#Alessandro Vianello
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Jungle Rooms New Menu
Jungle Room Whisks Guests on an Exotic Culinary Adventure Vancouver’s first jungle-inspired restaurant and cocktail lounge, Jungle Room, is thrilled to introduce its new fall menu, featuring a line-up of memorable dishes and drinks. This marks the first comprehensive menu update since the establishment’s grand opening this past April, promising a captivating blend of elevated Indonesian and…
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La Bella Estate: la sensuale primavera del nostro scontento
La bella estate, adattamento del romanzo di Cesare Pavese ad opera di Laura Luchetti, con Yile Yara Vianello, Deva Cassel e Alessandro Piavani.
La bellezza delle opere di Cesare Pavese la ritroviamo nella descrizione dei personaggi. Dai piccoli e nitidi dettagli che fanno vivere sulla pagina uomini e donne. Nel caso però de La bella estate, soprattutto donne, essendo uno dei più noti romanzi "al femminile" dello scrittore piemontese. E del resto chi meglio di una regista può portarlo sul grande schermo? E di fronte a tale impresa Laura Luchetti trova una chiave di lettura efficace. Quanto Amelia, interpretata da Deva Cassel al suo debutto sul grande schermo, nella volontà di Pavese e Luchetti, è sfuggente e misteriosa, quanto Ginia, A interpretarla è Yile Yara Vianello già vista in Corpo celeste e La chimera di Alice Rohrwacher, la vera protagonista, è radicata nel presente, divisa tra l'impiego come sarta e i lavori domestici per accudire il fratello Severino.
La chimica tra le due attrici è il fulcro attorno a cui ruota La bella estate, dramma in costume elegante e calibrato. La ricostruzione temporale operata da Laura Luchetti avvolge lo spettatore grazie a personaggi vividi, i cui piccoli drammi catturano da subito l'attenzione nonostante il senso di incompiuto che incombe in sottofondo. A stupire però è la rappresentazione di queste giovani donne che, nell'estate del '38, con la Seconda Guerra Mondiale che bussa alle porte, sono più preoccupate a cercare un'attività che le realizzi in una concezione decisamente moderna.
Con un'estetica che rispetta i canoni dell'epoca in cui la storia è ambientata, e la grande cura nell'aspetto dei personaggi, nei costumi, nelle posture, nella ricostruzione degli ambienti, La bella estate ci sottopone l'universalità della forza vitale della gioventù attraverso le vite di un gruppo di amici che lottano contro le difficoltà del quotidiano in una grande città come Torino e le loro reazioni di fronte all'arrivo di un elemento estraneo. Elemento che si manifesterà nella persona di Amelia, che fa il suo ingresso arrivando a nuoto dal lago dopo essersi tuffata come una sirena e introduce Ginia nel suo mondo fatto di assenzio, pittori spiantati, atelier polverosi e sensualità smaccata.
la regista prende alla lettera il titolo del suo nuovo lavoro costruendo una pellicola fatta di sguardi, primissimi piani, corpi adagiati su sofà, ma anche su mani consumate dal lavoro o sporche di pittura. I giovani al centro della storia sono tutti belli, vitali. Alessandro Piavani si carica sulle spalle il perso del personaggio più sgradevole quel Guido che alterna sedute di pittura e attività predatoria cercando giovani donne da sedurre nell'atelier che condivide con il più estroso Rodriguez (Adrien Dewitte). La bella estate è la storia della maturazione di una giovane donna attraverso dolori, rimpianti, errori, silenzi e passi falsi. Niente di nuovo sotto il sole, ma grazie allo sforzo registico di Laura Luchetti questo mondo antico risulta meno lontano nel tempo del previsto.
La bella estate è un film profondamente sensuale, ma la sensibilità della regista interviene nella rappresentazione del sesso "raffreddandola" per evitare volgarità e scene gratuite. Mentre i nudi di Amelia, che di lavoro fa la modella, sono sempre contenuti e ridotti a una sorta di vedo/non vedo, il nudo di Ginia risulta totalmente naturale. Il tocco femminile nella rappresentazione coreografica affiora nella prima volta di Ginia, nell'irruenza sessuale di Guido e nelle danze maliziose di Amelia culminando infine nel ballo lento tra le due ragazze durante una festa di paese, con la telecamera talmente vicina al loro volti da spingere lo spettatore a chiedersi se intorno a loro le altre persone si siano rese conto del loro legame speciale o se questo esiste principalmente nelle loro menti.
La bella estate: Yile Yara Vianello e Alessandro Piavani a Locarno 2023
Parlare di relazione omosessuale ed esplorazione della propria identità sotto il Fascismo non è semplice e il film di Laura Luchetti è molto prudente nella rappresentazione del rapporto tra Ginia e Amelia, limitandosi a mezze frasi, sguardi languidi, senza mai esplicitare la questione. Se da una parte quest'aura di non detto può rendere, si, più intrigante la scoperta di questo piccolo mondo antico, in cui troviamo echi del presente, dall'altra può risultare frustrante. Perchè anche nei momenti più intensi si continua a percepire un certo distacco emotivo, una freddezza di fondo dovuta al registro usato dai personaggi.
