#viaggiamo insieme
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Inverno 2023 e 2024 apertura prenotazioni
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25/05/2023 - 09:56
Amo rischiare e sto imparando a sentirmi sempre più sicura di me stessa, delle mie capacità e del mio operato. Oggi è il giorno del mio compleanno e avevo appositamente prenotato un esame. Volevo farmi un regalo e non c'è nulla di meglio di una grande soddisfazione personale. Esattamente un anno fa mi ritrovavo a dare uno degli ultimi esami della laurea triennale, c'eri anche tu a sostenermi e ad incoraggiarmi, per poi lasciarmi la sera. La sera del mio compleanno tra inconvenienti lavorativi e stanchezza, hai scelto di lasciarmi, di interrompere la relazione. E a distanza di un anno posso dire che l'amore nei tuoi confronti non è svanito ma si è arricchito. Con consapevolezze diverse. Stamattina non ho accesso la rete internet perché sapevo mi avresti scritto e augurato un buon compleanno, ma volevo incanalare la mia attenzione unicamente sull'esame, volevo rimanere concentrata e non sentirmi destabilizzata. Adesso sono in treno, sto tornando per andare a lavoro e ho letto ciò che mi hai scritto. L'ho letto sul treno per ricordare quanti ne ho presi per raggiungerti e stare insieme a te. E ho riflettuto guardando i binari paralleli che riesco a scorgere dal finestrino. Siamo due treni in corsa noi, a volte l'uno si ferma e l'altro prosegue, poi viceversa. Viaggiamo paralleli ma ognuno sui propri binari. Ci allontaniamo e ci avviciniamo.
Mi piace pensare che la stazione di arrivo sarà la stessa, che scenderemo ognuno dal proprio treno che ha guidato e ci guarderemo soddisfatti di avercela fatta, di aver raggiunto la meta.
Mando un abbraccio forte anche a te, che sei il regalo più bello che la vita mi ha donato.
E mi congratulo con me stessa per la forza motrice che trovo in ogni istante.
❤️...
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🇮🇹 Prossima fermata: Il nulla https://www.contronews.org/prossima-fermata-il-nulla/
Viaggiamo tutti insieme sullo stesso treno, e la prossima fermata è il nulla.
Ogni giorno il cervello continua a dirci che va tutto bene, non è così, è tutto ciò che abbiamo, ancora vivi, abbiamo dimenticato come si vive. Provaci, l’obbedienza ti ha portato fin qui.
🇺🇸 Next stop: Nowhere https://www.contronews.org/en/prossima-fermata-il-nulla/
We’re all riding togetger on the same train, and the next stop is nowhere.
Everyday the brain does the same, a signal says it’s all okay, we know it’s not, it’s all that we got, we’re still alive, forgot how to live. Try, compliance got you this far. ———————————————— 📡Vai a ControNews 🎙Entra in Chat 🚨Sintonizzati sul SEGNALE
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Il mio difetto come ragazza è che non gli chiedo di farmi fotografie ogni volta che usciamo o viaggiamo perché non ci tengo a feed/storie ig quindi poi abbiamo pochissime fotografie insieme.
(Mie personali quasi nulle tranne quelle quattro foto che mi faccio due volte l’anno)
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GITA AD USTICA 27.05.2010
Questo testo risale al 2010, quando andavo alle medie. Facemmo una gita premio di un giorno, dedicata agli allievi più bravi delle classi. Io rientrai tra questi.
