#CERTO CHE LO SONO
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gaysessuale · 2 years ago
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appena tornata a casa post visione e sono distrutta fisicamente mentalmente ed emotivamente ma ho aperto tumblr solo per scriverti e farti sapere che quando all'inizio del film hanno pronunciato le parole "mazara del vallo" ho avuto un mancamento
Quando è stata citata Mazzara del Vallo la coscia della persona di fianco a me (ciao di nuovo Ely) è stata così stretta che temo di averle lasciato i segni. La Mazzara del Vallo Lore non si ferma mai come l'archivio. Sono felice che il neurone sia stato uno e solo
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lumioluna · 3 months ago
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vabbè appuntamento con collega uni andato miseramente. pensando di cambiare paese. per lo meno regione.
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forgottenbones · 2 years ago
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Cose che sono ormai virtualmente obsolete
• Scrivere con inchiostro su carta
• Fruire di media da un supporto fisico (cd, cassette, dvd, Blu-ray, libri)
•Parlare al telefono e mandare sms
• Scaricare dati se non nella memoria temporanea
• Usare innumerevoli servizi senza una app (chiamare un taxi, prenotare un hotel, farsi consegnare qualcosa a domicilio, amministrare le proprie finanze, lavorare in team)
• Gli orologi da polso (già da molto tempo)
• Tu ed io
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livetogether--diealone · 1 year ago
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cmq per me la cosa più assurda è che a todt vada tutto bene così...cioè si è fatto sentire nel 2019 contro seb (lmao) ma ora gli piace che il suo cliente viene fottuto un we sì e l'altro pure? boh
i'll answer in english just because I think it's an interesting thought for all
summary: charles manager "complaining" about seb in 2019 and now looks happy charles is getting this treatment day in and day out
Honestly Charles' entourage, manager, himself what the fuck are y'all doing, sentimentalism apart there is nothing in Ferrari - whatever their future plans are - that is worth investing long term, especially because every promise has been broken, one year is the car, one year is extremely bad luck + strategies, another one is the biggest not wanting to win binotto voodoo spell, now is the car and the fact that nothing changed since last year
I didn’t expect Fred to revolutionize everything, i knew the car was bad we all made peace with it, but also attitude and things they could have improved (ex. strategies) they didn't change at all? As i was saying in a different anon, Charles has well earned the place to be put first even now because you need to give him something to hold on, to show yeah he is the guy the team wants to win the championship with in the future, and they're giving him zero guarantees with their behaviour, I hate taking rb as a good example but even when the championship wasn't really in the cards they still put everything on Max and kept doing untill it was time, because that's what you do
Honestly I can't believe anyone with sense would want to wait another year and another year and another one in Ferrari, a team who hasn't won in almost 20 T W E N T Y years, a team who had champions driving for it and still fumbled, how do you put any faith in that
Some people might make the same argument with Mercedes with the last two years of just confusion, but at least the upgrades seems consistent and their track records a little more better, honestly they are fucking up big time but trust me not at the same level yet (i hope at least them and Lewis can find a way)
And yeah the old and trite question: where would Charles go? I don't know! I don't fucking know but atp anything (not rb because i'd have to stop supporting him) even a mid field team working through the field is better than whatever Ferrari has to offer (like aston martin was doing good when they had the right guidance *cough cough* seb)
It's just shit
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demonecelestiale · 2 years ago
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semicorrelato alla questione dei coni gelato ma mi aspettano due settimane da incubo (mamma e nonna vanno al mare)
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angelap3 · 3 months ago
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L ultima lettera di David Bowie
Morirò... So che mancano pochi mesi alla fine della mia esperienza terrena...
Cosa faccio? Mi dispero, mi deprimo, rifiuto l'idea della morte e fingo che la malattia non esista?
Oppure decido di sconfiggere la morte... Lo decido con l'anima, perché solo l'anima e il cuore mi danno l'ispirazione per comporre musica, come ho fatto per 50 anni...
Conto le ore che mi restano e, come mi dicono i medici, posso prevedere, con un certo margine, la data della mia morte. Il lancio del mio ultimo lavoro è fissato per l'8 gennaio 2016, il giorno del mio 69° compleanno.
Lavoro giorno e notte, ho il tempo di comporre, perfezionare, interpretare, registrare in studio e fare video... Lo faccio il più rapidamente possibile, perché non voglio che la mia faccia mostri il segno della morte che, beffarda, sta falciando il mio corpo senza che io possa difendermi...
Ma ti sfido, morte... Al diavolo, se non ti sfido!
Ho sfidato e vinto il mondo dei fan negli anni '70 con l'orgoglio dell'ambiguità... Ho amato uomini e donne, sono stato un uomo, una donna, un alieno e infine un corpo celeste.
