#Cirio Piemonte
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pier-carlo-universe · 19 days ago
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Consumo di suolo in Piemonte: il rapporto ISPRA 2023 lancia l’allarme. Un appello per un cambio culturale e una nuova legge sugli insediamenti logistici
Il rapporto ISPRA 2023 sul consumo di suolo in Italia ha messo in evidenza un dato preoccupante: il Piemonte si conferma al quarto posto tra le regioni italiane per superficie consumata, con 170.769 ettari sottratti a terreni agricoli e naturali.
Il rapporto ISPRA 2023 sul consumo di suolo in Italia ha messo in evidenza un dato preoccupante: il Piemonte si conferma al quarto posto tra le regioni italiane per superficie consumata, con 170.769 ettari sottratti a terreni agricoli e naturali. Questo equivale alla cementificazione di una superficie pari a 210.000 campi da calcio in un solo anno. Un quadro allarmante che richiede, secondo il…
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italiavivadelchierese · 1 year ago
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La sceneggiata del pronto soccorso di Carmagnola evidenzia il caos in cui è sprofondato il Servizio Sanitario Piemontese, vediamo perché.
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Il 25 agosto abbiamo appreso dalla stampa locale e regionale che l’Asl To 5 ha deciso di chiudere definitivamente il pronto soccorso del San Lorenzo di Carmagnola negli orari notturni.
Il 26 agosto, sempre dalla stampa locale e regionale, apprendiamo invece che Il Pronto soccorso di Carmagnola non chiuderà di notte. È stato il presidente Alberto Cirio in persona a bloccare il provvedimento annunciato sfiduciando, di fatto, il direttore generale della ASL TO5.
Questi eventi inducono forti preoccupazioni nei cittadini sulla tenuta del Sistema Sanitario Piemontese, sia dal punto di vista economico, sia della capacità di gestione del sistema.
Prima di esprimere qualunque giudizio, noi di Italia Viva siamo abituati ad analizzare gli avvenimenti con la giusta attenzione e competenza. Nel caso specifico, sappiamo bene che, in un sistema sanitario regionale “normale”, il direttore generale di una ASL non prende un’iniziativa di così grave impatto e non l’annuncia alla stampa, se non è stata preventivamente concordata con i vertici regionali: la direzione regionale sanità e l’assessorato stesso. Ora noi non sappiamo come siano andate realmente le cose, ma delle due l’una:
o il direttore generale della ASL ha fatto di testa sua, senza concordare il provvedimento con la Regione;
o il presidente Cirio ha finto di non essere stato coinvolto nella decisione e neppure informato, e ha dichiarato ai giornali di essere intervenuto per evitare il disastro che il direttore generale della ASL (insediato dal Presidente stesso) stava compiendo.
Nel primo caso ci aspettiamo una rapida rimozione del direttore generale della ASL TO5, perché verrebbe meno la fiducia da parte del Presidente.
Nel secondo caso stiamo semplicemente assistendo a una sceneggiata, degna di ben altri contesti.
In entrambi i casi siamo di fronte ad un’ulteriore dimostrazione della precarietà del sistema sanitario piemontese. Di fronte a una situazione così grave, in grado di comprometterne la sostenibilità, l’attuale maggioranza ricorre a provvedimenti tampone (immediatamente smentiti dal Presidente) che non sarebbero minimamente in grado di affrontare un’emergenza sanitaria in Piemonte, ormai conclamata.
Questo improvviso cambio di rotta evidenzia il caos in cui è sprofondato il Servizio Sanitario Piemontese.
Quel che sarebbe necessario fare è un nuovo piano sanitario regionale (l’ultimo risale ormai al 2012, ed è scaduto nel 2015) che indichi quali devono essere gli obiettivi prioritari del sistema e le azioni e le risorse necessarie per conseguirli.
