#Alessandra Carnaroli
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poesia italiana 2017-18. una rassegna / vincenzo ostuni. 2018
Passati in rassegna i libri di poesia e prosa breve italiana usciti fra il settembre ’17 e l’agosto ’18, occorre intensificare quel che scrive Gianluigi Simonetti nel suo recente La letteratura circostante: non solo pubblicare per la «Bianca» Einaudi o lo «Specchio» Mondadori «non significa più nulla di per sé»: pubblicarvi si avvicina ad essere un chiaro predittore negativo, per lo meno di certe…
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Dalla bolla FB di Ivano Porpora
"Mi piacerebbe avere una piccola sezione dei 20, 25 libri più rappresentativi dei migliori autori in Italia; e credo che interessi anche i miei allievi, e chi mi segue.
Qui sotto la lista dei libri. Parte l'elezione de L'ALTRO LIVELLO. Potete votarne solo dieci. Se ne votate undici, cancello il vostro commento, perché state portando rumore. Il libro può anche non essere quello: ripeto, per me Nove ha raggiunto l'apice con La vita oscena.
Aldo Nove - Milano non è Milano, 2010
Alessandra Carnaroli - La furia, 2023
Alessandra Sarchi - L’amore normale, 2014
Alessandro Baricco - Mr Gwyn, 2011
Alessandro Piperno - Con le peggiori intenzioni, 2005
Alessio Forgione - Napoli mon amour, 2018
Alessio Mosca - Chiromantica Medica, 2022
Alfredo Palomba, Quando le belve arriveranno, 2022
Andrea Bajani - Un bene al mondo, 2016
Andrea Canobbio -
Andrea Donaera - Io sono la bestia, 2019
Andrea Pomella - L'uomo che trema, 2018
Andrea Tarabbia - La calligrafia come arte delle guerra, 2010
Andrej Longo - L'altra madre, 2016
Antonella Cilento, Lisario o il piacere infinito delle donne, 2014
Antonella Lattanzi - Questo giorno che incombe, 2021
Antonio Manzini - 7/72007, 2016
Antonio Moresco - La lucina, 2013
Aurelio Picca - Il più grande criminale di Roma è stato amico mio, 2020
Benedetta Palmieri - Emersione, 2021
Carola Susani - Eravamo bambini abbastanza, 2012
Claudia Durastanti - La straniera, 2019
Claudia Petrucci - L'esercizio, 2020
Claudio Morandini - Neve, cane, piede, 2015
Claudio Piersanti - Quel maledetto Vronskij, 2021
Daniela Ranieri - Stradario Aggiornato di tutti i miei baci, 2021
Daniele Del Giudice - Orizzonte mobile, 2009
Daniele Mencarelli - Tutto chiede salvezza, 2022
Daniele Petruccioli - La casa delle madri, 2020
Dario Voltolini - Le scimmie sono inavvertitamente uscite dalla gabbia, 2006
Davide Orecchio - Storia aperta, 2021
Demetrio Paolin - Conforme alla gloria, 2016
Domenico Starnone - Vita mortale e immortale della bambina di Milano, 2021
Donatella Di Pietrantonio - L’arminuta, 2017
Edgardo Franzosini - Questa vita tuttavia mi pesa molto, 2015
Edoardo Albinati - La scuola cattolica, 2016
Edoardo Zambelli - Storia di due donne e di uno specchio, 2018
Elena Ferrante -
Emanuela Canepa - Insegnami la tempesta, 2020
Emanuela Cocco - Tu che eri ogni ragazza, 2018
Emanuele Tonon - La luce prima, 2011
Emanuele Trevi - Due vite, 2020
Emidio Clementi - L’amante imperfetto, 2017
Emiliano Ereddia - Le mosche, 2021
Eraldo Baldini - L’uomo nero e la bicicletta blu, 2011
Ernesto Aloia - I compagni del fuoco, 2007
Ezio Sinigaglia - Eclissi, 2016
Fabio Bacà - Nova, 2021
Fabio Bartolomei - We are family, 2013
Fabio Geda - Nel mare ci sono i coccodrilli, 2010
Fabio Genovesi - Esche vive, 2011
Fabio Stassi - L'ultimo ballo di Charlot, 2012
Fabrizio Patriarca - Tokyo transit, 2016
Federico Platania - Il Dio che fa la mia vendetta, 2013
Filippo Nicosia - Come un animale, 2010
Filippo Tuena - Ultimo parallelo, 2007
Francesca Genti - Anche la sofferenza ha la sua data di scadenza, 2018
Francesca Manfredi - L’impero della polvere, 2019
Francesca Marzia Esposito - Corpi di ballo, 2019
Francesca Mattei - Il giorno in cui diedi fuoco alla mia casa, 2019
Francesco Dimitri - Pan, 2008
Francesco Maino - Cartongesso, 2014
Francesco Pacifico - Class, 2014
Francesco Pecoraro - La vita in tempo di pace, 2014
Francesco Targhetta - Perciò veniamo bene nelle fotografie, 2012
Franco Stelzer - Il nostro primo solenne stranissimo Natale senza di lei, 2003
