#Comando Carabinieri Novi Ligure
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Progetto di Legalità nelle Scuole del Novese: Controlli con Cani Antidroga al Liceo “Edoardo Amaldi”
I Carabinieri collaborano con i Dirigenti Scolastici per la prevenzione e il contrasto dello spaccio di droga nelle scuole della provincia di Alessandria.
I Carabinieri collaborano con i Dirigenti Scolastici per la prevenzione e il contrasto dello spaccio di droga nelle scuole della provincia di Alessandria. Il 22 ottobre 2024, presso il Liceo “Edoardo Amaldi” di Novi Ligure, ha avuto luogo un’importante operazione antidroga organizzata dai Carabinieri della provincia di Alessandria, in collaborazione con i Dirigenti Scolastici, nell’ambito di un…
#Alessandria#Berla#Carabinieri#collaborazioni scolastiche#Comando Carabinieri Novi Ligure#Comando Provinciale Alessandria#contrasto stupefacenti#controlli antidroga#Educazione alla Legalità#Educazione civica#educazione scolastica#giovani e droghe#hashish#Liceo Edoardo Amaldi#lotta al traffico di droga#lotta allo spaccio#Luogotenente Marco Pingaro#Michele Maranzana#Novi Ligure#Nucleo Cinofili#operazioni antidroga#Prevenzione#prevenzione droghe#prevenzione spaccio#progetto legalità#progetto scolastico#provincia di alessandria#Rhum#Scuole#sensibilizzazione giovani.
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Sequestrati tre asini, due pony e un cavallo dalle guardie zoofile OIPA di Alessandria. I proprietari indagati per maltrattamento.
Sequestrati tre asini, due pony e un cavallo dalle guardie zoofile OIPA di Alessandria. I proprietari indagati per maltrattamento. Sequestrati dalle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) tre asini, due pony e un cavallo in un maneggio di Novi Ligure, in provincia di Alessandria. I proprietari sono indagati per maltrattamento ai sensi dell’articolo 544 ter del Codice penale. L’intervento dell’Oipa è stato richiesto dal Comando locale dei Carabinieri. Si tratta di un maneggio con 32 equini, tra cavalli, asini e pony di tre diversi proprietari. Alcuni di questi animali erano ricoverati in piccoli box senza lettiera, chiusi e bui, con il pavimento ricoperto da uno strato di circa 10 centimetri di deiezioni. Su indicazione dell’Asl di Alessandria, è stato disposto il sequestro solo degli animali più malati. Gli equini sequestrati ora sono stati trasferiti in un altro maneggio dove stanno ricevendo le prime cure. Erano costretti a vivere in pessime condizioni igienico-sanitarie e, come anche attestato dalla una veterinaria che li ha visitati, avevano numerose ferite agli arti infettate da mosche e bigattini. Un asino presentava anche una gravissima ulcera corneale. Un pony e una capretta erano addirittura ricoperti di feci dei piccioni che hanno nidificato nel sottotetto. «Al momento del nostro sopralluogo, i box erano privi di lettiera e sul terreno vi erano solo le deiezioni degli animali», racconta la coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Alessandria e provincia, Cristina Destro. «I secchi dell’acqua erano vuoti e gli abbeveratoi troppo alti per essere utilizzati. Come ha certificato la veterinaria intervenuta per la perizia, le lesioni alle zampe - ulcere e piaghe - erano addirittura ferite croniche dovute ai continui traumi cui la cute è sottoposta ogni volta che l’animale si sdraia su una superficie dura e priva di lettiera. Queste lesioni, nel periodo estivo, se non curate vengono infestate da mosche che determinano gravi infezioni purulente». Anche questa vicenda mostra come sia importante l’azione guardie zoofile che, chiamate dalle forze dell’ordine o su segnalazioni dei cittadini, possono procedere a verifiche e sequestri nel caso di maltrattamento e, più in generale, reati riguardanti gli animali. L’Oipa invita a comunicare casi di degrado e maltrattamento alle sue guardie zoofile che, nel pieno rispetto della privacy, possono intervenire per tutelare gli animali. Per maggiori informazioni e per segnalare situazioni sospette o di maltrattamento ad Alessandria e provincia, scrivere a [email protected] o compilare il modulo online su https://www.guardiezoofile.info/alessandria Per le segnalazioni in tutta Italia: https://www.guardiezoofile.info/nucleiattivi... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Alessandria, arrivati 29 carabinieri dalle scuole allievi