Cosa puoi fare tu, morte, contro la mia eternità, il mio genio, la mia follia, la mia creatività, la mia musica che vivrà per sempre?
Sono Lazzaro, strappato dalle cicatrici. Morirò nel corpo, ma vivrò per sempre attraverso la mia musica.
Ho vissuto abbastanza per ricevere gli auguri di buon compleanno. Pensavo di non farcela a vedere il mio album pubblicato... Ho sopravvissuto all'8 gennaio... E tu, mio caro assassino, hai perso!
Pensa solo che, se non avessi bussato alla mia porta, avrei realizzato 24 lavori, sarei riuscito a vivere fino a 100 anni, e invece, grazie a te, ne ho 25!
Sai... Sarò libero come un uccello.
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orotrasparente · 7 months ago
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comunque secondo me non c’è niente di più eccitante di una persona matura che sa quello che vuole, nella propria vita in primis ma anche con te, a me i giochini, il mistero, le strategie annoiano terribilmente, io sono uno di quelli che se tu mi vuoi e io ti voglio non c’è bisogno di perdere tempo a fare cazzate per evitare di essere “il o la sottone/a” tra i due, un rapporto deve essere bilaterale e reciproco, se devo correre vado nel parco o in palestra non di certo appresso a qualcuno, così come non voglio che qualcuno mi corra appresso, ho capito che voglio essere una persona (in generale, anche nelle amicizie) che porta positività nella vita degli altri e non ulteriori complicazioni, ma voglio anche lo stesso, altrimenti il gioco non vale la candela
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myinfinitystory · 11 months ago
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Alla fine di tutto penso che ci siano semplicemente giorni in cui si è "predisposti" a sentirsi belli.
Si, insomma, quei giorni in cui non noti tutte quelle cose che altri giorni invece ti pesano; ci sono invece quei giorni in cui sembra che nulla vada bene, le braccia un po' cicciottelle, le gambe un po' cicciottelle, la pancia che magari non è piatta se non quando sei distesa
E stesso in questi giorni guardacaso neanche i capelli che tanto ami vengono bene, in nessuna maniera eh, e il viso?
Oddio però non ho un viso così brutto, eppure se non mi trucco almeno un po' non mi sento tanto a mio agio.. dovrei uscire con questo cerchio nero sotto agli occhi? Ma perché sembra sempre che ho i baffi pure dopo averli fatti? Mettiamo un po' di correttore qua e là e magari si toglie tutto
Vabbè però il correttore mica ti toglie l'insicurezza
Eppure guardandomi, eccomi qua, mica so così brutta? In fondo no, ma ho bisogno di essere "predisposta"
E nei giorni in cui sono predisposta semplicemente tutto quello che vedo scompare, e penso: ma forse sono solo io a vedere tutte queste cose? Queste piccolezze, ma chi è che le va a guardare? Eppure alcuni giorni pesano così tanto che dopo aver messo l'armadio sottosopra passa anche la voglia di prepararsi per bene per uscire
Eh ma poi tu già ti senti brutta, poi non ti vuoi manco preparare?
Chiaro, dopo mi sento ancora peggio
Ma quando mi sento bella invece mi preparo ancora meglio e mi sento ancora più bella
Allora come funziona?
In teoria dovrei semplicemente accettarmi e basta, certo mangiare sano, ma accettare questa corporatura
Ultimamente sono ingrassata di due kili e vabbè magari leggendo, se state ancora leggendo, penserete "e che sarà mai?" E in effetti è vero, non è tanto il numero sulla bilancia il problema, ma è il fatto che a vederli su di me dopo averne persi 10 pesa così tanto che non sembrano solo 2
A volte penso che la gente se sapesse quello che penso realmente di me penserebbe che sono solo stupida e che magari "c'è gente che vorrebbe averlo il corpo come il tuo"
Ma come si fa quando vorresti essere più magra, semplicemente più piccola in generale
Allora mi auguro in futuro di sentirmi più predisposta a sentirmi bella per un periodo di tempo abbastanza lungo da superare il tempo in cui non lo sono
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naturism2blog · 19 days ago
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Nudità
La nudità è lo stato del corpo privo di indumenti. Pur essendo la normale condizione biologica, essa assume significato nella specie umana poiché quest'ultima, nel corso dell'evoluzione, ha perduto la maggior parte del pelo e ha sviluppato l'uso di vestirsi già per necessità primarie legate alla protezione del corpo. Ciò ha permesso lo sviluppo di un concetto di nudità con implicazioni sociali, etiche, psicologiche e culturali.
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I concetti di nudità e seminudità sono culturalmente variabili in senso sincronico e diacronico e risentono della confusione con il diverso concetto di pudore. Se tra le popolazioni indigene delle Americhe è comune non indossare abiti e se nell'antico Egitto era apprezzata l'esposizione del seno femminile, in Occidente nell'età contemporanea si affermò il costume di vestirsi completamente, lasciando scoperto soltanto il capo e nascondendo anche caviglie e mani. Tradizioni religiose locali possono imporre di indossare abiti che coprano l'intero corpo, testa e viso compresi (burqa).
