntata sei: Davide Bono, consigliere della Regione Piemonte per il Movimento 5 Stelle. Renzi in quelle ore è a Baghdad - 21 agosto 2014: "Ma non è un po' una coincidenza che il video della decapitazione del giornalista americano sia uscito proprio oggi???". (Poi aggiunge: "Potrebbe essere un falso Usa per giustificare i bombardamenti all'opinione pubblica").
puntata sette: Beppe Grillo, sul blog - 3 agosto 2014:"Ci sono due segreti di Stato, due nuovi segreti di Fatima che al confronto Ustica e Piazza Fontana sbiadiscono. Il primo sono le conversazioni tra Mancino e il signor Napolitano avvenute nell'ambito dell'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia. Il secondo è il patto del Nazareno. Segreti con i timbri della P2 e della mafia. Napolitano-Renzie-Berlusconi: meglio Pinochet di questi sepolcri iimbiancati e bimbominkia assortiti".
ok, torniamo alle robe di politica e poi riprendiamo l’angolo cazzate:
il sindaco di parma viene buttato fuori per aver ricevuto un avviso di garanzia senza avvertire il movimento eccetera e al momento non sta con nessun partito.
tutto ok, w l’onestah, peccato che viene assolto ma non reintegrato.
NEL FRATTEMPO, virginia raggi ha ben TRE capi d’accusa addosso, il suo ex braccio destro era uno che stava in giunta con alemanno ed era indagato e così via, ma lei non si tocca. però hanno fatto campagna per fare dimettere marino per due scontrini (da cui è stato scagionato oltretutto) e sta scema pur sapendo di vincere ci ha messo tre mesi a scegliersi la giunta da cui si sono dimesse persone su persone perché con questi non ci si poteva lavorare. more su virgy nel prossimo angolo cazzate.
sono ovviamente antivaccinisti. beccatevi TUTTE LE VOLTE CHE HANNO DETTO CAZZATE IN MERITO.
hanno anche fatto una proposta di legge anti-vaccini il 12/2/2014 in cui si legge testualmente: Recenti studi hanno però messo in lucecollegamenti tra le vaccinazioni e alcune malattie specifiche quali la leucemia, intossicazioni,infiammazioni, immunodepressioni,mutazioni genetiche trasmissibili,malattie tumorali, autismo e allergie.Il rifiuto del personale civile o militarealla vaccinazione non può essere causaescludente dal lavoro (ad eccezione dialcune categorie professionali che nellapresente proposta di legge elenchiamo) o,come nel caso dei militari, può configurarsicome reato.Nella fattispecie i militari, una voltaarruolati, ricevono una notevole dose divaccini che si somma a quella già ricevutadurante l’infanzia.Secondo i proponenti, a fronte di unanorma costituzionale che chiaramenteproibisce trattamenti sanitari obbligatori,suscita perplessità e sconcerto il fatto cheper un militare si possa prefigurare ilcarcere semplicemente per aver rifiutatoun trattamento sanitario che egli ritienepericoloso per la propria salute.
altra perla da quella proposta di legge: ‘Il Senato della Repubblica ha istituitoin diverse legislature la Commissione diinchiesta sui casi di morte e di gravimalattie che hanno colpito il personaleitaliano impiegato all’estero, nei poligonidi tiro e nei siti in cui vengono stoccatimunizionamenti, in relazione all’esposizionea particolari fattori chimici, tossici eradiologici dal possibile effetto patogeno,con particolare attenzione agli effetti dell’utilizzodei proiettili all’uranio impoveritoe della dispersione nell’ambiente dinanoparticelle di minerali pesanti prodottedall’esplosione di materiale bellico e aeventuali interazioni.Proprio nei lavori di questa Commissionesi è messa in evidenza una probabileresponsabilità dei vaccini (somministrazioneeccessiva in un breve arco temporale,controindicazioni evidenti, insorgeredi infermità non previste e altro) chepotrebbe aver indebolito il sistema immunitariodei cittadini in uniforme.’ credo non ci sia bisogno di aggiungere altro.
ok, continuiamo con l’angolo cazzate parte due:
puntata otto: Claudio Cominardi, onorevole M5s, in un intervento alla Camera - 31 maggio 2014: "Il mandante della bomba di Piazza della Loggia è lo Stato italiano. Una strage di Stato. C'era di tutto. I servizi segreti deviati, la politica, la Cia, e come dice Imposimato, anche il gruppo Bilderberg. Dietro alla strategia della tensione e alle stragi c'è anche il gruppo Bilderberg!".
