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"Il tatto estremo dell'esistere": Martina Luce Piermarini presenta Enrica Loggi. Sabato 10 novembre a Macerata l'appuntamento con la poesia
“Il tatto estremo dell’esistere”: Martina Luce Piermarini presenta Enrica Loggi. Sabato 10 novembre a Macerata l’appuntamento con la poesia
Venerdì 10 novembre 2017 alle ore 17 presso la prestigiosa Sala Castiglioni della Biblioteca Comunale “Mozzi-Borgetti” di Macerata si terrà un incontro con la poetessa Martina Luce Piermarini. L’apertura dell’evento sarà gestita dallo scrittore Massimo Consorti, Direttore della rivista di letteratura contemporanea “UT” a cui seguirà anche la partecipazione del poeta e critico letterario…
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#Alessandro Moscè#Enrica Loggi#Guido Garufi#incontro#Macerata#Marche#Martina Luce Piermarini#Mozzi Borgetti#poesia#poetica
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RIPATRANSONE – Sabato 3 Agosto alle ore 19 il Teatro Mercantini, nel pieno centro storico di uno dei luoghi più magici delle Marche, realizzato nel 1824 e chiuso dopo le scosse di terremoto del 2016, riapre finalmente il suo sipario e lo fa dedicando il suo primo appuntamento con il pubblico all’Arte Contemporanea.
Merito della volontà di apertura alla cultura e alla celebrazione dell’arte in tutte le sue forme della giunta comunale nella persona del sindaco Alessandro Lucciarini.
“La ricerca e la sperimentazione di Andrea Capecci nascono – afferma la curatrice della mostra Serena Scolaro – dal ritrovamento di alcuni rotoli di lino grezzo appartenenti alla vita quotidiana del passato della sua famiglia. Egli decide così di recuperare queste stoffe, tingerle e realizzare 9 camicie ottenendo qualcosa che, in questo modo, diventa ponte tra quelle che sono le sue origini e ciò che oggi ha a che fare con il suo lavoro e il suo legame con il “giornoxgiorno”.
Nonostante il risultato finale sia una sorpresa persino per lo stesso artista, la realizzazione dell’opera in sé è lunga ed elaborata e si districa tra passaggi in lavanderie industriali e carta modelli sotto la supervisione di sarti per poi finire a terra ed essere impressa dalle tracce di colore del Capecci. Il concept di questa performance, che poi si trasformerà in naturale esposizione, consta nell’associazione di 9 poeti, con la loro produzione letteraria incentrata ognuna su una delle 9 camicie protagoniste di questa mostra, all’opera dell’artista.
Il teatro di Ripatransone “Luigi Mercantini” splendido scenario riapre, dopo anni di ristrutturazioni, il suo sipario e vedrà sul palco, ma anche tra il pubblico, le “figure vestite” del Capecci.
Un vero e proprio spettacolo con la lettura delle 9 poesie dedicate alle 9 camicie indossate dalle strutture studiate e realizzate ad hoc sempre da Andrea, questa volta in veste di art designer, e che diventano espressione dell’individualismo umano deviato dallo scontro/incontro tra rapporti interpersonali ed istinto, ricostruendo ciò che rappresenta lo standard della vita comune nel suo essere unica ed inimitabile seppur soggetta a quella che è una destrutturazione collettiva… ormai quasi inevitabile.
Una sorta di frustrazione fraintesa e interpretata come spavalderia e delirio di onnipotenza che spesso vengono attribuiti a coloro che cercano, e poco spesso trovano, nell’Arte, una risposta.
Queste camicie non hanno identità eppure rispecchiano la volontà dell’uomo di “esser visto per quello che si è” … un involucro teso all’infinito e cioè vuoto, perché solo ciò che è vuoto può essere riempito dal nuovo, dal non terreno, dall’inaspettato. Così come le strutture in ferro che indossano questo indumento, non hanno nome, né orientamento sessuale, religioso o politico, possono e forse devono allora avere valenza sociale. Lo sconosciuto ed anche l’innominabile, ciò che desideriamo e al contempo quel che temiamo.
