Tumgik
#yun oso
Text
Proof Yun is an egg, part 3 (final part for now)
"Methinks she doth protest too little"
From the start, it's very clear that, despite *verbal* objections, (always tiggered by *shame*, not personal dislike) Yun actually seems to "secretly" enjoys feminine clothing and just looking feminine in general, despite it being buried initially under a thick layer of denial. Her first custom outfit is *really* femme, despite her internal logic maintaining it's fine becuase it doesn't have skirt (we'll come back to that).
Now, you might point to the limited character customisation as her "having no choice", but that's clearly untrue considering Lily can wear dresses and skirts no problem, and Mikazuchi -standard outfit is significantly more masc than anything Yun ever wears in-game.
But that first outfit is just the start, because her winter outfit has a litteral almost-miniskirt and short shorts, and *tigh-highs*. She "complained" about this exactly *once* and has since worn it consistently without ever even attempting to change anything. Which she *very* easily could (same with her hair; 1 half-hearted attempt and then nothing). But instead we only read *positive* thoughts about it after the first complaints.
The exact same thing happened earlier with the white dress during the camping event; verbal complaining initially but then no changes despite the fact changing would be trivial. (the same thing happened irl at one point, and happens again in the WN, in 3 specific chapters I will *definitely* come back to later because they're crucial to my fic idea)
And now to circle back to the guarding quest; the desire sensor is a canonically a thing, and1 the moment they get their auto-generated "party-outfits" at the start of the quest, it's immediately obvious everyone got a peronalised outfit. Not rng. *Preference*. I am convinced Mikazuchi would get a suit when she ends up doing the same quest.
And what does Yun get? well...
Tumblr media
Need I say more.
(that's all for my proof. More oso rants and eventually fic coming later)
12 notes · View notes
Text
ah, my favorite manga protagonist
☁️🥚.
1 note · View note
choropilled · 1 year
Text
oh hold on hold on im having crazy thoughts now
2 notes · View notes
teatitty · 1 year
Text
I don't talk about OSO much on here [mostly because nobody is translating the fucking novel anymore so I have to stay manga only eugh] but Yun and Taku are so fucking married in this series. Boyfriends
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
2 notes · View notes
seoul-italybts · 2 years
Text
[✎ ITA] Articolo : Weverse Magazine Gli Artisti Partecipanti a 'Indigo' di RM 2a parte __Kang Ilkwon | 26.11.22 ⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS⠸
Tumblr media
Gli Artisti Partecipanti a 'Indigo' di RM : 2a parte
Ecco a voi gli artisti che hanno collaborato all'album solista di RM: Erykah Badu, Anderson .Paak, Tablo, Mahalia e Paul Blanco
ARTICOLO by Kang Ilkwon @ Weverse Magazine
youtube
Erykah Badu (“Yun – ft. Erykah Badu”)
Da cosa si può iniziare a parlare di un'artista grande quanto Erykah Badu? Iniziamo dal suo nome, unico nel suo genere. Come la sua musica, il nome di Erykah Badu è profondo ed affascinante, e comprende sia la parola egiziana “kah”, che indica l' “io interiore”, che il suo stile di improvvisazione jazz preferito, il “badu”. Dire che i suoi lavori sono un mix eclettico di vari generi non è affatto un'esagerazione, passano infatti per l'R&B e soul, il jazz, l'hip-hop e la musica alternativa. Talvolta le sue canzoni precorrono i tempi, altre vanno a ripescare nel passato, permettendole di mostrare e sperimentare sia con le radici che con il futuro del genere.
È la capolista del movimento neo soul, una nuova tendenza R&B nata a metà anni '90, e si è dunque meritata il titolo di Regina del Neo Soul. Badu è, sotto ogni aspetto, inimitabile. Se le sirene dell'antica mitologia greca fossero reali, potreste star certi che le loro voci suonerebbero come quella di Badu, solo non altrettanto piene di sentimento—la sua voce è davvero ammaliante e misteriosa. La sua estensione canora è come una fiamma che sfarfalla e poi torna a levarsi ancor più vivida. Ve ne accorgerete ascoltando “On & On” (1996), ad esempio, uno dei suoi brani più noti.
D'altro canto, però, abbiamo anche canzoni come “Then” e “Woo” (2003) in cui l'artista rappa con un suo ritmo personale, e, sicuramente, gli ascoltatori ricorderanno che Badu si era creata e faceva parte di un gruppo rap, prima del suo debutto ufficiale. Il suo timbro vocale e senso del ritmo sono unici e non hanno paragoni, così come la sua concezione della musica.
Ha sempre avuto a cuore la forza che risiede nella musica nera e valorizzato i messaggi che vi si possono trasmettere, piuttosto che preoccuparsi della performance e dei passaggi radio dei suoi singoli, merito che fa di lei un ottimo esempio non solo per il suo pubblico, ma anche per i suoi colleghi artisti. I messaggi contenuti nei brani della Badu sono tanto eterogenei quanto ascetici, come le sue riflessioni sull'amore e le relazioni umane, le preoccupazioni per i problemi sociali della sua comunità di provenienza - droga, armi e ineguaglianza economica -, ed i suoi appassionati tributi alla musica e cultura hip hop.
Tutti i suoi dischi, compreso l'introspettivo album di debutto, Baduizm (1997), sono dei capolavori. Se dovete scegliere quale album ascoltare, vi consiglio quest'ultimo, ma fatevi un favore ed esplorate quanto più possibile la sua discografia. Nonostante sia da parecchio che non rilascia un nuovo album, Badu continua ad essere un'artista prominente. Non oso nemmeno immaginare come sarà la collaborazione tra RM e quest'artista dal talento incommensurabile.
youtube
Anderson .Paak (“Still Life – ft. Anderson .Paak”)
Il pubblico è rimasto molto sorpreso di scoprire che Anderson .Paak era tra gli artisti partecipanti a Compton, l'album stellare rilasciato nel 2015 da Dr. Dre. E alla fine la scelta di quest'ultimo si è rivelata azzeccata, visto l'impareggiabile catalogo musicale costruito in seguito da .Paak.
La sua voce, unica nel suo genere, lascia un segno indelebile in ogni brano cui lavora, e sembra avere un certo talento nello sfumare e sforare i confini tra l'hip hop e l'R&B. .Paak è un cantautore molto espressivo, un autore schietto ed apertamente critico nei confronti dei problemi sociali, un produttore con un piede nella tradizione (musicale) e l'altro nell'avanguardia, nonché un polistrumentista che, talvolta, lavora con altri artisti come musicista di supporto.
L'artista ha a cuore i valori e le caratteristiche fondanti della musica R&B/soul e dell'hip-hop, specialmente la loro storia ed il simbolismo che i due generi hanno in comune, ma non cade in manierismi né è fissato con la tecnica. Prendiamo, ad esempio, “Brother’s Keeper”, una canzone cui ha lavorato insieme all'icona del coke rap, Pusha T. Tesi accordi di chitarra, simili a quelli del classico di Al Green, “Love and Happiness”, sono seguiti dalla toccante voce di .Paak, a metà strada tra canto e rap. Per non parlare della sua dolcissima performance in “Leave the Door Open”, piena di sentimento!
La sua discografia è puro oro dall'inizio alla fine: 4 album solisti, incluso il preferito della critica, Malibu (2016); NxWorries, il duo formato con il produttore hip hop Knxwledge, nonché uno dei crossover più discussi del 2021, vale a dire il progetto Silk Sonic, cui ha lavorato insieme a Bruno Mars. In un'intervista del 2021 con Esquire, gli è stato chiesto cosa ne pensasse di un'eventuale collaborazione con i BTS. “Ci sto provando, amico” ha detto, mezzo scherzando. E ora ha lavorato con il leader del gruppo, RM. Dopo la collaborazione con Erykah Badu, questa è un'altra canzone che non vedo davvero l'ora di ascoltare.
youtube
Tablo (“All Day – ft. Tablo”)
Gli Epik High occupano un posto speciale nella storia dell'hip hop coreano. Il gruppo è tra i responsabili della diffusione dell'hip hop in Corea, avvenuta negli anni 2000, insieme a Drunken Tiger, Leessang e al Dynamic Duo. Fulcro degli Epik High è Tablo, uno dei pochi rapper di prima generazione ancora attivi, forte della sua abilità nel rappare. Mentre la maggior parte dei rapper degli esordi si è lasciata sopraffare dalle nuove tendenze e dall'avvento di nuovi artisti dotati di scioltezza incredibile, Tablo ha saputo difendere il suo territorio.
La sua voce è dolce, in certa misura, ma il suo rap è comunque incredibilmente consistente e sa catturare il beat alternando raffiche incisive e ritmi più soffusi. Ha un range espressivo incredibile: dal pop-rap sentimentale e melodico (“Fly”, “Umbrella”), al boom bap più martellante (“Lesson 3 – MC”, “Nocturne - Tablo’s World”) passando per l'hip hop più lirico (“Airbag”). La musica di Tablo è popolare tra i fan più devoti, ma anche presso il gran pubblico grazie al costante equilibrio tra pop ed altri generi, che gli ha permesso di arrivare ad un ampio spettro di ascoltatori.
Se oggigiorno è considerato uno dei migliori rapper, parte del merito è da attribuirsi al suo stile lirico e letterario nella stesura dei testi, disseminato di metafore poetiche e giochi di parole. Sia che sveli esperienze dolorose, si scagli graffiante contro la tossicità dei media o dia orgogliosa dimostrazione della sua bravura nel rap, ogni suo singolo verso è davvero notevole. Si merita davvero il titolo di poeta. Il suo primo album solista, Fever’s End, rilasciato in due parti nel 2011, è dimostrazione lampante di tutte queste doti. E, ovviamente, la sua eccezionale abilità nel rap continua ad appassionare tutt'ora.
youtube
Mahalia (“Closer – ft. Paul Blanco e Mahalia”)
Diversamente da quanto accade nel resto del mondo, la maggior parte degli artisti R&B e soul britannici non si sono lasciati distrarre dalle tendenze popolarizzate dall'industria musicale americana. Mentre negli Stati Uniti va forte il trap soul, gli artisti del Regno Unito si rifanno maggiormente alle radici retro soul degli anni '60 e '70 o all'R&B degli anni '90, e, anzi, hanno anche creato nuovi generi fusion come il rhythm e il grime. Non c'è che dire, c'è ovviamente qualcosa di speciale in quella scena musicale e quest'originalità non potrebbe essere più evidente che nelle canzoni di Mahalia.