puntata nove: Tiziana Ciprini, deputata del Movimento 5 Stelle, sulla nuova norma che apre all'introduzione del cognome materno - 16 luglio 2014: "Nel caos più totale, nell'inconsapevolezza e nell'ignoranza di quasi tutta l'aula circa il testo che si stava votando (...) è andato in scena il tentativo di annacquare la cultura patriarcale, per sostituirla con un nuovo paradigma non meglio specificato. (...) La strategia comunitaria (...) mescola, confonde e porta avanti questioni legittime e questioni più discutibili, quali il promuovere il cambiamento dei ruoli maschili e femminili. (...) Si intravede un tentativo per indebolire il legame (già precario) del nascituro con la linea maschile e paterna. (...) Il cognome del padre spesso tramandava ai figli il mestiere dei padri, il saper fare, come preziosa eredità di appartenenza a un ruolo sociale. Ho il fondato sospetto che l’Ue stia sfruttando da anni la propaganda di genere non già per elevare la condizione della donna, ma per abbassare quella dell’uomo comune, per demolire la cultura patriarcale, oramai diventata scomoda e pericolosa per il sistema che si vuole implementare, funzionale al NWO (Nuovo Ordine Mondiale, ndr) ovviamente. Si vuole colpire il patrimonio androtecnico (...) facendo sì che intere generazioni di uomini crescano senza più riferimenti dell’universo maschile. E venne l’epoca dei bamboccioni e il modello dell’indifferenziato. Questo perché il vertice della piramide del potere è stretto e c’è posto solo per una ristretta élite maschile, quindi meglio depotenziare tutti gli altri, rendendoli subalterni".
puntata dieci, Beppe Grillo dopo le europee, sul blog pubblica i post di "Informare x Resistere", "La Rete non perdona" ed "E-iglesias". Ovviamente, di prove, nemmeno l'ombra - 2 giugno 2014:(...) Con l’ausilio dei moderni mass media, oggi il "divide et impera" viene realizzato in modo assai efficace e mirato, in numerose modalità, sia dirette che indirette. Tra quelle indirette vi è un metodo di cui poco si parla, ma che riflettendoci potrebbe essere tra le principali cause di divisione tra cittadini. Si tratta del broglio elettorale. (...) Con la chiusura degli spogli e la percentuale fantomatica del 41% al PD il sospetto di brogli è ragionevole. In una giornata come quella di ieri dove l’affluenza alle urne è stata circa del 60% e tenendo conto che gli elettori 5 Stelle per loro peculiarità vanno a votare, la perdita di 3 milioni di elettori è statisticamente molto improbabile. (...) Lo stesso entourage del PD ha ammesso l’inaspettato ed iperbolico risultato ottenuto, che mai si sarebbero immaginati. (...) La sinistra europea secondo gli ultimi risultati è stata quasi azzerata in queste elezioni. In controcorrente rispetto al quadro politico europeo ci sarebbe invece l’Italia, mosca bianca che secondo quanto risulta al voto darebbe un 41% al PD guidato da uno yes-man ai piedi della Merkel e dell’Europa. Francamente si deve compiere uno stupro alla logica per credere a questo. (...)
in merito alle europee, per capire quanti brogli c’erano stati hanno APERTO UN CAZZO DI SONDAGGIO ONLINE DI NOME RICONTIAMOCI DOVE SE AVEVI VOTATO IL M5S DOVEVI METTERE IL TUO NOME in barba al voto segreto eccetera.
I FRIGORIFERI ABBANDONATI PER STRADA A ROMA ERANO UN GOMBLODDO secondo la raggi, peccato che era perché non era stato rinnovato il contratto ama con la ditta che ritirava i rifiuti pesanti cosa che doveva fà il comune. ma ok.
puntata undici: Marco Valli, laureato in Economia Aziendale ed appena eletto al Parlamento Europeo tra le fila del Movimento 5 Stelle - 4 agosto 2011: "Come cancellare il debito pubblico e non pagare più tasse. Semplice... Ci hanno prestato carta senza alcuna riserva... Fondiamo una banca dello stato e cambiamo tutti gli EURO degli Italiani in LIRE nuove di proprietà dello stato Italiano... Gli euro che raccoglieremo saremo ben felici di restituirli alla banca d'Italia alla centrale europea e a quei figli di... del fondo monetario... sanando il nostro debito pubblico (...)".