Fulvio Abbate - Roma vista controvento, 2015
Giacomo Sartori - Anatomia della battaglia, 2005
Gian Marco Griffi - Ferrovie del Messico, 2022
Gianluca Morozzi - Blackout, 2004
Gilda Policastro - La parte di Malvasia, 2020
Giordano Meacci - Il cinghiale che uccise Liberty Valance, 2016
Giordano Tedoldi - Tabù, 2017
Giorgia Tribuiani - Blu, 2018
Giorgio Falco - La gemella H, 2014
Giorgio Fontana - Il mago di Riga, 2022
Giorgio Vasta - Il tempo materiale, 2008
Giovanni Dozzini - Qui dovevo stare, 2021
Giulio Mozzi - Le ripetizioni, 2021
Giuseppe Genna - Dies irae, 2006
Greta Pavan - Quasi niente sbagliato, 2023
Helena Janeczek - La ragazza con la Leica, 2017
Ilaria Palomba - Vuoto, 2022
Laura Pariani -La valle delle donne lupo, 2011
Laura Pugno - Sirene, 2007
Letizia Muratori - Casa madre, 2008
Licia Giaquinto - La briganta e lo straniero, 2014
Lorenza Pieri - Il giardino dei mostri, 2019
Lorenzo Mercatanti - Il babbo avrebbe voluto dire ti amo ma lo zio ne faceva anche a meno, 2014
Luca Ricci - Gli autunnali, 2018
Luigi Romolo Carrino - Non è di maggio, 2021
Maddalena Fingerle - Lingua Madre, 2021
Marcello Fois - Nel tempo di mezzo, 2012
Marco Balzano - Resto qui, 2015
Marco Drago - Innamorato, 2023
Marco Mancassola - Last love parade, 2005
Marco Missiroli - Atti osceni in luogo privato, 2015
Marco Peano - L'invenzione della madre, 2015
María Grazia Calandrone, Dove non mi hai portata, 2023
Maria Rosa Cutrufelli - Il giudice delle donne, 2016
Marino Magliani - Peninsulario, 2022
Mario Desiati - Spatriati, 2022
Marta Cai - Enti di ragione, 2019
Massimiliano Santarossa - Pane e Ferro, 2019
Matteo Cavezzali - Nero d'inferno, 2018
Matteo Galiazzo - Cargo, ne 2013
Matteo Melchiorre -Requiem per un albero, 2004
Mauro Covacich - La sposa, 2016
Michele Mari - Leggenda privata, 2017
Michele Orti Manara - Il vizio di smettere, 2018
Michele Vaccari - Un marito, 2018
Niccolò Ammaniti - Io non ho paura, 2001
Nicola Lagioia - La città dei vivi, 2020
Orso Tosco - Aspettando i naufraghi, 2018
Paola Barbato - Zoo, 2019
Paolo Cognetti - Sofia si veste sempre di nero, 2012
Paolo Colagrande - Salvarsi a vanvera, 2022
Paolo Giordano -
Paolo Nori - Vi avverto che vivo per l’ultima volta, 2023
Paolo Zanotti - Bambini bonsai, 2010
Paolo Zardi - Il giorno che diventammo umani, 2013
Piera Ventre - Gli spettri della sera, 2023
Piersandro Pallavicini - Atomico Dandy, 2005
Raul Montanari - Il buio divora la strada, 2002
Remo Rapino - Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio, 2019
Romolo Bugaro - Non c'è stata nessuna battaglia, 2019
Rosa Matteucci - Costellazione familiare, 2016
Rosella Postorino - Le assaggiatrici, 2018
Rossana Campo - Dove troverete un altro padre come il mio, 2015
Sacha Naspini - I cariolanti, 2020
Sandro Campani - I passi nel bosco, 2020
Sandro Veronesi - Caos Calmo, 2005
Sara Gamberini - Maestoso è l’abbandono, 2018
Sebastiano Vassalli - Le due chiese, 2010
Sergio Claudio Perroni - Entro a volte nel tuo sonno, 2018
Silvia Ballestra - La Sibilla. Vita di Joyce Lussu, 2022
Silvia Bottani - Il giorno mangia la notte, 2020
Simona Baldanzi - Figlia di una vestaglia blu, 2006
Simona Baldelli - Vicolo dell'Immaginario, 2018
Simona Vinci - La prima verità, 2016
Tiziano Scarpa - Cose fondamentali, 2010
Tommaso Pincio - Panorama, 2015
Tullio Avoledo -
Ugo Cornia - Quasi amore, 2001
Valentina Durante - Enne, 2020
Valentina Maini - La mischia, 2020
Valeria Corciolani - La regina dei colori, 2023
Valeria Parrella - Lo spazio bianco, 2008
Valerio Evangelisti - Noi saremo tutto, 2004
Vanni Santoni - Gli interessi in comune, 2008
Veronica Galletta - Nina sull’argine, 2021
Veronica Tomassini - L’altro addio, 2017
Vincenzo Pardini - Il valico dei briganti, 2023
Viola Di Grado - Fame blu, 2022
Vitaliano Trevisan - Works, 2016
Walter Pozzi - Carte scoperte, 2015
Walter Siti - Troppi paradisi, 2006
Wu Ming - 54, 2002"
Poi è partita una lotta nel fango di scrittori che gridano e si tirano i capelli e dicono meglio quello meglio quell' altro e poi io, ci devo essere io. Ed i miei amici x e y..."
