#testi tristi
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arvtisticfra · 3 months ago
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Arriverà e sarà più bello di quello che ti immaginavi.
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riguardo-noi · 1 month ago
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starai bene
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illsadboy · 7 months ago
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Poi chiedigli che ha dentro e ti guarderà inerme mentono continuamente dice, "Ci tengo evidentemente" ma è evidente, mente, tengo a mente il silenzio di certi sbocchi a sentirvi mentire ciò che la tua bocca non sa dire io ho imparato a sentirlo dagli occhi certi colpi come il morso di un vampiro sanno renderti uguale a chi t'ha ferito se non peggio dovrai ergerti, non immergerti che a nuotare sempre a fondo crescono le branchie e cascano le ali… pianti col sorriso sulla faccia e scappare non m'è mai servito a niente ho dovuto imprigionarmi negli stessi testi in cui scappo da sempre paradossi costanti come le bollette mani nei capelli o sulla faccia strette, dossi sul sentiero che per superarli devi scendere a compromessi e per me, scesi, sta a significare compromessi siamo persi ma dentro noi stessi…
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thefallenartist-blog · 2 months ago
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volevo il nord e cercavi il sud
correnti opposte, ma stesso mood
Pinguini tattici nucleari, Islanda
IG: green.artstudio_
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siridz · 1 year ago
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ti vedo scritta su tutti i muri
ogni canzone mi parla di te
e questa notte questa città
mi sembra bellissima.
chissà se stai dormendo
a cosa stai pensando
Jovanotti 🫂
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mibastalaluna · 1 year ago
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ma lei è una ragazza con troppa vita e di certo non la indosserà con me
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noisiamoinfinito003 · 1 year ago
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Se fosse per me l'avrei già fatto
Mettere la mia vita nelle mani di un altro
Ma sono quasi certo che gli cadrebbe dal palmo
E non sarebbe manco in grado di portarti al parco.
- Blue virus, Se fosse per me
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monologhidiunamarea · 3 months ago
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Una delle cose più tristi di questi tempi è che non esiste proprio la solidarietà . Quella femminile ormai è quasi un miraggio . Parlo dei social ma anche nella vita lavorativa ancora più in generale nella quotidianità. Poi internet ha aumentato la cattiveria, anzi secondo me quella già era presente solo che dal vivo manifestarla è più difficile ,così eccoli lì i leoni da tastiera. Tante volte ho pensato (e a volte l'ho fatto) di levarmi anche da qui perché stufa di essere giudicata , condannata addirittura spesso presa come 'pesante' o 'altezzosa' perché non ho piacere di rispondere alla qualsiasi persona. Quando ho aperto questo spazio lo feci perché volevo un posto dove non mi importava apparire perfetta , nei miei testi , nelle mie immagini , in ogni cosa che posto . Mi importava dare voce alla mia testa. Con il tempo mi sono pentita più volte di scrivere i miei monologhi ,perché la gente stai pur certa che per scriverti una cattiveria lo perde il suo tempo , per fermarsi invece a scrivere anche solo una parola di confronto o un pensiero ,una riflessione, questo tempo non lo perdono. E da li capisco che le persone che usano il loro tempo a giudicare o sputare sentenze sono le prime ad essere tristi, insucure o semplicemente insoddisfatte. Per non parlare che se posto culi e tette ricevi più assensi , che un post come questo che passerà in cavalleria . Tutto questo per dire che l'umanità anzi la disumanità mi spaventa ogni giorno , per mia figlia in primis ma anche per quanto riguarda la mia vita.
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diceriadelluntore · 8 months ago
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Storia Di Musica #328 - Francesco De Gregori, Titanic, 1982
I dischi che ho scelto il mese di Giugno hanno un valore ancora più personale, e sono legati da un fatto. A metà Maggio per aggiustare due tegole lesionate salendo in soffitta per fare spazio ho ritrovato degli scatoloni, e in uno di questi, catalogati in buste di carta, come quelle del pane, vi erano dei dischi. Ne ho scelti 5 per le domeniche di questo Giugno. Il primo era nella busta Dischi di Angela, il nome di mia madre. Interrogata, e felicemente sorpresa di aver ritrovato quello scatolone pensato perso dopo un temporaneo trasloco da casa, mi ha raccontato che non comprò il disco appena uscito, ma dopo qualche anno, dopo aver visto un concerto dell'artista di oggi, uno dei più grandi autori della canzone italiana.
Francesco De Gregori era stato lontano dagli studi di registrazione per tre anni: il 1979 era stato l'anno straordinario di Banana Republic con Lucio Dalla e di Viva L'Italia, disco fondamentale e che contiene una storia particolare. Fu infatti il tentativo della RCA, la sua casa discografica, di promuovere l'artista a livello internazionale. Fu ingaggiato Andrew Loog Oldham, leggendario scopritore e primo produttore dei Rolling Stones, che portò con sé una schiera di tecnici e turnisti britannici, e lo stesso De Gregori registrò delle versioni in inglese di alcune delle sue canzoni più note (Piccola Mela, Rimmel, Generale, una versione di Buffalo Bill con Lucio Dalla) con i testi tradotti da Susan Duncan Smith e Marva Jan Marrow, poetessa statunitense che rimase in Italia per un decennio, collaborando con numerosi artisti (Ivan Graziani adatta un suo brano, Sometimes Man, per Patti Pravo, che diviene una dedica per lei, intitolata Marva).