Già alle 5:30 sveglia. Cerco di prendere sonno ma non ce la faccio. Poi la sveglia suona, sono le 5:40, con World Behind My Wall, dei Tokio Hotel. La spengo. Mi corico di nuovo. Suona la sveglia delle 5:45, con Fur Immer Jetz, dei Tokio Hotel . Mi alzo e la spengo. Finalmente inizio ad essere più lucida. Suona l'ultima sveglia, quella delle 5:50 , con Falling Down, di Space Cowboy. Mi alzo definitivamente e vado a lavarmi. Non ho sonno. Mi vesto : Calzettoni , Jeans , Maglietta a maniche corte e felpa. Preparo lo zaino : Profumo, biscotti, panini, iPod, cuffie, Tronky. Prendo i soldi e li metto in tasca. Prendo l'iPhone, gli metto la cover, quella nera a paillette nere luccicanti, stile disco, e lo metto nell'altra tasca. Prendo il cappellino che ci hanno consegnato. Lo tengo in mano. Sono già le 06:20 . alle 06:25 circa sono in paese, insieme a tutti gli altri : altre 4 ragazze della mia classe (3B) , quattro della 3C , idem per la 3D, e i 7 della 3A. Ci sono due professori. Poco dopo, mio padre se ne va, e resto a parlare con Chiara, la mia amica della C.
Arriva l'organizzatrice, cioè la vicepreside, e si arrabbia un po' perché nota che i pulmini non sono arrivati. Dopo arriva un'altra professoressa. Eravamo al completo, finalmente.
Erano già le 6:35, e la vicepreside chiama ai pulmini. Dopo circa 5 minuti, salgono per la via della scuola ( Il senso sarebbe soltanto in discesa, ma loro se ne sono infischiati ). La 3A va nel secondo, quello color “ arcobaleno “, la 3D,3B e 3C nel primo, quello bianco e rosso. Io mi metto insieme a Chiara ( e ti pareva ) . Sembra tutto ok, infatti il pulmino parte. Andiamo a T, un paese che dista circa 5 km da B, il mio. Il secondo pulmino si riempie, e una prof di T. viene nel nostro pulmino. { io , sinceramente, non capisco perché c'è odio tra B. e T. , sono neutrale, e poi anch'io ho origini T. } .
Il viaggio inizia, il pulmino cammina da schifo. Ha i finestrini anteriori aperti, poiché non c'è aria condizionata. Qualcuno prende le pillole contro il mal d'auto. Io non soffro il mal d'auto, ma quando l'autista inizia a fare le curve inizio a sballare un po'. Dopo poco, passa tutto. Verso i pressi di T, imbocchiamo l'autostrada e andiamo al porto di Palermo: da quel momento siamo assolutamente senza pulmino! Un professore si allontana per fare i biglietti. Prendiamo un bus navetta del porto, che ci porta verso il traghetto per Ustica, l'isola che dovremmo visitare. Qualcuno resta un po' stordito, perché dovevamo prendere l'aliscafo. Erano circa le 8:10 . La nave partiva alle 9:00. Il professore non arrivava, e decidemmo di incamminarci verso gli aliscafi. È lì che vediamo il professore. Ci eravamo sbagliati. Dopo alcuni minuti, saliamo sull'aliscafo, piccolo, basso, rosso e bianco. Ci accomodiamo nel piano più basso. Non c'è aria. Circa 10 minuti dopo, partiamo. I motori fanno abbastanza rumore. Quando si alza, inizia a tremare e andare male. Il mare è piatto come una tavola. Mi ficco le cuffie nelle orecchie, le attacco all'iPod e ascolto qualche canzone dei Tokio Hotel, tipo Forever Now e Sacred. Viaggiamo per 1h10m circa. Qualche miglio prima di arrivare, inizio a patire le sofferenze di quei tremori, di quel caldo e di quel rumore. Inizio a sudare caldo come una pazza, Vedo sdoppiato e mi viene da vomitare. Provo a guardare il mare, ma mi sento peggio. Mi tengo la bocca con la mano. Qualche minuto dopo, la nausea mi passa. Mi sento molto strana, eppure non ho mai sofferto di mal di mare. Finalmente sbarchiamo, e io