Tumgik
#tim fibra
karka · 11 months
Text
Le pubblicità Sbagliate.
Può succedere in ogni campo lavorativo, che tu sia agricoltore, avvocato oppure pornodivo non sbagliare è praticamente impossibile. L’errore è una costante nella nostra vita che cerchiamo inutilmente di evitare. Oggi però ho inventato alcune immagini pubblicitarie (volgarmente chiamati Banner) volontariamente sbagliate. Basta il Testimonial sbagliato oppure una immagine grottesca e il messaggio…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
marcogiovenale · 3 months
Text
23 milioni di chilometri di cavi in rame e fibra ottica italiani diventeranno di proprietà statunitense
copio e incollo da https://mastodon.uno/@emanuelegori/112729778166957256 Bene bene anzi male: dopo lunghe trattative, tutta la rete TIM ben 23 milioni di chilometri di cavi in rame e fibra ottica diventeranno di proprietà statunitense, mentre il ministero dell’Economia e delle Finanze italiano avrà una quota di minoranza del 16% e il Fondo F2i l’11,2%. Insomma il gruppo Tim ha ceduto al fondo…
0 notes
tergestin · 1 year
Text
Ma esistono gestori di telefonia che non ti facciano sclerare?
Ieri salta la corrente in casa e il modem Tim va in tilt e dimentica la password per cui chiamo il 187 e scopro che loro sono responsabili della fibra ma non del modem e se voglio farlo resettare sono 29 euro al telefono o 95 tecnico a casa.
Ringrazio e chiudo dicendo che ci penserò su
li richiamo dopo un'ora circa e scopro che hanno aperto una segnalazione e non mi è più possibile parlare con un operatore finchè tale segnalazione non verrà chiusa
12 notes · View notes
chiesovic · 1 year
Text
ma perché la pubblicità della fibra tim è scritta come se fosse una fanfiction cannavaro x bagnaia
6 notes · View notes
amarinucci · 5 days
Text
Fibra Tim 3
Avevo già scritto qui e qui dei precedenti problemi riguardo l’attivazione della Fiber to Home, così avevo deciso di cambiare operatore fino a quando i tecnici Tim dopo avermi annullato l’intervento di ieri mattina causa maltempo mi hanno ricontattato per il pomeriggio; Dopo avere lavorato per 3 ore finalmente hanno completato il lavoro; Ecco lo speedtest fatto prima e dopo.
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
albertoxyz · 5 days
Text
Fibra Tim 3
Avevo già scritto qui e qui dei precedenti problemi riguardo l’attivazione della Fiber to Home, così avevo deciso di cambiare operatore fino a quando i tecnici Tim dopo avermi annullato l’intervento di ieri mattina causa maltempo mi hanno ricontattato per il pomeriggio; Dopo avere lavorato per 3 ore finalmente hanno completato il lavoro; Ecco lo speedtest fatto prima e dopo.
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
sardies · 10 days
Text
Accordo tra Nexim e Telecom Italia Sparkle
Sassari. Nexim ha siglato un accordo strategico con Telecom Italia Sparkle, società del gruppo Tim, che detiene il monopolio globale di infrastrutture in fibra ottica. Questo accordo permette alla Società che ha il suo datacenter a Sassari di ottenere una presenza globale nella distribuzione dei contenuti, garantendo in tal modo la sicurezza dell’infrastruttura più vicina all’utente finale, la…
0 notes
ricardochacur · 24 days
Text
Por causa da briga de Elon Musk com STF, o Brasil pode ser o primeiro país do mundo como internet gratuita. Era tudo que eles queriam. Parece que a nossa justiça caiu numa armadilha. Quais as consequências disso? Mais um texto meu disponível para reflexão.
###
Tumblr media
Vamos imaginar um cenário onde o Brasil se torna um palco de guerra comercial e tecnológica. A SpaceX, com sua frota de satélites Starlink, decide entrar com tudo oferecendo internet gratuita no país. Enquanto isso, empresas locais como Vivo, Claro e TIM, todas estabelecidas e reguladas pela Anatel, começam a sentir a pressão. Como competir com uma gigante que literalmente tem o céu a seu favor?