Decide quindi di concentrarsi su un disco che da un lato riprende progetti giovanili sul recupero delle musiche tradizionali, e dall'altro sia una sorta di concept album. Su questo ultimo punto, fu decisiva la lettura nei mesi precedenti le registrazioni di un libro, L'Affondamento Del Titanic di Hans Magnus Enzensberger. Prodotto da De Gregori con Luciano Torani, Titanic esce nel giugno del 1982. È un disco dove De Gregori lascia da parte la canzone d'amore (solo un brano è riconducibile ad una canzone romantica), musicalmente molto vario e che sembra, attraverso il racconto della mitica nave e del suo tragico destino, una riflessione faccia faccia, personale e spirituale, con il mare, i suoi messaggi potenti e profondi. Si apre con Belli Capelli, l'unica canzone d'amore, che lascia lo spazio a Caterina, emozionate omaggio a Caterina Bueno, cantautrice fiorentina che fu la prima a credere nel giovane De Gregori, chiamato come chitarrista nel 1971: i versi «e cinquecento catenelle che si spezzano in un secondo» sono un omaggio ad un brano di Bueno, «e cinquecento catenelle d'oro/hanno legato lo tuo cuore al mio/e l'hanno fatto tanto stretto il nodo/che non si scioglierà né te né io». La Leva Calcistica Del '68 è uno dei classici degregoriani, toccante racconto di un provino calcistico di un dodicenne nel 1980, con uno dei testi più belli del Principe (E chissà quanti ne hai visti e quanti ne vedrai\Di giocatori tristi che non hanno vinto mai\Ed hanno appeso le scarpe a qualche tipo di muro\E adesso ridono dentro al bar\E sono innamorati da dieci anni\Con una donna che non hanno amato mai\Chissà quanti ne hai veduti\Chissà quanti ne vedrai). La parte centrale del disco, musicale ed emozionale, è la cosiddetta trilogia del Titanic. L'Abbigliamento Di Un Fuochista, cantata con Giovanna Marini (grande custode della musica tradizionale italiana, recentemente scomparsa) racconta una storia di emigrazione attraverso il doloroso dialogo madre-figlio sullo sfondo della tragedia, e De Gregori in un disco successivo, altrettanto famoso, La Donna Cannone (1983), inserirà un brano, La Ragazza E La Miniera, che è la prosecuzione narrativa di questo brano. Titanic, dal meraviglioso ritmo sudamericano, è il brano metafora della questione sociale: la divisione in classi, prima, seconda e terza, che accomuna la nave alla società. I Muscoli Del Capitano inizia come Il Tragico Naufragio Della Nave Sirio, canzone popolare resa celebra da Caterina Bueno, e molti notarono lo stile particolare del testo, un riferimento alla narrazione futurista del progresso, della potenza meccanica, al mito dell'acciaio e dell'industria. La canzone, meravigliosa, sarà oggetto anche di numerose riletture, e ricordo quella convincente di Fiorella Mannoia in Certe Piccole Voci (1999). Il disco si chiude con il riff, spiazzante, di 150 Stelle, sulle bombe e i bombardamenti, con il simpatico rock'n'roll di Rollo & His Jets, che nel testo cita due dei suoi migliori collaboratori, Peppe Caporello (bassista mezzo messicano soprannominato chicco di caffè) e Marco Manusso (chitarrista con quel nome strano) che insieme con Mimmo Locasciulli suonarono nel disco. Leggenda vuole che per gli arrangiamenti dei fiati Caporello volle un paio di scarpe di tela Superga bianche. Chiude il disco il pianoforte, dolcissimo e malinconico, di San Lorenzo, in ricordo dei bombardamenti del 19 luglio 1943 sul quartiere romano di San Lorenzo ad opera degli alleati. Canzone stupenda, è anch'essa ricchissima di riferimenti: i versi su Pio XII che incontra la gente si rifà ad una famosissima fotografia (scattata però, ma si seppe anni dopo, davanti alla Chiesa di San Giovanni In Laterano, nell'agosto del '43 dopo la seconda sequenza di bombardamenti), il verso Oggi pietà l'è morta, ma un bel giorno rinascerà è presa dal famoso canto partigiano di Nuto Revelli.
Il disco, con in copertina il merluzzo su un piatto in un frigorifero accanto a un limone tagliato fotografato da De Gregori e colorata da Peter Quell, fu anche un successo di critica e di vendite: nonostante non ebbe traino da nessun singolo, vendette 100000 copie nel primo mese, regalando le sue canzoni stupende, con De Gregori che fu il primo a ripercorrere le orme del Battiato de La Voce Del Padrone, unendo nel modo più convincente la tradizione cantautorale, in questo lui un Maestro insuperato, con il grande pubblico.
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francescacammisa1 · 7 months ago
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Lei sa che l’eccitazione sessuale può smuovere anche una montagna con la stessa facilità con cui, una volta saziata, lascia franare i massi. E non importa se, nella caduta, i massi possono spaccarti la testa. Per gli uomini, dopo che l’eccitazione è esplosa come lava di un vulcano, tutto finisce o, per continuare la metafora, si raffredda e si arresta. Mentre lo stesso desiderio incandescente nel corpo di una donna si deposita come semente e cresce fino a trasformarsi in vera e propria brama di possesso. Poi, tiepido, cullato sotto la pelle e nel cuore della donna, il desiderio – lo stesso desiderio poco prima condiviso – si rassegna a rimanere solo come un uccello che cova le proprie uova in uno stato di nostalgico rapimento.
Marcela Serrano - L’ albergo delle donne tristi
Ph Roger Rossell
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illsadboy · 8 months ago
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Rime a caso
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Non so da dove cominciare sta cadendo tutto a pezzi neanche il tempo di riuscire a realizzare ti ho amato così forte giuro non pensavo manco di esserne capace ma non ti avrei mai chiesto di scalare l’Everest volevo solo amore ed è nelle piccole cose per te ero così trasparente che non mi sentivi nemmeno rientrare, tu sei al centro di ogni cosa scusa se non mi va di ascoltare sbattevo la porta solo per elemosinare amore, io mi sento invisibile se tutti hanno in bocca solo il tuo nome e ti dico una bugia perché a volte è meglio della verità era tutta una follia e io volevo solo la tranquillità.