Tra loro 8 donne e ragazzo nato Ucraina (ANSA) – ALESSANDRIA, 06 MAG – Sono 29 i carabinieri provenienti dalle scuole allievi, giunti al comando provinciale di Alessandria. Di età compresa fra i 21 e i 27 anni, sono stati destinati ai cinque comandi compagnia di Alessandria (sei), Novi Ligure (otto), Casale Monferrato (quattro), Tortona (cinque) e Acqui Terme (sei). E da qui alle rispettive…
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Trovate due persone in possesso di droga che vivevano nell’ex caserma di Novi Ligure, denunciati
A Novi Ligure, Nel pomeriggio del 4 novembre, i Carabinieri della Compagnia hanno eseguito un controllo dello stabile abbandonato dell’ex caserma “Giorgi”, che si affaccia sull’ampio piazzale Leoni di Liguria, dove hanno sede anche il Comando della Polizia Locale e la Compagnia della Guardia di Finanza. L’attività, avviata per verificare l’occupazione dei locali da parte … Leggi... Per il contenuto completo visitate il sito https://ift.tt/1tIiUMZ
da Quotidiano Piemontese - Home Page https://ift.tt/2YhrRDY via Adriano Montanaro - Alessandria
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NOVI LIGURE(AL). CARABINIERI- HA UN MALORE IN CASA,ANZIANA SALVATA DAI MILITARI.
NOVI LIGURE(AL). CARABINIERI- HA UN MALORE IN CASA,ANZIANA SALVATA DAI MILITARI.
Anziana sola in casa, colpita da malore salvata dai militari dell’Arma.
Comando Provinciale di Alessandria – Novi Ligure (AL), 08/08/2019
La serata di martedì i Carabinieri di Novi Ligure sono intervenuti in un appartamento nel centro cittadino dopo essere stati allertati dalla figlia, residente a Savona,di una anziana donna che non era più raggiungibile telefonicamente dal mattino…
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Operazione Bad Guys: 15 persone nei guai per diversi reati tra cui estorsione, incendio e violenza privata
Alle prime ore dell’alba, i Carabinieri del Comando Provinciale di Alessandria - 80 i militari impiegati, con copertura aerea assicurata da velivolo del 1° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Volpiano (TO) - hanno dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione di misure cautelari coercitive emessa dal G.I.P. del Tribunale Alessandrino nei confronti di 15 persone – 12 di nazionalità italiana e 3 straniere – tra le quali 3 donne, tutte residenti e/o domiciliate in provincia di Alessandria. 8 quelle associate nelle carceri di Alessandria, Asti, Vercelli e Torino; 7 quelle finite agli arresti domiciliari, in forma aggravata. Diversi i reati contestati, che vanno dall’estorsione all’incendio, dalla violenza privata al falso ideologico commesso sia dal pubblico ufficiale che dal privato in atti pubblici; dall’intestazione fittizia di beni/trasferimento fraudolento di valori al favoreggiamento della permanenza illegale del cittadino extracomunitario nel territorio dello Stato, tutti in forma aggravata. Le indagini, convenzionalmente denominate “Operazione Bad Guys”, condotte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Alessandria e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, avviate sin dal mese di febbraio dello scorso anno, a seguito dell’arresto di 4 persone autrici di alcune estorsioni ai danni di operatori economici alessandrini, hanno consentito di individuare l’esistenza di un gruppo variamente articolato di soggetti, operanti stabilmente tra l’alessandrino e il novese, che vede tra le figure di spicco quella di C. F., pluripregiudicato di origini siciliane, già assurto alla ribalta delle cronache