Con questa giunta il nostro Piemonte pare avviato verso un nuovo commissariamento del servizio sanitario regionale, con tutto quel che ne consegue in termini di ulteriori tagli alle prestazioni. I cittadini piemontesi sono ormai distanti dagli standard di servizio normalmente assicurati nelle altre regioni del Centro-Nord Italia.
Nel 2023 abbiamo evidenziato a più riprese i mali della Sanità Piemontese e le soluzioni possibili. Nelle prossime settimane noi di Italia Viva riprenderemo le nostre attività di settore e gli incontri sul tema con i cittadini. Non mancheremo di comunicare, le prossime iniziative di divulgazione e di confronto.
28 agosto 2023
Comitato di Italia Viva del Chierese-Carmagnolese.
Italia Viva Tavolo tematico Salute e Territorio Provincia Torino
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vercelliwebtv · 5 months ago
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notiziariofinanziario · 6 months ago
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Silicon Box ha scelto Novara come sede per la sua prima fabbrica di chip per l’intelligenza artificiale in Europa
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Silicon Box ha comunicato l'apertura di una sede a Novara venerdì durante una conferenza stampa congiunta con il ministero delle Imprese. L'accordo prevede un investimento iniziale di 3,2 miliardi e la creazione di 1.600 posti di lavoro diretti, più l’indotto. La fabbrica dovrebbe entrare in produzione nel 2028 e servire clienti in tutta Europa. La scelta di Novara Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha spiegato che «Silicon Box ha valutato diverse località in Italia, e la scelta finale è ricaduta su Novara. Il Piemonte ha già altre attività nel settore, e può diventare unpolo industriale dei semiconduttori». Secondo il presidente della Regione Piemonte, Alberto, Cirio, La fabbrica di chip di Silicon Box rappresenta «il vecchio triangolo industriale che si prende la rivincita, grazie alle nostrainfrastrutture (i corridoi ferroviari Lisbona-Kiev e Genova-Rotterdam chehanno rimesso il Piemonte al centro) e la nostra capacità di innovare».  Gli investimenti nella microelettronica Il ministro Urso ha ricordato che «quello di Novara è il primo impianto di produzione chip in Europa» e che l'investimento di Silicon Box «segue quello di StMicroelectronics da 5 miliardi di euro a Catania, quello diAixtron in Piemonte, e altri in Emilia e Lombardia. Ne seguiranno altri, perché è in atto un effetto volano per gli investimenti di chip in Italia». «Dall’inizio dell'anno - ha proseguito Urso - sommando tutti gli investimenti sulla microelettronica in Italia, arriviamo a oltre 9 miliardi dieuro, più che negli altri paesi europei». Cosa fa Silicon Box ««La tecnologia di Silicon Box serve per costruire una nuova era per l'intelligenza artificiale e i supercomputer, per costruire prodotti a minore impatto ambientale e a costi minori», ha detto il co-fondatore di Silicon Box, Sehat Sutardja. «Abbiamo scelto Novara in Italia per la nostra prima fabbrica in Europa, ma continueremo a guardare anche nelle regioni intorno per ulteriori sviluppi», ha detto il ceo della società singaporeana, Byung Joon Han. «Il nostro lavoro per nuovi chip parte qui in Italia».  Read the full article
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ROMA. ELEZIONI 2024. PARTITO DI MAGGIORANZA ASSOLUTA: "L'ASTENSIONE OLTRE IL 50%"
Il dato che più colpisce è l’astensione oltre il 50%, fatto mai avvenuto in Italia negli 80 anni di democrazia parlamentare. I dati delle regionali in Piemonte confermano Cirio presidente, che evitiamo di commentare per pudore e rispetto dell’intelligenza. Dell’amministrazione Cirio vogliamo solo ricordare solo la vergognosa campagna teatrale e spendacciona contro la diffusione della “peste…
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lamilanomagazine · 7 months ago
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Elezioni Regionali, Alberto Cirio riconfermato in Piemonte
