#uscite del mese
Explore tagged Tumblr posts
Text
Uscite di luglio
Film in uscita a luglio:
03/07 Gian Paolo Barbieri - L'uomo e la bellezza (Emilio Scatarzi)
06/07 Rido perché ti amo (Paolo Ruffini)
06/07 Raffa (Daniele Luchetti)
13/07 Le mie ragazze di carta (Luca Lucini)
13/07 Come pecore in mezzo ai lupi (Lyda Patitucci)
13/07 Tramonto a nord ovest (Luisa Porrino)
13/07 Double soul (Valerio Esposito)
13/07 Mi raccomando (Ciro Villano)
19/07 Cattiva Coscienza (Davide Minnella)
27/07 Noi anni luce (Tiziano Russo)
27/07 Hai mai avuto paura? (Ambra Principato)
Serie in uscita a luglio:
Netflix:
04/07 Il principe (docuserie)
Prime video:
14/07 L'estate nei tuoi occhi (film)
#userò un tag#uscite del mese#ditemi se va bene così o volete altro#ovviamente io conosco solo la roba italiana
5 notes
·
View notes
Text
Storia Di Musica #361 - The Magnolia Electric Co., The Magnolia Electric Co., 2003
Le Storie di Musica di Febbraio sono state suggerite da una strategia obliqua: avranno un gufo sulla copertina. Quando mi è stato suggerito il tema, all'inizio ero un attimo stranito perché me ne venivano solo due in mente: una dei King Crimson, di cui però la Rubrica ha trattato il leggendario Red da poco, un'altra dei Rush, molto bella, che però non è la copertina di un disco particolarmente esaltante. La curiosità alla fine ha prevalso e sono uscite fuori delle cose davvero interessanti, e come chi ha il piacere di leggere queste storie da un po' di tempo, sono dischi non proprio famosi di artisti tutti da scoprire o riscoprire. Rimarrà, e lo anticipo, solo una piccola disputa di tipo tassonomico, ironica ovviamente, che si svilupperà con le 4 Storie di questo mese.
Iniziamo da questo disco, con un gufo disegnato da William Schaff, artista che ha creato molte copertine della famosa etichetta indipendente Jagjaguwar, soprattutto quelle degli Okkervil River (che sono stati protagonisti di una Storia di Musica). Il gufo ha due mani extra, nella posizione tipico dell'iconografia del Cristo, davanti al fiore di una magnolia che è illuminata come una lampadina. Perchè Jason Molina, l'autore delle canzoni, aveva appena inaugurato con questo disco un nuovo progetto chiamato The Electric Magnolia Co. Tra parentesi, nelle prime edizioni del disco non vi era una precisa definizione del titolo sia della band che del disco. Questo perchè Molina fino ad allora aveva firmato i suoi lavori, di un maturo, dolente e romantico cantautorato, con il soprannome di Songs:Ohia, sin dal 1996, quando pubblicò il suo primo lavoro indipendente di un certo rilievo, dallo stesso titolo (che i fan ribattezzeranno Black Album). Molina si circonda di un gruppo di musicisti amici, che a rotazione lo aiutano nei successivi lavori. Molina è eclettico, spazia dall'indie-rock al country, al punk-rock, collabora con gli scozzesi Arap Strap con cui registra a Glasgow e nel 2000 pubblica The Lioness, a cui segue un tour europeo in piccoli locali, dal quale fu registrato un live, Mi Sei Apparso Come Un Fantasma, titolo che suggerisce che fu registrato in Italia, al Barchessone Vecchio di Mirandola, Modena, nel settembre del 2000. L'album successivo, Didn't It Rain, è il suo migliore: osannato dalla critica, vede il suo avvicinamento al blues, in un mix ancora per certi versi indecifrabile, ma dal fascino unico e particolare.
Idea che trova massima espressione nel disco di oggi. Molina per The Magnolia Electrc Co. va a Chicago in un completo studio di registrazione, sotto le cure maniacali e precise del rimpianto Steve Albini (a cui aveva dedicato un brano nel disco precedente, Steve Albini's Blues). Lo accompagnano Jennie Benford, che lo accompagna in due brani alla voce e suona il mandolino, Mike Brenner alla steel guitar, "Three Nickel" Jim Grabowski piano e organo, Dan Macadam al mandolino e Dan Sullivan alle chitarre, Rob Sullivan al basso e Jeff Panall alla batteria. Jason Molina si avvicina al blue collar blues, sicuro e in denim, con non lontani gli echi dei margini oscuri della città, nel quartiere di Bruce Springsteen, John Mellencamp e Bob Seger. Però la sua è anche un'emozione musicale alla Neil Young, a cui la sua voce qui spesso assomiglia, anche nella semplicità e nella facilità con cui gli strumenti acustici si mischiano con quelli elettrici. Questo è un disco che è pensato "più da band" tanto è che non solo Jennie Benford lo aiuta nel canto, ma ci sono due ospiti che prendono il suo posto: Lawrence Peters che da manuale del country canta The Old Black Hen, e la voce delicata e dolente di Scout Niblett, conosciuta nel periodo a Glasgow, in Peoria Lunch Box Blues. Molina è sbalorditivo in John Henry Split My Heart Just Be Simple, delicatissima e sognante e nella cupa chiusura di Hold On Magnolia, che si avvale dell'aiuto di chitarra slide, violino e un ritmo ondeggiante per creare un'atmosfera dolceamara e meravigliosa. Ma la vera perla è la canzone che apre il disco, divenuta in seguito un piccolo classico del mondo della musica indie: Farewell Transmission ha la leggenda che fu registrata in una singola registrazione, al primo giorno, con Molina che, come un band leader jazz, impartisce solo delle piccole indicazioni di base al resto dei musicisti che gli vanno dietro come in un incantesimo magico, quasi a simboleggiare reale la sintonia da ultimo giorno dell'umanità che la canzone racconta (In the sirens and the silences now\All the great set up hearts\All at once start to beat).
Anche The Magnole Electric Co. è un successo di critica, Molina è un artista consolidato ma confinato in un ambito marginale del mondo musicale. Eppure dopo il live del tour di questo disco, Trials & Errors, che esce nel 2005 (e dove omaggia chiaramente Neil Young e i Crazy Horse) inizia una lunga serie di dischi annuali, molto interessanti, fino al 2009, con Josephine. Da quel momento, inizia a soffrire di gravi problemi di salute, dovuti soprattutto al suo alcolismo cronico, che lo porteranno ad una tragica morte nel 2013, a 39 anni. Destino simile ad altri due geni dolenti della musica americana indipendente, come Elliot Smith o Vic Chesnut, una triade meravigliosa e formidabile di cantautorato creativo, vibrante per quanto dolente, ma sicuramente emozionante.