Se a SpaceX conseguir oferecer internet gratuita, mesmo que temporariamente e apenas com a compra de um aparelho, isso poderia causar um abalo significativo no mercado de telecomunicações brasileiro. Empresas estabelecidas há décadas, com suas infraestruturas físicas e redes de fibra ótica, poderiam ser superadas por uma tecnologia que não precisa de cabos ou burocracia. As ações dessas empresas, já enfrentando margens apertadas e custos operacionais elevados, poderiam despencar, criando um caos no setor.
A entrada da SpaceX no Brasil com um serviço de internet gratuito seria um movimento avassalador, potencialmente mais impactante que qualquer intervenção do Congresso, do Senado ou do STF. A Anatel, com suas regulamentações e protocolos, ficaria de mãos atadas diante de uma força tão disruptiva. E o público, claro, adoraria. Afinal, quem não gosta de algo "grátis", especialmente em tempos de crise?
Além disso, as emissoras de televisão, que já estão enfrentando uma transição desafiadora para a TV 3.0, poderiam ver seus planos seriamente ameaçados. A TV 3.0, que promete integrar a televisão tradicional com o mundo digital, trazendo mais interatividade e personalização para os espectadores, depende muito de uma infraestrutura robusta de internet para funcionar plenamente. Se a internet gratuita da SpaceX se tornar amplamente disponível, especialmente em áreas remotas, isso poderia acelerar a adoção de plataformas digitais e serviços de streaming em detrimento das transmissões tradicionais de TV.
A internet gratuita e de alta velocidade fornecida via satélite pela SpaceX poderia também tornar obsoletos alguns dos investimentos pesados que as emissoras estão fazendo em novas tecnologias para a televisão digital. Empresas que dependem do modelo tradicional de transmissão via rádio e cabo poderiam ser forçadas a adaptar rapidamente seus modelos de negócio para competir com plataformas que já estão online, ou correr o risco de serem deixadas para trás.
Isso também poderia afetar negativamente o desenvolvimento e a implementação da TV 3.0 no Brasil, que, embora planejada para revolucionar o modo como consumimos televisão, ainda está em fase inicial e enfrenta desafios significativos, como a necessidade de infraestrutura específica e a competição com outras formas já estabelecidas de consumo de conteúdo digital.
Em suma, o Brasil poderia se tornar um laboratório global para a internet gratuita, afetando empregos no setor de telecomunicações e televisão. No entanto, a população poderia sair ganhando nessa disputa entre bilionários, beneficiando-se de serviços mais acessíveis e modernos, enquanto a justiça brasileira tenta regular essa nova dinâmica.
0 notes
pietroalviti · 25 days
Text
Ceccano, contrada Pantano, salta la fibra per il maltempo
Tim ci ha detto che non sanno quando riusciranno a ripristinare il segnale. Così ci scrive un lettore residente in contrada Pantano a Ceccano. Il segnale internet è scomparso in tutta la zona dal pomeriggio di mercoledì, durante il temporale Sono moltissime le abitazioni che utilizzano internet per un po’ di domotica: cancelli, allarmi, collegamenti televisivi, illuminazioni, videocitofoni,…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
Text
Tim, parte a Collinas il piano di cablaggio in fibra “Italia 1Giga”
COLLINAS (SU) (ITALPRESS) – Con l’apertura dei primi cantieri entro febbraio prenderanno il via a Collinas gli interventi di cablaggio del Gruppo TIM nell’ambito del Piano Italia 1 Giga per portare connessioni ultrabroadband in circa 600 nuovi civici situati nelle aree del territorio comunale previste dal bando. L’iniziativa rientra nella Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga ed è…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