Cosa si cela dietro una camicia? L’appartenenza. La traccia del mio passaggio, l’odore lasciato dal mio sudore mentre… vivo, il colore dei miei pensieri impresso sulla stoffa, indelebile come le rughe che segnano i miei occhi mentre riconosco l’esistenza per quella che è… una raccolta disordinata di momenti straordinari.”
L’esposizione, che continuerà fino al 17 Agosto, è promossa dall’Associazione Culturale “Arte per le Marche” attiva nella valorizzazione e condivisione della cultura in Italia ma non solo e, patrocinata dal Comune di Ripatransone
Un doveroso ringraziamento ai magnifici poeti: Anonimo, Luca Brandetti, Antonio Lera, Enrica Loggi, Mari Rita Massetti, Matilde Menicozzi, Gianni Neroni, Antonella Ventura. Quest’ultima oltre ad essere Presidente di “Arte per le Marche” è anche voce della performance realizzata con la partecipazione della ballerina Veronica Vagnoni, protagonista di una video installazione.
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San Benedetto, memorial dedicato a Mario Ulissi: un uomo ed il suo canto
San Benedetto, memorial dedicato a Mario Ulissi: un uomo ed il suo canto
La sala della poesia del Palazzo “Bice Piacentini” di San Benedetto del Tronto ospiterà, sabato 12 maggio, a partire dalle 17, un memorial interamente dedicato al poeta sambenedettese Mario Ulissi.
L’omaggio, organizzato grazie al contributo dell’amministrazione comunale, prevede, oltre alla declamazione ed il commento di una scelta di liriche dell’Ulissi, a cura delle poetesse Enrica Loggi e…
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Nella Casa della Poesia di San Benedetto la presentazione dell'antologia "Adriatico"
Nella Casa della Poesia di San Benedetto la presentazione dell’antologia “Adriatico”
Nuova tappa del progetto umanitario della Ass. Euterpe di Jesi
Presso la Sala della Poesia di Palazzo Bice Piacentini di San Benedetto del Tronto (Via del Consolato 14) sabato 17 febbraio si terrà la presentazione della antologia “Adriatico: emozioni tra parole d’onde e sentimenti” curata da Stefano Vignaroli, Lorenzo Spurio e Bogdana Trivak e promossa dalla Associazione Culturale Euterpe di Jesi…
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#Adriatico#beneficenza#Bice Piacentini#cultura#donazione#Enrica Loggi#Euterpe#incontro#IOM#Jesi#letteratura#mare#Mario Rivosecchi#narrativa#poesia#racconto#San Benedetto del Tronto
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SAN BENEDETTO – La Omnibus Omnes è giunta quest’anno alla V° edizione della importante celebrazione delle Giornate Mondiali ONU degli Oceani e dei Lavoratori Marittimi. Il clou dell’evento, dedicato alle scuole, si svolgerà il 28 giugno 2019, dalle ore 16.30 in poi, presso la Sala Consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto.
Per l’occasione saranno premiati, alla presenza del dott. Graziosi della Unric Italia, gli studenti di Scuole Elementari e Scuole Medie di San Benedetto del Tronto, Alba Adriatica, Martinsicuro, Grottammare e Cupra Marittima, per il concorso di disegno “Viviamo il Mare”, per il concorso fotografico “Fotografiamo il Mare”, e per la Borsa di Studio Omnibus per Figli di Lavoratori Marittimi.
Prima del 28 giugno però, vi sarà, presso lo chalet Kontiki del Lungomare di San Benedetto, l’evento “Arte in spiaggia”, il 22 giugno alle ore 18.00, dedicato alla Giornata Mondiale degli Oceani e alla salvaguardia del Mare, sempre a cura della Omnibus Omnes.