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Elezioni Regionali, Alberto Cirio riconfermato in Piemonte. Il Piemonte riconferma alla guida della Regione Alberto Cirio (FI), che conquista così il suo secondo mandato da presidente. Dopo poco più due ore dall'inizio dello spoglio, la sfidante del Pd, Gianna Pentenero, ne ha riconosciuto la vittoria con una cordiale telefonata. Poco dopo a complimentarsi con Cirio sono stati il segretario di Forza Italia Antonio Tajani e la presidente uscente del Parlamento Europeo Roberta Metsola. Il successo di Cirio è anche una conferma personale, vista l'affermazione della lista civica Cirio Presidente, che sfiora l'11,5%, dietro a FdI che guida con il 24,55% ma davanti a Fi-Udc-Pli (10,1%), Lega (9,41%) e Noi Moderati (0,69%). Gli altri tre candidati presidenti si fermano a distanza considerevole. «Sono molto soddisfatto di questo risultato - ha commentato Cirio - e lo sono soprattutto perché è una conferma nel senso che cinque anni fa per me fu straordinario diventare governatore della mia Regione, ma arrivavo nuovo nel contesto torinese e tanti non mi conoscevano. Oggi essere confermato vuole dire che i piemontesi mi hanno scelto, avendo visto i pregi e i difetti che ognuno di noi ha. Questo mi responsabilizza moltissimo e mi fa dire che domani saremo in ufficio a lavorare per i cittadini del Piemonte». Dal canto suo, Gianna Pentenero ha dichiarato: «Abbiamo cercato di fare il possibile per un risultato che è stato solo in parte raggiunto, quindi dobbiamo prenderne atto e con grandi onestà intellettuale continuare a lavorare per il Piemonte». Il riferimento è alla tardiva indicazione della sua candidatura da parte del Pd. C'è anche il rimpianto del mancato accordo con M5S: «Qualcosa poteva cambiare. Noi abbiamo lasciato la porta aperta fino in fondo, ma nessuno ha voluto cogliere l'opportunità nei cinquestelle, hanno ritenuto di non iniziare un percorso progettuale, politico con noi».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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delectablywaywardbeard-blog · 9 months ago
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Urso, 'a Mirafiori bisogna produrre 200.000 auto'
 “Lo stabilimento di Mirafiori è il cuore pulsante di Stellantis”. Davide Mele, responsabile Corporate Affairs del gruppo in Italia, lo assicura al tavolo convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso al quale partecipano i sindacati, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo e l’Anfia. Tutti chiedono per la fabbrica…
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agrpress-blog · 1 year ago
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Oggi, sabato 9 dicembre si è svolto un evento straordinario in Piazza San Pietro: durante una suggestiva cerimonia è stato acceso l'albero di Natale donato dal Comune di Macra e dalla Regione Piemonte al Vaticano e a Papa Francesco. Questo maestoso albero rappresenta molto più di una decorazione festiva; è un simbolo di speranza e sostenibilità proveniente dalla piccola comunità della Valle Maira. GUARDA LE FOTO La delegazione piemontese, guidata dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e dall'assessore all'agricoltura, Marco Protopapa, accompagnati dal sindaco di Macra, Valerio Carsetti, e dal presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, insieme a numerosi cittadini della Valle Maira, ha partecipato all'udienza papale in Sala Paolo VI, rendendo questo momento ancora più significativo. Il presidente Cirio ha espresso la sua emozione e gratitudine, sottolineando l'eccezionalità di questo dono. Ha evidenziato il lungo viaggio iniziato otto anni fa, quando il Comune di Macra ha formulato la richiesta al Vaticano. Questo gesto segna la prima volta in cui l'albero di Piazza San Pietro proviene dal Piemonte, un messaggio di speranza e pace mondiale oltre che un'opportunità per valorizzare le montagne locali e le comunità che le abitano, ispirate dalla sostenibilità e dall'amore per il proprio territorio. Il sindaco di Macra, Valerio Carsetti, ha ribadito l'importanza di attirare l'attenzione sui piccoli borghi di montagna, considerandoli fondamentali per il loro rilancio. Queste comunità sono vere e proprie oasi di sostenibilità e custodi delle terre alte, meritevoli di essere riconosciute e apprezzate. Anche il presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, ha sottolineato il valore di questa iniziativa, da un piccolo comune di montagna fino a Piazza San Pietro. Ha evidenziato l'aspetto della sostenibilità, richiamando l'enciclica del Santo Padre e lodando le aziende piemontesi impegnate nella cura dei boschi. Questo imponente albero, alto quasi 30 metri, è giunto a Roma grazie a un eccezionale trasporto. È stato addobbato con luci e una speciale "tela" composta da oltre 7.000 stelle alpine coltivate e essiccate, offerte da un vivaista locale, regalando l'effetto magico di una nevicata. Dopo le festività, l'albero sarà donato a un'associazione produttrice di giocattoli in legno per bambini bisognosi. Questo gesto simbolico non solo aggiunge un tocco di festa a Piazza San Pietro, ma porta con sé un messaggio di speranza, sostenibilità e solidarietà, proveniente da una comunità di appena 48 abitanti, dimostrando che anche dai luoghi più piccoli possono scaturire gesti di grande importanza per il mondo intero.