notiziariofinanziario · 8 months
Text
Cambia l’offerta per la la società di Telecom Italia Sparkle
Tumblr media
Il ministero dell’Economia assumerà da solo il controllo della società Sparkle. giovedì sera ha inviato al gruppo telefonico una proposta che contiene una doppia opzione. Via XX Settembre — che è subentrato come previsto a Kkr, con cui aveva presentato a ottobre un’offerta vincolante per NetCo e una non vincolante per Sparkle — ha confermato l’intenzione di rilevare subito il 100% dei cavi sottomarini, a fronte di una valutazione in linea con quella indicata a ottobre, che si aggira attorno ai 700 milioni o, in alternativa, propone a Tim di mantenere una quota e quindi di rinunciare a una parte dell’incasso, con la possibilità però di partecipare alla futura creazione di valore.  La partecipazione in Sparkle è in carico a 850 milioni di euro e questa seconda opzione potrebbe consentire a Tim di deconsolidare comunque la società dei cavi internazionali, con la possibilità di evitare una minusvalenza se la nuova trattativa che si aprirebbe portasse a una valutazione in linea con quella attualmente iscritta in bilancio. Il consiglio di Tim in agenda per il 7 febbraio dovrà valutare le due possibilità. La proposta del Mef prevede «di negoziare una diversa opzione, con possibili adeguamenti delle condizioni contrattuali, nel caso Tim mantenesse una quota minoritaria per un determinato arco temporale e supportasse la realizzazione del piano strategico», ha spiegato il gruppo telefonico in un comunicato. Dunque il processo di vendita, in questo caso, porterebbe all’avvio di una nuova trattativa, che oltre al prezzo riguarderebbe con ogni probabilità anche la governance di Sparkle. I soggetti I tempi della vendita dovrebbero in ogni caso allungarsi e, se dovesse prevalere l’orientamento di mantenere una quota nella società dei cavi, andranno oltre la scadenza dell’attuale consiglio, prevista per il 23 aprile. Come ha spiegato il ceo di Tim, Pietro Labriola, la cessione di Sparkle non ha effetti sul piano di riduzione del debito, che verrà completato con la vendita della rete nazionale (NetCo) a Kkr, Adia (il fondo sovrano di Abu Dhabi), Mef ed F2i, attesa per l’estate. Due settimane fa il governo ha dato il via libera ai sensi del golden power alla cessione, che a breve arriverà all’esame dell’Antitrust Ue con cui Kkr sta già dialogando per preparare la notifica. All’Authority si è rivolta anche Vivendi, primo azionista di Tim, contraria alla vendita della rete, con una lettera in cui chiede di accertare il ruolo del Mef nell’operazione e se ha quale rilievo il fatto che abbia la maggioranza in Cdp, a cui fa capo Open Fiber, concorrente del gruppo telefonico sulla rete in fibra. Read the full article
0 notes
diarioelpepazo · 9 months
Text
Tony Weeks detuvo las acciones al 2:30 del primer asalto cuando Ortiz castigaba a un arrinconado Lawson ENRIQUE MELLADO Vergil Ortiz jr. (20-0, 20 KOs) regresaba al ring por primera vez desde agosto de 2022 en un combate contra Fredrick Lawson que liquidó a los 2:30 del primer asalto. Vergil, de 25 años, durante el último minuto del primer round fue arrinconando a Lawson y luego cayó en tromba sobre este con una serie de combinaciones. El árbitro Tony Weeks -también criticado por su intervención en el combate entre Rolando Romero e Ismael Barroso- decidió detener las acciones y en opinión de Ortiz, el paro "salvó a Lawson". Sin embargo, hay quien piensa que Weeks intervino demasiado rápido. En cualquier caso, parece poco probable que Lawson hubiera podido seguir el ritmo que imponía un Ortiz, que estaba de enhorabuena, y no sólo por su vigésimo KO en 20 combates, sino por haber superado sus problemas de salud