Si terrà una “Poetry Slam”, una competizione di poesia con oggetto il mare, in collaborazione col Caffè Letterario Novecento, diretto dalla poetessa Patricia Vena. Per partecipare, basta scrivere a [email protected] o presentarsi direttamente sul posto il 22 giugno con la propria poesia per registrarsi. La partecipazione è gratuita.
La miglior poesia sarà premiata con una targa durante la cerimonia del 28 giugno presso la Sala Consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto. Durante l’evento, il maestro Maxs Felinfer, artista di origini argentine, curerà una Slam Painting dove chiunque potrà esprimere con i pennelli sulla tela bianca il proprio modo di vedere il mare.
L’evento “Arte in Spiaggia”, dopo la introduzione della presidente Omnibus Raffaella Milandri, sarà condotto da Giampietro De Angelis e vedrà l’intervento della poetessa Enrica Loggi.
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di Stefania Mezzina
SAN BENEDETTO – Domenica 7 aprile la rassegna letteraria e musicale In Art ospiterà il Premio “Note di rinascenza”. Avvio alle ore 17.30, al Medoc di San Benedetto del Tronto, per la premiazione, e a partire dalle ore 18,45 sarà Roberto Kunstler l’ospite d’eccezione del decimo incontro della terza edizione della rassegna, organizzata dall’Associazione culturale Rinascenza con la direzione artistica di Annalisa Frontalini, il patrocinio e il sostegno del Comune di San Benedetto e della Regione Marche e il supporto del portale Gate-Away.com, sponsor della rassegna.
La cerimonia di premiazione del I Premio di poesia “Note di rinascenza”, organizzato dalla Di Felice Edizioni e dalla Rinascenza, sarà presentata da Gianluca Marinangeli. Enrica Loggi ha vinto il premio nella Sezione poesia verso libero, seguita da Silvia Elena Di Donato e da Giuseppe Guidolin. Menzioni d’onore per Pietro Catalano, Elisabetta Freddi, Anna Maria Deodato, Carlo Giacobbi.
Nella Sezione poesia a tema il primo classificato è Mario De Fanis; menzioni d’onore per Joseph Barnato, Maria Concetta Selva, Chiara Loria, Margherita Pizzeghello, Giuseppe Guidolin, Maria Michela Punzi. A Luigi Di Nicolantonio va il premio della giuria, composta dall’autore e cantautore Roberto Kunstler, Giovanna Albi, critico letterario e scrittrice, Anacleta Camaioni, scrittrice e Annalisa Frontalini, presidente dell’associazione Rinascenza.
Durante il suo intervento, dialogando con il giornalista Massimo Ricciuti, Roberto Kunstler presenterà in anteprima nazionale il suo libro “Cantiere. Cinquanta canzoni, poesie e altri versi” quarto volume della collana Note di Rinascenza, edito dalla Di Felice Edizioni.
Il nuovo libro di Kunstler è una raccolta di testi, il cui titolo rimanda al costante lavoro di costruzione, composta da due sezioni: nella prima, sono raccolte le canzoni più significative dei suoi album e di quelli di Sergio Cammariere, nella seconda sono contenute poesie tratte da una vasta produzione, in gran parte ancora inedita. Dopo cena, intorno alle ore 22, il pubblico di In Art potrà ascoltare Kunstler in concerto (info e prenotazioni 0735 780869).
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di Stefania Mezzina
MONTEPRANDONE – E’ culminato con l’avvio della mostra, inaugurata nella Sala Consiliare, nel centro storico di Monteprandone, Italian VernaDoc: un progetto nell’ambito dell’omonima campagna di ricerca internazionale, promossa in collaborazione con il Comune di Monteprandone dai docenti Salvatore Santuccio e Enrica Pieragostini della SAAD Unicam di Camerino, Scuola di Ateneo Architettura e Design “Eduardo Vittoria”, sviluppato in quindici giorni, che ha unito 16 giovani studiosi, giunti dalla Thailandia, Iran, Finlandia, Irlanda, Ucraina, Butan, Malesia e Cina e 30 studenti del territorio.
