#valerio galli
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mozart2006 · 9 months ago
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Staatsoper Stuttgart - Don Carlos (ripresa)
Foto ©Martin Sigmund La Staatsoper Stuttgart riprende in questi giorni la produzione del Don Carlos Continue reading Staatsoper Stuttgart – Don Carlos (ripresa)
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fiorile-arte · 24 years ago
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Exit 5, Roberto Vitali a cura di Patti Campani, Roberta Fanti, Gianni Pedullà, Gaetano Buttaro, Anna Boschi
Nel Gennaio scorso è scomparso Roberto Vitali, intellettuale, storico e critico d’arte contemporanea. Collaboratore di numerose testate giornalistiche e emittenti radiofoniche. Fondatore insieme ad Arrigo Grazia e altri dello Spazio Cultura Navile e successivamente di Zoo, spazio autogestito da un gruppo di artisti e del quale era il presidente. Vitali era profondamente impegnato anche in campo sociale: nota era la sua attività di sensibilizzazione verso i diritti delle minoranze e di propaganda a favore della pace, la sua attenzione all’annosa e irrisolta questione palestinese. Ad un anno esatto dalla sua scomparsa siamo riusciti ad organizzare una grande manifestazione in suo ricordo. Oltre trecento artisti hanno aderito all’iniziativa. Hanno dato il proprio contributo numerosi intellettuali e esponenti della cultura: Renato Barilli, Roberto Daolio, Valerio Dehò, Edoardo Di Mauro, Giuliana Galli, Arrigo Grazia, Patrizia Landi, Monica Miretti, Alberto Zanchetta. Hanno aderito molte associazioni culturali e gallerie d’arte, mettendo a disposizione i propri spazi per accogliere il lavoro di tutti i partecipanti: Gall. Ariete, Gall. Cavalieri, Contropiani, Fiorile Arte, Interno e Dum Dum, Istituto di Cultura Germanica, Laboratorio Whitman, Maison Francaise, Neon, Quartiere S. Vitale, Sesto Senso, Spazio Cultura Navile. La mostra comprende: -“Exit”, quinta edizione della rassegna ideata dall’associazione culturale C. Voltaire di Bologna, e che quest’anno sarà dedicata a Roberto Vitali che ne curò la prima edizione, ideandone anche il titolo. -“Social Duty”, progetto internazionale di Mail Art interamente dedicata al critico bolognese che ben conosceva e apprezzava questa forma d’arte. -“Roberto Vitali” personale omaggio degli artisti che lo conoscevano, con la presentazione di opere a lui dedicate. Organizzatori: Patti Campani, Roberta Fanti, Gianni Pedullà, Gaetano Buttaro, Anna Boschi. gennaio 2001
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hsfo · 6 years ago
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POTION 2018
"Go to fest.!!" https://open.spotify.com/playlist/1ykqjqYyo6vLkYXKMhS0Hk
01. Modern Europe (Original Mix) / Igor Kulikov, Terra4Beat 02. Summertime (Terra4Beat Remix) / Alain Delay 03. Weine Allein (Terra4Beat Remix) / Kolnermorgen 04. Music Of The Earth (Darmec Remix) / Mark Sherry 05. Cosmos (Original Mix) / Sandro Galli 06. People Of The World (Original Mix) / Tonikattitude 07. Apollo 11 (Marcello Perri Remix) / Cristian Glitch 08. Soldier Of Truth (Marcello Perri Remix) / Terra4Beat 09. Feeling Different (Original Mix) / A.P. 10. Token (Dave The Drummer Remix) / Sopik 11. Beat Time (Explospirit Remix) / Sopik 12. Close The Door (Roby M Rage Remix) / Natalino Nunes 13. Wicked Witch (Original Mix) / Roby M Rage 14. Sidelight (Original Mix) / Dario Sorano 15. Parallel Universe (Dario Sorano Remix) / Valerio Panizio 16. Cosmos (Original Mix) / Cristian Glitch 17. Borderline (Cristian Glitch Remix) / Mnemic 18. Gemini (Tom Nihil Remix) / Jared Pastore, Terra4Beat 19. Bacon And Chips (Roby M Rage Remix) / Cetera 20. The Devil's Gates Of Heaven (Original Mix)  / John 00 Fleming, Roby M Rage
Bpm 127-135
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bibliotecarubenbonifaz · 2 years ago
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italynt · 5 years ago
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Aurora Galli | By Valerio Pennicino
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cristinacusani · 5 years ago
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Il mio lavoro Ritorni è parte di Sciame Project.
Il progetto nasce dall’esposizione annuale d’arte contemporanea Lucisorgenti, iniziativa ideata nel 2008 da Franco Troiani a sostegno dei giovani artisti, la cui X edizione è stata interrotta a causa del terremoto che ha colpito il centro Italia nel 2016.
SciameProject, fondato da Miriam Montani, è una pagina web, una raccolta di pensieri e opere di oltre cento partecipanti tra artisti, curatori, critici, operatori culturali e voci sul territorio.
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Impermanenza, Memoria, Abitare, Disabitare, Radicamento, Sradicamento e Motus sono le tematiche affrontate, scandagliate dal terremoto come causa ed effetto. SciameProject si pone come contributo immateriale per far rigermogliare la materia ceduta, in un momento in cui ci troviamo nel punto di scegliere se disabitare la terra o radicarci ancora, con tutte le forze sensibili.
Sciameproject è:
Fabio Giorgi Alberti, Marta Allegri, Francesco Amato, Bruno Amplatz, Marco Andrighetto, Claudia Angrisani, Daniela Ardiri, Alexo Athanasios, Sara Baggini, Giulia Maria Belli, Stefano Baldinelli, Rob Van Den Berg, Elisa Bertaglia, Bianco-Valente, Marta Bichisao, Jaspal Birdi, Sofia Bonato, Federico Borroni, Thomas Braida, Giovanni Sartoti Braido, Gianluca Brando, Annarosa Buttarelli, Alessandra Caccia, Gruppo Cairn, Cristina Calderoni, Riccardo Caldura, Simone Cametti, Chiara Campanile, Tiziano Campi, Lucilla Candeloro, Francesco Capponi, Daniele Capra, Sauro Cardinali, Simone Carraro, Tommaso Ceccanti, Giorgia Cereda, Francesco Ciavaglioli, Adelaide Cioni, Nicola Cisternino, Luca Clabot, Jonathan Colombo, Irene Sofia Comi, Isabel Consigliere, Corale, Cristina Cusani, Gabriella Dalesio, Maria Elisa D’Andrea, Emanuele De Donno, Matilde Di Pietropaolo, Maurizio Donzelli, Simone Doria, Arthur Duff, Léa Dumayet, Chiara Enzo, Tommaso Faraci, Silvia Faresin, Diana Ferrara, Giulia Filippi, Penzo+Fiore, Danilo Fiorucci, Roberta Franchetto, Enej Gala, Benedetta Galli, Elisa Gambino, Maria Luigia Giuffrè, Maddalena Granziera, Aldo Grazzi, Gabriele Grones, Silvia Hell, Interno3, Myriam Laplante, Virginia Di Lazzaro, Iva Lulashi, Annamaria Maccapani, Rita Mandolini, Valerio Magrelli, Fabio Mariani, Luca Marignoni, Nereo Marulli, Alice Mazzarella, Stefania Mazzola, Vittoria Mazzoni, Cecilia Metelli, Leila Mirzakhani, Montanari Testoni Norcia-Cascia, Miriam Montani, Jessica Moroni, Francesca Mussi, Aran Ndimurwanko, Valerio Niccacci, Matteo Nuti, Laura Omacini, Mattia Pajè, Monica Palma, Valeria Palombini, Federica Partinico, Laura P, Ugo Piccioni, Mary Pola, Gianluca Quaglia, Emanuele Resce, Sofia Ricciardi, Paolo Romani, Maria Diletta Rondoni, Marco Rossetti, Antonio Rossi, Elisa Rossi, Marotta & Russo, Giulia Sacchetto, Carlo Sala, Gabriele Salvaterra, Matilde Sambo, Michele Santi, Thomas Scalco, Sa Paradura (fotografie di Massimo Chiappini, testo di Alessia Nicoletti), Sachi Satomi, Carlo Scarpa, Catia Schievano, Alice Schivardi, Davide Serpetti, Nicolò Masiero Sgrinzatto, Hsing-Chun Shih, Davide Silvioli,Thoms Soardi, Meri Tancredi, Sio Takahaschi, Eva Chiara Trevisan, Cristina Treppo, Carmine Tornincasa, Franco Troiani, Sacha Turchi, Matteo Valerio, Silvia Vendramel, Alberto Venturini, Matteo Vettorello, Luigi Viola, Medina Zabo, Andreas Zampella, Vincenzo Zancana, Karin Zrinjski.