A causa dell'interferenza del concetto di pudore, la nudità integrale è spesso confusa con l'esposizione dei genitali. Il senso comune vuole gli organi riproduttivi protetti dalla vista degli estranei, anche a costo di una sanzione penale; però negli ordinamenti giuridici democratici come quello italiano si opera un distinguo a seconda dei contesti, sicché il nudo integrale è considerato irrilevante, ad esempio, in un ambito naturista. Si parla di seminudità quando è a nudo la maggior parte del corpo, più di quanto di norma avvenga in un contesto sociale, sì che l'abbigliamento risulta «insufficiente».
Storia della nudità
L'uso di vari tipi e capi d'abbigliamento nella vita quotidiana è un fatto che si verifica comunemente nella maggioranza delle società umane. Non si sa con precisione quando l'essere umano abbia iniziato ad indossare vestiti per coprire la sua nudità; l'antropologia crede che pelli d'animali assieme a foglie e rami intrecciati siano stati adattati in rivestimenti principalmente per proteggersi dal freddo, dal caldo e dalla pioggia, soprattutto a seguito delle migrazioni in regioni dai climi estremi.
L'ipotesi alternativa vuole che i vestiti possano essere stati inventati anche per altri scopi come la magia, la decorazione corporea, gli atti cultuali, o per indicare una condizione di prestigio sociale.
In seguito all'introduzione dell'abbigliamento, diverse culture hanno tenuto un'ampia varietà di atteggiamenti sulla nudità.
Nelle civiltà sviluppate nei climi caldi, la nudità è stata, almeno fino alla nascita della cultura occidentale, un fatto abituale per uomini e donne. In una tribù africana gli uomini stavano sempre nudi, eccetto per un laccio legato alla cintola. Con esso sarebbero stati considerati vestiti appropriatamente per cacciare e per altre attività e senza sarebbero stati nudi. In un certo numero di tribù nell'isola del Pacifico meridionale della Nuova Guinea, gli uomini usano rigidi baccelli di un frutto simile alla zucca come fodero per il pene. Mentre celano il vero pene, essi da una certa distanza danno l'impressione di un lungo ed eretto fallo. Tra i nativi americani Chumash della California meridionale, gli uomini erano solitamente nudi e le donne erano spesso in topless. I nativi americani del bacino amazzonico generalmente giravano nudi o quasi; in molte tribù l'unico indumento indossato era una sorta di strumento portato per tenere chiuso il prepuzio.
Tuttavia altre culture simili hanno avuto differenti standard. Ad esempio, altri nativi nordamericani generalmente evitavano la totale nudità e i nativi americani delle montagne e dell'Ovest dell'America del Sud, come i Quechua, si tenevano abbastanza coperti.
In alcune regioni dell'antica Grecia, come Creta e Sparta, la nudità era più o meno accettata. Nella Grecia e nella Roma classica la pubblica nudità era accettata nel contesto dei bagni pubblici o nell'atletica, infatti la parola greca gymnasium significa "luogo per essere nudi". Gli atleti dovevano gareggiare comunemente nudi e molte città-stato non ammettevano partecipanti o spettatori di sesso femminile a questi eventi, con l'eccezione di Sparta. Tuttavia era comune per una persona essere punita e frustata nella pubblica piazza per essersi spogliata. Nei resoconti biblici dell'epoca della Roma Imperiale i prigionieri erano spesso spogliati delle loro vesti, come forma di umiliazione.
Fino all'inizio dell'VIII secolo i Cristiani nell'Europa Occidentale erano battezzati nudi. "La scomparsa del battesimo per immersione nell'epoca Carolingia diede alla nudità una connotazione sessuale che era precedentemente assente per i cristiani". Nel contempo divenne comune rappresentare il Cristo sulla Croce con indosso una lunga tunica.
Fino all'Ottocento la nudità pubblica era considerata oscena. Oltre alle spiagge distinte per genere, erano usate "bathing machine" per nascondere il corpo nudo. Agli inizi del Novecento un uomo a petto nudo era scandaloso in talune spiagge.
1/n
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falcemartello · 12 hours ago
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E con Donald Trump se ne va la nostra democrazia.
Prepariamoci a limitazioni dei nostri diritti, tipo non andare a lavoro o in alcuni luoghi se non si ha un lasciapassare digitale, non poter mandare al nido e materne i nostri bambini se non sono stati sottoposti ad un determinato trattamento sanitario, non poter accendere il riscaldamento prima di una determinata data, non poter far grigliate in giardino in determinati periodi.