Fino al 17 febbraio potrà essere visitata tutti i giorni, dalle ore 15 alle 19, la mostra, frutto del lavoro teso ad approfondire le architetture del vecchio incasato e le ville di pregio presenti sul territorio, tra cui Villa Palestini e Villa Nicolai.
Ne ha parlato, Enrica Pieragostini, docente dell’Università di Camerino: <<E’ un importante lavoro fatto sul centro storico di Monteprandone, che ha visto l’impegno della cittadinanza e dell’amministrazione. E’ un orgoglio per la nostra università, per la scuola di architettura, portare studenti di alto livello e aver vissuto un momento di riflessione per la tutela e valorizzazione del patrimonio storico. La ricerca proseguirà con l’approfondimento delle ville e di altri monumenti, attraverso il modello 3d>>.
<< Ho spiegato ai ragazzi che esiste “un’Italia senza Michelangelo”, cioè che esistono capolavori di altissima qualità, che vanno tutelati e valorizzati. I loro disegni sono l’esempio che può esistere questa qualità. Come scuola di architettura noi stiamo cercano di ampliare le iniziative verso l’internazionalizzazione, perchè vuol dire abituare le generazioni a non avere paura degli altri. Gli studenti hanno lavorato fianco a fianco, appunto, senza aver timore alcuno>>, ha detto nel suo intervento il professor Salvatore Santuccio.
<<Riportare gli scorci del centro storico completamente a mano, con penna e china – secondo il vicesindaco di Monteprandone, Sergio Loggi – ha un’importanza artistico-architettonica elevata. Ogni anno l’amministrazione fa investimenti sul centro storico e questo è un investimento sul patrimonio artistico che non ha nulla da invidiare ad altri centri storici del Piceno. Questo progetto ha portato a un incremento anche dal punto di vista turistico: i ragazzi, infatti hanno pubblicato post sui social, in merito al loro lavoro, facendo conoscere Monteprandone al mondo>>.
Nel suo intervento il sindaco Stefano Stracci ha ringraziato le persone che a vario titolo hanno reso possibile l’iniziativa: i proprietari del Residence Borgo Da Mare e il B&B Palazzo Mestichelli, che hanno ospitato gli studenti, la società Vivenda, che nel periodo di permanenza degli studiosi li ha riforniti di prodotti tipici del territorio, facendo loro scoprire la cucina italiana, e i proprietari delle abitazioni che hanno permesso loro i rilievi di esterni ed interni.
<<Saranno raccolti in una pubblicazione e riutilizzati per operazioni grafiche, nell’ambito dello sviluppo del turismo. – ha detto – inoltre, queste opere saranno utilizzate come archivio della memoria per le future generazioni. Questo lavoro è utile anche per recuperare ciò che è stato deteriorato nel tempo e sarà sicuramente il punto di partenza per ulteriori interventi di recupero dell’abitato del centro storico. In particolare, Palazzo Ceroni e l’ex convento delle suore potranno essere ristrutturati proprio partendo dal lavoro di questi ragazzi. Recuperare le dimensioni, le proporzioni, i materiali vuol dire un restauro coerente con l’impianto urbanistico generale. Inoltre – ha concluso il primo cittadino – vedere tanti giovani portatori di freschezza e gioia è stato un momento di grande emozione e compartecipazione emotiva, anche da parte degli abitanti anziani che li hanno accolti come nipoti nelle loro abitazioni. E’ stato un momento di scambio tra culture e generazioni e sicuramente un ricordo da portare nel cuore>>.
La consegna degli attestati ha concluso la presentazione-inaugurazione della mostra, assolutamente da visitare per ammirare il lavoro degli studiosi, e anche degli studenti del territorio. I disegni originali saranno custoditi, insieme a quelli degli ulteriori campus internazionali VernaDoc, alla sede centrale, ad Helsinki, dove è situato un archivio. Prossima tappa di VernaDoc nel mese di marzo, in Iran.
sdr
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SAN BENEDETTO – La sala della poesia del Palazzo “Bice Piacentini” di San Benedetto del Tronto ospiterà, sabato 12 maggio, a partire dalle 17 (ingresso libero), un memorial interamente dedicato al poeta sambenedettese Mario Ulissi. L’omaggio, organizzato grazie al contributo dell’amministrazione comunale, prevede, oltre alla declamazione ed il commento di una scelta di liriche dell’Ulissi, a cura delle poetesse Enrica Loggi e Isabella Franchellucci, anche una serie di testimonianze e un approfondimento critico di Giovanni Vagnarelli.