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In occasione del terzo anniversario del terremoto che ha colpito il centro Italia, il 30 ottobre 2019  SciameProject è ospite al MACRO ASILO per una presentazione e talk con i partecipanti presenti.
Programma della giornata:
10.00 – 10.30: colazione di benvenuto
10.30- 10.50/11.00: introduzione del progetto e degli artisti che prenderanno parola, verrà inoltre annunciato il preludio di un nuovo progetto all’interno di SciameProject (“Sciame Mobile Residence”, ideato insieme a Athanasios Stefano Alexo, Stella Stefani, Karin Zrinjskj, Vincenzo Zancana, Andreas Zampella).
11.00- 13.00 Talk con: Elisa Bertaglia (artista), Jaspal Birdi (artista), Alessandra Caccia (artista), Isabel Consigliere (artista), Cristina Cusani (artista), Emanuele de Donno (curatore, autore, editore Viaindustriae), Giulia Filippi (artista), Maddalena Granziera (artista), Gabriele Grones (artista) Myriam Laplante (artista), Rita Mandolini (artista), Fabio Mariani (artista), Alice Mazzarella (artista), #VittoriaMazzoni (artista), Mary Pola (artista), Francesca Mussi (artista), Matteo Nuti (artista), Gianluca Quaglia (artista), Emanuele Resce (artisti), Davide Serpetti (artista), Comitato Sa Paradura (Cascia), Davide Silvioli (curatore), Franco Troiani (artista), Luigi Viola (artista), Medina Zabo (artista), Vincenzo Zancana (artista).
INFO
Museo Macro Asilo
Via Nizza, Roma
30 ottobre 2019 H 10-13
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persinsala · 5 years ago
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Adriana Lecouver
In una parola: pazzesca. Torna a Genova dopo trent’anni l’opera di Francesco Cilea e per la prima volta sul nuovo palcoscenico del Carlo Felice (il teatro genovese in cui oggi seguiamo la stagione lirica è stato nuovamente inaugurato nel 1991), Adriana Lecouver, con la speciale dedicata alla appena scomparsa Mirella Freni. Titolo non tra i più pop, sala non sold out (peccato) ma risultato���
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operaeoperanews · 8 years ago
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PAGLIACCI al Teatro Filarmonico di Verona
PAGLIACCI al Teatro Filarmonico di Verona
PAGLIACCI L’opera breve  di Ruggiero Leoncavallo
Rewiew by Lukas Franceschini
Verona, 2 febbraio 2017
L’opera breve Pagliacci di Ruggiero Leoncavallo, un prologo e due atti settanta minuti complessivi, è il secondo titolo proposto dalla Fondazione Arena per la Stagione Lirica al Teatro Filarmonico.
La stagione è iniziata ancora a dicembre con Turandot, dopo due mesi di sospensione e il nuovo…
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goalhofer · 3 years ago
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2022 Olympics All-Name Team
Skiing
River Radamus (U.S.A.)
McHenry Forehand (U.S.A.)
Jasper Good (U.S.A.)
Decker Dean (U.S.A.)
Harutyan Harutyunyan (Armenia)
Mikayel Mikayelyan (Armenia)
Hugo Hinckfuss (Australia)
Seve De Campo (Australia)
Manuel Feller (Austria)
Michael Matt (Austria)
Jan Hörl (Austria)
Yahor Shpuntau (Belarus)
Dries Van Den Broecke (Belgium)
Simon Kammerlander (Bolivia)
Strahinja Erić (Bosnia & Herzegovina)
Manex Silva (Brazil)
Albert Popov (Bulgaria)
Kamen Zlatkov (Bulgaria)
Broderick Thompson (Canada)
Miha Fontaine (Canada)
Teal Harle (Canada)
Mikaël Kingsbury (Canada)
Matthew Soukup (Canada)
Luděk Šeller (Czech Republic)
Čestmír Kožíšek (Czech Republic)
Shannon-Ogbnai Abeda (Eritrea)
Alvar Alev (Estonia)
Artti Aigro (Estonia)
Riikka Honkanen (Finland)
Joni Mäki (Finland)
Severi Vierelä (Finland)
Otto Niittykoski (Finland)
Blaise Giezendanner (France)
Maxence Muzaton (France)
Nils Allègre (France)
Maurice Manificat (France)
Adrien Backscheider (France)
Renaud Jay (France)
François Place (France)
Gaël Blondeau (France)
Soso Japharidze (Georgia)
Romed Baumann (Germany)
Simon Jocher (Germany)
Andreas Sander (Germany)
Janosch Brugger (Germany)
Vinzenz Geiger (Germany)
James Clugnet (Great Britain)
Richardson Viano (Haiti)
Kékesi Márton (Hungary)
Sturla Snorrason (Iceland)
Snorri Einarsson (Iceland)
Brendan Newby (Ireland)
Dominik Paris (Italy)
Maicol Rastelli (Italy)
Giandominico Salvadori (Italy)
Iacopo Bortolas (Italy)
Raffaele Buzzi (Italy)
Ryo Hirose (Japan)
Baba Naoto (Japan)
Sherzod Khashyrbayev (Kazakhstan)
Dmitriy Reiherd (Kazakhstan)
Elie Tawk (Lebanon)
Marco Pfiffner (Liechtenstein)
Vytautas Strolia; Jr. (Lithuania)
Tautvydas Strolia (Lithuania)
Modestas Vaičiulis (Lithuania)
Rodolfo Dickson (Mexico)
Achbadrakh Batmönkhiin (Mongolia)
Eldar Salihović (Montenegro)
Yassine Aouich (Morocco)
Maarten Meiners (The Netherlands)
Finn Bilous (New Zealand)
Miguel Porteous (New Zealand)
Atle McGrath-Lie (Norway)
Rasmus Windingstad (Norway)
Pål Golberg (Norway)
Sjur Røthe (Norway)
Tormod Frostad (Norway)
Jarl Riiber (Norway)
Dominik Bury (Poland)
Kamil Bury (Poland)
Andrzej Szczechowicz (Poland)
Szczepan Kupczak (Poland)
Stefan Hula; Jr. (Poland)
Dawid Kubacki (Poland)
Denis Spitsov (R.O.C.)
Igor Omelin (R.O.C.)