Prepariamoci ad un regime totalitario che imporrà ristrutturazioni per le nostre case entro un certo anno e renderà impossibile assicurarle se non conformi alle nuove regole imposte.
Prepariamoci ad un’economia centralizzata, dove burocrati non eletti imporranno ad aziende automobilistiche cosa produrre e cosa non produrre, non in base alla domanda dei consumatori, ma alle nuove regole e se gli alti costi faranno aumentare i prezzi delle auto meglio ancora, sarà ambizioso per il nuovo regime veder ridurre la circolazione di autovetture private in favore dei prestanti e sempre puntuali mezzi pubblici.
Prepariamoci a banconi alimentari in cui la carne e la verdura saranno costosissime e prodotte da pochi sopravvissuti a politiche economiche folli in cui sarà vietato coltivare più di TOT ettari e sarà ipertassato ogni capo di bestiame.
Prepariamoci ad un regime in cui la violenza nelle strade sarà talmente aumentata a causa di delinquenti importati e lasciati delinquere dalla magistratura che sarà da folli uscire la sera da soli, a maggior ragione se donne.
Prepariamoci ad una demonizzazione prima e rimozione poi dei social network più “liberi”, l’anonimato non sarà più permesso, ogni account potrà esistere solo se collegato a nome e cognome di una persona vera.
Ogni notizia considerata falsa verrà censurata.
A decidere cosa sia falso e cosa non lo sia non sarà più l’utente con le proprie valutazioni, e nemmeno le note della comunità del social: a deciderlo sarà un’autorità con determinati permessi, possibilmente eletti dal partito in carica.
Ci aspetta un futuro buio.
(post ironico)
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ragazzadalsorrisonero · 3 months ago
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ho letto poco tempo fa un post qui su tumblr in cui una “donna”, se così vogliamo definirla, citava il fatto che mostrare il seno o il culo, rende troia l'essere femminile.
ma pensa un po', perché non ci ho pensato prima, che peccato.
è questa la solidarietà femminile nel 2024 quindi.
“donna”, lo stesso ragionamento vale per gli “uomini”?
se così fosse, riguardo loro che mostrano il petto o addominali, oppure una classica foto in boxer, automaticamente dovrei definire un uomo puttano, no?
e di conseguenza, questa sarebbe la solidarietà maschile.
cazzo, magari esserci arrivata prima.
eppure ero rimasta che, definire una donna troia o un uomo puttano, siano persone che di loro spontanea volontà offrono il proprio corpo a chiunque consapevoli del fatto che siano tali persone, e su questo voglio ribadire che tali termini sono molto differenti ai termini prostituta e gigolò.
ora, stando di base al ragionamento di questa “donna”, dovremmo essere tutte delle troie e tutti dei puttani no?
pensate a tutte quelle sculture esposte nei musei in cui ritraggono donne e uomini nudi.
che troie e puttani che erano già all'epoca, non è così “donna”?
detto ciò, dato che siamo nel 2024 e normalizziamo fatti che non stanno né in cielo né in terra, direi che un esame di coscienza e cultura su ogni fronte non faccia male a nessuno.
però aspettate, nel caso aveste voglia di mostrare il vostro corpo, non fatelo eh, non sia mai che passi per una persona quale non sei.
che ridere.
cara “donna” sono certa che pure tu abbia mostrato il tuo corpo, quindi perché fare la finta santa se siamo tutti dei gran peccatori in questo mondo.
ah no giusto, la solidarietà.
che ridere.
e la cosa che fa altrettanto ridere, è il fatto che ancora nel 2024 le parole che si attribuiscono alle persone venga dato come se niente fosse.
tutto con così tanta leggerezza, non tenendo conto della pesantezza del significato dietro ogni termine.
cara “donna” un conto è mostrare volgarità, un conto è mostrare di essere compiaciuti da sé stessi.
se tu, “donna”, appena clicchi su questa applicazione, sulla home appare un blog in cui una persona posta/reblogga una donna o un uomo, che sia in intimo o nudo, tu sai per certo che questa persona si stia compiacendo? sai per certo che lo faccia per secondi fini? sai per certo che lo faccia per soldi?
no, non lo sai.
però rebloggare ragazzi o uomini in intimo o nudi va benissimo, vero “donna”?
che ridere.
come ho già detto, giudicare è facile.
quindi, anziché sparare merda a destra e manca, un po' di serenità.
non ti piace quel genere di post? non seguire il blog, non accetti contenuti per adulti, o anzi, addirittura una cosa molto sensata, elimina questa applicazione se proprio proprio devi provare “ribrezzo”.
ah no scusate, dovreste ricordare la solidarietà femminile e solidarietà maschile.
che ridere.
