#esplorare il mondo.
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Il Libro di Chi Viaggia Ogni Giorno: Un Percorso tra Lavoro, Amore e Nuove Avventure. Di Alessandria today
Una riflessione su chi affronta viaggi quotidiani, che siano verso un lavoro, un amore o verso nuove scoperte, esplorando le motivazioni che spingono le persone a intraprendere questo percorso.
Una riflessione su chi affronta viaggi quotidiani, che siano verso un lavoro, un amore o verso nuove scoperte, esplorando le motivazioni che spingono le persone a intraprendere questo percorso. Ogni giorno, milioni di persone viaggiano verso una meta, che sia il luogo di lavoro, la casa di una persona amata o una destinazione che rappresenta l’ennesimo inizio di una nuova avventura. Che si…
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etgroupbg · 4 months ago
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Открийте света на археологията и съкровищата с "Great 5000", напредно немско устройство, което съчетава модерна технология и висока ефективност за изследване на земните съкровища. С дълбочина до 40 метра и гаранция за 3 години, Great 5000 е идеалният избор за търсачи на метали и ловци на съкровища. Независимо дали сте професионалист или ентусиаст, това устройство ще отвори нови врати към неподражаеми открития.
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fitnessitaliano · 1 year ago
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Viaggiare in Modo Sostenibile - Esplorare il Mondo con Responsabilità
Viaggiare è una delle esperienze più belle e arricchenti che si possano fare nella vita. Esplorare il mondo, conoscere nuove culture, ammirare paesaggi mozzafiato, assaporare sapori diversi, sono tutti modi per ampliare i propri orizzonti e crescere come persone. Tuttavia, viaggiare comporta anche delle responsabilità verso l’ambiente, la società e noi stessi. Viaggiare in modo sostenibile…
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empito · 2 days ago
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Il mio sguardo si posa su di te, sulle delicate curve che disegnano il tuo corpo come un'opera d'arte scolpita dalla mano del destino. Il cuore accelera, battendo al ritmo di un desiderio incontrollabile che si alimenta di ogni tuo sospiro, di ogni luce che brilla nei tuoi occhi profondi. Vorrei avvicinarmi piano, sentire il calore della tua pelle sfiorare la mia, immergere le dita nei tuoi capelli come seta tra le mani, mentre il mondo intorno a noi svanisce in un sussurro. Ogni pensiero è intriso della tua presenza, ogni istante lontano da te è un'eternità che brucia di attesa. Sogno di assaporare la dolcezza che solo tu puoi offrire, di trascorrere notti infinite avvolti l'uno nell'altra, dove le parole non servono perché sono i gesti a raccontare le storie più profonde. C'è una melodia che risuona nell'aria quando siamo vicini, una sinfonia di emozioni che solo i nostri cuori possono comprendere. Desidero esplorare ogni parte di te, scoprire i segreti nascosti dietro ogni sorriso, ogni sguardo fugace. Lasciami perdermi nei tuoi abbracci, sentire il ritmo del tuo respiro fondersi col mio, creare un legame indissolubile che sfida il tempo e lo spazio. Le linee del tuo corpo sono strade che voglio percorrere, sentieri di passione che conducono a un luogo dove solo l'amore regna sovrano. In questa notte stellata, con la luna a farci da complice, il mio animo è in tumulto. Ti desidero con la forza di mille tempeste, con la dolcezza di un alba che annuncia un nuovo inizio. Ogni fibra del mio essere anela al tuo tocco, al tuo profumo, alla magia che si crea quando le nostre anime si sfiorano. Sei il pensiero che accende i miei sogni, la realtà che voglio vivere senza timore. Permettimi di avvicinarmi, di colmare la distanza che ci separa, di lasciare che i nostri cuori si parlino senza bisogno di parole. Insieme potremmo scrivere una storia unica, fatta di momenti indimenticabili e emozioni intense. Voglio custodire ogni istante con te, renderlo eterno nella memoria, viverlo con la passione e l'entusiasmo che solo un amore vero può donare. Lascia che sia il tuo rifugio, la persona con cui condividere ogni gioia e lenire ogni timore. Con te, ogni momento diventa poesia, ogni silenzio un'opportunità per ascoltare ciò che le parole non sanno esprimere. Sei la musa che ispira i miei sentimenti più profondi, la fiamma che accende il mio desiderio, la ragione per cui ogni giorno sorge il sole nel mio cuore.