Raul Popa (Romania)
Andrei Feldorean (Romania)
Miha Hrobat (Slovenia)
Nejc Naraločnik (Slovenia)
Boštjan Kline (Slovenia)
Vili Črv (Slovenia)
Vid Vrhovnik (Slovenia)
Lovro Kos (Slovenia)
Cene Prevc (Slovenia)
Timi Zajc (Slovenia)
Jaume Pueyo (Spain)
Adur Etxezarreta (Spain)
Imanol Rojo (Spain)
Marcus Grate (Sweden)
Jesper Tjäder (Sweden)
Walter Wallberg (Sweden)
Beat Feuz (Switzerland)
Marco Odermatt (Switzerland)
Daniel Yule (Switzerland)
Dario Cologna (Switzerland)
Candide Pralong (Switzerland)
Valerio Grond (Switzerland)
Colin Wili (Switzerland)
Joos Berry (Switzerland)
Noé Roth (Switzerland)
Pirmin Werner (Switzerland)
Kim Gubser (Switzerland)
Killian Peier (Switzerland)
Yohan Goutt-Gonçalves (East Timor)
Ayşenur Duman (Turkey)
Oleksandr Okipniuk; Jr. (Ukraine)
Yevhen Marusiak (Ukraine)
Komiljon Tukhtaev (Uzbekistan)
------------------------------
Novie McCabe (U.S.A.)
Megan Nick (U.S.A.)
Winter Vinecki (U.S.A.)
Darian Stevens (U.S.A.)
Devin Logan (U.S.A.)
Jaelin Kauf (U.S.A.)
Hannah Soar (U.S.A.)
Jakara Anthony (Australia)
Taylah O’Neill (Australia)
Eva Pinkelnig (Austria)
Dahria Beatty (Canada)
Cendrine Browne (Canada)
Flavie Aumond (Canada)
Brittany Phelan (Canada)
Alexandria Loutitt (Canada)
Abigail Strate (Canada)
Hongyun Ran (China)
Kexin Zhang (China)
Leona Popović (Croatia)
Barbora Nováková (Czech Republic)
Romane Miradoli (France)
Mélissa Gal (France)
Perrine Laffont (France)
Pia Fink (Germany)
Sabrina Cakmakli (Germany)
Katie Summerhayes (Great Britain)
Maria-Eleni Tsiovolou (Greece)
Hólmfríður Friðgeirsdóttir (Iceland)
Noa Szőllős (Israel)
Anita Gulli (Italy)
Jole Galli (Italy)
Miki Kodama (Japan)
Kokone Kondo (Japan)
Kseniya Shalygina (Kazakhstan)
Nadezhda Stepashkina (Kazakhstan)
Janbota Aldabergenova (Kazakhstan)
Ayaulym Amrenova (Kazakhstan)
Olessya Grauer (Kazakhstan)
Samanta Krampe (Latvia)
Baiba Bendika (Latvia)
Gabrielė Leščinskaitė (Lithuania)
Gwyneth Ten-Raa (Luxembourg)
Mialitiana Clerc (Madagascar)
Jenise Spiteri (Malta)
Ariunsanaagiin Enkhtuul (Mongolia)
Ragnhild Mowinickel (Norway)
Lotta Udnes-Weng (Norway)
Tiril Udnes-Weng (Norway)
Ragnhild Haga (Norway)
Maiken Caspersen-Falla (Norway)
Sandra Eie (Norway)
Johanne Killi (Norway)
Silje Opseth (Norway)
Maryna Gąsienica-Daniel (Poland)
Karolina Kukuczka (Poland)
Weronika Kaleta (Poland)
Monika Skinder (Poland)
Nikola Mazur (Poland)
Kamila Stormowska (Poland)
Kinga Rajda (Poland)
Vanina Guerillot (Portugal)
Liliya Vasilya (R.O.C.)
Hristina Matsokina (R.O.C.)
Yuliya Stupak (R.O.C.)
Eseniia Pantiukhova (R.O.C.)
Anastasiia Prytkova (R.O.C.)
Ksenia Orlova (R.O.C.)
Lyubov Nikitin (R.O.C.)
Viktoriia Lazarenko (R.O.C.)
Anastasiia Pervushina (R.O.C.)
Irina Avvakumova (R.O.C.)
Lőrincz Tímea (Romania)
Daniela Haralambie (Romania)
Maruša Saioni (Slovenia)
Meta Hrovat (Slovenia)
Nika Križnar (Slovenia)
Da-Som Han (South Korea)
Hanna Aronsson-Elfman (Sweden)
Hilma Lövblom (Sweden)
Elsa Fermbäck (Sweden)
Moa Olsson (Sweden)
Ebba Andersson (Sweden)
Jasmine Flury (Switzerland)
Laurien Van Der Graaff (Switzerland)
Saskja Lack (Switzerland)
Fanny Smith (Switzerland)
Özlem Çarikçioğlu (Turkey)
Valiantsina Kaminskaya (Ukraine)
Olha Polyuk (Ukraine)
Biathlon
Leif Nordgren (U.S.A.)
Mikita Labastau (Belarus)
Dzmitry Lazouski (Belarus)
Tom Lahaye-Goffart (Belgium)
Blagoy Todev (Bulgaria)
Dimitar Gerdzhikov (Bulgaria)
Mikuláš Karlík (Czech Republic)
Kalev Ermits (Estonia)
Raido Ränkel (Estonia)
Émilien Jacquelin (France)
Benedikt Doll (Germany)
Campbell Wright (New Zealand)
Tarjei Bø (Norway)
Sturla Holm-Lægreid (Norway)
Johannes Bø (Norway)
Grzegorz Guzik (Poland)
Šimon Bartko (Slovakia)
Jakov Fak (Slovenia)
Lovro Planko (Slovenia)
Rok Tršan (Slovenia)
Timofey Lapshin (South Korea)
Peppe Femling (Sweden)
Joscha Burkhalter (Switzerland)
Anton Dudchenko (Ukraine)
Bogdan Tsymbal (Ukraine)
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Laurent Egan (U.S.A.)
Dunja Zdouc (Austria)
Lotte Lie (Belgium)
Emily Dickson (Canada)
Markéta Davidová (Czech Republic)
Ukaleq Slettemark (Denmark)
Susan Külm (Estonia)
Tuuli Tormingas (Estonia)
Samuela Comola (Italy)
Galina Vishnevskaya-Sheporenko (Kazakhstan)
Baiba Bendika (Latvia)
Alla Ghilenko (Moldova)
Ingrid Landmark-Tandrevold (Norway)
Kinga Zbylut (Poland)
Uliana Nigmatullina (R.O.C.)
Täpp Nilsson (Sweden)
Yuliia Dzhima (Ukraine)
Bobsleigh
Markus Glück (Austria)
Justin Kripps (Canada)
Dorian Hauterville (France)
Christian Rasp (Germany)
Shanwayne Stephens (Jamaica)
Nimroy Turgott (Jamaica)
Ashley Watson (Jamaica)
Rolando Reid (Jamaica)
Edgars Nemme (Latvia)
Dāvis Spriņģis (Latvia)
Boris Vain (Monaco)
Ivo De Bruin (The Netherlands)
Rostislav Gaitiukhevich (R.O.C.)
Aleksei Laptev (R.O.C.)
Mihai Țentea (Romania)
Ciprian Daroczi (Romania)
Luca Rolli (Switzerland)
Shakeel John (Trinidad & Tobago)
Axel Brown (Trinidad & Tobago)
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An Vannieuwenhuyse (Belgium)
Christine De Bruin (Canada)
Mariama Jamanka (Germany)
Montell Douglas (Great Britain)
Jazmine Fenlator-Victorian (Jamaica)
Karlien Sleper (The Netherlands)
Anastasiia Makarova (R.O.C.)
Nadezhda Sergeeva (R.O.C.)
Katharina Wick (Romania)
Yoo-Ran Kim (South Korea)
Lidiia Hunko (Ukraine)
Luge
Wolfgang Kindl (Austria)
Justin Snith (Canada)
Toni Eggert (Germany)
Mārtiņš Bots (Latvia)
Roberts Plūme (Latvia)
Aleksandr Gorbatcevich (R.O.C.)