In conclusione un La bella estate, di Laura Lucchetti pellicola liberamente ispirata al classico di Cesare Pavese, è adattamento centrato e affascinante. Il film traduce in immagini le vicende delle adolescenti in cerca di identità raccontate da Pavese, inglobando in un ambientazione classica elementi che risultano anche contemporanei. Convincente il cast, nonostante le performance risultino complessivamente troppo corrette e poco coinvolgenti a livello emotivo.
👍
- La ricostruzione di un'epoca risulta affascinante grazie agli sforzi produttivi in termini di ambienti, costumi e scenografie.
- La regia equilibrata ed elegante.
- L'essenza del romanzo di Pavese prende vita con un'apertura all'attualità.
👎
- Le performance del cast corrette, ma poco coinvolgenti.
#la bella estate#deva cassel#Yile Yara Vianello#alessandropiavani#recensione#review#cesare pavese#laura lucchetti
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Liguria, il presidente Giovanni Toti agli arresti domiciliari: è accusato di corruzione
Liguria, il presidente Giovanni Toti agli arresti domiciliari: è accusato di corruzione. «Siamo tranquillissimi». Queste le parole di Giovanni Toti rientrando nel suo appartamento a Genova, scortato da personale della Guardia di Finanza in borghese. Il Presidente della Regione Liguria è agli arresti domiciliari nell'ambito di un’inchiesta della Dda genovese e della Guardia di Finanza. L'accusa è di corruzione. Toti potrebbe recarsi nella sua casa ad Ameglia, nello spezzino, dove ha la residenza, in virtù degli arresti domiciliari per l'inchiesta sulla corruzione. "In occasione e in concomitanza delle quattro competizioni elettorali che si sono susseguite" in 18 mesi, dal 2021 al 2022, "Toti, pressato dalla necessità di reperire fondi per affrontare la campagna elettorale, ha messo a disposizione la propria funzione e i propri poteri per favore di interessi privati, in cambio di finanziamenti, reiterando il meccanismo con diversi imprenditori". Lo scrive il Gip di Genova nell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti del Presidente della Liguria e di altri indagati per corruzione. «È molto sereno e molto tranquillo», ripete il suo avvocato Stefano Savi ribadendo che «non si parla di dimissioni, ma di sospensione dalla funzione». Toti, ha ripetuto Savi, «continuerà a lavorare. Come abbiamo potuto vedere fino a questo momento sono tutti fatti a cui possiamo dare una spiegazione nell'ambito di una legittima attività di amministrazione per l'interesse pubblico». Il vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana sostituirà pro tempore in tutte le sue funzioni e nella pienezza dei poteri il presidente Giovanni Toti. Lo comunica lo stesso ente in una nota ribadendo che "l'attività amministrativa della Regione Liguria prosegue senza soluzione di continuità". «Siamo vicini al nostro presidente Toti, certi che abbia sempre agito nell'esclusivo interesse della Liguria. - dichiara Piana - Auspichiamo che venga fatta chiarezza al più presto e che il presidente possa così dimostrare la sua più totale estraneità ai fatti contestati». Toti, uscito dal suo appartamento di Genova con la Guardia di Finanza, ha detto ai giornalisti presenti di non poter rilasciare dichiarazioni. «Non posso parlare, parlate con l’avvocato», ha ripetuto più volte, appena uscito dal suo appartamento prima di raggiungere il comando provinciale delle fiamme gialle, in lungomare Canepa. Arresti domiciliari anche per Matteo Cozzani, capo di gabinetto e braccio destro di Toti. È accusato di corruzione elettorale, aggravato dalla circostanza di cui all'art. 416-bis.1 c.p. perché, per l'accusa, avrebbe agevolato l'attività di Cosa Nostra. In particolare avrebbe agevolato il clan Cammarata del mandamento di Riesi (Caltanissetta) con proiezione nella città di Genova. È accusato anche di corruzione per l'esercizio della funzione. Ai domiciliari anche il terminalista genovese Aldo Spinelli. In carcere invece l'ex presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, oggi amministratore delegato di Iren. Secondo l'inchiesta, l'imprenditore avrebbe dato soldi a Toti per ottenere in cambio favori come la concessione a Spinelli per le aree del terminal Rinfuse. Nell'ambito dell'inchiesta della procura di Genova su un giro di corruzione, è indagato anche Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga S.p.A.. Moncada, sottoposto al divieto temporaneo di esercitare l'attività imprenditoriale e professionale con l'accusa di corruzione. Stessa misura per Roberto Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare, figlio di Aldo Spinelli, e per Mauro Vianello, imprenditore operante nell'ambito del Porto di Genova, accusato di corruzione nei confronti di Signorini, ex presidente del porto.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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“Raimondo Vianello” 1^ edizione del Premio Virgo a Filottrano. (Intervista esclusiva di Barbara D'Urso
“Raimondo Vianello” 1^ edizione del Premio Virgo a Filottrano. (Intervista esclusiva di Barbara D’Urso
A Filottrano, la 1^ edizione del Premio Virgo “Raimondo Vianello”. Dopo la presentazione dei Palazzi Virgo, a cura del prof. Vittorio Sgarbi, e lo Showdell’Alta moda presentato da Jo Squillo, Filottrano diventerà, per un giorno,capitale dell’economia mondiale con il convegno “Il palcoscenico dei borghi e lospettacolo del Made in Italy” a cui presenzieranno Alessandro Sallusti (direttore diLibero…
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Unfolding Pavilion: Rituals of Solitude - Act III
Exhibition
Online / January 2022 - ongoing
In the summer of 2020, a group of twelve architects spent one week of artistic residency locked inside of a ruined House built on a small island in the Venetian lagoon: one per room, in complete solitude.