y estar de nuevo entre los púgiles que más hay que tener en cuenta. El estadounidense iba lanzado al estrellato, pero diversos problemas se cruzaron en su camino. Una vez olvidado el covid, su pelea contra Eimantas Stanionis fue aplazada hasta en tres ocasiones debido a una afección conocida como rabdomiólisis, por la cual las fibras musculares se descomponen y se liberan a la sangre, lo que podría causar insuficiencia renal. Esto hacía que los recortes bruscos de peso llevaran a Ortiz incluso a desmayarse, como aviso de algo que podía llegar a ser peor. Después de estudiar cómo poder proseguir con su carrera en el boxeo dañando lo menos posible su cuerpo, decidió subir a al superwelter, una categoría menos arriesgada para él. De nuevo en la rueda, Vergil exponía sus planes al término del combate: "Esta es mi vocación; esto es para lo que fui hecho y quiero seguir haciendo esto. Hay muchos luchadores con los que quiero pelear, pero Tim Tszyu, con el debido respeto, es el siguiente. Es un gran peleador y sería un honor enfrentarme a él". Para recibir en tu celular esta y otras informaciones, únete a nuestras redes sociales, síguenos en Instagram, Twitter y Facebook como @DiarioElPepazo El Pepazo/Marca
0 notes
stranotizie · 1 year
Link
Saranno Carlo Conti e Vanessa Incontrada a condurre il 17esimo appuntamento in onda in prima serata, su Rai 1, oggi e domani: sul palco più di 50 artisti Vanessa Incontrada e Carlo Conti I Tim Music Awards tornano all’Arena di Verona. Saranno Carlo Conti e Vanessa Incontrada a condurre il 17esimo appuntamento con le premiazioni della musica italiana, in onda in prima serata su Rai1 oggi e domani sabato 16 settembre a partire dalle 20.35. A salire sul palco più di 50 artisti, che nel corso delle due serate riceveranno i premi come segno di riconoscimento per i grandi risultati ottenuti con la loro musica. Anche quest’anno, verranno premiati gli album che hanno raggiunto la certificazione Fimi/Gfk Oro, Platino e Multiplatino tra settembre 2022 e settembre 2023 e i singoli Multiplatino usciti nello stesso periodo. Ai Tim Music Awards non mancheranno poi le premiazioni legate alle Certificazioni Siae sugli eventi e i tour che hanno raggiunto gli oltre 100mila spettatori (Oro), 200mila (Platino) e oltre 300mila (Diamante) svolti tra settembre 2022 e settembre 2023. Non mancano, inoltre, i premi speciali Fimi, Siae, Earone, Assoconcerti e Arena di Verona.Scaletta artistiGli artisti che saliranno sul palco nel corso delle serate di domani e sabato 16 settembre sono: Achille Lauro, Alessandra Amoroso, Alex, Annalisa, Biagio Antonacci, Articolo 31, Ava, Anna, Benny Benassi, Big Fish, Bresh, Clara, Gigi D’Alessio, Francesco De Gregori, Drillionaire, Elisa, Elodie, Emis Killa, Fabri Fibra, Geolier, Giorgia, Guè, Il Volo, Lazza, Madame, Angelina Mango, Fiorella Mannoia, Marco Mengoni, Me Contro Te, Mr. Rain, Negramaro, Matteo Paolillo, Laura Pausini, Max Pezzali, Pinguini Tattici Nucleari, Pooh, Danilo Rea, Renga Nek, Rocco Hunt, Rosa Chemical, Rose Villain, Salmo, Shiva, Tananai, Tedua, The Kolors, Antonello Venditti e con la partecipazione di Amadeus, Antonella Clerici, Enrico Brignano, Alessandro Cattelan, Andrea Delogu, il cast di Grease, Alessandro Siani.Sul palco dell’Arena di Verona verrà premiato il gruppo emergente vincitore del concorso TIM 'Suona con la tua band all’Arena di Verona'. Dopo oltre 1.000 candidature provenienti da tutta Italia sono state selezionate le 15 realtà migliori dal pubblico e dalla giuria TIM, che sono state poi valutate da una giuria di esperti del settore musicale composta da Gino Castaldo, Carlo Conti, Leonardo De Amicis, Carolina Di Domenico, Carlo Di Francesco, Nek, Francesco Renga e Lele Spedicato. Il gruppo musicale vincitore avrà l’opportunità di esibirsi in occasione del TIM Music Awards – La Festa, in onda mercoledì 20 settembre in prima serata su Rai2.L'evento, che andrà in onda in streaming su RaiPlay, vede la partecipazione di Amadeus, Antonella Clerici, Enrico Brignano, Alessandro Cattelan, Andrea Delogu, il cast di Grease e Alessandro Siani. Fonte