nel 2012, in quanto citato tra le carte dell’inchiesta condotta all’epoca dalla procura di Cremona sul “calcioscommesse”. Tra i fatti in contestazione emerge come il predetto, già avvisato orale, per tutelare il suo “investimento” in un ristorante di Novi Ligure - in seguito ceduto ma al momento in cui era sottoposto ad indagini “strategicamente” intestato ad alcuni prestanome (la moglie ed un amico, anch’essi oggetto del provvedimento restrittivo odierno), in modo da eludere l’eventuale applicazione di misure di prevenzione patrimoniali a suo carico - cercava di costringere, mediante minacce di gravi ripercussioni fisiche, due PP. UU. a cancellare/distruggere degli atti da essi redatti a suo carico e afferenti un controllo al citato esercizio da lui “gestito”. Controllo, peraltro, che i PP.UU. in realtà non avevano mai effettuato, ma ne avevano attestato falsamente l’esecuzione proprio per favorire C., oggetto di lamentele da parte degli abitanti degli edifici adiacenti il ristorante, esasperati dalle emissioni sonore provenienti dal locale in occasione degli intrattenimenti per i clienti organizzati dall’uomo. Per tale condotta, i due PP. UU. sono anch’essi tra i soggetti colpiti dall’ordinanza restrittiva eseguita oggi. Fra le altre condotte addebitate a C., in concorso con altri tra i quali L. G., anche l’incendio appiccato ad un cassonetto della nettezza urbana posto in prossimità delle abitazioni confinanti con il suo ristorante allo scopo di intimidirne i condomini, che avevano osato lamentarsi del volume eccessivo della musica proveniente dal locale, lamentele che avevano portato all’emissione di un provvedimento comunale di divieto di diffusione della musica all’interno dell’esercizio. Atto intimidatorio deciso e posto in essere allorquando C. era venuto ufficiosamente a conoscenza del provvedimento comunale. Al soggetto è inoltre contestata una grave intimidazione nei confronti di un imprenditore di Novi Ligure, a sua volta “colpevole” di non volergli affittare gratuitamente un appartamento. Il diniego ricevuto mandava su tutte le furie C. che contattava un collaboratore dell’imprenditore ingiungendogli di riferire al datore di lavoro che, se entro il pomeriggio non fosse avvenuta la consegna delle chiavi dell’appartamento scelto, al suo rientro dalla Sicilia lo avrebbe picchiato fino a “stenderlo”. La minaccia, in seguito reiterata e accompagnata anche dall’assoluta indifferenza rispetto ad un eventuale intervento delle FF.OO, sortiva l’effetto voluto, poiché l’imprenditore alla fine “decideva” di “lasciargli” trattare l’affitto dell’appartamento direttamente e personalmente con il proprietario dello stesso, “rinunciando” quindi al compenso che gli sarebbe stato dovuto per la sua intermediazione. Nell’ambito delle indagini sono poi emersi autonomi profili di responsabilità a carico di altri soggetti, legati da rapporti di assidua frequentazione con C.. Significativo un episodio di grave intimidazione nei confronti di un imprenditore alessandrino ad opera di F. D., I. A., L. I. D., avvenuto nel Febbraio 2016. I tre figuri, recatisi nel locale notturno gestito dall’uomo, alternando gravi minacce a pseudo “consigli” lo costringevano a tollerare la presenza nel locale del parente di uno dei tre, nonostante quest’ultimo si fosse reso in precedenza protagonista di una violenta aggressione nei confronti di un altro cliente causando la chiusura temporanea dell’esercizio, tentando altresì di farsi affidare il servizio di sicurezza all’interno del locale. In diverso contesto, si sono poi ricostruite le responsabilità di cinque soggetti, tutti gravati da pregiudizi di polizia, e precisamente F. D. (quale mandante), L. G. e C. E. (quali organizzatori), B. K. (quale “vedetta/palo”) e M. F. (esecutore materiale), che in concorso tra loro, nel mese di luglio 2016, appiccavano il fuoco, distruggendola, all’autovettura di un imprenditore alessandrino parcheggiata a ridosso