torniamo alle cose serie.
immagino che tutti sapremo la storia della legge cirinnà, ma se volete il riassunto: grillo & co dicono che la votano così com’è, poi grillo dice che serve la libertà di coscienza (lol che paraculo), improvvisamente i m5s non la votano più per supposta scorrettezza di procedura quando la scorrettezza in questione s’è sempre usata e sinceramente è ridicolo che su una cosa del genere vogliano approvare la cosa emendamento per emendamento quando sanno benissimo che se passano per le mani della lega sta legge diventa unammerda. al che renzi può allearsi con alfano e farla passa coi voti loro o passa emendamento per emendamento. alfano accetta solo levando la stepchild adoption. ovviamente renzi preferisce leva quella che rischiare di INVALIDARE TUTTE LE ALTRE GIA’ APPROVATE CASO PER CASO quindi passa senza la stepchild. il signor senatore airola riesce anche ad accusare il pd urlando vaffanculo in aula, dimostrando di avere una faccia tosta non da poco, protestando che sta legge che era passata faceva schifo. ma va. prenditela coi colleghi tuoi.
ovviamente spero ci ricordiamo tutti che alle politiche del 2013 (quelle del primo sondaggio) il m5s gridò all’inciucio quando si fece il governo letta, peccato che bersani provò a trattare con loro per fare una coalizione breve per le riforme base che durasse mezzo anno e loro gli dissero picche in streaming con tanto di umiliazione extra. così poi vanno all’opposizione e possono lamentarsi dell’inciucio.
ah, e oggi non hanno votato la legge elettorale che dicevano di voler votare, il che ci lascia alla legge dove governi col 40% dei voti, che nessuno in italia avrà mai probabilmente manco con le coalizioni. ma daje proprio.
il giorno del voto europeo l'onorevole 5 Stelle Vega Colonnese pubblica su Facebook questo messaggio. Poi lo farà sparire... - 25 maggio 2014):"Attenzione. Secondo dei sondaggi in mano al Viminale il Movimento 5 Stelle sarebbe parecchio avanti. L'ordine impartito ai presidenti di seggio è quello di ANNULLARE più schede possibile". OKAY BRO.
angolo cazzate tre che poi c’è quello sindaci e ce divertiamo:
puntata dodici: Paolo Bernini, deputato M5s, in un intervento alla Camera - 14 novembre 2013: "La giustificazione di Bush per invadere l'Afghanistan fu la guerra al terrorismo, con lo scopo di distruggere Al Qaeda e catturare ed uccidere Osama Bin Laden. Ma Al Qaeda continua a mietere vittime, e Bin Laden... beh... dovrebbe... essere morto due anni fa" (sorride e gesticola con le mani, come a dire, "figuriamoci se è morto", ndr). (PS: l’articolo da cui sto c/p sta cosa ve lo linko alla fine)
puntata tredici: Sara Paglini, senatrice M5s, su Facebook – 14 novembre 2013): "Non giustifichiamo tutto, altrimenti mi verrebbe da pensare che un giorno si potrebbe anche dire che le stragi naziste, i morti in Siberia, i regimi violenti come quello di Pino Chet... furono voluti da vittime di un sistema politico deviato e di un’infanzia sfortunata e infelice".
puntata 13.1: luigi di maio pensa che pinochet fosse il dittatore del venezuela.
sempre carlo sibilia, puntata 14, 22 maggio 2013 alla camera: "Ebbene, signor Letta, mi spiega oggi qual è il nesso tra banche e stati? Se la Banca centrale europea è di fatto di proprietà delle banche centrali nazionali – e diremmo benissimo!, se le banche centrali nazionali fossero di proprietà dei cittadini, dello stato. (...) E se la moneta è dei cittadini, degli stati, allora perché ce la prestano? Caro Letta, ha mai sentito parlare di Signoraggio Bancario? Ne avete mai parlato alle riunioni del Club Bilderberg?".
puntata 15, le matite elettorali: Matteo Dall'Osso, su facebook - 24 febbraio 2013: "PRIMA DEL VOTO BAGNATEVI LA MANO CON LA SALIVA, UMETTATE LA MATITA E POI VOTATE. Solo così il vostro voto sarà indelebile". "HO AVUTO CONFERMA: la matita copiativa in dotazione alle urne elettorali è COPLETAMENTE cancellabile (provato su carta semplice) a meno che non sia umettata, si sbiadisce leggermente, ma rimane. Ora mi chiedo: sulla carta elettorale si comporterà allo stesso modo??? M5S e... Vinciamo noooi!".