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essercipertuttienonperse · 1 year ago
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mia Nonna che fa tutti sti uomini gay sono vestiti bene ma non capisco perchè devono fare testi cosi tristi e insicuri ahajah <- i can excuse homosexuality but i draw the line at being a loser
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siridz · 1 year ago
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my Roman Empire
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daimonclub · 1 month ago
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Barzellette sul Natale
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Pranzo Natalizio Barzellette sul Natale, testi umoristici, narrativa comica sul Natale e la sua festività, pensieri cinici, satirici e nonsensical per stimolare il buon umore. Quest'anno sarà un Natale più triste del solito, è il 2020, la pandemia da Coronavirus imperversa, l'età avanza, i soldi scarseggiano, mia madre è quasi sulla soglia dell'oltretomba, i morti soprattutto in Italia, ma anche nel resto del mondo, sono sempre più numerosi e dulcis in fundo, tanto per non farci mancare niente, i nostri politici sono sempre più scemi e stupidi che mai, contribuendo così a più non posso ad alimentare la crisi economia e la disperazione di tante famiglie. Tuttavia il mio motto è sempre stato, in tristitia hilaris, in hilaritate tristis, per cui anche in questo mio blog, nonostante il Natale pandemico in questione, non potevano mancare una serie di barzellette e di testi umoristici sul Natale, anche se sono del tutto consapevole che ridere in questo periodo risulta piuttosto difficile. Eccoli! Carl William Brown Il testo di introduzione risale al 2020, purtroppo per me, ora siamo alla fine del 2024 e mia madre è già morta da un anno, l'epidemia di Covid sembra scomparsa, ma le guerre imperversano, e la situazione mondiale a livello sociale, umanitario ed economico non sembra rosea. Se nel 2020 ero triste, potete immaginare come mi senta oggi, visto che la perdita di mia mamma, benché attesa da tempo a causa della malattia e dell'età, è stata veramente un brutto colpo. Tuttavia il mio motto è In Tristitia Hilaris, in Hilaritate Tristis, per cui anche se con l'animo e l'umore estremamente moribondo, ripropongo questo post, leggermente aggiornato. Carl William Brown ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ Poco prima di Natale nell'Ufficio Postale di un paesino gli impiegati trovano nella cassetta una lettera con la scritta "Per Babbo Natale". Decidono di aprirla e di leggerla: "Caro Babbo Natale, sono un bimbo di 7 anni di nome Marco e vorrei chiederti un regalo. La mia famiglia e' povera, percio' invece di giocattoli ti chiedo di inviarmi un milione di lire, cosi' anche noi possiamo passare le Feste con gioia". Gli impiegati della posta, commossi, fanno una colletta e, raggiunta la cifra di 500.000 lire, la spediscono all'indirizzo del povero bambino. L'anno successivo, nello stesso periodo, nello stesso Ufficio Postale, gli impiegati trovano un'altra busta "Per Babbo Natale". La aprono e leggono: "Caro Babbo Natale, sono Marco, il bimbo che ti ha scritto l'anno scorso. Vorrei chiederti lo stesso regalo, un milione di lire. Grazie per aver esaudito il mio desiderio lo scorso anno, ma quest'anno mandami un assegno non trasferibile, perché l'altra volta quei ladri delle poste m'hanno fregato mezzo milione!". ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ Tutta la famiglia è felicemente riunita attorno al tavolo per la cena di Natale. Ad un certo punto, la figlioletta di 10 anni, dopo essere stata cupa ed in silenzio per tutta la cena, si fa coraggio e prende la parola tristemente: "Mamma, papa', ho una brutta notizia. Non sono più vergine!". E inizia a piangere e singhiozzare, coprendosi il viso con le mani. Ne segue un silenzio sepolcrale, poi il padre infuriato getta con stizza il tovagliolo sul tavolo e comincia a gridare, rivolto alla moglie: "Tu, tu, brutta figlia di ... Tu e le tue schifose minigonne e il tuo trucco da donna da strada! Quando qualsiasi imbecille arriva a casa ti si bagna anche il fondoschiena, si vede! Questo e' l'esempio che la bimba ha sotto gli occhi tutti i giorni!" Poi punta il dito verso la figlia maggiore venticinquenne: "E tu! Tu che ti trastulli ogni sera sul sofa' con quella checca pelosa e cazzuta del tuo ragazzo! E tutto davanti alla bambina!". La bimba intanto ascoltava sorpresa e con gli occhi spalancati. Ad un certo punto la madre non ce la fa più ed esplode: "Aaaahhh, si? E chi e' quell'imbecille che spende metà dello stipendio in prostitute e le porta fin sulla porta di casa? Non penserai che io e la bimba siamo cieche, eh? Disgraziato! O che non si notino le tue palle sporche di rossetto da quattro soldi? E poi che esempio vuoi dare tu, se da quando hai la tv satellitare passi le tue notti a vedere i film porno? eeehhh? E tu credi che la bimba non lo veda? E la tua idea idiota che si parli liberamente in famiglia di sessualita'... ora vedi il risultato! Bastardo!". Sconsolata e al limite del collasso nervoso, la madre con gli occhi gonfi di pianto e la bocca tremante prende amorevolmente la mano della bambina, anch'essa sconvolta (la bimba, non la mano) e le chiede: "Bimba mia, dimmi, com'e' successo? Te l'hanno fatto vaginale? Anale? Ti hanno violentato?". La bimba si asciuga le lacrime, fa un sospiro e poi risponde: "No, mamma. La maestra mi ha tolto dal presepe della scuola". ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ E' la notte del 25 Dicembre. In una misera stalla a Betlemme, un remoto paesello disperso in mezzo al deserto, Maria e Giuseppe sono in piedi da ore, stanchi, davanti alla culla posticcia fatta di paglia e sterpi, ove dimora il bimbo Gesù, coperto appena da un piccolo drappo bianco e candido. Il bimbo geme tremante mentre un bue e un asinello ansimano quel minimo necessario per garantire un po' di tepore, quanto basta appena per sopravvivere al gelido inverno. Orde di curiosi e persone noncuranti del disagio della Sacra Famiglia prendono d'assalto e senza tregua il neonato, portando in dono misere cose, quel poco che potevano permettersi. Qualcuno dei convenuti narra di Erode, che ha sguinzagliato i suoi soldati per massacrare tutti i bimbi maschi della zona. Fa freddo, e fra pastori, pecorelle, angeli e semplici curiosi c'? una ressa della madonna, una calca bestiale. E fu allora che accadde il miracolo. Il bimbo Gesù, poco più che neonato, disse le sue prime, sante parole: "Ma che Natale di merda, quest'anno". Mauroemme ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ Che cosa ha detto la pesca di beneficenza? Fate anche la mela di beneficenza o la pera di beneficenza; e siccome a Natale dobbiamo essere tutti più buoni, e non più deficienti, fate anche il pandoro di beneficenza? Carl William Brown ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ Tre amici stanno discorrendo tra di loro, uno dice: "Certo che Natale e' proprio una bella festa!". Gli altri due in coro: "Si', hai ragione... e' proprio una bella festa". Allora il secondo dice: "Se e' per questo anche Pasqua e' una bella festa!". Gli altri due amici: "Eh gia'... pensandoci bene anche Pasqua è una bella festa". Il terzo sta un attimo in silenzio, poi: "Però anche scopare è una bella festa!". "Si', ma sono meglio Natale e Pasqua!". "E perché?". "perché vengono più di frequente!" ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ Natale in Palestina. Circonda il tuo presepe con filo spinato, per riprodurre fedelmente il paesaggio della Palestina attuale. Organizza una intifada con i pastorelli contro quei coloni ebrei che si sono installati nel presepe. Invia un angelo per convocare una conferenza di pace... Il giorno prima, fai esplodere un'autobomba nel centro dell'annunciazione. Proclama la repubblica nel tuo presepe. Fabbrica una ghigliottina col coltello per il prosciutto e decapita ogni giorno uno dei tre Re Magi. Confisca le pecorelle ai pastori del presepe e spiuma un angelo. Costruisci chiesette e poi bruciale. Una volta abbattuta la monarchia, convoca libere elezioni affinche' i tuoi figli eleggano liberamente tre Presidenti della Repubblica Magi. Fai loro promesse elettorali per il 6 gennaio, che naturalmente non pensi lontanamente di mantenere. Mauroemme ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ Pierino chiede a suo padre: "Papà, a Natale mi regali la bicicletta?". "Hai studiato l'alfabeto?". E Pierino: "NO!". "Allora niente bicicletta fin quando non lo impari!". Due ore dopo dopo il babbo chiede a Pierino: "Allora hai studiato l'alfabeto?". "Si', l'ho studiato!". "Bene, fammi sentire...". "A... B... C... CLETTA!!!". ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ Un paio di settimane prima di Natale un miliardario e sua moglie entrano in una galleria d'arte molto esclusiva e acquistano cinque Van Gogh, tre Picasso, quindici Dal“ ed una dozzina di Monet. Uscendo, il miliardario dice alla moglie: "Bene, con i biglietti d'auguri siamo a posto. Adesso comperiamo i regali".
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Barzellette sul Natale La maestra vuol fare un gioco con i suoi allievi: "Allora, ditemi il nome di una cosa rotonda e pelosa". Luigino alza la mano e dice: "La pesca, signora maestra!". "Bravo Luigino!". La Maria alza anch'essa la mano e dice: "Il kiwi". Poi si alza Pierino e dice: "Le palle di Natale!". La maestra lo guarda stupita e dice: "Ma Pierino! Le palle di Natale sono rotonde, ma non hanno dei peli!". E Pierino rivolgendosi al suo compagno di banco: "Dai, Natale, togliti i pantaloni e mostra le palle alla signora maestra!!!" ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ E' quasi Natale, fa freddo, oggi piove anche e tira un forte vento, buttiamo un po' di legna sul fuoco. Caro diario. A Berlino, il 19 dicembre del 2016, vicino alla chiesa Gedächtniskirche, nei pressi dello Zoo, un Tir nero con a bordo un autista polacco, morto ammazzato, un carico di acciaio e un non meglio identificato presunto terrorista, ora alla macchia, poco dopo le 20, si schianta sulla folla del mercatino di bancarelle di Natale allestito per l'occasione, causando poco più di una decina di morti e una cinquantina di feriti, a dimostrazione del fatto che nell'Europa civile, razionale e cristiana, è pienamente garantito il pluralismo democratico ed ognuno può santificare le festività nel modo che crede più opportuno per la propria fede religiosa e perché no, anche politica, economica e sociale! Morale della favola? Guardarsi sempre attorno in modo estremamente guardingo, il pericolo infatti può sbucare dal nulla da un momento all'altro, così, all'improvviso e in questi casi bisogna essere preparati ad evitarlo! Be always good and if you can't be good, be extremely careful, my dear friends; that is to say, risk management mood and permanent learning always on! Carl William Brown ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ 11 MOTIVI PER ODIARE IL NATALE 1. E’ inverno. Fa freddo. 