#Ciclicità
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Recensione La calamita dell’animadi Nikollë Loka. A cura di Alessandria today
La calamita dell’anima di Nikollë Loka è un viaggio intimo e potente nelle profondità del sentimento umano, dove passione e attesa si incontrano tra metafore di natura e immaginazione.
La calamita dell’anima di Nikollë Loka è un viaggio intimo e potente nelle profondità del sentimento umano, dove passione e attesa si incontrano tra metafore di natura e immaginazione. La poesia è pervasa da una dolce melanconia, in cui l’autore rappresenta l’amore e il desiderio come forze magnetiche che si attraggono e respingono in un ciclo infinito. L’immagine di un’onda dell’anima che si…
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Solo cose belle: l'Andalusia
Estate, tempo di luce, tempo di viaggi. Quest’anno anche tempo di ripresa. Tempo di chiudere le porte al buio dell’inverno e di riaprirle alla luce e al calore. Lasciare che il freddo degli eventi appena trascorsi venga sciolto dalla luce della speranza e della vita che rinasce più forte e colorata di prima. Le stagioni ci insegnano più di quanto noi pensiamo. La ciclicità delle stagioni ci…
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C’è un tempo per seminare e un tempo per mietere.“C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.” – Sacra Bibbia, Antico Testamento
Significato della citazione
Il significato della citazione biblica è che "C'è un tempo per seminare e un tempo per raccogliere", e questo ci ricorda che nella nostra esistenza ci sono momenti dedicati a preparare il terreno, a seminare le nostre speranze, i nostri sogni, i nostri sforzi, e altri momenti in cui possiamo raccogliere i frutti di ciò che abbiamo seminato. Ci fa ponderare su come il lavoro diligente, la pazienza e la fiducia nei nostri sforzi porteranno alla realizzazione.
La saggezza di questa frase amplia anche la visione includendo il ciclo naturale della vita. Ci ricorda la natura effimera e transitoria dell'esistenza umana e sulle inevitabili fasi di crescita e declino. Così come nelle stagioni dell'anno, nella nostra vita sperimentiamo periodi di inizio e di fine, di crescita e di decadenza. Se ci connettiamo con il ciclo vitale ci metteremo in armonia con la nostra natura e con le leggi dell'universo, accettando i cambiamenti e le trasformazioni che accompagnano il nostro percorso.
#citazioni famose#perle di saggezza#seminare#raccogliere i frutti#raggiungere obiettivi#ciclicità#leggi di natura#vita e morte#fasi della vita#senso della vita#armonia
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Polemica Ecologica [1119]
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#Ciclicità#Clima#Compressione del tempo#Ecologia#Principio ragione insufficiente#Ragionamento per tangente
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Eppure, dell'interazione della loro luce si sono nutriti da sempre gli esseri umani e l'Arte d'ogni epoca, in ogni cultura che sia esistita sulla Terra.
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Penso alla ciclicità delle mie molecole, pronte a sopravvivermi, a ritornare in circolo girovagando per l’atmosfera e non provo tristezza. Ci sono stata, qualcuno si ricorderà di me e se così non fosse, non importa.
Margherita Hack
____ Niki Kutsia
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"Un tempo non era permesso a nessuno di pensare liberamente. Ora sarebbe permesso, ma nessuno ne è più capace. Ora la gente vuole pensare ciò che si suppone debba pensare. E questo lo considera libertà"
Oswald Spengler, “Il tramonto dell'Occidente”
"Il tramonto dell'Occidente" di Oswald Spengler è un'opera monumentale che si pone come uno dei pilastri della filosofia della storia del XX secolo. Pubblicato in due volumi tra il 1918 e il 1923, il saggio esplora la ciclicità delle civiltà umane attraverso una "morfologia della storia universale".
Spengler propone una visione pessimistica del futuro dell'Occidente, paragonando le civiltà a organismi viventi che attraversano cicli di nascita, crescita, declino e morte. Secondo lui, ogni civiltà possiede un'anima, un ethos che ne guida lo sviluppo e il destino. La civiltà occidentale, caratterizzata da un impulso "faustiano" verso l'espansione e la conquista, si troverebbe, secondo Spengler, nella fase di decadenza, o "Zivilisation", dove i valori culturali e spirituali vengono sostituiti dal dominio del denaro e della tecnica.
La profondità di Spengler sta nella sua capacità di intrecciare filosofia, storia, arte e scienza per creare un quadro complessivo delle dinamiche storiche. Egli non si limita a descrivere il declino dell'Occidente, ma fornisce anche una critica acuta della modernità, evidenziando come la perdita di valori autentici porti a una civiltà vuota e senza scopo.