ovviamente per la puntata 15.1, ricordiamoci di piero pelù e della matita cancellabile.
puntata 16, roberta lombardi e il fascismo: sul proprio blog - 21 gennaio 2014: "Il fascismo, prima che degenerasse, aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo, un altissimo senso dello stato e la tutela della famiglia".
a questo punto è il momento di ricordare che A BEPPE GRILLO NON FA SCHIFO CASA POUND.
puntata 17: Bartolomeo Pepe, pochi mesi prima di entrare in Parlamento con il Movimento 5 Stelle, su facebook - 28 settembre 2012: "Ecco giovincello rampante Renzi, che vinse 48 milioni di lire alla Ruota della Fortuna alla sola età di 19 anni, ma ditemi quante probabilità ci sono che uno superi le selezioni per partecipare e diventi campione per diverse settimane, ad una trasmissione di una rete televisiva di un suo prossimo avversario politico? Sveglia Gente vi stanno pigliando per il culo!!! Almeno siatene consapevoli..." evabbe. mike bongiorno si rivolta nella tomba.
ari-cose serie. SINDACI E VARIE!
a milano vince le primarie online tale signora bedori, che probabilmente non fu giudicata abbastanza fotogenica o che, ma insomma le chiedono di ripensarci, lei si ritira e candidano un tipo siciliano (corradi) che ovviamente non ha vinto manco per un cazzo.
ma peggio ancora, a genova la signora marika cassimatis vince le primarie ma grillo dice alla gente di FIDARSI DI LUI e le annulla per far vincere l’amico suo pirondini. e le leva pure il simbolo del partito anche se le danno ragione in sede giudiziaria. DEMOCRAZIAAAAH. e poi dice che le primarie del PD so una presa per il culo. vabbè.
intanto la raggi a roma assieme alla muraro (che poi si è dimessa nel frattempo) andarono a torpignattara a fare lo spazzatour. perle relative al suddetto: "I cittadini di Tor Pignattara, presenti durante il blitz e con cui RomaToday ha potuto parlare, non sembrano però essere tutti così entusiasti. "Sembrava un blitz alla Totò e Peppino. Non è così che si risolvono i problemi. La Muraro lavora con Ama da anni e non conosce le convenzioni che l'azienda stipula con i commercianti? Possibile che non comprendano che per la densità di persone che abita qui è assolutamente normale che i cassonetti si trasformino in minidiscariche nel giro di poche ore se non passano i camion della raccolta? Possibile che ci vogliano questi blitz per sapere che qui va attivata una differenziata vera, senza cassonetti in strada, e non affidata alla buona volontà dei cittadini?".
sia grillo che il movimento si dicono contrari alla vivisezione (blog di grillo, sito del m5s), peccato che evidentemente gli animali non sono tutti uguali e qualcuno effettivamente se la merita. per esempio, quella povera bestiola di dudù che non ha colpa di essere il cane di berlusconi ma evidentemente esserlo basta per dire che dovrebbe essere consegnato alla vivisezione. e vabbè. ok.
su sto articolo ci sono tutte le source sul fatto che sono pro metodo staminali, pro FUSIONE FREDDA ??? e che credono a delle balle allucinanti sugli ogm.
in tutto ciò beppe grillo pensa che l’aids è una bufala.
a questo punto voi penserete, MA DI BATTISTA NDOSTA TE LO SEI SCORDATO?
ovvio che no. e infatti gli lascio la chiusura (scusate probabilmente mi so scordata qualcosa e probabilmente di maio si meritava molto più spazio ma sto post è già troppo lungo posso farne una parte 2 in futuro).
primo: di battista non sa che i vaccini sono gratuiti. e riesce a farse corregge dalla lorenzin che voglio dì, fosse na cima pure lei.
secondo: di battista c’ha brutti rapporti coi congiuntivi.
youtube
se poi volete altri momenti trash, il signor sibilia riesce a fa na figura dimmerda quando l’avversario è SALVINI:
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e per completare, greatest hits completo insieme al tizio che non sapeva ndostava il senato al minuto 3, ma pure il resto merita:
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PREGO. auguri.
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