2. Ti rendi conto che anche quest’anno sta per finire e tu non hai minimamente rispettato i propositi che ti eri prefissato 12 mesi prima. 3. Il 24 dicembre ti ritroverai smarrito per i centri commerciali pensando ancora agli ultimi inutili regali da fare per alleggerire il portafoglio e pentirtene poco dopo. 4. Sarai costretto a rivedere parenti lontani, abbracciarli e baciarli mostrando un falso sorriso a 32 denti, fingendo di ricordarti benissimo di loro. 5. Ti ingozzerai di schifezze e sarai costretto a digiunare per 1 mese, sapendo benissimo che comunque quei chili di troppo sui fianchi non se ne andranno mai. 6. Tutti cominceranno a chiederti: “Che cosa fai per capodanno?”. E tu non saprai rispondere perché come sempre ti organizzerai 16 ore prima del countdown. 7. Troverai ovunque babbi natali appesi per le terrazze, alberi agghindati come trans, lucine psichedeliche e canzoncine natalizie in quantità che ti faranno credere di aver assunto la peggio pasticca di Ecstasy in circolazione. 8. Non hai più 5 anni e non credi più a Babbo Natale. Anzi, molto probabilmente ti sei già scelto il tuo regalo 20 giorni prima mandando a rotoli pure l’effetto sorpresa. 9. Nel pomeriggio, dopo il pranzo di Natale, non saprai che cosa fare perchè fondamentalmente è la giornata più noiosa dell’anno. E’ più divertente prepararsi al Natale che viverlo. 10. Riceverai messaggi di auguri anche da persone di cui non te ne frega niente. O peggio, da persone di cui non hai neanche il numero in rubrica e sarai costretto a liquidarli con un banale “Grazie, tantissimi auguri anche a te”. 11. Tutti ridono felici e contenti. Ma che cacchio ve ridete a fa’? Io fra pochi giorni ho l’inizio della sessione invernale degli esami. Cristo. Nate Myler ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ E' una bella mattina di primavera e un ragazzino va al parco con la nuova bicicletta ricevuta in regalo per Natale. Incontra un poliziotto a cavallo. Questo lo ferma e gli dice: "La tua bicicletta e' molto bella, l'hai ricevuta da Babbo Natale?". "Si' agente". "Allora, gli dice l'agente, consegnandogli il verbale di una multa di $25, dai questa a tuo padre e avvisa Babbo Natale che la prossima volta, occorre che metta un catarifrangente rosso dietro la tua bicicletta". Il ragazzino prende il verbale e dice all'agente: "Il suo cavallo e' molto bello, anche questo e' un regalo di Babbo Natale?". L'agente, che decide di stare al gioco, gli risponde: "Certo, anche questo e' un regalo di Babbo Natale, perché?". "perché dovrebbe dire a Babbo Natale che, ad un cavallo, il buco del sedere andrebbe messo dietro e non sopra". ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ Er 25 dicembre alle 7.30 Er Totti se sveglia e core sotto l'arbero de Natale per vede' li regali... scarta i quattro pacchi che ce trova sotto e poi va in cucina tutto arabbiato!! La madre vedendo Francesco tutto arabbiato glie fa': "A France' ma che c'hai?". E Totti: "So troppo arabbiato!!! Tu e Babbo Natale siete dei Bugiardi!!!". La madre: "Ma che dici France'? Nun ? vero!!!". E Totti: " Ma che nun ? vero....A' ma'....tu m'hai detto che pe' li regali de natale me dovevo adda fa' 'a letterina... io m'a a so' fatta e sto buzzicone nun m'ha manco portato quello che glie chiedevo... sto 'ngrato!!!!" ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ Un bambino vorrebbe tanto avere l'albero di Natale, ma il povero padre non può comprarlo. Il tempo passa e il Natale si avvicina. Il bimbo è sempre più triste e malinconico, in tutte le case dei suoi amichetti è ormai arrivato un albero, solo la sua rimane spoglia. Così un giorno il papà, stanco di sentire il figlioletto piagnucolare, gli dice: "Non piangere più piccolo mio, ci ho pensato a lungo e ho deciso di accontentarti. Anche se sono povero, ora esco, e ti prometto che al ritorno avrò con me un meraviglioso abete, e senza spendere un soldo". Così dicendo l'uomo afferra una scure da boscaiolo, si mette gli scarponi da neve e un pesante pastrano, ed esce da casa con passo deciso, dirigendosi verso i lontani monti innevati. Fischiettando soddisfatto, il genitore ritorna dopo appena dieci minuti, e con in spalla un bellissimo albero natalizio, che colloca in soggiorno. Il figlioletto molto stupito gli chiede: "Ma babbo, come hai fatto ad abbattere quel grande abete così in fretta?". "Non l' ho tagliato figlio mio, l'albero l' ho preso al supermercato qui all'angolo". "Al supermercato? Ma allora perché ti sei portato dietro l'accetta?". "Sciocchino, l'accetta serviva per non pagare l'albero". Bilbo Baggins