Empito
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anketsu · 2 months ago
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SERIE DEL GIORNO 👉 Ranma ½
Oggi si parla di una delle commedie giapponesi più famose di sempre ad opera della mitica mangaka Rumiko Takahashi.
Voi che ne pensate della serie? E state seguendo il remake uscito da poco? Come vi sembra?
⭐️ Hola qui è Anketsu che vi scrive e come ogni Lunedì sulla mia pagina trovate una nuova serie consigliata, questa rubrica è pensata per esplorare a 360° il mondo nerd portando l'attenzione su serie sempre diverse ed interessanti ⭐️
Voi avete già sentito parlare della serie del giorno? Se si fatemi sapere cosa ne pensate 🤙
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lunamagicablu · 1 month ago
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Un campo di meditazione è un luogo dove fermare il nostro coinvolgimento nell'attività quotidiana e creare uno spazio per esplorare il mondo interiore. "Perché correre affannosamente qua e là senza motivo? Tu sei ciò che l'esistenza vuole che tu sia. Devi solo rilassarti". Osho art on Pinterest ****************** A meditation camp is a place where we stop our involvement in everyday activity and create a space to explore the inner world. "Why rush here and there for no reason? You are what existence wants you to be. You just have to relax." Osho art on Pinterest 
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smokingago · 2 months ago
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🍀
Chi ha l’anima a fior di pelle
vede tutto, sente tutto:
il tremolio di una voce
il vuoto dietro un sorriso
il gesto che sfugge nel mezzo di una parola.
Chi vive così non passa attraverso il tempo
lo respira
ogni abbraccio è un racconto
ogni pausa un abisso da esplorare.
E mentre gli altri rimangono in superficie
tu scavi
scavi fino a trovare il fondo
dove gli altri non osano guardare.
Vivere così è una danza silenziosa
tra sguardi e sospiri
tra il rumore del mondo
e il suono delle emozioni.
Ogni gesto è una ferita o una carezza
ogni parola un soffio
che può far crollare tutto o salvare.
Non passi oltre
tu attraversi ogni cosa
come il vento attraversa gli alberi
senza spezzarli
ma lasciando un segno che nessuno vedrà
se non chi sa ascoltare
il silenzio delle foglie.
E così, chi sente troppo
non chiude mai gli occhi davvero
ma cammina dentro ogni istante
con la pelle tesa
come una tela pronta a farsi dipingere
anche dall’ombra più piccola
anche dal più impercettibile dolore.
Si chiamano PAS: Persone Altamente Sensibili.
E sono miracoli da proteggere.
Andrew Faber
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muffa21 · 1 month ago
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Regalati una carezza, quando una persona ti guarda male. Quando una frase suona troppo brusca al tuo orecchio. Quando hai la sensazione di essere schernito per qualcosa che all'altro pare una stravaganza. Quando una donna, che stai guardando con malcelato interesse, risponde al tuo sguardo con un'espressione di disprezzo.
Regalati una carezza. Perché faresti la stessa cosa a una persona cui tu vuoi bene. E tu ti vuoi bene. O no?
Riserva a te stesso un rimbrotto, quando senti che avresti potuto risolvere la cosa in una maniera diversa, ma hai optato per la via più economica. Quando la comprensione lascia il posto al pregiudizio. Quando provi paura di fare qualcosa che come peggiore fra le conseguenze potrebbe avere la vergogna o il rimorso. Quando ti ostini a rimanere avvinghiato alla mammella avvizzita che più non ti nutre, perché il mondo ti pare essere tutto chiuso in quella unica tetta floscia, e invece sai che il mondo è vasto quanto la tua immaginazione, e che l'universo è vasto più della tua immaginazione, eppure non vuoi esplorare altro che quella ghiandola arida e morta perché la ricerca di una nuova fonte - di un nuovo equilibrio - credi ti faccia paura, e in realtà è solo pigrizia.
Riserva un rimbrotto a te stesso. Perché questo è quello che faresti con una persona a cui vuoi bene. E tu ti vuoi bene.
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angelap3 · 9 months ago
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Perché Dio ha creato il male? La risposta mi ha colpito fino al midollo dell'anima!