Non si può certo dire l'artista si lasci influenzare dalle tendenze del momento, vista la lista di interpreti musicali cui si rifà: Corinne Bailey Rae, Erykah Badu, Lauryn Hill, Amy Winehouse, Jill Scott.
La sua voce si distingue da quelle degli altri artisti R&B, i quali, ultimamente, sembrano sfociare sempre più nel pop. Laddove la tecnica tipica dei lenti risalenti alla metà degli anni '90 è, per lo più, sparita, Mahalia continua ad ispirarsi all'R&B tradizionale.
Ciò non significa la sua musica sia antiquata. Le sue canzoni ricordano molto il rap melodico di fine anni '90, inizio 2000. Provate ad ascoltare il suo secondo album, LOVE AND COMPROMISE (2019), se volete farvi un'idea di che tipo d'artista sia. Il panorama sonoro e gli arrangiamenti sanno catturare e mantenere l'attenzione e le melodie animano i brani. È quel tipo di album cui ci si può lentamente abbandonare, piuttosto che lasciarsi conquistare a primo impatto. È una delle artiste R&B e soul più notevoli al giorno d'oggi, quindi non stupisce abbia vinto i premi Best Female Act e Best R&B/Soul Act ai MOBO Awards 2020, in Gran Bretagna.
youtube
Paul Blanco (“Closer – ft. Paul Blanco, Mahalia”)
L'hip hop coreano è rinomato per il suo stile rap cantato, in cui si pone molta enfasi sulla scioglievolezza melodica, e, attualmente, Paul Blanco è uno dei migliori artisti di questa scena e genere. È fantastico alla produzione, nel rap e nel canto e si trova a suo agio sia col trap che con l'R&B alternativo. Forse uno degli aspetti più interessanti sono i suoi testi, che parlano della sua infanzia da immigrato in Canada e lo distinguono dagli altri rapper coreani. Ne è un ottimo esempio la sua strofa in “Siren Remix” di Homies, in cui rappa del razzismo che ha dovuto subire.
È dal 2018 che continua ad acquisire sempre maggiore successo, anche grazie alla sua partecipazione a brani di rapper famosi quali CHANGMO, The Quiett e UNEDUCATED KID. Sicuramente la popolarità di questi artisti ha aiutato Blanco, allora ancora sconosciuto, a conquistare le luci della ribalta, ma in fin dei conti sono state le notevoli doti dell'artista ed il suo perfezionismo a condurlo dov'è ora. In altre parole, non ci troviamo di fronte ad un caso di nepotismo hip hop. Blanco ha anche prodotto “Hey Big Head” e “Créme” per la super star Jack Harlow. È evidente il raggio d'azione artistica di Paul Blanco stia crescendo.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS⠸ Twitter
0 notes
minnieves · 2 years
Note
omg what if nakita mo si kuya bg na friend ng kuya mo sa party tas naglalandian sila there sa loob pero sa car bagsak nilang dalawa hehrbrhe 😵😵
ito ata pinakamahabang nasulat ko... happy reading!
summary: kuya!beomgyu na nameet mo sa birthday ng friend mo sa bar. nagtititigan lang kayo mula sa malayo hanggang mapqgod ka kakahintay.
"hyuka!" tawag mo sa binata at niyakap noong makita mo. kanina ka pa dito at hindi mo naman masyadong kilala ang mga kaibigan na ininvite ng ate mo sa birthday niya. "huy, kala ko hindi ka na pupunta!"
"huh? kanina pa ko dito? you probably missed me kasi tingin ka ng tingin kay kuya beom." bulong nito sayo. pakiramdam mo naman ay may nakatingin sa inyong dalawa. more than pa doon sa mga taong hindi niyo kakilala.
"sorry ha, ang gwapo kasi. i mean look at him!" sabi mo dito bumubulong sa tenga nito. hindi mi man makita ang tingin ni hyuka ay alam mong tinitignan nito si beomgyu. "sarap 'no?"
hinapas nito ang pwet mo na para bang sinasabihan kang tumigil ka na. hindi mo naman binigyan ng malisya yun dahil ngayon ang focus mo ay si kuya beomgyu mo.
"y/n, masama ang tingin ng oso." bulong nito sayo. inikot mo naman ang katawan mo at kumendeng habang hawak ang kamay niya na nakalagay sa bewang mo. "y/n please lang. kung magdadala ka ng delubyo wag mo kong isama."
"he won't come here naman," sabi mo dito. umikot ulit at pinulupot ang braso sa leeg nito. "lakad kits sa ate ko?"
noong madispatsya mo na si hyuka sa ate mo ay pumwesto ka sa isang table. tinitignan kung anong shots ang meron doon. busying-busy kang amuyin ang bawat shots noong maramdaman mong may kamay na dumantay sa bewang mo.
"i have a boyfriend," walang ganang sabi mo dito at inalis ang kamay nito sa bewang mo. kinuha mo ulit ang isang tequila shot at sinipsip ang lemon habsng hinahanap mo si beomgyu
nilagay niya ulit ang braso niya sa bewang mo at hinigit ka papalapit sa kanya.
"puta, sabi nang!" naputol ang sinabi mo ng magtama ang tingin niyo. napangiti ka naman dito, bago ito bineso. ang bango, sabi mo sa sarili mo. "kuya beom!"
"where's your boy toy?" asar nito sayo na may ngisi sa labi. kung hindi mo ito kilala ay iisipin mong nandito lang siya para manginis. pero sa tagal mo nang gusto ito ay kabisado mo na siya. "na-bored ka?"
"no! miss lang kita." asar mo dito, akmang hahalikan siya sa pisngi ng iusog niya ang mukha mo papalayo sa kanya. tinignan ko naman ito bago hinapas ang braso sa inis. "kiss lang!"
"nakailan ka na?" tanong nito sayo, muwestra sa shots sa harap mo.
"three at most!" sabi mo dito. sa totoo lang ay hindi ka talaga masyadong nagiinom dahil gusto mong gising ang diwa mo habang chinuchupa si kuya beom, kung gusto niya. "swear kuya, kiss na?"
hinawi ni beomgyu ang buhok mo mula sa mukha mo. tinignan ka nito saglit para bang may ibang gustong sabihin. hinaltak mo ang jacket na suot nito para mas mapalapit ang mukha nito sayo
"ano kuya, hahalikan mo ba ko o titigan mo lang ako?" sabi mo dito habang nakakunot ang nuo. hindi mo mabasa ang ekpresyon nito dahil nasa medyo madilim na lugar kayo ng bar. "kung tititigan mo lang kasi ako, magpicture na lang tayo."
"hindi ka lasing?" takang takang tanong nito sayo. sanay sa mahinhin mong aura. sa totoo lang ay nakakasawang maging bababy sa kanya dahil binebaby ka talaga at hindi nilalandi. "ang tapang mo ata?"
"c'mon kuya, ineexpect mo ba na magpapababy lang ako?" iritadong tanong mo dito. kinalas na ang hawak niya sa bewang mo. "what? magmomomol ba tayo? or maghahanap na ko ng iba? tingin mo ba si kuya hee type ako?"
"what?" pagalit na sabi nito sayo. dahan-dahang naglalakad papalapit sayo. kaya naman lumikod ka din. ngayon mo lang ata narinig na ganito kainis ang boses nito. hindi mo man makita ang mukha nito pero ramdam mong naiinis siya sayo. "ulitin mo yung sinabi mo."
"momol tayo," sabi mo. kahit hindi yun ang sinabi mo kanina. kinakabahan ka kasi kay beomgyu, pero at the same time libog na libog ka sa reaksyon nito. pakiramdam mo ay nanalo ka sa lotto. "momol tayo kuya."
"bakit hindi mo tanungin si kuya hee mo?" balik nito sayo. napairap ka naman dahil bagal na bagal ka na sa kilos nito. para bang napaka bulag nito para makitang sa kanya tumitipok ang kipay mo.
"you know what?" galit na sabi mo sa kanya. tinulak mo pa siya sa dibdib. hindi mo makita ang mata nito dahil sa bangs at dilim, pero sana doon ka nakatingin. "i'll make out with kuya hee. ask him to fuck me, and send you our sex fucking tape. kuya. beomgyu. choi."
sabi mo dito. ang bawat silabo at may diin. may pinaparating. dinig din ni beomgyu ang parehong gslit at pagkainip ng boses mo. na para bang gagawin mo talaga iyon. napapikit siya ng mariin habang nagpeplay sa isip niya na kinakantot ka ng kaibigan niya.
"tabi kuya choi!" galit na sabi mo dito. aalis na sana noong higitin nito ang wrist mo at sinandal ka sa pader. ang thumb nito ay nakadiin sa labi mo. madilim man ay nakikita ko ang pagigting ng panga nito sa selos. "just because you don't want me kuya. doesn't mean these people wouldn't beg under me. just for me to fuck them."
siniil ka ng halik ni beomgyu. dama mo dito ang selos at galit niya sa pananalita niya. sa isip mo ay nagpaparty ka na dahil nagwagi ka. at last, kumilos din si beomgyu! pakiramdam mo ay magsusugst ang labi mo sa kung gaano ka nito halikan.
ilang sandali pa ay nilayo ni beomgyu ang sarili niya sayo. tinignan ka sandali bago sinandal ang nuo sayo. iniangat mo ang ulo mo para marahan siyang halikan. tatlong magkakasunod na peck ang binigay mo sa labi nito. bago mo pa laliman ang halik mo dito.
dama mo ang pagkakaiba ng halik nito sayo. mas malambot ito pero dama mo pa din ang diin ng halik niya sayo. napabukas naman ang mata mo. at nagtugma ang mata niyo nang babaeng kausap niya. nagawa mo pa itong kindatan bago pumikit ulit.
"kuya, more?" bulong mo sa labi nito. binaba ni beomgyu ang halik niya sa leeg mo na para bang walang pakealam sa kung sinong makakapansin sa inyo. "kuya binabalandra mo ba ko?"
"sino pa sa mga kaibigan ko ang type mo?" sabi nito sayo.
"bakit? yayayain ba natin ng threesome? ayaw mo muna akong masolo?" pabiro mo dito. pero kinagat niya bigla ang earlobe mo dahilan ng pag hiss mo dito.
"sure, pero next time ako naman magdadala ng babae." pabalik nito sayo.