Semen Pavlichenko (R.O.C.)
Darius-Lucian Şerban (Romania)
Matej Zmij (Slovakia)
Jozef Ninis (Slovakia)
Svante Kohala (Sweden)
Ihor Stakhiv (Ukraine)
-------------------------
Andrea Vötter (Italy)
Doina Descalui (Moldova)
Tove Kohala (Sweden)
Skeleton
Alexander Schlintner (Austria)
Alexander Gassner (Germany)
Axel Jungk (Germany)
----------------------------------
Brogan Crowley (Great Britain)
Laura Deas (Great Britain)
Alina Tararychenkova (R.O.C.)
Yulia Kanakina (R.O.C.)
Snowboarding
Cody Winters (U.S.A.)
Red Gerard (U.S.A.)
Dusty Henricksen (U.S.A.)
Hagen Kearney (U.S.A.)
Andreas Prommegger (Austria)
Max Parrot (Canada)
Darcy Sharpe (Canada)
Éliot Grondin (Canada)
Radek Houser (Czech Republic)
Rene Rinnekangas (Finland)
Liam Tourki (France)
Loan Bozzolo (France)
Léo Le Blé-Jacques (France)
Merlin Surget (France)
Umito Kirchwehm (Germany)
Huw Nightingale (Great Britain)
Louie Vito III (Italy)
Emiliano Lauzi (Italy)
Filippo Ferrari (Italy)
Tiarn Collins (New Zealand)
Marcus Kleveland (Norway)
Mons Røisland (Norway)
Ståle Sandbech (Norway)
Dmitry Karlagachev (R.O.C.)
Tit Štante (Slovenia)
Rok Marguč (Slovenia)
Gian Casanova (Switzerland)
Nevin Galmarini (Switzerland)
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Tessa Maud (U.S.A.)
Audrey McManiman (Canada)
Meryeta O’Dine (Canada)
Šárka Pančochová (Czech Republic)
Vendula Hopjáková (Czech Republic)
Carola Niemelä (Finland)
Melissa Peperkamp (The Netherlands)
Zoi Sadowski-Synnot (New Zealand)
Cool Wakushima (New Zealand)
Weronika Biela-Nowaczyk (Poland)
Queralt Castellet (Spain)
Ladina Jenny (Switzerland)
Patrizia Kummer (Switzerland)
Lara Casanova (Switzerland)
Sina Siegenthaler (Switzerland)
Speed Skating
Emery Lehman (U.S.A.)
Bart Swings (Belgium)
Gilmore Junio (Canada)
Ted-Jan Bloemen (Canada)
Jordan Belchos (Canada)
Long Sun (China)
Quentin Fercoq (France)
Farrell Treacy (Great Britain)
Luca Spechenhauser (Italy)
Yuri Confortola (Italy)
Tommaso Dotti (Italy)
Michelle Malfatti (Italy)
Abzal Azghaliyev (Kazakhstan)
Denis Kuzin (Kazakhstan)
Roberts Krūzbergs (Latvia)
Itzhak De Laat (The Netherlands)
Dylan Hoogerwerf (The Netherlands)
Jens Van’t Wout (The Netherlands)
Sjinkie Knegt (The Netherlands)
Kjeld Nuis (The Netherlands)
Hein Otterspeer (The Netherlands)
Merijn Scheperkamp (The Netherlands)
Håvard Holmefjord-Lorentzen (Norway)
Peder Kongshaug (Norway)
Hallgeir Engebråten (Norway)
Zbigniew Bródka (Poland)
Daniil Eybog (R.O.C.)
June-Seo Lee (South Korea)
Ander Mirambell (Spain)
Oleh Handei (Ukraine)
--------------------------------
Maame Biney (U.S.A.)
Yauheniya Varabyova (Belarus)
Danaé Blais (Canada)
Kexin Fan (China)
Valentina Aščić (Croatia)
Francesca Lollobrigida (Italy)
Kikuchi Yūki (Japan)
Selma Poutsma (The Netherlands)
Yara Van Kerkhof (The Netherlands)
Sanne In’t Hof (The Netherlands)
Femke Kok (The Netherlands)
Irene Schouten (The Netherlands)
Ragne Wiklund (Norway)
Natalia Czerwonka (Poland)
Olga Fatkulina (R.O.C.)
Evgeniia Lalenkov (R.O.C.)
A-Lang Kim (South Korea)
Figure Skating
Jean-Luc Baker (U.S.A.)
Keegan Messing (Canada)
Cheng Peng (China)
Magyar Márk (Hungary)
Ha'nyū Yuzuru (Japan)
Dmitrii Kozlovskii (R.O.C.)
Gleb Smolkin (R.O.C.)
Nikolaj Majorov (Sweden)
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Ashley Cain-Gribble (U.S.A.)
Madison Chock (U.S.A.)
Piper Gilles (Canada)
Eva-Lotta Kiibus (Estonia)
Gabriella Papadakis (France)
Karina Safina (Georgia)
Lilah Fear (Great Britain)
Ioulia Chtchetinina (Hungary)
Hailey Kops (Israel)
Uno Shōma (Japan)
Ye-Lim Kim (South Korea)
Young You (South Korea)
Hockey
David Warsofsky (U.S.A.)
Nick Perbix (U.S.A.)
Matty Beniers (U.S.A.)
Strauss Mann (U.S.A.)
Lee Stecklein (U.S.A.)
Jincy Dunne (U.S.A.)
Corban Knight (Canada)
Ben Street (Canada)
Adam Tambellini (Canada)
Owen Power (Canada)
Adam Cracknell (Canada)
Mélodie Daoust (Canada)
Sarah Nurse (Canada)
Ashton Bell (Canada)
Emerance Maschmeyer (Canada)
Jamie Rattray (Canada)
Paris O’Brien (China)
Parker Foo (China)
Zhang Zesen (China)
Spencer Foo (China)
Rudi Ying (China)
Brandon Yip (China)
Qinan Zhao (China)
Leah Lum (China)
Taylor Lum (China)
Ronald Knot (Czech Republic)
David Sklenička (Czech Republic)
Hynek Zohorna (Czech Republic)
Lukáš Klok (Czech Republic)
Roman Will (Czech Republic)
Tomáš Zohorna (Czech Republic)
Viktorie Švejdová (Czech Republic)
Lenka Serdar (Czech Republic)
Pavlína Horálková (Czech Republic)
Vendula Přibylová (Czech Republic)
Noemi Neubauerová (Czech Republic)
Frederik Storm (Denmark)
Matthias Martini-Asperup (Denmark)
Jesper Jensen (Denmark)
Mathias Bau-Hansen (Denmark)
Silke Lave-Glud (Denmark)
Michele Brix-Nielsen (Denmark)
Amanda Normann-Refsgaard (Denmark)
Sofia Blüthgen-Skriver (Denmark)
Emma-Sofie Mohrsen-Nordström (Denmark)
Julie Funch-Østergaard (Denmark)
Ville Pokka (Finland)
Hannes Björninen (Finland)
Harri Säteri (Finland)
Teemu Hartikainen (Finland)
Iiro Pakarinen (Finland)
Sini Karjalainen (Finland)
Sanni Rantala (Finland)
Sanni Vanhanen (Finland)
Minnamari Tuominen (Finland)
Sanni Hakala (Finland)
Jenniina Nylund (Finland)
Korbinian Holzer (Germany)
Matthias Płachta (Germany)
Danny Aus Den Birken (Germany)
Fabio Wagner (Germany)
Lean Bergmann (Germany)
Fujimoto Nana (Japan)
Shiga Aoi (Japan)
Kārlis Čukste (Latvia)
Patriks Ozols (Latvia)
Roberts Mamčics (Latvia)
Renārs Krastenbergs (Latvia)
Lauris Dārziņš (Latvia)
Rihards Bukarts (Latvia)
Mārtiņš Karsums (Latvia)
Kaspars Daugaviņš (Latvia)
Rodrigo Ābols (Latvia)
Uvis Balinskis (Latvia)
Ralfs Freibergs (Latvia)
Kristers Gudļevskis (Latvia)
Jānis Jaks (Latvia)
Deniss Smirnovs (Latvia)
Kristaps Zīle (Latvia)
Gints Meija (Latvia)
Sergei Plotnikov (R.O.C.)
