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#vacallo
wetagconsulting · 1 year
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Beautiful estate with a vineyard in Vacallo, Ticino, Switzerland for sale from Wetag Consulting on Vimeo.
Welcome to a world of timeless beauty, tranquility and elegant luxury. This extraordinary estate for sale in Vacallo offers a unique opportunity to embrace a refined and serene lifestyle amidst the grandeur of nature. A beautiful main house, a duplex apartment, and a farmhouse: elegance, ample space and modern comforts are available to fulfill all your needs. The city of Como and the romantic Cernobbio are easily accessible.
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elarafritzenwalden · 4 years
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Single family house at Via Pietro e Luise Chiesa 3 Vacallo, Mendrisio, Ticino, Switzerland; 1964
Peppo Brivio
see map | about the architect
via "L'architettura - Cronache e storia" 120 (1965)
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microbirrificiomomo · 6 years
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Pizza fatta in casa e birra artigianale, bella coppia! Grazie @lmarina_jiav . | . #pizza #birraartigianale #coppia #coppiafissa #coppiaperfetta #perfect #match #perfectmatch #craftbeer #craftbeerporn #foodporn #vacallo #momo #pizzaiolo #birraio #birramomo #birraticinese #birra #beer #microbirrificiomomo #cena #cenaacasa #birraartesanal (at Comune di Vacallo)
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sgdesigns-photos · 4 years
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#throwback #memory #switzerland #vacallo #goodtimes #positivevibes #hike #forest #dog #friend #family #sanathana #walk #trekking #outdoors #nature #forestwalk #mothernature #bestfriend #me #alps #holiday #tour #traveldiaries #travelgram #love #unconditional #detachment #peace #bliss (at Vacallo, Switzerland) https://www.instagram.com/p/CI7X4sNJtKO/?igshid=8dytbrlskgbu
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scmwizard · 6 years
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#un sabato di 50 chilometri #Como #Canobbio #Vacallo #Balerna #Novazzano #Salorino #Somazzo #Mendrisio il Mendrisiotto #repost #vacanza #akertino #ferien #vacation #ebike #ebici #bicicletta #schweiz #svizzera #vino #wein #wine🍷 (presso Novazzano, Switzerland)
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claudiocasati · 2 years
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Ampio 2,5 locali (72m2) a Vacallo. Subentrante per cambio città: https://www.tutti.ch/go/vi/52314204 (presso Vacallo, Switzerland) https://www.instagram.com/p/CdYl4fGqZqw/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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boggini19 · 3 years
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Appuntamenti del mese di ottobre
do 3 ottobre, Hot Club de Suisse, Biasca, Bibliomedia, 17.30
https://www.bibliomedia.ch/it/
sa 9 ottobre, Teatro dei Fauni, Vacallo, 16.00
https://www.laregione.ch/cantone/mendrisiotto/1537571/spettacolo-teatro-fauni-vacallo-ottobre
me 13 ottobre, Danilo Boggini e Anton Jablokov, evento privato
sa 30 ottobre, concerto solistico, Locarno, Chiesa del Cimitero, Via Vallemaggia 16f, 17.30
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akertinoch-blog · 7 years
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from 8.30 to 13.00 (half day) or 12.00 to 18.00.  
Itinerary: Departure Salorino- Castel San Pietro- Vacallo- Cernobbio - Old Town Como- Como Market- Back to Salorino.