mi riprendo un po'. Siamo ad Ustica. Saliamo una scalinata, e ci troviamo in piazza. Sono le 10:10. Ci danno 20 minuti di relax, così io e la mia compagna d'avventura Chiara esploriamo un po' il posto, e ci imbattiamo in un bel negozio di souvenir. Io ne approfitto e compro qualcosa per la mia famiglia : una statuina a forma di faro per mio padre, una barchetta di vela per mia madre, una stella marina colorata ed un ditale per mia nonna. Li compro, e familiarizzo con la gente del posto. Torniamo al punto di riunione, ed entriamo in un posto, che sarebbe il “ quartier generale “ della riserva. Ci fanno sedere a terra, io sono stretta tra una tipa e un tipo grosso. La guida inizia a parlare dell'isola, della fauna, della flora, e dopo un tempo interminabile la spiegazione finisce. Ci alziamo, e uscendo, ci danno un libro, su cui c'è scritto qualcosa tipo : fiabe per amare la natura. Detto questo, iniziamo a incamminarci per andare nella riserva vera e propria. Il sentiero è difficile, fatto di pietre. Chiara per paura di cadere si appoggia su di me, che sono l'equilibrio fatto persona. Nel frattempo ci godiamo il panorama e il fresco venticello che ogni tanto ci rinfresca . Guardiamo alcune piante, alcune rocce, altre cose, poi scendiamo verso la fattoria, dove prima avevamo sentito ragliare un asino. Vediamo una mucca, che ci muggisce, come a salutarci. Vediamo anche le coltivazioni di lenticchie della zona, che sono lenticchie rosse, piccole e che si cuociono senza bisogno di tenerle in ammollo. Ci fermiamo un po', sono già le 13:00.
Ci incamminiamo verso il paese, alla ricerca di un ristorante. Camminiamo circa 1,5 km. Mi sento stanca, ma ho la forza di andare. Non mi sono mai sentita meglio in vita mia. Risaliamo una strada tortuosa e pietrosa, e arriviamo al ristorante. Il sole crea una temperatura di oltre 30°C. Ci aprono un ombrello e ci fanno sedere fuori. Mangiamo i nostri panini, e ci rifocilliamo. Io vado in bagno con Chiara. Chiara si cambia la maglietta, io mi lavo la faccia e mi spruzzo il profumo. I professori mangiano fino alle 15:30/ 15:40. ci incamminiamo camminando verso la piazza. Arriviamo in piazza e giriamo alcuni negozi di souvenir. Io non ho bisogno di comprare nulla, ho già fatto tutto in mattinata. Chiara decide di comprare un ditale per sua madre. Ci incamminiamo verso quel negozio, ma notiamo che è chiuso e che apre verso le 16:30. Risaliamo la piazza, ci prendiamo un gelato rinfrescante. Io prendo un cono al cioccolato, lei una coppetta media al limone e alla fragola. Dopo averci gustato i nostri gelati, scendiamo verso il negozio, e poiché c'è una bella visuale e delle panchine, stiamo lì a farci foto. Purtroppo il negozio non apre e i professori ci chiamano per andare a prendere il traghetto. Scendiamo al porto, imbarchiamo nel traghetto, partiamo, prendiamo di nuovo i pulmini, e verso le 20:30 circa siamo a casa. Dopo una giornata stressante, ma bella. Chi se lo sarebbe mai aspettato che sarei venuta? ( Sono stata una “ sostituta “ di un'altra che stava male ).
Mi è piaciuta da impazzire questa gita, non so bene il perché. Eravamo in pochi e buoni, e senza i soliti bulli. Siamo stati bene. Il bello è stato rivedere il mio primo ragazzo. Ci scambiavamo sguardi reciproci, e lui faceva di tutto per mettersi in mostra, e non ero da meno io. E poi anche a T secondo me c'è qualche tipo bello, di sicuro non lui.
E per concludere scrivo una frase che mi frulla in testa da un sacco :
“ Ci vorrebbe una gita ad Ustica ogni giorno “.