L'opera di Spengler è stata oggetto di molteplici interpretazioni e controversie, soprattutto per il suo fatalismo e il suo determinismo storico. Tuttavia, non si può negare l'impatto che "Il tramonto dell'Occidente" ha avuto sul pensiero contemporaneo, stimolando riflessioni sul significato della storia e sul destino delle società umane.
La sua opera rimane un testo fondamentale per chiunque sia interessato alla filosofia della storia e alle grandi domande sul futuro dell'umanità. La sua lettura richiede un impegno non indifferente, ma offre in cambio una prospettiva unica e provocatoria sulla storia mondiale e sul nostro posto in essa.
Oswald Spengler è stato un filosofo tedesco nato il 29 maggio 1880 a Blankenburg, Germania. È noto principalmente per il suo lavoro "Der Untergang des Abendlandes" (Il tramonto dell'Occidente), pubblicato tra il 1918 e il 1922, che è considerato un importante contributo alla teoria sociale. Dopo aver conseguito il dottorato all'Università di Halle nel 1904, Spengler lavorò come insegnante fino al 1911, per poi dedicarsi alla scrittura della sua opera principale. Nonostante il successo iniziale, visse in isolamento dopo l'ascesa al potere di Hitler nel 1933 e morì a Monaco il 8 maggio 1936.
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La ciclicità con cui ricado nell'abbisso mi inquieta.
Momenti in cui quel piccolo raggio di luce che si era fatto spazio nel mio cuore scompare.
Sono spenta e sola e non mi sembra un caso, ma una strana scelta.
Allontano la felicità perché è così che ho imparato.
Non me la merito.
Non mi merito.
Forse non è ancora tempo per la libertà.
#scrivocomeposso#parole#frasi#pensieri#riflessioni#frasi tumblr#scrivere#scrittura#frasi vita#scritture brevi#abisso#solitudine#libertà#paura di tutto#25 novembre 2023
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Versione animata dell'Uruboro e del circuito infinito della distorsione nel piano temporale.
Ossia questo Sistema.
Ripeto che la Natura autentica e non sovrascritta segue la spirale (aurea) e non "divora sé stessa", ma evolve.
Concetto molto diverso rispetto alla ripetizione e alla ciclicità tipiche di strutture malate.
#uruboro#zombie#società#società malata#matrix#video#sistema#distorsioni#cicli#illusioni#svegliatevi#aprite gli occhi#manipolazioni#verità#schiavi#artificial intelligence#dittatura#controllo#discernimento#consapevolezza#crescita personale#crescita interiore#spiritualità#paraguri
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Ci sono dei momenti, come questo, in cui brancolo nel buio cercando qualcosa che non riesco a capire, a cui non riesco a dare forma e la ciclicità di questi momenti mi distrugge un pezzo alla volta. Agito la torcia nell'oscurità, mi muovo in avanti e mi sposto indietro ma la sacca che dovrebbe contenere il mondo resta priva d'impulsi. Vago alla cieca in cerca di immagini e suoni che possano ricordami chi sono e dove mi trovo ma lo smarrimento disorienta i sensi, cela i contenuti ed il significato ultimo per cui sono ciò che l'esistenza mi chiede di essere.
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Le illusioni della storia: riflessioni sulla poesia di Lucio Zaniboni. Recensione di Alessandria today
Un viaggio tra le pieghe della storia, attraverso gli errori e le illusioni che hanno segnato l'umanità, guidati dalla penna del Prof. Lucio Zaniboni.
Un viaggio tra le pieghe della storia, attraverso gli errori e le illusioni che hanno segnato l’umanità, guidati dalla penna del Prof. Lucio Zaniboni. Biografia dell’autore Il Prof. Lucio Zaniboni, nato a Lecco, è un poeta italiano di grande sensibilità e profondità intellettuale. Le sue opere si distinguono per la capacità di intrecciare storia, filosofia e riflessioni esistenziali. Zaniboni…
#Alessandria today#Annibale#battaglia di Zama#Benito Mussolini#caducità umana#cartagine#ciclicità della storia#Cultura italiana#Dittatura#eredità storica.#errori politici#errori storici#Fascismo#Google News#grandi poeti contemporanei#introspezione storica#italianewsmedia.com#lettura consigliata#lezioni dalla storia#Lucio Zaniboni#metafore storiche#narrativa poetica#Pier Carlo Lava#poesia contemporanea#poesia critica#poesia di Lecco#poesia di spessore#poesia e filosofia#poesia e storia#poesia impegnata
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Penso alla ciclicità delle mie molecole, pronte a sopravvivermi, a ritornare in circolo girovagando per l’atmosfera e non provo tristezza. Ci sono stata, qualcuno si ricorderà di me e se così non fosse, non importa.