14 notes
·
View notes
Text
Forse tutti avete visto la foto che ritrae l’allineamento della Luna con la Basilica di Superga e il Monviso. È una foto perfetta che racconta di un’attesa lunga sei anni. Io però voglio raccontarvi un’altra storia, quella del fotografo che l’ha scattata. Una storia di pazienza, di tenacia e di coraggio. Coraggio di cambiare radicalmente strada nel momento più difficile della propria vita.
Voglio iniziare però proprio da quello scatto, e da una domanda: si possono aspettare sei anni per scattare una #fotografia? Alla fine del 2017 Valerio aveva segnato sul calendario tutte le date delle fasi lunari, in particolare quelle in cui la luna tramontava in un determinato punto. Ogni sera “giusta” partiva per provare a portare a casa l’immagine che aveva sognato, ma c’era sempre un problema: le nuvole, la pioggia, la nebbia, la foschia… Così per sei volte, all’inizio di ogni anno, ha compilato il calendario e non ha mai sprecato una data possibile, ma senza successo. Alla fine, alle 18:52 del 15 dicembre 2023, la lunga attesa è stata premiata e la sua vita è cambiata.
All’inizio l’idea era quella di allineare la Basilica di #Superga e il #Monviso per fotografarli insieme. Valerio si era fatto aiutare dal mappamondo di Google Earth e aveva individuato quattro possibili punti. Il punto ideale lo aveva trovato a nord-est di Torino, sopra Castagneto Po, a 380 metri d’altezza. La prima volta che c’è salito si è reso conto che in quell’istantanea che aveva immaginato poteva entrare anche un terzo soggetto: la luna. Da quel momento si è messo a studiarne le fasi per scoprire che ci sarebbe stato soltanto un giorno perfetto in tutto l’anno.
E al sesto tentativo, dieci giorni prima di Natale, ha capito che forse ce l’avrebbe fatta: il cielo era limpido e l’aria asciutta. Così si è messo ad aspettare e quando tutto si è allineato e ha visto la sagoma del Monviso disegnata sulla Luna ha scattato. La mattina dopo, soddisfatto del risultato, ha spedito il file alla #Nasa, per partecipare al concorso “Astronomy Picture of the Day”, la risposta non si è fatta attendere: per l’ente spaziale americano la sua è stata la foto del giorno di Natale.
«È come se questa foto avesse sbloccato qualcosa, migliaia di persone hanno condiviso quell’immagine e hanno scoperto le mie foto che sono uscite dal Piemonte e sono andate in giro in tutto il mondo».
Conosco Valerio Minato pH da più di dieci anni, da quando ho notato il suo banco sotto i portici di Piazza Vittorio a Torino. Non vendeva libri, borse di cuoio, gioiellini, ma le sue fotografie, stampate su un supporto rigido e a prezzi accessibili a tutti. Ricordo che mi avevano colpito i soggetti ricorrenti: il Monviso, la Mole Antonelliana, il Po, le vecchie vetture del tram, ritratti però con prospettive originali.
Lo vedevo ogni fine settimana, con qualsiasi tempo, dietro il suo banco dalla mattina alla sera. Ho cominciato a fermarmi a chiacchierare e siamo diventati amici. Valerio è nato nel 1981 a Biella e nella sua vita la fotografia è arrivata dopo i trent’anni. Si era diplomato perito chimico tintore, aveva trovato subito un lavoro in un’industria tessile, poi era passato in una fabbrica chimica del settore gomma: «A 24 anni, dopo cinque passati in fabbrica, ho avuto un bruttissimo incidente sul lavoro: ho quasi perso un braccio, risucchiato da una macchina. Sono stato un mese e mezzo in ospedale, ho subito cinque interventi chirurgici, e tra un’operazione e l’altra ho deciso di cambiare tutto».
Così ha lasciato Biella e si è iscritto all’università a #Torino: Scienze forestali e ambientali. «Volevo una vita nuova, stare in un mondo completamente diverso. Volevo la natura e l’aria aperta».
All’ultimo anno di università compra una macchina fotografica e per gioco inizia a scattare, dopo la laurea trova lavoro in un’azienda, ma la passione per l’immagine occupa sempre più spazio dentro di lui. «Quando mi hanno offerto un contratto a tempo indeterminato ho deciso di dire di no, di fare una scelta ancora più totale di libertà. Ispirato dai banchi sotto i portici di Via Po mi sono iscritto all’albo degli “Operatori del Proprio Ingegno” e ho aperto il punto vendita delle mie foto».
Mario Calabresi
32 notes
·
View notes
Text
NASCONO I CONDOMINI PER GLI ANZIANI: PER ESSERE FELICI INSIEME
Sono due i condomini per anziani nati in Italia con l’obiettivo di offrire la possibilità di vivere la terza età in un ambiente indipendente ma all’interno di una comunità organizzata che favorisce il benessere fisico e sociale.
L’ultimo aperto è un elegante edificio di Torino con parquet e soffitti affrescati, con 40 appartamenti organizzati come una comunità e numerosi servizi inclusi e condivisi. La peculiarità del condominio risiede nel fatto che non si tratta di una casa di riposo o di una RSA ma di un luogo dove gli anziani possono vivere in modo autonomo ma protetto, con accesso a strutture comuni e assistenza condivisa. Qui si trova una palestra con sauna, una biblioteca, un bistrot e una sala per concerti da camera. Ogni giorno un ricco programma di attività come ginnastica, lezioni di musica, d’arte, visite ai musei o uscite nei mercati e concerti riempiono le giornate dei condòmini. L��edificio dispone inoltre di un sistema di telemedicina e sorveglianza attiva 24 ore su 24 che garantiscono sicurezza e assistenza continua ai suoi abitanti. Chi vuole può cucinare, invitare gli amici o organizzare incontri ma per chi non se la sente, tutte queste cose le organizza il condominio.
Una struttura simile è stata inaugurata anche a Siena nello scorso mese di ottobre 2023 dal gruppo Specht Italia con una piscina, bar, ristorante e cinema interni. Qui le persone con più di 65 anni si sentono a casa loro ma con tutti i vantaggi di una struttura residenziale assistita.
___________________
Fonte: Torino News; Specht Group; Guild living; foto di Mart Production
VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
Se trovi utile il nostro lavoro e credi nel principio del giornalismo costruttivo non-profit | sostieni Mezzopieno
14 notes
·
View notes
Text
Ci vorrebbe Pannella.