I contributi previsti all’interno della giornata commemorativa saranno inframezzati dalle performance musicali dell’amico e solidale di Ulissi, Ricky Di Marte. Ampio spazio verrà riservato, inoltre, agli interventi ed i ricordi del pubblico (in parte amici, conoscenti e congiunti del compianto poeta) i quali, nelle intenzioni degli organizzatori, lontano da toni enfatici, lasceranno emergere la figura dell’uomo e dello scrittore.
Mario Ulissi è deceduto venerdì 7 ottobre 2016, all’età di 68 anni, dopo una lunga malattia. Veniva da una famiglia in vista di San Benedetto e, per tutta la sua vita, ha coltivato l’amore e la dedizione per la poesia. Dopo l’esordio nel 1992 con I filamenti dell’amore (1992), Maroni editore, ha pubblicato le raccolte Per chiamare qualcuno (1994), Incantamenti (1998), Il Cavaliere dipinto (2004), edizioni Stamperia dell’Arancio, completato dai testi di Emilio Diletti e Maria Elisa Redaelli-Luzi, con illustrazioni di Nazareno Luciani, La stagione del melo (2010) (Maroni).
Di lui ha detto lo studioso Giovanni Vagnarelli, in uno struggente ritratto che verrà riproposto durante l’incontro e che tratteggia bene il suo profilo: «Come la maggior parte dell’umanità che esprime la sua sensazione attraverso la parola poetica, la propria esperienza di vita improntata sulla vicinanza di persone e tematiche care, così nella poesia di Mario Ulissi si evocano – anche per vie traverse – le due sue sofferte fonti di ispirazione: la fede e la solitudine. Ed entrambe non sono relegate alla sua sola poesia, ma fungono da compagne ineguagliabili di scelte di vita».
Quando l’esistenza e la vita si fondono così profondamente, come è successo per Ulissi, ogni manifestazione del cuore diventa, nel silenzio e nel nascondimento che gli furono propri, motivo di ispirazione ed immagine di una speranza che dalla pagina si trasmette immediatamente alla prontezza del gesto umano.
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SAN BENEDETTO – Presso la Sala della Poesia di Palazzo Bice Piacentini di San Benedetto del Tronto (Via del Consolato 14) sabato 17 febbraio si terrà la presentazione della antologia “Adriatico: emozioni tra parole d’onde e sentimenti” curata da Stefano Vignaroli, Lorenzo Spurio e Bogdana Trivak e promossa dalla Associazione Culturale Euterpe di Jesi (AN) con la finalità di sostenere l’Istituto Oncologico Marchigiano.
Nel volume trovano posto circa duecento testi di autori italiani e stranieri che hanno deciso di aderire all’iniziativa tutta imperniata sul tema cardine del mar Adriatico, mare che fa da sponda tra le due coste, quella Italiana e quella Balcanica. Significativa la presenza di opere di intellettuali stranieri tra cui Borce Panov (Macedonia), Bozidar Stanisic (Bosnia), Irma Kurti (Albania), Sotirios Pastakas (Grecia) e numerosi altri. Nel libro anche i preziosi contributi di Davide Argnani (poeta, scrittore e direttore della rivista “L’Ortica” di Forlì), Valtero Curzi (poeta e filosofo di Senigallia) e Mardena Kelmendi (poetessa albanese da anni attiva nel sociale a Trieste).