"sige. basta wag kang mapipikon kung makakantot ko siya better than you." sabi mo dito. mas hinigpitan ni beomgyu ang hawak sa bewang mo. "kung ako sayo kuya, i'd have sex with me. siguro pag nasarapan ako sayo hindi na ko maghahanap nang iba."
"ito ba yung way mo para ikama kita?"
"pwede namang sa kotse mo na muna." sabi mo dito. binaba mo ang isang kamay mo sa katawan nito at dahan-dahang sinapo ang tite nito sa loob ng pantalon niya. "ano? ayaw mo ba? baka na-"
hindi mo na natuloy ang sinabi mo dahil hinihigit ka na nito palabas. nakita mo pa ang ate mo kasama si hyuka sa kalagitnaan. minueestrahan ka nito na sinasabing sex sa pagitan niyo ni beomgyu. ang isang kamay mo naman ay mumestra pabalik nang bj dito kaya natawa ito nang malakas.
nagulat ka pa na mercedes maybach s680 pala ang dala niya. tumayo ka lang sa gilid habang sineset up niya ito para mas komportable sa likod. napito ka naman dahil sa gwapo ng kotse niya. kung alam mo lang na ito ang dinala niya at sana kanina mo pa siya niyaya.
"ano? pati kotse ba pagseselosan ko?" pagalit nito sayo. binuksan niya ulit ang pinto sa likod at naunang pumasok. tinignan ka nito at tinapik ang kandungan niya. "come here."
"sexy din ng car mo." sabi mo dito. at hinalikan ulit siya. sinastradle mo siya at hindi ko binababa ang heels mo dahil white leather ang upuan niya. napansin niya ito at hinubad ang heels mo para itapon kung saan.
"ilang babae na ang nakantot mo dito?" asar mo sa kanya habang tinatanggal ang dress na suot mo. napangisi ka pa sa sarili mo dahil ito ang sinuot mo. kumandong ka ulit dito na white na thong na lang ang suot mo.
"ilalng lalaki na ang kumantot sayo sa likod ng kotse nila?" tanong nito sayo habang hinahalikan ang leeg mo. ang isang kamay ay nilalamas ang hita mo. pumikit ka ng maramdaman mo siya malapit sa utong mo.
"i don't know kung dense ka kuya, pero ikaw lang nilalandi ko for the past year." sabi mo dito. kasunod ng mababang ungol nang paglaruan ng dila niya ang utong mo.
"doesn't answer my question." sabi nito sayo. ang isang kamay mo ay nasa kabilang dibdib mo para laruin ito habang sumususo siya sa kabila. mukha itong baby habang sumususo dahil sa concentration niya.
tinapik niya ang kamay mo sa kabilang suso mo at nilipat ang bibig niya doon. dahan-dahan ko namang ginalaw ang bewang mo para ihumo ang tite nito sa pantalon niya
"i don't know pa," sabi mo dito. kinagat niya ang utong ko sa inis dahil sa sagot mo. napaliyad naman ang katawan mo dahil sa ginawa niya. ang nuo mo ay halos lumapat na sa nakataas na gunshot seat nang sasakyan. "kung kakantutin mo ko baka ikaw pa lang."
"ako lang," sabi nito. ang dalawang kamay ay nasa balakang mo para patigilin ang paggalaw nito.
"kung masasarapan ako, edi ikaw lang." sabi mo. tinignan mo siya at inangat ang ulo niya para mahalikan siya. tinignan ko ang mga mata nito at nginisian mo. "kaya galingan mo kuya."
una pa man din ay strict ito sayo na dapat kuya lang ang tawag mo sa kanya dahil kaibigan siya ng kapatid mo. noong una ay okay lang sayo. hanggang ang ibang kaibigan ng kapatid mo ay hindi na nagpapatawag nang ganoon bukod sa kanya. alam mo din na ikaw lang ang nagkukuya dito.
naisip mo na baka kink niya iyon. kaya yun lang ang tawag mo sa kanya every chance you get. kahit beomgyu or beom ang tawag mo sa kanya sa ibang tao.
tinaas mo ang damit ni beomgyu at hinubad niya naman ang damit niya. ang jacket niya ay kanina niya pa hinubad sa driver's seat. pinasadahan mo ng tingin ang katawan nito. mas halata na ang epekto ng pagjigym nito.
nagiigting ang panga nito sa sinasabi mo. mas lalo namang nagiinit ang katawan mo sa mga reaksyon nito. mas mabilis din ang tibok ng puso mo dahil sa excitement.
"gwapo mo naman," asar mo pa dito habang hinuhubad ang belt niya.
"gwapo lang?" sabi nito na nakataas ang kilay. hinawi niya ang bangs niya at tinaas ang balakang para mahubad mo ang pantalon nito. napalunok ka noong makita mo siya. "compliment mo din siya."
"compliment ko siya pag natikman ko na," sabi mo dito. akmang luluhod pero hinawakan niya ang panga mo. "bakit?"
"i'll prep you," sabi nito sayo. napapout ka naman dahil buong linggo mo nang pinagnanasaang isubo iyon. "next time."
sabi nito sabay halik sa labi mo. naglagay siya ng unan sa bottle compartment para hindi magbukas at pinatong ka doon noong matanggal niya ang panty mo. napansin ko ding nakataas ang mga blinds ng sasakyan.
"nagmamadali ka?" asar mo dito noong bigla siya sumisid sa puke mo. ang tunog ng pagkain niya sayo at nageecho sa buong sasakyan.
mabilis niya ding napasok ang dalawang daliri niya sa loob mo dahil basang-basa ka. bago ka pa man masanay sa movement at pace ng kamay niya ay nagpasok na siya ng pangatlong daliri.
dama mo ang pagmamadali niya, pero hindi nagmamadali ang daliri niya sa loob mo. feeling mo pa ay hinahalina ka nang daliri niya.
within a few minutes ay pakiramdam mo ay lalabasan ka na.
"kuya!" malakas na ungol mo noong nilabasan ka. tinitigan ka ni beomgyu mula sa puke mo at napangisi sa reaction mo. "need you. pasok mo na please."
"you like my ride diba?" sabi nito. muwestra sa sasakyan niya. napatango ka naman. dahil ang nasa isip mo lang ay tite ni beomgyu. "ride me. sakyan mo na din ako."
"test drive?" bulong mo dito. habang inaalign ang tite niya sa loob mo. kinindat ka pa nito. habang ginaguife ang bewang mo pababa sa kanya.
napaliyad naman ang ulo mo pa likod dahil sa kakapalan ni beomgyu. walang pakinabang ang pagsestretch niya sayo dahil sa laki niya.
"sarap?" bulong nito noong makita ang reaksyon mo.
"kailangan ko muna atang matest drive pa." sabi mo dito. sinusubukan ko pang hindi mapaungol habang sinasabi iyo pero biglang inangat ni beomgyu ang bewang niya. "nagsasalita pa ko!"
"mas prefer ko munang umungol ka." sabi nito habang nirerecline ang upuan niya at sinasama ang katawan mo sa kanya.
umupo ka ng maayos at ginamit ang pintuan ng kotse bilang leverage para magtaas baba. noong una ay mabagal lang, pero mabilis mo ding napick-up ang speed mo dahil naaccommodate mo din ang laki niya.
kung hindi ka nagbabounce dito at inuusad abante mo ang balakang mo. sunod-sunod na ungol ang lumabas sayo. malalim na grunts naman ang lumalabas sa kanya.
"fuck kuya, ang laki mo." sabi mo dito na kinangisi pa ni beomgyu. umabante ito at hinalikan ka. bago bumalik sa pwesto niya at pinaglaruan ang utong mo gamit ang daliri niya. ang isa ay nirarub ang clit mo.
"sarap naman ng puke mo," sabi niya. ang balakang ay minimeet na ang pagsakay mo sa kanya.
"masarap?" tanong mo dito habang hinahaplos ang pisngi. hinila ko ang ulo niya para sumuso ulit sayo. naghum naman ito sa suso mo.
"putukan mo nga ako sa loob," paghahamon mo dito. dahilan kung bakit napaungol siya sa utong mo. naramdaman mo din ang pagtibok ng tite niya sa loob mo.
"don't say shit like that!" pagalit nito nang makaahon sa suso mo. clinench mo ang puke mo at napaungol ito. napangisi ka naman sa reaksyon niya.
"gusto mong magpakapossessive diba?" asar mo sa labi nito. "putok mo sa loob kuya."
napatirik ang mata ni beomgyu habang ang ulo mo naman ay napaliyad dahil lalabasan ka na.
"fuck y/n," sabi nito. nageecho ang sinabi mo sa tenga at utak niya. kahit kailan ay hindi niya ineexpect na maririnig niya iyon mula sayo.
"lalabasan na ko," sabi mo dito. hinayaan mo na lang siyang bumayo sa loob mo habang nilalabasan siya.
"fuck," bulong nito sa dibdib mo habang nilalabasan sa loob mo. sa sobrang lakas ng impact sa kanya ay nagriring ang tenga niya pagkatapos niya labasan.
dahan-dahan siyang sumuso sayo habang pareho kayong bumababa sa high niyo. sinuklay mo naman ang buhok niya habang pinapanood siya.
noong angatin niya ang mukha niya ay hinalikan ka ulit nito. tila ba nangingiti habang ginagawa iyon.
"balik na tayo?" tanong nito sayo.
"paglalakadin mo kong may tamod sa puke?" pagtataas kilay mo dito.
kinuha niya ang panty mo sa gilid. at minuwestra kang umangat mula sa tite niya. noong makaalis ka ay mabilis kang pinasakan ng panty mo sa puke ni beomgyu.
"kuya!" sigaw mo dito habang hinahampas ang balikat nito.
"babalik tayo and you'll stay beside me." sabi nito habang winawipe ang binti at singit mo. at nilinis ang sarili pagkatapos.
"i don't think makakalakad pa ako," sabi mo dito.
"too bad," sabi nito sayo habang sinusuot ang dress mo sayo. "paano na lang pag naging boyfriend mo na ko? magpapawheelchair ka na lang?"
129 notes · View notes
Text
Hello and Welcome~!
After a long while of chickening out, I finally have a Tumblr blog to call my own~ I will be in your care, so please help me out as we go forward! (Feel free to use this post as promo!)