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personal-reporter · 1 year ago
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Evitato il blocco degli Euro 5 in Piemonte
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Cirio: «Siamo riconoscenti al ministro Pichetto, che ha coordinato il complesso lavoro tecnico che ha portato a questo decreto, e all'intero governo, a cominciare dai ministri Salvini e Fitto, per l'intervento immediato a supporto di famiglie e imprese del Piemonte». Il decreto approvato oggi dal Consiglio dei ministri impegna le Regioni del bacino padano - Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto - ad aggiornare i propri piani per la qualità dell’aria permettendo di valorizzare le tante misure ambientali messe in campo nel biennio 2021-2023 alternative al blocco dei veicoli. Ne consegue che le auto e i mezzi diesel Euro 5 potranno continuare a circolare in Piemonte, cosi come nelle altre Regioni del bacino padano, fino all’autunno 2025. «Siamo riconoscenti al ministro Pichetto, che ha coordinato il complesso lavoro tecnico che ha portato a questo decreto, e all'intero governo, a cominciare dai ministri Salvini e Fitto, per l'intervento immediato a supporto di famiglie e imprese del Piemonte – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Il lavoro di squadra ha consentito di raggiungere questo risultato perché da sola la Regione non aveva il potere di agire: era necessaria una legge da parte del governo che è prontamente intervenuto, con questo decreto, confermando la sua attenzione e vicinanza al Piemonte. Questo risultato – prosegue il presidente – è il frutto del lungo e complesso lavoro, fatto sotto la guida del ministero dell’Ambiente, dai tecnici della direzione regionale e Arpa, che ha permesso di valorizzare gli effetti delle tante misure messe in campo in questi anni - grazie agli investimenti regionali, nazionali e alle misure del Pnrr – in particolare quelle di efficientamento energetico, dal momento che l’inquinamento non è generato solo dal traffico veicolare. Azioni che continueremo a potenziare perché l’attenzione della Regione resta massima per la tutela dell’ambiente e della salute – conclude. Abbiamo triplicato le risorse previste per il miglioramento della qualità dell’aria e a breve lanceremo un altro pacchetto di misure per sostenere le famiglie nell’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale e aiutare le imprese a sostituire i mezzi più inquinanti». L’assessore all’ambiente Matteo Marnati illustra i provvedimenti già messi in campo per ridurre le emissioni inquinanti e anticipa alcune misure che saranno messe in campo nelle prossime settimane. «Abbiamo già rottamato 704 autobus del trasporto pubblico con nuovi mezzi a basse emissioni e altri 749 saranno sostituiti entro il 2024 – spiega l’assessore Marnati – e abbiamo prorogato gli incentivi regionali per la sostituzione di stufe e impianti di riscaldamento inquinanti su cui abbiamo investito complessivamente 9 milioni di euro. A questo si aggiungono gli interventi del superbonus 110 per cento che contribuiscono alla riduzione delle emissioni generate dagli edifici. Ora, come richiesto dal governo, siamo pronti per rivedere il piano tutela dell'aria del 2019 – conclude l’assessore - per integrarlo con misure alternative e più efficaci al blocco dei diesel Euro 5». Read the full article
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aldebaran66 · 1 year ago
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BLOCCO DEGLI EURO 5 IN PIEMONTE – FACCIAMO CHIAREZZA
Nel Comune di Torino ed in 76 comuni circostanti dal 15 settembre al 15 aprile sarà vietata la circolazione dei veicoli in categoria Euro 5 e inferiori. Automobili perfettamente funzionanti, dotate di sistemi all’avanguardia quanto alla limitazione delle emissioni inquinanti, e spesso ancora da pagare non potranno più essere utilizzate.