Un professore dell'università ha posto ai suoi studenti la seguente domanda:
- Tutto ciò che esiste è stato creato da Dio?
Uno studente rispose coraggiosamente:
- Sì, creato da Dio.
- Dio ha creato tutto? - ha chiesto un professore.
"Sì, signore", rispose lo studente.
Il professore ha chiesto:
- Se Dio ha creato tutto, allora Dio ha creato il male, poiché esiste. E secondo il principio che le nostre azioni definiscono noi stessi, allora Dio è malvagio.
Lo studente è rimasto in silenzio dopo aver sentito una risposta del genere. Il professore era molto soddisfatto di se stesso. Si vantava con gli studenti per aver dimostrato ancora una volta che la fede in Dio è un mito.
Un altro studente ha alzato la mano e ha detto:
- Posso farle una domanda, professore?
"Certo", rispose il professore.
Uno studente si è alzato e ha chiesto:
- Professore, il freddo è una cosa?
- Che tipo di domanda? Certo che esiste. Hai mai avuto freddo?
Gli studenti hanno riso alla domanda del giovane. Il giovane rispose:
- In realtà, signore, il freddo non esiste. Secondo le leggi della fisica, quello che consideriamo freddo è in realtà l'assenza di calore. Una persona o un oggetto può essere studiato se possiede o trasmette energia.
Lo zero assoluto (-460 gradi Fahrenheit) è una totale assenza di calore. Tutta la materia diventa inerte e incapace di reagire a questa temperatura. Il freddo non esiste. Abbiamo creato questa parola per descrivere ciò che proviamo in assenza di calore.
Uno studente ha continuato:
- Professore, esiste l'oscurità?
- Certo che esiste.
- Si sbaglia di nuovo, signore. Anche l'oscurità non esiste. L'oscurità è in realtà l'assenza di luce. Possiamo studiare la luce ma non l'oscurità. Possiamo usare il prisma di Newton per diffondere la luce bianca su più colori ed esplorare le diverse lunghezze d'onda di ogni colore. Non puoi misurare l'oscurità. Un semplice raggio di luce può entrare nel mondo delle tenebre e illuminarlo. Come si fa a dire quanto è buio un certo spazio? Misuri quanta luce viene presentata. Non è così? Oscurità è un termine che l'uomo usa per descrivere ciò che accade in assenza di luce.
Alla fine, il giovane ha chiesto al professore:
- Signore, esiste il male?
Questa volta era incerto, il professore rispose:
- Certo, come ho detto prima. Lo vediamo tutti i giorni. Crudeltà, numerosi crimini e violenza in tutto il mondo. Questi esempi non sono altro che una manifestazione del male.
A questo, lo studente rispose:
- Il male non esiste, signore, o almeno non esiste per se stesso. Il male è semplicemente l'assenza di Dio. È come l'oscurità e il freddo - una parola creata dall'uomo per descrivere l'assenza di Dio. Dio non ha creato il male. Il male non è fede o amore, che esistono come luce e calore. Il male è il risultato dell'assenza di amore Divino nel cuore umano. È quel tipo di freddo che arriva quando non c'è caldo, o quel tipo di buio che arriva quando non c'è luce.
Il nome dello studente era Albert Einstein.
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monologhidiunamarea · 1 month ago
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A me piace esplorare tra le righe , vedere i dettagli minuscoli , selezionare con cura le note da scrivere a margine. Pormi domande difficili , dare risposte scomode , strade impercorribili. Sono per il tutto o niente , il tiepido non fa' per me. La mia sincerità fa' allontanare , la mia caparbietà spaventa. E la mia perseveranza be' quella va' oltre ogni aspettativa. E quando sei convinto/a di aver compreso il mio mondo ,il mio modo rivoluziona ogni cosa . Quando pensi di avermi in pugno, io sono sfuggita tra le dita come granello di sabbia , come acqua.... Non puoi contenermi .