di abitazioni “colpevole” di aver redatto una lettera di richiamo nei confronti della moglie di uno dei cinque, sua dipendente. Inoltre, gli stessi L. G. e C. E., unitamente a L. S. ed altri tra i quali A.M., marocchino trentaduenne e C.S., italiano trentaseienne, avevano avviato una ormai consolidata attività volta a favorire, dietro pagamento di somme in denaro, la permanenza illegale sul territorio nazionale di cittadini extracomunitari attraverso matrimoni fittizi tra cittadine italiane e questi ultimi. Al riguardo, almeno 2 i matrimoni fittizi conclamati, celebrati presso il comune di Alessandria tra il mese di maggio e quello di ottobre dello scorso anno. In occasione dell’esecuzione delle predette misure, gli operanti traevano in arresto, in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, il summenzionato C. S., nella cantina della cui abitazione veniva rinvenuta una piantagione di marjiuana costituita da oltre una trentina di piante di 30 piante coltivate in vaso, poste sotto sequestro unitamente a tutta l’attrezzatura (lampade alogene etc.) necessaria per farle crescere al chiuso, essicarne le foglie e confezionarla in dosi. Nel corso delle perquisizioni sono stati altresì rinvenuti, nella disponibilità di: L. G., denaro falso per l’ammontare di circa 600 euro in banconote da 50,00; I. A., documentazione di vario genere, tra l’altro, verosimilmente attestante l’esistenza di falsi rapporti di lavoro in favore di cittadini extracomunitari. http://dlvr.it/PtVMJh
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Nove ordinanze di custodia cautelare in provincia di Cuneo per associazione per delinquere finalizzata ai furti in abitazione
Nove ordinanze di custodia cautelare in provincia di Cuneo per associazione per delinquere finalizzata ai furti in abitazione. All’alba di ieri, 26 luglio, in questa Provincia, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ed agli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Asti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di 9 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata ai furti in abitazione, all’indebito utilizzo di strumenti di pagamento ed alla falsificazione di targhe. IL PROVVEDIMENTO RESTRITTIVO: Il provvedimento restrittivo scaturisce da una complessa attività di indagine, convenzionalmente denominata “pater familias”, avviata nel dicembre 2022 dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Cuneo, i cui esiti hanno permesso di comprovare l’operatività di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in appartamento, all’indebito utilizzo di strumenti di pagamento, al falso. Il gruppo criminale aveva sede operativa in provincia di Cuneo e si muoveva agevolmente tra le province di Alessandria e Cuneo, con una non comune padronanza del territorio. I centri nei quali sono stati commessi i reati oggi in contestazione sono: Alessandria, Aqui Terme (AL), Arquata Scrivia (AL), Bosio (AL), Castellazzo Bormida (AL), Cavallerleone (CN), Cella Monte (AL), Ceresole d’Alba (CN), Cerreto Grue (AL), Cherasco (CN), Coniolo (AL), Gabiano (AL), Magliano Alpi (CN), Montemarzino (AL), Novi Ligure (AL), Occimiano (AL), Pasturana (AL), Pontestura (AL), Racconigi (CN), Roccabruna (CN), Rocca Grimalda (AL), Rosignano Monferrato (AL), Scarnafigi (CN), Terruggia (AL), Ticineto (AL), LE INDAGINI: Le investigazioni, in particolare, hanno dimostrato come gli indagati avessero costituito un’associazione strutturata, ove ognuno degli appartenenti aveva un ruolo e dei compiti ben definiti, avente quali finalità quella di commettere i furti e quella di eludere, ovviamente, le investigazioni mediante la periodica bonifica da eventuali apparati d’intercettazione delle autovetture in uso e attraverso l’esecuzione di compiti più prettamente esecutivi quali la fittizia intestazione dei mezzi a proprio nome. Nella commissione dei furti, i ladri operavano in una “batteria” di tre soggetti: questi raggiungevano