#odissea
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Penelope: Nobody loves me!
Suitors: That's not-
Odysseus materialising out of nowhere: I do.
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Così hanno decretato gli dèi. Che, nel perdersi, ciascuno possa ritrovare sé stesso.
#omero#odissea#citazioni#citazione#citazioni libri#citazione libro#frasi#pensieri#cantore greco#letteratura greca#greco
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Omero, Odissea
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Clarisse and Silena are the modern Achilles and Patroclus, and I think we need the backstory. (and maybe the romance)
Like, man, she showed op to battle dressed as Clarisse and died for that... Tue parallels are there.
#percy jackson#percy jackon and the olympians#patrochilles#ruegard#rick riordan#uncle rick#odissea#achilles#patroclus#silena beauregard#silena pjo#clarisse la rue#clarisse pjo#clarisse x silena#the song of achilles
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Così hanno decretato gli dèi.
Che nel perdersi, ciascuno possa ritrovare se stesso.
#pensieri#frasi#citazioni#frasi tumblr#frasi vere#tumblr italia#frasi italiane#frasi pensieri#quotes#frasi belle#pensiero#omero#letteratura greca#odissea
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Per averti pagherei
Un milione anche più
Anche l'ultima Malboro darei
Perché tu sei
Oro, oro, oro
Un diamante per un sì
Oro, oro, oro
Per averti così
Distesa, pura, ma tu ci stai
Perché accetti e ci stai?
E così tu cadi giù
Io non ti voglio gi�� più
Inaccessibile non sei
Non con gli dei
Tu sei senza dei
Oro, oro, oro
Quanto oro ti darei
Oro, oro, oro
Per averti così
Distesa, pura, ma tu ci stai
Perché accetti e ci stai?
Perché non ti elevi su di noi
E resti lì celeste così?
Io ti vorrei immune dal sesso
Perché ti daresti anche adesso?
Oro
Per averti pagherei
Un milione anche più
Anche l'ultima Malboro darei
Perché tu sei
Oro, oro, oro
Un diamante per un sì
Oro, oro, oro
Per averti così
Distesa, pura, ma tu ci stai
Perché accetti e ci stai?
Oro, oro, oro
Quanto oro ti darei
Oro, oro, oro
Per averti così
Distesa, pura, ma tu ci stai
Perché accetti e ci stai?
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Avete mai sentito parlare di Ulisse? Sapevate che nell’Odissea c’è una delle scene d’amore più belle e commoventi di tutta la letteratura? E no, non sto parlando di Penelope!
So che oggi va di moda dire che Omero è il capostipite della «mascolinità tossica», eppure quest’autore ci ha lasciato una delle scene d’amore più commoventi mai scritte! Vedete, la storia di Ulisse è una storia di viaggi, di avventure, ma soprattutto la storia di un uomo che desidera una cosa sopra tutte: tornare a casa! E finalmente dopo vent’anni Ulisse torna nella sua amata Itaca.
Questo è uno dei momenti più intensi di tutta l’Odissea: Ulisse vede la sua città, vede suo figlio Telemaco che ormai è diventato un uomo. E in quell’istante lo assale un moto di nostalgia, perché si accorge di quanto il tempo sia volato. Ulisse però si traveste da mendicante per non farsi riconoscere dai Proci che avevano usurpato il suo trono. E cosa accade? Che nessuno lo riconosce!
Non lo riconosce suo figlio, non lo riconosce sua moglie, non lo riconosce la sua gente! Tutti vedono soltanto i suoi abiti laceri, i suoi capelli incolti e lo scambiano per un «vecchio mendicante». Soltanto uno, tra tutta la gente di Itaca, lo riconosce: Argo, il suo cane. Vedete, per un cane puoi essere un principe, un re o un mendicante, un cane ti ama a prescindere. Ad Argo non gli importa nulla dell’aspetto di Ulisse, non si cura di cosa indossa, di come appare, gli basta sentire la sua voce per riconoscerlo! E subito dopo muore.