Un esproprio proletario in salsa ambientalista. Oltre che una violazione del diritto alla libera circolazione nel territorio della repubblica previsto dall’art. 16 della costituzione.
Perché si è arrivati a tanto? Dalla Regione Piemonte fanno spallucce e rispondono con il più classico dei “ce lo chiede l’Europa”. Vediamo come e perché e verifichiamo se ci sono delle alternative.
La questione è stata, da ultimo, oggetto della procedura di infrazione n. 2015/2043 aperta dalla Commissione Europea per la violazione dei vincoli concernenti la salubrità dell’aria, con particolare riferimento al biossido di azoto, previsti da una serie di direttive UE, 96/62/CE, 1999/30/CE, e 2008/50. Dopo una fase precontenziosa la vicenda è finita alla Corte di Giustizia UE nel procedimento C-573/19, deciso con sentenza del 12 maggio 2022 che ha dato torto all’Italia ed ha accertato la violazione delle famigerate direttive. Una precedente procedura di infrazione con oggetto analogo era stata decisa con una sentenza del 10 novembre 2020 sempre con lo stesso esito. Le due procedure di infrazione riguardavano, tra le altre zone della penisola, i 76 comuni degli agglomerati IT0118 (Torino), IT0119 (Piemonte pianura) e IT0120 (Piemonte collina).
Il presidente della giunta regionale piemontese Cirio (smettiamola di chiamarli governatori) ha recitato il solito siparietto dell’inevitabilità delle misure adottate motivando la necessità del blocco con le imperiose richieste di Bruxelles, alle quali, così sembra, è impossibile resistere. Tuttavia, a guardare meglio, ci si accorge che alcune cose non tornano.
Anzitutto va detto che la nostra repubblica delle banane è in buona compagnia per quanto riguarda la violazione degli standard di inquinamento dell’aria stabiliti dall’ineffabile Unione Europea. La stessa, per intenderci, che ha ritenuto opportuno nel 1994 dedicare un regolamento della Commissione al tema bruciante che riguardava le dimensioni e la curvatura delle banane. Sono molti i paesi cui sono state fatte le stesse contestazioni.
Secondo, le sentenze della Corte nulla dicono in merito alle concrete misure da adottare e, in particolare, non prevedono l’allucinante sistema Mo-Ve-In delle quote chilometriche annuali. È una simpatica invenzione dei soloni piemontesi.
Cosa succede se uno stato non adempie le direttive dell’Unione Europea?
La risposta, in sintesi, è che non succede niente. Fino ad ora nessuno stato membro dell’UE è stato mai sanzionato per la violazione delle direttive sulla qualità dell’aria. Si è parlato per il Belgio di una sanzione giornaliera di ben 300 euro, nel caso della Francia vi fu la minaccia di applicare una sanzione di 32 milioni di euro l’anno. Il Dipartimento delle Politiche Europee della Presidenza del Consiglio chiarisce che la sanzione minima per l’Italia è di Euro 8.505,11 giornalieri. Di fatto ad oggi nessuno stato ha mai pagato un euro.