The House was an almost exact replica of what was previously thought to be an unrealised project by John Hejduk: his House for the Inhabitant who Refused to Participate. Built in the 70’s by an eccentric Contessa, without Hejduk’s knowledge, the House was on its way of being demolished by the new owners. Their plan was to build a luxury glamping resort in its stead. The Unfolding Pavilion made an agreement with them, by signing a contract that allowed the temporary occupation of the House and the realisation of twelve site-specific installations inside of its rooms, on the condition that everything was to be kept secret before the demolition of the building took place. Everything went accordingly and sadly, in December 2020, the House was razed to the ground.
The incredible story of the replica of John Hejduk’s House for the Inhabitant Who Refused to Participate is the subject of Rituals of Solitude, a transmedial exhibition in three acts curated by Daniel Tudor Munteanu and Davide Tommaso Ferrando, on the occasion of the 17th Venice Architecture Biennale.
Conceived in the middle of the global lockdown, Rituals of Solitude is an expanding exhibition about the inversion of the traditional relationship between private and public space; about the paradoxical rituals by means of which homes are inhabited; about the ways in which visual technologies are domesticated and used as tools for self-representation and bonding; about the accumulation, fetishization and exhibition of objects in domestic interiors; and about the conditions of solitude that are generated by forced acts of isolation.
Unfolding Pavilion: Rituals of Solitude is organised in three acts:
Act I, presented in December 2020, is an online exhibition that documents the site-specific works produced during the residency in the House.
Act II is the offline and itinerant instance of the exhibition, first shown in Venice in May 2021 inside Contessa's former boat, moored at Punta della Dogana during the opening of the Architecture Biennale.
Act III, launched in January 2022, is a virtual environment that digitally reconstructs and reinterprets the spaces of the Venetian exhibition.
Credits
Curators: Daniel Tudor Munteanu, Davide Tommaso Ferrando Exhibition Design and Model Making: ErranteArchitetture (Sarah Becchio & Paolo Borghino)
Web Design and Development, Sound Design: hund (Ernesto Bellei, Federico Bergonzini, Antonio Alessandro Di Cicco, Simone S. Melis), Andrea Cappi
Photography and Video: Laurian Ghinițoiu; Stefano Di Corato (atelier XYZ)
Illustrators: Giovanni Benedetti, Marialuisa Montanari
Graphic Design: Magda Vieriu & Octavian Hrebenciuc
Photogrammetry and Digitalization: Cenk Güzelis; Uwe Brunner Narrator: Alina Mihăescu
Production: Marco Ballarin; Carnets (Matteo Vianello, Davide Cecconello, Caterina Barbon, Marco Andreatta); Elisabeta Rabiniuc Mocanu, Ana Victoria Munteanu
Sponsored by: Italien Zentrum, Innsbruck University; Department of Architectural Theory, Innsbruck University; Dean’s Office, Innsbruck University; Office of the Vice Rector for Research, Innsbruck University; Faculty of Design and Art, Free University of Bozen-Bolzano.
https://www.ritualsofsolitude.com/
https://unfoldingpavilion.com/
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Vi piace la democrazia dei miliardari? di Alessandro Giglioli Michael Bloomberg è accreditato di un patrimonio di oltre 61 miliardi di dollari: che, per capirci, è più del Pil di interi Paesi come Croazia o Uruguay. Secondo Forbes, è la quattordicesima persona più ricca del mondo. Per le primarie democratiche ha già speso 314 milioni di dollari, pur non essendo ancora entrato in corsa (lo farà per il supermartedì, il 3 marzo). I telespettatori americani sono subissati dai suoi spot - se n'è comprato pure uno per il Superbowl, unico tra i democratici. Ha assunto oltre 1.700 persone per la sua macchina elettorale La notizia di queste ore è che Bloomberg è di ottimo umore per quello che è successo nell'Iowa: sia per la sconfitta secca di Biden (con il quale compete per l'area moderata del partito) ma anche per il casino successivo al voto, a cui lui non ha partecipato. Per uno che se la gioca tutto sulle "competenze" e sulle "capacità", è ora più facile mostrare che sono proprio queste a mancare nel campo dei democratici. Qui in Italia 26 anni fa ci siamo accorti di quanto il denaro possa distorcere la democrazia. Chiunque abbia seguito la vicenda nostrana ai tempi, o ne abbia letto un po' sui libri, ormai sa bene che senza la sua potenza aziendale ed economica Berlusconi non avrebbe mai potuto creare dal niente, in tre mesi, migliaia di club di Forza Italia né avrebbe potuto usare la rete di Publitalia trasformando una concessionaria di pubblicità radicata capillarmente sui territori in una macchina di propaganda e coinvolgimento. I kit, le convention, il casting davanti alle