#Viaggiare
Explore tagged Tumblr posts
virtualtravelsintheworld · 3 months ago
Text
Tumblr media
Islanda
42 notes · View notes
seicomeuntramonto · 1 year ago
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Tenerife
My home
107 notes · View notes
ma-pi-ma · 2 months ago
Text
Tumblr media
Viaggiare è un modo di ricordarsi di un tempo della propria vita…
Pier Vittorio Tondelli
23 notes · View notes
Text
𝕊𝕦𝕟𝕤𝕖𝕥 𝕒𝕥 𝕃𝕒𝕜𝕖 ℂ𝕠𝕖𝕦𝕣 𝕕'𝔸𝕝𝕖𝕟𝕖, 𝕀𝔻
Sunset on the Lake
flickr
18 notes · View notes
ssoofiiaa · 9 months ago
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
January 2024 - Rome, Italy
32 notes · View notes
ilpandapensatore · 8 months ago
Text
Tumblr media
34 notes · View notes
harley-quinzelsworld · 7 months ago
Text
"Ti porto al mare"
e poi ti porta vero
26 notes · View notes
chi-va-piano-arriva-dopo · 10 months ago
Text
“Se l'amore senza fine era un sogno, allora tutti noi lo condividevamo, ancor più di quanto potessimo condividere il sogno di essere immortali o di riuscire a viaggiare nel tempo, e se qualcosa mi differenziava da tutti gli altri non erano i miei impulsi bensì la mia testardaggine, la mia disponibilità a portare il sogno oltre quei limiti che erano stati concordati come ragionevoli, a dichiarare che quel sogno non era un delirio della mente ma una realtà altrettanto tangibile dell'altra più tenue, più infelice illusione che chiamiamo vita quotidiana.”
― Scott Spencer, “Un amore senza fine”.
35 notes · View notes
virtualtravelsintheworld · 5 months ago
Text
Tumblr media
Mexico
50 notes · View notes
qu4lc0s41ncu1cr3d3r3 · 5 months ago
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
C’è da fare i complimenti alla cucina tradizionale rumena. Non male.
16 notes · View notes
cassius-writer · 6 days ago
Text
Quando ci sei
La verità è che quando ci sei, sono in grado di rompere il tempo ma da solo, non sono altro che un uomo, sperduto tra la sabbia e il calore, in cerca di un miraggio che possa, anche per poco, donarmi la pace.
Cassius (Daniele Scopigno)
Si ringrazia per il video "7357483-Oleksandr P pexels" e per la musica "dramatic-atmosphere-with-piano-and-violin-short-version-199232 UNIVERSFIELD".
www.danielescopignoscrittore.it
7 notes · View notes
Text
18 notes · View notes
miciagalattica · 6 months ago
Text
Tumblr media
....si rientra.
14 notes · View notes
gregor-samsung · 4 months ago
Text
" I guerriglieri in Cambogia li avevo fino ad allora visti solo come cadaveri, abbandonati sul bordo di una strada o di una risaia dopo una battaglia. Quelli, invece, erano i primi che vedevo vivi: giovani, appena usciti dalla giungla, con la pelle secca, grigia, come polverosa, con gli occhi arrossati dalla malaria, gli sguardi durissimi. «CIA… American», continuavano a urlare, indietreggiando un po' come non volessero essere troppo vicini all'effetto che avrebbero avuto i loro colpi. Ero sicuro che mi avrebbero sparato, e di quella morte, che pensai sarebbe stata svelta e indolore, mi preoccupò solo il modo in cui sarebbe arrivata a casa la notizia, il fatto che avrebbe fatto soffrire i miei. Così, con un gesto istintivo, tirai fuori dal taschino della camicia il passaporto, a quel tempo verde, e sorridendo garbatamente, e parlando, chi sa perché, in cinese, dissi: «Sono italiano… italiano… non americano: italiano». Dal capannello di gente che stava a guardare, un uomo dalla pelle chiara, quasi bianca - certo un commerciante cinese locale - tradusse in khmer quel che dicevo: «Sono un giornalista, non ammazzatemi… aspettate che venga un quadro politico, lasciate che sia lui a decidere… sono italiano». E continuavo a sorridere, sorridere, sventolando il passaporto. I Khmer Rossi abbassarono i loro mitra, mi misero da una parte e mi affidarono a un giovanissimo guerrigliero che per ore mi tenne a bada, passandomi ogni tanto, con grande curiosità, lentissimamente attorno alla faccia, sul naso, sugli occhi, la bocca della sua grossa pistola cinese. Verso sera arrivò un guerrigliero più anziano, che pareva il capo. Senza neppure guardarmi si rivolse ai suoi uomini, confabulò con loro per lunghissimi minuti, poi si voltò verso di me e in perfetto francese disse che ero benvenuto nella Cambogia liberata, che quelli erano giorni storici, la guerra era finita e che io ero libero di andarmene. La notte tardi ero di nuovo nelle belle, fresche lenzuola di lino dell'Oriental Hotel a Bangkok. «Se qualcuno ti punta un'arma addosso, sorridi», avevo da allora detto ai miei figli e quella mi pareva una delle poche lezioni di vita che ero capace di dar loro. "
Tiziano Terzani, Un indovino mi disse; prima edizione Longanesi, 1995.
11 notes · View notes
alfierirossana · 2 months ago
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Un pò di Toscana Firenze, Livorno, Viareggio
8 notes · View notes
greatmoonballoon · 3 months ago
Text
Forse la mia cura è solo una al momento: viaggiare intorno al mondo 🌍
E se così fosse vorrei essere in cura per tutta la vita!
9 notes · View notes