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gaysessuale · 1 year ago
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pensando a tutte le persone che non capiscono il testo della canzone di geolier e chiedono i sottotitoli in italiano.... piacere mi chiamo francesco sono di Milano (proprio Milano Milano), non ho letto la traduzione del testo della canzone e questo post è qui per provare un punto
disclaimer: sono un dottore in lingue specializzato in lingue scandinave, parlo 4 lingue tra il B2 e il C2 e altre 2 al B1, credo sia l'unica cosa che possa avvantaggiarmi. non ho mai avuto contatti prolungati con la lingua, il dialetto o la cadenza napoletana. Qui sotto è tradotta la strofa 1, il pre-ritornello e la strofa 2. Il ritornello è praticamente in italiano neostandard e non ho abbastanza tempo per tradurre tutta la canzone.
in corsivo le parole/termini/frasi di cui non sono convinto
lesgo
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Noi siamo due stelle che stanno precipitando
Ti stai vestendo consapevole che ti devi/dovrai spogliare
Pure il male ci fa bene, insieme io e te
Ci avevamo/abbiamo sperato di stare per sempre insieme io e te
No, no, no, come si fa, no no no, ti sei scordata?
Per ora no, non lo posso fare, se non ci stavi (credo sia "se non fossi esistita" , ma mi attengo al letterale), ti avrebbero dovuta inventare
La felicità quanto cosa se i soldi non la possono acquistare?
Ho sprecato tempo a parlare
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Non ci avessi mai pensato
Che l'inizio della storia era già la fine della nostra storia (che l'inizio della nostra storia era già la sua fine?)
Il cielo ci guarda
E quando piove è perché è dispiaciuto per me e per te
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Tu mi intrappoli abbracciandomi, pure il diavolo era un'angelo
Come mi si può amare se non ti amo? Come si può volare senza ali?
E no, è passato tanto tempo dall'ultima volta
Dammi un poco più di tempo per l'ultima volta
E no, no, no, no come si fa, no no no, ti sei scordata?
Per me, no, non lo posso fare
Conclusione: ritengo che chi nemmeno leggendo il testo capisca per lo meno il senso generale della canzone debba farsi un esame di coscienza sul suo livello di comprensione dell'italiano
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scritti-di-aliantis · 2 months ago
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(Foto: 75alice)
Questo è il buongiorno che amo ricevere, da te. Sei meravigliosa, ricercata. Una donna raffinata. Adoro leccarti le calze e sfilartele, lo sai. Almeno quanto amo sborrartici sopra. So anche che stamattina a letto, prima di docciarti, di sicuro ti sei toccata e hai goduto come una porca.
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Poi, al solito, ti sei ricomposta. Ti sei data un contegno, ti sei vestita con cura. Ma so per certo che ti è rimasta addosso una certa, insopprimibile voglia di me, di noi. Perché quando hai l'onda del desiderio addosso, non ti batte nessuno a vocali osceni. E me ne hai mandati ben tre al calor bianco, poco fa! Ti adoro.
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So che vorresti solo mostrarti nuda, seno di fronte a un muro, quale messaggio chiaro che dica alla mia mente: "sono tua, mi ti offro e non posso scappare." Me l'hai confessato diverse volte. Però, tornando alla realtà, adesso mi mandi anche un bellissimo e più composto buongiorno caffelatte. Che amo. Perché mi conferma che mi vuoi.
Aliantis
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raccontidialiantis · 2 months ago
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Il padrone della mia mente e del mio corpo
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Cerco continuamente di catturare la tua attenzione. Voglio tentarti, riuscire a eccitarti ancora un'ennesima volta col mio corpo. Devo riuscirci: sono settimane ormai che non mi guardi, non mi tocchi e non mi dai un pizzico o uno schiaffo sul culo. Che non violi la mia fica infilando improvvisamente una mano nelle mie mutandine. Che non mi metti il medio nel solco del culo, per poi scivolare in basso frugando rapido nel mio ano perché il mio odore “ti porta bene” e poi scappi via senza neppure lavarti le mani! Lurido porco. Quanto ti voglio. E a letto la sera ormai semplicemente "buonanotte."
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Ti volti e dormi, cafone: sai bene quanto mi piace sentirmi profondamente donna, femmina desiderata, con te! Fino a qualche tempo fa non potevi starmi vicino senza ficcarmi le mani ovunque. Anche in pubblico. Mi sembravi una piovra, o la Dea Kali! Da un po’ invece, senza alcuna ragione apparente o broncio tra noi, non onori più la mia passera. Non me la cerchi, non me la lecchi più. Eppure era il tuo dopocena preferito: “l’ammazzacaffè” la chiamavi. E io te la servivo in abbondanza, quando e quanta ne volevi. Non mi fai più gesti volgari ma inequivocabili quando siamo a cena con qualcuno e magari ti stai annoiando, che io poi divento sempre viola ma mi viene da ridere.