Non che abbia mai votato radicale, ma un tizio come lui, Pannella, ci vorrebbe anche adesso, anzi soprattutto adesso, visto che molti fanno finte battaglie per i diritti umani per farsi un pò di pubblicità. Lui era uno tosto, tanto di cappello infatti, un intellettuale che riscì negli anni a vincere anche delle battaglie importanti per tutti noi dello stivale. Si è vero erano altri tempi e i suoi metodi adesso non sarebbero più efficaci, forse. Adesso vedo spesso il nome di Cappato, sempre radicali, che lotta per l'approvazione di una legge sul fine vita, che però mi pare che ci sia già e risale ad un secolo fa circa, però spesso viene oscurato da notizie meno importanti e più da rivista patinata, come oramai il grege è abituato. La vita è mia e la gestisco io, sarebbe uno slogan efficace, anche se bisogna sempre vedere caso per caso, ricordo Monicelli, qualche mese prima la sua morte rilasciò un'intervista dove diceva che era rimasto solo, tutti i suoi amici era morti e i parenti avevano altro da fare che stare dietro ad un vecchio di oltre 90 anni, così quando gli diagnosticarono un cancro alla prostata si lanciò dal balconcino del terzo piano della clinica dove era ricoverato. Tanto di cappello anche a lui, che nonostante tutto ha capito che era meglio farla finita; ma è proprio questo che in qualche modo (secondo me) affligge l'uomo moderno, non tanto la morte che come sappiamo è inevitabile, ma il fatto di voler vivere più a lungo possibile, a che pro? Quando si raggiunge una certa età, alcuni anche molto prima, non si cammina più bene, i movimenti sono impacciati e spesso dolorosi, non si vede più bene, non si sente più bene, non si può fare sesso, non si può mangiare più tante cose ecc ecc. Anche mio nonno arrivato oltre i 90 mi disse un giorno che era stufo.
Va bè questo è un discorso che va molto sul personale, ma io personalmente sono già stufo a quasi 52 anni, e se penso che potrei arrivare a 90 (visto che 3 nonni su 4 sono morti dopo i 100) mi viene il freddo, non che voglia morire domani, al massimo domenica, ma diciamo che altri 20 anni tirati, forse anche meno, ci stanno, poi è tutto eccesso, questo stando alle medie odierne.
Detto questo oggi fa un caldo boia, il termometro fuori nel patio segna oltre 30°, anche se il patio è come una serra con due parti aperte quindi fa poco testo, ma comunque fa caldo per un posto come questo, riscaldamento globale? Ma anche locale. Ho stretto un patto con mio figlio che ha finito il servizio militare e per questa estate si rilassa, beato lui, taglierà l'erba sotto compenso, almeno mi sono levato dai coglioni una cosa, mi aiuterà a fare le pulizie e cercherà di dare una mano in casa quando può e se vuole, direi che un pò di soddisfazione c'è in tutto questo.
Il lavoro? Lo lascerei subito, ma temporeggio cercando altro anche se la vedo difficile, per ora mi tengo questo. Ieri uscito dallo stabile ho incontrato una coppia che non faceva parte ufficialmente del vecchio gruppetto degli amici, ma che di tanto in tanto ci bazzicava, soprattutto lui, per via dei giochi da tavolo e di momenti culinari o uscite random. Abbiamo parlato un pò e ci siamo raccontati cosa è successo in questo, forse, 3 anni che non ci siamo sentiti, mi hanno detto che dopo che vanno nell'isola a raccogliere campioni (fanno i ricercatori di biologia) si faranno sentire per un caffè o una cena o quello che ci viene prima, vedremo, secondo me non si fanno sentire, ma non si sa mai.
Detto questo vado a magnà e vi lascio a Pannella.
youtube
5 notes
·
View notes
Text
#UniCrediit: Al via gli incontri per la gestione dei nuovi esuberi
Aperto il tavolo di confronto tra azienda e sindacati firmatari sul tema esodi e riconversione del personale (a tutta Bolla per 600 colleghi) Il primo incontro è stato giovedì 12, e altri sono già programmati per il resto del mese di settembre (18,19, 24, 25 e 26) e per ottobre (1, 2, 10,11) . Dettagli in questo post: Unicredit: dal 12 settembre incontro con i sindacati su 1000 uscite…
2 notes
·
View notes
Text
Anche oggi, come spesso mi capita da un mese a questa parte mi sveglio al mattino col magone allo stomaco. C’è mancanza, l’ansia ti assale. Non si riesce a capire tutto quello che è successo…dopo tanti sacrifici finisce tutto quello che hai costruito con una persona nel momento che doveva essere il più bello dopo quasi un anno di relazione a distanza. Non vedere l’ora di rientrare a casa per stare con una persona, aiutarla magari con lo studio, regalare qualche momento di spensieratezza e farsi le “coccole” che spesso sono venute a mancare. E poi arrivano quei momenti in cui si ripensa alle risate, alle uscite, al mare e ai viaggi. Si pensa a tutto ció che si è condiviso e vissuto ed è stato tutto così bello. Puó succedere anche di avere ansie, paure e insicurezze ma non si dovrebbe mai mettere mai in dubbio la forza di amare…il problema è quello: forse e probabilmente io amo ancora. E si…capita pure che ci si fa del male, non ci si sente per un tot di tempo ma allo stesso tempo si dovrebbe capire che non bisogna odiare le persone e bisogna essere consapevoli che non si riuscirà mai a dimenticare totalmente perchè quello che si prova non si è mai provato con nessuna. Poi pensi:
Quanto manca andare a ballare con te, ubriacarsi e fare i cretini?
Quanto manca il passeggiare mano nella mano?
Quanto manca darti un bacio al tramonto?
Penso possiate immaginare.
Poi magari arriva un momento in cui la rabbia ha preso il sopravvento e da un momento all’altro finisce tutto.
Magari un giorno lei si chiederá “perchè non mi ha più scritto? Se una persona ci teneva doveva fare qualcosa”. La risposta in questi casi è difficile da dare ma credo si possa immaginare benissimo. Non è che non ci si scrive perchè non ci si tiene, perchè non ci si ama o altro…non ci si scrive perchè a volte dopo l’ultima litigata la rabbia potrebbe far dire cose spiacevoli oppure attuare comportamenti sbagliati ed è meglio farla passare o magari il cuore ne ha risentito ed è stato offuscato. Testa e cuore difficilmente vanno a braccetto. Probabilmente ci si sente in colpa e pure sbagliati. Capita pure di esser presi per una persona che non si è e si ha la paura di soffrire ancora…la delusione non andrà mai via perchè si crede in un “noi”, le vere coppie lo hanno sempre fatto e spesso ci si ritrova con quei punti interrogativi che fanno esplodere il cervello. In quel momento si lavora tanto su se stessi, si iniziano a leggere dei libri e a praticare anche dei nuovi hobby…Ma posso dire solamente una cosa…non c’è un secondo della giornata in cui non ci si pensa (almeno per me), riascoltare le nostre canzoni pure se non è al tuo fianco, ripensare alle cene con i genitori e alla spensieratezza che si aveva o riguardare chat, foto e video. Non doveva e non poteva finire così. Dov’è stato l’errore? Parlando personalmente io volevo solo crescerla al meglio e aiutarla in tutto. Magari si sbaglia a mettere sempre al primo posto una persona e a dare priorità a lei piuttosto che a me stesso e ovviamente sono consapevole che questi comportamenti possano far pensare altro ma giustamente quando rientravo per 1-2 settimane volevo vederla tutti i giorni perchè oltre alla distanza non è stato un anno piacevole e lei è sempre stata il mio punto di forza con cui mi sfogavo e sempre pronta a supportarmi. Come io per lei ovviamente. Non avró la forza di scriverle e probabilmente e non so se leggerà mai questo messaggio ma voglio che lei sappia che la vorró sempre bene e non ho odio nei suoi confronti…questa parola non la conosco. Porteró sempre un bel ricordo e saró ancora qui con lei se ne avrà di bisogno o se qualcuno dovesse trattarla male. Le basterà scrivermi. È sempre stata una ragazza forte ma allo stesso tempo so che ha tante paure e insicurezze e guardate io mi sento tanto in colpa per non averla aiutata o almeno ci stavo provando ma forse non sono stato bravo a capirla. Vorró sempre il suo bene e le faccio un grande in bocca al lupo per gli esami.