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ragazzadalsorrisonero · 2 months ago
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[…]
avete mai pensato che la curiosità possa essere un’arma a doppio taglio?
quel motore invisibile che ci spinge a esplorare, conoscere e superare i confini del nostro sapere.
una pulsione intrinseca che nasce dalla nostra mente, desiderosa di dare senso al mondo che ci circonda.
psicologicamente parlando, la curiosità deriva da un meccanismo un po’ complesso, cioè che l’uomo è programmato per cercare risposte.
secondo la teoria della “discrepanza cognitiva”, formulata dallo psicologo George Loewenstein, ci sentiamo spinti ad esplorare quando percepiamo una distanza tra ciò che sappiamo e ciò che vorremmo sapere.
un senso di incompletezza.
ci fa sentire un po’ come degli esploratori per natura, nel senso che, guardiamo le stelle e sogniamo l’universo, osserviamo la natura e ne indaghiamo i segreti, ci immergiamo nei libri e nelle storie degli altri per dare forma alla nostra.
eppure, come ogni virtù, la curiosità porta con sé un lato ben più profondo di quel che sembra.
ad esempio, quando siamo spinti all’estremo, la curiosità può trasformarsi in invadenza.
una parola di troppo, una domanda fuori luogo o il desiderio di conoscere ciò che dovrebbe restare privato possono diventare cause di dissapori, conflitti e addirittura rotture profonde con chi ci circonda.
ho letto un romanzo poco tempo fa che mi ha fatto riflettere, si intitola Frankenstein di Mary Shelley, lo prendo come esempio perché nella storia, la scrittrice attribuisce la curiosità come un tramutarsi in ossessione distruttiva.
nel senso che, Victor Frankenstein, spinto dal desiderio di scoprire i segreti della vita, sfida le leggi della natura e, nella sua impresa, perde non solo la serenità, ma anche tutto ciò che ama.
ciò mi ha fatto pensare a come se, questo sentimento che proviamo, se non è temperato dalla consapevolezza dei propri limiti, può condurre al dolore.
è un continuo coltivare desideri di sapere, senza lasciarsi consumare dal rischio di oltrepassare confini che non ci appartengono.
[…]
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etgroupbg · 4 months ago
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libero-de-mente · 3 months ago
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Leo e la foglia di basilico
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Leo, il gatto rosso dal pelo lucido e dagli occhi color oro penetranti, questa mattina approfittando del sole per ha deciso di addormentarsi sotto i raggi di esso. Trovando calore.
Di solito Leo sul terrazzo è solito trascorrere le sue giornate sonnecchiando al sole, osservando gli uccelli e inseguendo qualche mosca indiscreta.
Questa mattina, da una vicina pianta di basilico, qualcosa di leggero sì è posato sul suo pelo. Era una foglia di basilico, piccina, evidentemente strappata da un suo movimento brusco dalla vicina pianticella.
La foglia a un certo punto si rivolse a Leo dicendogli: "Ciao Leo! Che bello stare qui con te, al sole. Ammiro la tua tranquillità."
Leo socchiudendo un occhio e guardandola con curiosità gli rispose: "Miao. Non capita spesso di avere una conversazione con una foglia."
Foglia: "Perché no? Siamo tutti parte della stessa natura, non credi? Anche se io sono nata dalla terra, osservo la lentezza della vita che da essa germoglia. Osservo la crescita dei rametti, il zampettare di formiche e il volo degli insetti. Mentre tu, invece, sei libero di esplorare il mondo, di saltare e giocare. Osservi i ben più veloci uccelli, animali e uomini che si muovono veloci. Però entrambi osserviamo lo stesso cielo, le stesse nuvole e lo stesso sole."
Leo: "È vero, ma io sono un gatto. Il mio mondo è fatto di caccia, di coccole e di sonnellini. Tu, invece, sei destinata a crescere e poi inesorabilmente seccare."
Foglia: "E tu a invecchiare. Ma anche se la mia vita è breve, ho vissuto intensamente. Ho assorbito la luce del sole, ho sentito la pioggia sulla mia superficie. E ora, qui con te, sto vivendo un momento di serenità."
Leo: "Serenità? Ma tu non hai pensieri, non provi emozioni."
Foglia: "Forse non come te, ma sento. Sento il calore del sole, la brezza del vento, la tua morbidezza. E questo, per me, è tutto ed è molto importante. Perché so che solo questo potrò provare."
Leo, riflettendo sulle parole della foglia, gli rispose: "Forse hai ragione. Anche se siamo diversi, proviamo tutti delle sensazioni. Forse la felicità non sta solo nell'azione, ma anche nel semplice essere. Anzi nel comprendere che esistere, a volte, può essere tutto e bisogna apprezzarlo fino in fondo."