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freedomtripitaly · 5 years
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Piazza Vetra è uno dei luoghi più popolari di Milano, una piccola isoletta in cui rilassarsi all’ora dell’happy hour o sostare per leggere un libro dopo una faticosa giornata di lavoro. Non tutti sanno, però, che la piazza non è sempre stata un angolo così paradisiaco: anni addietro è stata infatti teatro di diversi omicidi e misteriosi episodi, che per tempo le soni valsi l’epiteto di “luogo maledetto”. Piazza Vetra ha oggi un aspetto piuttosto ordinato grazie ai lavori svolti tra il 1934 e il 1960, che hanno in gran parte modificato quella che era l’antica planimetria del luogo. Eppure, nonostante l’aspetto odierno, si respira ancora un’aria lugubre e misteriosa, ereditata dai numerosi casi di cronaca a cui ha fatto da cornice. Siete curiosi? Scoprite con noi cosa è successo tra le mura di Piazza Vetra a Milano. Piazza Vetra nel Medioevo: il rogo per le streghe Nel 1200, nei pressi dell’attuale Piazza Vetra, scorreva un piccolo rigagnolo che raccoglieva gli scarti maleodoranti della città e i resti dei conciatori, che lavoravano le pelli degli animali. Poco distante, nel luogo in cui attualmente sorge una statua barocca, si trovava invece un rogo su cui venivano bruciate le donne accusate di stregoneria. Le condannate a morte arrivavano alla piazza sul dorso di un asino, venivano frustate sui seni nudi e poi date in pasto alle fiamme. Tra le storie più note c’è quella di Caterina Medici. La donna era l’amante del capitano Vacallo che però non aveva nessuna intenzione di sposarla. Caterina decise di affidarsi allora alla magia nera di una fattucchiere per legare a sé l’innamorato: scoperta, fu però rinchiusa in un ospizio. Qualche anno dopo, uscita dall’ospizio-prigione, trovò impiego presso il senatore Ludovico Melzi. Sfortuna volle che, poco dopo la sua assunzione, il senatore morì di un malattia sconosciuta. Caterina fu accusata di stregoneria e bruciata viva in piazza. La sua stessa sorte toccò ad altre donne, incluse Guglielmina la Boema e Manfreda Visconti. Manzoni e l’omicidio di Rosetta Un altro aneddoto è quello raccontato dal Manzoni nei Promessi Sposi riguardo Guglielmo Piazza e Gian Giacomo Mora, accusati di essere untori della peste. Dopo crudeli torture, Piazza confessò i suoi crimini e quelli del complice: la casa di Mora fu rasa al suolo e al suo posto venne eretta una colonna, detta “infame” per ricordare il fatto. Successivamente piazza Vetra divenne nota anche per essere frequentata da piccoli criminali e malavitosi nonché da prostitute. Nel 1913 un altro terribile episodio ebbe qui luogo, ovvero l’omicidio di una prostituta di nome Rosetta. A toglierle la vita sarebbero state le percosse subite da agenti della pubblica sicurezza nel corso di un arresto. La versione ufficiale, contestata da più fonti, parla di un presunto suicidio della giovane per avvelenamento. L’episodio, ad ogni modo, suscitò tale clamore che venne raccontato in una canzone popolare, “La povera Rosetta”. Il brano parla chiaramente di un omicidio: “Il tredici di agosto In una notte scura Commisero un delitto Gli agenti di questura. Hanno ammazzato un angelo Di nome la Rosetta Era di Piazza Vedra Battea la Colonnetta… Rapine, sparatorie e spaccio in piazza della Vetra Negli anni ’60 furono completati i lavori di ristrutturazione della piazza e venne costruita la sede dell’Esattoria Civica (ora non più attiva). Proprio qui, la mattina del 17 novembre 1976, avvenne una cruenta sparatoria fra membri della Banda Vallanzasca, intenti ad effettuare un sopralluogo per una futura rapina, e gli agenti dell’ordine. Nel conflitto rimasero uccisi il bandito Mario Carluccio e, dopo un paio di giorni di agonia in ospedale, il brigadiere Giovanni Ripani. Negli anni ’90, invece, piazza della Vetra era un luogo poco raccomandabile, in cui si spacciava e delinqueva. La piazza della Vetra oggi Solo negli ultimi anni la piazza ha assunto l’aspetto che conosciamo oggi, anche grazie ad una sapiente opera di riqualificazione. Oggi la piazza fa parte del Parco delle Basiliche, e non offre molte attrazioni. Da vedere c’è poco, ma potete girovagare per il parco verde, fermarvi a bere un bicchiere di vino o dare uno sguardo ai murales dipinti che raccontano la storia di Milano attraverso i ritratti di importanti personaggi storici. https://ift.tt/2M3QsCb Storia e