3 notes
·
View notes
Text
Circa un mese fa era successa questa cosa che mi aveva fatta rimanere un po' male, avevo passato il compito ad una persona con cui stavo diventando amica perché era in difficoltà e non sapeva farlo, poi mi sono accorta di quanto questa persona non fosse onesta e di quanto fosse invece pronta a mettermi nei casini pur di pararsi il culo. Oggi sono uscite le valutazioni di quel compito, per qualche motivo a me oscuro lei ha preso un voto più alto del mio, con codice copiato interamente da me. Quando l'ho saputo mi sono messa a piangere come una deficiente non perché mi interessi alla fine qualcosa di quel voto ma perché non riesco a capacitarmi di quanto la gente possa essere sleale. Già un mese fa mi sono sentita dire da persone a me vicine che devo smetterla di aiutare persone così, di essere generosa con persone che non lo meritano, oggi sinceramente mi sento una stupida, e mi sento delusa dalle persone, mi chiedo perché si debba necessariamente diventare stronzi con gli altri. Sono dispiaciuta tantissimo perché comportamenti così cattivi mi feriscono e basta
4 notes
·
View notes
Text
Fare il capo scout richiede molti sacrifici e tantissimo tempo. Non è solo andare a riunione il sabato pomeriggio e fare attività con trentatré bambini, ma è anche fare tre riunioni di sabato pomeriggio ed una di domenica mattina. È fare ogni due settimane il pranzo con i bambini del C.d.A. prima della riunione con tutto il branco, è fare il catechismo quaranta minuti prima di ogni riunione. È organizzare le uscite a maggio e giugno di una notte fuori. È anche fare staff il martedì sera, preparare ogni singola attività per le riunioni, fare Co.Ca il venerdì o mercoledì sera ogni due settimane. È fare pattuglia di zona una volta al mese, che sia online o in presenza, da ottobre ad aprile, preparare il programma ed ogni singola attività nel minimo dettaglio per gli eventi di zona (ed ogni volta che si fa Co.Ca o pattuglia non si torna a casa prima dell’una nonostante il giorno dopo la sveglia sia comunque alle sei e mezza). Oppure tipo questa sera sono tornata all’una e mezza e mi sono dovuta mettere a fare il dolce per l'uscita di domani perché non ho avuto tempo per cuocerlo nel pomeriggio siccome quando sono tornata a casa poi sono dovuta correre a riunione e a seguire ad un evento di zona.
Fare il capo scout ti chiede di rinunciare a molte cose per poter dare spazio ad altre, avrai tutti i weekend pieni per nove mesi e per riuscire ad incastrare gli impegni della quotidianità dovrai fare tipo tetris con gli orari anche per l’impegno più sciocco.
Sono circa quindici ore a settimana che spendiamo per fare gli educatori, per dare un’alternativa educante alla scuola o allo sport. I ragazzini sono stronzi, testardi, rosiconi e ti fanno sgolare eppure noi ogni sabato stiamo lì in mezzo a loro nonostante il mal di testa. Li facciamo cantare, urlare, correre, costruire, sporcare. Li facciamo anche arrabbiare, così come loro fanno con noi. Li facciamo sfidare con loro stessi. Li mettiamo alla prova, così come loro fanno con noi. Proviamo a dare loro strumenti di crescita e per migliorarsi. I bambini sono difficili da gestire, ma lo sono anche gli adulti. Ed anche se a mesi alterni dico “No, che palle, io mollo” poi a mollare davvero non riesco perché alla fine agli eventi di zona mi diverto da morire, perché mi fa sentire tremendamente soddisfatta vedere i bambini riuscire nelle loro prede o nelle loro specialità, vedere piccoli miglioramenti nei loro comportamenti; perché mi fa sentire felice essere per loro un punto di riferimento, sapere di star lasciando un piccolo seme nella loro vita che sarà importante, che farà sbocciare con il tempo dei valori che per me sono la cosa più bella al mondo.
Sapere di star ridando indietro all'associazione tutto quello che io ho ricevuto gratuitamente da bambina, da ragazza e da adulta, essere oggi io un capo, accanto a coloro che sono stati i miei capi da bambina, mi rende realizzata in modo genuino che ogni volta che ci penso dico "Cavolo, proprio io, la lupetta musona che odiava questi cretini oggi sono qui nei panni di Bagheera per provare a far innamorare altri bambini di questo grande gioco, di questa grande famiglia".
Fare il capo scout ti richiede molti sacrifici e tantissimo tempo però fa parte del gioco.
25 notes
·
View notes
Text
è da giorni che penso a questo messaggio e a come scriverlo, ho avuto questa discussione nella mia testa centinaia di volte.
sono stanca.
e sono stanca di definirmi così, uso questo aggettivo su di me da così tanto tempo che spesso mi sembra che non ci sia nientaltro da dire.