telecamere, i falsi sondaggi di Diakron branditi per mesi - ancor prima dei Mengacci, dei Vianello, delle Ambre Angiolini e dei Mike Bongiorno mandati in tivù (le sue tivù personali) a dire "votate Silvio". Adesso però la questione non riguarda più uno staterello periferico come l'Italia, né altri paesi dove altri miliardari si sono comprati le elezioni: riguarda la prima potenza del mondo. Dove a novembre potrebbero sfidarsi due signori che per patrimonio personale nemmeno fanno parte dell'uno per cento, ma proprio dello 0,001: la punta della punta della punta della piramide sociale.... Primo, per la democrazia: la cui distorsione, se diventa cosa esclusiva tra miliardari, è abbastanza evidente. Non ci si può lamentare se i cittadini finiscono per credere sempre meno a questo modello politico se il consenso diventa pura merce da acquistare con un mix di miliardi e media. Secondo, sarebbe una catastrofe per il partito democratico: che si affiderebbe a un tizio il quale progressista non è mai stato, anzi era proprio un repubblicano. Sarebbe quindi una rappresentazione esasperata di quello che abbiamo già visto tante volte, cioè la sinistra che per non perdere contro la destra "cattiva" si affida alla destra "buona", così perdendo sul lungo ogni reputazione, ogni idealità. ... A proposito: per quanto ho scritto sopra riguardo a Bloomberg, questa mattina ho fatto quel poco che potevo e posso fare. Cioè buttar giù questo post e donare qualcosa a Bernie. Niente di che, nemmeno il costo di una pizzata coi figli. Ma forse è valsa la pena, visto che il bivio è tra la democrazia di tutti e quella solo dei miliardari.
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La manipolazione cervicale può causare un ictus? La pericolosità di una manipolazione cervicale è direttamente proporzionale alle competenze dell'osteopata: prima di "scrocchiare il collo", infatti, è fondamentale approfondire la storia clinica del paziente per individuare eventuali segni e sintomi di una patologia grave sistemica, traumatica o vascolare in atto e valutare quindi l'indicazione dello stesso al trattamento manipolativo. Un buon professionista è in grado di riconoscere i segnali di patologie potenzialmente gravi in atto nel paziente e per i quali non dovrebbe essere sottoposto a manipolazione. Dopo quanto accaduto al giornalista Andrea Vianello il quale ha affermato che l'ictus che lo ha colpito potrebbe essere stato provocato da una manipolazione osteopatica al collo, Mauro Silvestrini, direttore della clinica neurologica e della stroke unit dell'azienda ospedaliero-universitaria Ospedali Riuniti di Ancona e presidente eletto dell'Italian Stroke Organization, ha dato il suo parere in un intervista della Fondazione Umberto Veronesi: "Il giornalista Andrea Vianello è stato vittima di un ictus cerebrale provocato da una dissecazione della carotide sinistra, una delle arterie che porta il sangue al cervello. Un simile evento può essere di origine spontanea o traumatica. In quest'ultimo caso una manipolazione sbagliata del collo - al pari di un colpo di frusta derivante da un incidente stradale o una tosse violenta come quella determinata dalla pertosse - può causare una dissezione carotidea. Il rischio è comunque circoscritto. Prova ne è l'esiguità di episodi simili registrati, a fronte di un numero ben più elevato di persone che si sottopone a trattamenti osteopatici. Anche nel caso di Vianello, pur avendo ricevuto una manipolazione del collo pochi giorni prima, resta comunque difficile attribuire un'origine certa all'ictus che ne è scaturito. Questo perché la dissezione di un'arteria è una malattia multifattoriale, che può presentarsi anche diverse settimane dopo rispetto a quello che potrebbe essere l'evento traumatico di riferimento." #sososteopata #osteopataimola #osteopatia #ictus #cervicale #manipolazioneosteopatica #stroke (presso Alessandro la Torre, Osteopata Posturologo Imola) https://www.instagram.com/p/B78_4yhpQuc/?igshid=1mt9dr857f055
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THE MYTH ❗️‼️❗️🇮🇹‼️❗️‼️
Happy Birthday/ Buon Compleanno
Maestro Ennio Morricone
In 🇮🇹 & 🇬🇧
#EnnioMorricone (Roma, 10 novembre 1928) è un compositore, musicista, direttore d'orchestra e arrangiatore italiano. Ha studiato al Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma, dove si è diplomato in tromba; ha scritto le musiche per più di 500 film e serie TV, oltre che opere di musica contemporanea. La sua carriera include un'ampia gamma di generi compositivi, che fanno di lui uno dei più versatili, prolifici e influenti compositori di colonne sonore di tutti i tempi.
Le musiche di Morricone sono state usate in più di 60 film vincitori di premi. Come giovane arrangiatore della RCA, ha contribuito anche a formare il sound degli anni Sessanta italiani, confezionando brani come Sapore di sale, Se telefonando, e i successi di Edoardo Vianello.