Nella foto Leo e la minuscola foglia di basilico, si lo so sembra una cimice a prima vista. Ma è basilico. Ok, va bene metto anche una foto ingrandita della fogliolina sul pelo di Leo. Contenti?
Nelle orecchie le fusa di Leo che dorme su una mia spalla.
P.s. la pianta di basilico sta bene, grazie, fornirà altre foglie per la mia pizza.
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lunamarish · 6 months ago
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Vorrei che tu venissi da me in una sera d’inverno e, stretti insieme dietro i vetri, guardando la solitudine delle strade buie e gelate, ricordassimo gli inverni delle favole, dove si visse insieme senza saperlo.
Per gli stessi sentieri fatati passammo infatti tu ed io, con passi timidi, insieme andammo attraverso le foreste piene di lupi, e i medesimi geni ci spiavano dai ciuffi di muschio sospesi alle torri, tra svolazzare di corvi.
Insieme, senza saperlo, di là forse guardammo entrambi verso la vita misteriosa, che ci aspettava. Ivi palpitarono in noi per la prima volta pazzi e teneri desideri. “Ti ricordi?” ci diremo l’un l’altro, stringendoci dolcemente, nella calda stanza, e tu mi sorriderai fiduciosa mentre fuori daran tetro suono le lamiere scosse dal vento.
Ma tu – ora mi ricordo – non conosci le favole antiche dei re senza nome, degli orchi e dei giardini stregati. Mai passasti, rapita, sotto gli alberi magici che parlano con voce umana, né battesti mai alla porta del castello deserto, né camminasti nella notte verso il lume lontano lontano, né ti addormentasti sotto le stelle d’Oriente, cullata da piroga sacra. Dietro i vetri, nella sera d’inverno, probabilmente noi rimarremo muti, io perdendomi nelle favole morte, tu in altre cure a me ignote. Io chiederei “Ti ricordi?”, ma tu non ricorderesti.
Vorrei con te passeggiare, un giorno di primavera, col cielo di color grigio e ancora qualche vecchia foglia dell’anno prima trascinata per le strade dal vento, nei quartieri della periferia; e che fosse domenica. In tali contrade sorgono spesso pensieri malinconici e grandi, e in date ore vaga la poesia congiungendo i cuori di quelli che si vogliono bene.
Nascono inoltre speranze che non si sanno dire, favorite dagli orizzonti sterminati dietro le case, dai treni fuggenti, dalle nuvole del settentrione. Ci terremo semplicemente per mano e andremo con passo leggero, dicendo cose insensate, stupide e care. Fino a che si accenderanno i lampioni e dai casamenti squallidi usciranno le storie sinistre delle città, le avventure, i vagheggiati romanzi. E allora noi taceremo, sempre tenendoci per mano, poiché le anime si parleranno senza parola.
Ma tu – adesso mi ricordo – mai mi dicesti cose insensate, stupide e care. Né puoi quindi amare quelle domeniche che dico, né l’anima tua sa parlare alla mia in silenzio, né riconosci all’ora giusta l’incantesimo delle città, né le speranze che scendono dal settentrione. Tu preferisci le luci, la folla, gli uomini che ti guardano, le vie dove dicono si possa incontrar la fortuna. Tu sei diversa da me e se venissi quel giorno a passeggiare, ti lamenteresti di essere stanca; solo questo e nient’altro.
Vorrei anche andare con te d’estate in una valle solitaria, continuamente ridendo per le cose più semplici, ad esplorare i segreti dei boschi, delle strade bianche, di certe case abbandonate. Fermarci sul ponte di legno a guardare l’acqua che passa, ascoltare nei pali del telegrafo quella lunga storia senza fine che viene da un capo del mondo e chissà dove andrà mai. E strappare i fiori dei prati e qui, distesi sull’erba, nel silenzio del sole, contemplare gli abissi del cielo e le bianche nuvolette che passano e le cime delle montagne.
Tu diresti “Che bello!”. Niente altro diresti perché noi saremmo felici; avendo il nostro corpo perduto il peso degli anni, le anime divenute fresche, come se fossero nate allora. Ma tu – ora che ci penso – tu ti guarderesti attorno senza capire, ho paura, e ti fermeresti preoccupata a esaminare una calza, mi chiederesti un’altra sigaretta, impaziente di fare ritorno.