Tumblr media
I am Muse Yun, the Journal owner :> As I am new to this platform, I don’t exactly know how to start this blog off the right way, so hopefully I’ll gather traction soon after I post a few more things :p
If the username didn’t imply it, this is a writing blog! I’m using this as a way to extend my craft~ 
This is what I plan on writing and posting:
Headcanons/Imagines
X Readers
Character x Character
OC x Character
One-Shots (down the road, still have to learn the ins and outs of Tumblr :p)
Kin Assignments/Match-ups (also down the road)
etc.
I will NOT be writing:
NSFW (for the time being, still inexperienced in this field)
Violence Porn/Hardcore Gore
Pro-ship pairings (incest, minor x adult, etc.)
etc.
Here’s a list of fandoms I’ll write for (which will inevitably grow in the future):
Danganronpa (THH predominantly/Can do SDR2 + DRV3)
Camp Camp
Undertale
Oso-San
Eddworld
JJBA (Still getting through Part 5, so I can only write for Parts 1-4 for now!)
Omori
etc.
--/💜/--
I hope this wasn’t too long, but this is it! I’m looking forward to meeting you all~! 
And remember!
Stay hydrated, keep clean, and take care! 3 O’ Clock awaits~!
18 notes · View notes
nosight · 5 years
Text
Cada día de por medio- Cap. 3
Wolaaaap! Muchas gracias a todos por su apoyo! *u* sus me encanta, sus comentarios y sus reblogueos @pandorawhite24 @caterine177 @lubay-nue @asitrita, @daftcoffe @wolf-darken @fatylg60 @giiselldm @aracelythasworld @aflowertale @tsai-yun-berry ^^ 
¡Sorry la demora! Ya cuando estaba terminando hacia otras modificaciones…y luego me ponía leer y comparar versiones de la conquista y más modificaciones…y blablabla, termine con un capi muy largo! Así que lo tuve que dividir en dos. El viernes subo el siguiente :p 
P.d. las cursivas son recuerdos y  “ .-.-. “ saltos de escenario. No los entretengo más, mil gracias y echaaleeeee vampirooo :B
Capítulo 3: El pasado con sed y el presente es un atleta sin pies.
“¿Qué sería un océano sin un monstruo al acecho en la oscuridad? Sería como dormir sin sueños”. –Werner Herzog
Rusia separó con cuidado algunas rosas marchitas y las depositó en el cubo de la basura. Todavía extrañado por la rapidez con la que el primer arreglo había tirado sus pétalos, y pensó ¿Sería verdad que la naturaleza respondían al ambiente de su alrededor? Seguramente México tendría una respuesta ingeniosa y llena de misterio para eso, pero México yacía acostado y sumamente sedado a su izquierda.
El ruso continuó acomodando el resto de las flores hasta que tomó un objeto color café: un erizo de peluche. Esta mañana lo había comprado a una niña que vendía ropa y algunos de sus juguetes con su mamá. La florería estaba cerrada y Rusia había recorrido el mercado buscando más flores, sí, había encontrado algunas, pero quiso agregar algo más. Aunque estaba bien cuidado, el peluche no era nuevo y pensó en que podría pagarle a México algo mejor, tal vez un oso que era más común, pero esa sonriente niña había hecho un excelente trabajo como vendedora mostrándole como mover el peluche para que se convierta en una bola como el animal real lo haría. Ese entusiasmo le recordó a su mexicano y lo compró.
Rusia colocó el peluche en el mueble junto al apreciado vaso de plástico de su amigo, esperaba que a México le gustara el erizo de la misma manera. España le había explicado que llenar de regalos y ostentaciones era un protocolo diplomático (aun cuando se tratara de un enemigo) en los pueblos de Mesoamérica. Entendió todo este dato interesante, incluso lo que los latinoamericanos agregaron diciendo que los tesoros entregados al español habían sido para alejarlo, pero su avaricia…y bueno, tal vez ahí estaban las discusiones que escucharon las rosas.
El ruso se inquietó un poco ¿Cómo es que habían llegado hasta este punto? ¿Quién lo creyera posible? Era demasiada información para digerir y aún no habían discutido sobre cómo trabajar para ayudar en la recuperación de México ¿Cómo tomas decisiones por un país soberano?
Rusia acercó su mano hacia el mexicano queriendo tomar la mano de éste, pero se detuvo en su muñeca y ahí la descanso suavemente. Sentía la necesidad de confortarlo, de transmitirle su apoyo tal como lo había hecho el tricolor cuando más lo necesitaba a pesar de las amenazas de las potencias: cuando su país se había vuelto nada tras la guerra, él fue el primero que lo reconoció como nación. Tragando en seco también recordó, millones de vidas perdidas…cuando su gente moría de hambre…ahí estuvo él.
Tomando la muñeca de México y dándole una ligera vuelta para analizarla, se sentía un poco caliente. Rusia siguió observando su pérdida de color de piel en brazos y piernas, su cara apenas conservaba poco más de mitad de sus colores y no encontraban ninguna explicación. Sin embargo, a riesgo de parecer más un alivio que una tragedia, las marcas y cicatrices en todo su torso había desaparecido (España lo había notado al vestirlo) pero al parecer las marcas en sus antebrazos, donde usualmente usaba vendas, no. No importaba si la instrucción del médico era otra, si no encontraba respuestas pronto, regresaría al otro continente llevándose al mexicano con él.
-Eh… ¿Rusia? -Llamó Perú inclinando un poco su cabeza tratando de distinguir la mirada perdida del ruso que no notó su entrada. Tampoco de las otras tres personas detrás de él - ¿Todo bien pe? -
- ¿если? (¿sí?) -Respondió el ruso mientras acomodaba la mano de México tranquilamente. – Sí, toro bien. Él…duerme. –Se acercó a los latinos. Debido a la puerta abierta, observó a China platicando con Argentina hasta que éste último entró.
-Esto lo digo con mucha humilda, que me caracteriza -Pronunció el argentino casi riéndose al no creer lo que decía. - ¿Alguien ha pensado en llamarle a España para les diga palabras que decirle a México cuando despierte? Porque che, van dos y no quiero ser el siguiente…..calmaté Chile ¿Por qué vos me miras así? Es una joda, un chiste…-
-Seguro Argentino culiao, yo lo tome como una oferta weón, así que dale- Gruñó el chileno aun fulminándolo con la mirada mientras le entrega su celular.
-No puedo boludo, voy con Rusia para dejar a Brasil y China al aeropuerto. – Se excusó Argentina levantando sus manos para rechazar el aparato.
Por comodidad, el ruso tenía un auto rentado en el estacionamiento para lo que pudiese necesitarse; como salir a comer, moverse del hotel al hospital y viceversa. Se había ofrecido para llevar a China, quien además de su visita exprés, no consideraba prudente quedarse. Lamentablemente, Brasil había recibido noticias alarmantes sobre sus tierras e irse no fue una opción. Por otro lado, Argentina había insistido en ir ya que el ruso estaba lejos de conocer cómo era la educación vial en México, aunque él tampoco era bueno respetando límites de velocidad y la vida humana, sería copiloto y su fino vocabulario los defendería de otros imbéciles.
-Sinto muito México, não posso ficar mais tempo, mas tudo ficará bem, amigo (Lo siento México, no puedo quedarme más tiempo, pero todo estará bien, amigo). -Dijo Brasil con tristeza, colocando su gorra con el resto de los arreglos en el mueble. Luego sonrió para despejar su mente mientras tocaba la gasa en su mejilla -Y para que você lo sepas no me doleo ese golpe. –
-Yaaa mi causa (amigo), ese enfermero Mario te curó muy rápido pe. -Agregó Perú sonriéndole sin malicia al brasileño, quien se sonrojo y se encogió de hombros.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Mirando el techo, España deseaba que su salida tan acelerada (y dramática) del hospital se hubiese visto como una medida de autocontrol de su temperamento en lugar de la culpa que había empezado a acumular en su pecho desde que la expresión mezclada de coraje, terror y decepción que México le dio mientras cruzaba sus manos en el pecho de éste para ayudar a que fuera sedado.
- ¡Yejuatl petlachiuhqui ltepetlanka, toaltepeh! ¡Cholollan! (¡él atacó nuestros territorios, nuestros pueblos!). –Recordó la voz de México mientras volteaba detrás de él y volvía a cuidarse de los otros, que no lo dejaban alcanzar al asiático. El miedo y la ira, eran la combinación más peligrosa.
- ¡Sewia Mexictli! (¡tranquilízate Mexictli!). –Aprovechó España para sujetarlo y continuó cuando el tricolor volvió a verlo estupefacto.-Amo otiah yejuatl…otiah nejuatl (No fue él…fui yo).-
Quizás España debió haber omitido esa información, pues probablemente acababa de declararse enemigo de México cuando éste parecía confiar ciegamente en él. Quería creer que fue para evitar que atacara nuevamente a China, pero sabía que se trataba de retomar su título de conquistador ¿Era una mierda no?
Sin embargo, si actualmente los recuerdos de México se “situaban” cuando él se dirigía rumbo a Tenochtitlan… ¿Por qué lo había confundido con China? Remontándose a ese tiempo…el español sólo portaba el blanco y rojo, su cara mostraba con orgullo la cruz de borgoña…que luego se la heredaría a su Nueva España ¿Tal vez México se encontraba brincando sus recuerdos de futuro a pasado? Pero que horrible sensación.
`.`.`.`.`.`.`.`.`. ` Flashback
- ¡¿Pero qué…mierda acá de pasar?! -Exclamó Argentina todavía impactado por el repentino ataque de México, quien acababa de ser tendido en la cama totalmente anestesiado. Sólo una enfermera había permanecido en la habitación con los países mientras se dedicaba a limpiar la mano de Chile que había sido rasguñada cuando intento agarrar los brazos del mexicano. - ¡Pensé que no recordaba a nadie! -
-Ya lo hizo. -Respondió España con el corazón acelerado también, aunque no lo demostrara. – Recordó Cholula…yo…utilice los cañones para que llegara el mensaje a Tenochtitlan, pero…-
-Masacre de Cholula. -Corrigió Chile, poco interesado en omitir alguna información.
- Confundió a China, creyó que se trataba de mi. -Terminó el español sin ignorar al chileno ya que asintió -Está recordando, pero no me asoció, no sé si lo hará ahora que le he dicho quién soy. Esto es complicado. -
- ¿Así es como será? -Preguntó Perú parpadeando varias veces como si quisiera evitar llorar mientras apretaba su puño- ¿Recordara cada maldita experiencia pe? –
-O tal vez todo llegue de golpe en cualquier momento. -Intentó animar Argentina
-Si cuando despierta me recuerda, podremos partir y ver como son sus saltos de memoria, le diré algunas cosas y veremos si las asocia. -Retomó España.