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Saremo noi: Giorno 45
Non dico che l'illuminazione è arrivata, però qualcosa è successo, perché oggi tutto sommato il capitolo l'ho scritto. Non è venuto lunghissimo, ma non è neanche il capitolo più breve che ho scritto finora, quindi potrebbe già andare bene così. A livello di trama si può anche passare alla fase successiva, che poi è l'inizio del terzo atto. Quindi ci siamo!
Quante parole ho scritto: 1069 // 45412 (totale)
Quando ho scritto: dalle 10:00 alle 12:30.
Che musica ho ascoltato: Di nuovo la playlist del romanzo, più alla fine, completamente a sorpresa, Into the Unknown di Frozen 2 in loop, perché Irene e Karl hanno avuto l'idea di girare una cover subito prima della semifinale.
Osservazioni: Ho qualche dubbio sulle tempistiche di questo capitolo. Ho l'impressione che non ci sia abbastanza spazio nei pochi giorni che trascorrono tra la fine del capitolo precedente e l'inizio del capitolo successivo perché Irene faccia tutte le cose che ho riassunto. Non so se aggiungere altre scene di dialogo o riflessione ralenterebbe il ritmo o peggiorerebbe la situazione, ma forse è meglio rimandare il problema alla revisione.
Estratto di oggi:
Chissà come, Karl riesce a procurarsi un teatro di posa pieno di neve finta dove qualcuno stava girando uno spot per Natale e mette insieme una piccola troupe per girare un video in cui canto Into the Unknown. Riesce perfino a ritagliarci una mezz’ora di straforo in studio per registrare l’audio come si deve. Per tutto il tempo cerco di non pensare a quanto la voce del vento del Nord mi ricordi quella di Cielo. Montiamo tutto in una notte e lo pubblichiamo sul mio canale ufficiale in tempo per martedì mattina. Condivido il trailer su TikTok con la caption “In my villain era”. La sezione dei commenti su entrambi i video esplode mentre viaggiamo in auto per Sanremo. Qualcuno dice di essere confuso dalla mia estetica, che a ogni serata della competizione sembravo una persona completamente diversa, ma la stragrande maggioranza è entusiasta. Karl sorride soddisfatto con un gomito fuori dal finestrino abbassato. «Hai la vittoria in tasca, piccola.» Continuo a ricaricare e scrollare furiosamente la sezione dei commenti. «È tutto merito tuo, davvero.» Scrollo la testa incredula. «Come diavolo hai fatto a organizzare tutto con così poco preavviso?» Mi scocca un sorriso sghembo. «Sono dannatamente bravo in quello che faccio, ecco come.»
Domani deciderò se aggiungere scene a questo capitolo o passare direttamente a quello successivo. In ogni caso, ci vediamo qui!
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Viaggiamo insieme 😍
Però in Egitto ci si và di inverno, perché io svengo grazie. Hahah
Si, passaporto, valige e si volaa ✈️🥰
Va bene in inverno si va ahah
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[...] Il fatto è che quando viaggiamo l’occhio fa la sua parte, e anche gli altri quattro sensi e la nostra sensibilità fanno la loro parte, insieme con la nostra enciclopedia personale, il nostro punto di vista sulla realtà e la cultura in cui siamo imbevuti.
Per questo, al ritorno da un paese lontano o da un viaggetto fuori porta, ognuno di noi porta con sé un’altra impressione dell’esperienza vissuta e le foto di due persone che hanno visitato gli stessi luoghi nel medesimo tempo non saranno mai le stesse foto. (E in verità nemmeno le foto degli stessi luoghi fatte in tempi diversi dalle medesime persone risulteranno mai le stesse).
È il vizio imprescindibile della soggettività. Nessuno mangia mai lo stesso piatto, guarda lo stesso panorama o ascolta la stessa musica e ognuno porta con sé il suo bagaglio e il suo fardello.
Mi sono svegliato che volevo dire una cazzata e la volevo condividere con voi. L’ho detta. Ma sono certo che i vostri sensi, la vostra sensibilità e la vostra cultura la sapranno riempire di significato e daranno senso alle mie poche scarne parole nate al risveglio di un giorno di vacanza in una località piena di cemento, gente, sabbia sottile e mare buono, quello che ti accoglie e ti culla come se tu ancora non fossi venuto al mondo e non avessi dietro e dentro di te né ricordi né pensieri.
