#tragitto
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Imparerai a tue spese, che nel lungo tragitto della vita, incontrerai tante maschere, e pochi volti. Luigi Pirandello
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nella vita vorrei avere la stessa sicurezza della persona che hanno appeso su due balconi uno striscione con scritto "napoli campione d'italia 2022-23"
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Il Libro di Chi Viaggia Ogni Giorno: Un Percorso tra Lavoro, Amore e Nuove Avventure. Di Alessandria today
Una riflessione su chi affronta viaggi quotidiani, che siano verso un lavoro, un amore o verso nuove scoperte, esplorando le motivazioni che spingono le persone a intraprendere questo percorso.
Una riflessione su chi affronta viaggi quotidiani, che siano verso un lavoro, un amore o verso nuove scoperte, esplorando le motivazioni che spingono le persone a intraprendere questo percorso. Ogni giorno, milioni di persone viaggiano verso una meta, che sia il luogo di lavoro, la casa di una persona amata o una destinazione che rappresenta l’ennesimo inizio di una nuova avventura. Che si…
#Amore#avventure di viaggio#Cambiamento#Crescita Personale#crescita professionale#emozioni durante i viaggi#esplorare il mondo.#Lavoro#lettura in viaggio#meditazione nei viaggi#Nuovi inizi#percorsi di vita#podcast durante i viaggi#riflessioni sui viaggi#routine lavorativa#scoperta del mondo#Scoperta di Sé#spostamenti lavorativi#spostamenti quotidiani#storie di viaggiatori#tragitto casa-lavoro#viaggi e sfide#viaggi per amore#viaggi per cambiare#viaggi per lavoro#viaggi quotidiani#viaggi romantici#viaggi significativi#viaggiatori di ogni giorno#Viaggio interiore
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all this anxiety for WHAT
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stamattina era una bellissima giornata di sole e non capite il fastidio che mi ha dato
#un sole pazzesco alle 7 e mezza AND FOR WHAT?#per il tragitto casa-lavoro? really queen?#d.it#d.txt
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🧵“Se i pannelli solari potessero parlare”.
Sono un pannello fotovoltaico al silicio monocristallino, sono grande 2.094x1.038x35mm e peso 24 kg. Fui costruito a Xi’An in Cina e oggi sono in un campo fotovoltaico vicino Avellino. Sono bello, vero? Seguitemi nel mio racconto!
Per la mia costruzione nella fabbrica di pannelli PV più grande del mondo, alacri operai cinesi misero insieme 1.128 grammi di preziosi wafer al silicio monocristallino collegandoli con 72 grammi di sottilissime interconnessioni in rame su un letto di 2.352 grammi di alluminio.
A ricoprire il tutto, 1.032 grammi di EVA protettivo e 19.416 grammi di vetro temperato purissimo. Per completare l’assemblaggio furono necessari ben 3.250 kWh di energia elettrica cinese, di cui il 67% da combustibili fossili che produssero 1.276 kg di emissioni di CO2.
Per andare da Xi’An a Shanghai via TIR insieme ad altri 349 pannelli come me, occorsero ben 1.000 litri di gasolio, circa 3 a testa. Poi, da lì, per raggiungere Amburgo (11 kNM), la nave cargo dovette bruciare ben 5.300.000 litri di “bunker oil”,
un gasolio molto grezzo e viscoso con alto contenuto di zolfo, che, divisi per 1.400.000 di noi (4.000 container x 350 moduli), furono circa 4 litri a testa. Infine, per il tragitto da Amburgo ad Avellino via TIR ci vollero ulteriori 1.000 litri di gasolio, 3 a testa.
Giunto ad Avellino, per la mia installazione ci volle un ulteriore litro di gasolio che portò il totale a 11, cioè 113 kWh di energia e 30 kg di CO2 emessa.
Lì, considerando l’insolazione annua di Avellino, il mio rendimento di conversione solare/elettrico e perdite del 6% circa per giunzioni e inverter, in 20 anni produrrò circa 8.200 kWh netti in rete.
Infine, quando esalerò l’ultimo respiro, per smantellarmi, smaltirmi e riciclare i miei componenti occorreranno, ahimè, ulteriori 900 kWh circa di energia elettrica italiana che daranno luogo a 222 kg di emissioni CO2.