-No weón, creo que lo que menos necesitara es tu cara que le recuerde todo así. Me lo estoy llevando conmigo de regreso cuando despierte. –Chile negó con su cabeza. No le importó lo directo que sonara, su mano palpitaba, tenía mucho sueño, sentía que un ojo le temblaba y le dolía no saber cómo ayudar a su amigo.
-Chile dijeron que…-Perú intento objetar.
- ¡Ya lo sé! Pero… -
-No lo vas a sacar de aquí. Él está lejos de ser tu amigo México de siempre Chile. Te guste o no esto está pasando, y antes de que comiences a decir que si repentinamente quiero hacerme responsable. No estoy aquí por gusto-Recalcó aprentando los dientes España. -Te recuerdo que todo empezó por sus propios descuidos porque al parecer no tiene un autocontrol y nadie de sus amigos lo detiene. -
- Conchetumare, respetamos su libertad y elección ¿Te suena? todo esto fue un accidente, tu estuviste literalmente a su lado y aun así ocurrió. Y de todos modos lo voy a decir weón ¿repentinamente vas a ser responsable? Nadie te obliga a quedarte. -Dijo el chileno esto último con sarcasmo.
-Epa, epa, epa. -Intentó detener el argentino, no tuvo éxito.
-Joder, tengo que hacerlo-Retomó el español. -Dejarlo con ustedes sería firmar su sentencia de muerte. Me voy por unos minutos y lo encuentro desnudo en una fuente a la vista de todos ¿Sabías eso de él? ¿Que su costumbre era bañarse varias veces al día? –
- ¿Qué cosas voy a saber de su pasado cuando no le gusta hablar de eso por culpa tuya? -Respondió el chileno, esta vez señalando para hacer énfasis. - ¿La cultura que le modificaste? Nada me asegura que no lo estés moldeando a ti nuevamente.
-Eso lo mantuvo civilizado y con vida…-
- ¿Necesitamos llamar a ONU?- Habló China disfrazando con ingenuidad su amenaza.
Como agua helada, la mayoría negó con su cabeza, dando por terminada la discusión o por lo menos esa.
- ¿Quieren hacerse cargo? –Preguntó de manera retorica España- Perfecto para mí, pero no me hablen cuando decida comenzar con alguno de sus rituales y quiera sacrificar a alguien. No quiero seguir limpiando su desorden cada vez que decida hacer “su cultura”. –
`-`-`-`-`-`-`-`-`-`Fin de flashback
Luego de eso, en sus recuerdos, España se fue directamente a lo último que había dicho antes de retirarse y que no lograba creer. ¿Era consciente de lo que había dicho? ¡Claro que no! Tal vez México lo pudo haber dicho porque era estúpido y no consideraba que las historias de otros tenían que ver con la suya. Pero él ¿Cómo se justificaba? Decir que viniera Inglaterra…sabía que no sucedería nada en el presente, pero si hubiera sido en el pasado…no habría México…
España se levantó de la cama y se dirigió a tomar una ducha, y aunque en su mente seguía culpando a Chile de provocarlo, concluyó que la mejor opción era limitarse para ayudar al mexicano con el idioma y orientar al resto para cuidarlo. Nada más.
Miró el reloj y marcaban las 6:50, ya estaba algo oscuro. Recordó de pronto la cena para México que había pedido en la cafetería. Luego del baño llamaría a Perú para que fuese a recoger la comida, después de todo, ya la había pagado. Aprovecharía para saber cómo iban las cosas por allá.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
México recobró su visión y sintió mover sus dedos en reflejo como si su alma hubiera regresado a un cuerpo paralizado. Escuchaba gritos y ovaciones proveniente de la gente a su alrededor. El sol parecía estar en su punto medio, pero nadie parecía afectado por su calor. Estas eran las tierras de quien él identificaba como su padre: Tenochtitlan.
Sus ojos se abrieron de golpe cuando reconoció a la persona que era inmovilizado en lo alto de la pirámide, se resistía por su vida: un guerrero tlaxcalteca…Un Técpatl brilló con la caricia del sol y se apresuró a atravesar el pecho del hombre. No tardó en hacerse presente un sangrante y aun palpitante corazón en la mano del otro, dando la señal de cumplimiento a sus deidades.
Impactado, México bajó la mirada…estaba en el inicio de las pirámides mientras que escalón por escalón, sus piedras lloraban sangre que terminaban por bañar sus pies. Similar, las salpicaduras del líquido rojo en su pecho se debieron al cuerpo sacrificado que rodaba cuesta abajo, manchas parecidas caían en los cráneos limpios y apiladas en hileras a sus lados. Su gente no lo sabía, pero estar ahí sólo hacía que absorbiera cada sacrificio, que más que alimentarlo, lo envenenaba…distorsionando su personalidad y mezclándolas con la de ese pueblo.
México corrió entre la gente hasta topar con una fuente de agua, apenas se inclinó con desesperación sobre ella, le reflejó quien era: Su piel, al parecer de una tonalidad blanca, se encontraba algo grisácea por la tierra del camino recorrido, ahora adornada con tiras y manchas de sangre. Sobre su cabeza yacía un hermoso plumaje, las más cortas, de tonalidades rojizos mientras que las largas se encaminaban solas hasta tomar colores verdes con toques azulados, propias de las plumas de quetzales. En su cuello, cubriendo poco de su pecho, había bordados y adornados de oro con piedras preciosas que estratégicamente resaltaban el resto de colores en los perfectos tejidos. Más plumas, adornos y caracoles era lo que portaba en sus muñecas y el maxtle en su cintura, era una combinación de algodón y la piel de un jaguar.
Sin embargo, México seguía hipnotizado por la enorme mancha de sangre fresca y ajena que se había plantado como un puño en su frente, resbalando entre en medio de sus ojos y viajando por cada orilla de su boca convenientemente. No se dio cuenta que sus manos temblaban hasta que comenzó a sentir pares de manos que comenzaron a agarrarlo.
- ¡Teoti! (¡Suficiente!) - Gritó temeroso de lo que sucedería a continuación.
Al voltear, la posición del sol parecía haberse movido en un segundo y drásticamente hasta otro punto, pero esto no impedía que la escena frente a él se mostrara tan clara y similar al pueblo que acababa de llorar: cuerpos desmembrados, personas arrastrándose mientras se desangraban, niños tendidos bajo el cuerpo de sus madres en un intento de protegerlos, pero ninguno parecía portar arma para combatir en una guerra, sus vestimentas y arreglos bañadas en carmín demostraban la actividad que se encontraban realizando; la fiesta de Tóxcatl. Lo que fue la gran figura de Huitzilopochtli creada de amaranto en pedazos y ya los cantos y danzas habían cesado. Y ahí estaban, aquellos hombres protegidos de armamento pesado perforando con sus armas sin razón de ataque.
- Tiyajkej temactecahuac (Fuimos traicionados) -Exclamó un guerrero preparado al resto que le seguía. -.Nankate tsajtok kimiktihtok ¡Tiue Inijuantij! (Están atrapados y los están matando ¡Vamos por ellos!). -
En la habitación, México se levantó de golpe totalmente desconcertado. Su visión era confusa. De pronto, parecía captar la luz natural del sol, pero a su vez esta cambiaba a una débil iluminación proveniente de la luz de la luna a través de la ventana. Acelerado, sumamente agitado, el mexicano intentó ponerse de pie sin ningún éxito, se deslizó por la pared y estirando su brazo buscando alguna especie de palanca que lo sostuviera escuchó como objetos chocaban contra el suelo a su alrededor. Sostuvo su cabeza y cara, sintiendo el dolor como si quisieran exprimir su cráneo, además de las fugaces imágenes en su mente. ¿Seguía en Tenochtitlan? ¿Lo habían atacado? Colocó las palmas de sus manos por debajo de él para intentar arrastrarse y gatear lejos del líquido que ya manchaba sus manos y su pierna derecha.
Finalmente, y agradeciendo a sus dioses que todo se aclaró: se encontraba en las cuatro paredes blancas, duras sin tierra y pierda. El frio y liso suelo le aseguro eso…y también le recordó su estadía con España…junto con su traición y aprisionamiento. Al levantar la vista distinguió al aliado de Perú dormido en el mismo lugar donde vio dormir a España. Repentinamente asoció que los mexicas habían formado una alianza con estos estos guerreros que lo mantenían en vigilancia…después de todo, conocían sus rituales de sacrificio.
Intentar levantar sus manos y mirar el color de estas fue el mayor detonante para provocarle un severo descontrol: el olor penetrante de la sangre y el sentimiento pesado de la traición. En su memoria, la ira invadía a su gente al grado no perdonar a su líder, a quien le dieron muerte…
Entendida la ausencia de España, México salta hacia el chileno, toma el cuello de su ropa y lo estampa contra la pared apenas reacciona.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Perú se reacomodó el auricular para seguir en la llamada con España. Imaginaba que las cosas podían seguir algo tensas, pero se sorprendió de lo tranquilo que estaba el español, quien además de preguntar cómo iban las cosas y si necesitaban algo, le comentó sobre la cena que había comprado para México y que tendría que ir a recogerla antes de que cerraran. Y la conversación siguió y siguió, algo cómodo sinceramente.  
-Si, bueno, me levante tarde ¿recuerdas? -Comento Perú a España a través de la llamada. – Cuando regresen Rusia y Argentina espero me ayuden a convencer a Chile para irse a descansar al hotel y mientras yo me quedo aquí. No creo dormir de todas formas. –
Antes de responder, España soltó un suspiro de culpa en lugar de cansancio. -Iré para allá más tarde ¿vale? Se que no estamos teniendo las mejores conversaciones, pero creo que nunca habíamos interactuado tanto ¿eh? –
-Sí, creo que sí. - Continuó Perú. - Bueno, ya estoy aquí pe. El pedido a tu nombre ¿cierto? –
-No. – Contesto el otro más relajado. – Sólo dile al chaval “gillipollas” y listo. –
- ¿Es enserio causa? -Preguntó Perú sin creerlo, pero la breve risa de España le asusto aún más. –  Entonces ¿dijiste que tu nombre era gillipollas? ¿Es que tú quieres que me vayan a gomear (golpear)? –
-No, no, no.-Continuó España con más ganas de reírse de imaginarse la satisfactorio que hubiese sido ser él quien lo dijera como era debido. - El pobre tío no tiene ni puta idea de que es, a pesar de que él es uno. Cuando lo veas se lo dirás naturalmente de todas formas. Venga Perú, no te pasara nada, y es que así deje hecho el pedido. -
Perú continuó saludando al empleado, quien para nada sonriente que estaba detrás del mostrador entretenido con su celular como si fuese más interesante terminar el mensaje que escribía que al peruano. Perú espero otros 2 minutos para demostrar que esperaba ser atendido, aunque a estas horas ya no había más clientes.