Alexander Samonov; Jr. (R.O.C.)
Damir Sharipzyanov (R.O.C.)
Egor Yakovlev (R.O.C.)
Anton Slepyshev (R.O.C.)
Arseni Gritsyuk (R.O.C.)
Nikita Nesterov (R.O.C.)
Nikita Gusev (R.O.C.)
Fanuza Kadirova (R.O.C.)
Alexandra Vafin (R.O.C.)
Oxana Bratishev (R.O.C.)
Maríya Sorókina (R.O.C.)
Yelena Dergachyova (R.O.C.)
Landysh Falyakhova (R.O.C.)
Šimon Nemec (Slovakia)
Tomáš Jurčo (Slovakia)
Miloš Roman (Slovakia)
Branislav Konrád (Slovakia)
Mislav Rosandić (Slovakia)
Marko Daňo (Slovakia)
Libor Hudáček (Slovakia)
Kristián Pospíšil (Slovakia)
Joakim Tömmernes (Sweden)
Lucas Wallmark (Sweden)
Magnus Hellberg (Sweden)
Sven Lander (Sweden)
Jonathan Pudas (Sweden)
Mathias Bromé (Sweden)
Jacob De La Rose (Sweden)
Ebba Berglund (Sweden)
Felizia Wikner-Zienkiewicz (Sweden)
Anna Kjellbin (Sweden)
Sara Hjalmarsson (Sweden)
Reto Berra (Switzerland)
Joren Van Pottelberghe (Switzerland)
Fabrice Herzog (Switzerland)
Enzo Corvi (Switzerland)
Joël Vermin (Switzerland)
Gaëtan Haas (Switzerland)
Stefanie Wetli (Switzerland)
Rahel Enzler (Switzerland)
Sinja Leemann (Switzerland)
Saskia Maurer (Switzerland)
Caroline Spies (Switzerland)
Keely Moy (Switzerland)
Curling
Hunter Church (U.S.A.)
Tomáš Paul (Czech Republic)
Bobby Lammie (Great Britain)
Hammy McMillan; Jr. (Great Britain)
Torger Nergård (Norway)
Magnus Vågberg (Norway)
Anton Kalalb (R.O.C.)
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Kaysha Love (U.S.A.)
My Larsen (Denmark)
Jasmin Lander (Denmark)
Yulia Portunova (R.O.C.)
Galina Arsenkina (R.O.C.)
Bygg Mabergs (Sweden)
Esther Neuenschwander (Switzerland)
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mozart2006 · 2 years ago
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Statsoper Stuttgart - Tosca
Statsoper Stuttgart – Tosca
Foto ©Martin Sigmund Durante le vacanze natalizie la Staatsoper Stuttgart mette sempre in programma titoli di repertorio, perlopiù italiano e in allestimenti già collaudati. Fra le riprese di quest’ anno c’ era anche la bella produzione di Tosca (more…)
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bergamorisvegliata · 3 years ago
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MEDIATICA-MENTE (1)
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Ovvero: come la stampa e le sue manipolazioni, hanno inciso nel tessuto sociale attraverso ogni genere di eventi drammatici, anche i più banali, orientando e condizionando l'opinione pubblica che -soprattutto a partire dagli anni '80 in poi- con l'avvento delle dirette televisive e dei dibattiti (comunemente definiti "talk shows") ha via via seguito più le "mode" del momento che farsi un'opinione davvero libera e indipendente, sino ad arrivare ai nostri giorni.
Quello che segue è un elenco solo apparentemente freddo, ma che rende l'idea di un paese in balìa degli eventi, che non reagisce e non risponde alle domande e ai bisogni reali, ma che si lascia sopraffare dalle dinamiche e dalle "il"logiche di un sistema che impone una cieca obbedienza riguardo a usi, costumi e mentalità di una società sempre più plasmata a immagine e somiglianza dei suoi padroni.
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AGOSTO 1980
Il 2 agosto un boato enorme scuote la Stazione di Bologna: una bomba piazzata nell'atrio uccide 85 persone e causa il ferimento di oltre 200 civili. Anni e anni di indagini non hanno ancora portato a un "nome" o ad un'organizzazione che più volte è stata raffigurata all'interno degli ambienti dell'estrema destra, tra i quali Valerio Fioravanti e Francesca Mambro più volte condannati ma mai tradotti in carcere.
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1981
Nel mese di giugno irrompe la televisione con le sue dirette nella vita di una famiglia in apprensione per il piccolo Alfredino, scivolato in un pozzo artesiano il 10 giugno nei pressi di Frascati. Polemiche a non finire per le immagini dell'epoca che fecero scalpore, non tanto per la drammaticità, quanto per un sospetto di "manipolazione" mediatica che iniziò a farsi strada in quegli anni. La condanna fu proprio verso la spettacolarizzazione delle riprese, e per le cronache del periodo, "ree" di aver causata la (forse) evitabile tragedia in nome di un'audience che avrebbe favorito il richiamo inevitabile delle varie aziende, sponsorizzatrici poi di programmi dalla qualità sempre più inferiore. E intanto, il 13 giugno, un piccolo bimbo di soli 6 anni, moriva tragicamente.
Questo il commento di Gianluca Santalmassi, durante l'edizione straordinaria del TG2 del 13 giugno 1981: «Volevamo vedere un fatto di vita, e abbiamo visto un fatto di morte. Ci siamo arresi, abbiamo continuato fino all'ultimo. Ci domanderemo a lungo prossimamente a cosa è servito tutto questo, che cosa abbiamo voluto dimenticare, che cosa ci dovremmo ricordare, che cosa dovremo amare, che cosa dobbiamo odiare. È stata la registrazione di una sconfitta, purtroppo: 60 ore di lotta invano per Alfredo Rampi.»
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13 FEBBRAIO 1984
Ancora il giorno 13 nella notizia che vede -dopo anni e anni di ricerche- al centro dell'attenzione: Annunciata Brignoli, Giannina Pezzoli e la piccola Aurora. La prima scomparve nel 1978, le altre nel 1981. Il brigadiere Vincenzo Donini e un giovane magistrato (Antonio Di Pietro) durante un sopralluogo, fanno la macabra scoperta, "favorita" da tracce di sangue tra le lenzuola, e dall'aver chiesto di sfondare una parete che conteneva due sacchi neri chiusi con lo spago: all'interno i corpi delle tre donne, rispettivamente suocera, moglie e figlia di Giovanni Bergamaschi, a sua volta accusato dell'assassinio di Michele Canali, trovato morto il lunedì precedente al quel tragico 13 febbraio.
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23 DICEMBRE 1984
Antivigilia di Natale lungo la direttrice ferroviaria Firenze-Bologna: all'interno della galleria nei pressi di San Benedetto Val di Sambro, una bomba posizionata su una griglia porta-bagagli, riduce in brandelli una carrozza del treno "Italicus", causando la morte di 15 persone e il ferimento di altre 300. Inevitabilmente le indagini scandagliarono gli ambienti della criminalità organizzata, tra la mafia e gli apparati della destra eversiva, ma ancora non hanno nomi gli autori di quell'attentato, uno dei più cupi nella Storia della Repubblica Italiana.
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In ordine sparso:
Una lunga scia di orrori si è consumata negli anni tra le mura di tante case che dovrebbero invece essere i posti più sicuri per i bambini.