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Testi umoristici sul Natale 2020 Due bimbi parlano: "Io per Natale mi faccio regalare un trenino elettrico e tu ?". L'altro: "Io una scatola di Tampax". "E che e' ?". "Non lo so, ma so che si puo' giocare a tennis, saltare, nuotare, sciare e fare tante altre cose". ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ Pierino chiede a suo padre: "Papa', a Natale mi regali la bicicletta?". "Hai studiato l'alfabeto?". E Pierino: "NO!". "Allora niente bicicletta fin quando non lo impari!". Due ore dopo dopo il babbo chiede a Pierino: "Allora hai studiato l'alfabeto?". "Si', l'ho studiato!". "Bene, fammi sentire...". "A... B... C... CLETTA!!!". Al mercato il fruttivendolo grida: "Comprate la frutta... la frutta bella... compratela e la pagherete a Natale!". Sentito questo, tutti vengono a comprare la frutta. Nel momento che vanno via il fruttivendolo dice: "Un attimo, dove andate... dovete pagare la frutta..., Natale, vieni qui!". ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ Il parroco indica il maresciallo durante la predica: "E lei, signor maresciallo... ? un soldato nell'esercito del Signore?". Il maresciallo, sentendosi al centro dell'attenzione, deglutisce e con un po' di ansia risponde: "S... si... signore, lo sono!". "E allora perché la vediamo a messa soltanto a Natale?". "Ci crederebbe se le dicessi che sono nel servizio segreto?" ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ Babbo Natale, la sera della vigilia di Natale, esce con il suo paccone di doni e trova TUTTE le renne della slitta completamente girate sulla schiena e con le gambe in alto... rigide come colonne. "Mannaggia! se non porto i regali faccio una figuraccia!!" Chiama SUBITO il piu' bravo veterinario del paese, che fa un' iniezione di un farmaco e le renne si girano subito, pronte a partire... "Caspita!!! Dottore, ma che cosa gli ha dato alle renne, che sono di nuovo in piedi??? e cosi' velocemente??". E il dottore: " Semplice, Babbo Natale... gli ho fatto un'iniezione di... VOLTA-REN!!!". ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ In un grande magazzino il 24 dicembre una bambina si avvicina a Babbo Natale che la invita a montare sulle sue ginocchia e le domanda: "Buongiorno, mia piccola. Allora dimmi, che cosa vorresti da Babbo Natale?". La piccola allora lo fissa con due grossi occhioni pieni di disperazione, grosse lacrime cominciano a scendere sulle sue guance: "Vuol dire che non hai ricevuto la mia e-mail?" ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ Tre francesi si incontrano in prossimità delle feste natalizie. Il primo di Parigi: "Per Natale regalerò a mia moglie una collana e una sciarpa, così se la collana non le piace potrà metterci su la sciarpa". Il secondo di Lione: "Io invece le regalerò un braccialetto e dei guanti, così se il braccialetto non le piace potrà utilizzare i guanti per coprirlo". Il terzo di Marsiglia: "Io le regalerò un orologio e un preservativo, l'orologio perché? veramente un bel regalo e il preservativo perché se non le piace potrà andare a prenderlo in quel posto". Laurik ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ 10 RAGIONI PER CUI UN ALBERO DI NATALE E' MEGLIO DI UNA DONNA 1- l'albero di Natale se ne frega di quanti alberi di Natale hai avuto prima di lui 2- l'albero di Natale non dà fuori di testa se usi lucine esotiche 3- l'albero di Natale se ne frega se ne hai uno artificiale nell'armadio 4- l'albero di Natale non dà fuori di testa se gli rompi le palle 5- puoi valutare per bene un albero di Natale prima di portartelo a casa 6- l'albero di Natale non dà fuori di testa se lo guardi da sotto 7- quando l'albero di Natale non ti serve piu' puoi lasciarlo sul marciapiede e aspettare che lo portino via 8- l'albero di Natale non si ingelosisce se sei circondato da altri alberi di Natale 9- l'albero di Natale se ne frega se guardi la partita per tutto il giorno 10- l'albero di Natale non dà fuori di testa se lo leghi e lo butti nel bagagliaio del tuo furgone
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Anno del Signore 2020 un Natale da incubo La notte di Natale alla messa di mezzanotte, in Brianza, il parroco si rivolge ai fedeli e comunica: "Oggi? nato il Salvatore". In fondo alla chiesa un tizio esclama: "Casso, un alter terun!!". ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ Finito di fare il presepe: ho messo: 5 case distrutte dai terremoti, 4 case alluvionate, 4 container dove far vivere la gente sfollata, 25 banche, 82 chiese; il bue e l'asinello non me li posso permettere vista la tassa sugli animali domestici. Ho messo la grotta, ma senza Ges?, considerato che Giuseppe e Maria con il loro lavoro non arrivano a fine mese e l'ici sulla grotta ? una spesa in pi? e i loro genitori con la riduzione della pensione non possono pi? aiutarli. Ho messo 1500 re magi rigorosamente in auto blu. Mi sembra finito!!! Simona Renaudo ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ E' da poco passato Natale. Read the full article
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gianlucadalbianco · 1 month ago
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i MeLT: Vince, Teo, Gian; è uscito il secondo singolo “Perchè non mi vuoi?”