-Gillipollas-Exclamó por fin. El empleado lo miró extrañado y poco interesado, por fin se movió, pero el peruano acaba de descubrir lo divertido a esto. -Hey gillipollas, mi pedido. ¡Gi-lli-po-llas!.-
Una carcajada potente y acumulada ya se escuchaba desde el auricular. –¡He creado un monstruo! –Siguió riendo como si fuera a llorar el español, habría sido su palabra y su broma, pero el toque que había agregado el peruano lo había hecho memorial. Era como si alguien intentara asaltarte con una cuchara.
Ya con su caja de comida y no sin antes educadamente agradecer, Perú dio la media vuelta y siguió sonriendo en su camino de regreso, se sentía lleno de confianza y sus hombros se habían relajado después de escuchar la risa tan natural de España y del cocinero de la cafetería que habida visto todo y se burlaba del otro empleado.
-Tal vez deberíamos empezar a conseguir comida en otro lado pe.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
El teléfono de Chile vibró y vibró con insistencia en el bolsillo de su pantalón. El chileno mecánicamente estiró su mano para tomarlo, apenas notando que se encontraba bocabajo y haberse inclinado un poco le había traído un electrizante dolor en su cuerpo, además del punzante en su cabeza, tal vez ese sillón era un método de tortura medieval que solo parecía tolerarlo su creador: España. Apenas soltó su quejido con el teléfono puesto en su oreja se dio cuenta de sus poderes de invocación.  
-Bueno, pero ¿qué coño haces? ¿Estoy interrumpiendo algo? -Cuestionó extrañado el español, que al igual que con Perú, buscaba iniciar la conversación de manera tranquila. –Mira tío, te llamo para que le expliques al crio éste sobre la regade…-. -
-Oh…conchetumadre… ¿Por qué estoy tragando césped? –Expresó el chileno mientras trataba de levantarse de la húmeda hierba, pero tan pronto como lo intento, cayó. El dolor en su cabeza pasó a segundo plano- ¡Arrgh! ¡Mierda! ¡Mi pie! ¡Creo que esta doblado! –
- ¡Venga, escúchame Chile! ¿Qué te ha pasado? ¿Dónde estás? ¿Dónde está México? - Habló apresurado España, sintiendo estrés por su falta de control con esta situación.
-No lo sé…hay un montón de árboles. –Trató de describir el chileno mirando detrás de él todo el camino de hierba aplastada que demostraba que había sido arrastrado. De repente, tocó su cara húmeda y trato de distinguir la sustancia con la luz de la luna y su olfato - ¡Chucha! ¿Qué es esto azul? ¡Puta! Creo que es medicamento… lo tengo todo en la maldita cara y la ropa. –
Del otro lado de la línea, España sintió que no podía pasar más saliva hacia su garganta. Su memoria trataba de hacer conexiones lo más rápido posible con el escenario del otro lado…el color azul, el viejo y particular azul que conoció en estas tierras…en el pasado, donde actualmente México percibía sus recuerdos y estilos de vida…pero eso era improbable, pero no quería arriesgarse…
El silencio del español le dio la oportunidad a Chile de prestar atención a su entorno, específicamente a un sonido de choque entre rocas y por fin pudo verlo: México sentado en una enorme roca dándole la espalda, mientras parecía que raspaba ¿una especie de roca? ¿No notaba que sus manos parecían estar con sangre por el esfuerzo? ¿Trataba de hacer fuego? ¿Afilarla…? Todo parecía tan macabro cuando lograbas observar su torso desnudo, puesto que su bata había sido amarada en su cintura como si fuese algún ¿taparrabo?
- ¡Chile! ¡Coño! ¡Chile! ¡Voy para allá! –Exclamó alarmado el español, quien ya se preparaba para lanzarse de ese segundo piso como si la batalla lo llamara. Continuó luego de escuchar que el chileno comenzaba a describirle lo que veía. – ¡Escúchame! No me importa si exagero. NO intentes moverte, ni hablar si no es necesario y oportuno. Ese no es México…si tratas de escapar a su vista…creerá que eres una presa. -  
- Weón, me estoy cagando del miedo … –Susurró entre dientes. – ¿Qué mierda soy ahora entonces? –
Sin dejar de mirar incrédulo la espalda de su amigo, Chile presencia una repentina y aterradora escena: el mexicano voltea lentamente hacia él, mostrando unos ojos amarillos profundos. Chile escuchaba más su corazón que el continúo choque entre las rocas.
-Un sacrificio…-Concluyó el español.
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Gracias por leer~ Espero que les haya gustado y sientanse libres de dejar su comentario :D
Curiosidades:
*México pierde sus colores debido a que no los obtuvo hasta 1821 en su independencia cuando adquiere este nombre. México jamás fue conquistado ya que no existía en esos tiempos, al igual que España que aún está en proceso de formación (aún no se consolida) y estaban el reino de Castilla, el reino de Aragón, el reino de Navarra como coronas separadas. Aquí lo que existía era el imperio mexica (aztecas) y los distintos pueblos, etnias que habitaban en el territorio. Por lo que aquí vemos como Mexictli es la representación de su gente que se encuentra separada y sin una nación.  
*El color azul se le atribuye al sacrificio maya, por lo que aquí nuestro México, en su pavor, asocia el sacrificio, aunque se encuentre recordando los sucesos luego de la matanza del templo mayor (no hay retroceso, solo lo impactó ya que él adquiere conocimiento conforme pasan sus años y su gente se mueve).  
*No toque el tema de que la llegada de Cortés fue confundida con el regreso de Quetzalcóatl ya que varias teorías argumentan que no hay suficiente evidencia, pero veré como le hago mención.  
*Agradezco @pandorawhite24 quien menciono la Hambruna Rusa de 1921 y la participación de México como un lazo fuerte que le ayude a recordar al ruso
Gracias! Que tengan un increíble día
139 notes · View notes
trig-sleng · 5 years
Text
Personal Pronouns and Possessives in Trigedasleng - CANON
Trig. alphabetised:
Ai: pronoun – I; me; my [eye] from ‘I’ Choda: pronoun – each other [ch-odd-ah] from ‘each-other’ Du: pronoun – someone (general third person); insult/sarcastically remark (third person prerogative) [d-oo] from ‘dude’ Em: pronoun – he; she; it; third person singular [eh-m] from ‘them’ Emo: pronoun – they; them; third person plural [eh-m-uh] from ‘them-all’ Osir: pronoun – we (exclusive); us (exclusive); first person plural exclusive (excludes the listener) [uh-s-ee-r] from ‘us-here’ Oso: pronoun – we (inclusive); us (inclusive); first person plural inclusive (includes the listener) [uh-s-uh] from ‘us-all’ Yo: pronoun – you all; y’all; second person plural [y-uh] from ‘you-all’ Yu: pronoun – you; your; second person singular [y-oo] from ‘you’ Yumi: pronoun – you and I; you and me [y-oo-m-ee] from ‘you-and-me’
EXAMPLES:-
“ai sen yu in” = “I hear you” OR “ai java” = “my spear” “du-de laik daun” = “he’s the one” (du can indicate a lack of respect or it could be an unspecified someone) OR “du don jak op ai bakkova” = “someone stole my clothes” “em laik branwoda” = “he/she/it is worthless” “emo na gon raun” = “they can fight” “hod yo trigplei op” = “hold your[all] fire” “osir ste klir, yu na gon we ” = “we[here] are safe, you can leave” “oso wich choda in” = “we trust each other” “oso wich choda in” = “we[all] trust each other” “yu don frag ai op” = “you have killed me” “yumi na throu daun ogeda” = “you and I will fight together”
Possessives –
Ain: possessive pronoun – mine (singular number) [eye-n] from ‘I-one’ Emon: possessive pronoun – hers; his; its; theirs (singular number) [eh-m-on] from ‘them-one’ Om: possessive adjective – its; her; his (plural number) [uh-m] from ‘all-them’ Oma: possessive adjective – my; all my; (plural) my [uh-m-ah] from ‘all-mine’ Omo: possessive adjective – their; their (plural number) [uh-m-uh] from ‘all-them-all’ Omon: possessive pronoun – mine; his; hers; its; theirs (plural number) [uh-m-on] from ‘all-mine-all’ Oson: possessive adjective – ours; all ours; (plural) ours [uh-s-on] from ‘all-our-one’ Oyo: possessive adjective – your; your (plural person, plural number) [uh-y-uh] from ‘all-you-all’ Oyon: possessive pronoun – yours; yours (plural person, plural number) [uh-y-on] from ‘all-you-one’ Oyu: possessive adjective – your; your (single person, plural number) [uh-y-oo] from ‘all-you’ Oyun: possessive pronoun – yours; yours (singular person, plural number) [uh-y-oo-n] from ‘all-you-one’ Yon: possessive pronoun – yours; yours (plural person, singular number) [y-on] from ‘y’all-one’ Yun: possessive pronoun – yours [y-oo-n] from ‘your-one’
EXAMPLES:-
“daunde laik gon om” = “these[multiple objects] are for her/him” “daunde laik oma gapa” = “that is my horses[multiple objects]” “daunde laik oyun” = “those[multiple objects] are yours” “dison laik ain” = “this is mine[singular object]” “dison laik omon” = “these[multiple objects] are his/hers/its/theirs[multiple people]” “dison laik oson” = “this/these is/are ours[exclusive/us-here]” OR “this/these is/are ours[inclusive/us-all]” “dison laik yun” = “this[singular object] is yours” “dison steiks laik oyon” = “these meats[multiple objects] are yours[all]” “em ste emon” = “it[singular object] is hers/his/theirs[could be both singular and multiple people]” “hir laik yon” = “here[singular object] is yours[all]” “omo java” = “their[all] spears[multiple objects]” “omon gon oson” = “all of me for all of us” “oyo java” = “your[all] spears[multiple objects]” “oyu wichen bandrona” = “your loyal ambassadors[multiple objects]”
For singular objects, the three pronouns ai, emo and yu work as possessive adjectives {example: “ai java” = “my spear[singular object]” “emo hou” = “their home[singular object]” “yu fecha” = “your dog[singular object]”} The pronouns oso (our/us[inclusive]) and osir (our/us[exclusive]) can be used for both multiple objects and a singular object {example: “oso stegeda” = “our[all] village/s” “osir stegeda” = “our[excluding the listener/us-here] village/s”}
CHEATSHEET –
A general rule of thumb (with a few exceptions) is as follows;
An ‘o’ before a pronoun {possessives and possessive adjectives} can mean multiple objects (see om, oma, omo, oyo, oyon, oyu and oyun). An ‘o’ after the consonant deriving from the pronoun can mean multiple people (see omo, oson, oyo, oyon, and yon). Please remember that there are some exceptions, consider oson and omon as only two examples. They can be used to mean both, depending on the context, and thus don’t adhere to the aforementioned rules.