Ora, ipotizziamo il caso peggiore e cioè che in un futuro non lontano i cari amici dell’UE decidano di sanzionarci come la Francia. Ben 32 milioni l’anno. In Italia ci sono 40 milioni di veicoli. Se dividessimo la spesa annua per sanzioni tra tutti gli automezzi verrebbe un costo annuo di 80 centesimi. Ipotizziamo che i mezzi inquinanti siano solo un decimo del parco circolante. Il costo sarebbe di 8 euro l’anno: una spesa che chiunque affronterebbe a cuor leggero pur di non subire l’esproprio del suo autoveicolo.
O meglio: sarebbero dei soldi che si potrebbero prendere facilmente da quanto pagato annualmente dai malcapitati automobilisti per il bollo auto.
Alessandro Fusillo
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pier-carlo-universe · 17 days ago
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Rossi e Pentenero (PD): "La destra sostituisce i diritti con mance ideologiche". Critiche al bonus Vesta e alle politiche della Giunta Cirio: "Investire su scuola, sanità e uguaglianza per il futuro"
Il Partito Democratico piemontese, attraverso le dichiarazioni del segretario regionale Domenico Rossi e della presidente del gruppo regionale Gianna Pentenero, attacca duramente la Giunta guidata da Alberto Cirio per l’introduzione del bonus Vesta, un so
Il Partito Democratico piemontese, attraverso le dichiarazioni del segretario regionale Domenico Rossi e della presidente del gruppo regionale Gianna Pentenero, attacca duramente la Giunta guidata da Alberto Cirio per l’introduzione del bonus Vesta, un sostegno economico di 1.000 euro rivolto a poche famiglie per l’accesso a servizi per bambini da 0 a 6 anni. Un welfare che divide anziché…
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roccotartaglia · 1 year ago
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Nicola Porro: Stretta su Euro 4 e 5 in Piemonte: anche il centrodestra in pieno delirio green
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vercelliwebtv · 10 months ago
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notiziariofinanziario · 9 months ago
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Addio a Paolo Pininfarina
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Muore Paolo Pininfarina, aveva 65 anni ed era da tempo ammalato. Fino all'ultimo gli sono stati vicini la moglie Ilaria, i suoi cinque figli Greta, Giovanni, Iole, Tullio e Giulia e la madre Giorgia Gianolio. Entrato in azienda nel 1982 quando aveva 24 anni Paolo Pininfarina, torinese, è diventato presidente dopo la morte improvvisa del fratello Andrea in un incidente stradale nel 2008. Il suo nome è legato alla concept car Sergio, barchetta biposto su base meccanica Ferrari, che Paolo aveva voluto realizzare nel 2013 in memoria del padre, il senatore a vita Sergio Pininfarina, e la Automobili Pininfarina Battista, hypercar elettrica che porta il nome di suo nonno. Il consiglio d'amministrazione e l'azienda ricordano "la figura professionale e umana di Paolo Pininfarina, che per tanti anni ha profuso impegno, entusiasmo ed energia nell'azienda" e sottolineano che grazie alla sua dedizione "l'azienda ha avviato negli anni Ottanta un processo di diversificazione che l'ha portata, nel tempo, a diventare un punto di riferimento in ambiti di design diversi dall'automotive". "Siamo tutti estremamente riconoscenti all'ingegnere Pininfarina per il suo straordinario contributo all'azienda e per essersi sempre speso con passione, in prima persona, per tutelare la nostra storia e la nostra identità aziendale sia in termini di stile che di scelte etiche e comportamentali. Gli sono personalmente grato per avermi confermato alla guida dell'azienda, in seguito alla scomparsa di Andrea Pininfarina nel 2008. In questi anni abbiamo condiviso tanti trionfi e anche tante sfide, sempre consigliandoci e sostenendoci a vicenda. Il modo migliore per onorare la sua memoria è continuare, come lui vorrebbe, ad impegnarci al massimo per il futuro della Pininfarina" afferma l'amministratore delegato Silvio Angori. Ricordano Pininfarina esponenti del mondo politico ed economico nazionale, le istituzioni di Torino e del Piemonte. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ricorda "l'imprenditore tenace che ha saputo innovare un brand iconico del Made in Italy, rimanendo però ancorato alle radici della famiglia e alla tradizione del saper fare italiano", il presidente del Senato Ignazio La Russa. parla di "un uomo che ha presieduto questa importante impresa con professionalità, impegno e dedizione portando avanti un'eccellenza italiana fondata nel lontano 1930".  "Paolo Pininfarina ha saputo rappresentare benissimo una delle grandi famiglie dell'automobile italiana, conosciuta in tutto il mondo per i suoi capolavori di design" sottolinea il presidente dell'Unione Industriali Torino, Giorgio Marsiaj. Per il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo "Pininfarina ha saputo incarnare valori del nostro territorio come inventiva, ingegno, etica del lavoro". Per il governatore del Piemonte Alberto Cirio "Torino e il Piemonte perdono un protagonista della storia industriale del nostro Paese, ma soprattutto un grande rappresentante di quella capacità dell'ingegno e del fare impresa che in lui hanno avuto un esempio illustre".  Read the full article
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assowebtv · 2 years ago
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TORINO: LA REGIONE STANZIA 20 MILIONI DI EURO PER IL SETTORE DEL CINEMA
TORINO: LA REGIONE STANZIA 20 MILIONI DI EURO PER IL SETTORE DEL CINEMA
«Quello con il cinema è un legame storico e prezioso che la Regione desidera continuare a far crescere, anche grazie al prezioso lavoro della Film Commission Torino Piemonte. Per questo motivo investiremo fortemente su tutta la filiera cinematografica oltre 20 milioni di euro»: sono le parole del presidente Alberto Cirio e degli assessori alle Attività Produttive e alla Cultura, Andrea Tronzano e…
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lamilanomagazine · 8 months ago
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Lollobrigida: onore celebrare Casale Monferrato "Città Europea del Vino 2024"
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Lollobrigida: onore celebrare Casale Monferrato "Città Europea del Vino 2024" "Il Piemonte è una Regione straordinaria, terra di qualità, di storia, di produzioni uniche e di paesaggi che dimostrano come il legame virtuoso tra agricoltura, uomo e territorio possa generare ricchezza". Così il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida a Casale Monferrato (AL) intervenuto all'incontro "Campioni d'Europa del Vino: Alto Piemonte - Gran Monferrato", per il riconoscimento di «Città Europea del Vino 2024» alla presenza del Presidente Alberto Cirio e Federico Riboldi, sindaco di Casale Monferrato. "Per me è un onore celebrare il risultato straordinario raggiunto da questa terra, fondamentale per il futuro delle produzioni agricole. Una terra di qualità, di storia e intimamente connessa con la nostra Patria. Solo insieme possiamo pianificare il futuro con una visione strategica che metta l'agricoltura al centro", ha aggiunto il ministro. "Se non c'è produzione per garantire l'equità sociale si ricorre al debito, e se n'è fatto troppo negli anni, o si ricorre alla svendita di aziende ed asset strategici per l'economia, e il Piemonte ne sa qualcosa. Quello che non si può delocalizzare, per fortuna, è la qualità del territorio, quella che gli agricoltori sono stati in grado di mantenere. L'agricoltore scolpisce il territorio con il suo lavoro. Basta guardare che dove c'è agricoltura e c'è manutenzione del territorio, c'è contrasto al dissesto idrogeologico, c'è depotenziamento degli effetti del cambio climatico", ha concluso il ministro.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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