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E intanto gongolo dentro, pregustando il piacere che verrà a breve, felice del fatto che mi vuoi. Non ti piaccio proprio più? Che c'è amore mio? Hai un'altra forse? Sai, a volte mi sembra di sentire sui tuoi vestiti un profumo da donna che non è il mio. E quando sei sotto la doccia, rosa dalla rabbia e dalla gelosia annuso il tuo intimo. A volte mi sembra di percepire, oltre al tuo che ben conosco, l'odore di una fregna che decisamente non è la mia! Ho forse un’illusione olfattiva? Non penso… È una tua collega? Forse sto impazzendo per l’astinenza da te? Sono solo stupide coincidenze, deliri olfattivi di una pazza? Insomma: hai una nuova donna o no?
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Dimmelo, cazzo… saprò perdonarti. Forse… Non sostieni più il mio sguardo se chiacchieriamo. Quando mi parli, ultimamente sei sbrigativo, nervoso, insofferente. E io ci soffro. Tantissimo. Non scherzi e ridi più con me. Si: penso proprio che tu dedichi tutte le tue brame e attenzioni a un'altra. Adesso mi apro totalmente: sai che adoro quando mi maltratti. Quando a letto mi brutalizzi, mi costringi bruscamente a sottostarti, io raggiungo le vette del piacere dell’anima: ti sento mio.
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È che quando scopiamo, realizzo proprio allora di essere il tuo giocattolo preferito, il centro della tua concentrazione di maschio che cerca il piacere: ci sono solo io nel tuo mirino. Non esiste altro. Amo moltissimo succhiarti il cazzo a lungo, farti sentire un re. Soffrire per te se occorre, ma certo non per gelosia: non la reggo. È un ospite sgradito che mi uccide da dentro. Esisto solo per te.
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Stasera sarà decisiva: mi farò trovare da te natiche all'aria e completamente aperta. Con l'ano ben lubrificato di olio profumato alle mandorle: adori quando lo faccio! Impazzisci, adori il mio culo: non puoi resistergli, se mi vedi così; non ragioni più e mi salti letteralmente addosso. Sopporto fino a che posso, ma poi mi fai male e urlo. Tu non vedi l’ora che io strilli per la tua inculata violenta, cattiva. Solo allora esplodi dentro le mie viscere! Ti senti padrone. Lo adoro.
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Mi troverai quindi bella pronta da usare, senza più alcuna difesa, vergogna o pudore a difendere il mio corpo. Che comunque ti pretende dentro. Semplicemente, voglio sentire il tuo uccello guizzare libero dentro e fuori dal mio culo. A sfondarmi. Sarò per te un'affascinante leonessa, profumata e invitante. Appassionata. Dimmi: lei è più bella, più disinibita di me? O forse è probabilmente un qualche suo aspetto pseudo-virginale ciò che ti attrae, che ti fa sangue: magari il gusto del nuovo, di quella puttanella, una che magari è ancora una studentessa di liceo?
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Chi è, dimmelo che le cavo gli occhi. È una troia più giovane, quindi? È più sensuale di me? Te le fa le cose che ti faccio io? Ti lascia campo completamente libero sul suo corpo come ti permetto, anzi: ti imploro di fare col mio? È capace quella stronza di ingoiarti senza fare un fiato o un cenno di strozzamento come so fare io, che ti conosco bene e so perfettamente quello che ti piace? Gusta tutto il tuo seme golosa, con passione? Ti pulisce bene con la lingua fino all'ultima goccia? Sa fartele, queste cose?
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O invece ti dice, con la puzza sotto il naso: “no, questa cosa proprio no!” e questo diniego quindi se da una parte ti frustra, dall'altra un po’ ti sfida, ti arrapa e infine stuzzica il tuo istinto di maschio conquistatore? Probabilmente la novellina ignora che fare sesso è soprattutto durezza, fatica, sforzo. E anche ingoiare sapori acidi e fluidi senza schifarsene. Poi esiste anche la parte dello scoprire, sentire e adorare gli odori personali più nascosti di chi stai scopando. È percepire e amare il sangue che pulsa in entrambi e che a volte da uno dei due sgorga. Dolore dell'uno per il piacere dell'altro.
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E poi un confondersi, mischiarsi di sfinteri, bocche, lingue e gole; che resistono e adattandosi provocano sofferenza pura e nobile. Perché è dolore sacro, quello sopportato per amore, solo per amore. Spesso fare sesso è infatti godere del dolore dell'altro; del potere esercitato fisicamente su un altro corpo. Con dichiarata sopraffazione e umiliazione. Cattiveria, forse. Quindi amore mio, coraggio: stasera sfondami ancora, godi di me come sai fare tu, umiliami. Vieni, svuotati dentro il mio culo o nella mia fica; come e quanto vorrai.