Dal 1946 a oggi ha composto più di 100 brani classici, ma ciò che ha dato la fama mondiale a Morricone come compositore, sono state le musiche prodotte per il genere del western all'italiana, che lo hanno portato a collaborare con registi come Sergio Leone, Duccio Tessari e Sergio Corbucci, con titoli come la Trilogia del dollaro, Una pistola per Ringo, La resa dei conti, Il grande silenzio, Il mercenario, Il mio nome è Nessuno e la Trilogia del tempo.
Dagli anni settanta Morricone diventa un nome di rilievo anche nel cinema hollywoodiano, componendo musiche per registi americani come John Carpenter, Brian De Palma, Barry Levinson, Mike Nichols, Oliver Stone e Quentin Tarantino. Morricone ha scritto le musiche per numerose pellicole premiate all'Academy Award come I giorni del cielo, Mission, The Untouchables - Gli intoccabili, e Nuovo Cinema Paradiso.
Nel 2007 Morricone ha ricevuto il premio Oscar onorario alla carriera[4] "per i suoi contributi magnifici all'arte della musica da film" dopo essere stato nominato per 5 volte tra il 1979 e il 2001 senza aver mai ricevuto il premio.
Il 26 febbraio 2016, gli è stata attribuita la stella numero 2574 nella celebre Hollywood Walk of Fame.
Il 28 febbraio 2016, ottiene il suo secondo Oscar per le partiture del film di Quentin Tarantino, The Hateful Eight,[6] per la quale si è aggiudicato anche il Golden Globe
Nel 2016, in collaborazione con Alessandro De Rosa, è stata pubblicata l'autobiografia "Inseguendo quel suono"
Morricone ha vinto anche tre Grammy Awards, quattro Golden Globes, sei BAFTA, dieci David di Donatello, undici Nastri d'Argento, due European Film Awards, un Leone d'Oro alla carriera e un Polar Music Prize.
Ennio Morricone è Accademico Effettivo dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e socio dell'associazione Nuova Consonanza impegnata in Italia nella diffusione e produzione di musica contemporanea.
Morricone ha venduto più di 70 milioni di dischi.
Il 27 dicembre 2017 ha ricevuto l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana il secondo grado in ordine d'importanza.
Ennio Morricone, Knight Grand Cross (was born 10 November 1928) is an Italian composer, orchestrator, conductor, and former trumpet player, writing in a wide range of musical styles. Since 1946 Morricone has composed over 500 scores for cinema and television, as well as over 100 classical works. His filmography includes over 70 award-winning films, including all of Sergio Leone films since A Fistful of Dollars (including For a Few Dollars More, The Good, the Bad and the Ugly, Once Upon a Time in the West and Once Upon a Time in America), all Giuseppe Tornatore films (since Cinema Paradiso), The Battle of Algiers, Dario Argento's Animal Trilogy, 1900, Exorcist II, Days of Heaven, several major films in French cinema, in particular the comedy trilogy La Cage aux Folles I, II, III and Le Professionnel, as well as The Thing, The Mission, The Untouchables, Mission to Mars, Bugsy, Disclosure, In the Line of Fire, Bulworth, Ripley's Game and The Hateful Eight.
#ennio morricone#enniomorricone#giallo fever#giallofever#italian cult#italian giallo#cult#cinema cult#gialli#italian sexy comedy#international cult#giallo#giallo soundtrack#horror soundtrack#soundtrack
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Pastificio di Luigi x Giovane Café x Fairmont Pacific Rim.
Since reopening, Giovane and Executive Chef Alessandro Vianello have introduced their own touches including being the new temporary location for KT’s popular [...] pop-up, relocated from its former home inside Pourhouse, while tweaking other familiar elements.
Mandorlatte and grappa.
Papardelle guardaporta with Pomodoro, pork neck, beef shank, and pecorino romano.
Supplì al telefono with spaghetti, Grana Padano, pomodoro, fior di latte, breaded and fried.
#rick chung#collage#food#foodie#cafe#café#pasta#italian#ristorante#restaurant#cuisine#italian food#italian cuisine#vancouver#vancity#downtown vancouver#coal harbour#dining#dish#dishes#coffee#coffee shop#kaffe#gastropost
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SPOGLIAMOCI COSÌ, SENZA PUDOR... COMMEDIA SEXY DI QUALITÀ
SPOGLIAMOCI COSÌ, SENZA PUDOR… COMMEDIA SEXY DI QUALITÀ
Spogliamoci così, senza pudor… è una commedia sexy a episodi del 1976, genere congeniale al regista Sergio Martino, sempre molto bravo a gestire situazioni comiche e al tempo stesso piccanti. Il soggetto e la sceneggiatura sono di Raimondo Vianello e Alessandro Continenza, da ricordare pure le musiche di Enrico Simonetti. Gli interpreti, di altissimo livello, rappresentano il meglio della commedia…
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#alvaro vitali#barbara bouchet#brenda welch#enrico montesano#johnny dorelli#maria baxa#nadia cassini#raimondo vianello#sergio martino#ursula andress
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Canada’s Great Kitchen Party Q + A Chef Alessandro Vianello
Chef Alessandro Vianello – Kitchen Table Group Canada’s Great Kitchen Party is the lead up to the Canadian Culinary Championships, and is underway in cities across Canada. Vancouver’s competition takes place Friday, October 4, 2019 at Rogers Arena. We’ve asked the chefs a few questions to get to know them a bit better and here’s the...
