#unaragazzaqualunquenelmondo
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Erano passati dei mesi, quasi un anno in realtà, da quando c’ero stata l’ultima volta. Era una bella giornata di fine settembre quando finalmente decisi di tornarci e farci una passeggiata. Scesi dal vaporetto, il sole batteva forte e c’era un vento caldo, che indicava il fatto che l’autunno era vicino. Mi sedetti sulla panchina dove ci baciammo per la  prima volta, sentii per un momento la brezza che mi sfiorava come quel pomeriggio, poi vidi le nostre iniziali incise. Vidi un pacchetto nuovo di sigarette, probabilmente erano cadute a qualcuno che andava di fretta e non se n’è accorto. Esitai per un istante, ma le presi comunque, e accesi la prima sigaretta dopo 3 anni dal’ultima sigaretta fumata. Non avrebbe senso dire che la mia vita era iniziata da zero dopo che tu ne andasti, perché non è andata così, anzi, tutt’ora sento che tu fai parte di me in qualche modo, ti sento ancora vicino a me. Presi le cuffiette e dopo una lunga ricerca ritrovai quella nostra vecchia playlist di canzoni, era ancora lì, non ebbi mai il coraggio di modificarla o cancellarla, e ad ascoltare quelle canzoni su quella panchina mi venne una fitta al cuore, ma dentro di me, sembra strano, però era come se mi sentissi meglio. Da quando tu sei partito io non ebbi mai il coraggio di cercarti, o di scriverti, ero troppo debole, era una ferita aperta nel mio cuore per troppo tempo. 
Sin dal momento in cui la nostra storia iniziò, noi sapevamo il destino che le spettava, una storia breve, ma si sentiva che sarebbe stata intensa e indimenticabile, e così fu d’altronde. Non era una storia che anche solo per un momento poteva sembrare una storia eterna, fino a quando morte non ci separi. Io sapevo, e anche tu lo sapevi, tutti lo sapevano che tu saresti partito da lì a breve, e che non saresti più tornato, e nessuno dei due era pronto ad affrontare una relazione seria a distanza, forse per l’età o forse per paura di non essere abbastanza.
Ma nonostante ciò, io a distanza di tutto tempo penso ancora a te, e nel mio cuore rimani come uno dei ricordi più belli della mia vita, e penso che sarà così per sempre.
UN AMORE TROPPO GRANDE PER NOI TROPPO PICCOLI.
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A un cuore fragile basta poco per rompersi in modo irreversibile. L’ho scoperto quando mi hai sfiorato con quelle labbra ormai fredde, e quello era un bacio più doloroso di un addio.
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MI DISPIACE
Mi manca il rapporto che avevamo. Ormai lo sento, qualcosa si sta spegnendo tra di noi, non siamo più quelle di una volta, non ci parliamo più come una volta...il che mi manca da morire, perchè ero convinta di aver trovato finalmente una vera amica, una sorella, e invece a quanto pare non è così, perchè le sorelle litigano ok ma non smettono mai di esserci l’una per l’altra. Lo so che è un po’ anche colpa mia, ma non so come rimediare, perchè vedo che a te non dispiace, che tu sei felice con un’altra persona che non sono io, il che mi fa ancora più male. Perchè tu almeno hai qualcuno, io non ho più nessuno perchè pensavo solo a te e a nessun altro, eri la mia priorità, il resto l’ho mandato a fanculo. 
E’ vero che noi non ci siamo mai fatti complimenti, che di dicevamo insulti su insulti, e alla fine ci mettevamo a ridere da quanto stupide eravamo, ed era bello scherzare in quel modo, ma lo scherzo è bello finchè dura poco, e finchè non diventa realtà. Perchè qualche volta non mi dispiacerebbe sentirti dire:”che carina che sei oggi” oppure quando dico che sono una merda non mi dispiacerebbe sentirti dire:”vabbè lo sono anch’io, e allora, siamo due merde, perciò perfette per stare insieme”. Non mi dispiacerebbe se qualche volta mi scrivessi dei messaggi dolci dicendo che sono la tua migliore amica, o almeno lo ero. 