A good trick for remembering which ‘us’ and ‘our’ to use is to remember where the words (osir and oso) come from. Osir derives from ‘us-here’, and is therefore the exclusive and doesn’t include the listener. Oso comes from ‘us-all’, and is therefore the inclusive and includes the listener.
It is important to note that Trigedasleng relies quite heavily on context, so, for many words, the context provides a large portion of the translation.
8 notes · View notes
Text
Proof Yun is an egg, part 2
In the very first chapter, where all of Yun's acquaintances in-game first see her as her avatar, there's something really interesting. Her little sister is surprised but rolls with it, her friend taku (I'll get further into his deal later. As stated in my first rant post I do infact ship them but that's for later) is only marginally surprised and quickly starts *complimenting* her.
But Sei, her big sister (who's canonically very much a lesbian), is *completely unfazed* and the first thing she says is that she's happy for her.
All of which makes perfect sense when you know Yun's childhood stories.
a) Litterally wanted to be exactly like her big sister as a kid to the point their neighbours were (accurately) convinced for years they were 3 sisters.
b) Canonically litterally voice-trained to sing the female vocals in karaoke together with Taku, supposedly because he focred her but that's clearly an excuse because she litterally trained for high-scores on her own in those same songs afterwards.
c) Somehow keeps getting into situations where she is "forced" to "crossdress", which invariably involves a pro-forma "protest" immediately followed by her being completely herself after that part is done and plausible deniability has been maintained (more about this next part).
7 notes · View notes
keitrinkomfloukru · 6 years
Text
In @entirelytookeen’s wonderful clexa fic "The White Queen Running", Clarke finds herself in a parallel universe where she's the queen of the Ice Nation instead of an Arker. Early on there's a conversation ostensibly in Trigedasleng, for which the author naturally used a translation convention. As practice, I decided to see if I could translate it into actual Trig.
There is a version here with side-by-side Trig and English parallel text. The English version is not @entirelytookeen’s original English dialogue, but rather a re-translation of my Trig back into English, because my translations couldn’t always be literal. The original fic can be read on AO3 here.
Clarke is opening her mouth to apologize for not knowing Trigedasleng when she suddenly realizes she does know it; has the whole repository of the main Grounder dialect at her disposal. That is never going to stop being unnerving. She switches with unthinking ease. "Moba, ai nou don ste figa en ai... bilaik hedswimen."
The girl shrugs, which is not exactly accepting the apology. "Chit yu gaf?"
Maybe she’s some kind of curator, standing guard and helping the curious. The lack of introduction is a little off-putting, but Clarke can’t imagine Ice Nation warriors are well received in the capital despite everything. "Nofodon. Won na led au poulis, tondisi, en stegeda mous raun der."
The girl rests one hand on her hip. She’s imposing, even without warrior’s clothing. She has no tattoos that Clarke can see, no weapons besides the requisite knife at her hip. Her presentation would be completely unremarkable, except for a large silver ring on her right thumb. Somehow, she still manages an air of authority that catches at Clarke’s attention. A whisper of deja vu. Clarke shakes free of it. There are more important things at stake.
(You wish to balance out the death you have brought into the world.)
"Yumi na hon dei kaina nofodon in?"
The young woman folds her arms. "Ron ai waines op."
"E, oso ste hukopon nau. En," Clarke rushes to add, "yu heda na gaf em in."
A dark look flashes across the woman’s face, and for a second Clarke is sure she’s said exactly the wrong thing. Then she gives a small sigh, shoulders slumping as the barely-concealed hostility leaves her frame. "Sin daun," she says, turning to the small stepladder and climbing up to the second row of hanging maps.
Clarke obeys. "Mochof," she says. "Ai's gei bilaik yu ste sisfou." The girl doesn’t turn from where she’s turning the sections. "Ai tagon laik --"
"Ai get in chon yu bilaik." There’s no more suspicion, she’s merely factual.
"Ait." Clarke licks her dry lips. "Yu mema tongkola kom azgeda klin seintaim."
"Ai don laik fossopa raun langeda twin yu tof en ain. Bilaik taim ai nou ge don frag op kos ai mema yu tongkola klin." She raises an eyebrow in Clarke’s direction, looking back over her shoulder. "Ba bilaik yu biyo, oso ste hukopon nau."
"Ou." Close proximity to the Ice Nation would go a long way in explaining her attitude, especially if she’d served before the Coalition was in place. Perhaps she could help Clarke to understand just what she’d gotten herself into. "Skyumi, ba hanch taim yu laik fossopa?"
Her hands pause only a moment in perusing the maps. "Fai yiron, kom taim ginteik kom chilnes."
"Ait." Clarke searches her memory. "Raun yiron kom gon."
This causes the young woman to stop and turn, giving her a hard look. "Tu yiron kom gon. Taim yu don kom au haiplana."
"Ait."  Clarke agrees, trying to cover with a smile. If anything, the other girl’s expression grows more suspicious. Oh, screw it, Clarke thinks, and blurts out: "Chit don gon daun hashta naya?"
"Haiplana fou yu?" She turns her whole body, reaching up on either side to secure her perch as she faces Clarke, who can’t help noticing the gorgeous musculature of her arms. There’s definition all the way down to the precise turn of wrists. It draws Clarke’s attention to her hands and the unique shape of her ring: cut at an angle, so that a broader piece juts out above her knuckle before the band tapers around the base of her thumb. "Yu."
"Ai -- chit?"
"Yu gaf get in taim ai get sontaim in?" She turns back to the maps, movements jerky this time as she rifles through them at a slightly faster pace, even callous in how she flips from one to the next. "Embi ge maya op raun tagen podi kom ogeda fyucha azgedon. Yun ron skruwen op: taim hedplei kom naya ge foto en haken, yu na bilaik skrudon na lid yu kru in gon chilnes."
Lexa never talked about the Ice Nation -- not if she could help it -- but the other warriors had, in whispers and with warning looks. They were a strange people, they told the Arkers. They lived on the roof of the world, closer to the sky where spirits lived, and the whispers of those beings filled their dreams. Their lives were filled with rituals and prophecies and strange power. Clarke had only cared inasmuch as how effective that kind of psychological warfare must be, and how Nia must wield this fear like any other weapon.
"Yu renon don laik shouna kom naya en yu nontu don sad in na kod haiplana in ona disha mesej bilaik lomon. Em don vout in mebi naya na bilaik moubeda heda en den kep em zodon we. Steda, naya don teik bleirona gon em tombom en swega klin bilaik yu na ge wan op fou deimeika bag au dei sintaim." She finds what she’s looking for, starts to unhook the map from its securings.
Clarke knows she should be paying very careful attention right now, only her eyes keep snagging on the ring. There’s a pattern etched into the surface, on the broader section, but she can’t quite make it out from where she’s sitting. When the other girl lets the heavy map fall to the table it makes Clarke jump, and she ends up looking straight into the young woman’s eyes.
"Yu don teik naya daun snap," she says quietly. "Ai don sen in bilaik em wamplei nou laik sou snap." She turns back to the map and begins to unfold it to the full expanse, the oilskin rustling with each careful movement. "Haiplana klark kom azgeda: gada bilaik komba raun kom skaikrasha. Ai don tel yu op, ai get in chon yu bilaik."
Clarke searches the girl’s expression, taking in the strong line of her jaw, the tension in the way she holds it. "Ai get yu in?" she asks gently.
"Yumi nou don hit op nowe. Ba taim em don komba raun kom yu haisiden, em don tel ai op ogeda hashta yu."
"Em?" But she’s already looking down at the table, at the girl’s hand as it rests there, and the ring. Which bears -- not a pattern, a symbol. One she can never forget, even though she only ever saw it balanced between the eyes of a girl she knew for a handful of days.
“Yu laik kostia,” Clarke breathes, and the bottom drops out of the world.
Noncanon words used in this story are listed below. Some of these were coined for this translation, others were already in my noncanon lexicon.
bag … au [bæg … aʊ]: v. go to bed;  from c. bag
embi [ˈɛm.biː]: n. augury, prophecy about a person's fate;  from "MB (Myers-Briggs) type"
gei [geɪ]: adj. [predicative] happy, glad;  from "gay"
haisiden [ˈhaɪ.sɪ.ɾɛn]: n. coronotion; haisidon op v. crown; ge haisidon op adj. crowned;  from c. haisidon
hedswimen [ˈhɛd.swɪ.mɛn]: adj. disoriented, dizzy, faint;  from "head swimming"
hukopon [ˈhuː.kɔː.pɔːn]: n. ally;  from c. hukop
kod … in [kɔːd … ɪn]: v. to share;  from  "cut … in on" (USAGE NOTE: the direct object is the recipient, not the item)
langeda* [ˈlæn.gɛ.ɾə]: n. border, boundary;  from "line-place"; langeden adj. bordering
led … au [lɛd … aʊ]: v. display, put on display;  from "laid out"
lomon [ˈlɔː.mɔːn]: n. warning;  from c. lom op
maya [ˈmæ.jə]: n. augur, oracle, soothsayer;  from "Meyers-Briggs"; maya … op v. soothsay, cast an augury
nofodon [ˈnɔː.fɔː.ɾɔːn]: n. map;  from "no-fold-one", lit. "thing that won't fold up"
podi [ˈpɔː.ɾiː]: n. ceremony, ritual;  from "party"
renon [ˈɹɛ.nɔːn]: n. parent;  from the nonbinary term "ren"; renonplei n. [gerund] parenting
skrud [skɹuːd]: adj. fated, cursed, destined, doomed, hexed; skrudon n. one who is fated, etc.; a "chosen one"; skruwen n. fate, destiny;  from "screwed"
skyumi* [ˈskjuː.miː]: interj. excuse me, pardon me;  from "excuse me"
tagon√ [ˈtæ.gɔːn]: n. name; tagen adj. naming;  from c. tag laik, tag op
twin [twɪn]: prep. between; in the middle of;  from "between"
waines [ˈwaɪ.nɛs]: n. intention, purpose, reason;  from "why-ness"
c. canon Trigedasleng word * credit goes to Slakgedakru √ canonized
23 notes · View notes
factoides-yajan · 3 years
Text
Factoide #3742
(#3742) La oreja de Judas Auricularia auricula-judae, comúnmente conocido como oreja de Judas, es un hongo basidiomiceto comestible, del orden Auriculariales. En algunos países es identificado coloquialmente como Orejas de madera, Orejas de oso y Alga Banyi Yun Er. Gastronomía Es comestible y muy apreciado en la cocina oriental (es el "hongo negro" de los restaurantes chinos, en China se cultivan sobre troncos muertos). Se puede comer crudo, aunque no tiene un sabor muy marcado, pero por su aspecto suele usarse como decoración de ensaladas. También puede comerse frito o en sopas Puede guardarse seco y si se le pone en remojo antes de usarlo recupera su consistencia gelatinosa.