l’abitazione da depredare a bordo di auto di grossa cilindrata intestate a prestanome e con installate targhe clonate, e, in assenza dei proprietari, accedevano forzando porte e finestre, alla ricerca di denaro e preziosi. Il dettaglio dell’uso delle targhe clonate dimostra la maniacale cura dei dettagli con la quale i membri del sodalizio operavano: nel corso delle indagini è stato censito l’uso di 23 targhe false che venivano apposte in luogo di quella originale per fuorviare le indagini; queste targhe corrispondevano a modelli di auto identici a quello in uso agli odierni associati. Allo stesso modo sono stati osservati molteplici cambi di colore dell’autovettura, mediante la tecnica del wrapping, ovvero mediante l’applicazione di pellicole adesive sulla carrozzeria; anche in questo caso la finalità era quella di non rendere riconoscibile l’autovettura. Non sono state solo queste le precauzioni che sono state accertate nel corso delle indagini: infatti, due dei sodali erano deputati alle cd. “bonifiche”, ovvero al controllo delle autovetture per escludere la presenza di apparati di intercettazione installati dalle forze dell’ordine. Nell’ordinanza notificata agli indagati viene contestata la commissione di 32 furti che, si stima, abbiano fruttato all’incirca 200.000 Euro. Le indagini sono tutt’ora in corso per cercare di risalire alla commissione di ulteriori fatti reato (sono almeno 20 gli ulteriori episodi verosimilmente attribuibili ai membri dell’associazione per delinquere), da un lato, e per tentare di recuperare la refurtiva da restituire ai legittimi proprietari, dall’altro. IL MODUS OPERANDI: Al termine dell’esecuzione dei provvedimenti, che ha visto impiegati circa 80 Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo, 5 degli arrestati sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di Cuneo mentre i restanti sono stati accompagnati agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni. Uno solo è stato sottoposto all’obbligo di dimora. Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro: - un’Audi Q3 RS ed un’Audi S1 utilizzate per la commissione dei furti; - un apparecchio per l’individuazione di microspie; - una paletta segnaletica con contrassegni distintivi della polizia locale; - due lampeggianti blu; - 187 targhe italiane e due targhe tedesche false; - attrezzi atti allo scasso; - un set di passepartout; - 8 radio ricetrasmittenti; - un apparecchio per l’individuazione di microspie; - 9 parrucche. - monili vari; - 6 orologi Rolex, modello Daytona; - 16 bottiglie di vino di pregio; - la somma totale, in contanti, di euro 45.000. Gli indagati, ai quali viene contestata l’appartenenza all’associazione per delinquere sono: - AUDISIO Cristiano, 43 anni, residente in Magliano Alpi (CN); - AUDISIO Luigi Mischa, 23 anni, domiciliato a Carrù (CN); - SACCO Carlo, 42 anni, residente a Mondovì (CN); - PULIGA Francesco, 22 anni, residente a Magliano Alpi (CN); - FERRUA Federico, 27 anni, residente a Vicoforte (CN); - DIAZ DIAZ Vladimir, cittadino cubano di 33 anni, in Italia senza fissa dimora; - CARNAZZA Antonino, 41 anni, residente a Mondovì (CN); - DE COLOMBI Devis, 47 anni, domiciliato presso il campo nomadi di Alba (CN); - CARTELLO Noemi, 40 anni, domiciliata presso il campo nomadi di Alba (CN). Sono in atto ulteriori accertamenti volti a reperire elementi ulteriori, anche di segno contrario, rispetto a quelli sino ad ora raccolti, a favore, quindi, degli indagati, da presumersi innocenti sino a quando non sarà pronunciata sentenza definitiva di condanna. L’operazione costituisce una sia pur parziale e limitata risposta alla crescente preoccupazione della popolazione locale, ed alla correlativa richiesta di incremento della sicurezza, per un fenomeno, quale quello dei furti in abitazione e delle truffe in danno di anziani, che non conosce crisi alcuna e che rappresenta una piaga sociale che attanaglia il territorio.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Alessandria, arrestati tre marocchini per incendio doloso