0 notes
tecnoandroidit · 1 year
Text
TIM-rottamazione-modem-bonus-adsl-fibra
Read the full article
0 notes
eurekadiario · 1 year
Text
Las grandes telecos europeas lanzan otra ola de despidos a la espera de más fusiones
Las operadoras de telecomunicaciones en España y en Europa viven una dieta de adelgazamiento durante la última década. Ahora vuelve una nueva ola de despidos en el Viejo Continente a la espera de que suceda la tan ansiada consolidación del sector. Sólo los recortes anunciados por BT, Vodafone y Telecom Italia suman cerca de 70.000 salidas que se producirán principalmente en el próximo lustro. En España, Telefónica ejecutó su plan de salidas incentivadas a finales de 2021 y las otras dos grandes llevaron a cabo sus ERE en la primera parte del pasado ejercicio. Queda por ver cómo afecta la fusión de Orange y Másmóvil.
Tumblr media
El último gran movimiento ha sido British Telecom en Reino Unido. Es el antiguo monopolio británico y, como le ha sucedido a sus homólogos en otros mercados grandes, ha ido reduciendo plantilla conforme sus rivales iban ganando cuota de mercado. Pero el anuncio que llevó a cabo la pasada semana es un paso mucho más allá. Puso sobre la mesa 55.000 salidas hasta el año 2030. Esto representa el 42% de su plantilla global, incluidos los empleados subcontratados. No supuso ninguna sorpresa para los sindicatos, que esperaban una reducción importante de empleados debido a la actualización de la red fija a fibra, la digitalización de los procesos y la menor necesidad de mano de obra para el mantenimiento de las infraestructuras.
Hay más paquetes de despidos en ciernes en las grandes operadoras europeas que, al contrario de lo que sucede con BT (que concentrará la inmensa mayoría de las salidas en su mercado de origen), podrían afectar a España. Es el caso de Vodafone. La compañía anunció a principios de esta semana un plan de “simplificación” de estructura con la reducción de 11.000 puestos en los próximos tres años. “La simplificación incrementará la agilidad en nuestros mercados”, aseguró la consejera delegada, Margherita Della Valle. Fue la misma justificación que utilizó la operadora en el ERE que llevó a cabo en España en 2022. Esa simplificación tiene también detrás el argumento de la rentabilidad: según comunicó a los analistas, tres de sus grandes mercados están por debajo de los niveles marcados por el grupo de rentabilidad en el capital, entre los que estaba España. El recorte arrancará en Alemania, Reino Unido e Italia.
El antiguo monopolio italiano TIM, según avanzó hace unas semanas la agencia de noticias Reuters, estaba negociando con los sindicatos para llevar a cabo al menos 2.000 despidos en Italia en un plan de salidas voluntarias. El objetivo era tratar de “agilizar” sus operaciones nacionales después de años de intensa batalla comercial. La sueca Telia anunció otros 1.500 durante este ejercicio, por encima de lo planeado inicialmente (lleva recortando 1.000 empleos a su plantilla desde 2021). La reducción también se extiende a otras compañías relevantes del sector como el proveedor de red sueco Ericsson, que hizo público en febrero un plan para eliminar 8.500 puestos (un 8% del total) en todo el mundo ante la reducción de la demanda de sus servicios. Ante la ralentización de las inversiones de las telecos, compañías como la nórdica o Nokia se ven seriamente afectadas.