E lui alla fine ha tolto il post.
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La furia di Alessandra Carnaroli, la sua, ma anche quella di tutte.
di VALENTINA DI GENNARO ♦ Alessandra Carnaroli ha iniziato a scrivere poesie dal taglio sperimentale e dall’accompagnamento grafico. Con una feroce ironia, racconta e commenta fatti di cronaca e storie di donne. Nel racconto mitologico, ed epico, l’ultimo che ci è rimasto: quello che ci racconta divise tra i lavori di cura, tra le carriere, l’essere o non essere madri e l’arrivare sempre a…
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Terza puntata di Nina sulla poesia di Alessandra Carnaroli
Terza puntata di Nina sulla poesia di Alessandra Carnaroli
È online la terza puntata di Nina a cura di Anna Toscano. Questo episodio è dedicato alla poesia di Alessandra Carnaroli. Si tratta dell’audio integrale dell’incontro avvenuto durante il convegno SIL “Ecopoetiche/Ecopolitiche. Poesia come cura del mondo“. Da questa puntata il podcast di Nina è disponibile anche su Amazon…
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Gioielli Rubati 212: Sebastiàn Felgueras – Yolanda – Lucia Triolo – Mariangela Ruggiu – Alessandra Carnaroli – Piergiorgio Zambolin – Biagina Danieli – Silvia De Angelis.
Gioielli Rubati 212: Sebastiàn Felgueras – Yolanda – Lucia Triolo – Mariangela Ruggiu – Alessandra Carnaroli – Piergiorgio Zambolin – Biagina Danieli – Silvia De Angelis.
Ringrazio di cuore l’autore Flavio Almerighi, per avermi inserito in questo splendido bouquet poetico still life in chiaroscuro: opened antique book, a swan feather and a red rose in a vase Posted on settembre 4, 2022 [Sono rinato] [eco nel tempo] [la mia lotta] [le mie paure] [i miei sentimenti] [La vita passa e se non mi sveglio Sarò condannato a stare fermo] [resistere] [non fermare il tuo…
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Gioielli Rubati 212: Sebastiàn Felgueras - Yolanda - Lucia Triolo - Mariangela Ruggiu - Alessandra Carnaroli - Piergiorgio Zambolin - Biagina Danieli - Silvia De Angelis.
Gioielli Rubati 212: Sebastiàn Felgueras – Yolanda – Lucia Triolo – Mariangela Ruggiu – Alessandra Carnaroli – Piergiorgio Zambolin – Biagina Danieli – Silvia De Angelis.
[Sono rinato] [eco nel tempo] [la mia lotta] [le mie paure] [i miei sentimenti] [La vita passa e se non mi sveglio Sarò condannato a stare fermo] [resistere] [non fermare il tuo movimento] [non importa quanto sia dura la lotta] [il tuo abbraccio la tua risata si incontrernno] [non dimenticare che tutto il tuo amore lo cura] [le cose si stanno muovendo lentamente] [l’aria filtrava ciò che il vento…
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Continua il nostro percorso esplorativo nella poesia dei nostri giorni. Da giovedì 3 febbraio tornano gli Autoritratti, secondo momento del ciclo di tre corsi a contatto diretto con le voci più significative della poesia contemporanea.
In questa serie di incontri, autori e autrici nati tra gli anni '60 e gli '70 ripercorreranno la loro storia letteraria, consolidata ma ancora in pieno sviluppo, faranno il punto sullo stato attuale della loro opera con un occhio alle prospettive future.
Cominceremo con Laura Pugno per proseguire con Stefano Dal Bianco, Alessandra Carnaroli, Guido Mazzoni, Maria Grazia Calandrone e Gherardo Bortolotti.