E non diresti “Che bello! “, ma altre povere cose che a me non importano. Perché purtroppo sei fatta così. E non saremmo neppure per un istante felici. Vorrei pure – lasciami dire – vorrei con te sottobraccio attraversare le grandi vie della città in un tramonto di novembre, quando il cielo è di puro cristallo. Quando i fantasmi della vita corrono sopra le cupole e sfiorano la gente nera, in fondo alla fossa delle strade, già colme di inquietudini. Quando memorie di età beate e nuovi presagi passano sopra la terra, lasciando dietro di sé una specie di musica.
Con la candida superbia dei bambini guarderemo le facce degli altri, migliaia e migliaia, che a fiumi ci trascorrono accanto. Noi manderemo senza saperlo luce di gioia e tutti saran costretti a guardarci, non per invidia e malanimo; bensì sorridendo un poco, con sentimento di bontà, per via della sera che guarisce le debolezze dell’uomo. Ma tu – lo capisco bene – invece di guardare il cielo di cristallo e gli aerei colonnati battuti dall’estremo sole, vorrai fermarti a guardare le vetrine, gli ori, le ricchezze, le sete, quelle cose meschine. E non ti accorgerai quindi dei fantasmi, né dei presentimenti che passano, né ti sentirai, come me, chiamata a sorte orgogliosa. Né udresti quella specie di musica, né capiresti perché la gente ci guardi con occhi buoni.
Tu penseresti al tuo povero domani e inutilmente sopra di te le statue d’oro sulle guglie alzeranno le spade agli ultimi raggi. Ed io sarei solo. È inutile. Forse tutte queste sono sciocchezze, e tu migliore di me, non presumendo tanto dalla vita. Forse hai ragione tu e sarebbe stupido tentare. Ma almeno, questo sì almeno, vorrei rivederti. Sia quel che sia, noi staremo insieme in qualche modo, e troveremo la gioia. Non importa se di giorno o di notte, d’estate o d’autunno, in un paese sconosciuto, in una casa disadorna, in una squallida locanda.
Mi basterà averti vicina. Io non starò qui ad ascoltare – ti prometto – gli scricchiolii misteriosi del tetto, né guarderò le nubi, né darò retta alle musiche o al vento. Rinuncerò a queste cose inutili, che pure io amo. Avrò pazienza se non capirai ciò che ti dico, se parlerai di fatti a me strani, se ti lamenterai dei vestiti vecchi e dei soldi. Non ci saranno la cosiddetta poesia, le comuni speranze, le mestizie così amiche all’amore. Ma io ti avrò vicina.
E riusciremo, vedrai, a essere abbastanza felici, con molta semplicità, uomo con donna solamente, come suole accadere in ogni parte del mondo. Ma tu – adesso ci penso – sei troppo lontana, centinaia e centinaia di chilometri difficili a valicare. Tu sei dentro a una vita che ignoro, e gli altri uomini ti sono accanto, a cui probabilmente sorridi, come a me nei tempi passati. Ed è bastato poco tempo perché ti dimenticassi di me. Probabilmente non riesci più a ricordare il mio nome. Io sono ormai uscito da te, confuso fra le innumerevoli ombre. Eppure non so pensare che a te, e mi piace dirti queste cose.
Dino Buzzati
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susieporta · 5 months ago
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Il Diavolo
"Il Coraggio di accogliere la Verità".
"Speriamo che arrivi presto", "speriamo passi presto", "speriamo prima o poi arrivi qualcosa per me", "speriamo di guarire".
La Speranza umana.
Il delegare alla fittizia divinità un atto di Clemenza.
Nel Vecchio Mondo era legata alla condizione di "asservimento" alla sensazione di essere dominati e manipolati dal fato, dal destino, dal volere divino.
Ed era associata alla tradizionale minaccia punitiva finale, rappresentata dall'Inferno, dal Maleficio, dal Diavolo, dalla Sventura.
No.
Noi non speriamo più che "finisca qualcosa". E non crediamo più che esistano le "sventure".
Esistono proiezioni di dolore e sofferenza.