Alessandria, arrestati due marocchini per incendio doloso. Il 20 agosto il GIP del Tribunale di Alessandria ha convalidato il fermo di indiziato di delitto di tre cittadini marocchini: E.Z.M. di 37 anni, irregolare sul territorio nazionale, T.R. di 41 anni e E.K.R. di 45 anni, clandestino, tutti pregiudicati, disoccupati e senza fissa dimora, tradotti in carcere il 19 agosto per un incendio doloso aggravato in concorso appiccato in un condominio di Serravalle Scrivia. A loro carico, anche alla luce della gravità del reato e dei gravi indizi di colpevolezza emersi, considerato anche il pericolo di fuga e di reiterazione del reato, è stata contestualmente emessa ordinanza di custodia cautelare in carcere. Nella tarda mattinata dello scorso 17 agosto, i Carabinieri della Stazione di Serravalle Scrivia e gli agenti della Polizia Municipale intervenivano in vico Torchio perché nello scantinato condominiale del civico 1 si era sviluppato un pericoloso incendio, poi domato dai Vigili del Fuoco di Novi Ligure e Alessandria intervenuti prontamente, che provvedevano anche a far evacuare la palazzina di quattro piani. Dieci persone, tra cui alcuni minori, rimanevano intossicate, sebbene nessuna in gravi condizioni. L’accesso alla palazzina è al momento interdetto per via dei danni strutturali causati dalle fiamme, tali da richiedere verifiche tecniche per accertare la permanente idoneità strutturale del fabbricato. L’identikit dei tre malviventi, ritenuti responsabili di aver intenzionalmente innescato l’incendio, veniva realizzato grazie alle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza comunali, visionate meticolosamente dagli agenti della Polizia Municipale e dai militari della Stazione di Serravalle Scrivia. Le ricerche dei tre marocchini erano rese difficoltose dall’assenza di ogni riferimento utile alla loro localizzazione. Tuttavia, grazie alle numerose squadre dei Carabinieri e della Polizia Municipale dispiegate sul territorio ed in coordinamento tra loro, diverse delle quali in abiti civili e a bordo di mezzi con targhe di copertura, i tre venivano rintracciati nella giornata del 18 agosto ed accompagnati presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Alessandria, dove venivano dichiarati in stato di fermo e, nelle prime ore del mattino del 19 agosto, tradotti nel carcere di Alessandria. Il pericoloso gesto era certamente rivolto ad altri due connazionali di 37 e 34 anni - entrambi pregiudicati e di cui uno clandestino - residenti in quel condominio e presenti in casa al momento dell’incendio. Il movente è da ricondurre a pregressi contrasti per futili motivi. In effetti, nel pomeriggio del 14 agosto nei pressi della Stazione ferroviaria di Serravalle Scrivia si era verificata una violenta aggressione che aveva coinvolto una decina di marocchini, alcuni di essi armati di coltello, i quali, incuranti della presenza dei Carabinieri, poco prima intervenuti sul posto, avevano proseguito nella contesa, dileguandosi immediatamente dopo per evitare di essere identificati. https://www.youtube.com/watch?v=G6w1iWv-QCw... Read the full article
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NOVI LIGURE(AL). CARABINIERI- HA UN MALORE IN CASA,ANZIANA SALVATA DAI MILITARI.
NOVI LIGURE(AL). CARABINIERI- HA UN MALORE IN CASA,ANZIANA SALVATA DAI MILITARI.
Anziana sola in casa, colpita da malore salvata dai militari dell’Arma.
Comando Provinciale di Alessandria – Novi Ligure (AL), 08/08/2019
La sera di martedì i Carabinieri di Novi Ligure sono intervenuti in un appartamento nel centro cittadino dopo essere stati allertati dalla figlia, residente a Savona,di una anziana donna che non era più raggiungibile telefonicamente dal mattino…
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NOVI LIGURE(AL). CARABINIERI- RAPINA IN TABACCHERIA E AGGRESSIONE AI CARABINIERI.