La cronaca registra infatti tanti, troppi, episodi come quello accaduto a Margno, nel Lecchese, nel quale due gemelli di 12 anni hanno perso la vita per mano del padre.
Era il 4 gennaio del 1994 quando a Civitavecchia Tullio Brigida uccide i figli Luciana, Laura e Armandino e li sotterra nelle campagne di Cerveteri, dove furono poi ritrovati il 20 aprile 1995 dopo numerose ricerche. Anche in questo caso, come quello registrato a Lecco, la motivazione fu la vendetta nei confronti della ex moglie Stefania Adami, con cui aveva avuto vari scontri a volte sfociati in episodi di violenza
Il 7 settembre 1997 l'ex poliziotto Angelo Sinisi, 46 anni, uccide, a Roma, sul viadotto della Magliana, le due figlie di 4 e 7 anni e si suicida con un revolver calibro 38. Non voleva riportarle a casa, dalla ex moglie, dopo una giornata di mare, giochi e regali.
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DELITTO DI COGNE
E' forse l'evento mediatico più seguito dell'era moderna, quello che vede al centro Annamaria Franzoni, colpevole dell'omicidio del figlio Samuele.
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E che dire del delitto messo in atto da Pietro Maso che uccide i genitori nell'aprile del 1991?
O quello che vede coinvolti Erika e Omar, in quello che è noto come il "giallo di Novi Ligure" e la morte della mamma e della sorella di Erika?
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FEBBRAIO 2011
L'evento che ha tenuto l'Italia con il fiato sospeso: il 26 febbraio viene ritrovato senza vita il corpo di Yara Gambirasio, giovane e promettente ginnasta di Brembate Sopra (BG) scomparsa il 26 novembre. Indagato in un primo momento Mohamed Fikri, le indagini vengono poi concentrate all'interno di un cantiere per la realizzazione di un centro commerciale e i cui risultati portano all'arresto di Massimo Bossetti.
E' -mediaticamente- uno dei maggiori casi più seguiti, unitamente a quello che vede coinvolti i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi,
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per un caso meglio noto come "l'omicidio di Erba", assassinio compiuto ai danni di Raffaella Castagna, del piccolo Marzouk, della madre di Raffaella, Paola Galli, e della vicina di casa Valeria Cherubini.
In relazione agli ultimi due casi citati, si hanno ancora notevoli dubbi e perplessità riguardo alle condanne, in quanto le dinamiche e le stesse indagini non sembrano convincere parte dell'opinione pubblica, anche per il fatto che le richieste dei legali e degli ispettori incaricati di analizzare le varie componenti, non sono state del tutto accolte, in ciò generando interrogativi su come e su chi siano i veri "rei" degli assassini di Yara e delle vittime di Erba.
-FINE (1)-
nella prossima "puntata", fatti legati a casi di eventi legati alla politica e al mondo del sindacalismo, e episodi avvenuti a livello internazionale.
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giancarlonicoli · 4 years ago
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18 ago 2020 19:55
ROMITI E MITI/2 – E NEI PRIMI MESI DEL '93 SI ABBATTE SU CESARONE IL CICLONE DI TANGENTOPOLI. DAL MEMORIALE DI PAPI (FIAT) 'CUCINATO' DAL 'CORRIERE' DI MIELI ALL’ARRESTO DI PAOLO MATTIOLI, L’UOMO CHE PER DUE DECENNI GUIDO’ LA FINANZA FIAT (LA FURIA DI ROMITI PER FOTO DI MATTIOLI, APPARSA SUL CORRIERE, CHE USCIVA DALLA GALERA DISFATTO E MESTO, CHE COSTÒ IL POSTO DA DIRETTORE A GIULIO ANSELMI) - E LA 'STAMPA' DIRETTA DA EZIO MAURO TOCCÒ IL FONDO PER SALVARE AGNELLI, ROMITI & C. DAL CARCERE. E DOPO L'ARRESTO DI MATTIOLI, MAURO SOSTENNE MANI PULITE FINO A QUANDO DI PIETRO NON ANDÒ A BUSSARE CON I PIEDONI L’USCIO DEI SUOI PADRONI: L’INTOCCABILE FAMIGLIA AGNELLI - GIUGNO '94, QUANDO ROMITI FU SOTTOPOSTO DALLA PROCURA TORINESE A UN INTERROGATORIO-FIUME DI 8 ORE
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DAGOREPORT, 13 gen 2010 - ESTRATTO
Paolo Mieli ne avrebbe di cose da raccontare. Ad esempio, da chi e in quali stanze di via Solferino sarebbe stato scritto il memoriale - ufficialmente "uscito" dal carcere di S.Vittore, del manager Fiat Enzo Papi.
Confessioni che il Corrierone pubblicò in cultura con una prefazione del filosofo ex marxista, Lucio Colletti. Memoriale, va spiegato, venuto alla luce negli stessi drammatici giorni in cui i giudici di Milano tenevano recluso Francesco Paolo Mattioli.
Il numero tre della Fiat scomparso l'altro giorno, tenuto in gabbia al solo scopo di potergli estorcere il nome (meglio offrigli la testa) di Cesarone Romiti.
Dicevamo, neppure la scomparsa prematura di Francesco Paolo Mattioli, per vent'anni braccio destro di Cesare Romiti alla Fiat, l'altro giorno ha solleticato la casta dei mandarini dei media a una riflessione meno volgare e sempliciotta della stagione di Mani Pulite. Con i suoi tanti morti e feriti.
Eppure Paolo Mattioli (38 giorni di carcere nella stessa cella di S.Vittore già occupata da don Salvatore Ligresti) è stato uno dei pesci più grossi finiti nella rete della procura di Milano.
cosa accadde quel 22 febbraio del '93
Quando i carabinieri fecero irruzione ai piani alti di Corso Marconi (l'ottavo per l'esattezza) perquisendo gli uffici dell'Avvocato, di Romiti e di Mattioli. Il commento che nel giorno della profanazione del tempio Fiat diede alle stampe il suo giornale. Allora guidato dal tosto Ezio Mauro.
Un giornalista, Mauro, impegnato a sostenere i pm di Mani pulite fino a quando Di Pietro non è andato a bussare con i piedi l'uscio dei suoi padroni di casa: l'intoccabile famiglia Agnelli.
Il gruppo che fino a quel momento, a dare ascolto all'Avvocato e a Romiti in processione dal card. Martini, aveva sempre negato di aver elargito tangenti a qualunque titolo. Anzi, a un certo punto, sostennero addirittura di essere stati concussi.
Ed è lo o stesso Mauro-Tarzan che oggi, sbarcato alla Repubblica di paron De Benedetti, ha riabbandonato la liana garantista per tornare a spalleggiare (e incoraggiare) i giudici inquirenti in ogni loro iniziativa contro Berlusconi, il Pdl e, ovviamente, gli ex socialisti (da oltre dieci anni considerati come carne da macello).
Così, il giorno dopo l'incursione della Benemerita in corso Marconi, l'Enzino di Dronero scoprì che il pool di Mani pulite stava esagerando. Ma senza scendere personalmente in campo. Il commento (o pezza d'appoggio) come per il caso Papi di cui si è detto al Corriere (prefazione al memoriale di Colletti) fu affidato a un altro filosofo, sia pure del pensiero debole, Gianni Vattimo.
Vale la pena rileggere la sua prosa stupefacente: "Specialmente a Torino, arresti come quelli di Mattioli e Mosconi fanno un'impressione profonda, abissalmente diversa da quella che pure si è provata per gli avvisi di garanzia a politici di primissimo piano come Craxi...". Capito, cosa può produrre il pensiero filosofale debole (o Lebole)?