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Padova, “Il carcere al tempo del covid”
Mercoledì 9 novembre dalle ore 17.00 alle ore 19.00, nella Sala Grande del Centro Universitario - via Zabarella 82 - avrà luogo l’evento intitolato “Il carcere al tempo del Covid”. L’iniziativa, che rientra nell’ambito degli incontri della Settimana della sociologia 2021 in programma a Padova dal 5 al 15 novembre, intende far dialogare diversi relatori del mondo accademico con rappresentanti degli enti locali e delle associazioni su alcuni temi riguardanti il mondo penitenziario. Anche il carcere infatti, nel corso dell’ultimo anno e mezzo, ha dovuto confrontarsi con la diffusione della pandemia da Coronavirus. Ciò è avvenuto, in una prima fase, chiudendosi al mondo esterno al fine di evitare il rischio contagio all’interno delle strutture penitenziarie che nella quasi totalità dei casi si trovavano in uno stato di drammatico sovraffollamento. Successivamente si sono alternate timide aperture e repentine chiusure, specialmente in quegli istituti dove si sono verificati dei pericolosi focolai. Oggi, la maggior parte della popolazione reclusa risulta essere vaccinata e le diverse attività che all’interno degli istituti venivano svolte sono tendenzialmente ovunque riprese, seppur con delle limitazioni. L’evento “Il carcere al tempo del Covid” affronterà queste questioni: l’evolversi della pandemia in carcere, i cambiamenti che ha comportato, la (nuova) quotidianità carcerario in uno stato di incertezza legato ad un rischio sempre presente. Introdurrà Francesca Vianello, sociologa dell’Università degli Studi di Padova e delegata della rettrice per il progetto “Università in carcere”. A seguire gli interventi di: Antonio Bincoletto, Garante delle persone private o limitate nella libertà del Comune di Padova, che ci riconsegnerà una fotografia sullo stato degli istituti di pena padovani; Giuseppe Mosconi, presidente dell’Associazione Antigone Veneto; Alessandro Maculan, sociologo dell’Università degli Studi di Padova, che racconteranno l’impatto della pandemia negli istituti di pena e in particolar modo su quelli del Veneto. Chiude, Jessica Lorenzon, dottoranda in Scienze Sociali, con la presentazione della ricerca condotta a Padova in collaborazione con la rete CNUPP (conferenza nazionale dei delegati dei rettori per i Poli universitari penitenziari) sullo studio universitario in carcere e come questo è cambiato in periodo di covid. “Il carcere al tempo del covid” è un evento patrocinato dal Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (FISPPA) dell’Università degli Studi di Padova e realizzato in collaborazione, tra gli altri, con il Comune di Padova. Accesso libero. Per la tutela di tutte e tutti si chiederà di presentare il green pass all’ingresso. Read the full article
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Unfolding Pavilion: Rituals of Solitude - Act II
Exhibition
Venezia / 22 May 2021
The ‘Unfolding Pavilion’ is an exhibition and editorial project that pops up at major architecture events in previously inaccessible but architecturally significant buildings.
In its third edition, the Unfolding Pavilion opened on the occasion of the 17th International Architecture Exhibition at the Biennale di Venezia, inside of the belly of an old mercantile sailboat moored at Punta della Dogana. The trabaccolo once belonged to Countess Luisa Albertina di Tesserata: an eccentric art collector who in the 1970s commissioned the construction, on a small island of the Venetian archipelago she owned, of an almost exact replica of an unrealised project by John Hejduk: the House for the Inhabitant who Refused to Participate.
The curators of the Unfolding Pavilion came to know about the house by pure chance, and decided to organize an exhibition inside of its spaces. An agreement was made with the owners of the island, and in the summer of 2020, twelve architects and scholars were invited to spend one week of residency locked inside the replica of John Hejduk’s house. One per room. Each room equipped with only one piece of furniture, which they couldn’t choose. The outcome of the one-week residency were twelve site-specific works dealing with issues of privacy, domesticity and isolation. The house was demolished in December 2020, to give space to a luxury glamping resort. The 2021 edition of the Unfolding Pavilion and its digital counterpart, the website www.ritualsofsolitude.com, are the first documentation of the installations made by the twelve contributors during their one-week residency.
Credits
Curators: Daniel Tudor Munteanu, Davide Tommaso Ferrando Web Design and Development, Sound Design: hund (Ernesto Bellei, Federico Bergonzini, Antonio Alessandro Di Cicco, Simone S. Melis) Exhibition Design and Model Making: ErranteArchitetture (Sarah Becchio & Paolo Borghino) Illustration: Muto, Marialuisa Montanari Photography and Video: Laurian Ghinițoiu; Stefano Di Corato (atelier XYZ) Graphic design: Magda Vieriu & Octavian Hrebenciuc Photogrammetry and Digitalization: Cenk Güzelis; Uwe Brunner Narrator: Alina Mihăescu Production: Carnets (Matteo Vianello, Davide Cecconello, Caterina Barbon, Marco Andreatta); Marco Ballarin; Elisabeta Rabiniuc Mocanu, Ana Victoria Munteanu.
https://www.ritualsofsolitude.com/
https://unfoldingpavilion.com/
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SAN BENEDETTO – Presso la Sala Smeraldo dell’Hotel Calabresi si sono tenute le premiazioni del 26^ Premio Libero Bizzarri – Expo del Documentario. L’evento ha visto la proiezione del corto “La vena giusta del cristallo” del regista Renato Porfido e l’esibizione del Maestro Federico Longo, pianista e direttore d’orchestra che ha emozionato il pubblico presente.