Después de años de fuertes inversiones para los despliegues de redes y la actualización de tecnologías, las compañías anuncian “optimizaciones” para mejorar sus rentabilidades, empujadas a la baja por una dura competencia en los grandes mercados. La Comisión Europea ha promovido con su regulación que existieran al menos cuatro operadores relevantes con infraestructura propia, lo que ha disparado la batalla comercial entre los contendientes. Esto, junto con la progresiva ‘commoditización’ de estos servicios de conectividad, han recortado los márgenes de beneficio de estas compañías.
En España, Telefónica es el incumbente y el antiguo monopolio. Desde mediados de la década de los 2000 ha ido completando ajustes de plantilla conforme crecía la competencia y reducía su cuota de mercado. Primero lo hizo con Expedientes de Regulación de Empleo (ERE) y luego con planes de salidas incentivadas (conocidos con las siglas PSI). El último de éstos, que suponía el tercero desde el año 2015, se pactó a finales de 2021, aunque se completó definitivamente a mediados de 2022. Implicó 2.300 prejubilaciones en este país lo que dejó la plantilla de las tres principales filiales en el entorno de los 18.000 trabajadores. En la plantilla se preguntan si habrá nuevos ajustes a las puertas de la celebración del centenario del grupo, que tendrá lugar en 2024. Por lo pronto, tras las elecciones sindicales que se celebrarán en unas semanas habrá que abordar la potencial prórroga del convenio colectivo -cuya vigencia acaba en diciembre- o la aprobación de un nuevo.
Después de los ajustes laborales vivido, la comparativa de Telefónica con otros de sus homólogos en Europa señala el esfuerzo laboral vivido en los últimos años. El gigante británico BT cerró el pasado ejercicio fiscal con 20.700 millones de libras esterlinas de ingresos y una plantilla de 100.000 empleados, junto con otros 30.000 subcontratados. Si sólo se tiene en cuenta los trabajadores ‘directos’, se trata de algo más de 200.000 libras por puesto (230.000 euros al cambio). La teleco española cerró el año 2022 con prácticamente 40.000 millones de euros de ingresos y una plantilla global de 103.000 trabajadores. La ratio es de casi 390.000 euros, sensiblemente por encima de los británicos. Vodafone tiene en torno a 100.000 trabajadores y y 45.000 millones de volumen de negocio (más de 400.000 euros por puesto). La comparativa de Orange: se sitúa por encima de los 330.000 euros.
Las miradas en España también se colocan en la fusión entre Orange y Másmóvil. La transacción, que ahora está siendo estudiada a fondo por la Comisión Europea para su potencial aprobación, se va a configurar como una ‘joint venture’ al 50%. Internamente se da por hecho que habrá duplicidades de puestos, pese a que haya una ‘fusión fría’ que es a lo que se a garran desde los principales sindicatos. CCOO hizo un movimiento insólito el pasado mes de marzo: solicitó por carta a las autoridades europeas que pongan como condición para la ‘luz verde’ el mantenimiento del empleo durante al menos ocho años.
Sea como sea, las tres principales operadoras en España aseguraron a finales del pasado ejercicio que no había planes sobre la mesa para ejecutar despidos masivos durante este 2023. Lo comunicaron en un encuentro organizado por UGT en noviembre de 2022. Desde esa fecha, la situación puede cambiar de manera relevante. No sólo por la situación en Vodafone, que ha puesto ‘bajo revisión estratégica’ su división en España, sino también por la del resto. Mientras en España aún no hay movimientos, en Europa la ola continúa agrandándose.
Fuente: https://www.lainformacion.com/
0 notes
amarinucci · 12 days
Text
Fibra Tim 2
Il 29 Aprile avevo già scritto dei problemi che avuti con Tim per attivare la Fiber to Home; finalmente il cavo è stato messo e prendo appuntamento con il tecnico per le 10,30 di mercoledì 4 settembre; Senza nessun preavviso telefonico il tecnico non si è presentato così contatto il servizio clienti che si scusa e mi dice che mercoledì 11 settembre tra le 10,30 e le 12,30 il tecnico sarà da me…
0 notes