"che persona è Sophie?" "stanca".
descrizione completa della mia persona.
in questi giorni non faccio altro che piangere, in continuazione, anche per le cose sciocche.
mi cade dello zucchero? è un chiaro segno della mia incompetenza. pianto di tre ore.
la lavatrice non centrifuga? sono assolutamente inadatta a qualsiasi ruolo. altro pianto.
sto piangendo talmente tanto che i miei occhi ormai si sono abituati, rimangono gonfi e rossi a priori, così posso simpaticamente dire che in realtà mi sono spaccata di canne.
ho perso le mie uniche due amiche e mio padre nel giro di un mese.
solo che se le prime sono vive e vegete ma semplicemente se ne battono il cazzo, l'altro è morto e sepolto (più o meno, direi cremato).
non mi sono mai sentita così sola in vita mia e così incapace di chiedere aiuto.
che poi, mi sono fatta pure un tatuaggio sulla difficoltà di chiedere aiuto. cosa pretendevo da me stessa?
io so di non meritare molte cose che sto vivendo adesso. lo so, è così, ci dev'essere stato qualcosa che è andato storto e adesso mi ritrovo ad essere il guscio vuoto di ciò che una volta ero.
mi ero ripromessa di non volermi più sentire così.
invece dopo anni sono nuovamente qui, a sentirmi ancora peggio per gli stessi atteggiamenti.
a sentirmi nuovamente nessuno, piccola e inutile. la persona che puoi mettere sulla mensola per poi dimenticatene, come se fosse un soprammobile.
ora, io mi impegno sempre un sacco.
nei rapporti umani posso permettermi di dire di essere una fuoriclasse.
cene, uscite, mostre, concerti, viaggi, shopping, ti porto anche i fare i brunch se vuoi.
quando arrivo a dirti che ti voglio bene, lo percepisci che è reale, che quel "bene" lo puoi quasi toccare, perché è effettivamente lì.
ecco, ora io non so mai come interpretare il bene che mi viene detto e che poi, quando c'è da dimostrarlo, non si può toccare.
quando la persona che me lo ha detto quel "ti voglio bene" sparisce e basta a fronte di uno dei periodi più brutti e tosti della tua vita.
anzi, proprio il più brutto.
come devo interpretare il tutto? era un ti voglio bene a tempo determinato? a progetto? un po' lo stagista dei ti voglio bene?
non so se queste persone si rendono conto di ciò che lasciano e del male che fanno.
non so se si rendono conto che determinati gesti fatto e che il tempo speso non è dovuto, anzi, determinate cose vanno guadagnate e bisogna esserne anche grati; il tempo è la nostra risorsa più importante e mi avvilisce notare come la utilizziamo accanto a persone che non se ne fanno nulla.
smetterò mai di sentirmi così?
8 notes
·
View notes
Text
TROPPI LIBRI
“Nell’ultimo decennio, anche a causa di decisioni prese in sede distributiva, molte cose sono cambiate nel mercato del libro. La sovrapproduzione è la più evidente e discussa, ma il lettore avveduto si sarà accorto anche della mutazione di quelli che sono considerati i “mesi buoni” per le uscite. Prima, la primavera era il massimo; poi la “data ideale” (se mai esiste) ha cominciato ad arretrare fino a inizio anno, e infine anche i mesi autunnali sono diventati ambiti, dando vita a una situazione simile a quella francese, dove si parla infatti di rentrée, per l’invasione di titoli che ha luogo in libreria tra settembre e ottobre. Il risultato è che un sacco di cose interessanti escono assieme, e il lettore ha una certa difficoltà a decidere da dove cominciare, mentre i libri si accumulano non solo sul comodino ma anche sulla scrivania, per terra, in cucina...“ Con queste parole Vanni Santoni, curatore della rubrica dei libri su “Linus” di novembre, inizia l’articolo sui libri del mese. Dinamiche editoriali a parte, Santoni, per altro sempre attento e circostanziato nelle sue recensioni, sembra non voler spingersi a pronunciare il giudizio che molti lettori (non occasionali), ormai hanno maturato: la maggior parte dei libri che vengono pubblicati sono spesso di qualità mediocre, forse anche meno che mediocre e qualche volta vera spazzatura. Non sarà certo questo il motivo per cui in Italia si legge pochissimo poiché fortunatamente ci sono tantissimi volumi di qualità eccelsa, ma è certo che le uscite davvero importanti non superano il numero di una ventina l’anno (comprendendoci tutto, saggistica, narrativa, ecc. testi scientifici a parte). Insomma, per farla breve, c’è troppa gente che scrive e quasi tutti scrivono male, in maniera stereotipata, una scrittura falsa, scrivono nel modo in cui pensano che i lettori vogliano leggere, sono “scriventi” (chiamarli scrittori sarebbe davvero troppo), autoreferenziali, boriosi, egocentrici. È passato qualche decennio da quando Gomez-Davila scrisse un celebre e quanto mai attuale aforisma: “La letteratura non finirà quando non scriverà più nessuno, ma quando scriveranno tutti”. Ecco, ci siamo quasi…
4 notes
·
View notes
Text
Vabbè solo due foto per ora le altre saranno per VanityFair o Manintown fidatevi
2 notes
·
View notes
Text
Gennaio e Febbraio non li ho mai capiti come mesi. Sarà che io gli Acquario e i Pesci non li ho inquadrati bene e sarà che il freddo mi porta a un letargo sociale incredibile. Fatto sta che come la metti, in questi due mesi perdo le relazioni, ma non mi va di vedere bene il motivo, poi in estate ci penso.
Ho aperto un sito (www.hiraparadise.it che poi è il nome di instagram) e dentro ci voglio mettere disegni, quadri e foto. Al momento sto recuperando le robe fatte negli anni e poche non sono. Questa settimana ho fatto 11 quadri con lo smalto. 32x45. Ci metteranno un mese per asciugare. Ho comprato 2 rullini per la macchina fotografica da un sito tedesco, io che di analogico non ci capisco un tubo. Sono uscite le foto che qualche sabato fa mi ha fatto una collega (che poi fa foto bellissime in analogico), il commento più bello è stato "hai un culo fotogenico" perché erano foto di nudo.
Anche in piena pigrizia e in piena confusione emotiva, le cose le faccio, però cose per me, che la maggior parte delle volte sono inconcludenti. A sentir parlare i miei, gli amici, i professori, io sono uno che le cose non le fa, che poi è vero, le cose che faccio, le faccio per me, poi se avanzano tempo e forze, faccio per altri.
Preso dalla tesi e dall'apertura di Word, ho sistemato quella cosa che era il BLA, che è tipo un libro che ho scritto due anni fa (oh se volete, ve lo mando). Poi ieri notte ho scritto la sinossi e l'ho mandata a Fazi editore perché aveva la candidatura aperta. Vabbè non risponderanno, si sa, però se ci penso nella biografia che chiedevano ho scritto "al momento sono disoccupato perché non ho ancora preso il titolo di dottorato, e quindi vivo nel magico mondo del precariato", come a dire "sono disperato, aiutatemi voi".
11 notes
·
View notes
Text
LIAFF SPECIAL #6: Sciopero WGA 2023 - Paralisi a Hollywood
Carissimi lettori, ben ritrovati con un nuovo appuntamento con LIAFF SPECIAL, la rubrica dedicata all’approfondimento di personaggi e temi nel mondo dell’intrattenimento. L’argomento per questo mese non poteva che essere il recente sciopero della Writers Guild of America, iniziato il 02 Maggio 2023 e tutt’ora in corso, una situazione molto complessa e ricca di dinamiche, purtroppo ignorate dalla maggioranza delle persone. In questo articolo approfondiremo la questione, parlando dei precedenti scioperi, delle motivazioni che hanno portato alla sospensione delle attività da parte degli sceneggiatori iscritti all’associazione e delle relative conseguenze in merito alle prossime uscite cinematografiche e televisive, nella speranza che si possa far chiarezza su quanto sta accadendo in questi giorni a Hollywood.