NOVI LIGURE(AL). CARABINIERI- RAPINA IN TABACCHERIA E AGGRESSIONE AI CARABINIERI.
Rapina una tabaccheria, scoperto aggredisce i Carabinieri nel tentativo di darsi alla fuga: arrestato
Comando Provinciale di Alessandria – Novi Ligure (AL), 26/07/2019
Il 23 luglio scorso, i Carabinieri di Novi Ligure hanno tratto in arresto un 40 enne novese, pluripregiudicato, resosi responsabile, in concorso con la sua compagna, una 25 enne, a sua volta denunciata in stato di libertà,…
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POZZOLO FORMIGARO(AL). CARABINIERI-RICERCATO PER OMICIDIO ARRESTATO A POZZOLO.
POZZOLO FORMIGARO(AL). CARABINIERI-RICERCATO PER OMICIDIO ARRESTATO A POZZOLO.
Ricercato per omicidio: rintracciato e arrestato.
Comando Provinciale di Alessandria – Pozzolo Formigaro (AL), 23/07/2019
Rintracciato e tratto in arresto in esecuzione di mandato d’arresto internazionale domenicano, ex gestore di un ristorante brasiliano a Novi Ligure, ricercato per omicidio.
I Carabinieri della Stazione di Novi Ligure, su segnalazione del Servizio per la Cooperazione…
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Sgominato un traffico di hashish tra la Spagna, il basso Piemonte e il savonese. La base era a Novi Ligure
Il Comando provinciale di Savona dei Carabinieri in collaborazione con i colleghi di Novi Ligure ha smascherato un traffico di droga tra la Spagna, il basso Piemonte e il savonese. Due maghrebini sono stati arrestati con un carico di novanta chili di hashish. Il covo dell’organizzazione era a Novi Ligure in un garage in via … Leggi tutto L'articolo Sgominato un traffico di hashish... Per il contenuto completo visitate il sito https://ift.tt/1tIiUMZ
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A Novi i Carabinieri sospendono l’attività un bar di Via dei Mille Saffi e di un ristorante sulla ss35bis
Proseguono i controlli sulla movida novese da parte dei Carabinieri: nell'ambito di servizi coordinati di controllo del territorio mirati a tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica soprattutto sulle strade e nei luoghi maggiormente frequentati dai giovani, nella scorsa serata, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Alessandria cinque tra cittadini italiani e stranieri. Il servizio si inserisce in un ciclo di controlli a tappeto mirati e che già hanno visto coinvolti militari di reparti specialistici dell’Arma, nonché personale della Polizia Municipale di Novi Ligure. I controlli sono stati condotti sia sulla strada che nei luoghi o locali di maggiore aggregazione di giovani e meno giovani. Sono stati pertanto effettuati specifici posti di blocco, volti a controllare soggetti dediti a commettere reati o a colpire la condotta di chi si mette alla guida dopo avere bevuto alcolici o avere assunto sostanze stupefacenti. Sono stati, infine, controllati altri locali della movida novese. Sia in un bar di Via dei Mille che presso un ristorante all’uscita di Novi Ligure, che aveva riaperto da poco dopo un periodo di chiusura, sono state elevate sanzioni amministrative poiché all’interno dei due locali è stata accertata la presenza di lavoratori irregolari, due nel primo e ben quattro nel secondo, tutti sprovvisti di contratto di lavoro. Inoltre il locale di ristorazione è stato sanzionato per non aver rispettato i requisiti d’igiene previsti e sanciti da regolamenti comunitari. Sono state elevate sanzioni per un totale di 12.000 euro. I controlli alla circolazione stradale hanno interessato 38 utenti e 17 veicoli. A Novi Ligure i militari dell’Aliquota Radiomobile e del Comando Stazione hanno denunciato due giovani novesi per guida in stato d’ebbrezza, un ragazzo di 20 anni e una ragazza di 22 anni. Quest’ultima, uscita fuori strada con la propria autovettura, è stata denunciata per guisa sotto