Questo qualcosa che vogliamo sempre "finisca presto" è "nostro", è dentro di noi, è nostra piena responsabilità.
E vogliamo che finisca perchè è scomodo.
Non ne abbiamo voluto o potuto esplorare la sua ragion d'essere.
Non lo vogliamo. Non ci piace. Non ne comprendiamo il suo significato più profondo, il suo insegnamento, la sua immensa opportunità evolutiva.
Possiamo però fingere che non esista. Negare.
Negare è sempre una possibilità. Tapparsi occhi, orecchie e naso e immaginare con il pensiero magico che tutto quel dolore e quella fatica svaniscano in un istante.
Mai sparito nulla. Mai successo. Quella proiezione non si sposta di un millimetro. Anzi, incalza.
Il conflitto interiore continua ad essere lì. Si trasforma in ansia, malattia, depressione, voglia di morire.
E alza il tiro. Sempre di più.
Non scomparirà. Perché esso dipende dalla nostra volontà di vederlo e trasformarlo. Di lavorare sodo interiormente per rinascere alla nostra illusione di controllo, di dipendenza, di dolore.
No. Non finirà se non ti concedi di vedere la Verità. Se continui a rincorrere il senso di ingiustizia, a distribuire colpe, a rimandare decisioni importanti, a delegare all'Altro la risoluzione del tuo problema.
Lo Spirito Divino non viene per risolverci i problemi, ma per ricordarci che ne siamo i "risolutori".
Lo Spirito si rende Materia, per integrarsi alla Struttura umana, per supportarla, per guidarla, per animarla di Sapienza, non per sostituirsi ad essa e alla sua piena Generativà e Forza interiore.
Noi Umani non vogliamo guarire. Perché siamo stati abituati a qualcuno che lava i panni per noi. Che sia Dio, che sia il Regnante, o il Compagno/a di turno.
Con effetti disastrosi e perdita di fiducia permanente.
Iniziamo a lavarci i panni in piena solitudine e coscienza.
Smettiamola di credere che arriverà il Salvatore a pulire le macchie dal nostro Vestito.
Prendiamo decisioni sentite e coraggiose.
Noi.
Non la Vita per noi. Non l'Altro per noi.
Noi.
Siamo noi i valorosi timonieri della nostra Nave.
Siamo noi che dirigiamo la nostra meravigliosa e cristallina Struttura interiore.
Lei è pronta.
La Vita ci sostiene. Il Vento è in poppa.
Volete ancora essere visti? Volete le coccole? Volete qualcuno che vi dica le bugie per farvi stare meglio?
Non è tempo.
Non è possibile affrontare le nuove Energie con questa Vibrazione.
Serve un salto. Un salto di Coraggio e di Amore.
Non trovate un compagno o una compagna? Non sopportate quello che vi sta accanto? Non riuscite a sostenere la vostra routine? Siete in difficoltà economica? I vostri figli vi fanno vedere i sorci verdi? Avete perso una persona cara?
Affrontate.
Affrontate tutto.
Non nascondetevi dietro all'Impotenza.
Non finirà. Domani sarà sempre lì ad aspettarvi quel dolore, quella ansia, quel senso di solitudine e perdita.
Iniziate con un atto di Verità dentro di voi e concedetevi il lusso e la gioia di liberare lo spazio necessario per accogliere il Nuovo.
Iniziate un percorso terapeutico, di guarigione, di rinascita. E' il più straordinario regalo che mai potrete fare a voi stessi.
Buon varco. Il Varco di inizio Autunno dello Spirito.
D'ora in poi si fa sul serio.
Sul serio proprio.
Mirtilla Esmeralda
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anketsu · 5 months ago
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SERIE DEL GIORNO 👉 Hellsing
Quello di oggi è una cult di fine anni 90 inizio 2000 fatto di sparatorie, vampiri, violenza e macchinazioni religiose, non potete perdervelo. 🧛‍♂️
[Il mangaka è Kota Hirano, conosciuto anche per Drifters, uno dei pochi isekai sensati degli ultimi anni.]
⭐️ Hola qui è Anketsu che vi scrive e come ogni Lunedì sulla mia pagina trovate una nuova serie consigliata, questa rubrica è pensata per esplorare a 360° il mondo nerd portando l'attenzione su serie sempre diverse ed interessanti ⭐️
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