E’ Natale, vi siete meritati tutti un regalo speciale speciale Non abbiamo mai scritto niente di così lungo da quando ci siamo formati Cinque minuti abbiamo dedicati a noi 3 dentro lo studio , noi che ancora crediamo nel furioso galoppo, noi 3 che ancora viviamo solo dentro la nostra sincera sinergia, noi 3 che ancora ci emozioniamo per i romanti-tristi testi del Vince e godiamo nel sentire…
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primusliber-traduzioni · 4 months ago
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Real Friends - Put Yourself Back Together, traduzione testi
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Di notte mi scaldo con la solitudine e mi va bene così Preferisco stare da solo in questo letto per due che stare ad ascoltare te e i tuoi giudizi
(da: Dirty Water)
1. Real Friends – Late Nights in My Car, traduzione
Nottate in macchina Sono qua che passo tutte le nottate in macchina ad ascoltare tutte queste canzoni tristi
So che suonerà strano, ma mi aiutano a lasciarmi alle spalle tutte queste cose che mi circolano in testa
Darò la colpa al Midwest e agli occhi assonnati Non sono dove dovrei essere
Non sono quello che potrei essere
Però non sono la persona che ero La nostalgia si impadronisce di me
Quando mi sveglio è lo stesso giorno
Questa cosa mi fotte il cervello e mi manca la persona che ero prima
Gli unici pensieri che ho sono di quando avevo diciotto anni e le mie ginocchia ossute Non voglio che sia come l’adolescenza
Ero ingenuo e debole all’epoca, senza grandi pesi sulle spalle
Se non mi spezzo non posso sapere come tirarmi di nuovo insieme La nostalgia si impadronisce di me
Quando mi sveglio è lo stesso giorno
Questa cosa mi fotte il cervello e mi manca la persona che ero prima
Gli unici pensieri che ho sono di quando avevo diciotto anni e le mie ginocchia ossute Se non ti spezzi mai, non puoi sapere come
Se non ti spezzi mai, non puoi sapere come
Se non ti spezzi mai, non puoi sapere
Se non ti spezzi mai, non puoi sapere
Se non ti spezzi mai, non puoi sapere
Se non ti spezzi mai, non puoi sapere come tirarti di nuovo insieme La nostalgia si impadronisce di me
Quando mi sveglio è lo stesso giorno
Questa cosa mi fotte il cervello e mi manca la persona che ero prima
Gli unici pensieri che ho sono di quando avevo diciotto anni e le mie ginocchia ossute 2. Real Friends – Skin Deep, traduzione
Oltre la pelle Questa volta non sono stato abbastanza sincero su come mi sentivo davvero
Passerò l’inverno a mimetizzarmi con le vie e i marciapiedi che compongono questa città
Almeno mi ha dato una persona diversa su cui scrivere un’altra di queste canzoni tristi del cazzo
Tu per me sei solo una delle tante canzoni triste Ho questa serata in solitaria e i Jimmy Eat World
Non ho mai avuto te e tu mi hai detto che non ti ho mai avuta
La verità è che tu non ci sarai nemmeno quando non mi reggerò in piedi
Non ci sarai Sul pavimento della cantina da me ho visto subito cosa volevi
Ma tu vedevi altro che non fosse il mio petto?
Sentivi altro che non fossero queste mani?
Le tue intenzioni non andavano oltre la pelle
Le mie non erano abbastanza oneste da uscirmi dai denti Ho questa serata in solitaria e i Jimmy Eat World
Non ho mai avuto te e tu mi hai detto che non ti ho mai avuta
La verità è che tu non ci sarai nemmeno quando non mi reggerò in piedi
Non ci sarai Scoprirò mai cosa si prova a essere di nuovo a casa?
Mi hanno detto che casa è dove è il cuore
Se è così, io a casa non ci sono mai stato
Scoprirò mai cosa si prova a essere di nuovo a casa?
Mi hanno detto che casa è dove è il cuore
Se è così, io a casa non ci sono mai stato Ho questa serata in solitaria e i Jimmy Eat World
Non ho mai avuto te e tu mi hai detto che non ti ho mai avuta
La verità è che tu non ci sarai nemmeno quando non mi reggerò in piedi
Non ci sarai 3. Real Friends – Dead, traduzione
Morto Sputami in faccia, dimmi che quello che ho detto non era sincero
Quelle parole me le porterò con me quando sarò morto
Apri la bocca e contraddici tutto quello che hai detto la scorsa estate
Non ti riconosco nemmeno più, più Mi hai proprio conciato da sbattere via per sempre stavolta, anche se non era tua intenzione
Quando il clima migliorerà, quel clima da felpa non ti terrà caldo come facevo io
Sarai lì a pensare ai miei occhi assonnati e alle mie ginocchia ossute
Sarai lì a pensare a me Magari scappo da casa e insceno la mia morte per vedere se ci tieni davvero
Passa una settimana, dubito che resterai ad aspettarmi
Posso passare dal vialetto di casa tutte le volte che voglio, ma tanto tu non ci sarai
Non ti si trova da nessuna parte perché tutto quello che hai detto era una bugia Mi hai proprio conciato da sbattere via per sempre stavolta, anche se non era tua intenzione
Quando il clima migliorerà, quel clima da felpa non ti terrà caldo come facevo io
Sarai lì a pensare ai miei occhi assonnati e alle mie ginocchia ossute
Sarai lì a pensare a me Mi volevi quando scappavo
Io avevo bisogno di te quando ti ho strappato il cuore
Non saprei neanche contarle le volte che tra di noi è finita
Non possiamo tornare indietro, non è più la stessa cosa
Non possiamo tornare indietro, non è più la stessa cosa
Non possiamo tornare indietro, non è più la stessa cosa
Non possiamo tornare indietro, non è più la Mi hai proprio conciato da sbattere via per sempre stavolta, anche se non era tua intenzione
Quando il clima migliorerà, quel clima da felpa non ti terrà caldo come facevo io
Sarai lì a pensare ai miei occhi assonnati e alle mie ginocchia ossute
Sarai lì a pensare a me Quando una cosa è andata a rotoli così tante volte come tra di noi
Non riesco a riaggiustarla, non è più la stessa cosa 4. Real Friends – Dirty Water, traduzione
Acqua sporca Se avessi la personalità appiccicata alla pelle, nessuno ti guarderebbe due volte
Eri superficiale quando ci siamo conosciuti e lo sei ancora
Non scenderà tanto presto l’acqua che farà cambiare questa cosa
Di notte mi scaldo con la solitudine e mi va bene così
Preferisco stare da solo in questo letto per due che stare ad ascoltare te e i tuoi giudizi Non fare tanto la superiore
Siamo entrambi degli sciocchi persi in questo mondo gelido
Magari non cadi spesso come me, ma se guardo da vicino ti trovo le cicatrici sulle ginocchia
Ti trovo le borse sotto gli occhi che hanno dentro troppa roba per riuscire a reggerle Comincio a pensare che sei tu il motivo per cui se ne sono andati tutti
Per cui smettila di puntare il dito
Nemmeno mi conosci davvero, per niente
Nemmeno mi conosci davvero Non fare tanto la superiore
Siamo entrambi degli sciocchi persi in questo mondo gelido
Magari non cadi spesso come me, ma se guardo da vicino ti trovo le cicatrici sulle ginocchia
Ti trovo le borse sotto gli occhi che hanno dentro troppa roba per riuscire a reggerle Io ho detto che sono un egoista, che sono un bugiardo e che sono a pezzi
Ogni giorno mi passa per la testa della roba che non direi mai a nessuno
Tu sei esattamente come me
L’unica differenza è che io ho almeno la sincerità di gridare i miei difetti nei versi di questa canzone 5. Real Friends – I’ve Given Up on You, traduzione
Con te ci ho rinunciato Una volta con te mi sentivo capace di camminare sulle acque
Adesso quasi tutte le notti vado sempre più a fondo
Sei tu il motivo per cui non posso ascoltare le stesse canzoni di prima
Io scrivo canzoni su di te in continuazione
Scommetto che a te non passo neanche per la mente Io con te ci ho rinunciato, però fa comunque male sapere che non sei da sola
Non ti preoccupare, me ne sto fuori dalla tua vita e resto sveglio di notte Sono le 4 del mattino e tu mi impedisci di chiudere questi occhi assonnati
Pensare a me ti tiene sveglia di notte?