Tirando le somme, a fronte di 4.263 kWh di energia spesa e 1.528 kg di CO2 emessa, avrò prodotto 8.200 kWh in 20 anni, cioè 3.937 kWh netti (197 kWh/anno) emettendo 1.528 kgCO2, 388 gCO2/kWh. Il mio EROEI sarà 8.200/4.263 = 1,92.
Vi domando: ne sarà valsa la pena per il globo?🤔
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Sono tutta bagnata come se avessi fatto un tuffo in mare invece è solo il tragitto lavoro-casa
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Allora stasera passo dall'agronomo al volo per alcune scartoffie, agronomo che sta in centro, e io odio il centro, bene, prendo questi fogli gli sborso 100 euro (che se li buttavo nel fiume almeno li vedevo galleggiare ma vabbè) ci salutiamo e nel tragitto per andare a riprendere la macchina mi va l'occhio su una vetrina con tutti orologi Casio, ne vedo uno blu simile a quello che ho con i cristalli rotti da interpretare, mi dico, và me lo prendo; entro, atmosfera fighetta e già lì iniziano a spuntarmi le prime bolle, ma resisto, ormai sono lanciato sull'acquisto, viene da me un commesso molto gayo e mi dice, come posso esserti utile? E io gli dico, ho visto quell'orologio li vorrei comprarlo, e lui mi fa, hihihihihihi ma quello è da donna hihhiihihih, appunto tesoro, DAMMELO!.
#ragazzi il gelo nel negozio#non ci fate caso#ve vojo bene#prossima volta in centro novembre 2030#post che si potevano evitare#alla fine non l'ho preso che non avevo letto bene il prezzo#sopportatemi
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Programmi.
Allora siamo d’accordo, sì, ci vedremo solo per scopare. Come se non ci conoscessimo, come se non ci interessasse niente l’uno dell’altra. Ci incontreremo, ci saluteremo, senza perdere troppo tempo in convenevoli. Come stai, come è andato il viaggio, ti trovo bellissima. Faremo il tragitto fino a dove ci potremo prendere senza pudore e senza rimpianti. Né rimorsi. Dove i nostri pensieri diventeranno realtà. Ti farò entrare, chiuderò la porta. Ti prenderò per un braccio per girarti e metterti di fronte a me, con i tuoi occhi nei miei. Leccherò le tue labbra prima di baciarti. Toccherò il tuo seno prima di spogliarti. Sfiorerò il tuo culo prima di stringerlo.
Poi ti farò girare.
E solo allora comincerò a parlare. Solo quando potrò avvicinare la mia bocca al tuo collo, solo in quel momento ti dirò della voglia che ho di te. Di quanto riesci ad eccitarmi, della passione che mi trasmetti, delle idee che mi fai venire. Di quello che succede al mio cazzo ogni volta che ti penso. Lo sai. Ti infilerò nei condotti uditivi le mie porche parole, sussurrate e dirette. Mi appoggerò alla tua schiena, al tuo culo. Per farti capire di cosa sto parlando. Sentirò la tua voce che mi chiede di continuare a parlare, mentre con le mani aprirò lento i tuoi pantaloni. Li abbasserò tenendoti sempre con la schiena rivolta a me. Alzerò la tua maglia, infilerò le mani sotto e slaccerò il reggiseno. Per toccarti i capezzoli, per stringerli tra le dita. Per sentirli cambiare. Per sentirli godere.
Ti farò cadere i pantaloni alle caviglie e ti abbasserò le mutandine. Le tue mutandine. Lo sai. Sarai con il culo nudo davanti a me. E allora sì, lo guarderò, lo desidererò, te ne parlerò e te lo dirò ancora; ti dirò che voglio metterci le mani.
Così, proprio come lo stai sentendo adesso che te lo scrivo.
E le mani saranno lì.
Sentirò quanto sei bagnata; come dal primo momento e avrai addosso tutta la voglia cresciuta nel viaggio per venire a scoparmi. Ad essere scopata da me, senza perdite di tempo. Diretti, espliciti, veri. Noi.
Ti farò piegare, ti farò sfilare i pantaloni solo da una caviglia, per poterti allargare un po’ le gambe. Per poterci mettere la mano in mezzo. Per passarci la lingua e le labbra. Per poterci mettere dentro il cazzo. Spingerò, tenendoti le mani sulla schiena per poi spostarle sui capezzoli, poi sui fianchi, te le farò sentire forti, sul culo. Ti farò appoggiare sulla scrivania e sulla finestra, mentre ti scoperò da dietro. Mi guarderai, voltando la testa verso di me. Mi incrocerai con gli occhi. Sentirai quello che voglio farti, la forza della mia voglia.