Nell'elenco degli intellettuali organici, allineati alle direttive del potere da Pigi Battista nel suo saggio i "Conformisti", ovviamente non figurano né il filosofo Vattimo, né il politologo Panebianco né l'ex collaboratore del socialista Claudio Martelli, Ernesto Galli della Loggia. Tutti autoassolti i compagnucci della parrocchietta di Paolino Mieli.
PS - La foto di Mattioli, apparsa sul Corriere, che usciva dalla galera con la faccia spettinata, disfatto e mesto, costò il posto da direttore all'allora vice-direttore Giulio Anselmi (Romiti furioso).
IL TANDEM DEI ROMANI ROMITI-MATTIOLI DAVA FASTIDIO SOPRATTUTTO A UMBERTO AGNELLI E MATTIOLI SI TROVÒ IN MEZZO NEL ’92 ALLO SCONTRO FURIBONDO CHE PORTÒ UMBERTO A SCRIVERE NEL GENNAIO DI QUELL’ANNO UNA LETTERA AL FRATELLO GIANNI IN CUI SFIDUCIAVA CESARONE ROMITI. VINSE IL CUCCIA-POWER E UMBERTO FINÌ KO
DAGOREPORT - 13 gen 2010
Salvo Montezemolo in prima fila, erano pochi gli esponenti della vecchia guardia Fiat che ieri mattina alle 10 nella chiesa di Santa Maria del Carmine hanno partecipato ai funerali di Francesco Paolo Mattioli, l'uomo che per due decenni ha lavorato alla corte di Giovanni Agnelli e ha guidato la finanza della Casa torinese.
Era assente Sergio Marpionne, il manager che dal Salone dell'Automobile di Detroit continua a ribadire la volontà di chiudere Termini Imerese con toni così aspri che nemmeno Romiti ha usato quando era al vertice della Fiat. La distanza tra il "nuovo corso" del Lingotto e l'epoca in cui il tandem Romiti-Mattioli ha guidato l'azienda non è soltanto fisica, ma profondamente simbolica, quasi a segnare il solco tra due mondi lontani di cui il 70enne finanziere appena scomparso rappresentava una delle ultime appendici.
Va detto subito che a molti esponenti della vecchia guardia Fiat, nella quale oltre a Romiti bisogna aggiungere i nomi di Cantarella, Garuzzo, Annibaldi e Paolo Fresco, non deve essere piaciuto il modo con cui i giornali hanno liquidato il profilo del "ragazzo Mattioli".
All'Avvocato piaceva definire "ragazzo" questo romano elegante e dall'inglese fluente che solo dopo l'uscita da San Vittore dove fu rinchiuso per 38 giorni sfogava la sua rabbia concedendosi qualche raro turpiloquio. In particolare, alla vecchia guardia Fiat non deve essere piaciuta l'insistenza con cui il "Sole 24 Ore" di ieri ha ricordato la penosa vicenda di Tangentopoli con aneddoti che hanno messo in ombra la storia e il valore di questo manager.
Eppure di Francesco Paolo Mattioli si potevano ricordare non solo il curriculum che inizia a 22 anni con l'attività di Procuratore alla Borsa di Roma e arriva in Fiat nel maggio '75 dopo cinque anni di lavoro al fianco di Romiti in Alitalia, ma le vicende che l'hanno visto al centro dei più importanti avvenimenti che hanno segnato la storia della Fiat negli anni ‘90.
Fu Romiti, romano d'origine, a formare nel 1985 la "squadra dei romani" in contrapposizione ai top manager torinesi che già nel '78, quando Cesarone approdò in Fiat per volontà di Cuccia, storsero la bocca di fronte all'invasione dei "capitolini".
Qualcuno dovrebbe cercare tra le vecchie annate del settimanale economico "Espansione", la mappa disegnata dal giornalista Roberto Ceredi, in cui le due "squadre" erano definite nei dettagli con estrema precisione e grande realismo. Appena il giornale uscì nelle edicole, Alberto Nicolello, l'uomo che dirigeva l'ufficio stampa e poi fu destinato a seguire l'editoria del Gruppo torinese, piombò a Segrate per ordine di Romiti mostrando una finta sorpresa.
In realtà il tandem dei romani Romiti-Mattioli dava fastidio soprattutto a Umberto Agnelli e agli uomini dell'Ifil, la cassaforte della Sacra Famiglia guidata da Gianluigi Gabetti. E Mattioli si trovò in mezzo nel '92 allo scontro furibondo che portò Umberto a scrivere nel gennaio di quell'anno una lettera al fratello Gianni in cui sfiduciava Cesarone Romiti.
Il fratello dell'Avvocato puntava alla successione, ma l'impresa era difficile in un momento in cui la Fiat aveva debiti per 3.849 miliardi e 1.800 miliardi di perdite. Fu Enrico Cuccia, lo sponsor di Romiti e di Mattioli a chiedere all'Avvocato di tenere a bada il fratello e così avvenne anche se Giovanni Agnelli negli anni non si stancò mai di ripetere che Umberto sarebbe stato il suo successore.
Resta il fatto che nel novembre del '92 la guerra tra "romitiani" e "umbertini" finisce e si apre la strada al salvataggio della Fiat sotto la regia di Cuccia e delle banche. Francesco Mattioli diventa a pieno titolo il principe della finanza e siede al vertice dell'azienda accanto a Garuzzo, Cantarella, Quadrino, Callieri, e all'ambasciatore Renato Ruggiero al quale vengono affidati i rapporti internazionali.
Il vincitore della battaglia torinese è il supermanager dal medagliere pesante, Cesarone Romiti, che tiene a bada il "clan dei torinesi" e si ripropone come nel 1980 con la "marcia dei 40mila" salvatore della Fiat. Accanto a lui c'è Mattioli, ma nei primi mesi del '93 si abbatte su Torino il ciclone di Tangentopoli.
Tutto ebbe inizio nel maggio dell'anno precedente quando a San Vittore finì Enzo Papi, l'uomo che guidava Cogefar Impresit, l'azienda di costruzioni del Gruppo, e che fu accusato di aver distribuito mazzette per il passante ferroviario di Milano.
Nel febbraio del '93 Mattioli, che di Cogefar era presidente, viene arrestato insieme al manager Antonio Mosconi e un ordine di custodia cautelare viene emesso anche per il direttore generale della Fiat, Giorgio Garuzzo, inquisito per una tangente di 1 miliardo e 400 milioni che l'Iveco avrebbe pagato nel 1986 alla Dc e al Psi per un'altra commessa pubblica.
La storia di quei giorni è una storia drammatica che scuote la Sacra Famiglia degli Agnelli dove si comincia a pensare che il pool di Mani Pulite voglia abbattere l'impero torinese e il suo imperatore. Chi ha voglia di ricostruire quelle giornate non ha che da leggere le 2.094 pagine della "Storia della Fiat" curata dallo storico Valerio Castronovo, un libro che a Cesarone Romiti ha dato molto fastidio per il rigore e l'obiettività. In quel testo si legge che l'arresto di Mattioli nel febbraio ‘93 fu un colpo durissimo.
In aprile Gianni Agnelli durante un convegno della Confindustria Venezia ammise che la Fiat aveva sbagliato ("si sono verificati alcuni episodi di commistione con il sistema politico non corretti. Però il cuore della Fiat resta sano"). Poi Romiti si fiondò davanti a Borrelli e gli consegnò un memoriale che era un vero atto di contrizione, del tutto simile a quello pronunciato pochi mesi prima in un incontro con l'arcivescovo di Milano, cardinal Martini.
Fu l'inizio della collaborazione con Mani Pulite, un atto dovuto perché il cerchio si stava stringendo intorno a lui e rischiava di arrivare al tesoretto di fondi neri che l'Impresit aveva costituito per pagare le tangenti. La cronaca di quei giorni dice che nei 38 giorni a San Vittore, Mattioli non aprì bocca e non fornì alcuna conferma agli zelanti collaboratori di Saverio Borrelli.