curiosità di Piazza Vetra a Milano Piazza Vetra è uno dei luoghi più popolari di Milano, una piccola isoletta in cui rilassarsi all’ora dell’happy hour o sostare per leggere un libro dopo una faticosa giornata di lavoro. Non tutti sanno, però, che la piazza non è sempre stata un angolo così paradisiaco: anni addietro è stata infatti teatro di diversi omicidi e misteriosi episodi, che per tempo le soni valsi l’epiteto di “luogo maledetto”. Piazza Vetra ha oggi un aspetto piuttosto ordinato grazie ai lavori svolti tra il 1934 e il 1960, che hanno in gran parte modificato quella che era l’antica planimetria del luogo. Eppure, nonostante l’aspetto odierno, si respira ancora un’aria lugubre e misteriosa, ereditata dai numerosi casi di cronaca a cui ha fatto da cornice. Siete curiosi? Scoprite con noi cosa è successo tra le mura di Piazza Vetra a Milano. Piazza Vetra nel Medioevo: il rogo per le streghe Nel 1200, nei pressi dell’attuale Piazza Vetra, scorreva un piccolo rigagnolo che raccoglieva gli scarti maleodoranti della città e i resti dei conciatori, che lavoravano le pelli degli animali. Poco distante, nel luogo in cui attualmente sorge una statua barocca, si trovava invece un rogo su cui venivano bruciate le donne accusate di stregoneria. Le condannate a morte arrivavano alla piazza sul dorso di un asino, venivano frustate sui seni nudi e poi date in pasto alle fiamme. Tra le storie più note c’è quella di Caterina Medici. La donna era l’amante del capitano Vacallo che però non aveva nessuna intenzione di sposarla. Caterina decise di affidarsi allora alla magia nera di una fattucchiere per legare a sé l’innamorato: scoperta, fu però rinchiusa in un ospizio. Qualche anno dopo, uscita dall’ospizio-prigione, trovò impiego presso il senatore Ludovico Melzi. Sfortuna volle che, poco dopo la sua assunzione, il senatore morì di un malattia sconosciuta. Caterina fu accusata di stregoneria e bruciata viva in piazza. La sua stessa sorte toccò ad altre donne, incluse Guglielmina la Boema e Manfreda Visconti. Manzoni e l’omicidio di Rosetta Un altro aneddoto è quello raccontato dal Manzoni nei Promessi Sposi riguardo Guglielmo Piazza e Gian Giacomo Mora, accusati di essere untori della peste. Dopo crudeli torture, Piazza confessò i suoi crimini e quelli del complice: la casa di Mora fu rasa al suolo e al suo posto venne eretta una colonna, detta “infame” per ricordare il fatto. Successivamente piazza Vetra divenne nota anche per essere frequentata da piccoli criminali e malavitosi nonché da prostitute. Nel 1913 un altro terribile episodio ebbe qui luogo, ovvero l’omicidio di una prostituta di nome Rosetta. A toglierle la vita sarebbero state le percosse subite da agenti della pubblica sicurezza nel corso di un arresto. La versione ufficiale, contestata da più fonti, parla di un presunto suicidio della giovane per avvelenamento. L’episodio, ad ogni modo, suscitò tale clamore che venne raccontato in una canzone popolare, “La povera Rosetta”. Il brano parla chiaramente di un omicidio: “Il tredici di agosto In una notte scura Commisero un delitto Gli agenti di questura. Hanno ammazzato un angelo Di nome la Rosetta Era di Piazza Vedra Battea la Colonnetta… Rapine, sparatorie e spaccio in piazza della Vetra Negli anni ’60 furono completati i lavori di ristrutturazione della piazza e venne costruita la sede dell’Esattoria Civica (ora non più attiva). Proprio qui, la mattina del 17 novembre 1976, avvenne una cruenta sparatoria fra membri della Banda Vallanzasca, intenti ad effettuare un sopralluogo per una futura rapina, e gli agenti dell’ordine. Nel conflitto rimasero uccisi il bandito Mario Carluccio e, dopo un paio di giorni di agonia in ospedale, il brigadiere Giovanni Ripani. Negli anni ’90, invece, piazza della Vetra era un luogo poco raccomandabile, in cui si spacciava e delinqueva. La piazza della Vetra oggi Solo negli ultimi anni la piazza ha assunto l’aspetto che conosciamo oggi, anche grazie ad una sapiente opera di riqualificazione. Oggi la piazza fa parte del Parco delle Basiliche, e non offre molte attrazioni. Da vedere c’è poco, ma potete girovagare per il parco verde, fermarvi a bere un bicchiere di vino o dare uno sguardo ai murales dipinti che raccontano la storia di Milano attraverso i ritratti di importanti personaggi storici. Un tour alla scoperta di Piazza Vetra: scopri le storie e i misteri che si celano dietro una delle piazze più antiche e belle di Milano.