Continuerò, forte, fino a che non ti sentirò tutta con la testa e il corpo presa dal piacere, sfiancata dall’orgasmo, senza fiato, senza forze.
Allora ti farò girare, ti farò sedere, quasi delicatamente. Quasi delicatamente ti dirò di prenderlo nella tua bocca, con il tuo sapore sul mio cazzo, per te. Ti dirò quanto sei brava.
Quanto mi fai godere.
Lo sentirai.
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portato in mano per tutto il tragitto per non pagare il sacchetto ovviam
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Sono da poco tornato a casa dopo la mia prima partita di rugby (old, ma non si dice per non ferire l'orgoglio)
Durante il tragitto di ritorno in macchina sono scoppiato a piangere con singhiozzi moccico colante e labbro tremante
È bastato un pensiero al babbo ai viaggi a Roma per il 6nazioni alle partite in TV cercando di non cascare dal divano a forza di spingere per la squadra che tifavamo, al viaggio a Cardiff
Sono sicuro che saresti venuto a vedermi e avresti sicuramente esultato per la vittoria urlando e smanacciando in aria
Proprio in questi momenti mi manca essere figlio
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Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.
- LUIGI PIRANDELLO
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Siamo l’andirivieni dell’oceano, il tragitto nel tumulto del mondo, il moto del pendolo, la pagina che sfogli, la corsa di sentinelle al fuoco. Mi senti, ti sento. Noi ci manchiamo senza nostalgia come chi ancora non si dice addio.
(Ph: Rodney Smith)
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"dovremmo fare un viaggio in giro per il mondo mentre cantiamo ad ogni tragitto e ci stupiamo di ogni angolo di questa terra e ridiamo e ci sentiamo vivi e incontriamo persone pazze da prendere in giro e tenere nel cuore"
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“Ho letto moltissimi libri, ma ho dimenticato la maggior parte di essi. Ma allora qual è lo scopo della lettura?”
Fu questa la domanda che un allievo una volta fece al suo Maestro.
Il Maestro in quel momento non rispose. Dopo qualche giorno, però, mentre lui e il giovane allievo se ne stavano seduti vicino ad un fiume, egli disse di avere sete e chiese al ragazzo di prendergli dell’acqua usando un vecchio setaccio tutto sporco che era lì in terra.
L’allievo trasalì, poiché sapeva che era una richiesta senza alcuna logica.
Tuttavia, non poteva contraddire il proprio Maestro e, preso il setaccio, iniziò a compiere questo assurdo compito. Ogni volta che immergeva il setaccio nel fiume per tirarne su dell’acqua da portare al suo Maestro, non riusciva a fare nemmeno un passo verso di lui che già nel setaccio non ne rimaneva neanche una goccia.
Provò e riprovò decine di volte ma, per quanto cercasse di correre più veloce dalla riva fino al proprio Maestro, l’acqua continuava a passare in mezzo a tutti i fori del setaccio e si perdeva lungo il tragitto.
Stremato, si sedette accanto al Maestro e disse: “Non riesco a prendere l’acqua con quel setaccio. Perdonatemi Maestro, è impossibile e io ho fallito nel mio compito”
“No – rispose il vecchio sorridendo – tu non hai fallito. Guarda il setaccio, adesso è come nuovo. L’acqua, filtrando dai suoi buchi lo ha ripulito”
“Quando leggi dei libri – continuò il vecchio Maestro – tu sei come il setaccio ed essi sono come l’acqua del fiume”
“Non importa se non riesci a trattenere nella tua memoria tutta l’acqua che essi fanno scorrere in te, poiché i libri comunque, con le loro idee, le emozioni, i sentimenti, la conoscenza, la verità che vi troverai tra le pagine, puliranno la tua mente e il tuo spirito, e ti renderanno una persona migliore e rinnovata".
Questo è lo scopo della lettura”....
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I colori, i suoni, gli sguardi raccontano il nostro tragitto. Un colore mi può incantare, uno sguardo mi può far innamorare, un sorriso mi fa sperare.
--Monica Vitti
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