Info e iscrizioni su https://www.centroscritture.it/
#poesia contemporanea#poesiaitaliana#poesia italiana#poesia#poesiaitalianacontemporanea#letteratura italiana#poetiitaliani#scrittura#letteratura contemporanea#corsionline
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«Non possiamo permettere che ritornino quelle parole (e quegli atti) della vergogna»: una lettera ai direttori
«Non possiamo permettere che ritornino quelle parole (e quegli atti) della vergogna»: una lettera ai direttori (la pubblica Nazione Indiana qui) Siamo studiosi e studiose, scrittori e scrittrici, preoccupati dal dilagare dell’odio nei media italiani. Odio verso le donne, i migranti, i figli di migranti, la comunità Lgbtq. Un odio che è ormai il piatto principale di moltissimi talk show televisivi nei quali vige da tempo la politica dei microfoni aperti, senza nessuna direzione o controllo. E spesso le parole che escono fuori da alcuni dibattimenti televisivi sono parole che mettono fortemente in crisi o addirittura contraddicono l’essenza stessa della nostra Costituzione, il richiamarsi a un patto antifascista e democratico. L’attentato di Macerata, dove un simpatizzante neonazista ha cercato la strage di uomini e donne africani, è qualcosa che ci interroga nel profondo. Le vittime sono diventate il bersaglio di un uomo la cui azione terroristica si è nutrita della narrazione tossica veicolata non solo da internet ma anche dal mainstream mediatico. Dopo quello che è successo non possiamo restare in silenzio. Serve una maggiore assunzione di responsabilità, serve un nuovo patto fra chi fa comunicazione e i cittadini. Le parole di odio, lo abbiamo visto chiaramente, possono tradursi in atti di violenza omicida. Azioni che, acclamate e imitate, rischiano seriamente di innescare una spirale di violenza. Per noi è evidente che il nodo mediatico ha contribuito a produrre e legittimare lo scatenarsi delle pulsioni peggiori. Per questo chiediamo ai media di non prestare più il fianco alla propaganda d’odio, ma di compiere anzi uno sforzo nel contrastarla. Intere fette di società (per esempio i migranti e i figli di migranti) nella rappresentazione mediatica esistono pressoché solo come stereotipo o nei peggiori dei casi come bersaglio dell’odio, contraltare utile a chi fa di una propaganda scellerata il suo lavoro principale. Sappiamo che nei media lavorano seri professionisti che come noi sono molto preoccupati per la piega degli eventi. Servono contenuti nuovi, modalità diverse, linguaggi aperti e trasparenti. Non possiamo permettere che nel 2018, ad 80 anni dalle leggi razziali, ritornino quelle parole (e quegli atti) della vergogna. Dobbiamo cambiare ora e dobbiamo farlo tutti insieme. Ne va della nostra convivenza e della nostra tenuta democratica. Quello che chiediamo non è un superficiale politically correct. Chiediamo invece una presa in carico di un mondo nuovo, il nostro, che ha bisogno di conoscersi e non odiarsi. Antonio Gramsci scriveva: Il vecchio mondo sta morendo. Quello nuovo tarda a comparire. E in questo chiaroscuro nascono i mostri. Dipende da noi non lasciar nascere questi mostri. Dipende da noi evitare che torni lo spettro del fascismo nelle nostre vite. Per farlo però dobbiamo lavorare in sinergia e cambiare i mezzi di comunicazione. E dobbiamo farlo ora, prima che sia troppo tardi. Giulio Cavalli Vanessa Roghi Helena Janeczek Igiaba Scego Sabrina Varani Christian Raimo Paolo di Paolo Michela Monferrini Frederika Randall Graziano Graziani Francesca Capelli Shaul Bassi Loredana Lipperini Shulim Vogelmann Amin Nour Reda Zine Sabrina Marchetti Amir Issa Alessandro Triulzi Francesco Forlani Fiorella Leone Francesca Melandri Ilda Curti Marco Balzano Alessandro Portelli Attilio Scarpellini Filippo Tuena Francesco M.Cataluccio Laura Bosio Gianfranco Pannone Antonio Damasco Franco Buffoni Evelina Santangelo Caterina Bonvicini Lisa Ginzburg Camilla Miglio Emanuele Zinato Andrea Inglese Andrea Raos Maria Grazia Meriggi Alessandra Di Maio Roberto Carvelli Francesco Fiorentino Grazia Verasani Caterina Venturini Alessandra Carnaroli Lorenzo Declich Gennaro Carotenuto Silvia Ballestra Chiara Valerio Marco Belpoliti Paola Caridi Marco Missiroli Alessandro Robecchi Valeria Parrella Nicola Lagioia Enrico Manera Jamila Mascat Maria Luisa Venuta Rossella Milone Giacomo Sartori Antonella Lattanzi Barbara del Mercato Amara Lakhous Rino Bianchi Carola Susani Roberto Carvelli Isabella Perretti Rosa Jijon Davide Orecchio Antonella Lattanzi Simone Giusti Simone Siliani Alberto Prunetti Chiara Mezzalama Elisabetta Mastrocola Teresa Ciabatti Andrea Tarabbia Antonella Anedda Elisabetta Bucciarelli Francesco Fiorentino Paola Capriolo Paolo