Previously on...: i precedenti
Da quando è stata fondata nel 1933, la Writers Guild of America (WGA) ha scioperato cinque volte, esclusa quella attuale, e ogni volta le motivazioni erano sempre differenti, ma in qualche maniera legati ai diritti degli sceneggiatori e ai compensi per i loro prodotti:
Il primo sciopero fu nel 1960, iniziato il 16 Gennaio e concluso il 12 Giugno di quell’anno, per un totale di 148 giorni, dove fu raggiunto un accordo che migliorava i diritti e le pensioni degli sceneggiatori, con un incentivo di guadagno per tutti i film andati in onda prima del ‘60.
Il secondo fu nel 1981, durato per 13 settimane, il cui accordo finale stabiliva dei compensi per i prodotti delle tv a pagamento e del mercato home-video.
Il terzo fu nel 1985 e durò solo per due settimane, il più breve sciopero della storia dell’associazione, con un accordo che migliorava i pagamenti residuali per l’home-video.
Il quarto fu nel 1988 e durò esattamente 153 giorni, rendendolo lo sciopero più lungo della storia dell’associazione, con un contratto che migliorò i residuali per le repliche delle serie con episodi di circa un ora.
Il quinto fu a cavallo fra il 2007 e il 2008, con una durata di poco più di tre mesi, con una disputa in merito ai compensi per le uscite in DVD. Tale sciopero viene purtroppo ricordato per il numero di serie che furono intaccate, le quali andarono in onda con stagioni più corte o furono addirittura posticipate alla successiva stagione televisiva.
Why it happened?: perchè la WGA ha scioperato?
Lo sciopero iniziato il 02 Maggio 2023 è stato indetto dall’associazione a causa della mancanza di un accordo con l’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP) che regolarizzava il compenso per le serie in streaming, il quale ha visto una diminuzione negli ultimi dieci anni, come anche l’uso dell’intelligenza artificiale (AI), che sta tutt’ora spopolando in numerosi ambiti, come strumento per facilitare la ricerca di idee per la stesura piuttosto che come rimpiazzo totale degli sceneggiatori, l'ampliamento delle “writers' rooms” per dare spazio a più co-sceneggiatori nella stesura dei vari episodi e una maggiore sicurezza lavorativa. Consecutivamente il 01 Maggio il Minimum Base Agreement (MBA), l'accordo che copriva i compensi per tutti gli associati, era scaduto, il quale però si applicava solo a serie TV trasmesse su canali broadcast e non sulle piattaforme streaming, portando gli sceneggiatori di tali produzioni a venire pagati di meno. La WGA aveva stimato che venire incontro alle loro richieste comportava agli studios un costo di 429 millioni di dollari all'anno, ma l'offerta dell'AMPTP ammontava solo a 86 millioni di dollari. Già a partire dal 18 Aprile, circa il 98% dei membri dell'associazione aveva votato a favore di uno sciopero in caso di un mancato accordo per il 01 Maggio, cosa che è purtroppo accaduta. Durante lo sciopero, la WGA ha espressamente chiesto ai suoi membri di non compiere alcuna attività di scrittura, revisione e discussione di progetti futuri, così come ogni mansione legata alla produzione, nonostante gli studios stiano scrivendo lettere ai vari showrunner invitandoli a procedere con le attività di produzione non legate alla scrittura. A partire dal 02 Maggio la WGA ha istruito i suoi membri a manifestare nelle principali sedi degli studios, con vere e proprie proteste a cui stanno prendendo parte i sceneggiatori dell’associazione, come numerosi interpreti e anche autori, come George R.R. Martin e Neil Gaiman, per non parlare dei numerosi post di solidarietà sui social da parte di note celebrità e di persone comuni. Per far fronte ai problemi finanziari legati allo sciopero la WGA ha messo insieme un fondo di circa 2 millioni di dollari per coprire le spese sanitarie e non solo, a cui hanno contribuito numerosi showrunners e produttori.
#PayYourWriters: le conseguenze per il futuro
Ovviamente la domanda che vi sarete chiedendo è cosa comporta questo sciopero per noi telespettatori. Al momento gli studios hanno già piazzato alcuni titoli per l'estate e forse anche per l'inizio dell'autunno, ma, qualora lo sciopero dovesse persistere fino a quel periodo, le cose potrebbero farsi più complicate. Diverse serie in pre-produzione, fra cui alcune che avevano già iniziato le riprese, sono state messe in pausa fino alla fine dello sciopero, comportando un inevitabile ritardo per il loro rilascio; altre serie, soprattutto quelle di ABC, avranno la premiere in midseason, con la possibilità di una stagione più corta del previsto; altre produzioni, come ad esempio Deadpool 3, le seconde stagioni di House of the Dragon e The Lord of the Rings: The Rings of Power, e la serie prequel di IT Welcome to Derry, continuano la loro produzione, sebbene siano forte oggetto di critica per il fatto che non possono fare revisioni qualora vi siano problemi nella sceneggiatura (in particolare per il film Marvel con protagonista Ryan Reynolds, quest’ultimo non potrà improvvisare e dovrà attenersi alla sceneggiatura, da lui co-scritta); i talk show sono andati in pausa, non avendo materiale da mandare in onda; anche diversi film sono andati in pausa, fra cui i film Marvel Blade e Thunderbolts. Da questo scenario sorge un’altra importante domanda: come faranno gli studios ad andare avanti? Sulla carta, Netflix è l’unica piattaforma che potrebbe colmare il vuoto, in quanto vede una buona fetta del suo palinsesto caratterizzata da produzioni internazionali, da cui ha già ottenuto numerosi guadagni (basti pensare al fenomeno Squid Game), e stando all’atteggiamento mostrato dai suoi esecutivi riguardo allo sciopero e alle voci che affermano che l’accordo fra WGA e AMPTP non è stato raggiunto proprio a causa del colosso streaming in rosso, viene da pensare che il problema siano proprio Ted Sarandos e soci. Tutti gli altri dovranno fare i conti con la mancanza di programmi da mandare in onda e, citando un recente articolo di Vanity Fair, potremmo essere condannati a un mondo di reality, notizie e sport per diverso tempo, il che non è positivo. Con la quinta settimana di sciopero ormai alle porte e senza alcuno spiraglio di risoluzione del problema, per non parlare del possibile sciopero del Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA) e del Directors Guild of America (DGA), i quali vedono i loro contratti vicini alla scadenza, il futuro dell’intrattenimento per i prossimi mesi rimane incerto, quindi non ci resta che dare sostegno ai sceneggiatori, senza i quali le storie che tanto amiamo non esisterebbero, e sperare che la WGA e l’AMPTP possano raggiungere un accordo che possa soddisfare entrambe le parti e che soprattutto onori il faticoso lavoro dello scrivere una storia, così da poter tornare ad attendere e a godere delle serie e dei film che tanto ci piacciono.