Sento che la nostra fine ormai si sta avvicinando, e che dopo quest’estate non rimarrà altro che un lontano ricordo di una delle amicizie più belle di sempre. 
Vorrei solo che tu sappia che io ti voglio un mondo di bene, per me sei e sarai tutto, anche se non è reciproco, perciò alle 3 del mattino se ti annoi o non riesci a dormire per l’ansia, o per la rabbia.... chiamami, io ti risponderò e parleremo, faremo le stupide, come se non ci fosse un domani, dopodichè una delle due attaccherà e tutto sarà finito. 
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Erano le 3 di notte, quando su riproduzione casuale partì la nostra canzone, quella che cantavamo a squarciagola e che ci faceva piangere. Anche quella notte mi fece piangere, però la sensazione era diversa. Questa volta mi fece piangere il vuoto incolmabile che mi hai lasciato dentro. Un vuoto che nessuno riuscirà mai a colmare. 
Avevo una voglia terribile di prendere due birre venire da te, abbracciarti, e parlare tutta la sera con te. Questa voglia non mi è passata, come non mi passerai mai tu. 
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HARDIN:avevi detto che nulla avrebbe cambiato quello che provavi per me
TESSA: allora anch'io sono una bugiarda!
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Cos’è la felicità?
Per voi che cos’è la felicità?
Secondo me sono momenti che durano poco, ma che nel loro poco riescono a farti cambiare sulla vita intera e a renderti felice e positiva. La felicità è quel poco che ti migliora la giornata e la vita intera. Sopratutto se si attraversa un periodo difficile.
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Le follie le assurdità, i capricci, le contraddizioni, quelli mi divertono, lo ammetto, e ne rido ogni volta che posso
Orgoglio e pregiudizio
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Sapevo che prima o poi sarebbe crollato tutto. Ma non sapevo quando. Speravo che durasse il più possibile, perchè per una volta mi sono amata veramente, ma adesso capisco che è come ogni fottuta volta. Sempre la stessa storia, ma solo che cambiano le persone. Ma penso che questa sarà l’ultima, non ho più forza di rialzarmi, non ce la faccio più. Ho troppe ferite sulle mani e sulle gambe.
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Non sono capace di dimenticare le follie e i vizi degli altri così in fretta come dovrei, tanto meno le offese fatte da me. I miei sentimenti non rispondono positivamente a ogni tentativo di influenzarli L. Il mio temperamento potrebbe essere definito permaloso. La mia stima, una volta persa, lo è per sempre
orgoglio e pregiudizio
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sono nata in un'epoca sbagliata. Dovevo nascere negli anni Settanta ed essere adolescente negli anni Ottanta quando c'erano le cassette, andavano ancora di moda le lettere... quando non c'erano questi stupidi telefoni, quando la gente socializzava, quando si teneva conto dei veri amici non quanti follower o contatti si ha. Quando la buonanotte la davi di persona, quando se ci tenevi a una persona andavi sotto casa sua, e non mandavi un messaggio. Quando tutto era più vero, quando la vita non era dietro a uno schermo.
la mia mente
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quella città unica
Sono tornata in quella città dopo 9 anni che non ci sono stata.
Non è una città qualunque, era la MIA città.
La città dove sono nata, dove sono cresciuta, dove sono andata a scuola, dove ho avuto i miei primi amici, le prime cotte, la maggior parte dei miei ricordi ecc....
Me ne andai a 19 anni, ero stufa. 