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Fai ciò che vuoi, con me. Ricoprimi di sborra tutto il corpo. Qualsiasi cosa mi farai sarà meglio della tua totale assenza di attenzioni per me di questi ultimi giorni. Ti voglio: alle mie labbra avide e alla mia gola manca il tuo uccello. Alla mia nuca serve sentire la tua mano forte. Quella che mi blocca e mi tiene ferma mentre vieni e io ti devo ingoiare, felicissima di essere il tuo sfogatoio sessuale.
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Fammi sentire che sei il mio unico padrone. Ordinami di cucinarti una cenetta deliziosa che ti piaccia molto e dimmi che mentre mangi con indosso solo la maglietta hai bisogno che sotto il tavolo, accucciata in mezzo alle tue gambe, io ti lecchi l'asta, le palle e pure l'ano, se ci riesco. E mentre a fine pasto berrai un po’ di cherry o di porto, d'un tratto mi comanderai di farti venire e io intensificherò il tiraggio per obbedirti. Felice di servirti. Questa è sempre stata una delle nostre recite preferite.
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Le carezze, le frasi romantiche e i bacetti lasciamoli ai fidanzatini: io e te siamo sempre stati una cosa sola e abbiamo sempre avuto un forte desiderio sessuale reciproco, condiviso ed esplorato in tutte le più intime, nostre ed esclusive sfumature. Abbiamo sempre fatto di tutto. Non ho mai avuto neppure il coraggio di confessarle al prete, ultimamente, tanto siamo andati oltre! Sarei comunque scappata vergognandomi, se mi avesse chiesto i dettagli.
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Ed è anche successo, in passato: ognuno cerca sempre di spiare nelle mutande altrui!!! Tu intanto comandami ancora di succhiarti l’anima dal membro e di farti godere, stasera. Lo desidero tanto. Regalami ancora il privilegio di toccarti l’inguine con la punta del naso mentre ti pompo! Ormai ci riesco benissimo. Sono diventata una bravissima puttana, lo sai. E quando il mio naso tocca l'inguine addirittura ultimamente tiro fuori la lingua e ti lecco le palle. Sì, andrà proprio così. Sarò sempre io la tua schiava fedele. Dove la trovi un’altra come me…
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kon-igi · 14 days ago
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UN QUALCOSA DA NON CREDERE
Mi affaccio dal finestrino. Pur essendo un tardo autunno, l'aria non è ancora fredda e il sole sembra emanare un tiepido calore che filtra attraverso le nuvole.
Guardo alla mia destra; la massicciata della ferrovia taglia in due i campi, parallela alla strada che sto percorrendo con la mia macchina, ma nessun treno con cui perdere la gara di velocità. Pazienza. Improvvisamente i binari si inerpicano su un vecchio ponte di pietra e mi tagliano in due la strada. Io sono costretto a passarci sotto, meglio così che un palloso passaggio a livello. Però…
Aggrotto le sopracciglia ma un BIP mi segnala che ho finito il metano nel serbatoio.
Lo sapevo - penso - lo sapevo ed è per questo che ho preso questa strada invece della solita perché più avanti c'è un distributore di
METANO
recita il cartello, e più piccolo 50 METRI A DESTRA.
Percorro cinquanta metri - non uno di più - e poi svolto a destra.
Il distributore sembra uscito da un disegno di Richard Scarry, quello degli allegri animaletti antropomorfi che fanno cose da umani: stranamente pulito, quasi profumato, con le strisce verde pistacchio e celeste nautico che paiono appena pitturate e una signora sorridente che mi dice 'Oggi si sta proprio bene fuori! Facciamo il pieno?'
Anche se non è più obbligatorio uscire dal veicolo durante il rifornimento, io preferisco sgranchirmi la schiena e prendere una boccata d'aria. C'è un piccolo giardinetto tra le pompe e l'ufficio e dalla panchina posizionata strategicamente sotto un acero campestre intuisco, sorridendo, che quello d'estate è sicuramente un bel rifugio dalla calura. Inoltre dietro alla panchina, appena oltre la recinzione, l'ombra è assicurata anche dagli alti steli del mais che col vento stanno sbattendo contro la rete di metallo.
L'occhio mi cade su un posacenere.
Non è proprio un posacenere ma immagino che venga utilizzato come tale dai clienti e dai gestori per spegnere le sigarette fumate di corsa mentre i serbatoi si riempono.
Nello specifico si tratta di una scatoletta di tonno appoggiata su un trespolo di metallo, forse un vecchio porta estintori.
Aggrotto le sopracciglia, a onor del vero non per la prima volta.