Morelli Simona Vinci Giorgio Vasta Orsola Puecher Antonio Scurati Vins Gallico Daniele Petruccioli Enrico Macioci Maria Grazia Calandrone Eraldo Affinati Elena Pirazzoli Leonardo Palmisano Emiliano Sbaraglia Maura Gancitano Marco Mancassola Rosella Postorino Alessandra Sarchi Carlo Lucarelli Giorgio Pecorin Gianni Biondillo Ornella Tajani Mariasole Ariot Giorgio Fontana Girolamo Grammatico Francesca Ceci Brunella Toscani Tommaso Giartosio Attilio Scarpellini Simone Pieranni Elisabetta Liguori Giuliano Santoro Orofino di Giacomelli Maria Grazia Porcelli Giovanni Contini Federico Faloppa Federico Bertoni Flaminia Bartolini Dario Miccoli Emanuela Trevisan Semi Alessandro Mari Tommaso Pincio Laura Silvia Battaglia Anna Maria Crispino Andrea Bajani Renata Morresi Francesca Fiorletta Federica Manzon Angiola Codacci Pisanelli Alessandro Chiappanuvoli Società italiana delle Storiche Benedetta Tobagi Giuseppe Genna Fabio Geda Daniele Giglioli Angelo Ferracuti Alessandro Bertante Riccardo Chiaberge Giorgio Mascitelli Gherardo Bortolotti Annamaria Ferramosca Anita Benedetti Letizia Perri Luisella Aprà Masturah Atalas Rosalia Gambatesa Barbara Summa Lorenzo D’Agostino Anna Toscano Fabrizio Botti Chiara Veltri Sergio Bellino Barbara Benini Valentina Mangiaforte Maria Motta Emanuele Plasmati Giuseppe Maimone Paolo Soraci Pina Piccolo Graziella Priulla Leonardo Banchi Valentina Daniele Massimiliano Macculi Susanna Marchesi Corrado Aiello Giovanni Scotto Liliana Omegna Domenico Conoscenti Francesco Falciani Mario Di Vito Ileana Zagaglia Maria Elena Paniconi Antonio Corsi Stefano Luzi Nicola Marino Barbara Lazzarini Antonella Bottero Camilla Mauro Pietro Saitta Gianni Montieri Francesca Del Moro Adam Atik Maurella Carbone Sabrina Fusari Francesa Perlini Antonella Bastari Donatella Libani Alessandra Pillosu Lidia Massari Gianni Girola Andrea Fasulo Lidia Borghi Roberta Chimera Gaetano Vergara Camilla Seibezzi Lisa Dal Lago Nicoletta Mazzi Annamaria Laneri Sandra Paoli Cristina Nicoletta Leonardo De Franceschi Olga Consoli Chiara Barbieri Valentina De Cillis Letizia Perri Angelo Sopelsa Alessandra Greco Simone Buratti Giacomo Di Girolamo MariaGiovanna Luini Costanza Matafù Lorenza Caravelli Elena Maitrel Cavasin Leopoldina Bernardi Donatella Favaretto Simona Brighetti Margherita D’Onofrio Ivana Buono Manuela Olivieri Maria Cristina Mannozzi Helleana Grussi Elisabetta Galeotti Antonio Sparzani (si può firmare qui)
(la pubblica Nazione Indiana qui) Siamo studiosi e studiose, scrittori e scrittrici, preoccupati dal dilagare dell’odio nei media italiani. Odio verso le donne, i migranti, i figli di migranti, la comunità Lgbtq. Un odio che è ormai il piatto principale di moltissimi talk show televisivi nei quali vige da tempo la politica dei microfoni aperti, senza nessuna direzione o controllo. E spesso le…
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Siamo studiosi e studiose, scrittori e scrittrici, preoccupati dal dilagare dell’odio nei media italiani. Odio verso le donne, i migranti, i figli di migranti, la comunità Lgbtq. Un odio che è ormai il piatto principale di moltissimi talk show televisivi nei quali vige da tempo la politica dei microfoni aperti, senza nessuna direzione o controllo. E spesso le parole che escono fuori da alcuni dibattimenti televisivi sono parole che mettono fortemente in crisi o addirittura contraddicono l’essenza stessa della nostra Costituzione, il richiamarsi a un patto antifascista e democratico. L’attentato di Macerata, dove un simpatizzante neonazista ha cercato la strage di uomini e donne africani, è qualcosa che ci interroga nel profondo. Le vittime sono diventate il bersaglio di un uomo la cui azione terroristica si è nutrita della narrazione tossica veicolata non solo da internet ma anche dal mainstream mediatico. Dopo quello che è successo non possiamo restare in silenzio. Serve una maggiore assunzione di responsabilità, serve un nuovo patto fra chi fa comunicazione e i cittadini.
Le parole di odio, lo abbiamo visto chiaramente, possono tradursi in atti di violenza omicida. Azioni che, acclamate e imitate, rischiano seriamente di innescare una spirale di violenza. Per noi è evidente che il nodo mediatico ha contribuito a produrre e legittimare lo scatenarsi delle pulsioni peggiori. Per questo chiediamo ai media di non prestare più il fianco alla propaganda d’odio, ma di compiere anzi uno sforzo nel contrastarla. Intere fette di società (per esempio i migranti e i figli di migranti) nella rappresentazione mediatica esistono pressoché solo come stereotipo o nei peggiori dei casi come bersaglio dell’odio, contraltare utile a chi fa di una propaganda scellerata il suo lavoro principale.