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pollicinor · 7 years
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Andrea Bertarini, chef stellato del Conca Bella di Vacallo
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edilizia360 · 5 years
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Studio di architettura Lauriola (.ch) - Studio di architettura Lauriola - arch. Elisa Lauriola
Studio di architettura sito in Vacallo cerca, per collaborazione, un giovane geometra o architetto capace ed autonomo per redazione piani esecutivi in Cad e stesura capitolati, buon utilizzo ... Qualifiche richieste: architetto, geometra, disegnatore CAD Rapporto di lavoro: tempo determinato, part-time, a distanza Retribuzione prevista: meno di 1000 euro mensili
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microbirrificiomomo · 6 years
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adesso, a #Vacallo, #streetfood #venezuelano 🇻🇪 e #birramomo! @lmarina_jiav & #friends . | . #www.momo.beer #birramomo #microbirrificiomomo #birraartigianale #birraticinese #birrasvizzera #mendrisiotto #ticino #tessin #regionedascoprire #bestof https://www.instagram.com/p/Brs5_8oFgvB/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1m3vidw0wr336
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swissgeodata · 6 years
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Vacallo TI Historische Karten Routenplaner https://ift.tt/2GU3dia #geoportal #mapOfSwitzerland
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scmwizard · 6 years
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#un sabato di 50 chilometri #Como #Canobbio #Vacallo #Balerna #Novazzano #Salorino #Somazzo #Mendrisio il Mendrisiotto #repost #vacanza #akertino #ferien #vacation #ebike #ebici #bicicletta #schweiz #svizzera #vino #wein #wine🍷 (presso Novazzano, Switzerland)
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premierdetroit · 7 years
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Renata Moshkovich
Renata Moshkovich is a digital marketing expert, and the founder of Digital Pivot, a marketing agency based in Tel Aviv and Vacallo (Switzerland). She specializes in online reputation management, building brand awareness and online visibility thanks to more than 10 years of experience working in ... from Sniply: Google Alert - Online reputation https://www.google.com/url?rct=j&sa=t&url=https://thenextweb.com/author/renata-moshkovich/&ct=ga&cd=CAIyHDc0M2MzZTBiZWMxMjA1ZDY6Y29tOmVuOlVTOlI&usg=AFQjCNFpXsW2QR0fjb5hIbVmBVQpzotpdA via Premier Detroit SEO
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jucks72 · 7 years
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Un piatto racconta un’emozione Lo stile di Andrea Bertarini
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Un piatto racconta un’emozione Lo stile di Andrea Bertarini
Guncan di manzo e vitello
1/6
Ravioli di barbabietola
2/6
Ravioli di vitello acciuga e limone
3/6
Tagliolino al ragu di pollastra e zabaione
4/6
Tagliolino di piselli in brodo
5/6
Uovo su uovo
  Andrea Bertarini ha conquistato la stella Michelin quando aveva 29 anni. Ne sono passati 7 e la stella ha continuato a brillare sulla cucina del ristorante Conca Bella di Vacallo, in Svizzera.