Dopo le due presentazioni che hanno avuto luogo nel mese di dicembre a Jesi e Senigallia e che hanno consentito alla Associazione organizzatrice di provvedere a una prima donazione all’ente benefico pari a 1.000€ continuano le iniziative promosse per la divulgazione e la promozione di quest’opera che vanta il patrocinio morale di numerosi comuni, province italiane ed estere nonché dell’Ambasciata della Repubblica di Albania in Italia.
L’Istituto Oncologico Marchigiano – a cui sono diretti i ricavi derivanti dalle donazioni di questo progetto – è nato nel 1996 con lo scopo di assistere gratuitamente a domicilio i pazienti oncologici e le loro famiglie in un momento di ampia difficoltà, soprattutto a livello psicologico. Grazie a un équipe specializzata fornisce assistenza 24 ore su 24. A completamento dell’assistenza prettamente medica offre un appoggio umano di gruppo per mezzo di volontari che vengono formati e istruiti per tale scopo.
La Associazione Culturale Euterpe, dopo la precedente raccolta antologica “L’amore al tempo dell’integrazione” (2016) sempre a sostegno dello IOM ha deciso di seguire la stessa strada anche per questa nuova antologia riconoscendo l’ampio e capillare lavoro medico-sociale che lo IOM Jesi e Vallesina (Presidente: dott.ssa Maria Luisa Quaglieri) fa brillantemente e con alta coscienza da anni.
Nel volume vari i poeti e scrittori marchigiani inseriti tra cui Elvio Angeletti (Senigallia), Loretta Emiri (Fermo), Marco Squarcia (Amandola), Oscar Sartarelli (Jesi), Sabrina Galli (San Benedetto), Elvio Grilli (Fano), Leila Falà (Ancona), Gabriele Andreani (Pesaro), Daniela Gregorini (Fano), Gianni Palazzesi (Appignano), Jessica Vesprini (Civitanova M.), Luciana Salvucci (Colmurano), Marcello Signorini (Senigallia), Michele Veschi (Senigallia), Michela Tombi (Pesaro), Piero Talevi (Colli al Metauro), Cristiano Dellabella (Cupramontana), Marinella Cimarelli (Jesi) e tanti altri.
Il nuovo evento, a San Benedetto del Tronto, vedrà l’apertura con i saluti e i ringraziamenti da parte di Lorenzo Spurio (Presidente Ass. Euterpe) e seguirà con gli interventi di Stefano Vignaroli (uno dei curatori) nonché le letture delle opere degli autori presenti che saranno effettuati dalla lettrice Patrizia Giardini e Marcello Moscoloni. Ad impreziosire l’evento culturale sarà un’overture poetica della poetessa sambenedettese Enrica Loggi che, in apertura, delizierà il pubblico con alcune sue composizioni sul mare.
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di Alceo Lucidi
SAN BENEDETO – Sessanta come i suoi numeri. Sessanta come le sue variopinte copertine cartonate sotto forma di plaquette (retaggio della mitica Scuola del Libro di Urbino). Sabato 2 dicembre, alle ore 17:00, presso l’auditorium “Tebaldini” di San Benedetto, si festeggiano i dieci anni della rivista di fatti cultuali “UT”, nata nel 2007 per opera di tre affiatati amici che, sulla base di sostanzialmente di una scommessa, hanno dato corpo ed anima ad un periodico capace di ospitare nel tempo, non solo grandi voci del panorama artistico e letterario nazionale (Maria Lenti, Umberto Piersanti, Ascanio Celestini, Enrica Loggi tra gli altri), ma anche interessantissimi giovani che, proprio grazie alla rivista, hanno mosso i primi passi nell’editoria. I tre compagni di viaggio si chiamano: Massimo Consorti (apprezzato giornalista e direttore), Francesco Del Zompo (l’infaticabile art director) e Piergiorgio Camaioni (l’elzevirista).
Quale migliore occasione di un compleanno, allora, per tirare fuori la torta che, per un incontro culturale, si chiama libro (o meglio il Libro): l’antologia dei primi dieci anni nello stile di “UT”?