Non sopportavo più passare in quei posti dove ci ho lasciato un pezzo di me
Ad esempio la nostra panchina,
o quella bella via con i cipressi in cui abbiamo i nostri ricordi più folli,
oppure il cinema dove andavamo ogni mese la stessa data, 
o la tua vecchia casa, 
o il parco in cui abbiamo litigato,
o l’albero in cui avevamo inciso le nostre iniziali...
e tanti altri luoghi altrettanto significativi che mi raccontavano di te,
più che altro di noi
e quello che eravamo 
e che non saremo mai più.
Niente era cambiato,
solo che adesso noi non ci siamo più,
tutti i vecchi amici sono altrove,
ci sono altri ragazzi che cantano per strada
e suonano ai campanelli e poi scappano,
è tutto così strano e diverso,
ma fa ancora male come lo faceva 9 anni fa. 
-lamiamente
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Sei venuta in una sera piovosa e calda di fine marzo, 
mi hai preso il cuore tra le mani,
ci hai giocato,
ti sei divertita,
ti sei stufata 
poi
TE NE SEI ANDATA
-la mia mente
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Tessa: Penso sempre a te
Hardin: tu sei pazzesca!
Tessa: niente potrà mai cambiare quello che provo per te
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Mi affaccio alla finestra, guardo il cielo blu come le coperte sotto cui ti nascondevi la notte, fumo un’altro pacchetto di sigarette ed è come se sentissi la tua voce che mi dice:”smettila sai che ti fa male” ma tu non sai che questa tua assenza fa più male che tutte le sigarette che ho fumato.
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Sei stata la mia prima vera amica. Sei stata la prima persona che si è avvicinata alle mura del mio cuore. Adesso che non ci sei più c’è solo un spazio vuoto. Non ti dimenticherò mai, nonostante tutto quello che è successo io ti ho sempre voluto bene, che tu me ne abbia voluto non posso metterlo a dubbio, però posso mettere in dubbio per quanto me ne hai voluto. Sai, quando passo sotto casa tua guardo ancora su, quella finestra da cui guardavamo le macchine passare nelle sere fredde di novembre, guardo quel citofono e mi viene quasi come istintivo suonare. Scioglievi questo nodo che c’ho in gola con un filo di voce. Nonostante la nostra amicizia sia andata a puttane puoi chiamarmi alle 3 del mattino e io ti risponderò e correrò da te, verrò e ti abbraccerò. Sai che ti avevo promesso che ci sarò nonostante tutto, e io le promesse le mantengo. Guardo le nostre vecchie foto stupide e le reazioni che mi provocano possono essere solo due: 1-ridere 2-piangere. Più tempo passa e più mi è difficile non abbracciarti o non parlarti, non scambiare due risate con te. So bene tutto quello che mi hai fatto, non l’ho dimenticato, e non sono incoerente quando dico che ti vorrei morta, che ti odio o cose varie, perchè è vero, ma non posso negare che un solo tuo abbraccio sistemerebbe tutto questo casino che c’ho dentro. Se magari leggerai questo, ti prego scrivimi, parlami, perchè mi manchi. Non sono quel tipo di persona che riesce a mandare a puttane un’amicizia di 3/4 anni della mia vita. E ci avrei scommesso su noi due una vita intera sempre in due, e invece ogni uno per le sue.
-la mia mente
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Se mai mi rincontrerai, in questa maledetta città, puoi andare avanti tranquilla sulla tua strada, a testa alta...non c’è bisogno di nasconderti con le mani il viso, non hai niente da nascondermi. 
Non chiedere se è giusto così, mostrami solo una lacrima, fammi un per dirmi che non è tutto finito, che non finirà mai quello che c’è tra di noi, possono passare anche mille anni, non farmi morire senza farmi sapere, ma tu non hai mai smesso di amarmi, che io continuerò a vivere e cantare tutte le estati, tutti gli autunni e inverni per te. 
L’amore è cieco e pazzo, non conosce giustizia o torto, ma ha una voce così bella che cura l’anima. 
Se mai mi rincontrerai non c’è bisogno di nasconderti, ma fai un bel sorriso come nelle nostre vecchie foto che conservo ancora.
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