La Fondazione Libero Bizzarri ha deciso di omaggiare Ferruccio Zoboletti dedicandogli il Premio “Bizzarri 2019 – Calcio… ma non solo”: un riconoscimento all’importante ruolo avuto dall’imprenditore nella vita sportiva cittadina, avendo rivestito le cariche di presidente della Sambenedettese Calcio per una decade e del Circolo Tennis Maggioni per ben 18 anni.
La giuria, presieduta dal giornalista Andrea Vianello, ha decretato il vincitore del 26^ Premio Libero Bizzarri: si tratta del documentario “Butterfly” di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman. La giuria è così composta:
PRESIDENTE ANDREA VIANELLO – GIORNALISTA DIRIGENTE RAI
GIURATO PIERO VALESIO – GIORNALISTA DIRETTORE CANALE SUPERTENNIS
GIURATO EMILIO PIERVINCENZI – GIORNALISTA DIRETTORE E EDITORE PRESSO ILCALCIOVERO
GIURATA FRANCESCA BORGHETTI – AUTRICE TV E DOCUMENTARISTA
BUTTERFLY di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman – LE MOTIVAZIONI
Un film completo, splendidamente costruito, teso e introspettivo insieme, avvincente come gli incontri di boxe femminile che segue in diretta e al contempo indagatore discreto delle ansie e i turbamenti di un’atleta giovane troppo caricata dell’aspettative.
La storia della prima pugile italiana che ha partecipato alle Olimpiade, Irma Testa, è una storia di sfida e rivalsa, fatica e speranza, ostinazione e fragilità, dove lo sguardo dei registi, incredibilmente discreto, accompagna la protagonista come un angelo custode dai successi alle crisi, dal disincanto al riscatto. Butterfly non strizza l’occhio alle atmosfere da Million dollar baby, raccontando la crescita di una donna e un’atleta nello scenario comune di una città del sud, con l’accompagnamento del suo cerchio di affetti, su cui spicca la figura cruciale del vecchio maestro di boxe.
La giura ha deciso di assegnare un premio speciale a un altro documentario, “Pugni in faccia” di Fabio Caramaschi.
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA – PUGNI IN FACCIA di Fabio Caramaschi – LE MOTIVAZIONI
La vita sgraziata e disgraziata di un ragazzo contro, attraverso gli occhi di chi ne fu maestro elementare e poi testimone documentaristico in molti momenti chiave della sua esistenza. Pugni in faccia è un vero film verità sulla storia di Mirco Ricci, che divenne campione del mondo di pesi mediomassimi e poi finire in prigione dopo un’orribile vicenda di violenza, ma anche un esperimento sociale sui generis, approfittando delle immagini preziosissime conservate dall’autore negli banchi di scuola e del suo successivo affiancamento silenzioso della carriera da boxeur, in cui emerge in modo emozionante il distacco tra il bambino innocente che gioca con il Pongo e il ragazzo sciagurato che si gioca la vita con la sua rabbia mai domata.
IL BIZZARRI CONTINUA
Le proiezioni del Festival proseguiranno in Palazzina Azzurra fino al 20 novembre. Nella giornata di domani, martedì 19 novembre, a partire dalle 16 saranno proiettati 3 documentari fuori concorso:
“Contro corrente” di Nicola D’Auria e Vincenzo Martone (2016, 54’)
“Etre et durer – Il parkour visto da una madre” di Maria Serena Mignani (2017, 73’)
“Wrestlove. L’amore combattuto” di Cristiano Di Felice (2019, 70’). Sarà presente l’autore.