Ecco, io mi ricordo che quando lessi questa scena per la prima volta mi commossi. Argo aveva conservato il suo ultimo respiro per Ulisse. E sì, un’epoca di relazioni usa e getta, vi diranno che in fondo non c’è nulla di così straordinario in questa scena. Perché cose come l’amicizia, la lealtà e l’amore che sopravvive alla lontananza sono incomprensibili in una società che ha fatto dell’assenza dei legami una moda. Ecco perché in un mondo tanto cinico come quello di oggi vi auguro di avere qualcuno che vi ami non per ciò che siete, ma per chi siete, e che vi guardi negli occhi con la stessa dedizione che Argo ha avuto per Ulisse.
Brano tratto da: Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera. di Guendalina Middei.
#pensieri#frasi#quotes#citazioni#frasi sulla vita#libri#odissea#ulisse#antologia#riflessioni#lettura
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Fuck the Telegony, all my homies hate the Telegony
#greek mythology#tagamemnon#odyssey#homer#homer's odyssey#odissea#the odyssey#telegonos#telegonus#telegony#epic cycle
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IF THERE'S ANY ITALIANS ON THE TAGAMEMNON:
che traduzione dell'Odissea mi consigliate?
(for non italians: I'm asking "what translation of the Odyssey would u recommend me?" but the post is in Italian since I need an Italian version ofc)
more stuff under the cut :P
[TL;DR se vi secca leggere: non so il greco, non lo studierò perché sono allo scientifico, e avevo visto la versione di Privitera che mi piaceva da qualche estratto che c'era nel nostro libro: è buona?]
tenete conto che non so leggere il greco, ho finito la prima liceo però l'Odissea mi ha appassionata un po' troppo e vorrei davvero leggerla.
nel mio libro c'era quella di Privitera, di cui trovo online (e presumo quindi nelle librerie) soltanto la versione della Oscar Mondadori che da quel che ho capito non ha manco le note a piè di pagina (e per me che non sono esperta di mitologia, qualche reminder occasionale può servire).
dite che è buona? non so se la comprerò in un futuro prossimo dato che ho già una bella lista di cose da leggere per quest'estate, però mi interessa troppo leggere qualcos'altro oltre a ciò che c'è nel libro di scuola.
la prof di latino mi suggeriva anche quella della Ciani, oltre che Privitera (a quella di ita manco ho chiesto perché mi avrebbe detto probabilmente di memorizzare un intero vocabolario di greco antico, studiarmi tutta la lingua e leggerla in originale da una pergamena ricopiata da un grammatico alessandrino)
per altre opinioni ho controllato su reddit da qualche vecchio post, e sinceramente, non so se affidarmici. considerando che ho fatto l'altro giorno un post su r/libri (mai usato reddit tralaltro) chiedendo aiuto su un paio di classici, proprio perché non volevo basarmi solo su Wikipedia, e le opinioni erano tutte contrastanti (almeno so stati gentili). Così era anche sotto i post delle traduzioni dell'Odissea.
Quindi chiedo a qualche eventuale amico sul tagamemnon che potrà salvarmi 🙏
#tagamemnon#THANKS IN ADVANCE IF THERE'S ANYONE THATS GONNA HELP ME#how do i tag this#for reach#what if the reach doesn't reach italians#💀#the odyssey#homers odyssey#ig thats it#odissea
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" È consolante riandare alle proprie letture. Penso alle fughe nel fantastico quando si leggeva dei pirati della Malesia di Emilio Salgari, o Giulio Verne e i viaggi per ventimila leghe sotto i mari, o le memorabili avventure di Oliver Twist in Dickens, o l’Odissea che lessi da piccolo in una edizione illustrata a colori, e i favolosi volumi della «Scala d’oro» che la Utet stampava, divorati nel tepore della cucina. Daniel Pennac ricordava la sua lettura di Guerra e pace «che si svolse di notte, alla luce di una lampada tascabile, e sotto le coperte tirate su come una tenda in mezzo a un dormitorio di cinquanta sognatori, russatori e sussultatori»*. Walter Benjamin, in Infanzia berlinese, ricorda i romanzi di avventura della sua infanzia che gli venivano incontro come venti del Sud o tempeste di neve: «I paesi lontani che vi incontravo danzavano confidenzialmente l’uno intorno all’altro come fiocchi di neve. E poiché ciò che scorgiamo lontano attraverso la neve non ci invita fuori, ma dentro, cosí Babilonia, e Bagdad, Akka e l’Alaska, Tromsö e il Transvaal abitavano dentro di me»**. Tutto ciò che l’umanità ha pensato, concretizzato, fantasticato, sentito e intuito sta nei libri. La finzione della poesia o della narrativa ci fa percepire il mondo presente e ricostruire il passato. È simulazione potente di vita vera e di emozioni. Grande consolazione è il sapere che tutto sta nei libri, nella loro presenza fisica. "
* D. PENNAC, Come un romanzo [1992], Feltrinelli, Milano 2000, p . 122.