Da Le ragioni delle Coste B.
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Dimenticati di me
Non sono altro che la tua più grande angoscia
E tu non riesci a capirlo
Esci da questo limbo che dura ormai da troppi anni
Ti meriti di vivere una vita serena
Di immergerti in un relazione con tutto te stesso.
E doloroso mettere un punto
Ma poi ti assicuro che c'è tanto altro da scrivere
Non soffermati su di noi, fermati su di te e riparti da capo.
Siamo rimasti come una canzone lasciata a metà
Con la curiosità di sapere come sarebbe potuta finire.
E per l'ultima volta dentro quel letto sfatto ci siamo detti addio.
O almeno così doveva essere.
Ma abbiamo solo riacceso un braciere che pensavamo spento.
Non siamo fatti per stare insieme
Abbiamo vite diverse, viaggiamo in lunghezze d'onda differenti
Il nostro non è stato altro che una relazione fatta di carne e piacere.
Solo amici.
C'è lo siamo sempre detti.
Mi ero ripromessa di non cercarti più, per darti la possibilità di dimenticarmi e vivere più sereno.
Ma a dire la verità anch'io infondo infondo non riesco a stare senza sentirti.
E ti faccio del male perdonami,
E mi faccio del male e non mi perdono.
Ti auguro si trovare quella donna che possa portarti una volta buona via da me e dimenticarmi per sempre.
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«Ho incontrato Fedez e Garance a Milano: lui è contento e lei...»: l'indiscrezione sulla nuova coppia Quella in arrivo sarà la prima estate dei Ferragnez da separati: Fedez è a Milano con la sua Garance Authié, mentre Chiara Ferragni gira l'Italia ogni weekend con il suo gruppo di amici, tra cui anche il suo "maritino" Angelo Tropea e il suo nuovo flirt, ancora non confermato. Roberto Alessi, direttore di Novella 2000, ha rivelato a Pomeriggio 5 News di aver incontrato il rapper il dolce compagnia della modella ventenne francese e di aver avuto sin da subito ottime sensazioni su di lei, ma non solo. Ha parlato anche di Chiara Ferragni e di come non sia rimasta «con il moccolo in mano». Quella in arrivo sarà la prima estate dei Ferragnez da separati: Fedez è a Milano con la sua Garance Authié, mentre Chiara Ferragni gira l'Italia ogni weekend con il suo gruppo di amici, tra cui anche il suo "maritino" Angelo Tropea e il suo nuovo flirt, ancora non confermato. Roberto Alessi, direttore di Novella 2000, ha rivelato a Pomeriggio 5 News di aver incontrato il rapper il dolce compagnia della modella ventenne francese e di aver avuto sin da subito ottime sensazioni su di lei, ma non solo. Ha parlato anche di Chiara Ferragni e di come non sia rimasta «con il moccolo in mano». Chiara Ferragni, il nuovo amore Chiara Ferragni si trovava in vacanza a Capri con alcuni suoi amici e, tra le varie storie su Instagram è saltata all'occhio un messaggio molto dolce indirizzato, forse verso il suo nuovo flirti, Andrea Bisciotti, l'ortopedico 31 enne toscano, oppure verso Tony Effe. «Chiara Ferragni era in vacanza da sola e posso confermarlo. Questo perché mi hanno mandato le foto proprio stamattina. Lei era in partenza da Mergellina, l’hanno trasportata con un charter. Fai conto che l’uomo che è accanto a lei è quello che trasporta i vip. Perché dovete sapere che anche se adesso sta vivendo un momento difficile, non è come me o come voi, che viaggiamo in metro o usiamo il vaporetto. Questa parte con una barchettina da 30 metri e per viaggiare in sicurezza va con quella. Su Instagram ha pubblicato una storia con scritto "Vorrei averti qui", così per far capire che non è rimasta con il moccolo in mano», ha detto Roberto Alessi, che poi ha rivelato cosa pensa della nuova fiamma di Fedez, Garance Authié. Fedez e Garance, la storia d'amore continua Il direttore di Novella 2000, ospite a Pomeriggio 5 News ha raccontato di aver incontrato fedez e Garance a Milano: «Che fine ha fatto Fedez? Ho delle novità in merito a Federico. Perché ieri avevo un po’ di sete e quindi sono sceso al bar che ho sotto casa mia e chi ti trovo? Fedez insieme a Garance Authié. E alla faccia del bicarbonato di sodio. Una bellezza pazzesca, anni 20, stupenda, anche educata. Si è alzata, si è presentata, si è riseduta, un amore. E lui devo dire che mi è sembrato molto contento».