«Sarà una festa – commenta Massimo Consorti – perché dieci anni di lavori a tema devono esserlo per forza. Ricorderemo, nello stesso luogo dove l’avvenuta uttiana è iniziata nel 2007, l’Auditorium Comunale di San Benedetto del Tronto, chi ha collaborato e continua a collaborare con noi: gli artisti, i poeti, i giornalisti, i saggisti, i critici, i vignettisti, i fotografi. Sarà l’occasione per ricordare dove siamo partiti ma anche il momento che chiarirà il nostro irrefrenabile andare».
Un’antologia come momento di riflessione e punto di partenza verso nuovi traguardi, sempre più ambiziosi, che la “UT” si dà come organo di diffusione culturale libero, apolitico, che ha sempre accolto le voci più diverse, mescolandone ed esaltandone le specificità, attenta unicamente alla qualità intrinseca dell’opera.
Per chi lo desiderasse i volumi sono disponibili per la vendita al costo di 19 euro presso l’Auditorium sabato oppure prenotabili all’indirizzo mail: [email protected]
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MACERATA – “Il tatto estremo dell’esistere” è il titolo dell’incontro con la poetessa marchigiana Enrica Loggi previsto per venerdì 10 novembre, alle ore 17, nella Sala Castiglioni della Biblioteca comunale Mozzi_Borgetti, organizzato in occasione della sua ultima pubblicazione “poesienrica loggi” edito nella collana “I quaderni di Ut”.
L’incontro, ricco di letture, sarà incentrato sul percorso poetico e sulla poesia vissuta come slancio inesauribile ed estremo di una scrittura che vuole essere non tanto pura ricerca estetica quanto piuttosto fonte di riscatto, testimonianza. Sarà un dialogo dell’artista sambenedettese e un’altra autrice, Martina Piermarini, in cui un poeta chiede all’altro il senso di una scrittura che da ferita, fisica, collettiva, si è fatta dono, destinazione, viaggio. Il lavoro poetico di Enrica Loggi è questo venire a patti con l’implacabile specchio dell’essere, per condurci, attraverso il risvolto magico della “Cura” e della bellezza, dentro quel giardino perduto che dà nuova significazione alla parola come alla vita.
Nel corso della serata, che verrà introdotta dal direttore della rivista UT Massimo Consorti, si alterneranno letture poetiche, musiche al flauto eseguite da Costanza Marchiani, colloqui ed è previsto un intervento del professor Guido Garufi.
Foto tratta da ancoraonline.it
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di ALCEO LUCIDI
SAN BENEDETTO – Grande festa al Teatro Concordia per i trent’anni di attività dell’associazione teatrale “Re Nudo”, una delle realtà culturali più longeve di San Benedetto. Guidata dall’attore Piergiorgio Cinì, il percorso della compagnia si lega profondamente a quel fenomeno di rinnovamento del teatro italiano, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, meglio noto come movimento dei “Teatri Invisibili”.
Non solo il “Re Nudo” ne è stato uno dei più vitali ed emblematici interpreti, nelle sue più diverse ed erratiche manifestazioni, ma – come giustamente affermato dal prof. Pierfrancesco Giannangeli, docente di Storia del Teatro all’Accademia delle Belle Arti di Bologna – ha funto da provvidenziale catalizzatore, a partire dal 1993, per l’organizzazione delle rassegne nazionali di organismi indipendenti, sorta di laboratori in cui è maturata una riflessione sullo statuto stesso del teatro, che, di anno in anno, hanno avuto proprio a San Benedetto il loro punto di osservazione privilegiato.
A partire dall’atto fondativo del movimento, in occasione della conferenza di Rovigo, quello dei “Teatri Invisibili”, in effetti, è stato il punto di riferimento fondamentale per quanti credevano in una drammaturgia alternativa, neo-avanguardista, sperimentale, popolare e di strada, lontana dalle logiche della distribuzione standardizzata. Una fondamentale rivoluzione, capace di impattare sulla storia del teatro, e portata nei luoghi più impensati ed anticonvenzionali (bar, piazze, autobus, centri commerciali), aperta, per di più, alla libera discussione con il pubblico (spesso ignaro) su temi di interesse sociale senza più barriere, che ha avuto grazie al gruppo sambenedettese, sin dalla nascita nel 1987, uno dei suoi maggiori fulcri.