Come la luce sul soffitto di camera tua
Ultimamente il mio cane è l’unico che sta ad ascoltare i miei problemi
È un anno passato in solitudine
È un anno passato in solitudine
È un anno passato in solitudine
È un anno passato in solitudine Io scrivo canzoni su di te in continuazione
Scommetto che a te non passo neanche per la mente Io con te ci ho rinunciato, però fa comunque male sapere che non sei da sola
Non ti preoccupare, me ne sto fuori dalla tua vita e resto sveglio di notte con la mia pelle e le mie ossa
Fa male sapere che non sei da sola
Io con te ci ho rinunciato, e con la mia pelle, e con le mie ossa 6. Real Friends – Old and All Alone, traduzione
Vecchia e sola Quando cresceremo spero che ti ritroverai vecchia e sola
Quando cresceremo spero che ti ritroverai vecchia e sola Non riconosceresti una cosa positiva neanche se ti levasse il trucco dalla faccia a suon di ceffoni
Taglia i ponti giusto in tempo per l’ultima chiamata
Continua a cacciarti fino al collo nell’egoismo
Dubito che scoprirai mai chi sei davvero Quando cresceremo spero che ti ritroverai vecchia e sola
Continua pure a inciampare sullo stesso cazzo di gradino che hai in veranda
Le persone di solito imparano dagli errori
Tu invece resti qui a incespicare sugli stessi errori che fai sempre Nessuno ti ha fatto mancare la terra sotto i piedi, dicono quello che vuoi sentirti dire
Sei la dimostrazione vivente che non sempre abbiamo quel che ci meritiamo
Ma tu non sei proprio niente di speciale
Solo una delle tante crepe nel marciapiede
Non hai mai avuto alcuna importanza per me o per nessun altro per più di una notte
Non ti ritroverai attorno nessuno quando sarai a pezzi e priva di conoscenza Quando cresceremo spero che ti ritroverai vecchia e sola
Continua pure a inciampare sullo stesso cazzo di gradino che hai in veranda
Le persone di solito imparano dagli errori
Tu invece resti qui a incespicare sugli stessi errori che fai sempre Butti via la prima parte dei tuoi vent’anni rinunciando a tutti e tutto quello che ti sta attorno
Mai stato così facile
Butti via la prima parte dei tuoi vent’anni rinunciando a tutti e tutto quello che ti sta attorno
Mai stato così facile Quando cresceremo spero che ti ritroverai vecchia e sola
Continua pure a inciampare sullo stesso cazzo di gradino che hai in veranda
Le persone di solito imparano dagli errori
Tu invece resti qui a incespicare sugli stessi errori che fai sempre Magari ti renderai conto di cos’hai fatto di sbagliato e cambierai, ma ne dubito
E anche se succede, io mica sto qui ad aspettare, io qui non ci resto 7. Real Friends – Lost Boy, traduzione
Ragazzo sperduto Guido sui confini dello Stato facendo finta che ci sei sopra tu
Ma so che non metterai mai più piede dove cadono i miei occhi
Voltare pagina è una cosa che mi ha sempre creato difficoltà
Ma quest’anno giuro che la supererò Se avessi un giardino, ci seppellirei tutti i ricordi che ho di te
Tutto quello che c’era tra di noi andrebbe a morire sottoterra Vorrei avere il coraggio di dirtelo in faccia
Ma gli ultimi cinque anni hanno preso tutto quello che avevo e me l’hanno strappato via
Prima mi facevi sentire come se valessi qualcosa
Adesso mi fai sentire una nullità assoluta Vorrei addormentarmi e svegliarmi quattro anni fa
Eravamo due ragazzini che non sapevano cosa fosse l’amore, o in che cosa ci stavamo andando a infilare
Vorrei sapere se le senti mai tutte queste canzoni tristi del cazzo che scrivo su di te Vorrei avere il coraggio di dirtelo in faccia
Ma gli ultimi cinque anni hanno preso tutto quello che avevo e me l’hanno strappato via
Prima mi facevi sentire come se valessi qualcosa
Adesso mi fai sentire una nullità assoluta So che probabilmente odi cosa sono diventato
Sono giovane e stupido, ma è così che voglio sempre restare
Per sempre un ragazzo sperduto con le ginocchia ossute
Per sempre un ragazzo sperduto con le ginocchia ossute
Per sempre un ragazzo sperduto con le ginocchia ossute
Per sempre un ragazzo sperduto con le ginocchia ossute
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