Seguiteci su Facebook (gruppo), Twitter e Instagram!
3 notes
·
View notes
Text
ANIME RECAP: NEWS VERSO L'INFINITO E OLTRE!
Torna il megapost con un nuova raccolta delle ultimissime novità uscite fra ieri e oggi, fra annunci, trailer e date!
È passato più di un mese dall'ultimo ANIME RECAP. Come avrete notato sono passato a post più snelli e minimali, che in generale mi portano via meno tempo e mi danno anche un po' più di flessibilità (e si spererebbe anche più visibilità, ma non mi pare) sui vari social.
La stagione si avvia alla conclusione, a fine marzo c'è pure l'AnimeJapan e ovviamente è il venerdì degli aggiornamenti a pioggia in Giappone! A mali estremi, estremi rimedi dunque!
Come al solito ho raccolto un po' di tutto: annunci, trailer, date, locandine. A giudicare da quello che ho visto, ci sono dei da tenere d'occhio, a mio gusto almeno. Tipo KamiKatsu che come prima prova sembra tecnicamente molto solida, Otaku Elf per le waifu, Magical Destroyers perché la cose fuori di testa m intrigano sempre, Blue Orchestra e senza dubbio il prossimo capitolo di Oddtaxi.
ANNUNCI
🔶🔸MR. VILLAIN'S DAY OFF
Square Enix ha annunciato che il manga di Yuu Morikawa ispirerà una serie animata.
youtube
La commedia slice of life con protagonista un supercattivo alieno, è diretta da Yoshinori Odaka (Mr. Osomatsu: The Hipipo Tribe and the Glistening Fruit, BEM) e in produzione presso Shin-Ei Animation e SynergySP.
🔶🔸I SHALL SURVIVE USING POTIONS!
Dopo SAVING 80,000 GOLD IN ANOTHER WORLD FOR MY RETIREMENT e DIDN’T I SAY TO MAKE MY ABILITIES AVERAGE IN MY NEXT LIFE?!, è in arrivo la serie animata di un'altra novel isekai firmaa da FUNA.
Kodansha ha annunciato che debutterà nel corso di quest'anno, ma al momento non sappiamo ancora quando di preciso.
🔶🔸ROOT/ROUTE OF ODDTAXI
Nuovo progetto all'orizzonte per il franchise, il cui primo passo è lanciare un nuovo manga firmato da Takeichi Abaraya e dal creatore della serie, Kadzuya Konomoto.
Non è ancora stato svelato nulla di preciso, ma nel frattempo vi ricordo che sia la prima serie tv, che il seguente film, sono disponibili in streaming su Crunchyroll.
VIDEO
🔶🔸BLUE ORCHESTRA
L’adattamento del manga firmato Makoto Akui, che mescola scuola, musica e sentimenti, andrà in onda dal 9 aprile. Di seguito il nuovo trailer.
youtube
Prodotta presso lo studio NIPPON AIMATION (Let’s Make a Mug Too, Love All Play), la serie sta venendo diretta da Seiji Kishi (Tsuki ga Kirei, Assassination Classroom).
🔶🔸OTAKU ELF
Online anche un nuovo promettente trailer per la commedia tratta dal manga di Akihiko Higuchi. Il primo episodio dell'anime andrà in onda il 7 aprile.
youtube
Takefumi Anzai (Hitoribocchi no Marumaru Seikatsu, Puraore! Pride of Orange) sta dirigendo la serie presso lo studio C2C (Harukana Receive, Wandering Witch: The Journey of Elaina),
🔶🔸CRAYON SHIN-CHAN
Ecco il primo trailer per il nuovo film del franchise, che il 4 agosto approderà nei cinema giapponesi con una nuova avventura, per la prima volta in computer grafica. Vederlo così in 3D fa davvero strano, ma è animato abbastanza bene da risultare quasi ipnotico 😆
youtube
I lavori sulla pellicola, scritta e diretta da Hitoshi One (Fireworks - Vanno visti di lato o dal basso?), sono durati ben 7 anni.
🔶🔸KLUTZY WITCH
Primo full trailer per il nuovo film targato PRODUCTION I.G (The Deer King, Haikyu!! L’asso del volley), che dal 31 marzo porterà nei cinema giapponesi la piccola apprendista strega, protagonista della serie di libri per ragazzi “Rakudai Majo” di Satoko Narita.
youtube
La pellicola è diretta da Takayuki Hamana (Arte, The Seven Deadly Sins: Cursed By Light).
🔶🔸KIZUNA NO ALLELE
Data di debutto e nuovo promo per l'originale serie animata ispirata da Kizuna Ai e nata proprio come omaggio alla celebre V-tuber.
youtube
La serie andrà in onda dal 3 aprile ed è prodotta in collaborazione da SIGNAL.MD (Platinum End) e WIT STUDIO (Ranking of Kings). La regia e la sceneggiatura sono affidate, rispettivamente, a Kenichiro Komaya e Deko Akao (When Will Ayumu Make His Move?).
🔶🔸KAMINAKI SEKAI NO KAMISAMA KATSUDO
La commedia fantasy isekai arriverà da aprile e si mostra finalmente in un primo trailer.
youtube
La serie tratta dal manga di Aoi Akashiro e Sonsho Hangetsuban, segna il debutto alla regia di Yuki Inaba ed è anche il primo lavoro in solitaria di STUDIO PALETTE.
DATE
🔶🔸HIGHSPEED ETOILE
L'originale serie animata a tema "cute girls doing car races" può contare sul character design di Takuya Fujima (Magical Girl Lyrical Nanoha ViVid, Warlords of Sigrdrifa) e arriverà no prima del 2024.
A quanto pare, nel progetto sono coinvolti King Amusement Creative Sonic Blade, Yostar, Good Smile Company e Super Formula
🔶🔸MAGICAL GIRL MAGICAL DESTROYERS
La trasmissione dell’originale serie animata, diretta da Hiroshi Ikehata (TONIKAWA: Over The Moon For You, Kiratto Pri☆Chan), comincerà da aprile.
youtube
La strampalata squadra di maghette, ideata da Jun Inagawa, verrà portata in tv da BIBURY ANIMATION STUDIO (The Quintessential Quintuplets Movie, Azur Lane).
🔶🔸BIRDIE WING - GOLF GIRLS’ STORY
L’originale serie animata, prodotta da BANDAI NAMCO PICTURES (Welcome to Demon School! Iruma-kun, Fight League: Gear Gadget Generators), tornerà con la seconda stagione dal 7 aprile.
I primi 13 episodi sono già disponibili in streaming su Crunchyroll.