Tumblr media
[Publicado originalmente el 8 de Febrero del 2022]
0 notes
naicr · 6 years
Text
Después de dos años una familia china se da cuenta de que su perro es un oso
Después de dos años una familia china se da cuenta de que su perro es un oso
(Yahoo News) – Una familia china crió durante dos años un perro que resultó ser un oso negro. Los dueños comenzaron a dudar luego que el animal mostró destreza al caminar en dos patas.
Cuando Su Yun compró el cachorro se sorprendió al notar que su mascota familiar comía demasiado. ”Una caja de frutas y dos de fideos comía todos los días”, añadió el dueño a la prensa china.
Al pasar el tiempo el…
View On WordPress
1 note · View note
mangafeeds · 4 years
Text
Only Sense Online.
Tumblr media
Alternative : オンリーセンス・オンライン (Japanese); то Самое Ощущение Онлайн (Russian); OSO; O.S.O; Onlysense Online (English)
Only Sense Online summary: From MangaHelpers: Utilizing a system called "Sense," each player aims to create their unique character in the VRMMORPG "Only Sense Online." Joining this realm is Yun, an absolute beginner in the world of gaming, equipped with some of the worst customized "Sense" ever. While his two sisters, both veterans in this world, criticize his choices of equipment, he continues to delve into the skill sets he has acquired. Along his way, he meets the art of "production" and people that have mastered this art. Watch as a total novice creates a revolution in the gaming world and create the "ultimate" support class. [DrCoke] #MangaFeeds.com, #ReadFreeMangaOnline MangaFeeds.Com: Read manga online the latest manga comic book, updated daily: https://mangafeeds.com/post/only-sense-online_1585244498
Read more.
0 notes
prcelavn · 7 years
Note
☾ Ethan
Send ☾ + name for one of my muses for the following:
Tumblr media
the basics:
name: ethan kim / kim yun hoage: veincuatrozodiac sign: piscisone good trait: perseveranteone bad trait: inquieto (lo encuentra su mal)
habits:
one bad habit: interrumpir a las personas mientras hablan one good habit: ser atento con los demás, jamás deja el visto ???one habit they can’t break: interrumpir a las personas mientras hablan (pls)one they’ve broken: ser demasiado impaciente what they’re afraid of: aparte de su fobia, a no ser feliz y a no poder cumplir sus metas futuras
family:
their parents names: brenda y elias (no usan sus nombres coreanos en casa)their siblings names: no tienefavorite childhood memory: su abuelo paterno enseñándole coreanofavorite childhood toy: un oso de peluche regalo de su abuela maternaembarrassing story: cuando tenía diez, esa vez que creyó que el shampoo “sin lagrimas” en verdad funcionaba y terminó usando gotas para los ojos por algunos días. nunca más favorite family member: toda su familiaa story about that family member: sus familias siempre chocan, mientras sus familiares maternos son matemáticos, sus familiares paternos por otro lado humanistas, por lo que las reuniones siempre terminan siendo sobre un montón de temas diversos. luego de unas copas todos son amigos ???
what they prefer:
coffee or tea? ambosshowering in the day or night? de noche, le encanta dormir hasta tardetaking baths or taking showers? ambos, depende dónde se encuentre (no hay tina en su departamento)tv or movies? ambos, aunque más tvwriting or reading? escribirplatonic or romantic love? ambos, si es amor le entra ??? (menos relaciones tóxicas o dañinas, a esas no le entra)iced tea or lemonade? té heladoice cream or smoothies? los dos, si son bien dulces mejorcupcakes or cake? lo mismo que lo anterior beach or mountains? montañas
favorites:
song: what makes a good man? de the heavy  band: caravan palace  outfit: 1 / 2 / 3place: los clubes de jazz en chicagomemory: cuando sus padres viajaron a nueva york para ver su primera presentación con la bandaperson: no puede elegir solamente una, porque muchas personas le hacen felizmovie: her (la pausó demasiadas veces para secarse las lágrimas)show: futurama y los simpson
1 note · View note
thefuturepastor · 7 years
Text
Maybe Your Worship Team Needs a Vocal Coach
Anonymous said: Hi Pastor Jade! I am a KKB Leader in our church. I am in charge of the CAN pero nabuburden po kasi ako sa Music ministry. Madalas po kasi sa Sunday Service hindi na maganda pakinggan, like I mean yung singers (esp the worship leader) is sinisigaw na lang yun kanta. ilang beses na po namin inevaluate pero bumabalik pa rin sa ganung sitwasyon.
Tumblr media
Hmm, “sinisigaw na lang yung kanta.” Marami kaming gumagawa nyan ���wag kang nang-aano. Haha!
Nauunawaan ko ang concern mo dahil sa paglilingkod natin kay Lord ay dapat lang namang may excellence. King David set a high bar we can all aim for and learn from:
“And David shepherded them with integrity of heart; with skillful hands he led them.” Psalm 78:72
“Excellent” doesn’t mean “flawless”, of course. But because the church is a living organism, its ministries should be marked by growth and improvement. You know you have an excellent church if it outdoes itself in every manner of good work season after season. And churches don’t become excellent overnight. It takes every member, leader, and ministry functioning in unity toward giving God the excellent service he deserves.
If you think that your music ministry is somewhat lacking in taking part in this journey of excellence despite constant evaluations and meetings with them, it might be time for them to take formal voice lessons.
Get a vocal coach
Kung sinasabi mo kasi na marami nang evaluations ang naganap pero wala pa ring epekto, baka hindi evaluation ang kailangan nila kundi incantation. Haha jk. I mean, maybe what they need are serious voice lessons by a serious vocal coach who will seriously make them better singers. Siguradong maraming tips and techniques na matututunan sa coach na makukuha nila.
Tumblr media
Puwede n’yo rin namang lutuin sa walang humpay na prayer and fasting ang worship team n’yo at manampalataya kayong gaganda ang boses nila. Pero hindi rin naman masamang umaksyon habang nananampalataya tayo.
Si David ay hindi naman nasabihang “skillful” dahil lang magaling siyang mag-pray o mag-worship. Hinasa siya ni Lord sa pakikipaglaban--sa mga leon, sa mga oso, kay Goliath, at sa marami pang iba. Hindi huhusay si David kung hindi siya hinasa.
Ganoon din naman sa lahat nang talents na mayroon tayo. Dapat nating hasain. Sa paghahasa tayo humuhusay.
Kung ‘yung mga singers sa entertainment industry ay nagpapakadalubhasa sa vocal techniques para mapasaya ang mga audience nila sa mga concert, sa mga bar, sa mga casino, sa mga mall shows, at kung saan saan pa, hindi ba dapat mas driven na humusay sa pagkanta ang mga mang-aawit para sa Panginoon dahil umaawit sila para sa simbahang minahal ni Hesus sa punto ng kamatayan?
Some would say, BUT WE HAVE THE HOLY SPIRIT NAMAN EH! Well, if you have the Holy Spirit, you won’t drive away innocent worshipers whose eardrums are pulverized by your notes all sang in fortissimo. :P
So maybe a little voice lesson would help?
Pero... pera
Wala bang budget? Well, ‘wag natin i-asa lahat sa budget ng church. Dahil para rin naman ito sa ikalalago ng talento ng mga indibidwal na involved, puwedeng mag-ipon sila o mag-ambagan para ma-afford nila ang vocal coach or voice lessons. Consider it an investment. ‘Wag muna mag-Starbucks. Bawasan ang extra rice. Tiisin munang ‘wag mag-subscribe sa data plan. Puwede namang magtipid dahil sobrang worth it mag-invest sa ikalalago ng talento kesa sa damit o sapatos o lipstick o pabango o pang-DOTA.
Tumblr media
Tsaka mayaman ang Diyos natin ‘di ba? ‘Di ba Niya kayang mag-provide? Tamang financial management lang, kakayanin ng worship team makakuha ng voice coach.
Hindi ba ito pagsampalataya sa sariling kakayanan?
Kumuha lang ng coach sariling kakayanan na??????? Hehe!
Lahat nang tao at lahat nang skills at lahat nang gifts of the Holy Spirit ay kailangang ma-mentor para lumago. Preachers need a preaching coach. Counselors need a counseling coach. Intercessors need someone who will guide them to be deeper in the prayer ministry.
Getting a vocal coach doesn’t mean trusting in human talents to glorify God. It’s quite the opposite: The worship team will get a vocal coach because they humbly know they’re in dire need of help, and the Lord can use the lessons they will learn for them to facilitate a more ear-friendly and anointed worship atmosphere during services.
More love for your worship team
Praise God dahil malaki ang concern mo sa worship team ninyo kahit iba ang ministry mo. Continue to pray for them and never forget to ALWAYS conduct your evaluations in the spirit of genuine love and concern for God’s church. 
I know it can be frustrating kapag paulit-ulit na ang mga pagkakamali, pero pasasaan ba’t mapapakinis din ang mga magagaspang at bako-bakong aspeto ng ministry n’yo sa ngayon. Push lang nang push. Have faith and act on your faith.
In the mean time, be more patient. Kapag ‘di pa rin umubra ang vocal coach, halina’t mag-binding and loosing.
41 notes · View notes