Sappiamo che nei media lavorano seri professionisti che come noi sono molto preoccupati per la piega degli eventi. Servono contenuti nuovi, modalità diverse, linguaggi aperti e trasparenti. Non possiamo permettere che nel 2018, ad 80 anni dalle leggi razziali, ritornino quelle parole (e quegli atti) della vergogna. Dobbiamo cambiare ora e dobbiamo farlo tutti insieme. Ne va della nostra convivenza e della nostra tenuta democratica.
Quello che chiediamo non è un superficiale politically correct. Chiediamo invece una presa in carico di un mondo nuovo, il nostro, che ha bisogno di conoscersi e non odiarsi. Antonio Gramsci scriveva: Il vecchio mondo sta morendo. Quello nuovo tarda a comparire. E in questo chiaroscuro nascono i mostri. Dipende da noi non lasciar nascere questi mostri. Dipende da noi evitare che torni lo spettro del fascismo nelle nostre vite. Per farlo però dobbiamo lavorare in sinergia e cambiare i mezzi di comunicazione. E dobbiamo farlo ora, prima che sia troppo tardi.
Vanessa Roghi Helena Janeczek Igiaba Scego Sabrina Varani Christian Raimo Paolo di Paolo Michela Monferrini Frederika Randall Graziano Graziani Francesca Capelli Shaul Bassi Loredana Lipperini Shulim Vogelmann Amin Nour Reda Zine Sabrina Marchetti Amir Issa Alessandro Triulzi Francesco Forlani Fiorella Leone Francesca Melandri Ilda Curti Marco Balzano Alessandro Portelli Attilio Scarpellini Filippo Tuena Francesco M.Cataluccio Laura Bosio Gianfranco Pannone Antonio Damasco Franco Buffoni Evelina Santangelo Caterina Bonvicini Lisa Ginzburg Camilla Miglio Emanuele Zinato Andrea Inglese Andrea Raos Maria Grazia Meriggi Alessandra Di Maio Roberto Carvelli Francesco Fiorentino Grazia Verasani Caterina Venturini Alessandra Carnaroli Lorenzo Declich Gennaro Carotenuto Silvia Ballestra Chiara Valerio Marco Belpoliti Paola Caridi Marco Missiroli Alessandro Robecchi Valeria Parrella Nicola Lagioia Enrico Manera Jamila Mascat Maria Luisa Venuta Rossella Milone Giacomo Sartori Antonella Lattanzi Barbara del Mercato Amara Lakhous Rino Bianchi Carola Susani Roberto Carvelli Isabella Perretti Rosa Jijon Davide Orecchio Antonella Lattanzi Simone Giusti Simone Siliani Alberto Prunetti Chiara Mezzalama Elisabetta Mastrocola Teresa Ciabatti Andrea Tarabbia Antonella Anedda Elisabetta Bucciarelli Francesco Fiorentino Paola Capriolo Paolo Morelli Simona Vinci Giorgio Vasta Orsola Puecher Antonio Scurati Vins Gallico Daniele Petruccioli Enrico Macioci Maria Grazia Calandrone Eraldo Affinati Elena Pirazzoli Leonardo Palmisano Emiliano Sbaraglia Maura Gancitano Marco Mancassola Rosella Postorino Alessandra Sarchi Carlo Lucarelli Giorgio Pecorin Gianni Biondillo Ornella Tajani Mariasole Ariot Giorgio Fontana Girolamo Grammatico Francesca Ceci Brunella Toscani Tommaso Giartosio Attilio Scarpellini Simone Pieranni Elisabetta Liguori Giuliano Santoro Orofino di Giacomelli Maria Grazia Porcelli Giovanni Contini Federico Faloppa Federico Bertoni Flaminia Bartolini Dario Miccoli Emanuela Trevisan Semi Alessandro Mari Tommaso Pincio Laura Silvia Battaglia Anna Maria Crispino Andrea Bajani Renata Morresi Francesca Fiorletta Federica Manzon Angiola Codacci Pisanelli Alessandro Chiappanuvoli Società italiana delle Storiche Benedetta Tobagi Giuseppe Genna Fabio Geda Daniele Giglioli Angelo Ferracuti Alessandro Bertante Riccardo Chiaberge
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Ragusa, licenziato per 5 euro impiegato di 30 anni si toglie la vita (Alessandra Carnaroli n. a Fano, PU il 13/4/1979) Ragusa, licenziato per 5 euro impiegato di 30 anni si toglie la vita L'uomo si è impiccato dopo aver perso il posto. C’aveva un figlio piccolo si è messo una corda al collo si è messo la testa in quel posto nel cappio dove ci entra giusto il collo e poi si strozza dicono che aveva rubato cinque euro aveva incassato cinque buoni da un euro Cinque buoni da un euro alla cassa del supermercato dove lavorava l’hanno licenziato per cinque buoni da un euro si è messo in testa di morire si vergognava troppo la moglie lo ha cercato cerca e cerca era nella casa al mare ma non c’aveva il costume non c’aveva