Il posacenere è in mezzo al prato, lontano dalla strada ma lontano anche dalla panchina sotto l'albero. Troppo lontano perché sia comodo e attorno alla panchina nessuna traccia di mozziconi buttati a terra. Avranno pulito - mi dico ma poi vedo che nel tragitto che va dalle pompe alla panchina l'erba è calpestata fino a mostrare il terriccio, mentre il trespolo del posacenere è in mezzo a erba intonsa.
Mi avvicino e prendo in mano la scatoletta: da lontano sembrava di tonno e lo è decisamente anche da vicino… ovviamente il tonno dentro non c'è ma l'etichetta serigrafata recita TONNO PYTHON IN OLIO DI OLIVA. La porto al naso e cerco di distinguere i vari odori - pesce, nicotina, metallo, olio - aggrotto ancora le sopracciglia, avvertendo un sottile mal di testa farsi largo tra gli occhi.
Questo non è l'odore di una lattina di tonno usata come posacenere - sussurro a mezze labbra - questa è una lista di odori, una lista precisa di odori separati
La volto e ne guardo il fondo... Prodotto in PBD - Sagan Industries, Lyssa Inc.
E poi capisco.
Guardo la panchina, l'acero, il campo di mais e, oltre, la ferrovia, su cui non passano treni.
Ma certo…
Mi dirigo verso la tipa del metano che sta aspettando davanti alla mia macchina: braccia lungo i fianchi, schiena dritta, immobile. Non la vedo in faccia perché è voltata ma posso immaginare la sua espressione.
Quando sono a un metro da lei prendo la rincorsa e poi sollevo la gamba, stampandole una pedata di piatto in mezzo alle scapole e lei vola via, andando a sbattere contro la pompa.
Si volta veloce con un espressione di disappunto e mi dice HEY! poi l'espressione cambia ancora e sorridendo - Oggi si sta proprio bene fuori! Facciamo il pieno?
Allora allungo una mano e le tolgo dal taschino un taccuino e un pennarello. Lei sorride, come se nulla fosse.
Mi avvicino al posacenere e intanto comincio a scrivere qualcosa su una pagina.
Sai - dico a voce alta ma con tono calmo - a volte se graffia e miagola non c'è nemmeno bisogno di guardare troppo per intuire che è un gatto e capisco che questo meccanismo ti sia stato molto comodo però… PERO'… il raggio minimo di curvatura per un binario ordinario si distribuisce perlomeno su 300 metri e la deviazione è solo di pochi gradi, NESSUN TRENO TI CORRE ACCANTO E POI DEVIA DI 90° A TAGLIARTI LA STRADA SU DI UN PONTE!
Poi, dimmi, quale contadino con un po' di cervello seminerebbe un filare di mais a pochi centimetri da una recinzione metallica senza lasciare lo spazio di 2 metri per il dente esterno della spannocchiatrice? E poi, dai… IL MAIS A NOVEMBRE?!
Ma il tuo errore più grosso è stata La Firma...
Potevi metterla ovunque, persino dentro lo sciacquone della toilette o anche tatuata sul culo della benzinaia, ma no, tu volevi che fosse ben visibile! E allora ricorda questo la prossima volta: la teoria del Desire Path ci insegna che un tragitto viene percorso solo se è comodo, altrimenti vengono scelte altre scorciatoie. Nessuno avrebbe usato mai quel posacenere perché troppo lontano dalla panchina ma non c'erano mozziconi in giro, da nessuna parte. Era pulito ma puzzava lo stesso di sigaretta, nonostante ci fosse una patina di olio… se pulisci la cenere pulisci anche l'olio ma la tua intenzione era solo metterti in mostra, non fare un lavoro preciso e professionale.
Adesso basta così ! - e sollevo verso il cielo il taccuino aperto su cui avevo appena finito di scrivere
raise exception ("wake up!")
L'ambiente circostante perde improvvisamente colore e luminosità, i contorni degli oggetti cominciano a sfumare e tutto viene avvolto da un grigio spento che infine diventa nero.
Mi sveglio.
Mi stacco dalle tempie gli elettrocateteri percutanei in silicone e guardo lo schermo del portatile, su cui svetta la riga di codice del taccuino.
Ancora non ci siamo, Lyssa - mi lamento in direzione della Vasca Axolotl in cui galleggiano i banchi proteici del Databurst Brain - non ho acconsentito ad addestrarti se poi commetti questi errori dettati dalla tracotanza e dal poco impegno. Ora devo andare ma la prossima volta esigo che da Intelligenza Artificiale Metagenerativa quale sei tu faccia un lavoro migliore!
Quando sto per uscire dal laboratorio, lo schermo vibra di un nero leggermente meno scuro Vedrai - sussurra una voce femminile dagli altoparlanti - ti prometto che la prossima volta non te ne accorgerai nemmeno.
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angela-miccioli · 2 months ago
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Certo che sono sostituibile.. ce ne sono di più belle più simpatiche e più brave. Poi però fammi sapere se è lo stesso..
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