effetti di sostanze stupefacenti, poiché, dai successivi accertamenti è emerso fosse sotto effetto di sostanze stupefacenti di tipo cocaina. Un terzo uomo marocchino dell’età di 37 anni è stato deferito in quanto non regolare sul territorio nazionale. Inoltre è stato segnalato alla Prefettura di Alessandria per uso personale di sostanze stupefacenti. Stessa segnalazione è stata formalizzata nei confronti di tre alessandrini di 32, 37 e 54 poiché fermati a bordo di un’ autovettura sono stati trovati in possesso di sostanza stupefacenti. Infine un pluripregiudicato arquatese di anni 40, dopo non aver ottemperato all’ALT dei Carabinieri, è stato fermato in Novi Ligure e contravvenzionato, oltre che per non aver rispettato quanto intimato dai Carabinieri durante un posto di blocco, anche per guida senza patente poiché revocata. http://dlvr.it/NrzNyK
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Grondona, tentano di rubare all’interno di un agriturismo dismesso: arrestati tre albanesi
I militari della Stazione di Arquata Scrivia hanno tratto in arresto tre soggetti albanesi, Muco Mondi di 40 anni, Likrama Sokol di 32 anni e Losi Fatjon di 28 anni, residenti ad Alessandria, che nella serata di sabato 26 marzo 2017, hanno tentato di asportare porte e finestre all’interno di un agriturismo sito nel Comune di Grondona che, costruito alcuni anni orsono senza mai aprire al pubblico, era stato oggetto nel tempo di altri atti di sciacallaggio. I malfattori sono entrati con la loro autovettura nel cortile interno del fabbricato, aprendo il cancello carraio, che era stato assicurato dal proprietario, accedendo alla struttura mediante effrazione degli infissi esterni. All’arrivo dei militari, allertati dal proprietario che a sua volta era stato avvisato da alcuni passanti, i tre uomini sono stati sorpresi dopo aver smontato il portone d’ingresso, le finestre con gli infissi e le porte interne con l’intento di prelevarle nel momento successivo. L’efficacia dell’intervento dei Carabinieri è stata possibile grazie all’interesse dimostrato dai residenti che, a loro volta sensibilizzati dal proprietario, immediatamente giunto sul posto, hanno segnalato prontamente la sospetta presenza dell’autovettura di colore chiaro. Fondamentale la tempestiva segnalazione al 112, unitamente alla collaborazione del proprietario che è riuscito ad informare il centralinista dei movimenti dei tre malfattori ai Carabinieri prima del loro arrivo, distraendoli con uno stratagemma che gli ha fatto guadagnare tempo, senza compromettere la sua incolumità. Nell’auto sono stati rinvenuti e sequestrati diversi oggetti atti allo scasso. I tre soggetti albanesi sono stati tratti in arresto con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso e trattenuti presso le camere di sicurezza del Comando Compagnia di Novi Ligure in attesa del giudizio per direttissima. http://dlvr.it/Nl3CdG
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Controlli dei Carabinieri alla movida nel novese: sospesa attività di un bar in Viale Saffi La notte tra il 18 e il 19 febbraio u.s. i Carabinieri di Novi Ligure, nell’ambito di un servizio coordinato sul territorio disposto dal Comando Compagnia sulla movida novese, finalizzato al controllo di bar e ristoranti e alla prevenzione repressione di reati predatori e inerenti lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti, con la collaborazione dei militari del NAS e del NIL di Alessandria e della Sezione Cinofili della Polizia Locale di Alessandria, hanno sanzionato amministrativamente per la mancata esposizione delle tabelle alcolemiche e per il mancato possesso dell’apparecchio di rilevazione del tasso alcolemico, due locali e sospeso l’attività di un bar in Viale Saffi.
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