Margherita Hack
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A COSA SERVONO LE FESTIVITA’
Nella mia esperienza c’è una grande saggezza nella ciclicità delle festività.
Poter ritornare ‘sul luogo del delitto’ cioè ritornare con una cadenza precisa in date specifiche, poter quindi verificare cosa è successo dopo un anno di distanza, a che punto siamo adesso, è un’occasione molto preziosa per fare il punto.
Inoltre, soprattutto nelle festività natalizie, molte persone spesso rincontrano membri della famiglia o amici che non vedono da tanto tempo!
Quale miglior opportunità per ‘testarci’. Possiamo infatti solo così verificare quanto siamo ancora toccati, attivati, feriti, infastiditi da un certo tipo di persona o situazione.
Siamo tutti bravi a sentirci illuminati quando non veniamo stuzzicati!
C’è una bella storia Zen che racconta di un monaco che stava in ritiro da molto tempo. Un maestro decise di fargli visita e arrivato gli chiese su cosa stesse lavorando, quale fosse l’intento del suo ritiro.
Il monaco rispose che stava lavorando sulla pazienza e stava ottenendo ottimi risultati!
A quel punto il maestro sputò in faccia al monaco e questo subito si alzò pieno di rabbia.
A quel punto il maestro gli disse: E’ facile lavorare se non hai un oggetto che stimola in te quella difficoltà.
La vera prova del lavoro fatto o meno è solo quando hai davanti a te ciò che può sfidarti proprio in ciò che stai cercando di lavorare.
Ecco allora che con questa predisposizione le festività e augurarci bune feste acquistano tutto un altro senso!
Buone Feste ;-)
Dafna Moscati
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Un calendario è per sempre
Sono decisamente fuori dal consueto ambito libresco, stasera: due righe, di stagione, sui calendari; astronomia (da scrivania, ben s'intende!) e matematica sono altri argomenti che mi intrigano molto.
Il tempo si ripete, almeno quello irreggimentato tra le quadrettature di un calendario. La successione dei mesi negli anni ha una ciclicità, facilmente definibile, a cui ricorrono gli stampatori di agende e di calendari. (*) La sequenza più facile di tutte è proprio quella degli anni bisestili: si ripetono con cadenza di 28 anni e dunque il calendario di questo 2024 è identico a quello del 1996. (*)
E allora, mi direte?
Ecco, io conservo alcuni calendari, particolarmente gradevoli graficamente, per poi riusarli nell'anno in cui tornano a ripetersi le date di tutti i mesi; la sequenza si può trovare con una certa semplicità usando un foglio di calcolo. Pochi giorni fa, aprendo lo stipetto dello scaffale dove li conservo, sono rimasto molto perplesso vedendo che il primo del piccolo gruppo che ho messo da parte era proprio quello del 1996. No, non ricordo di averlo selezionato apposta né tanto meno me ne era familiare l'aspetto; non so spiegare la cosa: fa parte di quegli apporti che ogni tanto si verificano e che fanno ricomparire in bella vista libri o altri oggetti a lungo cercati proprio nel punto in cui si era rovistato, senza risultato, più e più volte. Ho smesso di farmi domande a tale proposito e oggi accetto di buon grado di avere ritrovato il calendario con 12 grandi stampe da disegni di Escher a fare il suo lavoro su una parete, dopo 28 anni di pausa. Pronto, ovviamente, per essere archiviato alla fine del prossimo dicembre per tornare di nuovo in uso nel 2052…
(*) ho un po' semplificato: ovviamente le date di Pasqua non si ripetono con la stessa cadenza. Per conoscere cosa siano con precisione gli anni bisestili è meglio dare una lettura all'articolo su Wikipedìa.
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La ciclicità con cui ricado nell'abbisso mi inquieta.
Momenti in cui quel piccolo raggio di luce che si era fatto spazio nel mio cuore scompare.
Sono spenta e sola e non mi sembra un caso, ma una strana scelta.
Allontano la felicità perché è così che ho imparato.
Non me la merito.
Non mi merito.
Forse non è ancora tempo per la libertà.
Poesia di https://scrivocomeposso.tumblr.com/
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