** W. BENJAMIN, Infanzia berlinese [1950], Einaudi, Torino 1973, p. 78.
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Gian Luigi Beccaria, In contrattempo. Un elogio della lentezza, Einaudi (collana Vele), 2022. [Libro elettronico]
#letture#leggere#citazioni#saggistica#scritti saggistici#libri#Gian Luigi Beccaria#In contrattempo#Emilio Salgari#Odissea#I pirati della Malesia#Giulio Verne#Jules Verne#Ventimila leghe sotto i mari#Oliver Twist#charles dickens#Scala d’oro#Utet#Daniel Pennac#Guerra e pace#lev tolstoj#leo tolstoy#Walter Benjamin#Infanzia berlinese#romanzi di avventura#ricordi d'infanzia#poesia#narrativa#emozioni#vita
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Rime a caso
Non so da dove cominciare sta cadendo tutto a pezzi neanche il tempo di riuscire a realizzare ti ho amato così forte giuro non pensavo manco di esserne capace ma non ti avrei mai chiesto di scalare l’Everest volevo solo amore ed è nelle piccole cose per te ero così trasparente che non mi sentivi nemmeno rientrare, tu sei al centro di ogni cosa scusa se non mi va di ascoltare sbattevo la porta solo per elemosinare amore, io mi sento invisibile se tutti hanno in bocca solo il tuo nome e ti dico una bugia perché a volte è meglio della verità era tutta una follia e io volevo solo la tranquillità.
#rime a caso#pezzi di vita#testi a caso#riflessioni#pensieri#solitudine#tristezza#frasi tristi#tossicodipendenza#aforismi#psicofarmaci#io e te#insieme#soli#storie di vita#piccole cose#amore#odissea#oppiacei#benzodiazepine#🫠#🫥
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Che, nel perdersi, ciascuno possa ritrovare se stesso.
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Ulisse dal multiforme ingegno
Tigrotto: «Papà, mi racconti la storia di Ulisse?»
SeD: «Certo!»
Non mi ricordavo i Lestrigoni, mi ricordavo Circe e Nausica. Ricordavo Eolo e naturalmente mi ricordavo il ciclope Polifemo.
Stamattina si è svegliato alle 6:30 dopo essere andato a dormire alle 22:30.
Speriamo regga.
«Papà ma perché Ulisse è stato 10 anni prima di ritornare a casa?»
Io non credo di reggere, invece. Mi tocca pure ripassare l’Odissea.
#vita con tigrotto#la mia vita con tigrotto#tigrotto#ulisse#odissea#odisseo#mitología#mitologia greca
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You try to touch Odysseus Laertiades of Ithaca in front of me and see if it's not the last thing you do ✌️
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“Io sono della Terra degli alberi e delle foreste, delle querce e dei cinghiali, delle vigne e dei tetti spioventi, delle epopee e delle fiabe, del Solstizio d’inverno e di San Giovanni di estate. È una risposta a coloro che pretendono che l’Europa non sappia cosa essa stessa sia. È un modo per dire che cerco rifugio in me, più vicino possibile alle mie radici e non in una lontananza che mi è estranea. Il santuario in cui vado a raccogliermi è la foresta profonda e misteriosa delle mie origini. Il mio libro sacro è l’Iliade così come l’Odissea, poemi fondatori e rivelatori dell’anima europea. Questi poemi attingono alle stesse fonti delle leggende celtiche e germaniche, di cui manifestano in modo superiore la spiritualità implicita. Del resto non tiro affatto una riga sui secoli cristiani. La cattedrale di Chartres fa parte del mio universo allo stesso titolo di Stonehenge o del Partenone. Questa è l’eredità che occorre assumere. La storia degli europei non è semplice. Essa è scandita di rotture al di là delle quali ci è dato di ritrovare la nostra memoria e la continuità della nostra Tradizione primordiale”.
Dominique Venner
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