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sono della vergine è ovvio che se viaggiamo insieme IO devo organizzare l'intero viaggio nei minimi dettagli, scrivere l'intero itinerario con tanto di ristoranti già prenotati (ovviamente dopo aver mandato una lista dei migliori ristoranti nella zona almeno due settimane prima e prenotato una settimana prima).
ed è anche ovvio che se io ti invio il programma e non ricevo i dovuti complimentoni me la prendo tantissimo, ecco
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Partiamo in viaggio
A domani con MoKast nel consueto appuntamento del giovedì! 🎙️ 🎧 Viaggiamo insieme ➡️ linktr.ee/mokast_ #mokast #mokastpodcast
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Salvare la natura è più di un gesto ambientalista
Salvare la natura, in pochi anni, si è trasformato da gesto d'amore per l'ambiente a impellente necessità per tutti noi. I dati sul riscaldamento terrestre e i cambiamenti climatici che sperimentiamo ogni giorno ci impongono di porre riparo ai danni provocati dall'azione antropica. Quali azioni mettere in campo per invertire la rotta che ci condurrà verso il disastro totale? Le soluzioni sono molteplici e possono essere messe in campo in ogni settore. L'importante è non sottovalutare l'utilità dei piccoli gesti. Salvare la natura: cosa possiamo fare singolarmente... Ci sono, infatti, buone pratiche che possono diventare buone abitudini che ognuno di noi, singolarmente, può applicare nella sua vita quotidiana: - ridurre la quantità di rifiuti riutilizzando gli oggetti quando possibile e riciclando tutto ciò che può essere riciclato - utilizzare l'energia in modo responsabile spegnendo le luci quando non servono e utilizzando lampadine a basso consumo energetico. Gli elettrodomestici ad alta efficienza energetica sono un ottimo alleato - risparmiare acqua riparando eventuali perdite, installando rubinetti e docce a basso consumo di acqua e cercando di utilizzare l'acqua in modo efficiente in casa e in giardino - ridurre l'uso di plastica monouso e preferendo prodotti con imballaggi ridotti ... e insieme agli altri Il nostro contributo si rivela indispensabile anche quando ci rechiamo a fare la spesa o viaggiamo. Possiamo, infatti: - sostenere le pratiche agricole sostenibili acquistando prodotti alimentari da agricoltura biologica o sostenibile. Queste pratiche riducono l'utilizzo di pesticidi nocivi, promuovono la biodiversità e proteggono le risorse idriche - acquistare prodotti che hanno meno imballaggi - scegliere, quando si viaggia, operatori turistici che seguono pratiche sostenibili e rispettose dell'ambiente Sono diverse, infine, le associazioni che operano sul territorio e organizzano eventi molto educativi come la pulizia di spazi cittadini, spiagge. Queste realtà aprono i loro eventi al pubblico e parteciparvi insieme ai più giovani può essere una bella esperienza per tutti. L'impegno delle aziende per l'ambiente Una consapevolezza sempre maggiore da parte degli acquirenti sta spingendo le aziende verso pratiche sempre più virtuose. Dalla riduzione degli imballaggi e l'indicazione per riciclarli al meglio, all'adozione di metodi di lavorazione sostenibili. Molte aziende, per esempio, hanno eliminato la carta o la plastica dai loro processi lavorativi, altre si assumono l'onere di ripristinare aree degradate o piantare alberi. L'attenzione delle aziende per l'ambiente si manifesta anche attraverso la creazione di prodotti