Ora quegli stessi attori della prima hanno rievocato, nel corso della prima parte della serata celebrativa, alcuni sferzanti sketches di quel benefico esordio, mentre la coreografa Paola Chiama, anch’essa storica collaboratrice della compagnia, ha fatto vibrare sulla scena le parole del dramma senza confini e senza nomi – di cui tutto l’Occidente porta enormi responsabilità – delle migrazioni nel Mediterraneo.
A seguire, nella seconda parte del programma, le performance del cantattore Pierluigi Tortora da Caserta, del fisarmonicista Sergio Capoferri e dell’istrionica e debordante poetessa Enrica Loggi che, con i suoi due componimenti in dialetto sanbenedettese sul brodetto e sulle liberazione di San Benedetto dopo la guerra da parte degli americani, ha letteralmente mandato tutti in visibilio.
Non per cedere alla retorica, ma pensiamo che a livello locale sussistano tante energie positive, a livello teatrale e culturale più in generale – il “Re Nudo ce lo conferma una volta di più –, che è compito della politica veicolare, mettendole positivamente a confronto, per (ri)destare una renaissance delle arti che a San Benedetto e dintorni assumerebbe interessanti prospettive. Ancora una volta la cultura come strumento di emancipazione e maturazione civile. Sta a tutti i noi – e a chi ci amministra in particolare – cogliere questa grande occasione.
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di ALCEO LUCIDI
SAN BENEDETTO – Sono 24 (compreso un poemetto) i componimenti raccolti dalla poetessa Enrica Loggi nel suo ultimo lavoro promosso e pubblicato dall’Associazione culturale UT. Il volume è stato presentato presso la Biblioteca comunale “G. Lesca” di San Benedetto del Tronto, alla presenza dell’autrice, dei giornalisti Massimo Consorti e Rosita Spinozzi , dello scrittore Giampietro De Angelis e degli attori Patrizia Sciarroni e Fiorenzo Spina Massacci.
Il libro vuole essere la prima uscita di una collana di “quaderni” edita dalla stessa associazione, per mano del suo art designer Francesco Del Zompo, direttamente ricollegata alla sua rivista bimestrale. In effetti, da assidua collaboratrice e componente della redazione, la Loggi riunisce le liriche che coprono gli ultimi quattro anni di vita del periodico, le quali, oltre a scandirne i tempi – come afferma Massimo Consorti nella post-fazione al testo – ne incarnano lo spirito, nel segno della valorizzazione della cultura attraverso le sue molteplici manifestazioni .
La poesia della Loggi nasce del resto da un’autentica partecipazione alla vita del creato e alle più profonde aspirazioni dell’uomo senza nome né volto, scevro da ogni appartenenza ideologica. Un canto che trova ragione nell’adesione alle più piccole cose, colte nella loro semplicità, nel gesto disinteressato, nello struggimento lirico per un ricordo (ri)accarezzato. Una poesia, potremmo definire, sottovoce, che si fa armonica al punto da omogeneizzarsi stupendamente con i suoi oggetti di trattazione: persone e paesaggi. Una densa rappresentazione della realtà con dentro l’intera tavolozza dei sentimenti umani sbozzati come in un acquerello, dove i colori sfumano tra giochi chiaroscurali e mezze tinte. Questo raffinato lirismo è stato ricordato dai presentatori Massimo Consorti e Rosita Spinozzi e da me richiamato nella prefazione alla silloge.
Il pomeriggio è stato allietato dalle note del flauto della giovane Valentina Garcia Melchiorri che attraverso semplici ed ispirate melodie ha dato evidenza alle parole sugose ed incantatrici della Loggi e da un folto e partecipe pubblico.
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