Nato a Tradate (Va) nel 1982, ha passato l’infanzia a Esino Lario, nel Lecchese, dove i nonni hanno gestito dal 1954 l’hotel ristorante Mirafiori. «Poco più che sedicenne – racconta – ho voluto fare esperienza nell’alta ristorazione. E ho scelto la vicina Svizzera, oggi il Paese con il più elevato numero di stelle Michelin in rapporto alla densità abitativa».
Andrea Bertarini
Dalla Svizzera Andrea approda a Le Calandre dei fratelli Alajmo, dove si ferma un anno, per poi tornare nel 2007 nel Canton Ticino, al Conca Bella, che nel 2017 ha raggiunto il suo massimo punteggio sulla guida Gault & Millau in oltre 3 decenni di attività (17/20). Un risultato che gli è valso la nomina di “Miglior chef emergente ticinese 2017”. È membro di Le Soste, Grandes Tables de Suisse e Chic, associazioni che rappresentano un traguardo, anche se lui non è tipo da “sedersi sugli allori”.
La sua è una cucina che definisce «in evoluzione senza rivoluzione», proiettata sempre al meglio utilizzando le tecniche più innovative, ma senza dimenticare il passato. «Quando ho lasciato l’albergo di famiglia – ricorda – volevo passare da una ristorazione della semplicità a una più impegnata. Con il tempo ho capito che i fondamenti dell’alta cucina di oggi li padroneggiavo già. Eravamo all’avanguardia. Coccolavamo i 180 ospiti dell’albergo con i nostri prodotti. Avevamo un orto importante, una serra, maiali, conigli, galline. Tutto era in casa».
Andrea Bertarini
Andrea Bertarini oggi al Conca Bella esprime una linea gastronomica che alterna picchi di creatività e di tradizione. «Adoro entrambe le declinazioni – puntualizza – sia che si tratti di una purea di patate con o senza lumache, sia di agnello e scampo, evoluzione in versione carne del gunkan giapponese (tipologia di sushi, ndr). La cucina è istinto, e mischiare le carte non è detto che sia un male».
Istinto anche nel presentare una ricetta. L’attimo prima che intervenga il gusto è infatti fondamentale; una portata disposta con criterio su un bel piatto appaga lo sguardo e attrae la clientela. «Quando si impiatta – sottolinea Bertarini – gli elementi devono andare al loro posto naturalmente. L’estetica non va ragionata in eccesso. Se si pensa troppo a dove sistemare una goccia o un qualsiasi elemento decorativo è facile che si sbagli».
Tortelli gambero panna limone cappero
Una consapevolezza che deriva dal fatto che Andrea è anche un appassionato fotografo. Senso estetico, cromatico e dimensione narrativa gli sono congeniali. Come una fotografia, una ricetta deve raccontare un’emozione e il piatto inteso come supporto di alimenti ne diventa parte integrante. «Il 20% del successo di una portata dipende da come e dove è servita», precisa Bertarini. Inevitabile quindi la ricerca maniacale di porcellane in grado di soddisfare queste esigenze.
Maialino in carpione
«La collezione SuMisura di Royale – spiega – è stata la chiave di volta. Articoli artigianali frutto di una lavorazione totalmente “hand-made” per uso professionale». A produrre SuMisura è un’azienda italiana al 100% che progetta e realizza porcellane per la tavola utilizzate oggi da più di 150 stelle Michelin in 20 Paesi nel mondo. Royale è guidata dalla famiglia Fanfarillo, che in 30 anni ha costituito un gruppo di lavoro che impegna oltre 100 persone. Protagonista nel settore Horeca, è un’impresa versatile in grado di produrre articoli per qualsiasi tipologia di clienti in tempi rapidi e a costi competitivi. Il reparto produttivo dedicato all’alta ristorazione è stato inaugurato nel 2013. «Un reparto dedicato alla manifattura, nel vero senso della parola, in piena sintonia con i professionisti della ristorazione e in grado di realizzare oggetti unici per ogni necessità», fa notare Andrea Bertarini.
È di questi giorni la decisione di prendere un po’ di tempo per sé dopo 10 anni di successi al Conca Bella. Una pausa di riflessione orientata al futuro.
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