in una nova versione green. L'azienda danese SproutWorld, per esempio, ha ideato le matite piantabili con semi, al momento le uniche al mondo. Purtroppo non sono poche le aziende che sventolano la bandiera dell'ecologismo senza però assumersi la responsabilità di azioni concrete in questo ambito. Il fenomeno è noto con il nome green washing ed esprime quella tendenza a dare un'immagine ecologista della propria azienda millantando presunte buone azioni. Il nostro pianeta ha bisogno oggi della massima attenzione da parte di tutti. Ha bisogno di piccoli e di grandi gesti. In copertina foto di lefteye81 da Pixabay Read the full article
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Ogni mio piccolo errore è un fosso nel cuore
Affondo le mie radici ho scordato chi sono i benefattori
Tra di voi non vedo eroi con l'odio in bocca come avvoltoi
Che non te ne fotte se non voglio gli ordini tuoi
Che mi costringi a seguire il cervello dei buoi
Tutti uguali come poi, dovrei accostarmi a troni
Per dirgli so vivere senza suoni
Che se mi diverto sono un rigetto
Ma se lavoro per due euro è lì che vince il mio ego
Come se avessi bisogno del tuo dire per il sorgere del giorno
Che se cammino libera secondo voi non vedo l'orlo
Voi avete miseramente fallito
Uno 68 che chiede aiuto in 36anni dopo
Come se l'aborto non era il miglior gioco che sperare su loro senza un fianco proprio
Senza modo dove andare dove l'unica cosa è pagare
Sottomessa per finanziare stato e gente con cui non ho a che fare
Impossibile occupare alle leggi non sottostare
ma secondo voi mi faccio comandare dal quoziente minimo del medio elettorale
Tarpi le ali per amare
La rosa è vera anche se non dura
I vostri palmi calmano la paura
Niente confini nel mio essere
È il vivere ogni attimo con gioco
Non pensare e nel frattempo fare fuoco
È ridare vita a un luogo senza pene o roghi per quel che provo
È un non dare libero allo sfogo
Perché se mi reprimi io implodo
Ma libero nell'atto di ogni passaggio
Ricrearmi come i loti a maggio
Magici con le loro essenze
Tu galleggi nelle loro merde
Non è che sprofondi nella melma
Hai tolto la benda per vedere in faccia la guerra
�� volato il mio sogno quel giorno
Ma ho visto il futuro secondo il volere nostro
Vedere come siamo tutti d'accordo anche in una camera buia, a noi interessa il rinforzo
Viaggiamo insieme come anime tese
Nel vostro inferno che è luce alla nostra sete
Az3 è un luogo senza pretese
Dove puoi vivere libero dalle imprese
Se una rosa non è permanente, pensi che non sia reale?
E se sei tanto interessato alla permanenza allora puoi avere solo fiori in plastica, che vivranno per sempre puliti all'esterno perché sono già morti dentro
Mi accompagno e scorro semplicemente come il fiume, non so mai dove porta
Un totale rilassamento
Un totale abbandonarmi
Dico che puoi uscire dalla pazzia del passato
E cominciare a vivere senza la paura di essere guardato
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Gli hotel più cool a Parigi
Gli hotel più cool a Parigi
Soggiornare nellaVille Lumière Parigi è per antonomasia la città definita Ville Lumière con la caratteristica di essere romantica per tantissimi che la visitano e che proprio da questa visita fanno la fatica proposta di nozze o eventualmente si dichiarano per una relazione futura. Questo è un lato di Parigi, perchè ha mille sfacettature che risiedono in alcune parole: moda, buisness,…
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