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La manipolazione cervicale può causare un ictus? La pericolosità di una manipolazione cervicale è direttamente proporzionale alle competenze dell'osteopata: prima di "scrocchiare il collo", infatti, è fondamentale approfondire la storia clinica del paziente per individuare eventuali segni e sintomi di una patologia grave sistemica, traumatica o vascolare in atto e valutare quindi l'indicazione dello stesso al trattamento manipolativo. Un buon professionista è in grado di riconoscere i segnali di patologie potenzialmente gravi in atto nel paziente e per i quali non dovrebbe essere sottoposto a manipolazione. Dopo quanto accaduto al giornalista Andrea Vianello il quale ha affermato che l'ictus che lo ha colpito potrebbe essere stato provocato da una manipolazione osteopatica al collo, Mauro Silvestrini, direttore della clinica neurologica e della stroke unit dell'azienda ospedaliero-universitaria Ospedali Riuniti di Ancona e presidente eletto dell'Italian Stroke Organization, ha dato il suo parere in un intervista della Fondazione Umberto Veronesi: "Il giornalista Andrea Vianello è stato vittima di un ictus cerebrale provocato da una dissecazione della carotide sinistra, una delle arterie che porta il sangue al cervello. Un simile evento può essere di origine spontanea o traumatica. In quest'ultimo caso una manipolazione sbagliata del collo - al pari di un colpo di frusta derivante da un incidente stradale o una tosse violenta come quella determinata dalla pertosse - può causare una dissezione carotidea. Il rischio è comunque circoscritto. Prova ne è l'esiguità di episodi simili registrati, a fronte di un numero ben più elevato di persone che si sottopone a trattamenti osteopatici. Anche nel caso di Vianello, pur avendo ricevuto una manipolazione del collo pochi giorni prima, resta comunque difficile attribuire un'origine certa all'ictus che ne è scaturito. Questo perché la dissezione di un'arteria è una malattia multifattoriale, che può presentarsi anche diverse settimane dopo rispetto a quello che potrebbe essere l'evento traumatico di riferimento." #sososteopata #osteopataimola #cervicale #ictus #vianello #stroke #osteopatia #manipolazioneosteopatica (presso Alessandro la Torre, Osteopata Posturologo Imola) https://www.instagram.com/p/B78_MG5JPNR/?igshid=9a6rzizqc2yx
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THE MYTH ❗️‼️❗️🇮🇹‼️❗️‼️
Happy Birthday/ Buon Compleanno
Maestro Ennio Morricone
In 🇮🇹 & 🇬🇧
#EnnioMorricone (Roma, 10 novembre 1928) è un compositore, musicista, direttore d'orchestra e arrangiatore italiano. Ha studiato al Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma, dove si è diplomato in tromba; ha scritto le musiche per più di 500 film e serie TV, oltre che opere di musica contemporanea. La sua carriera include un'ampia gamma di generi compositivi, che fanno di lui uno dei più versatili, prolifici e influenti compositori di colonne sonore di tutti i tempi.
Le musiche di Morricone sono state usate in più di 60 film vincitori di premi. Come giovane arrangiatore della RCA, ha contribuito anche a formare il sound degli anni Sessanta italiani, confezionando brani come Sapore di sale, Se telefonando, e i successi di Edoardo Vianello.
Dal 1946 a oggi ha composto più di 100 brani classici, ma ciò che ha dato la fama mondiale a Morricone come compositore, sono state le musiche prodotte per il genere del western all'italiana, che lo hanno portato a collaborare con registi come Sergio Leone, Duccio Tessari e Sergio Corbucci, con titoli come la Trilogia del dollaro, Una pistola per Ringo, La resa dei conti, Il grande silenzio, Il mercenario, Il mio nome è Nessuno e la Trilogia del tempo.
Dagli anni settanta Morricone diventa un nome di rilievo anche nel cinema hollywoodiano, componendo musiche per registi americani come John Carpenter, Brian De Palma, Barry Levinson, Mike Nichols, Oliver Stone e Quentin Tarantino. Morricone ha scritto le musiche per numerose pellicole premiate all'Academy Award come I giorni del cielo, Mission, The Untouchables - Gli intoccabili, e Nuovo Cinema Paradiso.
Nel 2007 Morricone ha ricevuto il premio Oscar onorario alla carriera[4] "per i suoi contributi magnifici all'arte della musica da film" dopo essere stato nominato per 5 volte tra il 1979 e il 2001 senza aver mai ricevuto il premio.
Il 26 febbraio 2016, gli è stata attribuita la stella numero 2574 nella celebre Hollywood Walk of Fame.
Il 28 febbraio 2016, ottiene il suo secondo Oscar per le partiture del film di Quentin Tarantino, The Hateful Eight,[6] per la quale si è aggiudicato anche il Golden Globe
Nel 2016, in collaborazione con Alessandro De Rosa, è stata pubblicata l'autobiografia "Inseguendo quel suono"
Morricone ha vinto anche tre Grammy Awards, quattro Golden Globes, sei BAFTA, dieci David di Donatello, undici Nastri d'Argento, due European Film Awards, un Leone d'Oro alla carriera e un Polar Music Prize.
Ennio Morricone è Accademico Effettivo dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e socio dell'associazione Nuova Consonanza impegnata in Italia nella diffusione e produzione di musica contemporanea.
Morricone ha venduto più di 70 milioni di dischi.
Il 27 dicembre 2017 ha ricevuto l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana il secondo grado in ordine d'importanza.
Ennio Morricone, Knight Grand Cross (was born 10 November 1928) is an Italian composer, orchestrator, conductor, and former trumpet player, writing in a wide range of musical styles. Since 1946 Morricone has composed over 500 scores for cinema and television, as well as over 100 classical works. His filmography includes over 70 award-winning films, including all of Sergio Leone films since A Fistful of Dollars (including For a Few Dollars More, The Good, the Bad and the Ugly, Once Upon a Time in the West and Once Upon a Time in America), all Giuseppe Tornatore films (since Cinema Paradiso), The Battle of Algiers, Dario Argento's Animal Trilogy, 1900, Exorcist II, Days of Heaven, several major films in French cinema, in particular the comedy trilogy La Cage aux Folles I, II, III and Le Professionnel, as well as The Thing, The Mission, The Untouchables, Mission to Mars, Bugsy, Disclosure, In the Line of Fire, Bulworth, Ripley's Game and The Hateful Eight.
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