🔶🔸THE KINGDOMS OF RUIN
Il fantasy drama tratto dal violento manga di Yoruhashi verrà trasmesso a partire da ottobre.
L'adattamento televisivo è in produzione presso��YOKOHAMA ANIMATION LAB (The Genius Prince’s Guide to Raising a Nation Out of Debt), dietro alla regia di Keitaro Motonaga (She Professed Herself Pupil of the Wise Man, Digimon Adventure tri).
* NON VUOI PERDERTI NEANCHE UN POST? ENTRA NEL CANALE TELEGRAM! *
Autore: SilenziO))) Se usate Twitter, mi trovate lì!
blogger // anime enthusiast // twitch addict // unorthodox blackster - synthwave lover // penniless gamer // INFJ-T magus
#blue orchestra#otaku elf#rakudai majo#klutzy witch#oddtaxi#birdie wing#kaminaki sekai no kamisama katsudo#mr villain's day off#i shall survive using potions#the kingdoms of ruin#highspeed etoile#kizuna no allele#magical girl magical destroyers#crayon shin chan#anime recap#news in the shell#anime
3 notes
·
View notes
Note
Questa è una domanda e non un attacco, te lo chiedo tranquillamente: ma i colartino per te sono una ship (passa il termine) o c'è qualche motivo per cui ti piacciono? Nessun attacco, ripeto, solo curiosità.
hello beloved my beloved!! prima cosa: non l'avrei presa come attacco mi fa un sacco piacere parlare di queste cose, ma ti ringrazio per aver specificato!!!!
seconda cosa ovviamente quello che vedete su questo fantastico e magico sito è tipo un centocinquantesimo di quello che penso di loro, diciamo che qui è tutto uno scherzo e un memotto, si fa per ridere qua sopra djlsajdkl ma no certo certo tengo ad entrambi, molto specialmente a lorenzo, artisticamente parlando, per motivi legati sia al fatto che mi piace il suo modo di scrivere e suonare, sia perché io e il CD di Egomostro ne abbiamo passate un po' insieme (sono un nostalgico, mi perdonerai)
e,,,, e mi sembra corretto specificare che non li """shippo""" sul serio, cioè, irl, davvero, per quanto sia tutto divertente è seriamente un meme, non prendetemi sul serio vi supplico
ora però se hai voglia, car* anon, sorbisci tutta la storia della mia vita qui sotto
ti dirò, ho cominciato ad ascoltare colapesce quado è uscito Egomostro, stavo facendo """spesa"""" su torrent di roba da mettermi nel cellulare da ascoltare, c'erano tipo le nuove uscite/nuovi post (fai che era il forum TnTVillage o qualcosa del genere, ecco) e l'ho scaricato, l'ho lasciato nel computer e niente, è rimasto lì sul cellulare per un po', completamente inascoltato
fast forward a qualche mese dopo, ricordo che faceva un sacco di caldo e avevo smesso di prendere alcune medicine, ero sdraiato sul mio letto sopra le lenzuola ed è partita Sottocoperta, credo di aver provato qualcosa, non ti so dire cosa, però quel qualcosa era abbastanza forte da lasciare un impatto sul me di 18 anni. a posteriori ti dico, ha senso, ero piccolo e un sacco spaventato di tutto quello che mi stava accadendo attorno e ti dirò in quel CD ho trovato un po' di pace e di comprensione
esce infedele due anni dopo, ascolto infedele, litigo con mia madre di andare a vederlo all'alcatraz, mia madre risponde (cito testuali parole) "ma non lo conosce nessuno, sarà vuoto, poi vai lì e ti rubano" (gente che paga il biglietto per rubarmi??) e niente, rimango triste a casa a guardarmi i video dei concerti su youtube, intravedo dimartino in qualche video, ma non sapevo che sarebbe stato uno strumentopolo misterioso per dopo
ayways continuo a consumare la sua musica, mi prendo i CD legalmente, ho un video di me briciolino diciannovenne che suona sottocoperta alla chitarra, ho il cd infedele scardinato perché lo aprivo e lo chiudevo troppo spesso tanto lo ascoltavo, un meraviglioso declino tutto macerato... diciamo che lo seguo come artista in maniera abbastanza affezionata e la sua musica ha sicuramente aiutato in qualche modo la mia labile psiche durante l'ultimo periodo, quello più faticoso, di relazione con la mia ex storica (sette anni di sofferenze, modestamente)
consumo infedele, consumo egomostro e,,, niente, passo a spotify, nel mio spotify wrapped del 2019 c'è ancora una reminiscenza di qualche traccia di Egomostro (Maledetti Italiani, credo), nel 2020 compare Satellite e Totale, ma comunque per un motivo o per l'altro li perdo molto di vista fino al 2021 quando tra le indiscrezioni sanremesi mi compare 'colapesce' e io mi precipito qui a dire 'rega ma in che senso colapesce' e,,, e niente, poi escono i nomi dei due best padri di sempre, vado a vedere che ha fatto il Lollo durante la mia assenza e vedo i Mortali
dai mortali si passa alle interviste, mi affeziono anche alla loro persona pubblica, (perché la relazione parasociale ce l'ho solo con Valerio Lundini ma quella è un'altra storia) continuo spizzandomi la musica di dimartino, velocizziamo la trama e arriviamo a ora, che siamo qui a fare i meme insieme a Beppe Vessicchio
tutto questo per dire che per quanto sia un sacco divertente scherzare e scrivere cose divertenti e augurare grandi scopate, tengo davvero molto a Colapesce in quanto artista e sicuramente la sua musica ha impattato sul mio lobo frontale non ancora pienamente formato, devo a quei testi sicuramente una piccola parte di crescita personale
in più, già che ci sono, io ho Un Ossessione per l'archiviazione, tutto quello che ha il mio minimo interesse, dalle vicissitudini della seconda repubblica italiana a sanremo, ha uno spazio sul mio cloud, quindi non sono speciali ad avere l'archivio tsè tsè, sono solo uno tra i tanti argomenti del mio cloud
e sì mi piacciono, mi piace la loro musica, mi piace specialmente il testo delle loro canzoni, sono una persona che ha purtroppo studiato musica e riconosco anche la loro bravura a livello di composizione, insomma, ho affetto per entrambe le discografie e, per quanto riguarda Colapesce, ho anche un affetto legato a tutto il tempo che ho passato da più piccolo ad ascoltarlo
se sei arrivat fino a qui complimenti che voglia
ciao spero sia stata una risposta esaustiva e anche un po' smielata
#c'è la storia della mia vita qui dentro santo cielo che oversharing#rispostone lungo ponderato in 2 giorni perché per quanto non avrei mai preso questa domanda come aggressiva#il fatto che ci sia scritto 'questo non è un attacco' me lo fa sentire come attacco#no hard feelings anon ily#frà risponde
6 notes
·
View notes