l’asciugamano cosa ci sei venuto a fare amore mio senza il costume a fare il bagno no a prendere il sole no sei venuto a morire sotto il tetto per cinque buoni da un euro mi lasci sul pavimento col tacco lucido quasi nuovo Mi lasci con un figlio piccolo senza secchiello non lo sapevo che eri venuto qui con la corda se no portavo il secchiello Ti vergognavi molto Se tu c’hai trent’anni io madonna ce ne ho ventotto e ho lasciato il gas aperto il bambino dal nonno che deve pagarci l’affitto da quando hai perso il posto ma tu lo sai che ti amo lo stesso ti stiro i calzetti per farli morbidi ti aspetto se è notte e fai la chiusura ti aspetto anche se non chiudi più niente perdi l’acqua Dicono che hai scritto un biglietto con la grafia incerta ma tu per me scrivevi benissimo c’avevi la licenza di terza dicono che non toccavi neanche ma se eri in mare vivevi lo stesso perché eri bravo a nuotare nuotavi bene non era come la grafia che invece era incerta hai scritto a mia moglie per cinque buoni da un euro
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doppia intervista su 'lay0ut magazine'
doppia intervista su ‘lay0ut magazine’
https://www.layoutmagazine.it/snuff-box-poesia-impegno-interviste-carnaroli-giovenale/ intervista ad Alessandra Carnaroli e Marco Giovenale https://www.layoutmagazine.it/snuff-box-poesia-impegno-interviste-carnaroli-giovenale/ grazie a Lay0ut, a Massimo Palma e a Sara Sermini Gesto. Prendere la parola, dare voce, togliere la parola, restituire il silenzio. C’è un gesto, tra questi, che ti…
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#Alessandra Carnaroli#ascolto#disegni#intervista#interviste#kitsch#Lay0ut#Lay0ut Magazine#Marco Giovenale#Massimo Palma#neocontenutismo#poesia#poesie:#PoEtica#presa di parola#prosa#Sara Sermini#scritture di ricerca#Voci
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Cartoline estive
Io e te che affrontiamo il mondo
mano nella mano sopra un aeroplano
Da così in alto i giubbotti arancioni
dei naufraghi sembrano bottoni
Il mare come quei bambini piccoli
Che mettono tutto in bocca
Quando non guardi
Li inghiotte
Alessandra Carnaroli
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ANCONA – Domani venerdì 5 luglio- quinta giornata del Festival La Punta della lingua- presso l’Hotel Emilia di Portonovo protagoniste le autrici italiane contemporanee con tre incontri dedicati alla poesia al femminile: Matrilineare, un affresco della poesia italiana al femminile dei giorni nostri; Per Le Marche della poesia, il viaggio nel disagio psichico con l’anconetana Sarah di Piero (esordio editoriale di Nie Wiem con il patrocinio del movimento basagliano Le Parole Ritrovate) e la voce radicale dell’autrice fanese Alessandra Carnaroli. La sera tre giovani poeti improvvisatori e stornellatori, Rustici, Ganugi e De Acutis, ridaranno vita all’antica forma di improvvisazione in versi dell’ottava rima con “Rimando a domani” Improvvisazioni di disfide in ottava rima e altre peripezie rimate
Si inizia alle ore 18.00 con Matrilineare. Madri e figlie nella poesia italiana dagli anni Sessanta a oggi. Dopo aver curato antologie dedicate al corpo delle donne e alla poesia femminile d’ambito anglosassone, Fiorenza Mormile, Loredana Magazzeni, Anna Maria Robustelli e Brenda Porster hanno raccolto una settantina di testi di autrici italiane contemporanee (da Anna Maria Ortese a Dina Basso) che si interrogano sul rapporto madre-figlia, componendo allo stesso tempo un affresco della poesia italiana al femminile dei giorni nostri. Con Fiorenza Mormile, Anna Maria Robustelli, Maria Pia Quintavalla, Alessandra Racca, Anna Elisa De Gregorio e Alessandra Carnaroli. Presenta Leila Falà
Con il patrocinio del Consiglio Regione Marche Commissione Pari Opportunità. Alle ore 19.00 per Le Marche della poesia, l’anconetana Sarah di Piero presenta Reparto da qui (Argolibri, 2019). Nel suo viaggio dall’inferno del disagio psichico al purgatorio chimico, in cerca di un paradiso perduto, Sarah Di Piero ha raccolto, tra sogno e veglia, i frammenti della sua esperienza, vissuta dentro i reparti psichiatrici ma anche fuori, nel mondo esterno.