E c'è ancora qualcuno a Torino che ricorda le malignità dell'epoca, quando nei corridoi di Corso Marconi e del Lingotto si diceva che il silenzio di Mattioli era stato pagato profumatamente con 1 miliardo per ogni giorno di detenzione.
Ecco, il Mattioli manager e finanziere è l'uomo che ha vissuto queste vicende trascinate fino al giugno '94 quando Romiti fu sottoposto dalla Procura torinese a un interrogatorio-fiume di 8 ore in cui disse che non poteva sapere tutto su un Gruppo come la Fiat con 1.000 società e 300mila dipendenti.
La storia è andata così, ed è una storia che è arrivata a sfiorare i Savoia dell'automobile e si può tranquillamente aggiungere al capitolo dei misteri italiani. Ma a chi ha conosciuto Mattioli da vicino non piace ricordare gli aneddoti di San Vittore (come ha fatto ieri il giornale di Confindustria) quanto piuttosto il ruolo che il nipote del grande banchiere Mattioli, ha avuto nell'establishment bancario, creditizio e finanziario.
Nella holding di Corso Marconi era l'interfaccia e l'interlocutore di Gabetti, e nell'azienda il secondo pilastro della politica romitiana che ha portato a dilatare le attività finanziarie fino al punto di sminuire le strategie industriali. E accanto a questi ricordi bisogna aggiungere quello del Mattioli che seguiva ai tempi di Gemina le attività editoriali della Rizzoli di cui la Fiat era primo azionista.
Era lui che ogni mercoledì si spostava da Torino ed entrava in via Turati a Milano per fare il punto della situazione con il direttore generale Felice Vitali. Lo faceva con quella discrezione che nei necrologi gli è stata da tutti riconosciuta, ma dopo i 38 giorni di Tangentopoli non c'è dubbio che la sua personalità fu sconvolta. Anche se Romiti lo reintegrò subito e completamente gli strascichi psicologici non lo hanno mai abbandonato e chi l'ha visto negli anni successivi ha trovato un uomo ripiegato sugli affetti.
La "nuova" Fiat, quella che sta spostando il baricentro a Detroit e che crede di nuovo nell'automobile, ieri non c'era nella chiesa romana, ma a ricordare il romano principe della finanza ci ha pensato l'86enne Cesarone Romiti con parole sobrie e struggenti.
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14-ltd · 5 years ago
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@dolcegabbana Gianmarco Rottaro, Marta Losito, Diego Lazzari, Elisa Maino, Tancredi Galli, Lele Giaccari, Valerio Mazzei and Luciano Spinelli attend the #DGFattoAMano Women's Fall Winter 2020/21 Fashion Show. Gianmarco Rottaro wears a total red Dolce&Gabbana look made of matching sweatshirt and pants. Marta Losito wears a Dolce&Gabbana double-breasted floral printed blazer, belted with a #DGDevotionBag. Diego Lazzari wears a black Dolce&Gabbana jacket embellished with crown brooches. Elisa Maino wears a leopard print Dolce&Gabbana dress combined with a red #DGSicily58. Tancredi Galli wears a black and white Dolce&Gabbana shirt with polka dots and a classic coppola hat. Lele Giaccari wears a Dolce&Gabbana “Maiolica” inspired sweatshirt combined with a pair of #DGEyewear. Valerio Mazzei wears a black Dolce&Gabbana shirt with front parts and sleeves in bandana print silk. Luciano Spinelli wears a matching black jacquard jacket and pants with a white t-shirt. #DGHandMade #DGCraftsmanship #DGWomenFW20 #DolceGabbana https://www.instagram.com/p/B8_0dPAn02g/?igshid=4mw6c9mh2o2q
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vigofficial-blog · 5 years ago
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TEMPTATION ISLAND VIP: SVELATA LA DATA DI INIZIO E L'IDENTITÀ DI TUTTI I TENTATORI. Manca ormai pochissimo all’inizio della seconda edizione di Temptation Island VIP: lunedì 9 settembre l’Is Molus Relais aprirà infatti nuovamente le sue porte per accogliere Nathalie Caldonazzo con il fidanzato Andrea Ippoliti, Pago con Serena Enardu, Simone Bonaccorsi e Chiara Esposito, Damiano Coccia detto Er Faina e Sharon Macri, Anna Pettinelli e Stefano Macchi e Ciro Petrone (che si è reso protagonista di una corsa ad ostacoli) con la fidanzata Federica Caputo. Tuttavia, fino ad oggi non conoscevamo ancora l'identità di tutti i tentatori e tentatrici, che sono: Alice Bertelli (28 anni, impiegata e conduttrice su Sport Italia) Antonietta Fragasso (22 anni, quarta classificata a Miss Italia 2018) Federica Francia (22 anni, laureanda in Scienze Infermieristiche, ex corteggiatrice di Andrea Zelletta) Valentina Galli (27 anni, designer e imprenditrice) Marta Krevsun (già tentatrice a Temptation Island) Zoe Mallucci (20 anni, studentessa di Scienze del Turismo) Ana Paula Manzanal (25 anni, conduttrice per la tv peruviana e attrice) Gaia Mastrotaro (24 anni, laureanda in Economia e Commercio) Fede Spano (25 anni, segretaria ed ex corteggiatrice di Andrea Cerioli) Silvia Tramonte (25 anni, imprenditrice) Marina Vetrova (26 anni, ballerina) Daniela Troisi (39 anni, conduttrice televisiva e speaker radiofonica) Cecilia Zagarrigo (25 anni, laurenda in giurisprudenza, ex corteggiatrice di U&D) Fabrizio Baldassarre (31 anni, hair stylist ed ex corteggiatore di U&D) Mattia Bertucco (31 anni, dj e gestore di locali) Ale Catania (23 anni, agente di commercio) Riccardo Colucci (33 anni, preparatore atletico) Ricky Costantino (28 anni, allenatore di calcio) Gianmaria Gerolin (30 anni, imprenditore) Alessandro Graziani (27 anni, pallavolista) Michele Loprieno (53 anni, imprenditore) Valerio Maggiolini (25 anni, responsabile marketing) Antonio Moriconi (24 anni, maestro di sci ed ex corteggiatore di U&D) David Nenci (31 anni, manager e personal trainer) Giancarlo Picariello (40 anni, imprenditore, gestore di locali e ristoranti) Jack Queralt (40 anni, artista) Samy Youssef (24 anni, modello) https://www.instagram.com/p/B19WaltITPt/?igshid=sffok60tvonb
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persinsala · 6 years ago
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Tosca
La stagione operistica genovese si avvia al traguardo finale ma gli ultimi scatti non sembrano deludere. In attesa dei prossimi Cavalleria rusticana/Pagliacci e della Butterfly, il Carlo Felice ripropone la Tosca pucciniana (già in cartellone nella stagione 2016/2017) ma questa volta spolverata e totalmente nuova. (more…)
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operaeoperanews · 5 years ago
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#Repost @comunalebologna • • • • • • Turandot di Giacomo Puccini, dal 28 maggio al 7 giugno. Direttore Valerio Galli, regia di Fabio Cherstich, visual @aesplusf . 📸 @andrea.ranzi . #turandot #puccini #valeriogalli #fabiocherstich #aesplusf @mariangelasicilia #tcbo2019 #tcbo #comunalebologna #orchestrateatrocomunale #opera #operahouse #bocityofmusic #bolognacultura #succedesoloabologna #igersbologna #regioneemiliaromagna https://www.instagram.com/p/ByPUF6Gi1-s/?igshid=1k1shw9yf3s9
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