Reparto da qui, prima opera di Argolibri, è un invito a non arrendersi e a servirsi della parola per dire ciò che si agita dentro e fuori di noi. Presenta Valerio Cuccaroni. Intervengono: Tiziana Tommasi, movimento Le parole ritrovate. Giampaolo Milzi , direttore mensile di resistenza giovanile Urlo, Edelvais Cesaretti, Associazione familiari La rondine. Con il patrocinio del movimento basagliano Le Parole Ritrovate.
Dopo la cena al chiosco dell’Hotel, (ore 20, senza prenotazione), alle ore 21.30 Alessandra Carnaroli presenta Sespersa (Vydia, 2018). Voce radicale, capace di penetrare nelle viscere di corpi martoriati dal femminicidio, dalla pazzia o dall’aborto, Alessandra Carnaroli usa la poesia come un mezzo di espressione e di denuncia. I frammenti di una storia di esclusione ma anche di una ricomposizione, inedita nell’opera dell’autrice fanese, si dispongono lungo le pagine del libro, che acquista la valenza di poema. Presenta Cristina Babino.
Con il patrocinio del Consiglio Regione Marche Commissione Pari Opportunità. Alle ore 22.00 il pubblico del festival assisterà alle Improvvisazioni di disfide in ottava rima e altre peripezie rimate “Rimando a domani”. Tre giovani poeti improvvisatori e stornellatori, Enrico Rustici, Fabrizio Ganugi e Donato de Acutis, ridaranno vita all’antica forma di improvvisazione in versi dell’ottava rima.
Erede delle tenzoni medievali e ancora praticata in Toscana e in alcune zone del Lazio, consiste nell’imbastire dei veri e propri duelli a suon di endecasillabi rimati su tematiche, più o meno eleganti, proposte dal pubblico. Una tradizione orale che vede tra i suoi cultori artisti come Francesco Guccini, Roberto Benigni e David Riondino.
Il programma completo del Festival: https://www.lapuntadellalingua.it/programma-2019/ Tutti gli autori: https://www.lapuntadellalingua.it/2019-autori/
Il festival della poesia totale La Punta della Lingua, co-organizzata dall’associazione di promozione sociale Nie Wiem e dal Comune di Ancona, con il contributo di La Mole, main sponsor Coop Alleanza 3.0, con il sostegno della Regione Marche Por Fesr 2014-2020 8.1 Imprese creative “Marche della Poesia” e altri 40 partner, con oltre 50 autori italiani e stranieri, per 30 appuntamenti, in riva al mare di Portonovo e nei meravigliosi monumenti di Ancona, con possibilità di visite agevolate nella Recanati di Giacomo Leopardi e nel borgo medioevale di Offagna.
Per gli amici e le amiche del festival che sceglieranno di passare una vacanza poetica in uno dei luoghi delle “Marche della Poesia” durante la settimana del festival sono previsti sconti e agevolazioni comunicati nel sito www.lapuntadellalingua.it.
La Punta della Lingua è parte integrante del progetto “Marche della Poesia”, realizzato da Nie Wiem con il contributo della Regione Marche POR FESR 2014-2020 8.1 Imprese creative le Marche della Poesia. Grazie alla vittoria di questo bando Nie Wiem ha sviluppato il pacchetto turistico delle Escursioni poetiche ed è diventata una casa editrice con il marchio editoriale Argolibri (vincitore del bando per l’Editoria della Regione Marche 2018).
Nel mese di giugno Nie Wiem presenterà online il suo primo short business poetry film, co-finanziato con i fondi europei per lo sviluppo per promuovere le eccellenze dell’offerta turistica del territorio. Il progetto Marche della Poesia si chiuderà in autunno con un appuntamento speciale dedicato alla Videopoesia.
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Gioielli Rubati 195: Antonio del Camino Gil - Felice Serino - Maria Natalia Iiriti - Isabel De Santis - Alessandra Carnaroli - Indicibile - Lucia Triolo - Chand.
Gioielli Rubati 195: Antonio del Camino Gil – Felice Serino – Maria Natalia Iiriti – Isabel De Santis – Alessandra Carnaroli – Indicibile – Lucia Triolo – Chand.
Dal bianco al nero solo un battito di ciglia. Così sottile la distanza che nega la luce dei concetti. . di Antonio Del Camino Gil, qui: https://www.facebook.com/antonio.delcaminogil . * . Dei miei detrattori . (Diocleziano, uno dei più odiati della storia) . lasciai alla terra il corpo-zavorra da cui forse con sollievo mi trassi se sia ala d’angelo a coprirmi il disonore -si dirà- ora che s’una…
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Come appunti di viaggio (“Femminile plurale”)
Come appunti di viaggio (“Femminile plurale”)
(Annotazioni a margine della lettura di “Femminile plurale – Le donne scrivono le Marche” , in occasione della presentazione a Jesi, sabato 15 novembre alle ore 17, presso la Galleria degli stucchi di Palazzo Pianetti, sede della Pinacoteca civica di Jesi). Ho letto il libro, a cura di Cristina Babino, Vydia editore, 2014, con grande piacere, vivendo una duplice emozione. Da un lato la riscoperta…
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